LE LINEE GUIDA PER L USO RESPONSABILE DELL ANTIMICROBICO
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- Celia Lupi
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1 LE LINEE GUIDA PER L USO RESPONSABILE DELL ANTIMICROBICO 41
2 PNCAR
3 LINEE GUIDA: FILIERABOVINA Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento Principi generali Piano di Gestione Sanitaria nell allevamento bovino da latte Indicatori gestionali La diagnosi come requisito per uso prudente dell antibiotico Diagnostica della mastite Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli Diagnostica delle forme respiratorie Test di sensibilità all antibiotico La terapia antibiotica Principi di uso prudente Gestione dell antibiotico in azienda Criteri di scelta della terapia antibiotica 43
4 BIOSICUREZZA Biosicurezzaesterna Rispetto dei confini dell allevamento Acquisto di animali e quarantena Igiene ambienti, attrezzature e strutture Alimenti Acqua di abbeverata Controllo infestanti e animali estranei Strumentazione veterinaria Locali di stabulazione (strutture, aria, deiezioni) Procedure di pulizia e disinfezione Gestione sanitaria dell allevamento Formazione del personale Programma vaccinale Controllo delle parassitosi Controllo delle malattie enteriche e respiratorie Controllo delle mastiti Controllo delle malattie podali Gestione dei vitelli neonati 44
5 LINEE GUIDA: FILIERABOVINA LATTE Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento Principi generali Piano di Gestione Sanitaria nell allevamento bovino da latte Indicatori gestionali La diagnosi come requisito per uso prudente dell antibiotico Diagnostica della mastite Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli Diagnostica delle forme respiratorie Test di sensibilità all antibiotico (definizione dei pannelli di molecole rappresentative e legenda delle molecole rappresentate) La terapia antibiotica Principi di uso prudente Gestione dell antibiotico in azienda Criteri di scelta della terapia antibiotica 45
6 PROTOCOLLI DIAGNOSTICI RACCOMANDATI In caso di Esami diagnostici da eseguire Materiale da campionare Aborto Diarrea degli animali adulti Diarrea dei vitelli Analisi di routine su latte di massa Mastite clinica e subclinica Controllo prima dell acquisto Forme respiratorie Piani di controllo e certificazione specifici Sospetto FPT (failurepassive transfer) Brucella, Salmonella, Listeria, Trueperella, Campylobacter, Coliformi, Streptococchi,Mycoplasma, Leptospira,Coxiella, Chlamydia, Feto abortito, placenta inclusi cotiledoni(tessutifreschi) Aspergillus,Neospora,IBR,BVD,virusdiSchmallenberg Anticorpivs: Brucella, IBR, BVD, Chlamydia, Leptospira, Neospora, Coxiella, virus disanguematerno Schmallenberg Paratubercolosi, BVD, Coronavirus, Salmonella, Clostridium, Feci fresche in contenitore ermetico coproparassiti Carcassedianimalivenutiamorte Anticorpivs: Paratubercolosi, BVD Sangue E.coli patogeni, Salmonella, Clostridium, Rotavirus, Coronavirus, BVD, CarcassedianimalivenutiamorteFecifresche Cryptosporidium, Giardia,Coccidi, nematodi e cestodi trimestrale: S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca bimestrale/trimestrale: BVDvirus,IBR anticorpi Latte di massa, prelevato dalla superficie del tank dopo accurata agitazione(>5 min),con attrezzature sterili. S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca e batteri ambientalilatteindividuale di quarto o pool di mammella (Streptococcus uberis, E.coli, Klebsiella, Proteus, Serratia ecc.) Prelievo sterile prima della mungitura S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca Latteindividuale di quarto o pool di mammella BVDvirus,IBR Ab(totali e ge), Paratubercolosi Ab(>24-36 mesi), Neospora Sangue Ab,Mycoplasma Ab Tamponinasali Mannheimia, Pasteurella, Histophilus, Trueperella, Mycoplasma, IBR, BVD, Lavaggibronco-alveolari VRS, Coronavirus,PI3, IDV Carcassedianimalivenutiamorte BVD, IBR, Paratubercolosi, Neospora (frequenza definita dal piano sanitario) Dosaggio IgG DosaggioIgGegamma-GT Sangue e/o latte Colostro Sanguedelvitello(2-4ggdietà) 46
7 PANNELLI DI ANTIBIOTICI 47 Gram+ mastite Gram mastite Gram+ altre patologie Gram altre patologie Gram respiratorie Ampicillina Cefalotina Ceftiofur Enrofloxacin Eritromincina Kanamicina Oxacillina Penicillina Pirlimicina Rifampicina SXT Sulfametossazolo Tetraciclina Tilmicosina Ampicillina Cefalotina Cefazolina Ceftiofur Enrofloxacin Kanamicina SXT Sulfametossazolo Tetraciclina Acido nalidixico Ampicillina Cefalotina Ceftiofur Clindamicina Enrofloxacin Eritromincina Florfenicolo Kanamicina Oxacillina Penicillina Rifampicina SXT Tetraciclina Tilmicosina Acido nalidixico Ampicillina Cefalotina Cefazolina Enrofloxacin Florfenicolo Gentamincina Kanamicina SXT Tetraciclina Tilmicosina Acido nalidixico Ampicillina Ceftiofur Enrofloxacin Florfenicolo Gentamicina Kanamicina Spectinomicina SXT Tetraciclina Tilmicosina
8 MOLECOLE PROTOTIPO E MOLECOLE RAPPRESENTATE IN PATOLOGIA BOVINA Molecola prototipo Acido nalidixico Ampicillina Cefalotina Cefazolina (Enterobatteriacee) Ceftiofur Enrofloxacin Eritromincina Florfenicolo Gentamicina Kanamicina Oxacillina Penicillina Pirlimicina Rifampicina Spectinomicina Sulfametossazolo SXT Tetraciclina Tilmicosina (Pasteurellae Mannheimia) Molecolerappresentate dal prototipo Acido nalidixico, Flumequine Ampicillina, Amoxicillina Cefalotina, Cefalexina, Cefapirina, Cefazolina, Cefacetrile, Cefalonio Cefalotina, Cefalexina, Cefapirina, Cefazolina, Cefacetrile, Cefalonio Ceftiofur, Cefoperazone, Cefquinome Enrofloxacin, Danofloxacin, Marbofloxacin Eritromincina, Spiramicina, Tilosina, Tilmicosina, Tulatromicina Florfenicolo Gentamicina Kanamicina, Neomicina, Framicetina Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina, Nafcillina Penetamato Pirlimicina, Clindamicina, Lincomicina Rifampicina, Rifaximina Spectinomicina Tutti i sulfamidici Tutti i sulfamidici potenziati Tutte le Tetracicline Tilmicosina, Spiramicina, Tilosina, Tildipirosina 48
9 LINEE GUIDA: FILIERABOVINA LATTE Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento Principi generali Piano di Gestione Sanitaria nell allevamento bovino da latte Indicatori gestionali La diagnosi come requisito per uso prudente dell antibiotico Diagnostica della mastite Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli Diagnostica delle forme respiratorie Test di sensibilità all antibiotico (definizione dei pannelli di molecole rappresentative e legenda delle molecole rappresentate) La terapia antibiotica Principi di uso prudente Gestione dell antibiotico in azienda Criteri di scelta della terapia antibiotica 49
10 PATOLOGIE DELL ALLEVAMENTO BOVINO IN CUI VENGONO UTILIZZATI ANTIBIOTICI (CONSTABLEPD, GUIDELINES OR ANTIMICROBIAL USE IN CATTLE, 2008) Terapia e profilassi mastite (intramammaria e/o iniettabile) Malattie enteriche dei vitelli (iniettabile e/o per os) 70% (Fonte: CReBA) Malattie respiratorie (iniettabile e/o per os) Malattie podali(iniettabile) Artriti settiche (iniettabile) Metriti (locale o iniettabile) Setticemie (iniettabile) 50
11 Persorsodiagnostico terapeutico Classificare la forma clinica di mastite (Ruegg2017): 1. LIEVE (40-50%): solo alterazioni del latte (acquoso, denso, con fiocchi, sangue) 2. MODERATA (30-40%): latte alterato e sintomi mammari (calore, gonfiore, rossore) 3. GRAVE (5-15%): sintomi generali (febbre, disidratazione, depressione, calo ingestione) Registrare quarto e livello di gravità e prelevare un campione sterile di latte Verificare periodicamente la distribuzione dei livelli di gravità per validare il livello di sensibilità nella rilevazione delle mastiti di tipo 1 51
12 SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca sfavorevole favorevole 3: grave (sintomi generali) Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto Valutare opzioni alternative alla terapia antibiotica OFC Terapia solo IMM presuntiva sulla base dello storico aziendale E.coli Non trattare, rivalutare Streptococchi Trattare secondo le LG S.aureus Valutare le chances di guarigione 52
13 MASTITE LIVELLO1 E2: TRATTARE O NON TRATTARE? Trattare con antibiotico solo se le probabilità di guarigione batteriologica sono buone CONOSCENZA DELL ANAMNESI Fattori di rischio (probabile insuccesso): Numero di lattazioni (>2) > 2 precedenti trattamenti per mastiti cliniche nella lattazione corrente SCC ripetutamente alte (3 conte /ml) nella lattazione corrente Più di un quarto colpito Patologie croniche concomitanti (zoppie, problemi riproduttivi ecc.) DISPONIBILITA DATI DI LABORATORIO Infezioni da Protothecae Lieviti: terapia antibiotica inefficace Infezioni Mycoplasma, Pasteurella, Pseudomonas, Serratia, T. pyogenes, S.aureus: terapia scarsamente efficace 53
14 Stima della probabilità di guarigione batteriologica in base all eziologia e alla durata della terapia i.m. di mastiti cliniche in bovine primipare e pluripare (Pinzon-Sanchez C. et al. JDS, 2010, 94) Eziologia S.aureus Streptococchi ambientali CNS E.Coli Klebsiella Negativo Durata della terapia (giorni) Probabilità guarigionebatteriologica % Primipare Pluripare Fonte bibliografica Gillespie 2002 Deluyker 2005 Oliver 2004 Morin1998 Deluyker 2005 Hoe2005 McDougall 2007 Oliver 2004,Hoe2005, McDougall2007, Van denborne2010 Wilson 1999 McDougall 2007 Bradley 2009 Van denborne2010, Suojala 2010 Smith 1985 Pyorala 1998 Roberson 2004 Hoe2005 Roberson 2004 Pinzon-Sanchez
15 ESEMPIO DI TRACCIABILITÀ 55
16 SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca sfavorevole favorevole 3: grave (sintomi generali) Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto Valutare opzioni alternative alla terapia antibiotica OFC Terapia solo IMM presuntiva sulla base dello storico aziendale E.coli Non trattare, rivalutare Streptococchi Trattare secondo le LG S.aureus Valutare le chances di guarigione 56
17 SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca sfavorevole favorevole 3: grave (sintomi generali) Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto Valutare opzioni alternative alla terapia antibiotica OFC (coltura in allevamento) Terapia solo IMM presuntiva sulla base dello storico aziendale E.coli Non trattare, rivalutare Streptococchi Trattare secondo le LG S.aureus Valutare le chances di guarigione 57
18 TERAPIA MIRATA SULLA BASE DELLA DIAGNOSI ON FARM Vantaggi: Riduzione delle spese/costi per le terapie (farmaci, latte scartato) Riduzione dei rischi di residui nel latte Riduzione del rischio di AMR Miglioramento dell efficacia della terapia Nessuna differenza tra l esito (SCC, produzione, probabilità di guarigione, ricaduta, riforma) di mastiti trattate immediatamente ed entro 24 ore (Lago 2011) 58
19 Studio in USA (Wisconsin) su 8 allevamenti da latte (da 144 a 1797 vacche) Confronto tra casi di mastite (SOLO gravità 1 e 2): 1) trattati alla cieca (214 vacche) 2) trattate sulla base della coltura (208 vacche) Risultati: Riduzione dell uso dell antibiotico del 50% Latte fuori dal tank per un giorno in meno (5.9 gg vs. 5.2 gg) Nessuna differenza significativa nel tempo di remissione clinica (2,7 gg vs 3,2 gg) Nessuna differenza significativa nella probabilità di guarigione batteriologica (71% vs. 60%) Nessuna differenza significativa nella probabilità di nuove infezioni entro 21 gg (50%) Minore probabilità di terapia secondaria nel gruppo 2 (19%) che nel gruppo 1 (36%) 59
20 Studio in USA (Wisconsin) su 8 allevamenti da latte (da 144 a 1797 vacche) Confronto tra casi di mastite (SOLO gravità 1 e 2): 1) trattati alla cieca (214 vacche) 2) trattate sulla base della coltura (208 vacche) Effetti a lungo termine: Nessuna differenza significativa nella probabilità di ricaduta e relativo giorno (35% e 78 gg vs. 43% e 82 gg) Nessuna differenza significativa nella probabilità di riforma o morte e gg relativo nella lattazione successiva (28% e 160 gg vs. 32% e 137 gg) Nessuna differenza significativa nel SCCLS per il resto della lattazione (4.2 vs. 4.4) Nessuna differenza significativa tra le produzioni (30.0 Kg vs 30.7 kg) 60
21 DIAGNOSI IN ALLEVAMENTO (ON FARM CULTURE) Prelievo Semina Incubazione Lettura a ore Interpretazione Terapia mirata 61
22 Condizioni per la diagnosi on farm Monitoraggio sistematico mastite clinica e SCC Prelievo sterile del campione Esami sistematici in parallelo in un laboratorio diagnostico (esame batteriologico ed antibiogramma sui principali patogeni) Norme di igiene e sicurezza (igiene e disinfezione del luogo di lavoro, igiene del personale, corretto smaltimento dei rifiuti) 62
23 Criteri di scelta Farmacodinamica Farmacocinetica Importanza dell antibiotico per l uomo (WHO) Antibiotico Diagnosi Trattamento individuale Trattamento di massa Metafilassi* Profilassi* I scelta Clinica: sintomatologia Da preferire Possibile Daevitaree/o limitare a casi eccezionali II scelta III scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: resistenza e/o inefficacia antibiotici di I scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: resistenza e/o inefficacia antibiotici di I e II scelta Da preferire Possibile Daevitaree/o limitare a casi eccezionali Esclusivamente Soloin casi eccezionali Non accettabile *solo se previsto in AIC 63
24 Indicazioni terapeutiche per mastite Microrganismo 1 scelta 2 scelta 3 scelta S. agalactiae S. dysgalactiae S. uberis Enterococchi S.aureusβLatt- SNC βlatt- S. aureusβlatt+ SNC βlatt+ Escherichia coli Terapia intramammaria: Penicilline* Cefalosporine 1-2 g Tiamfenicolo Lincomicina Terapia intramammaria: Penicilline* Cefalosporine 1-2 g Tiamfenicolo Lincomicina Valutare se appropriata Terapia intramammaria: Penicilline* Cefalosporine 1-2 g Tiamfenicolo Lincomicina Valutare se appropriata Ter. parent: Sulfamidici potenziati Terapia intramammaria: Penicilline** Rifaximina Terapia intramammaria: Penicilline** Rifaximina Ev. associata a ter. parent: Lincomicina Terapia intramammaria: Rifaximina Ev. associata a ter. parent: Lincomicina *Penicilline di prima scelta: Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina, Nafcillina **Penicilline di seconda scelta: Ampicillina, Amoxicillina, Penicillina, Penetamato Terapia intramammaria: Cefalosporine 3-4 g Terapia intramammaria: Cefalosporine 3-4 g Macrolidi Ev. associata a ter.parent: Macrolidi Fluorochinoloni Cefalosporine di 3-4 g Terapia intramammaria: Cefalosporine 3-4 g Macrolidi Ev. associata a ter.parent: Macrolidi Fluorochinoloni Cefalosporine 3-4 g Ter. parenterale: Fluorochinoloni Cefalosporine 3-4 g 64
25 Terapia/profilassi in asciutta: ieri Dagli anni 50 uno dei capisaldi della lotta alle mastiti contagiose Mutata situazione epidemiologica: calo di infezioni da contagiosi calo BTMCSS
26 Terapia/profilassi in asciutta: oggi Giustificata solo se preceduta da diagnosi di infezione (LG europee) Danimarca: positiva in PCR o in coltura Irlanda: almeno una SCC > nelle ultime 3 in lattazione Nuova Zelanda: SCC> ( manze) Obiettivi strategici: aumentare il tasso di guarigione diminuire il tasso di nuove infezioni 66
27 Dinamica del rischiodi nuove infezioni Parto Messa in asciutta Parto Incidenza nuove infezioni Presenza di infezioni subcliniche Primariamente ambientali (Strep. sp,, Coliformi) Lattazione Journal of Dairy Science, Vol. 64, No. 6, 1981 Asciutta gg 67
28 Obiettivo Valutare l effetto della terapia selettiva (SCC) in asciutta sull incidenza mastiti in asciutta e nella lattazione successiva (primi 100 gg) Materiali e metodi Selezione di 1657 animali sulla base dell ultimo dato di SCC al controllo funzionale: 657 primipare (< SCC/ml) 1000 pluripare (< SCC/ml) Allevate in 97 allevamenti olandesi di varia dimensione ( bovine; mediana 94) 2 quarti trattati alla messa in asciutta e 2 non trattati (lato casuale) Esame batteriologico e SCC: alla messa in asciutta, 12 h e 14 gg dopo il parto Registrazione casi di mastite clinica comparsi entro 100 gg di lattazione 68
29 Risultati Mastiti cliniche nei quarti trattati vs non trattati Intero periodo: 1,7 volte (95% CI = 1,4-2,1) Asciutta: 3,7 volte (95% CI = 1,8-8,3) Esame batteriologico nei quarti trattati vs non trattati Alla messa in asciutta: nessuna differenza 12 h dopo il parto: positivo 38% trattati vs. 49% non trattati 14 gg dopo il parto: riduzione delle differenze SCC nei quarti trattati vs non trattati Differenze significative 12 h dopo il parto: vs SCC/ml 14 gg dopo il parto vs SCC/ml Uso di antibiotici: Ridotto alla messa in asciutta, aumentato per mastiti cliniche Complessivamente ridotto dell 85% 69
30 Obiettivo Valutare l effetto della terapia selettiva (Petrifilmsu pool) in asciutta sulla qualità e produzione di latte nella lattazione successiva Materiali e metodi Selezione di 16 aziende ( vacche, mediana 75) sempre BTSCC< negli ultimi 12 mesi con regolare monitoraggio SCC individuale Selezione bovine assegnati random ai 2 gruppi (tot 46% delle bovine presenti): < agli ultimi 3 test individuali prima della asciutta No mastiti cliniche negli ultimi 3 mesi Nessuna terapia negli ultimi 14 gg Almeno 3 quarti attivi Latte di tutti i quarti <2 al CMT il giorno prima della messa in asciutta Esame batteriologico e SCC: alla messa in asciutta, 3-4 gg dopo il parto, 5-18 gg dopo il parto 70
31 307 vacche: Antibiotico + Sigillante 293 vacche. Terapia selettiva + Sigillante Trattate 156 (53,2%) perché positive alla coltura (>5 col=50 UFC/ml) RISULTATI Riduzione del 21% delle terapie Nessuna differenza significativa sul rischio di IMI al parto Nessuna differenza significativa sul rischio di mastite clinica nei primi 120 gg di lattazione PROSPETTIVE Con diagnosi a livello di quarto: riduzione più consistente del consumo di antibiotico! 71
32 Produzione Cellule somatiche Nessuna differenza significativa su SCC e produzione di latte nei due gruppi 72
33 Terapia selettiva: una proposta possibile? E necessarioche i veterinari aziendali valutino, insieme all allevatore, se sono soddisfatte le condizioni per adottare un trattamento selettivo alla messa in asciutta. 1) Allevamentipotenzialmente in grado di adottare la terapia selettiva: assenza di patogeni contagiosi (S.aureuse S.agalactiae), bassa prevalenza di infezioni da altri Streptococchi ambientali cellule somatiche del latte di massa sempre < tutto l anno numero di terapie in lattazione non superiore al 40% rispetto al numero di bovine in lattazione ottima gestione degli spazi e dell igiene di stabulazione nelle aree di asciutta e preparto ottima gestione e igiene della mungitura 2) Animalipotenzialmente selezionabili per la terapia selettiva: assenza di manifestazioni cliniche di mastite nella precedente lattazione conta delle cellule somatiche sempre < per tutta la precedente lattazione 3) Su questi animali verificare l assenza di infezioni al momento della messa in asciutta (preferibilmente quarto per quarto): cellule < esito negativo all esame batteriologico o PCR per la ricerca dei comuni patogeni. Valutare l utilizzo di utilizzo del sigillanti interni del capezzolo, immunostimolanti, vaccini 73
34 23 aziende caso con prevalenza media 5,1% (0-12,5%) 23 aziende controllo Somministrazione di un questionario sulle caratteristiche strutturali e gestionali Uso prudente antibiotici Igiene dei trattamenti IM Idonea conservazione e gestione degli alimenti
35 75
36 La terapia selettiva richiede Regolari controlli SCC Ottima gestione complessiva del problema mastiti Standard elevati di sanità ed igiene della mammella Assenza di agenti contagiosi di mastite Un ottima gestione dell asciutta alto tasso di guarigioni (>75%) basso tasso di nuove infezioni (<15%) 76
37 Conclusioni La valutazione del consumo di antibiotico del 2016 su un campione di 121 allevamenti della Regione Emilia Romagna ha rivelato un consumo in DDD molto variabile, con percentuali di CIA rilevanti(33% delle DDD totali) Consumo prevalente di antimicrobici nella vacca(81%) vs. vitello(19%) Il benessere e la biosicurezza valutati suun campione di allevamenti (64) mostranodaticonampiomarginedimiglioramento La formazione di veterinari e allevatoriè fondamentale per la trasmissione dei concetti di uso prudente su cui deve basarsi la scelta terapeutica (Linee guida RER) La diagnosi on farm ha dimostrato risultati promettenti sia dal punto di vista dell uso prudente che dal punto di vista economico, ma va adottato con cautela per i problemi di sicurezza e di affidabilità dei risultati La terapia selettiva alla messainasciutta necessita di stringenti prerequisiti I protocolli terapeutici sono di pertinenza del veterinario aziendale, sia se basati sullo storico aziendale che sui dati di diagnosi on-farm 77
38 78
39 Piano nazionale di Contrasto dell antimicrobico-resistenza (PNCAR) Integrazione di tutti i settori interessati (umano, veterinario, di sicurezza degli alimenti, agricolo, ambientale) Individua esiti di salute da ottenere Indica le azioni da realizzare sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da m.o. resistenti uso appropriato e sorveglianza sul consumo di antimicrobici potenziamento dei servizi di microbiologia formazione degli operatori informazione/educazione della popolazione ricerca e sviluppo Definisce azioni e obiettivi a medio ( ) e a lungo ( ) termine Rimanda a successivi piani operativi e documenti tecnici locali, regionali e nazionali che individuino in dettaglio le specifiche attività e responsabilità operative 79
40 PNCAR Obiettivi di riduzione del consumo di antimicrobici: >30% di antimicrobici in ambito veterinario nel 2020 vs.2016 >30% di antibiotici in formulazioni farmaceutiche per via orale (premiscele, polveri e soluzioni orali) nel settore veterinario nel 2020 vs >10% di CIA nel settore veterinario nel 2020 ve Livello di consumo di colistina5 mg/pcu nel
41 PNCAR Sorveglianza dei consumi di antibiotici nel settore veterinario Obiettivi: rafforzare il sistema di sorveglianza vendite ed uso dei medicinali veterinari (sopr. antimicrobici) Azioni: migliorare la tracciabilità attraverso il Sistema Informativo Nazionale per la completa digitalizzazione del medicinale veterinario e della ricetta elettronica sull intero territorio nazionale (entro 2018) promuovere lo sviluppo e applicazione di strumenti (linee guida, toolsinformatici e definizione DDDvet)a supporto dell attività di controllo ufficiale e autocontrollo per la classificazione degli allevamenti in base al rischiodi sviluppo, mantenimento e diffusione di batteri antibioticoresistenti (entro 2018) analisi e disseminazione risultati di vendita e consumo (report nazionali)(entro 2020) diffusione della metodologia di calcolo e di valutazione del consumo dei medicinali veterinari per tipologia e consistenza dell allevamento (DDDvet, DCDveto altri indicatori) 81
42 24 January2017 EMA/CVMP/47873/2017 It s time to reduce, replace and re-think the use of antimicrobials in animals EMA -EFSA joint opinion on EU measures to reduce antimicrobials use in animals Experts from the European Food Safety Authority (EFSA) and the European Medicines Agency (EMA) have reviewed the measures taken in the European Union (EU) to reduce antimicrobials use in animals and stress that there is no one-size-fits-all solution. Successful strategies follow an integrated, multifaceted approach which takes into account the local livestock production system and involves all relevant stakeholders from governments to farmers. Control strategies that have been important drivers for change include setting of national targets to reduce antimicrobial use. The use of antimicrobials in animals should be reduced to the minimum that is necessary to treat infectious diseases. Other than in exceptional cases, their use to prevent such diseases should be phased out in favour of alternative measures. Critically important antimicrobials for human medicine should only be used in animals as a last resort. Alternativesto antimicrobials that have been shown to improve animal health and thereby reduce the need to use antimicrobials include vaccines, probiotics, prebiotics, bacteriophages and organic acids. However, reducing the use of antimicrobials and finding alternatives is not enough. There is a need to rethink the livestock system by implementing farming practices that prevent the introduction and spread of the diseaseinto farms and by considering alternative farming systems which are viable with reduced use of antimicrobials. Education and awareness of AMR should be addressed to all levels of society but in particular to veterinarians and farmers. 82
43 AMR e buon governo
44 Lancet Global Health 2017, November 11
45 Grazie per l attenzione norma.arrigoni@izsler.it 85
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