DOCUMENTO DI VARIANTE Artt. 17 e 18 - L.R.T. 1/2005 e s.m.i.

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1 AREA DELLA CITTA E DEL TERRITORIO Direzione Pianificazione, S.U.I. e Attività Economiche SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER LA VALORIZZAZIONE DI IMMOBILE DI PROPRIETA COMUNALE POSTO IN VIA S. BANDINI DOCUMENTO DI VARIANTE Artt. 17 e 18 - L.R.T. 1/2005 e s.m.i. Gruppo di lavoro Arch. Laura Ermini Arch. Rossana Papini Arch. Marco Vannocci Geol. Lucia Baracchini Geom. Gabriele Comacchio Il Garante della Comunicazione (Dott. Gianluca Pocci) Il Dirigente (Arch. Massimo Betti) Il Responsabile del Procedimento (Arch. Rolando Valentini) Settembre 2013

2 Relazione tecnico-illustrativa Il Comune di Siena con Delibera C.C. n. 133 del 05/06/2012 ha deliberato un atto di indirizzo politicoamministrativo nel quale vengono invitate le competenti strutture comunali ad una analisi dei beni di proprietà comunale e definire le procedure per perseguire la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Successivamente alle verifiche effettuate dai competenti uffici, l Amministrazione Comunale ha inteso procedere alla valorizzazione dell edifico posto nel centro storico in Via Sallustio Bandini che attualmente è utilizzato a mensa universitaria, uffici comunali e in minima parte a residenza. Secondo il Regolamento Urbanistico vigente l immobile è ricompreso all interno del tessuto CS1, art. 52 delle N.T.A. che permette le seguenti destinazioni: residenza (R), artigianato di servizio (IS), commercio e pubblici esercizi (Tc1), direzionale (Tb1, Tb2). L Azienda per il Diritto allo Studio Universitario, già locataria del piano seminterrato e piano primo dell immobile ha la necessità di ampliare e riqualificare la mensa universitaria in modo da organizzare il ricevimento delle merci, la lavororazione degli alimenti, i locali di servizio per i dipendenti, gli uffici di supporto, l accoglimento degli studenti, la consumazione degli alimenti, una zona intrattenimento, per incrementare gli attuali 220 posti a sedere. L aumento del numero di posti è necessario per migliorare la tempistica di distribuzione del servizio mensa, ma non implica l incremento degli attuali pasti giornalieri (circa 1000). A tal fine con nota in atti prot del 20/07/2012 la citata Azienda ha espresso formale manifestazione di interesse per l avvio di trattative dirette all acquisto dell immobile ad essa già locato, oltre alla porzione attualmente occupata da uffici comunali posti al piano secondo. Per poter permettere un utilizzo a servizi universitari dei locali già utilizzati ad uffici, è stata predisposta la variante al Regolamento Urbanistico che prevede per l immobile, oltre alle funzioni già individuate nel tessuto CS1, anche la destinazione a servizi (S). Pertanto l immobile, già ricompreso nel tessuto CS1, viene trattato all interno del tessuto CS3 con una specifica normativa da aggiungere in calce all art. 54. Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS Preliminarmente alla predisposizione del presente documento di variante è stato avviato il procedimento per la verifica di assoggettabilità a VAS, con Atto Dirigenziale n.1702 del , ai sensi dell art. 22 della L.R.T. n. 10/2010 rientrando tale variante nella tipologia di cui all art.5, co.3, lettera b) della citata legge regionale. L autorità competente individuata nel Nucleo Tecnico Comunale per le procedure di VAS e VI con delibera C.C. n.32 del 05/06/2012, i cui componenti sono stati nominati con atto dirigenziale n. 1771/2012 ha indetto per il giorno 21/11/2012 la conferenza dei servizi con i soggetti competenti in materia ambientale e, come dalle risultanze del verbale redatto nella stessa data, ha deciso di escludere la variante in questione dalla assoggettabilità a VAS. Il citato Atto Dirigenziale di avvio della procedura di VAS prevedeva la valorizzazione dell immobile posto in via Sallustio Bandini di proprietà comunale, seguendo la procedura prevista dalla LRT n. 8/2012. Successivamente, considerata la tipologia della variante di cui trattasi, è stato ritenuto di seguire per l adozione e successiva approvazione, l iter previsto dagli artt.17 e 18 della Legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - Norme per il governo del territorio. Aspetti idraulici geomorfologici - sismici Nelle cartografie geologiche di Regolamento Urbanistico, l area è stata ritenuta esente da problematiche di tipo idraulico e, conseguentemente, è stata inserita nella classe di pericolosità idraulica bassa: la classe 1, mentre riguardo a quella geomorfologica rientra nella classe di pericolosità media (G.2.). A seguito dell entrata in vigore del Regolamento Regionale 53R/2011, in merito alle indagini geologicotecniche di supporto alla redazione degli strumenti urbanistici comunali, la regione Toscana ha introdotto la necessità di effettuare studi di Microzonazione Sismica per i Comuni che intendono provvedere alla revisione dei propri strumenti urbanistici. Per quanto riguarda l intervento in via Sallustio Bandini si prevede un aggiunta di destinazione a servizi ed una diversa organizzazione delle destinazioni previste per poter valorizzare al meglio l immobile in questione. Non è previsto un aumento del carico urbanistico e quindi, ai sensi dell art. 3, comma 4 del DPGR 53/R non sarà necessario effettuare nuove indagini geologiche. Procedura di Variante Urbanistica - Documento di variante Pag. 2

3 Procedura di Variante Urbanistica - Documento di variante Pag. 3

4 Edificio oggetto di variante Mensa universitaria - ingresso Mensa universitaria - interni Procedura di Variante Urbanistica - Documento di variante Pag. 4

5 REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI RIFERIMENTO Art. 50- Aspetti generali dei Tessuti 3. All'interno del centro storico, peculiarmente, è stato individuato un tessuto discontinuo (CS3 - centro storico di tipo 3) costituito da una serie di emergenze sia tipologiche che funzionali rappresentate da complessi ed edifici per lo più di valenza pubblica. Tali complessi sono individuati con numerazione progressiva da 1 a 55 e disciplinati con normativa specifica. Art. 52 Tessuto del Centro storico 1 (CS1) 1. Sono le parti dove è prevalente la funzione residenziale alla quale si affianca, anche se limitatamente al piano terra, quella commerciale - solo esercizi di vicinato - o direzionale. Sono localizzate prevalentemente nelle aree del centro più esterne o comunque non direttamente in contatto con gli assi principali. 2. Negli edifici appartenenti a questo tessuto sono ammessi interventi fino al RRC. 3. Sono ammessi i cambiamenti di destinazione d'uso in: R, IS (con esclusione dei piani superiori), Tc1, Tb1, Tb2 (per quest'ultimo con esclusione del primo piano se è interrato) PROPOSTA DI VARIANTE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI RIFERIMENTO Art. 50- Aspetti generali dei Tessuti 3. All'interno del centro storico, peculiarmente, è stato individuato un tessuto discontinuo (CS3 - centro storico di tipo 3) costituito da una serie di emergenze sia tipologiche che funzionali rappresentate da complessi ed edifici per lo più di valenza pubblica. Tali complessi sono individuati con numerazione progressiva e disciplinati con normativa specifica. Art. 54- Tessuto del Centro storico 3 (CS3) 1. Si tratta di un insieme discontinuo di complessi, aggregati e manufatti emergenti nel tessuto urbano, che rappresentano eccezioni alla ripetitività del principio insediativo ricorrente; le funzioni ospitate negli edifici sono generalmente di interesse collettivo, quali grandi attrezzature pubbliche o sedi di istituzioni rappresentative dell'identità della città. 2. I complessi e manufatti che costituiscono il tessuto CS3, indicati con riferimento numerico nelle tavole R03, sono sottoposti alla seguente specifica normativa: 58 Via Sallustio Bandini Complesso di edifici con pluralità di destinazioni in prevalenza a servizi e in parte a residenze. destinazioni d uso: Residenza, Direzionale (Tb1 e Tb2), Servizi, Commercio e Pubblici Esercizi (Tc1) limitatamente ai piano terra tipo di intervento: ristrutturazione edilizia (RI) senza modifica della sagoma e mantenendo il carattere compositivo delle facciate. E ammesso l inserimento di elementi accessori esterni necessari per il superamento di barriere architettoniche e per l adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza Strumento di attuazione: intervento edilizio diretto Procedura di Variante Urbanistica - Documento di variante Pag. 5

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