Data Attività Strumentazione Sistema di misura 04/07/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3

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1 7.3.1 Armo (IM) Dati generali L area interessa un tratto di versante a monte ed a valle della Strada Provinciale, soggetto a instabilità ed erosione del rio con evidenti segni di instabilità spondale. La geologia della zona è rappresentata dalla Formazione di Albenga litologicamente rappresentata da alternanze ritmiche di calcari grigi con intercalazioni argillose più o meno quarzose (Fig.461). Nel 2012 è stata eseguita un indagine geologica a seguito di fenomeni di instabilità di una parte del centro abitato di Armo comprensiva di sondaggi a carotaggio continuo attrezzati ad inclinometro (S1 e S2) e piezometro, in prossimità delle tubazioni inclinometriche ( Interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico per la tutela della pubblica incolumità dell abitato di Armo - Studio Geologia Macciò). Nel corso dell anno 2015 è stata verificata da parte di ARPAL la strumentazione inclinometrica (S1 e S2) e piezometrica, ubicata nel centro abitato interessato dal movimento di un corpo franoso perimetrato IFFI (Fig.462). La ricognizione ha consentito di prendere in carico gli inclinometri e il monitoraggio ha avuto inizio nel Inclinometri S1 e S2 Tipo Stato Colamento rapido Quiescente generico Identificativo Area [mq] Di seguito si riassume l attività di monitoraggio nel Data Attività Strumentazione Sistema di misura 04/07/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 Inclinometri S1 e S2 Piezometri P1 e P2 Sonda servoaccelerometrica biax. S /10/ lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 Inclinometri S1 e S2 Piezometri P1 e P2 Sonda servoaccelerometrica biax. S Tab. 27- Misure effettuate nel 2017 nel sito di Armo 444

2 Fig Stralcio Carta Geologica 1:5.000 (estratto da Relazione geologica) P2 S2 P1 S1 Fig Ubicazione inclinometri S1 e S2 e piezometri P1 e P2 445

3 7.3.2 Analisi dei dati inclinometrici Inclinometro S1 (19.5 m) centro abitato La verifica dei dataset attraverso il checksum non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura di zero e nella lettura di esercizio. In particolare dalla lettura di zero si evince che la deviazione dalla verticale per la tubazione inclinometrica si aggira intorno a 1.5%, entro il limite massimo di tolleranza di 2%. Dalle prime letture si osserva un innalzamento dei valori strumentali in profondità a circa - 18m, evidente dai grafici dell elaborazione integrale e locale con una direzione di movimento verso S-SW (Figg.463 e 464). Tale situazione evidenzia la presenza di una deformazione con piano di scivolamento, particolarmente visibile dal picco dell elaborazione locale per uno spostamento pari a 5mm. Sebbene i valori rientrino nell incertezza strumentale risulta evidente la presenza di una zona di debolezza con deformazione in evoluzione. Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S1. 446

4 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S1 447

5 Inclinometro S2 (25 m) testa frana La verifica dei dataset attraverso il checksum non ha evidenziato anomalie strumentali nella lettura di zero e nella lettura di esercizio. In particolare dalla lettura di zero si evince che la deviazione dalla verticale per la tubazione inclinometrica si aggira intorno a 2%, al limite con il massimo di tolleranza di 2%. Dalle prime letture si osserva un innalzamento dei valori strumentali in profondità a circa - 19m, evidente dai grafici dell elaborazione integrale e locale con una direzione di movimento verso S-SW (Figg.465 e 466). Tale situazione evidenzia la presenza di una deformazione con piano di scivolamento, particolarmente visibile dal picco dell elaborazione locale per uno spostamento pari a 3mm. Sebbene i valori rientrino nell incertezza strumentale risulta evidente la presenza di una zona di debolezza con deformazione in evoluzione. Fig Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S2. 448

6 Fig Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S2 449

7 Conclusioni Il Comune di Armo è stato oggetto di studio per verificare lo stato di instabilità ed erosione del Rio della Pissa dalla strada provinciale fino a valle (relazione Studio Geologia Macciò). Dalla relazione geologica emerge che nel 2012 sono stati eseguiti due sondaggi a carotaggio continuo spinti a 20m e 26m di profondità. Da quanto emerso dai carotaggi si può affermare che per i primi 3-5m di profondità siamo in presenza di una coltre detritica di versante che è stata in parte oggetto di rimaneggiamenti antropici per pratiche agricole e sistemazioni del terreno (Fig. 467). Fig pendio in frana che interessa la sede stradale del Comune di Armo Inoltre esiste una correlazione fra le risultanze inclinometriche e del carotaggio nelle quali si registra un debole spostamento del tubo inclinometrico a partire da quota 12m. Si può pertanto ipotizzare che ad un profondità superiore a m 12 il substrato roccioso fortemente alterato e destrutturato mostri condizioni geotecniche in miglioramento. Le foto seguenti mostrano le carote relative ai sondaggi negli intervalli basali della perforazione, con evidente alterazione e tettonizzazione del flysch, nel caso specifico rappresentato da calcari con intercalazioni argillose: il passaggio a un basamento con caratteristiche litotecniche leggermente migliori avviene nei livelli profondi (Fig.468). 450

8 Fig. 468 Orizzonti basali del basamento roccioso alterato e destrutturato nei quali sono installati gli inclinometri (a sinistra S m, a destra S m). Il sistema di monitoraggio messo in opera è costituito da due tubi inclinometrici, S1 e S2, ubicati nel centro abitato, necessari per definire il cinematismo del dissesto e programmare eventuali interventi di consolidamento. La fase di monitoraggio ha riguardato l esecuzione di letture di esercizio nel 2014 che hanno consentito di rilevare un debole incremento dei valori, senza però definire alcuna superficie di scivolamento. Con la presa in carico da parte di ARPAL si è proseguito il monitoraggio dal 2016 con il rilievo di valori, che sebbene ancora nell incertezza strumentale, hanno già individuato un piano di scivolamento presente in profondità a tra -18 e -19m e rilevato in entrambi gli inclinometri (Fig.469). Per quanto i valori piezometrici la falda risulta localizzata a circa -14m di profondità. 451

9 Fig Sezione del versante di Armo. Per quanto riguarda il rapporto diretto che può intercorrere tra le precipitazioni e gli spostamenti del terreno si può osservare nel corso dal 2015 una relativa scarsità di eventi pluviometrici. La distribuzione delle piogge risulta concentrata in pochi mesi e soprattutto per l anno 2016 nel mese di novembre, caratterizzato da una cumulata mensile pari a 434mm con ben 358mm caduti in 5 giorni: risalta l evento alluvionale del 24 novembre con 181mm. Dall osservazione della Fig.470 si osserva l andamento delle piogge con gli spostamenti, da confermare con le prossime letture. Fig. 470 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione RANZO) e letture inclinometriche S1 452

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