1 RG PROVINCIA DI VENEZIA. Dipartimento dei Servizi al Territorio Gestione Patrimonio Edilizio. DV sede I.T.C. "P. Sarpi"

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1 PROVINCIA DI VENEZIA Dipartimento dei Servizi al Territorio Gestione Patrimonio Edilizio DV sede I.T.C. "P. Sarpi" Castello, 2821/C VENEZIA Venezia li 26/07/2013 Il responsabile unico del procedimento dr. ing. Andrea Menin TITOLO: PROGETTO ESECUTIVO OGGETTO: PROGETTO ESECUTIVO APPROVATO CON DETERMINA DIRIGENZIALE RELAZIONE GENERALE N. DEL I progettisti: Ing. Raffaele Finazzi ELABORATO: SCALA: AGG: 1 RG

2 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DELL EDIFICIO SCOLASTICO ITC P. SARPI DI VENEZIA. LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER L ADEGUAMENTO DELLE SCUOLE ALLE NORMATIVE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE INCENDI. Inquadramento generale 1

3 Inquadramento particolare L edificio P. Sarpi, è un fabbricato fin dall origine destinato ad ospitare una scuola. Dispone quindi di aule ampie e di corridoi adeguati. La costruzione risale alla fine degli anni 20 (ultimato nel 1931) e da allora è sempre stato utilizzato come scuola. Per Venezia si tratta di una eccezione, in quanto gli altri istituti sono mediamente ospitati in edifici la cui destinazione originaria era molto diversa da quella attuale (conventi, dimore patrizie, depositi, ecc.). Da questo punto di vista quindi, non presenta i limiti strutturali di altri fabbricati, come soffitti bassi, corridoi stretti o scale ripide. Nel fabbricato si trova la centrale termica (in copertura) che riscalda anche il vicino istituto Benedetti, nonché la centrale di pressurizzazione antincendio con relative vasche, anch essa condivisa con il fabbricato a fianco. L immobile si sviluppa su quattro piani, più un seminterrato ed un sottotetto, presenta una superficie complessiva di 7610 metri quadrati ed un volume di circa metri cubi. Dispone anche di uno scoperto di dimensioni abbastanza ampie, (1140 metri quadrati), utilizzato nel passato per attività ginniche, oggi per la ricreazione. Nel fabbricato sono ospitati più istituti, nel senso che per Venezia è l unico fabbricato che serve da polmone per gestire le variazioni numeriche delle scuole, non diversamente risolubili, stante il fatto che gli altri fabbricati sono pieni. 2

4 Foto aerea del fronte principale Foto dalla fondamenta Nello specifico, attualmente, a piano terra sono ospitate una succursale dell Algarotti ed una del Barbarigo. Al primo piano si trova un ala del Benedetti, collegata da un ponte sospeso alla sede vicina. 3

5 Ai piani superiori si trova alloggiata una succursale del Tommaseo che, come istituto, è accorpato al Liceo Marco Polo. I confini fra queste scuole, come già accennato, sono negli anni variabili e questo crea alcuni problemi a livello impiantistico per la Provincia e gestionale per le scuole. Data la complessiva buona condizione del fabbricato e la difformità non eccessiva dalle attuali norme di prevenzione incendi, nel passato sono presumibilmente state investite risorse su altri fabbricati più carenti. Esiste comunque una storia di prevenzione incendi con un CPI del 10 aprile 1973, poi scaduto, un nuovo progetto di prevenzione incendi del 1994, a seguito del quale erano stati fatti lavori di adeguamento. Infine, un progetto del 2009 con ulteriori adeguamenti alla normativa, nel frattempo cambiata. Nel gennaio di quest anno si è verificato un incendio nel seminterrato dell edificio, per cause dolose o accidentali, che ha avuto una notevole eco nella stampa locale. In sostanza, si sono incendiati materiali cartacei depositati giù dalla scala di accesso al seminterrato. I danni sono stati limitati, in quanto il resto del seminterrato era stato da tempo svuotato da altri materiali abbandonati (vecchie sedie, banchi rotti, PC dismessi, ecc.). Stando a quanto riferito dal personale scolastico, l incendio si è spento praticamente da solo, senza dover attivare l impianto idranti della scuola. Il fatto ha però riproposto l attenzione sul problema della mancanza di un certificato di prevenzione incendi per il fabbricato. A seguito del sopralluogo effettuato successivamente, la situazione è in sintesi la seguente : I solai, tranne quello del sottotetto, sono in grado di garantire una resistenza al fuoco di R60; I pavimenti sono in classe 1 di reazione al fuoco (tranne pochi locali); E necessario interdire l uso del piano sottotetto, per evitare di dover ricertificare (o rifare) i cartongessi esistenti; Sono da eliminare i tendaggi esistenti, presumibilmente non certificati. Le opere minime per l ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi si possono riassumere così.: OPERE MURARIE Sostituzione controsoffitto piano terzo per garantire la resistenza al fuoco del solaio metallico esistente soprastante trattato con protezione al fuoco non certificabile; Sostituzione di pavimenti ove necessario (aree comunque limitate); 4

6 Compartimentazione di locali con elevato carico d incendio (depositi libri, che però potrebbero in parte essere eliminati, spostati o circoscritti in meno locali (sembra che la scuola si fosse interessata per dare all Archivio di Stato il materiale storico); Sostituzione porte REI danneggiate, forate o sforzate; Suddivisione in compartimenti delle superfici eccedenti i mq; Alcuni adeguamenti minori della centrale termica; Ripresa tinteggiature, scavi, assistenze murarie ecc. OPERE IDRAULICHE Sostituzione naspi con idranti in quanto la scuola supera le 800 persone; Cartellonistica di sicurezza ed evacuazione; Adeguamento linea gas centrale termica OPERE ELETTRICHE Adeguamento/rifacimento impianto di illuminazione di emergenza; Adeguamento impianto di rilevazione incendi; Realizzazione di impianto di diffusione sonora; Adeguamento impianto elettrico e di forza motrice (minimi interventi realizzabili); Spostamento contatore Enel, salvo parere diverso dei VVF; Verifica e manutenzione impianto parafulmine del fabbricato; 5