CARTA DEI SERVIZI ( )

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1 INDICE DEI CONTENUTI 1. Carta dei servizi per l adozione internazionale 2. Presentazione dell Ente 2.a Gli obiettivi 2.b La nostra storia 2.c Autorizzazioni in Italia e accreditamenti all estero 2.d L organizzazione territoriale 2.e L istituto dell Intesa 2.f Il Coordinamento Oltre L Adozione (OLA) 2.g L assetto istituzionale 3. Impegno di sussidiarietà 4. Metodologia durante il percorso adottivo 4.a Informazione preliminare all eventuale conferimento dell incarico 4.b Conferimento dell incarico 4.c Preparazione della coppia 4.d Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier della coppia 4.e Deposito del fascicolo all estero 4.f Determinazione del momento in cui occorre procedere a revocare la contemporanea disponibilità all adozione nazionale 4.g Iniziative per la gestione dei tempi dell attesa 4.h Proposta di adozione e preparazione all incontro con il bambino 4.i Preparazione alla partenza 4.j Assistenza all estero e incontro con il bambino 4.k Rientro in Italia 4.l Post-adozione 5. I costi dell adozione 6. Disposizioni previste ai fini del sostegno economico della coppia che ha intrapreso un adozione internazionale 7. Cambio Ente: modalità e condizioni per l accettazione 8. Procedure per la restituzione e la revoca del mandato 1

2 1. Carta dei servizi per l adozione internazionale Introduzione La Carta è uno strumento che i Servizi pubblici o privati utilizzano per farsi conoscere e quindi per essere utilizzati. L impegno è volto a garantire un informazione qualificata e puntuale all utente, attraverso una diffusione, il più capillare possibile, di tutte le informazioni inerenti alle attività che possono tornare utili ai cittadini. L adozione della carta non deriva soltanto dall obbligo di un adeguamento alle normative vigenti, ma scaturisce anche da un preventivo lavoro di ascolto delle esigenze e dei suggerimenti inoltrati dagli utenti e dai cittadini che con noi e come noi operano nel sociale. La legge prevede che l utente: deve essere trattato con rispetto e cortesia; deve essere agevolato nell esercitare i suoi diritti; non va discriminato; va trattato con giustizia ed imparzialità; deve poter accedere facilmente ai servizi con continuità e senza interruzioni, attraverso un informazione precisa e trasparente; può presentare reclami perché la sua soddisfazione è importante; può formulare suggerimenti per migliorare il servizio; ha diritto a servizi efficienti e rapidi. La carta dei servizi La Carta dei Servizi è un documento che formalizza un patto con le coppie che si avvalgono dei servizi dell associazione con il quale l associazione si impegna a mantenere la qualità degli interventi al di sopra degli standard fissati. E in sostanza un accordo di collaborazione per il miglioramento della qualità dei servizi con l obbiettivo di tutelare gli iscritti rispetto ai loro diritti all interno dell associazione. Il processo che ha portato nel nostro Paese all introduzione della Carta dei Servizi si è avviato fin dal gennaio 1994 con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 27 gennaio 1994) e ha trovato nella legge quadro sull assistenza (legge 328/2000 art. 13) un ulteriore conferma come strumento privilegiato per tutelare gli utenti che si rivolgono ad un ente. Nella Carta dei Servizi sono definiti i criteri per l accesso ai servizi, le modalità del relativo funzionamento, e le condizioni per facilitarne le valutazioni da parte degli utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti, nonché le procedure per assicurare la tutela degli utenti. Al fine di tutelare le posizioni soggettive e di rendere immediatamente esigibili i diritti soggettivi riconosciuti, la Carta dei Servizi, ferma restando la tutela per via giurisdizionale, prevede per gli utenti la possibilità di attivare ricorsi nei confronti dei responsabili preposti alla gestione dei servizi. (art. 13 della legge 328/2000). L adozione della Carta dei Servizi implica, quindi, uno strumento efficace per il miglioramento e l innovazione dei servizi. 2

3 2. Presentazione dell Ente 2.a Gli obiettivi L obiettivo di A.Mo. è vivere l adozione e la cooperazione a tutela dei minori. A.Mo. riconosce come prioritaria la tutela dei minori e dei loro diritti fondamentali alla vita, alla salute, alla famiglia, al gioco e all istruzione. L impegno che intende perseguire è quello di garantire ai bambini la possibilità di crescere ed essere educati all interno di una famiglia, meglio se quella di origine, meglio se nel paese natale; solamente come ultima risorsa in una famiglia adottiva italiana. I bambini di cui A.Mo. si occupa sono minori che si trovano in stato di abbandono giuridicamente dichiarato, che non hanno alcun adulto che possa prendersi cura di loro, bambini ammalati, vittime di abusi e sfruttamento, nei migliori dei casi bambini affidati ad un istituto o a una casa famiglia. Comunque bambini soli, violati nel loro diritto fondamentale di crescere serenamente in una famiglia. Non per tutti i bambini incontrati da A.Mo. durante i suoi anni di attività l adozione internazionale costituisce la migliore soluzione alla loro situazione. Alcuni bambini vengono infatti allontanati solo temporaneamente dalle loro famiglie, in previsione di un loro rientro, altri sono figli di donne sole o di famiglie che vivono in condizioni di grande disagio economico. In questi casi A.Mo. lavora per prevenire il rischio di abbandono di questi minori dagli adulti di riferimento, finanziando progetti che permettano di provvedere alla loro scolarizzazione, se malati a sostenere le spese delle visite specialistiche e l acquisto dei medicinali necessari alla cura o aiutando la famiglia a risollevare il proprio reddito fornendo loro le attrezzature per avviare un attività lavorativa e mantenersi con esse. Per perseguire queste finalità le attività di A.Mo. si articolano nelle tre aree del sostegno a distanza, dei progetti di cooperazione e dell adozione internazionale Sostegno a distanza Il sostegno a distanza consente di aiutare quei minori che vivono in realtà degradate e in condizioni igienico-sanitarie inadeguate per la loro sopravvivenza, senza doverli allontanare dalla loro famiglia e dalla cultura di appartenenza. Attraverso versamenti mensili si contribuisce al sostentamento dei bisogni primari, dell assistenza medico-sanitaria, della scolarizzazione, della formazione professionale e dell inserimento sociale e lavorativo. Progetti di cooperazione Fin dalla sua fondazione A.Mo. ha avviato e finanziato progetti di cooperazione internazionale, finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dell abbandono dei minori nel Paese di origine, mediante la realizzazione di interventi che permettano loro di rimanere nella propria famiglia o nella comunità di appartenenza. In particolare A.Mo. ha privilegiato i progetti aventi come obiettivo l aiuto delle giovani madri, la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, la fornitura di strumenti medico-sanitari, di riscaldamento e alimentari negli istituti. Adozione internazionale In qualità di Ente Autorizzato ad effettuare pratiche di adozione internazionale ed in base alla legge 476/98, A.Mo. fornisce tutta l assistenza, la preparazione e la formazione necessaria affinché l incontro tra la famiglia aspirante all adozione e il bambino in situazione di abbandono sia frutto di un percorso nel quale emergano le risorse degli adulti poste in relazione ai bisogni del bambino. 3

4 2.b La nostra storia A.Mo. Attraverso il mondo per un sorriso, è una associazione fondata nel 1999, apolitica, apartitica ed aconfessionale. Oggi A.Mo. è formata da genitori adottivi, professionisti e volontari che insieme contribuiscono al funzionamento di una struttura che vuole aiutare le coppie desiderose di intraprendere un iter adottivo in questo percorso. Negli oltre 15 anni di vita alcuni fondatori sono usciti dall Ente, altri con analoghe esperienze di adozione, realizzate in A.Mo., sono subentrati. Ai soci si sono affiancati nel tempo un significativo numero di volontari, non necessariamente portatori di una esperienza di adozione. Per le attività specialistiche di tipo psicologico e per quelle più significativamente procedurali e burocratiche A.Mo. si avvale poi di operatori professionalmente qualificati. 2.c. Autorizzazioni in Italia e accreditamenti all estero A.Mo. è autorizzato ad accogliere direttamente la richiesta di assistenza da coppie residenti nelle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna e Abruzzo; in tutto il resto d Italia attraverso accordi di Intesa con altri Enti. A.Mo. accoglie mandati per i seguenti Paesi: Bulgaria, Ucraina, Sri Lanka, Romania, Federazione russa, Polonia, Tailandia e Moldavia. Nei primi quattro Paesi A.Mo. opera tramite accreditamento diretto mentre nei restanti Paesi opera attraverso accordo di Intesa con altri Enti: in questo caso A.Mo. assicura lo svolgimento dei servizi in Italia mentre l Ente Partner garantisce i servizi nel Paese di provenienza del minore. 2.d L organizzazione territoriale In Italia A.Mo. è presente con proprie sedi in quattro regioni italiane: nelle Marche con la sede legale ed operativa a Fano (PU), in Lombardia con la sede operativa a Guardamiglio (LO), in Abruzzo con il punto d ascolto a L Aquila (AQ) ed in Sardegna con la sede operativa a Ploaghe (SS). Presso le sedi operative vengono organizzati gli incontri di informazione per le coppie interessate all adozione internazionale, i corsi di formazione, gli incontri di gruppo in attesa di abbinamento e gli incontri post-adozione. All estero All estero A.Mo. si avvale della collaborazione di Associazioni locali e di Agenzie situate nei Paesi nei quali opera, con le quali ha stipulato esaurienti contratti di collaborazione. Queste Agenzie assicurano i rapporti con gli Istituti nei quali i minori destinati all adozione internazionale sono ospitati e con le strutture pubbliche del Paese che devono garantire il rispetto delle leggi locali nel perfezionamento del processo di adozione. Le Agenzie assicurano poi l assistenza logistica alle coppie durante la loro permanenza nel Paese. 2.e L Istituto dell Intesa La Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) con la delibera n 13/2008/SG del 28/10/2008 ha riconosciuto la possibilità che: «gli Enti possono stipulare tra loro intese con le quali, condividendo le metodologie operative e professionali, mettono le proprie sedi e risorse umane a disposizione degli altri Enti partecipanti all intesa, ovvero individuano procedure congiunte per il migliore svolgimento dei servizi a favore delle coppie, in Italia e all estero». 4

5 In accordo a quanto sopra A.Mo. e NADIA Onlus hanno convenuto di avviare tra loro uno stretto rapporto di collaborazione negli ambiti previsti dalle rispettive finalità statutarie al fine di potere attuare sinergie positive e migliorare i servizi per le famiglie potenziando la presenza sul territorio italiano. 2.f Il coordinamento Oltre L Adozione (OLA) A.Mo. partecipa insieme a numerose altre Associazioni riconosciute da CAI ad una struttura di coordinamento denominata Oltre L Adozione. Scopi di questa struttura sono un continuo confronto tra le Associazioni aderenti circa le problematiche dell adozione internazionale, la individuazione di possibili miglioramenti della normativa e la loro promozione presso l opinione pubblica, i corpi intermedi e la Commissione Adozioni Internazionali. Le associazioni aderenti ad OLA sono Amici Missioni Indiane (AMI), Attraverso il mondo per un sorriso (A.Mo.), Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), Crescere insieme, Il Conventino, In cammino per la famiglia (ICPLF), International Adoption, Istituto La Casa, Mehala, Nuova Associazione Di genitori Insieme per l Adozione (NADIA), Fondazione Patrizia Nidoli, Rete Speranza, Shalom, Sao Jose Amici nel MOndo (SJAMO). 2.g L assetto istituzionale Gli organi A.Mo. sono: l Assemblea dei Soci il Consiglio Direttivo il Presidente il Tesoriere Tutte le cariche sociali durano tre anni e sono gratuite, salvo il rimborso delle spese sostenute. Si rimanda alla scheda Assetto istituzionale del sito per maggiori dettagli 3. Impegno di sussidiarietà L Associazione A.Mo. non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel campo della assistenza socio-sanitaria e della tutela dei diritti del infanzia. L Associazione ispira la propria attività ai principi contenuti nella Convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo (New York, 20 novembre 1989) e nella Convenzione de L Aja in materia di adozione internazionale (L Aja, 29 maggio 1993), ratificata dall Italia il 31 dicembre 1998 con la legge 476. In conformità con tali principi, l Associazione riconosce la sussidiarietà dell adozione come ultima risposta alla situazione di abbandono di un minore e si prefigge i seguenti scopi: Promuovere e sostenere ogni attività diretta a dare una famiglia a bambini che ne siano privi ed in stato di abbandono giuridicamente dichiarato; Svolgere in Italia e all estero attività volte a prevenire l abbandono dei minori; Attuare servizi che, avvalendosi dell opera di volontari (svolta conformemente alla legislazione vigente), predispongano attività e progetti diretti ad accompagnare, preparare e sostenere le famiglie che desiderano intraprendere la strada dell adozione internazionale. 5

6 Per la realizzazione dei suddetti scopi l Associazione cura: la predisposizione e la gestione di progetti di cooperazione nei Paesi esteri, diretti a creare iniziative o a costruire strutture che consentano al minore di crescere con la propria famiglia e nel proprio ambiente sociale. Questi progetti sono prioritariamente rivolti ai minori che siano: - in stato di abbandono giuridicamente dichiarato - in situazioni familiari disagiate a rischio di abbandono - nelle condizioni che, giuridicamente, non costituiscono il presupposto dell adozione; l assistenza alle famiglie per tutto il percorso dell adozione, dalla preparazione dei documenti all incontro con il bambino, fino al periodo post-adozione, fornendo loro il necessario sostegno psicologico, giuridico e pedagogico in collaborazione con i Servizi dell Ente locale, mediante l organizzazione di incontri e cicli di formazione che permettono alle coppie una adeguata preparazione all inserimento dei bambini nella famiglia e nella società; la sensibilizzazione delle coppie alla conoscenza ed al rispetto del Paese di provenienza dei minori, delle sue caratteristiche storiche, culturali, sociali ed ambientali; l assoluto rispetto ed il più rigoroso controllo della osservanza della legislazione vigente, nazionale ed estera, in materia di adozione internazionale. L Associazione non può svolgere attività diverse da quelle sopra indicate ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse o di quelle accessorie per natura a quelle statutarie, in quanto integrative di esse, 4. Metodologia durante il percorso adottivo La coppia che intende adottare un bambino deve presentare domanda al Tribunale dei Minori del distretto in cui risiede. Può essere dichiarata dalla coppia disponibilità per l adozione nazionale, per l adozione internazionale o per entrambe. Il Tribunale, in collaborazione con i Servizi Sociali Territoriali, valuta l idoneità della coppia ad adottare uno o più minori italiani e/o stranieri. Per quanto riguarda l adozione di un bambino straniero, la coppia è tenuta a rivolgersi e iscriversi ad un Ente autorizzato entro un anno dalla notifica del decreto di idoneità. L Ente provvederà a fornire alla coppia tutte le informazioni sull iter della pratica di adozione internazionale e a metterla in contatto con il Tribunale e le Istituzioni del Paese in cui si perfezionerà l adozione. In Italia esistono circa 60 Enti autorizzati da C.A.I. (Commissione Adozioni Internazionali) allo svolgimento delle pratiche di adozione internazionale. La coppia può conferire mandato solamente ad uno di essi. Con riferimento specifico all Ente A.Mo., la coppia riceve da A.Mo. servizi in Italia e nel Paese di provenienza del minore. Servizi resi in Italia -prima del conferimento del mandato: informazioni dettagliate circa i Paesi nei quali intraprendere l iter adottivo, in termini di regole del Paese, modalità procedurali, tempi attesi e costi. -dopo il conferimento del mandato: corsi per la preparazione all accoglienza e all integrazione, assistenza nella preparazione dei documenti richiesti dal Paese di provenienza del minore, assistenza nel periodo di attesa e nell organizzazione del viaggio e del soggiorno nel Paese. Servizi resi nel Paese assistenza logistica e nei rapporti con la struttura del Paese che gestisce l adozione. 6

7 Ogni Stato estero segue una procedura di adozione internazionale che dipende dal tipo di ordinamento giuridico vigente nel momento dell adozione e dalla avvenuta ratifica o meno alla Convenzione de L Aja. Anche i tempi di attesa sono variabili a seconda del momento storico e politico che il Paese straniero sta attraversando. 4a) Informazione preliminare all eventuale conferimento dell incarico Il primo contatto con l Ente avviene di solito per via telefonica: il personale addetto dà informazioni generali sull Ente e propone una data per il Primo Incontro Informativo. Il Primo Incontro Informativo ha lo scopo di conoscere attraverso un colloquio individuale la coppia e di ipotizzare possibili paesi idonei per la coppia e relative fasce d età dei bambini proponibili. Se la coppia decide, già nel corso del Primo incontro Informativo o entro breve, di proseguire il rapporto con A.Mo., viene concordata la data del Secondo Incontro Informativo Durante il Secondo Incontro Informativo (per il quale è obbligatorio disporre del Decreto di Idoneità e della Relazione dei servizi sociali), che si svolge anch esso come colloquio individuale con la coppia, si approfondiscono gli elementi di interesse, quali il Paese adatto per la coppia e la fascia di età. Alla coppia viene chiesto di firmare il contratto di mandato. 4b) Conferimento dell incarico Il conferimento dell incarico all Ente avviene con l accettazione da parte della coppia di un contratto di mandato all Ente nel quale sono dettagliatamente definiti diritti e doveri delle due parti e sono definiti gli aspetti economici dell incarico. I contenuti del contratto di mandato ricalcano i contenuti di questa carta dei servizi. 4c) Preparazione della coppia Generalmente a distanza di non oltre 2 mesi dall iscrizione la coppia viene invitata a partecipare ad un percorso fatto di 4 incontri di 3 ore ciascuno ( 3 tenuti da psicologi e altri esperti e uno dal Responsabile del Paese). Lo scopo di questi incontri è il miglioramento delle potenzialità e capacità di accoglienza e di integrazione da parte della struttura socioculturale, antropologica e religiosa della coppia verso il minore straniero e le sue origini ai fini dell accoglienza e dell integrazione tra le diverse etnie, nel rispetto delle differenze. Le tematiche di ciascun incontro segneranno un percorso di avvicinamento emotivo individuale e di coppia alla creazione della nuova famiglia e verteranno su origini e storia del bambino; creazione di una storia familiare condivisa; la scuola; equilibri e dinamiche familiari e infine spazio organizzativo pratico. 4d) Acquisizione della documentazione per la formazione del dossier della coppia In funzione dell ordine di iscrizione delle coppie e della lista interna d attesa A.Mo, la coppia viene invitata ad iniziare l iter burocratico di predisposizione dei documenti finalizzata al successivo deposito. La preparazione dei documenti avviene a cura della coppia, seguita dallo staff dell Ente. 7

8 Ogni Paese ha una diversa serie di documenti richiesti, che può inoltre variare al variare della normativa nel Paese stesso.. A.Mo. fornisce alla coppia l elenco aggiornato e la assiste nella preparazione. 4e) Deposito del fascicolo all estero Anche le modalità ed i tempi dell invio dei documenti (deposito) sono diversi per ogni Paese. Anche in questa fase A.Mo. assiste operativamente la coppia e provvede, completata la preparazione e la raccolta, all invio dei documenti al referente dell Ente nel Paese. 4f) Determinazione del momento in cui occorre procedere a revocare la contemporanea disponibilità all adozione nazionale La disponibilità eventualmente data all adozione nazionale deve esser revocata per il Paese Ucraina nel momento in cui viene comunicata la data del deposito dei documenti, per gli altri Paesi nel momento in cui arriva la proposta di abbinamento. 4g) Iniziative per la gestione dei tempi dell attesa Adottare un figlio è un po come organizzare un viaggio: per una buona riuscita è fondamentale il tempo dedicato ai preparativi. Nel processo di adozione, questo tempo è il tempo dell attesa : il periodo che va dalla decisione della coppia di adottare all incontro con il bambino. Alle attività già ricordate al punto 5.d) Preparazione della coppia, che appartengono anch esse al tempo dell attesa, si aggiungeranno, qualora i tempi di attesa della comunicazione di abbinamento si prolunghino significativamente, altre possibilità di incontro con le coppie (da sole o in gruppi) per approfondire i vissuti delle singole coppie rispetto al progetto adottivo ed al ritardo nella risposta del singolo Paese, creando un opportunità per confrontarsi su eventuali dubbi, incertezze, insicurezze. 4h) Proposta di adozione e preparazione all incontro con il bambino 4i) Preparazione alla partenza 4j) Assistenza all estero e incontro con il bambino Le modalità ed i tempi di queste fasi variano da Paese a Paese. Si rimanda alle singole schede Paese per una descrizione specifica di questi aspetti. 4k) Rientro in Italia Adempimenti con il Paese di origine del minore Una volta che la famiglia è rientrata in Italia, il Tribunale per i Minorenni ratifica la sentenza di adozione emessa dal Paese straniero. Dopo l arrivo in Italia del bambino, la famiglia adottiva sceglie liberamente e sottoscrive se farsi seguire dall Equipe Adozioni o dall Ente autorizzato per una soddisfacente integrazione familiare e sociale. In ogni caso l Equipe Adozioni viene incaricata dal Tribunale per i Minorenni di vigilare sull andamento dell adozione. Adempimenti giuridici nell adozione internazionale Una volta rientrata in Italia con il proprio figlio adottivo, la coppia deve svolgere una serie di incombenze e registrazioni. Le procedure e la documentazione da utilizzare possono variare da provincia a provincia e possono dipendere dal paese di origine del bambino. Pertanto gli adempimenti da espletare una volta rientrati in Italia e di seguito elencati hanno carattere generale, da verificare caso per caso: a)effettuare quanto prima la richiesta di riconoscimento di efficacia del provvedimento di adozione straniero attraverso il modulo che viene fornito dal Tribunale per i Minorenni che deve essere sottoscritto da entrambi i coniugi; 8

9 b)recarsi presso gli uffici del Ministero delle Finanze per richiedere il Codice fiscale del minore; c)notificare l arrivo del bambino all Ufficio Sanitario Locale per farsi rilasciare la Tessera Sanitaria Provvisoria presentando il Codice fiscale del minore; d)denunciare l arrivo del bambino presso l ufficio Anagrafe del proprio Comune, portando: 1. Fotocopia del passaporto del minore (potrebbe essere richiesto l originale da alcuni Comuni); 2. Codice fiscale del minore. Una volta che la coppia entra in possesso del decreto del Tribunale, che ordina la trascrizione dell adozione nei registri dello stato civile, si deve recare presso l Ufficio Anagrafe del Comune per effettuare tale trascrizione.. 4l) Post-adozione L arrivo e l inserimento in famiglia del bimbo rappresenta uno dei passaggi più delicati e importanti di tutto il percorso che le famiglie adottive intraprendono. L assistenza e il monitoraggio rappresentano i più efficaci strumenti per affrontare con serenità e consapevolezza questa parte del percorso. Adempimenti con il Paese d origine del bambino l Ente fornirà alla coppia l assistenza necessaria per rispettare I impegno di informare il Paese di provenienza del bambino sull inserimento in famiglia della stesso, realizzato con l invio dei report adottivi al Consolato ed a CAI, secondo le indicazioni circa i tempi e le modalità del Paese e con una assistenza di diversa ampiezza in relazione alle richieste della coppia. Sostegno alla famiglia Lo psicologo contatta la famiglia al suo rientro in Italia e la invita ad un incontro con la finalità di conoscere il bambino e di continuare ad accompagnare e sostenere la nuova famiglia. Vengono organizzati incontri tematici in piccoli gruppi di 6/8 coppie in cui sia possibile confrontarsi, condividere ed individuare strategie utili ad affrontare alcune specificità del percorso adottivo. I gruppi saranno formati per data di arrivo dei bambini, o per età, o per paese di provenienza. Sono previsti colloqui di sostegno a favore delle famiglie adottive. 9

10 5. I costi dell adozione I costi dell iter adottivo sono suddivisi in due parti, in relazione ai servizi resi dall Ente nelle varie fasi dell iter stesso: Costi per i servizi resi in Italia Costi per i servizi resi nel Paese di provenienza del minore Costi per i servizi resi in Italia Paesi Bulgaria, Romania, Sri Lanka, Ucraina Contenuti Scadenza del versamento Importo ( ) Colloqui informativo gratuiti rata 1 Assistenza e consulenze tecnicoinformative Al conferimento del mandato rata 2 Accompagnamento psicologicoinformativo Alla comunicazione di preparazione durante l attesa dei documenti per il Paese estero rata 3 Assistenza logistico-informativa Alla comunicazione della data di 500 partenza per il viaggio di socializzazione con il minore Totale costi Italia prima dei report post adozione Report post adozione Alle date previste dal Paese 200 cadauno Paesi Federazione russa,tailandia, Polonia, Moldavia Contenuti Scadenza del versamento Importo ( ) Colloqui informativi gratuiti rata 1 Corsi di preparazione/formazione Alla partecipazione al corso 350 rata 2 Assistenza e consulenze tecnicoinformative Al conferimento del mandato rata 3 Accompagnamento psicologicoinformativo Alla presentazione del dossier durante l attesa documenti per l estero rata 4 Saldo alla conferma Alla conferma dell abbinamento dell abbinamento (nota 1) Totale costi Italia nota 1 In questa voce sono compresi i report post adottivi dei primi due /tre anni, a seconda dei Paesi e conteggiati 250 cadauno. In caso di più minori verrà concordato un costo cumulativo favorevole. Per quanto riguarda i report post adottivi, da produrre oltre i primi due/tre anni, a seconda del paese di origine, il costo di ogni report è di 250 cadauno (salvo variazioni dovute a cause di forza maggiore). In caso di più minori verrà concordato un costo cumulativo favorevole 10

11 Costi per i servizi resi nel Paese di provenienza del minore Bulgaria rata 1 Servizi nel Paese Alla comunicazione di preparazione dei documenti per il Paese rata 2 Servizi nel Paese Alla comunicazione della data di partenza per il viaggio di socializzazione con il minore rata 3 Servizi nel Paese Alla comunicazione della data di partenza per il viaggio di rientro in Italia con il minore (nota1) Totale costi Estero Romania in corso di definizione rata 1 rata 2 rata 3 Servizi nel Paese Servizi nel Paese Servizi nel Paese Totale costi Estero Sri Lanka rata 1 Servizi nel Paese Alla comunicazione di preparazione dei documenti per il Paese rata 2 Servizi nel Paese Alla comunicazione della data di partenza per l abbinamento (nota 1) Ucraina Totale costi Estero rata 1 Servizi nel Paese All invio dei documenti per la richiesta della data di deposito 500 rata 2 Servizi nel Paese All invio degli altri documenti dopo la comunicazione della data di deposito rata 3 Servizi nel Paese Alla comunicazione della data di partenza per la proposta di abbinamento rata 4 Servizi nel Paese Alla sentenza di adozione nel Paese (nota 1) nota 1 Totale costi Estero Per l adozione contestuale di due o più minori verrà concordato un costo cumulativo favorevole 11

12 Federazione russa rata 1 Servizi nel Paese Alla presentazione del dossier documenti per l Estero rata 2 Servizi nel Paese In occasione del primo viaggio all estero (abbinamento) rata 3 Servizi nel Paese Entro 20 giorni dal rientro in Italia dopo il primo viaggio rata 4 Servizi nel Paese In occasione del secondo viaggio all Estero per la sentenza di adozione (nota 1) nota Totale costi Estero Se due minori o più la rata è di 6.000, fatta eccezione per la regione di Vladivostok ove vengono richiesti dagli Istituti ulteriori per mantenimento minori per un totale di Tailandia rata 1 Servizi nel Paese Alla presentazione del dossier documenti per l Estero rata 2 Servizi nel Paese In occasione dell abbinamento (prima della partenza per l Estero) Polonia Totale costi Estero rata 1 Servizi nel Paese Alla presentazione del dossier documenti per l Estero rata 2 Servizi nel Paese In occasione del primo viaggio all Estero (abbinamento) rata 3 Servizi nel Paese In occasione del secondo viaggio all Estero (sentenza) Moldavia Totale costi Estero rata 1 Servizi nel Paese Alla presentazione del dossier documenti per l Estero rata 2 Servizi nel Paese In occasione del viaggio all estero per l adozione (nota 1) nota Totale costi Estero La rata diventa di in presenza di due o più minori Non sono comprese e quindi a carico della coppia: le spese per i trasferimenti all estero, vitto, alloggio, visti, spostamenti durante la permanenza nel paese estero, traduzioni dei documenti.

13 6. Disposizioni previste ai fini del sostegno economico della coppia che ha intrapreso un adozione internazionale Le disposizioni previste ai fini del sostegno economico della coppia che ha intrapreso un iter adottivo internazionale sono riportate generalmente in leggi dello stato ed in circolari INPS. Poiché il contenuto di tali disposizioni può variare nel tempo, si forniscono qui di seguito le indicazioni generali e si raccomanda di verificarne la validità consultando il sito CAI in proposito per eventuali aggiornamenti. 8.1 Leggi dello stato Il DPCM 17 luglio 2009 (e successivi aggiornamenti) norma soggetti beneficiari, modalità di presentazione delle domande, ammontare e natura dei rimborsi previsti a favore dei genitori adottivi residenti sul territorio nazionale. 8.2 Circolari INPS La circolare n. 16 del 4 febbraio 2008 reca le norme che regolano tra l altro il congedo di maternità/paternità per le adozioni internazionali. 7. Cambio Ente: modalità e condizioni per l accettazione Nel caso di coppia già in carico ad altro Ente autorizzato, l Ente A.Mo. procederà all accettazione previo colloquio con la coppia per capire le ragioni che l hanno indotta al cambio di Ente. L Ente A.Mo. procederà all accettazione attraverso la procedura descritta in questa Carta dei Servizi e contestuale revoca da parte della coppia al precedente Ente. Sarà cura dell Ente A.Mo. inviare alla Commissione per le Adozioni Internazionali ed al Tribunale per i Minorenni di competenza comunicazione scritta. 8. Procedure per la restituzione e la revoca del mandato Sono possibili due modalità di interruzione del rapporto tra la coppia e l Ente durante l iter adottivo: L interruzione voluta e comunicata dalla coppia, detta revoca L interruzione decisa dall Ente, detta restituzione. La revoca riguarda i casi di in cui è la coppia che decide autonomamente di revocare lì incarico all Ente a causa di differenti motivi (salute, personali, lavorativi, adozione nazionale, gravidanza, cambio Ente, ecc.) Se la coppia decide di revocare il mandato, tale revoca avviene alle condizioni previste nel testo del mandato sottoscritto. La coppia è tenuta ad inviare all Ente, alla Commissione per le Adozioni Internazionali, al Tribunale per i Minorenni ed alla ASL revoca scritta, debitamente firmata da entrambi i coniugi. La restituzione avviene solo a causa di problemi gravi e di comprovata natura, quali, per esempio inerzia della coppia nella preparazione dei documenti e durante l iter adottivo, 13

14 rifiuto del Paese di destinazione comunicato dall Ente senza valide motivazioni, rifiuto dell abbinamento con il minore senza valide motivazioni. La comunicazione, fatta dall Ente con le motivazioni che hanno portato alla restituzione dell incarico, viene inviata alla coppia, alla Commissione per le Adozioni Internazionali, al Tribunale per i Minorenni ed alla ASL. Se la coppia in data successiva a quella dell accettazione del mandato decide di revocare il mandato, tale revoca avviene alle condizioni previste nel testo del mandato sottoscritto. 14

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