COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

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1 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Lalegge fondamentale dello Stato italiano in vigore dal 1 gennaio 1948

2 Alcune date importanti: aprile-maggio 1945 fine della 2 Guerra mondiale in Europa 2 giugno 1946 referendum sull ordinamento dello Stato italiano: monarchia o repubblica?

3 Iniziano i lavori della Assemblea Costituente, il cui compito è scrivere la nuova legge fondamentale dello Stato italiano su cui si basano tutte le altre leggi

4 Il discorso di Calamandrei «In questa Costituzione c è dentro tutta la nostra storia, il nostro passato dietro l articolo 11 L italia rifiuta la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli... c è Mazzini dietro l articolo 8 tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge... c è Cavour dietro l articolo 27 Non è ammessa la pena di morte... c è Cesare Beccaria» non è «carta morta» ma «un testamento di 100 mila morti», «giovani che hanno dato la vita perché la Libertà e la Giustizia potessero essere scritti su questa carta» dal minuto 22:20 Piero Calamandrei: avvocato e politico, uno dei fondatori del Partito d Azione, e uno dei Padri costituenti Discorso agli studenti dell Università di Milano nel 1955, nel decimo anniversario della Resistenza

5 videolezione vedi: digita in google LA COSTITUZIONE ITALIANA TRECCANI VIDEO oppure

6 ricapitoliamo L Italia è una REPUBBLICA dal 2 giugno 1946 Con un referendum popolare tutti gli italiani, maschi e femmine (per la prima volta) scelgono l ordinamento repubblicano (54%) Un Assemblea votata dal popolo (di 556 membri) scrive la nuova Costituzione della Repubblica italiana che entra in vigore il 1 gennaio 1948 La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano: - è stata VOTATA (approvata e promulgata dall Assemblea ELETTA DAI CITTADINI) - è LUNGA (ben 139 articoli più alcune disposizioni transitorie e finali) - è SCRITTA - è RIGIDA (modificabile solo attraverso un procedimento complesso)

7 la struttura: Sono 139 articoli suddivisi in 3 parti: art Principi fondamentali art Parte I: Diritti e Doveri dei cittadini art Parte II: Ordinamento della Repubblica e alcune Disposizioni finali e transitorie

8 leggiamo il testo!

9 una Repubblica (a partire dal referendum del 2 giugno 1946) IL POTERE APPARTIENE AL POPOLO, ha un ordinamento (Stato, Regioni, Comuni) democratica si basa sul metodo democratico della discussione e del confronto, nel rispetto delle regole appartiene al popolo = il popolo è proprietario, è sovrano, può affidaredelegare a qualcun altro il potere (attraverso le elezioni) fondata sul lavoro = non fondata sui privilegi o sulla nobiltà ereditaria, ma sul lavoro come fonte di ricchezza e dignità della persona art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

10 art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. doveri inderogabili: la Repubblica richiede a ciasun cittadino di rispettare i propri doveri di solidarietà (=di fratellanza tra cittadini) politica: partecipare alla vita della Repubblica (votare) economica: contribuire al benessere reciproco (pagare tasse) sociale: contribuire alla comunità (rispettare persone, cose, regole) diritti inviolabili dell UOMO: sono riconosciuti come propri della persona (perché esistono già, indipendentemente dall esistenza dello Stato) e garantiti dalla Repubblica, la quale assicura che vengano rispettati Quali sono i diritti inviolabili? la libertà personale (fisica), il diritto alla vita, alla salute di manifestazione del pensiero, di associarsi per la formazione di sindacati e partiti, di iniziativa economica privata non solo l uomo da solo, ma anche nella collettività, all interno della comunità (famiglia, scuola, associazioni)

11 art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli perché: se la donna è giudicata inferiore all uomo cosa accade? se una persona di pelle scura è giudicata inferiore all uomo bianco.. cosa accade? se una minoranza di lingua albanese, tedesca, francese, ladina che risiede in Italia non può parlare la sua lingua... cosa accade? se una minoranza di musulmani, buddisti, testimoni di Geova, cristiani ortodossi non può professare il proprio culto... cosa accade? se un gruppo non può esprimere le sue idee politiche liberamente... cosa accade? se il bambino vale meno dell adulto davanti alla legge... cosa accade? se il lavoratore dipendente vale meno dell imprenditore davanti alla legge... cosa accade? E viceversa, se tutti sono uguali... cosa accade?

12 Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. attraverso leggi e servizi, come i centri territoriali per l impiego libertà di scegliere il proprio futuro: che non è determinato dalla classe sociale di appartenenza

13 Per potenziare la democrazia, si riconoscono e si promuovono le Regioni, Province e Comuni, come poli amministrativi, di governo, territoriali, diversamente dallo centralità amministrativa dello stato fascista Articolo 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

14 Articolo 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Già nell articolo 3 si pone l attenzione senza distinzione di lingua.... Ma qui la Repubblica afferma un impegno più preciso, in relazione al contesto storico. Si accettano le multiple identità senza negare l unità della nazione. Una persona può parlare tedesco ma essere italiano (ed europeo). Lo stato fascista non ammetteva le diversità (ad es. le minoranze slovene).

15 Articolo 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Il Concordato firmato nel 1929 tra lo Stato fascista e la Chiesa cattolica. Prima, i rapporti erano stati difficili (a partire dall annessione dello Stato della Chiesa nel 1870). Gli accordi riguardano il matrimonio, l insegnamento della religione nelle scuole, l esposizione dei simboli religiosi, i giuramenti. Questo particolare riconoscimento alla Chiesa cattolica sembra stridere con i principi di uguaglianza senza distinzione di religione : ma è anche un riconoscimento della maggioranza dei cattolici in Italia. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

16 Legato al precedente art. 7 e all art. 3 Articolo 8 Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

17 Articolo 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

18 Articolo 10 L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici

19 Articolo 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Articolo 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

20 L EMBLEMA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

21 La lettura dell'emblema L'emblema della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi. La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell'italia, sul cui capo essa splende raggiante. Così fu rappresentata nell'iconografia del Risorgimento e così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno unitario (il famoso stellone); la stella caratterizzò, poi, la prima onorificenza repubblicana della ricostruzione, la Stella della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese. La ruota dentata d'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. I rami di ulivo e di quercia: il primo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale; il secondo, che chiude a destra l'emblema, incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo. (

22 COSTITUZIONE PARTE I Diritti e doveri dei cittadini

23 La Parte I è divisa in 4 titoli: I. Rapporti civili II. Rapporti etico-sociali III.Rapporti economici IV. Rapporti politici

24 titolo I Rapporti civili (artt ) La Costituzione prende in considerazione tutte le libertà che riguardano l uomo come persona fisica, come essere spirituale e come individuo che vive nella collettività.

25 Art. 13 La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. [ ] E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva. È la libertà di disporre della propria persona e divieto di violenza fisica; comprende non solo la libertà fisica ma anche la libertà morale, cioè il diritto di non subire pressioni, minacce o violenze psichiche. La libertà personale può subire delle limitazioni: solo lo Stato può limitare e restringere la libertà personale.

26 L art. 21 sancisce il principio di libertà di manifestazione del pensiero. Tutti hanno il diritto di esprimere liberamente opinioni, giudizi, valutazioni in campo culturale, economico, politico, religioso con qualsiasi strumento di comunicazione.

27 L art. 24 introduce due garanzie fondamentali: il potere di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti il diritto alla difesa Il diritto di agire in giudizio implica che ognuno può rivolgersi a un giudice per far valere i propri diritti. Il diritto alla difesa garantisce a chiunque la possibilità di esporre le proprie ragioni, assistito da un avvocato, davanti al giudice per ottenere una sentenza favorevole.

28 L art. 27 sancisce il carattere personale della responsabilità penale, cioè che ognuno è responsabile soltanto per la propria condotta. Aggiunge che: a. l imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva (presunzione di non colpevolezza); b. E vietata qualsiasi violenza fisica o morale verso i condannati; c. non è ammessa la pena di morte.

29 titolo II Rapporti etico-sociali (artt ) Si parla dei diritti che riguardano l'uomo come individuo e come membro delle formazioni sociali di cui fa parte.

30 L art. 32 riconosce e tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività. Ha per oggetto la tutela dell integrità fisica e psichica della persona umana. La salute non viene intesa solo come assenza di malattia, bensì come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale.

31 L art. 34 stabilisce che l istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita e lo Stato deve garantire aiuti materiali alle famiglie affinché i figli possano esercitare effettivamente il diritto allo studio.

32 titolo III Rapporti economici (artt ) Dall art. 35 al 40 si parla del lavoro. Dall art. 41 al 47 si prevede l intervento dello Stato nell economia, intervento finalizzato a conciliare l interesse della collettività con quello dell iniziativa e della proprietà privata.

33 L art. 36 fissa alcuni criteri fondamentali relativi alle condizioni di lavoro: la retribuzione, l orario di lavoro, il riposo settimanale, le ferie annuali. La retribuzione non va commisurata solo alle ore di lavoro prestate e deve comunque essere sufficiente a garantire un esistenza libera e dignitosa al lavoratore ed alla sua famiglia.

34 L art. 38 stabilisce il dovere dello Stato di provvedere ai cittadini più indifesi dal punto di vista economico (disoccupati) o psicofisico (anziani, inabili, ecc.) e sancisce il diritto all assistenza e al mantenimento per chi ne ha bisogno.

35 L art. 40 sancisce il diritto di sciopero. Lo sciopero è il diritto riconosciuto ai lavoratori di astenersi collettivamente dal lavoro per la difesa dei propri diritti e la promozione dei propri interessi. Il riconoscimento di tale diritto comporta che il lavoratore che non lavora perché aderisce ad uno sciopero organizzato non può essere considerato inadempiente.

36 L art. 41 garantisce la libertà di iniziativa economica privata in ogni campo. Al secondo comma, però, aggiunge che l iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l utilità sociale e con la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Lo Stato effettua gli opportuni controlli per evitare che l attività economica privata provochi danni alla collettività.

37 L art. 43 consente allo Stato, per fini di pubblica utilità, di sottrarre ai privati la gestione di attività economiche che riguardano servizi pubblici essenziali (es.: trasporti, sanità) oppure fonti di energia o, ancora, attività che rappresentano situazioni di monopolio.

38 titolo IV Rapporti politici (artt ) In questi articoli vengono previsti quei diritti grazie ai quali i cittadini partecipano direttamente (referendum, petizione, iniziativa legislativa) o indirettamente (diritto di eleggere e di essere eletti) alla vita dello Stato.

39 L art. 48 riconosce il diritto di elettorato, cioè il diritto dei cittadini di partecipare all elezione degli organi dello Stato (diritto di voto o elettorato attivo) e di essere eletti a ricoprire cariche pubbliche (elettorato passivo). Per suffragio universale si intende il diritto di voto di tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. continua

40 Al secondo comma, sono indicate le caratteristiche del voto: a) personale, perché può essere espresso solo dall interessato che non può delegarlo ad altri; b) uguale, in quanto tutti i voti hanno lo stesso valore; c) libero, poiché ogni elettore vota secondo il proprio convincimento politico; d) segreto, perché nessuno deve venire a conoscenza del voto altrui in modo da assicurare a tutti la libertà di voto Il voto è un dovere civico ma il non esercizio non comporta sanzioni.

41 L art. 49 riconosce a tutti i cittadini il diritto di associarsi liberamente in partiti politici per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. I partiti sono associazioni di persone unite da un ideologia comune che mirano a raggiungere fini politici. Essi svolgono una funzione di tramite tra il popolo e le istituzioni.

42 L art. 53 prevede per i cittadini il dovere fondamentale di concorrere alle spese pubbliche sostenute dallo Stato per garantire i servizi pubblici. Esso enuncia il principio in base al quale il livello della tassazione deve essere commisurato alla situazione economica di ciascun contribuente.