Il vocabolario del paziente diabetico
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- Raffaello Grosso
- 8 anni fa
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1 Il vocabolario del paziente diabetico Gli ambulatori ed il mondo che gravita attorno all argomento diabete sono pieni di opuscoli che cercano di aiutare il paziente diabetico e di fare prevenzione sulle persone ancora sane. Molti sono editi dalle Asl, Ospedali o dalle varie Associazioni, altri dalle Ditte che vendono presidi tecnico-farmacologici. Alcuni utilizzano termini facili, altri sono un po più complessi, tutti di ottima fattura. Non ho mai visto però, o forse mi è sfuggito, un VOCABOLARIO per il PAZIENTE DIABETICO. Ho raccolto pertanto e raggruppato, scorrendo vari testi, internet, ed avvalendomi della collaborazione di validi specialisti che ringrazio caldamente per il tempo dedicatomi, tutti quei termini che possono interessare chi soffre di questa malattia, cercando di essere il più chiaro e semplice possibile e rendere più comprensibile il dialogo medico/paziente. ACETONE Quando per ottenere energia il corpo impiega gli acidi grassi al posto del glucosio, dalla loro demolizione si producono alcuni prodotti, tra i quali l'acetone. Se si raggiungono alti livelli di acetone nel sangue, l'alito assume un odore particolare (tipo frutta marcia) definito come ALITO ACETONICO. L ACETONURIA è la presenza di acetone nelle urine. ACIDI GRASSI Sono la principale riserva energetica del nostro organismo. Quando nel sangue c è troppo poca insulina o c'è insufficiente glucosio, l'organismo brucia i grassi per produrre l'energia necessaria. I materiali di scarto di questo processo sono i cosiddetti 'corpi chetonici'. ACIDOSI indica elevate concentrazioni di sostanze acide nell' organismo. ACIDOSI LATTICA Si ha quando nel corpo c è una produzione di acido lattico in eccesso, prodotto dalle cellule quando usano il glucosio in carenza di ossigeno. Se l acido lattico è presente in concentrazioni elevate, l'organismo ne risente sino ad arrivare ad uno stato di coma. Cause dell'acidosi lattica possono essere anche malattie epatiche, renali e l'utilizzazione di alcuni farmaci ipoglicemizzanti orali. AGO PUNGIDITO ( vedi Lancetta) ALBUMINURIA E la presenza nelle urine di un'elevata quantità della proteina albumina che può essere il segnale di una disfunzione renale. AMIDI Sono alimenti costituiti da una grossa molecola derivante dall'aggregazione di tante molecole di glucosio. L'amido è il costituente di molti alimenti quali le farine di mais, grano, del riso e delle patate. ANALISI DELLE URINE L'analisi delle urine consente di ottenere molte informazioni sullo stato di salute. Ai pazienti diabetici si consiglia di effettuare periodicamente (oltre all' autocontrollo della glicemia), l'analisi della glicosuria (glucosio nelle urine) e chetonuria (corpi chetonici nelle urine).
2 ANGIOPATIE Sono malattie che interessano i vasi sanguigni (vene, arterie, capillari), e spesso riguardano i pazienti diabetici. ARTERIE ( vedi VASI SANGUGNI) ASPARTAME Dolcificante artificiale privo di calorie. ATEROSCLEROSI E causata dall'ostruzione dei vasi sanguigni ad opera di accumuli lipidici che provocano l'inspessimento e l'indurimento delle pareti dei vasi. AUTOCONTROLLO DELLA GLICEMIA L'autovalutazione della glicemia è un test importantissimo perché il paziente diabetico possa conoscere in ogni momento il livello del glucosio nel sangue. Essere a conoscere del proprio livello di glucosio, aiuta il paziente ad essere in grado di valutare il rapporto tra la terapia terapia praticata, la dieta, l attività fisica e andamento glicemico. Per effettuare una misurazione della glicemia, serve prelevare una minima quantità di sangue (generalmente sul polpastrello del dito), questa minima quantità di sangue viene poi analizzata attraverso strumenti miniaturizzati che forniscono il risultato della glicemia nel giro di pochi secondi. Gli strumenti di più recente produzione consentono di ottenere risultati affidabili e confrontabili coi sistemi di laboratorio. BOLO INSULINICO Somministrazione di insulina rapida estemporanea. C-PEPTIDE Viene prodotto dalla sintesi dell'insulina e il suo dosaggio nel sangue permette di valutare la quantità di insulina prodotta dal pancreas. CANCRENA E la morte dei tessuti dovuta a infezioni batteriche e insufficiente apporto di sangue. CAPILLARI Sono i più piccoli vasi sanguigni che permettono gli scambi di ossigeno, nutrienti e scorie tra sangue e tessuti e viceversa. Nel paziente diabetico può esserci un deterioramento dei capillari con conseguente danno ai tessuti. CARBOIDRATI Insieme alle proteine e ai lipidi (grassi), fornisce energia al corpo. I carboidrati assunti con l alimentazione sono zuccheri (carboidrati semplici) e amidi (carboidrati complessi). L'organismo li trasforma in glucosio che è la molecola maggiormente utilizzata nei processi energetici. CELLULE ALFA Sono cellule che si trovano nelle isole di Langerhans che sono delle aree del pancreas. Producono e rilasciano l'ormone glucagone. CELLULE BETA Anche queste cellule si trovano nelle isole di Langerhans del pancreas. Producono e rilasciano l'ormone insulina. CELLULE DELTA Come le precedenti si trovano nel pancreas (isole di Langerhans). Producono e rilasciano l'ormone somatostatina. CHETOACIDOSI e una grave situazione clinica che si verifica quando in carenza di insulina l'organismo utilizza gli acidi grassi per ottenere energia. Dalla degradazione degli acidi grassi si ottiene un accumulo di prodotti di scarto chiamati corpi che tonici. Quando i corpi chetonici sono presenti in concentrazioni molto elevate,
3 causano degli effetti negativi che portano al coma chetoacidosico. La chetoacidosi è un emergenza clinica tipica del diabetico di tipo 1. DIABETE DI TIPO 1 E caratterizzato dalla scomparsa quasi totale o totale dell'insulina prodotta dal pancreas: tale fenomeno è causato da un processo che determina la distruzione delle cellule Beta del pancreas. Si manifesta generalmente all'improvviso ed ha un decorso drammatico se non viene prontamente curato con insulina. CHETONURIA Presenza di corpi chetonici nelle urine. COMA Condizione di incoscienza, simile ad un sonno profondo che può essere causato sia da iperglicemia, sia da ipoglicemia. COMA CHETOACIDOSICO E il tipo di coma, causato dall'accumulo di corpi chetonici nel sangue. E un emergenza clinica tipica del diabetico di tipo 1. COMA IPOGLICEMICO Dicasi del coma causato da un insufficiente livello di glucosio nel sangue a causa del quale l'organismo non è in grado di fornire energia al cervello. Infatti è indispensabile un valore minimo per mantenere una normale attività cerebrale. Il coma ipoglicemico si può verificare sia nei diabetici di tipo 1 che nei diabetici di tipo 2. COMPLICANZE Questo è un capitolo importantissimo per il paziente diabetico perché la sua patologia può degenerare in "complicanze", legate allo scompenso metabolico. Gli organi bersaglio sono l'occhio (retinopatia), il rene (nefropatia), il sistema nervoso (neuropatia) ed il sistema cardiovascolare, situazioni di cui parleremo in seguito... Per questp è indispensabile una terapia che mantenga la glicemia nella normalità evitando fluttuazioni e picchi iperglicemici, che sarebbero la causa principale delle complicanze. CONTA DEI CARBOIDRATI Tecnica che prevede la stima dei carboidrati assunti per poter meglio dosare il BOLO INSULINICO CONTROLLO METABOLICO Si parla di buon controllo metabolico quando la glicemia viene mantenuta tra 80 mg/dl e 140 mg/dl durante tutto l'arco della giornata. CORPI CHETONICI Prodotti di scarto della demolizione degli acidi grassi. Quando non c'è insulina o l'insulina non è sufficiente per bruciare il glucosio necessario, l'organismo deve bruciare i grassi per ottenere l'energia necessaria. I chetoni si accumulano prima nel sangue e poi vengono eliminati con le urine. Tra i corpi chetonici riveste particolare importanza la presenza di acetone, responsabile del cosiddetto 'alito acetonico' Contribuiscono a rendere acido il sangue, e se raggiungono concentrazioni elevate possono portare al cosiddetto 'coma chetoacidosico'. DIABETE INSIPIDO Malattia dell'ipofisi le cui cause sono differenti dal Diabete Mellito. Viene detto diabete perché spesso gli ammalati presentano sintomi simili a quelli del diabete mellito: urinano spesso, hanno spesso fame e sete, e provano facile affaticabilità. Però la concentrazione di glucosio è nella norma. DIABETE MELLITO Malattia che si verifica quando l'organismo non è in grado di utilizzare efficacemente il glucosio (zucchero), causandone un accumulo nel sangue. L'insulina è l ormone ( prodotto dalle cellule beta del pancreas) che consente all'organismo di utilizzare il glucosio. Il diabete viene classificato in due categorie principali:
4 DIABETE MELLITO DI TIPO 2 E molto più diffuso del diabete di tipo 1 e a differenza in questo tipo di diabete il pancreas produce ancora insulina, ma l'insulina prodotta è dapprima poco efficace e successivamente anche insufficiente. Il paziente affetto da questo tipo di diabete quasi sempre riesce a controllare la malattia con la dieta e eventualmente con l'uso di farmaci. Solo nei casi di maggiore gravità è richiesto l uso dell insulina. I diabetici di tipo 2 sono generalmente persone adulte con problemi di obesità. DIALISI Metodica utilizzata per ripulire il sangue dalle scorie del metabolismo necessaria quando le funzioni del rene sono gravemente compromesse. Può essere indispensabile nei pazienti diabetici con gravi disfunzioni renali. EFFETTO ALBA Improvviso aumento della glicemia nelle prime ore del mattino EFFETTO REBOUND Brusco rialzo dei livelli di glicemia dopo ipoglicemia EFFETTO SOMOGYI Brusco sbalzo dei livelli di glicemia da valori molto bassi a valori molto alti. EMOGLOBINA GLICOSILATA L'emoglobina è la proteina del sangue che ha come attività principale quella di legare le molecole d'ossigeno. Nei pazienti diabetici, gli alti valori di glicemia nel sangue portano ad un aumento di emoglobina associata al glucosio (emoglobina glicosilata). Nei pazienti diabetici si riscontrano spesso concentrazioni superiori al 7% di emoglobina glicosilata e significano che il controllo glicemico di non adeguato. Il dato di emoglobina glicosilata rispecchia l'andamento glicemico dei due-tre mesi precedenti al controllo. FIBRE ALIMENTARI Sostanze di origine vegetale presenti soprattutto nella frutta, verdura, cereali e legumi. Sono utili nel regolare la funzionalità intestinale, rallentando l'assorbimento dei glucidi (amido e zucchero) ed aumentando l'effetto di sazietà durante i pasti. FOTOCOAGULAZIONE E' l'intervento più utilizzato in presenza di retinopatia diabetica E una metodica eseguita attraverso l'utilizzazione di laser con la quale si possono chiudere i capillari o eliminare vascolarizzazioni specialmente nell'occhio. FRUTTOSIO Zucchero (isomero del glucosio) presente in molti frutti. GLICEMIA Dosaggio del glucosio nel sangue. E' il parametro che il paziente diabetico deve sempre tener sotto controllo per verificare l andamento della malattia diabetica. GLICOGENO E la riserva di zuccheri prontamente utilizzabili dall'organismo. Il glicogeno si trova nel fegato e nei muscoli. GLUCAGONE L azione del glucagone (ormone prodotto dalle cellule alfa del pancreas) è contraria a quella dell'insulina, infatti provoca l'innalzamento del glucosio nel sangue. Si inietta al paziente in caso di gravi crisi ipoglicemiche per di ottenere un rapido innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue. GLUCOSIO E' lo zucchero più utilizzato dall'organismo per ricavare energia (l'organismo può ricavare glucosio dalle proteine, dai grassi e dai carboidrati, sono questi ultimi però a fornire l'introito più consistente). Il glucosio viene trasportato a tutte le cellule dell'organismo tramite il
5 sangue, però le cellule lo possono utilizzare solo grazie alla presenza dell'insulina. LASER TERAPIA Trattamento che utilizza il raggio laser per cicatrizzare ferite. Viene spesso utilizzato per curare la GRASSI O LIPIDI I lipidi sono molecole ad alto contenuto energetico e costituiscono una delle riserve di energia dell'organismo (insieme alle proteine e ai carboidrati). In condizioni di mancanza di zuccheri o di impossibilità ad utilizzarli (come nel diabetico di tipo 1 non ancora trattato) i lipidi vengono 'bruciati' al posto degli zuccheri per ottenere energia. Il paziente diabetico deve ricordare che l'aumento di grassi nel plasma favorisce però l'insorgere di patologie cardiovascolari. HOLTER GLICEMICO Misurazione e valutazione dell andamento della strumento. glicemia nel corso della giornata con apposito IMPOTENZA La malattia diabetica è la più importante causa organica di alterazione della sfera sessuale con ridotta o nulla capacità di compiere l'atto sessuale.. INSULINA E l ormone che consente al corpo umano di utilizzare il glucosio per i produrre energia all'interno delle cellule. Come abbiamo già scritto l'insulina è prodotta dalle cellule Beta delle isole di Langerhans, all'interno del pancreas. L'insulina 'endogena' è quella prodotta dall'organismo, l insulina esogena è quella somministrata farmacologicamente. Nel diabete, quando vi è totale assenza o insufficiente produzione di insulina endogena, è necessario somministrare insulina esogena tramite iniezione. Le insuline di più recente produzione sono insuline prodotte con DNA ricombinante. Esistono differenti tipi di insulina (rapida, lenta, ultralenta, ecc.) che, con poche somministrazioni giornaliere, consentono di mantenere un profilo insulinemico vicino a quello che l'organismo svilupperebbe in condizioni di normale funzionalità del pancreas. INSULINO-RESISTENZA O INSENSIBILITA' ALL'INSULINA Si ha quando l'organismo non utilizza in modo ottimale l'insulina. Per ottenere l'effetto idoneo ad abbassare la glicemia nel sangue o l'organismo produca più insulina oppure ne deve essere iniettatta una dose maggiore. IPERGLICEMIA Significa eccesso di glucosio nel sangue. Si verifica iperglicemia quando non vi è sufficiente produzione di insulina o l'organismo non riesce ad utilizzare correttamente quella che ha a disposizione. I principali sintomi dell'iperglicemia sono sete, secchezza delle fauci, necessità di urinare frequentemente. Nei diabetici di tipo 1 (Insulino-dipendenti) l'iperglicemia prolungata può trasformarsi in chetoacidosi. IPERINSULINEMIA Elevati livelli di insulina nel sangue IPOGLICEMIA Significa bassi livelli di glucosio nel sangue. Si verifica quando nell'organismo circola poco glucosio. Il paziente diabetico può andare incontro a crisi ipoglicemiche quando assume troppa insulina a fronte di un pasto insufficiente o di una consistente attività fisica. I principali sintomi dell'ipoglicemia sono fame, tremore, spossatezza, annebbiamento della vista, sudorazione, stato confusionale. Se non controllata si può arrivare al coma ipoglicemico. In caso di crisi ipoglicemiche il paziente diabetico deve prontamente ingerire zucchero, sotto forma di zollette o bevande zuccherate. LANCETTA O AGO PUNGIDITO Ago molto fine che serve a pungere la pelle per ottenere una piccola goccia di sangue da analizzare con gli apparecchi per l'autocontrollo della glicemia. In genere la puntura si effettua sul polpastrello di un dito.
6 retinopatia diabetica. LATTOSIO Tipo di zucchero presente soprattutto nel latte e suoi derivati. LIPIDI (vedi GRASSI) LIPOATROFIA Può insorgere in sede di multiple iniezioni insuliniche ed è un'alterazione del tessuto adiposo sottocutaneo. LIPODISTROFIA E un alterazione del tessuto adiposo (noduli o depressioni) che si può verificare in seguito a ripetute iniezioni di insulina concentrate nella stessa zona. Per evitarla occorre eseguire una rotazione delle sedi di iniezione. LUNA DI MIELE E un fenomeno che può verificarsi quando si inizia una terapia insulinica per i diabetici di tipo 1. MALATTIE CORONARICHE Malattie dei vasi arteriosi (coronarie) che portano sangue al cuore. Spesso le coronarie sono ostruite (es: da placche aterosclerotiche) e non riescono a portare sufficiente sangue al cuore. I pazienti diabetici sono altamente a rischio per questo tipo di patologia. MACROANGIOPATIA Malattia dei grandi vasi sanguigni. Placche aterosclerotiche e coaguli di sangue (trombi) possono ostruire i vasi rallentando o bloccando il flusso sanguigno. MACROSOMIA Non è una malattia ma una condizione di peso alla nascita superiore alla media che spesso si verifica nei neonati figli di madri diabetiche. MALATTIE VASCOLARI PERIFERICHE Frequente malattia dei vasi sanguigni periferici. L'irrorazione degli arti (gambe, braccia, mani, piedi) non è più sufficiente a consentire un sufficiente afflusso di sangue alle estremità. Questo problema causa dolori alle estremità ed è anche condizione predisponente al piede diabetico MICROALBUMINURIA Presenza di piccole quantità di albumina nelle urine. L'esame della microalbuminuria è molto utile per il paziente diabetico, poiché è predittiva di problemi della funzionalità renale. MICROANEURISMA Lesione tipica della retina dovuta alla dilatazione dei piccoli vasi. MICROANGIOPATIA Malattia dei vasi sanguigni più piccoli che determina scarsa irrorazione sanguinea dei tessuti. I tessuti più interessati nel diabetico sono la retina (retinopatia) e il rene (nefropatia). MICROINFUSORE E uno strumento medicale che consente di iniettare insulina in modo continuo nell'arco delle 24 ore. La somministrazione di insulina è regolabile a seconda delle necessità (pasti, attività fisica, ecc) e generalmente consente di ottenere un migliore controllo glicemico poiché ci si avvicina ad un rilascio di insulina simile a quello che effettuerebbe il pancreas. L'apparecchio, di piccole dimensioni, è costituito da un corpo principale in cui alloggia la siringa di insulina, da un tubicino che convoglia l'insulina e da un ago terminale che viene inserito sotto la pelle. NEFROPATIA Compromissione della funzionalità renale che colpisce il rene al punto che questo organo non filtra adeguatamente le scorie del metabolismo. Interessa una buona percentuale di diabetici, una percentuale dei quali degenera nell'insufficienza renale al punto da poter richiedere il trapianto del rene.
7 Un buon controllo metabolico consente al paziente diabetico di minimizzarne il rischio.lo specialista di riferimento è il NEFROLOGO. PROTEINE Insieme ai grassi e ai carboidrati sono una delle tre classi di alimenti che forniscono energia. Carne, pesce, uova e legumi sono tra gli alimenti a più alto contenuto proteico. NEUROPATIA è invece una malattia del sistema nervoso: colpisce circa il 30% dei diabetici e si presenta sotto forma di intorpidimento e formicolio agli arti, dolori tipo crampo ai polpacci, specialmente notturni, diminuita sensibilità e comparsa di ulcerazioni alla pianta dei piedi. Le complicanze del sistema neurovegetativo possono determinare anche disturbi intestinali (diarrea), vescicali (incontinenza urinaria) e sessuali (impotenza). Infine possono manifestarsi nei diabetici anche forme di coronaropatia e vasculopatia cerebrale (infarto acuto del miocardio, angina pectoris e ictus cerebrale). Un buon controllo metabolico consente al paziente diabetico di minimizzare il rischio di una neuropatia diabetica. Lo specialista di riferimento è il NEUROLOGO. NORMOGLICEMIA Situazione ottimale con livelli normali di glucosio nel sangue. ORMONE Sono tanti,vengono prodotti da ghiandole con lo scopo di stimolare attività diverse in vari tessuti e organi. L'insulina è l' ormone che consente alle cellule di utilizzare il glucosio. PANCREAS E una ghiandola situata nella regione addominale. Una parte del pancreas produce e libera nello stomaco enzimi digestivi. Una porzione più piccola del pancreas (isole di Langerhans) produce ormoni quali l'insulina il glucagone e la somatostatina. PANCREASECTOMIA Asportazione chirurgica del pancreas. PANCREATITE Infiammazione del pancreas causata soprattutto da alcolismo o da affezioni alle vie biliari. PIEDE DIABETICO Il ridotto afflusso di sangue e la scarsa sensibilità determinate dalle complicanze vascolari, possono causare gravi danni agli arti, soprattutto al piede. Il paziente diabetico deve dedicare molta attenzione alla cura dei propri piedi cercando di evitare l insorgere di vesciche, lesioni e infezioni. Fare i pediluvi e successivamente osservare attentamente il piede per accorgersi di eventuali ferite o unghie incarnite. Si consiglia l'uso di calze di cotone o lana edi utilizzare scarpe comode meglio se di cuoio. Se si teme di avere una lesione cutanea, informare subito il proprio diabetologo. Il PIEDE DIABETICO indica una serie di manifestazioni patologiche che si instaurano dopo alcuni anni dall insorgenza della malattia. Se non curate adeguatamente, queste manifestazioni possono un aggravarsi, sino a renderne necessaria l'amputazione dell arto. POLIDIPSIA Sensazione di grande sete, spesso sintomo di diabete. POLIFAGIA Uguale a sensazione di fame, se associata a dimagrimento è spesso sintomo di diabete. POLIURIA Urinazione frequente, spesso sintomo di diabete. PRO-INSULINA Sostanza prodotta dal pancreas, che in un secondo tempo verrà trasformata in insulina.
8 PROTEINURIA Presenza di proteine nelle urine. Può essere segnale di alterata funzionalità renale. RENI Organi a forma di fagiolo che filtrano il sangue per ripulirlo da eventuali sostanze tossiche. RETINA Parte centrale dell'occhio interno particolarmente vascolarizzata. Nei pazienti diabetici i capillari della retina sono spesso danneggiati. RETINOPATIA DIABETICA Gran parte dei diabetici presenta segni di retinopatia, una lesione dei vasi sanguigni nella parte posteriore dell'occhiio, entro dieci anni dall'insorgere del diabete. La più frequente è la retinopatia emorragico-essudativa, mentre la più importante è la retinopatia proliferativa responsabile della perdita o di una grave riduzione della vista. Quest'ultima richiede, data la sua gravità, interventi tempestivi. SACCARINA Dolcificante artificiale privo di calorie. SACCAROSIO E' il cosiddetto 'zucchero da tavola', formato da due molecole di glucosio. SOGLIA RENALE e il valore di soglia in cui il glucosio nel sangue è talmente alto da non poter essere riassobito per cui si ritrova nell'urina, dove in condizioni normali non sarebbe presente. TEST DI TOLLERANZA AL GLUCOSIO Test che permette di accertare la diagnosi di diabete. Al paziente vengono effettuate una serie di determinazioni della glicemia a tempi fissi a seguito della ingestione di una preparazione standard contenente 75 grammi di glucosio. Il primo rilevamento è a digiuno, le successive vengono effettuate ogni 30 minuti per le due ore successive all'ingestione della soluzione. TIPO 1 Vedi anche Diabete insulino-dipendente TIPO 2 Vedil anche Diabete non insulino-dipendente TRAPIANTO Ne sistono varie tipologie che possono esserenecessarie per il paziente diabetico di tipo 1: Trapianto di pancreas isolato Trapianto di rene-pancreas Trapianto di insule Trapianto di cellule staminali. La pratica del trapianto è a tutt'oggi ancora a grande rischio di rigetto, per questo è una tecnica utilizzata solo nei pazienti diabetici più gravi con compromissione renale. UNITA' DI INSULINA E l unità di misura dell'insulina. Insulina U-100 significa che ogni ml di preparazione insulinica contiene 100 Unità di insulina. VASI SANGUIGNI Sono come dei tubi elastico-muscolari che trasportano il sangue da o per tutti i distretti corporei. La funzione primaria del sangue è quella di portare ai tessuti i nutrienti e l'ossigeno (ARTERIE), o di raccogliere dai tessuti i prodotti di scarto del metabolismo e l'anidride carbonica (VENE). VITREO Parte interna dell'occhio ripiena di liquido gelatinoso. La VITRECTOMIA è la procedura chirurgica che comporta l'asportazione del vitreo, usata in caso di eccessiva cicatrizzazione ed irrorazione del vitreo.
9 ZUCCHERO Termine generico che identifica una categoria di carboidrati caratterizzati da sapore dolce. Gli zuccheri comprendono il glucosio, fruttosio, lattosio e saccarosio. Si ringraziano per la consulenza scientifica: Dott. PASCAL GIANCARLO Spec. Diabetologia ed endocrinologia Dott. FAZION STEFANO Responsabile Servizio Diabetologico Osp.C.Poma di Mantova Dott. BONTEMPI FRANCO Responsabile Amb. di Diabetologia Pediatrica U.O. di Pediatria Os. C.Poma di Mantova
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