Una società a RIFIUTI ZERO

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Ricardo Cavaliere
8 anni fa
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1 Una società a RIFIUTI ZERO di Fabrizio NARDO fabrizio.nardo@retiasrl nardo@retiasrl.eueu

2 Agenda Premesse Rifiu% Zero ovvero Rivoluzione Industriale Aspe+ della Rivoluzione industriale Quali Strumen7 applica7vi Il sistema dell Incen7vazione/Disincen7vazione Rifiu7 Zero fabrizio NARDO 2

3 Premesse L a@uale norma7va sui rifiu7 deriva dal d.lgs lgs.. 22/97 ovvero decreto Ronchi Nella norma7va figlia del decreto Ronchi la ges7one integrata dei rifiu7, pur rispe@ando la scala di priorità teorica pone l a@enzione l sopra@u@o su raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiu7 Nell approccio Rifiu7 Zero il cuore della ges7one dei rifiu7 diventano le poli7che di prevenzione e riduzione della produzione di rifiu7 e il riuso fabrizio NARDO 3

4 Premesse Decreto Ronchi vs.. Rifiu9 Zero Decreto Ronchi Riduzione Riuso Raccolta Differenziata Riciclaggio Recupero di energia Smaltimento Rifiuti Zero Prevenzione & Riduzione Riuso Raccolta Differenziata Riciclaggio Recupero di materia fabrizio NARDO 4

5 Rifiu% Zero ovvero Rivoluzione Industriale Una società sostanzialmente sostenibile necessita di 3 stravolgimenti culturali, economici e industriale Rivoluzione Energetica (in progress) Consumo territorio zero Rivoluzione Industriale La Rivoluzione Energetica è già in corso. La seconda è agli arbori.. La terza è sinonimo di razionalizzazione e minimizzazione dell uso delle risorse del pianeta. NB Geremy Rifkin,, a mio giudizio erroneamente, individua nella Rivoluzione energetica la III Rivoluzione Industriale fabrizio NARDO 5

6 Rifiu% Zero ovvero Rivoluzione Industriale Rivoluzione industriale vuol dire Re-design di ogni ciclo produttivo, affinchè risulti a scarti zero (estrazione mineraria, cicli industriali, pesca e agricoltura, ecc.) Ciclo chiuso nella commercializzazione dei prodotti (prima di commercializzare un nuovo prodotto occorre conoscere già il sistema di recupero e riciclaggio. P. es. il consorzio mondiale PV- Cycle per i moduli FV può essere un ottimo modello di riferimento) Riciclo dei materiali post-consumo fabrizio NARDO 6

7 Aspe; della Rivoluzione industriale Industria tradizionale Rivoluzione Industriale Creazione di fabbisogni fittizi Prodotti non durevoli destinati ad un uso breve Consumo irrazionale di materia ed energia Irresponsabilità sulle esternalità del ciclo di vita dei prodotti Prodotti integrati ovvero componibili Prodotti destinati ad un uso duraturo Prodotti pensati per avere upgrade (PC, Auto, Elettrodomestici, ecc.) Prodotti facilmente scomponibili per essere facilmente avviati al riciclo Cicli di produzione senza scarti ma con sottoprodotti valorizzabili fabrizio NARDO 7

8 Aspe; della Rivoluzione industriale Prodotti integrati ovvero (s)componibili Ogni prodotto deve essere ideato affinchè possa essere facilmente scomposto in parti integre e chimicamente (merceologicamente)) omogenee. Quindi facilmente avviabili all industria di riutilizzo. Facilità di sostituzione delle parti erose o usurate Facilità di avvio all industria del riciclaggio senza subire processi industriali preliminari significativi Minimizzazione del rifiuto da rifiuto nell industria del riciclaggio fabrizio NARDO 8

9 Aspe; della Rivoluzione industriale Prodotti destinati ad un uso duraturo Premesso il superamento della filosofia commerciale usa e getta Ogni prodotto deve essere pensato affinchè l utilizzo risulti poco usurante, ogni progresso funzionale possa essere facilmente assorbito mediante upgrade (soprattutto nei prodotti ad alto contenuto di SW. P.es es. pc,, cellulari,, automobili, ecc. ) Eliminare tutti i prodotti monouso mediante l introduzionel di una tassazione molto elevata. P.es es.. gli imballaggi primari possono essere riutilizzati per moltissimi cicli (bottiglie di vetro, contenitori in plastica per liquidi, ecc.) Le industrie dell elettronica elettronica e dei beni durevoli hanno l obbligo l del ritiro e riciclaggio dei propri prodotti post-consumo Standardizzazione degli apparecchi ausiliari (batterie cell., caricatori cell., cartucce e toner stampanti). I modelli possono essere diversi ma devono utilizzare gli stessi dispositivi ausiliari. Non c èc alcun motivo perché le stampanti devono avere cartucce diverse. Lo stesso vale per le batterie e per i caricatori di cellulari. fabrizio NARDO 9

10 Rivoluzione industriale Cicli di produzione senza scarti Ogni processo industriale deve essere razionalizzato al fine di conseguire la massima efficienza energetica e materiale possibile Il processo industriale deve essere sviluppato in modo da valorizzare tutti gli scarti che devono diventare sostanzialmente sottoprodotti I sottoprodotti devono, primariamente, essere valorizzati all interno dello stabilimento che li produce Lo scarto non valorizzabile all interno dello stabilimento che lo ha prodotto è un rifiuto speciale da avviare al riciclo Occorre sostituire tutti i processi di recupero energetico fondati dulla combustione con processi di recupero di materia mediante tecnologia GtL (Gas to Liquids) ) che trasforma ogni sostanza organica in carburanti verdi ad elevata prestazione e/o in sostanze chimiche pregiate. fabrizio NARDO 10

11 Strumen9 applica9vi Le linee guida esposte non devono rappresentare un obbligo impositivo Le linee guida per il conseguimento della Rivoluzione Industriale che porta ad un sistema economico-sociale a Rifiuti Zero devono essere implementate mediante politiche di incentivazione/disincentivazione Sono le industrie che devono farsi carico dell intero ciclo di vita dei propri prodotti => azzerare i costi delle esternalità (costi di smaltimento, costi sanitari, impatti ambientale, ecc.) La responsabilità sulle esternalità addebitate alle aziende produttrici di beni amplificherà commercialmente (ed economicamente) le differenze tra green economy ed economia del consumo fabrizio NARDO 11

12 Incen9vazione/Disincen9vazione Incentivazione Regime autorizzativo (realmente) semplificato IVA agevolata Contributi economici alle industrie e incentivi agli acquirenti Disincetivazione Regime autorizzativo cautelativo IVA penalizzante sulla base di classi LifeCycle simili a alle classi energetiche per gli elettrodomestici e gli edifici. Tassa sulle esternalità fabrizio NARDO 12

13 Rifiuti Zero L avvio della Rivoluzione Industriale (a rifiuti speciali zero) è in grado di soddisfare 3/5 dettami (Riduzione, Riuso, Riciclaggio) dell obiettivo RZ Recupero di Energia (IGCC+CSS) mediante gassificazione con cattura della CO2 Rimangono: Raccolta differenziata (FORSU) Recupero di materia (FORSU ovvero compostaggio, GtL ovvero produzione di carburanti puliti e di sostanze della chimica di base) fabrizio NARDO 13

14 Conclusioni Le ultime direttive sui rifiuti sono in realtà un tentativo (l ennesimo) di migliorare l attuale l legislazione sulla gestione dei rifiuti. Dove però gli aspetti più importanti (riduzione e riuso) sono poco più di enunciati Progettare una società a Rifiuti Zero implica una rivoluzione industriale in cui le politiche di riduzione dei rifiuti devono essere applicate alla fonte (industria), laddove i rifiuti si producono e i prodotti sono destinati a diventare rifiuti. Per questo è corretto parlare di Rivoluzione Industriale. fabrizio NARDO 14

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