RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

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1 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA CITTA' DI GENOVA ASSESSORATO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA BILANCIO - TRIBUTI DIREZIONE RISORSE FINANZIARIE DEFINITIVO

2 CITTA' DI GENOVA ASSESSORATO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA BILANCIO - TRIBUTI Popolazione legale: Censimento 21 ottobre 2001 Abitanti Popolazione residente calcolata al 31 dicembre 2003 Abitanti Superficie: ha RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA DIREZIONE RISORSE FINANZIARIE DEFINITIVO

3 Giorgio Vigne La flotta francese e genovese di fronte al porto di Genova durante l assedio della Briglia del 1512 (prima metà del XVII secolo) Galata Museo del Mare - Calata De Mari - Darsena di Genova Si ringrazia il Galata Museo del Mare per aver fornito l immagine di copertina dei documenti previsionali e programmatici 2005 / 2007.

4 Relazione previsionale e programmatica I N D I C E INTRODUZIONE SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL'ENTE 1.1 POPOLAZIONE 1.2 TERRITORIO 1.3 SERVIZI Personale Strutture Organismi gestionali Accordi di programma e altri strumenti di programmazione negoziata Funzioni esercitate su delega 1.4 ECONOMIA INSEDIATA SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE 2.1 FONTI DI FINANZIAMENTO Quadro riassuntivo 2.2 ANALISI DELLE RISORSE Entrate tributarie Contributi e trasferimenti correnti Proventi extratributari Contributi e trasferimenti in conto capitale Proventi e oneri di urbanizzazione Accensione di prestiti Riscossione di crediti e anticipazione di cassa

5 SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI 3.1 CONSIDERAZIONI GENERALI E MOTIVATA DIMOSTRAZIONE DELLE VARIAZIONI RISPETTO ALL'ESERCIZIO PRECEDENTE 3.2 OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI DELL'ENTE 3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA 3.4 PROGRAMMA - PROGETTO - RESPONSABILE Descrizione del programma Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Risorse da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano/i regionale/i di settore 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO COLLEGATO A PROGRAMMA E RESPONSABILE (*) 3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (*) (*) Negli strumenti di programmazione del Comune di Genova non sono previsti progetti 3.9 RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO

6 SEZIONE 4 STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI E CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE 4.1 ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE) 4.2 CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI SEZIONE 5 RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI (Art. 170, c.8, D.Lgs.267/2000) 5.1 DATI ANALITICI DI CASSA DELL'ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L'ANNO 2003 A) Spese correnti B) Spese in c/capitale SEZIONE 6 CONSIDERAZIONI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE 6.1 VALUTAZIONI FINALI DELLA PROGRAMMAZIONE

7 INTRODUZIONE

8 INTRODUZIONE Sulla base dell art. 170 del D.Lgs. 267/2000 e del D.P.R. 326/98, con il presente volume vengono descritte le caratteristiche territoriali e socio-economiche dell area in cui il Comune di Genova svolge i propri compiti istituzionali. Il documento evidenzia l attività dell ente analizzando lo stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e definendo le linee programmatiche per il triennio 2005/2007. L individuazione dei programmi è strettamente correlata alla valutazione delle risorse interne, finanziarie, umane e strumentali disponibili per la realizzazione dei programmi stessi ed alla indicazione degli obiettivi degli organismi gestionali di cui l ente si avvale per la realizzazione di alcuni servizi.

9 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL'ENTE SEZIONE 1

10 1.1 LA POPOLAZIONE

11 B 4 > " ' D ' 60? A 5< 6 GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG & $ " GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG! G! # #!#" %# G & HGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG C;D F' (E #% G GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG I ( C;D F' (E!%!G GGGGGGGGGGGGGGGGGGG I & *(E *, *?1L J5 % "!G " M, *!%G M, * """!G M, *!!# #!% G %GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG I( ' M # "# G! % M, * %# "!G %%GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG I( ' M # ## %#GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG I( ' M # / # " "# #!" 80 =8> 40< 9;:?0 35 %! " " " # % % ###!% " 8 81A 85 2 /8 4> 5@.* (, * - (, & ** ) * + )& &' ( $ $

12 SUDDIVISIONE TERRITORIALE DEL COMUNE DI GENOVA I CIRCOSCRIZIONE II CIRCOSCRIZIONE III CIRCOSCRIZIONE IV CIRCOSCRIZIONE V CIRCOSCRIZIONE CENTRO-EST CENTRO-OVEST BASSA VAL BISAGNO VAL BISAGNO VAL POLCEVERA ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche 11 OREGINA - 31 Lagaccio 9 SAMPIER- 24 Campasso 16 S. FRUTTUOSO 43 S. Agata 18 STAGLIENO 49 Parenzo 5 RIVAROLO 13 Borzoli Est LAGACCIO 32 Oregina DARENA 25 S. Gaetano 44 S. Fruttuoso 50 S. Pantaleo 14 Certosa 26 Sampierdarena 15 Rivarolo 12 PRE' - MOLO - 33 Prè 27 Belvedere 17 MARASSI 45 Quezzi 19 MOLASSANA 51 Montesignano 16 Teglia MADDALENA 34 Maddalena 28 S. Bartolomeo 46 Fereggiano 52 S. Eusebio 17 Begato 35 Molo 47 Marassi 53 Molassana 10 S. TEODORO 29 Angeli 48 Forte Quezzi 6 BOLZANETO 18 Bolzaneto 13 CASTELLETTO 36 S. Nicola 30 S. Teodoro 20 STRUPPA 54 Doria 19 Morego 37 Castelletto 55 Prato 38 Manin 7 PONTEDECIMO 20 S. Quirico 21 Pontedecimo 14 PORTORIA 39 S. Vincenzo 40 Carignano VI CIRCOSCRIZIONE VII CIRCOSCRIZIONE VIII CIRCOSCRIZIONE IX CIRCOSCRIZIONE MEDIO PONENTE PONENTE MEDIO LEVANTE LEVANTE ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche ex Circoscrizioni Unità Urbanistiche 4 SESTRI 9 Sestri 1 VOLTRI 1 Crevari 15 FOCE 41 Foce 21 VALLE 56 Bavari 10 S. Giov. Batt. 2 Voltri 42 Brignole STURLA 57 S. Desiderio 11 Calcinara 58 Apparizione 12 Borzoli Ovest 2 PRA' 3 Cà Nuova 22 S. MARTINO 60 Chiappeto 59 Borgoratti 4 Palmaro 61 S. Martino 8 CORNIGLIANO 22 Cornigliano 5 Pra' 24 STURLA 66 Sturla 23 Campi 23 S. FRANCESCO 62 Albaro QUARTO 67 Quarto 00 PORTO 3 PEGLI 6 Castelluccio D'ALBARO 63 S. Giuliano 68 Quartara 7 Pegli 64 Lido 69 Castagna 8 Multedo 65 Puggia 25 NERVI - 70 Quinto QUINTO - 71 Nervi S. ILARIO

13 1.1 POPOLAZIONE (dati riepilogativi) Popolazione legale al censimento Popolazione residente alla fine dell'anno (ART. 156 D.L.vo 267/2000) di cui: maschi femmine nuclei familiari al cens comunità/convivenze al cens Popolazione all'1/1/ Nati nell'anno Deceduti nell'anno saldo naturale Immigrati nell'anno Emigrati nell'anno saldo migratorio +910

14 1.1.8 Popolazione al censimento di cui: In età prescolare (0-6 anni) In età scuola dell'obbligo (7-14 anni) In forza lavoro 1 occupazione (15-29 anni) In età adulta (30-65 anni) In età senile (oltre 65 anni) Tasso di natalità ultimo quinquennio (nati per 1000 abitanti residenti a metà anno) anno , , , , , Tasso di mortalità ultimo quinquennio (morti per 1000 abitanti residenti a metà anno) anno , , , , , Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente Livello di istruzione della popolazione residente (allegata nota dettagliata) abitanti n entro il Condizione socio-economica delle famiglie (allegata nota dettagliata)

15 PREMESSA Il calcolo della popolazione residente è stato effettuato a partire dalla data di riferimento del 21 ottobre 2001 sulla base della popolazione legale risultante dai dati censuari. Tale calcolo è stato effettuato solo per la popolazione considerata nel suo complesso, in quanto fino ad oggi ISTAT non ha reso disponibili altri dati censuari. Pertanto le tavole più dettagliate che vengono proposte nelle pagine successive che riportano dati a livello circoscrizionale sull'andamento della popolazione genovese, la struttura per età e alcuni indicatori demografici, nonchè i dati relativi alle famiglie residenti, hanno come data di riferimento il 31/12/2000. Si presenta di seguito l'andamento della popolazione dal Censimento 1991 al 31/12/2003. Censimento 1991 Dicembre 1992 Dicembre 1993 Dicembre 1994 Dicembre 1995 Dicembre 1996 Dicembre 1997 Dicembre 1998 Dicembre 1999 Dicembre 2000 abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti abitanti Censimento 2001 Dicembre 2002 Dicembre 2003 Settembre 2004 abitanti abitanti abitanti abitanti Il calo nei nove anni successivi al censimento del 1991 presenta un valore medio annuo di unità. Occorre tuttavia sottolineare che le forti oscillazioni dell'andamento della popolazione residente nel periodo non sono dovute solo ai fenomeni "reali" (variazioni del saldo naturale e/o migratorio), ma dipendono in gran parte dallo svolgimento delle operazioni di confronto tra le risultanze del censimento e la situazione anagrafica ("parifica"). Tale operazione ha portato al recupero dei residenti non censiti e alla cancellazione dei censiti non residenti. 1

16 Si precisa inoltre che nel 1998 il decremento risente anche dell'operazione anagrafica di cancellazione di un maggior numero di persone delle quali è stata accertata l'irreperibilità. Nel 2000 si registra un decremento di gran lunga inferiore a quello dell'anno precedente ( rispetto a del 1999) e al decremento medio del decennio. Ciò è dovuto a un saldo migratorio finalmente positivo (+296). Migliora anche il saldo naturale ( rispetto a del 1999). Il dato del Censimento 2001 si riferisce alla popolazione legale alla data di riferimento del 21 ottobre Come già detto, è stato possibile successivamente ricalcolare la popolazione residente al 31/12/2002 ( ) e al 31/12/2003 ( abitanti) sulla base dei movimenti naturale e migratorio verificatisi dalla data del censimento in poi. Come si può notare, si sta determinando il fenomeno che normalmente si verifica in occasione delle rilevazioni censuarie e che consiste in considerevoli oscillazioni della popolazione residente registrata da fonti diverse (anagrafica e censuaria). Questo fenomeno interesserà anche i prossimi anni, sino progressivamente ad assorbirsi, una volta completata l'operazione di "parifica" anagrafica, tuttora in corso. In particolare il recupero dei residenti non censiti (contestuale alla cancellazione dei censiti non residenti) dovrebbe ridurre il consistente divario determinatosi tra il dato di fonte anagrafica al 31/12/2000 e il dato di fonte censuaria al 21 ottobre

17 1. DATI TERRITORIALI Nelle pagine che seguono vengono illustrati i dati demografici disaggregati per circoscrizione. Tali dati, come già segnalato in premessa, presentano la situazione della popolazione residente nel Comune al 31/12/ Andamento della popolazione La tavola n. 1 presenta l'andamento della popolazione genovese a livello di circoscrizione dalla data del censimento 1991 al 31/12/2000. Si evidenzia il calo ulteriore della popolazione genovese che passa nei nove anni considerati da a , con una diminuzione del 6,8%. A livello di circoscrizione il calo demografico ha un andamento diverso e con riflessi sulla densità abitativa condizionati dalla differente concentrazione della popolazione esistente tra zona e zona. In percentuale il calo demografico più elevato rispetto al censimento del 1991 si è avuto nella circoscrizione Centro Ovest (-8,5%). Seguono Medio Ponente (-8,3%), Bassa Val Bisagno (-7,9%), Val Bisagno (-7,7%), Val Polcevera (-7,2%), Medio Levante (-6,7%), Ponente (-6,5%), Centro Est (-4,8%), Levante (-4,6%). 1.2 Classi di età Le tavole nn riguardano la struttura per classi di età della popolazione genovese al censimento 1991 e al 31/12/2000. Le classi di età sono state individuate sulla base dell'età pre-scolare, scolare e così via fino all'età del pensionamento, proprio per i riflessi che la consistenza e l'andamento di ciascuna classe determinano sulla domanda di servizi all'ente Pubblico. Si evidenzia rispetto al 1991 una flessione per tutte le classi di età, ad eccezione di due: quella dei bambini dai 3 ai 5 anni (+1,7%) e degli anziani di 65 anni e oltre (+9,8%). Mentre l'incremento della popolazione anziana non richiede particolari commenti, il lieve aumento dei bambini dai 3 ai 5 anni è da attribuirsi in buona parte al fatto che nel 1991 rientravano in questa classe i nati nel 1986, anno in cui si ebbe un record negativo di natalità (4.131 nati). 3

18 Vediamo dettagliatamente l'andamento delle singole classi di età. Classe 0-2 anni: la contrazione a livello comunale è pari al 2,2%. Un'analisi più dettagliata delle circoscrizioni mette in evidenza due opposte tendenze. Aumenti, alcuni dei quali anche sostenuti, in quattro di esse: Medio Levante (+7,7%), Levante (+7,5%), Ponente (+2,6%) e Centro Est (+0,1%); decrementi piuttosto forti nelle altre: Val Polcevera (-11,7%), Val Bisagno (-11,1%), Medio Ponente (-6,9%), Centro Ovest (-5,6%) e Bassa Val Bisagno (-2,0%). Classe 3-5 anni: l'incremento a livello comunale è pari all'1,7% e interessa quattro circoscrizioni: Levante (+20,3%), Medio Levante (+13,8%), Centro Est (+2,6%) e Centro Ovest (+1,2%). Rimane stabile la Bassa Val Bisagno. Decrementi nelle altre circoscrizioni: Val Bisagno (-7,7%), Val Polcevera (-5,2%), Ponente (-3,7%) e Medio Ponente (-2,3%). Classe 6-10 anni: questa classe di età in nove anni risulta diminuita del 2,1%. Il decremento maggiore si ha nella circoscrizione Val Polcevera (-7,9%), seguita da Ponente (-7,3%), Val Bisagno (-6,6%), Centro Ovest (-6,2%), Centro Est (-2,0%), Bassa Val Bisagno (-1,0%) e Medio Ponente (-0,2%). Si registrano invece incrementi nelle circoscrizioni Levante (+8,2%) e Medio Levante (+6,2%). Si può notare che, pur nel quadro di una diminuzione cittadina, vi sono due circoscrizioni (Levante e Medio Levante) dove le classi di età infantili presentano un aumento rispetto al Le classi di età successive presentano invece decrementi generalizzati a livello comunale e circoscrizionale, con la sola significativa eccezione della fascia relativa alle persone di 65 anni e oltre che presenta ovunque incrementi. Classe anni: in questa classe di età la flessione è rilevante: -15,7% in nove anni a livello comunale. Analizzando le circoscrizioni: Val Polcevera (-21,7%), Val Bisagno (-20,4%), Medio Levante (-17,4%), Centro Ovest (-16,0%), Ponente (-15,2%), Bassa Val Bisagno (-14,3%), Levante (-13,4%), Centro Est (-12,1%) e Medio Ponente (-11,0%). Classe anni: fortissima la flessione di questa classe di età che in soli nove anni è pari al 40,4%. Si registrano i seguenti valori negativi: Val Bisagno (-46,7%), Centro Ovest (-42,8%), Bassa Val Bisagno (-42,3%), Medio Ponente (-41,4%), Levante (-40,2%), Ponente (-40,0%), Val Polcevera (-39,2%), Medio Levante (-37,4%) e Centro Est (-34,4%). Classe anni: anche in questa classe di età si registra una fortissima flessione a livello cittadino (-40,5%), che si riflette anche nell'andamento circoscrizionale: Bassa Val Bisagno (-46,1%), Medio Ponente (-43,0%), Levante (-42,4%), Val Bisagno (-41,2%), Ponente (-40,5%), Centro Ovest (-39,8%), Medio Levante (-38,7%), Centro Est (-36,8%) e Val Polcevera (-35,0%). 4

19 Classe anni: la flessione a livello comunale è pari al 5,2%. Il dato circoscrizionale è il seguente: Centro Ovest (-7,5%), Bassa Val Bisagno (-7,4%), Medio Ponente (-6,9%), Val Bisagno (-6,7%), Ponente (-5,5%), Val Polcevera (-5,3%), Medio Levante (-5,0%), Levante (-4,0%) e infine Centro Est (-0,3%). Classe 65 anni e oltre: come già detto, per questa classe l' incremento è generalizzato. A livello cittadino l'incremento é del 9,8%, mentre nelle circoscrizioni gli incrementi maggiori si registrano in Val Bisagno (+21,3%) e a Ponente (+15,0%). Seguono Bassa Val Bisagno (+12,5%), Levante (+12,0%), Val Polcevera (+11,0%), Medio Ponente (+9,7%), Centro Ovest (+8,8%), Medio Levante (+3,0%) e Centro Est (+1,7%). Quanto alla distribuzione della popolazione anziana, le più alte concentrazioni (assolute) risultano a Centro Est (21.993) e Bassa Val Bisagno (21.496). 1.3 Alcuni indicatori demografici La tavola n. 5 contiene una serie di indicatori demografici che illustrano efficacemente le principali caratteristiche della popolazione genovese. L'indice "maschi per 100 femmine" mette in evidenza la maggiore consistenza della popolazione femminile a Genova. In questi ultimi anni tuttavia si è registrata una lieve inversione di tendenza: i maschi che nel 1991 erano 88,6 per 100 femmine, nel 2000 risalgono a 88,9 per 100. Le femmine sono più numerose dei maschi in tutte le circoscrizioni. Va segnalato inoltre l'ulteriore incremento dell'età media cittadina che in nove anni è aumentata di oltre due anni (da 44,0 del 1991 a 46,2 del 2000). L'indice di "mascolinità" varia da circoscrizione a circoscrizione e in genere è correlato all'età media dei residenti: tanto più elevato è l'indice, tanto tendenzialmente più bassa è l'età media. 5

20 Come si può notare, le circoscrizioni con l'età media più elevata e lo scarto negativo maschi/femmine più marcato sono quelle del Levante. Circoscrizioni Val Bisagno Val Polcevera Centro Est Ponente Medio Ponente Centro Ovest Levante Bassa Val Bisagno Medio Levante Età media 45,3 45,3 45,5 46,0 46,1 46,6 46,9 46,9 47,7 Maschi per 100 femmine 91,5 91,0 92,1 90,3 90,3 89,2 86,8 86,3 82,1 Il calo delle nascite e la conseguente flessione delle classi al di sotto dei 15 anni sono la causa dell'aumento dell'indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione in età 65 ed oltre e quella in età inferiore a 15 anni) che passa nel periodo da 206,4 a 244,0. Si segnala comunque negli ultimi anni un rallentamento nella crescita di questo indice (1997: 240,4; 1998: 242,6; 1999: 243,7; 2000: 244,0). A livello circoscrizionale si registrano addirittura diminuzioni: Bassa Val Bisagno passa da 267,2 nel 1999 a 266,8 nel 2000; Centro Est passa da 229,6 nel 1998 a 228,7 nel 1999 e a 225,5 nel 2000; Medio Levante passa da 281,9 nel 1997 a 280,4 nel 1998 a 276,7 nel 1999 e a 269,6 nel Quest'ultima è comunque pur sempre la circoscrizione più "anziana" nel 2000, seguita da Bassa Val Bisagno (266,8), Centro Ovest (260,0), Levante (256,9), Medio Ponente (240,2), Ponente (235,8), Centro Est (225,5), Val Polcevera (222,8) e Val Bisagno (222,2). L'indice "bambini da 0 a 4 anni per 100 donne da 15 a 49 anni" sale dal 13,8 del 1991 al 15,8 del 2000 in parte per effetto della contrazione nel periodo del numero di donne in età feconda. Per alcune circoscrizioni si rilevano valori superiori alla media cittadina: Levante (16,8), Medio Levante (16,6) e Centro Est (15,9). Uguale alla media cittadina Ponente (15,8). 6

21 Infine un indicatore non compreso nella tav. 5, l'indice di natività, cioè il rapporto percentuale dei residenti nati a Genova sul totale della popolazione. Il valore medio comunale è 62,6 (1990: 59,8). L'indice oscilla dai valori massimi di Ponente (66,5), Levante (65,8), Val Bisagno (64,8) e Medio Levante (63,1), ai valori meno elevati di Centro Est (59,5), Centro Ovest (60,4) e Bassa Val Bisagno (60,8). 1.4 Famiglie Le tavole nn. 6 e 7 riguardano le caratteristiche e la composizione delle famiglie residenti genovesi attraverso il confronto dei dati di fonte anagrafica al 31/12/1990 e al 31/12/2000. La diminuzione del numero delle famiglie è consistente: dalle del 1990 si passa alle del 2000 ( pari a -5,2%). Il numero medio dei componenti per famiglia risulta ancora in flessione (da 2,24 del 1990 a 2,13 del 2000) e aumenta l'incidenza dei nuclei familiari composti da una sola persona che a fine anno 2000 rappresentano il 37,4% del totale delle famiglie. Seguono piuttosto distanziate e in ordine decrescente le famiglie composte da due (28,6%), tre (20,5%), quattro (11,0%) componenti. Le famiglie composte da cinque e più rappresentano il 2,5% del totale delle famiglie. Le famiglie con sette componenti ed oltre sono in tutta la città solo 362. Le più alte percentuali di famiglie unipersonali si hanno nelle circoscrizioni Centro Est (45,2%), Medio Levante (38,4%) e Levante (38,3%). Il fenomeno assume il massimo rilievo nel Centro Storico dove, accanto agli anziani soli, si sono insediati giovani e immigrati extra-comunitari. Le famiglie unipersonali sono prevalentemente composte da donne ( su , pari al 60,3% del totale) ed hanno un'età media piuttosto elevata (58,7). Infatti ben il 46,5% delle famiglie unipersonali sono composte da persone di 65 anni e oltre. Se si considerano le donne sole, la percentuale delle ultrasessantacinquenni sale al 60,0%, mentre l'età media delle famiglie composte da una donna sola è di 63,9 anni. 1.5 Condizioni abitative La tav. n. 8 riguarda l'attività edilizia, in particolare le abitazioni e le stanze ultimate nel quinquennio che risultano 126 per un totale di 506 stanze. Nel quinquennio precedente ( ) erano state ultimate 521 abitazioni per stanze. Infine nel periodo erano state realizzate abitazioni per stanze. Si è registrato dunque negli anni novanta un drastico ridimensionamento dell'attività edilizia che ha raggiunto la punta minima proprio negli ultimi due anni del decennio scorso. A partire dal 2001 si registra una lieve ripresa confermata dall'andamento del 2002 e del Le tavole nn. 9 e 10 riportano i dati di fonte anagrafica sulle abitazioni occupate, sulle famiglie e sulle persone occupanti gli stessi alloggi. Le abitazioni occupate al 31/12/2000 ammontano a con un incremento rispetto al censimento 1991 di unità (pari al 2,1%). 7

22 N N N Le risultanze anagrafiche di fine anno 2000 indicano le principali tendenze in atto nel sistema abitativo cittadino: l'aumento delle abitazioni occupate rispetto al dato censuario del 1991 è generalizzato in tutte le circoscrizioni; diminuisce ancora il numero medio di occupanti per abitazione che passa dai 2,46 del censimento 1991 ai 2,25 del 31/12/2000; aumenta considerevolmente il numero di abitazioni occupate da una sola persona che passano dalle censite nel 1991 alle di fine anno Ormai dunque il 31,7% delle abitazioni sono occupate da una persona sola. All'incremento continuo delle abitazioni occupate da una sola persona e, in modo meno accentuato, da quelle con due occupanti, si contrappone la flessione delle abitazioni occupate da tre o più persone, con un andamento che riflette il processo di trasformazione della struttura delle famiglie. Abitazioni con occupanti e più TOTALE ABITAZIONI OCCUPATE PER NUMERO DI OCCUPANTI Censimento /12/2000 Variazione assoluta Variazione percentuale 29,1 6,5-8,6-22,5-36,1-24,8 2,1 Le circoscrizioni in cui è più alta la percentuale di abitazioni con un solo occupante rispetto al valore comunale (31,7%) sono: Centro Est (35,2%), Medio Levante (33,7%) e Levante (33,5%). 8

23 PERSONE CHE OCCUPANO DA SOLE UN'ABITAZIONE PER CLASSE DI ETA' E SESSO Classe di età Maschi Femmine Totale % fino a , , , , , , ,2 85 ed oltre ,2 TOTALE ,0 Occorre sottolineare inoltre che i dati relativi alle abitazioni per numero di occupanti possono essere utilizzati come significativi indicatori della struttura delle famiglie e delle sue modificazioni a livello territoriale. In particolare possono essere studiati fenomeni come quello dei "singoli" proprio analizzando questi dati che individuano meglio di altri (famiglie per numero di componenti) la consistenza reale dei processi sociali. Come si può notare, il fenomeno della solitudine interessa in prevalenza persone anziane e in particolare le donne: infatti il 54,0% delle persone che abitano da sole hanno più di 65 anni e di queste il 79,2% sono donne. Molto limitato è il fenomeno tra i giovani al di sotto dei 35 anni che rappresentano solo il 12,4% dei "singoli". Tra i giovani soli prevalgono significativamente i maschi (54,0%). E' rilevante l'incidenza dei soli sulla popolazione residente: ormai 14 genovesi su 100 vivono da soli (14,0%). Tra gli anziani ultrasessantacinquenni (uomini+donne) sono 30 su 100 i "soli" e tra le donne di 65 anni e oltre vivono da sole oltre 39 su 100 (39,1%). La tav. n. 11 comprende i dati delle abitazioni occupate per numero di famiglie. Il 95,7% delle abitazioni risultano occupate da una sola famiglia, mentre le abitazioni occupate da due famiglie risultano il 3,9% del totale e quelle occupate da tre e più famiglie, per oltre un terzo concentrate nel Centro Storico, rappresentano lo 0,4% del totale delle abitazioni. 9

24 2. MOVIMENTO NATURALE, MIGRATORIO E MATRIMONI AL 31/12/ Movimento naturale Dopo due anni (1991 e 1992) di natalità relativamente più sostenuta, si registrano negli anni successivi flessioni rispetto alla già bassa media degli anni ottanta. Nel 1996 si verifica un leggero incremento, ma i tre anni seguenti sembrano confermare, sia pur con lievi differenze, la tendenza ad una natalità su livelli decisamente più bassi rispetto ai decenni precedenti. A partire dal 2000 si registra invece una ripresa confermata dall'andamento degli anni successivi. Il dato del 2003 segnala una natalità decisamente più sostenuta di quella del periodo Tra il 1991 e il 2000 il numero dei decessi è sceso significativamente rispetto alla media dei decenni precedenti. Nel 2003 si registra un incremento dovuto all'elevata mortalità registrata nei mesi estivi dell'anno. NATALITA' MORTALITA' - Media annua nati decennio 1971/1980: n Media annua morti decennio 1971/1980: n Media annua nati decennio 1981/1990: n Media annua morti decennio 1981/1990: n Media annua nati decennio 1991/2000: n Media annua morti decennio 1991/2000: n Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno nati nati nati nati nati nati nati nati nati nati morti morti morti morti morti morti morti morti morti morti

25 2.2 Movimento migratorio L'andamento del 2003 segnala un saldo immigrati/emigrati positivo. Si conferma quindi la tendenza segnalata negli anni precedenti, che aveva visto un'attenuazione del saldo negativo del movimento migratorio rispetto ai valori medi del periodo (-3.772), con conseguenti effetti significativi sull'andamento generale della popolazione di Genova. Il saldo migratorio nel 2003 è pari a +910 unità rispetto alle -811 del 2002, alle -510 unità del 2001, alle +296 di fine anno 2000, alle -948 del 1999 e alle del IMMIGRAZIONE EMIGRAZIONE - Media annua immigrati decennio 1971/1980: n Media annua emigrati decennio 1971/1980: n Media annua immigrati decennio 1981/1990: n Media annua emigrati decennio 1981/1990: n Media annua immigrati decennio 1991/2000: n Media annua emigrati decennio 1991/2000: n Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati immigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati emigrati Se si esaminano i dati del movimento migratorio del 2003 riferiti alla zona geografica di provenienza o destinazione, si nota un saldo attivo entrati/usciti molto forte per la componente estera (+3.259) e nettamente più bassa per il Sud (+79) e per le Isole (+29). Il saldo è invece negativo per tutte le altre aree del Paese, in particolare per i restanti comuni della provincia di Genova (-1.106) e per il Nord Ovest (-738). Per il quinto anno consecutivo il maggior numero degli immigrati proviene dall'estero (44,6%). Le emigrazioni sono dirette principalmente verso i comuni della provincia di Genova (34,5%). 11

26 IMMIGRATI ED EMIGRATI SECONDO LA ZONA GEOGRAFICA DI PROVENIENZA O DESTINAZIONE - ANNO 2003 Zona Immigrati Emigrati Saldo geografica N. % N. % Provincia di Genova , , Liguria (altre province liguri) 502 4, ,3-202 Nord ovest , ,0-738 Nord est 305 2, ,6-241 Centro 430 4, ,2-170 Sud 685 6, ,2 79 Isole 518 4, ,0 29 Estero , , TOTALE , ,0 910 Il saldo immigrati-emigrati è positivo per le classi di età comprese tra 0 e 44 anni, negativo per le altre. Il maggior numero di immigrati ed emigrati si registra nella classe di età anni. Se si confronta la composizione percentuale per classe di età degli immigrati e degli emigrati, si nota che tra i primi è nettamente più consistente l'incidenza delle classi di età infantili 0-15 anni (l'11,2% degli immigrati contro il 10,2% degli emigrati), giovanili e anni (rispettivamente 13,0% e 33,0% degli immigrati contro l'8,1% e il 26,7% degli emigrati) e della classe anni (21,8 contro 20,0). Tra gli emigrati invece è maggiore l'incidenza delle classi di età anni (12,2% degli emigrati contro l'8,9% degli immigrati), anni (9,8% contro 5,2%) e degli anziani di 65 anni e oltre (13,0% contro il 6,9% degli immigrati). 12

27 IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE PER CLASSE DI ETA' - ANNO 2003 Classe di Immigrazione Emigrazione Saldo età N. % N. % , , , , , , , , , , , , e oltre 739 6, ,0-524 TOTALE , ,0 910 Per quanto riguarda la condizione professionale e non professionale, nel 2003 si registrano saldi positivi per gli operai, subalterni e assimilati (+1.380), per i disoccupati (+50), per le persone ritirate dal lavoro (+1.708). Esaminando la composizione percentuale, si nota tra gli immigrati una maggiore incidenza degli operai (32,7 contro il 21,6 degli emigrati), dei pensionati (26,9 contro 11,8) e dei disoccupati (1,0 contro 0,5). Viceversa è maggiore tra gli emigrati la percentuale degli imprenditori e liberi professionisti (5,3 degli emigrati contro il 3,4 degli immigrati), dei dirigenti o impiegati (16,1 contro il 10,9), dei lavoratori autonomi (7,0 contro 2,9), delle casalinghe (11,5 contro 7,5) e delle persone in cerca di occupazione (6,4 contro il 4,5 degli immigrati). Infine i dati del movimento migratorio relativamente al titolo di studio. E' positivo il saldo per le persone senza titolo, negativo per tutte le altre. Tra gli immigrati vi è una netta incidenza percentuale di persone senza titolo di studio (57,6%), mentre tra gli emigrati è più consistente l'incidenza di persone con licenza media inferiore (35,6%) e con diploma (23,3%). Le persone in possesso di laurea rappresentano solo il 5,9% degli immigrati e l'8,3% degli emigrati. 13

28 IMMIGRATI ED EMIGRATI SECONDO LA CONDIZIONE PROFESSIONALE - ANNO 2003 Condizione Immigrati Emigrati professionale N. % N. % Imprenditori e liberi professionisti 366 3, ,3 Dirigente o impiegato , ,1 Operaio, subalterno o assimilato , ,6 Lavoratore in proprio o coadiuvante 306 2, ,0 Casalinga 798 7, ,5 Disoccupato 102 1,0 52 0,5 In cerca di prima occupazione 484 4, ,4 Persona ritirata dal lavoro , ,8 Altra condizione , ,8 TOTALE , ,0 Saldo IMMIGRATI ED EMIGRATI SECONDO IL TITOLO DI STUDIO - ANNO 2003 Titolo di Immigrati Emigrati studio N. % N. % Saldo Nessun titolo (1) Licenza elementare Licenza media inferiore Diploma media superiore Laurea TOTALE ,6 6,9 17,1 12,5 5,9 100, ,0 15,8 35,6 23,3 8,3 100, (1) Compresi i casi di omessa dichiarazione del titolo di studio. 14

29 2.3 Matrimoni e divorzi Nel 2003 sono stati celebrati 177 matrimoni in meno rispetto al 2002 (-8,6%). I matrimoni tra divorziati nel 2003 rappresentano il 42,7% dei riti civili e il 20,7% del totale dei matrimoni. Continua nei primi anni 2000 la forte flessione dei matrimoni, anche rispetto al dato medio - già basso - degli anni novanta (2.551). MATRIMONI - Media annua matrimoni decennio 1971/1980: n Media annua matrimoni decennio 1981/1990: n Media annua matrimoni decennio 1991/2000: n MATRIMONI NEGLI ANNI Anni Religiosi Totale Civili di cui tra divorziati Complesso per 1000 abitanti 4,0 3,9 3,8 3,6 3,6 3,5 3,8 3,3 3,4 3,1 Nel 2003 aumenta il numero dei divorzi (+87) rispetto al 2002 e al dato medio (707) del decennio

30 SCIOGLIMENTI DI MATRIMONIO - Media annua divorzi decennio 1981/1990: n Media annua divorzi decennio 1991/2000: n Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi divorzi

31 Tav. n. 1 - SUPERFICIE TERRITORIALE E POPOLAZIONE RESIDENTE Superficie in ettari Censimento /12/2000 Variazione Circoscrizione Zona Totale Densità Densità Popolazione Densità urbanizzata Popolazione abit./ettaro Popolazione abit./ettaro N. % abit./ettaro I CENTRO EST 548,22 726, , , ,83-6,53 II CENTRO OVEST 489,02 518, , , ,48-12,12 III BASSA VAL BISAGNO 474,24 797, , , ,91-8,88 IV VAL BISAGNO 1.104, , , , ,68-1,21 V VAL POLCEVERA 1.097, , , , ,19-1,47 VI MEDIO PONENTE 1.003, , , , ,29-2,82 VII PONENTE 697, , , , ,53-0,61 VIII MEDIO LEVANTE 558,02 591, , , ,66-7,79 IX LEVANTE 953, , , , ,58-0,90 PORTO 426,73 426, , , ,33 0,11 TOTALE GENOVA 7.352, , , , ,84-1,94

32 Tav. n. 2 - POPOLAZIONE RESIDENTE FINO A TREDICI ANNI PER CLASSE DI ETA' (confronto Censimento 1991 / fine anno 2000) Circoscrizione I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE PORTO TOTALE GENOVA

33 Tav. n. 3 - POPOLAZIONE RESIDENTE DA QUATTORDICI ANNI IN POI PER CLASSE DI ETA' (confronto Cens.1991 / fine anno 2000) Circoscrizione e oltre I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE PORTO TOTALE GENOVA

34 Tav. n. 4 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSE DI ETA' - VARIAZIONI CENSIMENTO 1991 / FINE ANNO 2000 Circoscrizione e oltre I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE PORTO TOTALE GENOVA Valore percentuale -2,2 1,7-2,1-15,7-40,4-40,5-5,2 9,8

35 Tav. n. 5 - INDICATORI DEMOGRAFICI Età Maschi per Indice di vecchiaia Bambini 0-4 anni per Peso perc. popolaz. Circoscrizione media 100 femmine (1) 100 donne su totale genovese I CENTRO EST 44,1 45,5 89,3 92,1 210,8 225,5 14,7 15,9 14,5 14,8 II CENTRO OVEST 44,2 46,6 88,7 89,2 215,2 260,0 13,4 14,9 10,9 10,7 III BASSA VAL BISAGNO 44,4 46,9 86,9 86,3 222,5 266,8 13,0 15,6 13,2 13,0 IV VAL BISAGNO 42,1 45,3 91,5 91,5 157,2 222,2 14,5 15,4 9,7 9,7 V VAL POLCEVERA 42,8 45,3 91,1 91,0 175,0 222,8 14,9 15,4 10,1 10,0 VI MEDIO PONENTE 43,7 46,1 90,4 90,3 202,4 240,2 13,8 15,3 10,3 10,2 VII PONENTE 43,3 46,0 91,0 90,3 186,7 235,8 13,6 15,8 10,4 10,5 VIII MEDIO LEVANTE 46,0 47,7 81,7 82,1 259,6 269,6 13,1 16,6 10,2 10,2 IX LEVANTE 44,8 46,9 87,4 86,8 232,7 256,9 12,9 16,8 10,6 10,9 PORTO 30,7 33,1 157,9 151,3 11,8 22,7 0,0 27,9 0,0 0,0 TOTALE GENOVA 44,0 46,2 88,6 88,9 206,4 244,0 13,8 15,8 100,0 100,0 (1) Anziani per 100 giovani: rapporto percentuale tra la popolazione in età 65 anni ed oltre e quella in età inferiore a 15 anni.

36 Tav. n. 6 - FAMIGLIE RESIDENTI A FINE ANNO Totale famiglie Media componenti per famiglia Famiglie unipersonali x 100 fam. Circoscrizione Variazione Variazione Variazione / / /2000 I CENTRO EST ,09 2,01-0,08 43,6 45,2 1,6 II CENTRO OVEST ,26 2,14-0,12 33,1 36,0 2,9 III BASSA VAL BISAGNO ,25 2,12-0,13 33,8 36,9 3,1 IV VAL BISAGNO ,30 2,18-0,12 32,6 34,5 1,9 V VAL POLCEVERA ,30 2,18-0,12 31,9 35,3 3,4 VI MEDIO PONENTE ,32 2,20-0,12 30,8 33,7 2,9 VII PONENTE ,31 2,20-0,11 32,0 33,8 1,8 VIII MEDIO LEVANTE ,18 2,12-0,06 37,4 38,4 1,0 IX LEVANTE ,21 2,11-0,10 36,0 38,3 2,3 PORTO ,86 1,90-0,96 31,8 53,2 21,4 TOTALE GENOVA ,24 2,13-0,11 35,1 37,4 2,3

37 Tav. n. 7 - FAMIGLIE RESIDENTI PER NUMERO DI COMPONENTI (31/12/2000) componenti e più Circoscrizione compo- compo- compo- compo- compo- compo- Compo- Totale nente nenti nenti nenti nenti nenti Famiglie nenti famiglie I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE PORTO TOTALE GENOVA

38 Tav. n. 8 - ABITAZIONI E STANZE ULTIMATE NEL PERIODO Totale Circoscrizione Abita- Abita- Abita- Abita- Abita- Abitazioni Stanze zioni Stanze zioni Stanze zioni Stanze zioni Stanze zioni Stanze I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE TOTALE GENOVA

39 Tav. n. 9 - ABITAZIONI OCCUPATE E OCCUPANTI Abitazioni occupate Occupanti al 31/12/2000 Circoscrizione Censimento Variaz. 1991/2000 N medio N medio N. % Famiglie fam. x abitaz. Persone pers. x abitaz. I CENTRO EST , , ,25 II CENTRO OVEST , , ,24 III BASSA VAL BISAGNO , , ,21 IV VAL BISAGNO , , ,28 V VAL POLCEVERA , , ,27 VI MEDIO PONENTE , , ,29 VII PONENTE , , ,27 VIII MEDIO LEVANTE , , ,22 IX LEVANTE , , ,20 PORTO ,0 77 1, ,06 TOTALE GENOVA , , ,25

40 Tav. n ABITAZIONI OCCUPATE PER NUMERO DI OCCUPANTI (31/12/2000) % abitaz. Circoscrizione Abitazioni con occupanti Totale Totale occupate e più abitazioni occupanti da Abitaz. Occup. una pers. I CENTRO EST ,2 II CENTRO OVEST ,6 III BASSA VAL BISAGNO ,6 IV VAL BISAGNO ,4 V VAL POLCEVERA ,6 VI MEDIO PONENTE ,8 VII PONENTE ,8 VIII MEDIO LEVANTE ,7 IX LEVANTE ,5 PORTO ,1 TOTALE GENOVA ,7

41 Tav. n ABITAZIONI OCCUPATE PER NUMERO DI FAMIGLIE (31/12/2000) Abitazioni occupate Circoscrizione Da 1 famiglia Da 2 famiglie Da 3 o più famiglie Totale Totale famiglie N. Compon. N. Compon. N. Compon. Abitazioni N. Compon. I CENTRO EST II CENTRO OVEST III BASSA VAL BISAGNO IV VAL BISAGNO V VAL POLCEVERA VI MEDIO PONENTE VII PONENTE VIII MEDIO LEVANTE IX LEVANTE PORTO TOTALE GENOVA

42 POPOLAZIONE RESIDENTE andamento per anno Migliaia Cens Cens

43 IMMIGRATI ED EMIGRATI per anno Migliaia immigrati emigrati

44 NATI E MORTI per anno Migliaia nati morti

45 IMMIGRATI per zona geografica di provenienza - anno 2003 Prov. di Genova 21,1% Liguria 4,7% Estero 44,6% Nord-Ovest 11,3% Nord-Est 2,9% Centro 4,0% Sud 6,5% Isole 4,9% EMIGRATI per zona geografica di destinazione - anno 2003 Prov. di Genova 34,5% Estero 15,2% Liguria 7,3% Nord-Ovest 20,0% Nord-Est 5,6% Centro 6,2% Isole 5,0% Sud 6,2%

46 MATRIMONI andamento per anno religiosi civili totale STRANIERI RESIDENTI per area geografica di provenienza - anno 2000 Africa 27,8% Altri paesi europei 16,1% Unione europea 8,1% Altri paesi, apolidi e sconosciuti 0,2% Asia 13,4% America settentrionale 0,8% America centrale e meridionale 33,5%

47 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE PER CIRCOSCRIZIONE valori percentuali sul totale genovese al Censimento 1991 e al Centro Est Centro Ovest Bassa Val Bisagno Val Bisagno Val Polcevera Medio Ponente Ponente Medio Levante Levante censimento POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSE DI ETA' al Censimento 1991 e al Migliaia e più censimento

48 DENSITA' DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE RISPETTO ALLA ZONA URBANIZZATA PER CIRCOSCRIZIONE - ANNO 2000 (Abitanti/ha) da 0 a 70 da 71 a 100 da 101 a 150 oltre 150

49 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ETA' 0-18 ANNI per circoscrizione - anno Migliaia Centro Est Centro Ovest Bassa Val Bisagno Val Bisagno Val Polcevera Medio Ponente Ponente Medio Levante Levante DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ETA' 65 ANNI E OLTRE per circoscrizione - anno Migliaia Centro Est Centro Ovest Bassa Val Bisagno Val Bisagno Val Polcevera Medio Ponente Ponente Medio Levante Levante

50 INDICE DI VECCHIAIA (ANZIANI PER 100 GIOVANI) PER CIRCOSCRIZIONE - ANNO 2000 inferiore a 230 da 230 a 250 superiore a 250

51 FAMIGLIE UNIPERSONALI PER 100 FAMIGLIE PER CIRCOSCRIZIONE - ANNO 2000 inferiore a 35 da 35 a 37 superiore a 37

52 INDICE DI VECCHIAIA PER CIRCOSCRIZIONE anziani per 100 giovani censimento ABITAZIONI OCCUPATE per numero di occupanti Migliaia e più censimento

53 ABITAZIONI OCCUPATE DA UNA PERSONA SOLA PER 100 ABITAZIONI PER CIRCOSCRIZIONE - ANNO 2000 inferiore a 30 da 30 a 33 superiore a 33

54 POPOLAZIONE RESIDENTE DA 6 ANNI IN POI PER GRADO DI ISTRUZIONE Migliaia laurea diploma licenza media inferiore licenza elementare nessun titolo censimento 1981 censimento 1991

55 GIOVANI IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE PER 100 RESIDENTI ATTIVI PER CIRCOSCRIZIONE - CENSIMENTO 1991 inferiore a 8 da 8 a 10 superiore a 10

56 IMPRENDITORI E LIBERI PROFESSIONISTI PER 100 RESIDENTI ATTIVI PER CIRCOSCRIZIONE - CENSIMENTO 1991 inferiore a 4 da 4 a 7 superiore a 7

57 LAUREATI PER 100 ABITANTI PER CIRCOSCRIZIONE - CENSIMENTO 1991 inferiore a 3 da 3 a 6 superiore a 6

58 1.2 IL TERRITORIO

59 1.2. TERRITORIO Superficie in Kmq.: RISORSE IDRICHE Laghi n. : 0 (alcuni bacini artificiali esterni al territorio comunale) Fiumi e torrenti n. : 8 (oltre a numerosi altri torrenti minori) STRADE Statali Km. 7,28 Provinciali Km. 9,70 Comunali Km. 930,69 Vicinali Km. 178,80 Autostrade Km. 41 PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI - Piano Regolatore adottato si X no Deliberazione Consiglio Comunale n. 74 del Piano Regolatore approvato si X no Decreto Presidente Giunta Regionale n. 44 del Programma di fabbricazione si no X - Piano edilizia economica e popolare si no X PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Decreto Presidente Giunta Regionale n. 853 del Industriali si X no - Artigianali si X no - CommercialiI si no X Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (ART. 12 comma 7 D. L.vo 77/95) si X no Se sì indicare l'area della superficie fondiaria (in mq.) AREA INTERESSATA P.E.E.P. = = P.I.P mq. = 1 AREA DISPONIBILE

60 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO SUPERFICIE IN KMQ. 235 ALTITUDINE MASSIMA SLM (M. FAIALLO) ALTITUDINE MINIMA SLM. 0 AREE VERDI PARCHI E GIARDINI ha. GEOLOGIA Estremamente eterogenea, con presenza di rocce sedimentarie (calcaree e argillose), magmatiche, effusive e metamorfiche. Elevata instabilità geomorfologica e strutturale. RILIEVI MONTAGNOSI E COLLINARI Tutto il territorio risulta collinare e montuoso ad eccezione dei fondovalle e dei corsi d'acqua principali e di limitati tratti costieri. PARCHI Villa Galliera (Voltri), Villa Fiammetta, Villa Banfi, Villa Rosa, Villa Doria, Villa Pallavicini (Pegli), Villa Rossi (Sestri), Villa Carrega, Villa Garibaldi (Bolzaneto), Villa Dufour, Villa Scassi, Villa Currò, Villa Giuseppina, Villa Rosazza, Villa Gruber, Villa Piaggio, Castello D'Albertis, Villetta Di Negro, Parco dell'acquasola, Villa Croce, Villa Imperiale, Villa Cambiaso, Villa Bombrini, Villa Gambaro, Villa Staldter, Villa Gentile, Villa Sciallero, Villa Aloi, Villa Garibaldi (Quarto), Villa Serra, Villa Serra (Cornigliano), Villa Gropallo, Villa Grimaldi, Villa Luxoro (Nervi), Valletta Cambiaso. OASI DI PROTEZIONE NATURALE Parco delle Mura (Peralto); Parco di Punta Martin; Monte Pennello; Parco del Monte Beigua (porzione). AREE BOSCHIVE Molto diffuse a monte della fascia costiera e dell'urbanizzato. LAGHI Alcuni bacini artificiali, esterni al territorio comunale. 2

61 FIUMI E TORRENTI Da ponente a levante scorrono: t. Cerusa, t. Leira, t. Branega, t. Varenna, t. Chiaravagna, t. Polcevera, t. Sturla, t. Nervi, oltre a numerosi altri torrenti minori. CASCATE Nessuna SORGENTI Numerose, di modesta portata, diffuse principalmente nel settore centrale e di ponente. CLASSIFICAZIONE DI MONTANITA' Ai sensi del R.D. 3267/1923 risultano classificati "Bacini montani" la Val Polcevera, la parte più settentrionale della Val Bisagno e due piccole aree presso le località Bric Marino e Bric dell'olmo. CLASSIFICAZIONE DI SISMICITA' Con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 marzo 2003 pubblicata sulla G.U. n 105 in data 8 maggio 2003 sono definiti i nuovi criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale. La Regione Liguria con atto di Giunta n.530/2003 ha classificato il territorio comunale genovese nella classe di rischio n.4. E' in corso, da parte della Regione, la predisposizione del piano regionale delle verifiche in prospettiva sismica del patrimonio edilizio. NOTIZIE DI IGIENE AMBIENTALE Le principali fonti di inquinamento sono di natura atmosferica o derivanti da scarichi fognari (la lunghezza della rete fognaria è pari a 800 km., mentre i depuratori in funzione sono 7). STRADE AUTOSTRADE KM. 41 Statali km. 7,28 - superficie mq Provinciali Km. 9,70 - superficie mq Comunali km. 930,69 - superficie mq Vicinali Km. 178,80 - superficie mq Private Km. 264,24 - superficie mq Demaniali Km. 11,69 - superficie mq TOTALE Km ,40 mq ========== ======== 3

62 STRUMENTI URBANISTICI E PROGRAMMATORI VIGENTI Considerazioni di carattere generale In relazione agli strumenti urbanistici si precisa in primo luogo che l elemento programmatorio non può avere che valenza di medio termine e che la strumentazione urbanistica ordinaria effettuata nell anno solare non è che una modesta componente degli interventi che i settori operativi attuano in conformità del Piano Urbanistico Comunale o sulla base di strumenti urbanistici in senso lato approvati negli anni precedenti. Si sottolinea peraltro come sempre più la pianificazione urbanistica si svolga mediante piani complessi che coinvolgono anche aspetti finanziari, contributi pubblici e risorse private. Quindi non vale nel caso urbanistico una pedissequa ed automatica elencazione di strumenti che del resto non hanno attuazione anno per anno, ma l indirizzo generale, per vederne la coerenza nel medio termine con gli investimenti da effettuare. Pertanto si ritiene di dover enunciare una serie di considerazioni di carattere generale e di esame delle criticità e conferme delle coerenze urbanistiche. L argomento saliente della programmazione urbanistica è l emanazione del decreto del Presidente della Giunta regionale n. 44 in data 10 marzo 2000 che approva la variante integrale al Piano Regolatore Generale con valore di Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.), ai sensi della legge urbanisca regionale n. 36 del 4 settembre 1997; di tale approvazione il Comune ha preso atto, accettandone integralmente le prescrizioni, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 90 in data 10 luglio Il Piano risulta aderente all esigenza di profonda trasformazione fisica di cui la città necessita per poter rilanciare, in maniera durevole, la propria economia, e per ristabilire concretamente condizioni di vita maggiormente equilibrate e qualitativamente elevate. Il Piano propone una scelta di riequilibrio complessivo del territorio, che tende a raggiungere l obiettivo del riassetto idrogeologico e la riqualificazione urbana, limitando drasticamente la modificazione di aree collinari e naturali, per concentrare le proprie risorse nella riconversione e nel recupero della città esistente. Il decremento demografico ha aperto la possibilità di limitare la potenziale operatività di interventi di nuova edificazione su aree libere e naturali che, se attuati, sarebbero complessivamente negativi per l assetto del territorio e precluderebbero l efficacia degli obiettivi di recupero e di riqualificazione, sia in termini idrogeologici sia in termini ambientali. 4

63 Ad esso si aggiungono criticità di importanza assoluta, quali l emergenza ambientale determinata dall accentuarsi del dissesto geologico e la crisi economica che ha amplificato a Genova il fenomeno della disoccupazione ed il problema di una revisione totale del settore produttivo. Il tema ambientale viene affrontato sotto due aspetti: 1. la riqualificazione anche ecologica esterna all ambito urbano con attenzione precipua all assetto vegetazionale voluto dal Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico od il recupero ambientale del litorale libero da opere marittime; in tal senso oggi vige anche il Piano Territoriale Provinciale, che assume particolare rilevanza proprio in relazione alla tutela del verde. 2. la lotta al dissesto idrogeologico: in tal senso i Piani di Bacino Stralcio Provinciali hanno stabilito una specifica disciplina. Nel contesto del riequilibrio urbanistico assume grande rilevanza la soluzione dei problemi infrastrutturali con i loro riflessi sulla mobilità e sul traffico:. metropolizzazione della ferrovia;. completamento della metropolitana, realizzazione della tramvia in val Bisagno (attuati con lo strumento della Conferenza di Servizi);. completamento della viabilità del Polcevera e realizzazione dell asse Lungomare Canepa verso ponente e verso levante;. viabilità a mare del Ponente cittadino;. tunnel subportuale; - nodo autostradale Genova Est; - grandi opere previste dalla L. 443/2001 Legge Obiettivo. Il riassetto, come detto, non può non interessare il litorale e pertanto è in corso un ulteriore positivo contronto con l Autorità Portuale per restituire alla funzione urbana il massimo degli spazi possibili nel rispetto dell operatività del nuovo porto (fascia di rispetto di Prà, porto storico, litorale di Voltri, porticciolo per Sestri, porticciolo di Pegli, porticciolo Foce). In tale contesto si è costituita fra Regione,Provincia,Comune e Autorità Portuale l Agenzia waterfront-territorio. Ulteriore tema rilevante è quello dei grandi servizi urbani:. riassetto della installazione A.M.T. con ricollocazione delle autorimesse ed officina;. riorganizzazione della viabilità di Scarpino. 5

64 Ancora è da segnalare la riconversione e riqualificazione delle aree industriali, in particolare del ponente cittadino:. ex manifattura Tabacchi;. interventi di reindustrializzazione delle aree della Valpolcevera, per rilocalizzazione del mercato all ingrosso oggi nel tessuto urbano di Corso Sardegna;. interventi volti all insediamento di attività commerciali e direzionali nell area di Campi e, più in generale, le attività di riqualificazione e riconversione aree poste in essere dalla Società Genova Sviluppo. Sono da evidenziare i programmi di riqualificazione urbana finalizzati alla realizzazione di interventi di recupero edilizio o funzionale di alcuni ambiti urbani (attuati con lo strumento della Conferenza di Servizi);. Zona di Porta Soprana - san Donato;. Zona del Carmine - Istituto Brignole;. P.zza Sopranis - ex fabbrica del ghiaccio;. Via del Mirto;. Via Bertolotti - Cornigliano - intervento ARTE;. Sampierdarena - area Fiumara; oltre ad interventi per la realizzazione di residenze per anziani e parcheggi pubblici e privati (tra i quali il parcheggio pubblico di Spianata Acquasola e numerosi parcheggi di uso privato in aree comunali in regime di diritto di superficie). Si sottolinea, inoltre, il programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio (PRUSST), relativo agli ambiti di intervento della Val Polcevera, del Centro Storico e della Val Bisagno, che consiste in un insieme coordinato di azioni finalizzate all avvio di una sperimentazione sulle azioni amministrative e sui moduli operativi più efficaci per attivare finanziamenti pubblici e privati per gli interventi in aree urbane. Ultimo elemento che si segnala è il tentativo di riportare il baricentro della città verso la città vecchia - antica attraverso il suo risanamento, il recupero del patrimonio storico ed architettonico in prosecuzione di quanto prodotto ed indotto dagli interventi nella zona di Sarzano (Facoltà di Architettura), di Porta Soprana, Prè, Darsena. Porto Antico (recupero funzionale del camminamento di ronda al Mandraccio; recupero funzionale espositivo di Porta Siberia;attività propedeutiche finalizzate alla promozione di un Accordo di Programma per l area di Ponte Parodi). 6

65 Strumenti urbanistici A titolo esemplificativo si elencano alcuni strumenti urbanistici, in itinere o recentemente approvati, che attuano il completamento o le ricuciture della città entro i suoi limiti attuali ed alcuni strumenti per la realizzazione di spazi per servizi: - Progetto Urbanistico Operativo per la realizzazione di un insediamento residenziale in via Emilia/via Piacenza; - progetti edilizi attuativi dello schema di assetto urbanistica area Promontorio S. Benigno; - definizione dell accordo di programma per il porticciolo turistico di Genova Pegli (DPR 509/97) - schema di assetto urbanistico passeggiata di Voltri; - completamento piano interventi in area di Corso Europa Quarto/Villa Doria Spinola; - iniziativa Gaslini 2000 in aree a Quarto; - schema di assetto urbanistico area a Campi; - progetto edilizioaree/immobili ex ELAH in via Piandilucco a Pegli; - progetto definitivo del canile municipale; - variante all accordo di programma relativo al porticciolo turistico di Genova Sestri Ponente; - accordo di programma relativoad aree site a Genova Molassana (località Cà di Ventura); - definizione dell accordo di programma per la realizzazione del Technology Village sulla collina degli Erzelli a Genova; - definizione dell accordo di programma per la realizzazione di un complesso sportivo con campo da Golf in località Acquasanta. Gli accordi di Programma e le Conferenze di Servizi sono altri strumenti finalizzati all attuazione di interventi di riqualificazione, recupero, completamento, riconversione delle aree cittadine. Conclusioni I piani ed i progetti urbanistici ed edilizi avviati e/o approvati, e/o attuati nell arco dell anno, di massima coerentemente con le scelte programmatorie ed attuative del PUC e con le previsioni di bilancio, incidono sul bilancio comunale diversamente ed in modo articolato a seconda delle tipologie degli atti in questione: - gli interventi/piani/progetti convenzionati attuativi comportano direttamente entrate per il Comune in termini di contributi di costruzione (ex oneri di urbanizzazione) e di opere urbanizzative ( verdi pubblici, parcheggi, strade, locali per servizi ecc.); 7

66 - i piani, programmi speciali, unitamente a progetti preliminari di opere pubbliche, consentono di attivare canali di finanziamento necessari per la realizzazione di interventi pubblici o di interesse pubblico; - altri piani/regolamenti consentono, infine, di razionalizzare e ottimizzare le attività interne, oltre ai procedimenti previsti per il rilascio dei permessi di costruire. Tutto ciò consente di pervenire ad un risparmio/riduzione di risorse e tempi di lavoro. Si ritiene, inoltre, opportuno segnalare come si stiano attivando modalità attuative di inteventi pubblici attraverso il privato, quale ad esempio il convenzionamento di servizi sia in termini realizzativi che gestionali. E sempre più attuale anche la realizzazione di opere, infrastrutture, servizi a cura di enti pubblici o a carattere pubblico, che inducono un adeguamento, miglioramento o crescita della qualità della vita senza incidere direttamente sulla politica di investimenti del Comune, pur restando perfettamente coerenti con la programmazione urbanistica. Parte delle infrastrutture costiere, con conseguente riassetto ecologico ed ambientale del litorale vengono attuate in coerenza tra il Piano Urbanistico Comunale, il Piano Regolatore Portuale, i piani di sviluppo dell Ente ferrovie e di altri, senza movimentare specifiche poste del piano degli investimenti realizzato dal Comune. Gli interventi di recupero ambientale, di riqualificazione urbana e di riconversione delle aree industriali, vengono finanziati anche tramite Provincia, Regione, Stato e privati, in coerenza con il P.U.C. 8

67 - INQUINAMENTO ATMOSFERICO: SUPERAMENTI DELLA SOGLIA DI ATTENZIONE Stazioni tipo A Stazioni tipo B Mesi Acquasola Quarto Sestri pon. Villa Rimessa Collegio corso Firenze Bolzaneto Multedo raggio AMT Calasanzio* SO 2 CO O 3 NO 2 SO 2 CO O 3 NO 2 SO 2 CO O 3 NO 2 SO 2 SO 2 SO 2 SO 2 CO NO 2 SO 2 CO NO 2 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Mesi Stazioni tipo C corso Sardegna Brignole via XX Settembre P. Masnata C. Gastaldi giardini Melis Stazione tipo D Giovi SO 2 CO NO 2 SO 2 CO NO 2 SO 2 CO NO 2 CO NO 2 CO NO 2 SO 2 CO NO 2 O 3 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

68

69 Precipitazioni e temperature Mese Precipitazioni in mm totale mensile media mensile ventennio ventennio massime temperature medie ventennio minime Gennaio 86,9 0,2 29,6 12,0 11,8 11,3 6,1 5,7 4,7 Febbraio 55,6 0,0 69,0 12,6 11,3 12,3 6,6 4,4 7,2 Marzo 71,0 15,6 54,0 15,2 16,1 13,2 8,9 8,8 7,1 Aprile 101,1 104,0 77,0 16,9 17,2 17,2 10,9 11,1 10,6 Maggio 69,4 34,2 21,2 24,0 15,1 16,7 Giugno 54,2 22,8 24,2 27,8 18,3 21,8 Luglio 27,0 27,6 27,5 28,5 21,4 22,1 Agosto 75,8 0,6 28,0 30,7 21,8 24,8 Settembre 150,4 73,8 24,4 25,2 18,2 17,8 Ottobre 156,4 115,6 20,5 18,2 14,7 12,2 Novembre 139,0 256,8 15,4 14,9 10,0 10,1 Dicembre 78,0 276,0 12,4 12,2 6,9 6,7 TOTALE 1.064,8 927, ,0 Precipitazioni 250,0 200,0 millimetri 150,0 100,0 50,0 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre media ventennio

70 LOCALITÀ ABITATE - ALTIMETRIA E LOCALIZZAZIONE Località abitate Altitudine* Circoscrizione Località abitate Altitudine * Circoscrizione Centri abitati: Ceresola 120 VAL POLCEVERA ( Bolzaneto ) ACQUASANTA 165 PONENTE ( Voltri ) Chiesino 93 PONENTE ( Pegli ) AGGIO 350 VAL BISAGNO ( Struppa ) Ciambrin 110 VAL POLCEVERA ( Bolzaneto ) BEGATO 275 VAL POLCEVERA ( Rivarolo ) Collegio 40 PONENTE ( Pra' ) BURBA 80 VAL POLCEVERA ( Pontedecimo) Costa d'aggio 247 VAL BISAGNO ( Struppa ) FIORINO 244 PONENTE ( Voltri ) Cremeno 150 VAL POLCEVERA ( Bolzaneto ) GENOVA 24 Creto 616 VAL BISAGNO ( Struppa ) MONTELUNGO 315 VAL BISAGNO ( Struppa ) Filanda Profondo 70 PONENTE ( Pegli ) PINO SOPRANO 314 VAL BISAGNO ( Molassana ) Fregoso 306 VAL POLCEVERA ( Rivarolo ) VESIMA 50 PONENTE ( Voltri ) Garbo 170 VAL POLCEVERA ( Rivarolo ) La Presa 162 VAL BISAGNO ( Struppa ) Molini di Trensasco 118 VAL BISAGNO ( Molassana ) Nuclei abitati: Nocetto 397 VAL BISAGNO ( Struppa ) Borgano 384 VAL BISAGNO ( Struppa ) Padri Passionisti 120 PONENTE ( Pegli ) Bricco 321 VAL POLCEVERA ( Pontedecimo ) Premanico 210 LEVANTE ( Valle Sturla ) Camaldoli 322 BASSA VAL BISAGNO ( Marassi ) Ravin 300 PONENTE ( Voltri ) Camposilvano 350 PONENTE ( Pegli ) Ronco 160 VAL POLCEVERA ( Bolzaneto ) Cantalupo 50 PONENTE ( Pegli ) Sambuco 400 PONENTE ( Voltri ) Carpenara 200 PONENTE ( Pegli ) San Biagio 198 VAL POLCEVERA ( Pontedecimo ) Carpinello 120 VAL POLCEVERA ( Bolzaneto ) San Carlo 350 PONENTE ( Pegli ) Cartagenova 244 VAL BISAGNO ( Molassana ) San Nicolo 159 PONENTE ( Voltri ) Carii pola 280 LEVANTE ( Valle Sturla ) Serino 194 VAL BISAGNO ( Struppa ) Case Brusinetti 155 PONENTE ( Voltri ) Serrato 225 VAL BISAGNO ( Struppa ) Case Condotti 188 PONENTE ( Pegli ) Stazione Acquasanta 180 PONENTE ( Voltri ) Case Porcelletta 160 PONENTE ( Voltri ) Vignolo 163 PONENTE ( Pra' ) Cavassolo 123 VAL BISAGNO ( Struppa ) Villa Piston 100 PONENTE ( Pegli ) Per "località abitata" si intende l'area più o meno vasta di territorio sulla quale sono situate una o più case, raggruppate o sparse. Le località abitate sono classificate in centri abitati, nuclei abitati, case sparse. Il "centro abitato" è un aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di continuità caratterizzato dall'esistenza di servizi o esercizi pubblici costituenti la condizione di una forma autonoma di vita sociale. Il "nucleo abitato" è una località abitata priva del luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di case contigue o vicine con almeno cinque famiglie e con interposte strade, sentieri, spiazzi, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili, purché l'intervallo tra casa e casa non superi una trentina di metri e sia in ogni modo inferiore a quello intercorrente tra il nucleo stesso e la più vicina delle case manifestatamente sparse. Le "case sparse" sono quelle disseminate nel territorio comunale a distanza tale tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato. * L'altitudine è riferita al luogo centrale di ciascuna località abitata. ** II centro abitato "Genova" si estende in tutte le circoscrizioni Fcnte- ISTAT

71 VERDE PUBBLICO E ZONE FORESTALI PER CIRCOSCRIZIONE (mq.) Anno 2001 Circoscrizione Verde pubblico Verde arredo Verde attrezzato Parchi pubblici Totale Zone forestali I - CENTRO EST Oregina - Lagaccio Prè - Molo - Maddalena Castelletto Portoria II - CENTRO OVEST Sampierdarena S. Teodoro III BASSA VAL BISAGNO S. Fruttuoso Marassi IV VAL BISAGNO Staglieno Molassana Struppa V VAL POLCEVERA Rivarolo Bolzaneto Pontedecimo VI MEDIO PONENTE Sestri Cornigliano VII PONENTE Veltri Pra' Pegli VIII MEDIO LEVANTE Foce S. Martino S. Francesco d'albaro IX LEVANTE Valle Sturla Sturla - Quarto Nervi - Quinto - S. Ilario Totale GENOVA Fonte: Comune di Genova - Direzione Servizi Tecnico-Patrimoniali e Verde - U.O. Gestione del Verde.

72 - AZIENDA MOBILITA E TRASPORTI - DATI RELATIVI ALLA RETE URBANA - Anni Anni-Mesi Media giornaliera vetture in circolazione (ore di punta feriali) * Km. percorsi * Passeggeri trasportati paganti " Introiti (euro)*' , , , , , , , , , , per mese Gennaio ,00 Febbraio ,34 Marzo ,31 Aprile ,84 Maggio ,13 Giugno ,53 Luglio ,51 Agosto ,01 Settembre ,23 Ottobre ,37 Novembre ,71 Dicembre ,92 Totale ,90 * Esclusi i servizi secondari ( funicolari e ascensori ) ** Compresi i servizi secondari. Per " passeggeri " deve intendersi il numero dei viaggi a pagamento iniziati senza tener conto di quelli effettuati oltre il primo usufruendo della tariffa ordinaria. Dal mese di gennaio 1996 tale dato viene calcolato utilizzando dei parametri leggermente diversi rispetto al passato, pertanto non è più confrontabile con gli anni precedenti. Gli "introiti" della rete urbana, dal mese di ottobre 1997, risentono dell'applicazione del Decreto Governativo n.328 dell relativo ai documenti di viaggio, che introduce un'iva del 10%:. A partire dal mese di gennaio 1998, tale dato viene riportato al netto dell'iva. Fonte: A.M.T.

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