NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

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1 COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Elaborato R.01 Committente Magi Immobiliare s.r.l. Progettista Arch. Nicola Meacci SETTEMBRE 2011

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3 COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO - VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 AI SENSI DELL ART. 65 DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA, N. 1, DEL PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO ATTUATIVO (di seguito denominato P.A.), di cui all'art. 65 della Legge Regionale Toscana, N. 01/2005, in conformità ai vigenti Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico del Comune di Civitella in Val di Chiana (AR) Art. 1 Aree interessate Il P.A. riguarda un appezzamento di terreno posto in Viciomaggio, ai cui si accede da Via dell Olmo, riportato nel N.C.T. al foglio 23, p.lla 924, esteso catastalmente metri quadrati. Art. 2 Definizione Ambiti Urbanistici L area in oggetto ricade all interno del Luogo n. 3, Viciomaggio, di cui al vigente Piano Strutturale del Comune di Civitella in Val di Chiana, e all interno della Unità Territoriale Organica Elementare Urbana di Viciomaggio e Tuori. All interno del P.A. in oggetto ricadono due tipi di sottozone normate dal vigente R.U.: - RR2 : Riqualificazione degli insediamenti Residenziali RR2; - VER-PR : Aree verdi di pertinenza degli insediamenti. Art. 3 Definizione delle Sottozona RR2 L art. 25 del vigente Regolamento Urbanisitco detta la Disciplina per la riqualificazione del sistema insediativo di recente formazione in ambito urbano e definisce la sottozona: 3

4 RR : Riqualificazione degli insediamenti Residenziali (corrispondente alla zona omogenea "B" D.M. 1444/68). Tale sottozona riguarda gli ambiti urbanizzati a prevalente destinazione residenziale realizzati generalmente dopo il 1950 sui quali sono necessari interventi di completamento, riorganizzazione nonché di riqualificazione edilizia, urbanistica ed ambientale. In particolare la sottozona RR2, che interessa il P.A. in oggetto riguarda: Tessuti, complessi, manufatti edilizi sostanzialmente omogenei e compiuti da migliorare sotto il profilo della funzionalità delle attività insediate attraverso anche l ampliamento controllato degli edifici e completamento dei lotti liberi. L art. 27 del vigente Regolamento Urbanistico detta inoltre le norme per gli interventi di tipo RR2: 1. Tipo di intervento: le trasformazioni edilizie ammesse dovranno rispettare il carattere tipologico prevalente dell edilizia residenziale a villette o edifici a carattere mono-bifamiliare a due piani. Sono consentiti interventi di: - manutenzione ordinaria e straordinaria - restauro e risanamento conservativo - ristrutturazione edilizia ed urbanistica - nuova costruzione Per la individuazione delle categorie d intervento si fa riferimento alla normativa vigente. 2. Indici e parametri edilizi: le trasformazioni edilizie ammesse dovranno rispettare i seguenti parametri ed indici: - Uf = 0,65 - Altezza massima: ml. 8,00 per i centri di pianura (come nel caso in esame) - Distanza dei fabbricati fra loro: ml. 10,00 fra pareti finestrate di edifici antistanti - Distanza dei fabbricati dai confini privati: ml. 5 - Distanza dai confini privati in caso di ampliamento di unità abitative esistenti: come da Codice Civile purché non si realizzino finestre o aperture - Distanza dei fabbricati dai confini di aree pubbliche, anche di progetto: ml. 5,00 - Distanza dei fabbricati dalle strade: secondo gli allineamenti esistenti fatte salve le Norme del Codice della Strada 3. Altezze: nel caso di interventi di ristrutturazione, di ampliamento e di sopraelevazione le altezze potranno essere ammesse fino al limite di quella degli edifici esistenti e le distanze dei fabbricati da confini e strade potranno essere vincolate al rispetto di allineamenti prevalenti; tale facoltà è legata alla condizione che si realizzino operazioni di omogenizzazione dei caratteri dell edilizia e unitarietà formale degli interventi nel contesto urbano di riferimento a giudizio della Commissione edilizia comunale. 4. Destinazione d uso: tali ambiti sono caratterizzati dalla quasi esclusiva destinazione residenziale. Solo per i locali eventualmente esistenti con destinazioni non residenziali al momento della adozione del R.U. è consentito l inserimento di piccole attività di artigianato di servizio, piccolo 4

5 commercio, uffici, studi professionali a condizione che non comportino aggravio urbanistico e non determinino alterazione degli specifici caratteri residenziali dei contesti. Oltre alla destinazione residenziale, che deve essere comunque garantita come paritaria rispetto ad altre funzioni, sono ammesse attività artigianali non moleste, commerciali, direzionali, di ristoro e ricettive, di servizio pubblico o di interesse pubblico. L inserimento o la realizzazione di funzioni non residenziali non potrà comunque comportare una utilizzazione in termini di superficie utile lorda superiore al 50% di quella complessiva all interno dell ambito di intervento. 5. Definizione parametri ed interventi La porzione con destinazione RR2 è pari a 584,62 mq circa, pertanto la potenzialità edificatoria è pari a 380 mq di S.U.L. Il presente Piano Attuativo fa riferimento agli elaborati di progetto allegati alle presenti N.T.A., di cui alla Prat. Edil. N. 2006/382/U, che quindi risultano cogenti. Potranno essere effettuate varianti al suddetto progetto nel rispetto delle presenti N.T.A., delle N.T.A. del Regolamento Urbanistico ed inoltre nel rispetto delle leggi e normative regionali e nazionali al momento vigenti. Art. 4 AREE A VERDE PRIVATO Il R.U. all art. 21 individua e norma aree ed ambiti destinati a rimanere liberi dall edificazione ma organicamente rapportati ai singoli insediamenti. Tali aree sono destinate alla formazione di: piazzali, orti, giardini, parchi privati, aree e parcheggi pertinenziali. In tali aree è vietata la costruzione di volumetrie destinate ad essere abitate o utilizzate. Sono consentite unicamente minime strutture accessorie quali forni, gazebo, pergolati, fontane, pozzi e tutte le strutture di equipaggiamento funzionali alla vita all aperto e che non possono obbiettivamente essere collocate all interno od in contiguità con gli edifici cui le aree in questione afferiscono. Il R.U. individua inoltre con apposita simbologia aree a verde privato aperte all uso pubblico. Con apposita simbologia il R.U. indica le aree specializzate per l organizzazione di Orti condominiali e di vicinato (OU); all interno di tali aree potranno essere realizzati piccoli capanni per la rimessa degli attrezzi in forme aggregate e secondo tipologie unitarie in base a specifici progetti e regolamenti d uso redatti dall Amministrazione Comunale. Art. 5 Elenco elaborati Il presente Piano Attuativo è composto dai seguenti elaborati: - R.01: Norme Tecniche d Attuazione, SETTEMBRE R.02: Relazione tecnico-illustrativa, SETTEMBRE

6 - R.03: Documentazione catastale, SETTEMBRE R.04: Relazione idraulica - R.05: Relazione di fattibilità geologica - R.06: Integrazioni alla relazione di fattibilità geologica, SETTEMBRE Tav. 01: R.U. stato attuale e modificato con perimetrazione Piano Attuativo, estratto di mappa catastale - Tav. 02: Corografia e verifiche urbanistiche - Tav. 03: Piante con tipologie - Tav. 04: Sezioni e verifiche edilizie - Tav. 05: Documentazione fotografica 6

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