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1 2012 MOVIMENTO CINQUE STELLE 19/11/2012

2 Sommario IMU... 3 BILANCIO PARTECIPATIVO... 4 CARTA DEI SERVIZI

3 IMU Il Movimento 5 Stelle di Avellino, da tempo, nell ambito della predisposizione del Programma Comunale in corso di definizione, e nella convinzione che il cittadino debba partecipare direttamente alla vita pubblica della propria città, in modo attivo, consapevole e responsabile sta riflettendo, in particolare sull IMU e, in generale, sul bilancio comunale". "Ci stiamo sforzando di cercare una soluzione per la riduzione dell IMU sulla 1 CASA (quota di competenza del Comune) - continua - attraverso il meccanismo delle DETRAZIONI da riconoscere a particolari situazioni soggettive, familiari e reddituali (proprietario 1 casa portatore di handicap o con un elevato grado di invalidità o che ha nel proprio nucleo familiare un portatore di handicap, oppure anziano domiciliato in casa di cura, o proprietario 1 casa con contratto di mutuo non inferiore a 15 anni). Insomma, per le persone meno abbienti. Pensiamo a detrazioni da un minimo di 50,00 euro ad un massimo di 150,00 euro. Come far fronte a questo minor gettito IMU sulla 1 casa? Tra le possibili soluzione potrebbero esserci: 1) PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ATTIVITA DI ACCERTAMENTO dell Agenzia delle Entrate, in virtù di convenzione stipulata nell aprile 2011 fra l Agenzia delle Entrate e il Comune di Avellino. In base a questa convenzione il riscosso da attività di accertamento dell Agenzia delle Entrate su segnalazioni dei Comuni va interamente nelle casse comunali. 2) RIGOROSA RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI ORDINARI 3) FORTE INTERVENTO CON TAGLI NETTI DEI CD. SPRECHI 4) RIDUZIONE E/0 ELIMINAZIONI DELLE CONSULENZE ESTERNE 5) VENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI BENI OGGETTO SOLO DI SPESA. Siamo convinti che la razionalizzazione della politica non è fine a sé stessa ma indirizzata al benessere dei cittadini che rappresenta. Riteniamo che una maggiore efficacia ed efficienza nei tempi e nei modi dell approvazione degli strumenti anche urbanistici e di organizzazione generale dell attività amministrativa possa evidenziare alternative al ricorso indiscriminato e vessatorio dell imposizione a carico dei cittadini. Siamo sempre più convinti che la gestione del Comune non diverge in linea teorica dalla gestione della finanza della propria famiglia (a casa propria, in caso di difficoltà economiche, il primo intervento è la riduzione delle spese e degli sprechi e solo dopo si chiede il sacrificio ai propri figli a produrre di più). L idea politica che sta maturando nelle nostre discussioni è una politica del FARE e tra i primi obiettivi vi è quello della individuazione dello SPRECO ad ogni livello qualificandolo per tale e non per valore. Siamo certi che il peso economico della macchina amministrativa non dipenda solo dallo spreco perpetuato, ma quest ultimo non può essere più tollerato ed economicamente sopportato dal cittadino/contribuente" 3

4 BILANCIO PARTECIPATIVO Il '''Bilancio Partecipativo''' o '''partecipato''' è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città consistente nell'assegnare una quota di bilancio dell'ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio. L'esperienza più celebre di bilancio partecipativo si è avuta a Porto Alegre, città di 1,3 milioni di abitanti. L'esperienza di Porto Alegre ha avuto inizio nel Il fine era quello di permettere ai cittadini di partecipare attivamente allo sviluppo ed alla elaborazione della politica municipale. In un bilancio partecipativo, di regola la partecipazione si realizza innanzitutto su base territoriale: la città è suddivisa in circoscrizioni o quartieri. Nel corso di incontri pubblici (che possono avere forma fisica o virtuale) la popolazione di ciascuna circoscrizione è invitata a precisare i suoi bisogni e a stabilire delle priorità in vari campi o settori (governo del territorio, educazione, salute ecc.). A questo si aggiunge talvolta una partecipazione complementare organizzata su base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie professionali o lavorative (sindacati, imprenditori, studenti..), ciò che permette di avere una visione più completa della città, attraverso il coinvolgimento dei suoi ''attori economici''. L'Ente locale di riferimento ( Comune) è presente a tutte le riunioni circoscrizionali e a quelle tematiche attraverso un proprio rappresentante, che ha il compito di fornire le informazioni tecniche, legali e finanziarie necessarie alla formalizzazione delle decisioni e di avviare una fase di negoziazione con le proposte emerse, attento, però, a non influenzare o prevaricare le decisioni dei partecipanti. Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenta le sue priorità all'ufficio competente, il quale stila un progetto di bilancio che tenga conto delle priorità indicate dai gruppi territoriali o tematici. In caso positivo, il Bilancio viene infine approvato dal Consiglio dell'ente. Nel corso dell'anno seguente, attraverso apposite riunioni, la cittadinanza valuta la realizzazione dei lavori e dei servizi decisi nel bilancio partecipativo dell'anno precedente. Di solito le amministrazioni comunali, visti anche i vincoli di bilancio cui sono tenuti per legge, riconoscono alle proposte avanzate dai gruppi di cittadini la possibilità di incidere su una certa percentuale del Bilancio comunale. Nel caso di Porto Alegre si è partiti dal 10% del bilancio comunale, fino ad arrivare gradualmente al 25%. Il Bilancio Partecipativo è stato definito dall ONU e dalla Banca Mondiale strumento efficace di gestione pubblica. L obiettivo principale è proprio quello di rendere più efficace la gestione pubblica, in modo tale che l ente locale (ad es. il Comune) possa rapidamente rispondere alle esigenze della società civile. La cittadinanza stessa è il soggetto per cui la macchina pubblica lavora. Dal punto di vista operativo fare in modo che l ente locale riesca maggiormente e più rapidamente a soddisfare il cittadino nella erogazione del servizio e riuscire di conseguenza a mantenere il rapporto fiduciario emerso con il voto. Il Bilancio Partecipativo come strumento che porta l ente locale ad una nuova attenzione alla dimensione sociale mirata alla qualità del servizio erogato e al soddisfacimento dei bisogni della collettività. In sintesi i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo si prefigge sono: 4

5 1) facilitare il confronto e la determinazione di scelte e decisioni condivise; 2) rispondere, in modo più efficace, alle richieste di una società sempre più complessa; 3) ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini; 4) miglior equilibrio tra bisogni da soddisfare e risorse limitate; 5) coinvolgimento dei cittadini nel processo di costruzione del bilancio di previsione come strumento efficace di gestione pubblica. 5

6 CARTA DEI SERVIZI 6

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