IL PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DI LAVORO 2 parte: gli infortuni sul lavoro
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- Tito Carlo Grande
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1 IL PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DI LAVORO 2 parte: gli infortuni sul lavoro Gianfranco Cervellin U.O.C. Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Azienda Ospedaliera di Parma Parma 13 aprile 2007 Infortunio sul lavoro: i tre elementi caratterizzanti. T.U , n Causalità violenta ( esteriorità + idoneità lesiva +concentrazione cronologica ) 2. Occasione di lavoro ( professionalità del rischio + finalità lavorativa ) 3. Evento dannoso ( morte o inabilità permanente assoluta o inabilità temporanea assoluta > 3 gg. ) 1
2 INAIL INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI NEGLI ANNI GESTIONE INDUSTRIA AGRICOLTURA DIPENDENTI STATO TOT. INFORTUNI INAIL ANNO 2002 INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO DENUNCIATI INDUSTRIA AGRICOLTURA 167 DIPENDENTI STATO 24 TOTALI
3 INAIL ANNO 2003 INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO DENUNCIATI INDUSTRIA AGRICOLTURA 120 DIPENDENTI STATO 11 TOTALI INAIL INDUSTRIA MASCHI FINO A 34 a > 65 a TOTALE
4 INAIL INDUSTRIA FEMMINE FINO A 34 a > 65 a TOTALE Al P.S. di Parma, a.d. 2003: Altro 51 Autolesione 103 Incidente stradale 5074 Infortunio sul lavoro 7802 Intossicazione 236 Lesione accidentale Malattia Medicazione 208 Morso di animale 246 Opera di terzi 1051 Sportivo 1990 Accessi totali Certificati INAIL 8469 ( 10.81% ) 4
5 Al P.S. di Parma, a.d. 2004: Altro 9 Autolesione 72 Incidente stradale 4952 Infortunio in itinere 1387 Infortunio sul lavoro 7793 Intossicazione 171 Lesione accidentale Malattia Medicazione 343 Morso di animale 268 Opera di terzi 1044 Sportivo 2121 Accessi totali Certificati INAIL 8434 ( 11.15% ) La torta altro autol. inc.str. inf.it. inf.lav. intoss les.acc. malatt. medicaz. morso an. opera t. sport. 5
6 Certificati INAIL 8469 = 163 / settimana = 23 / giorno 2004 Traumi totali Certificati INAIL 8469 ( 24.8 % ) TIPI DI INFORTUNI 1. FERITE - EMORRAGIE 2. USTIONI 3. INTOSSICAZIONI 4. INGESTIONE/ASPIRAZIONE DI CORPO ESTRANEO 5. FOLGORAZIONE 6. TRAUMI- FRATTURE 6
7 PICCOLE FERITE Si lavano con acqua L alcool non disinfetta Se possibile lasciarle scoperte Medicazioni leggere Pochi intrugli Molta pulizia EMORRAGIE: fuoriuscita di sangue dal sistema circolatorio. EMORRAGIE INTERNE EMORRAGIE ESTERNE EMORRAGIE VENOSE EMORRAGIE ARTERIOSE 7
8 EMORRAGIE Valutare: ETA SEDE ENTITA Il paziente ai nostri occhi si può presentare: a) PALLIDO-SUDATO b) IPOTESO-TACHICARDICO c) POLSO FILIFORME d) IN STATO DI SHOCK COSA FARE? -Cercare di arrestare l emorragia -Posizione anti-shock EMORRAGIE 1. Posiziona il paziente in posizione ANTI-SHOCK Tratta eventuali emorragie 3. Chiama il 118 8
9 EMORRAGIE COMPRESSIONE LOCALE BENDAGGIO COMPRESSIVO PUNTI DI COMPRESSIONE 9
10 USTIONI LESIONE ACUTA DELLA PELLE E/O DELLE MUCOSE E DI ALTRI TESSUTI MOLLI PROVOCATA DA AGENTI FISICI O CHIMICI L ustione può essere di tale gravità da comportare una perdita della funzione protettiva e di regolazione della temperatura corporea della pelle, con aumentato rischio di infezioni, ed una perdita abbondante di liquidi corporei con rischio di shock. INDICI DI GRAVITA : 1. Temperatura e natura dell agente ustionante 2. Tempo di esposizione 3. Profondità della lesione 4. Estensione della superficie ustionata 5. Sede della lesione 6. Età 7. Patologie pre-esistenti CAUSE E MECCANISMI 1- Fuoco AGENTI FISICI 2- Liquidi, vapori, fluidi e solidi ad alta temperatura 3- Corrente elettrica 4- Radiazioni 5- Ghiaccio AGENTI CHIMICI 1- Acidi forti (fosforico, cloridrico, solforico) 2- Basi forti (soda caustica, ammoniaca, composti del cloro ) SUBITO, IN SICUREZZA: Bagnare copiosamente la sede dell ustione 10
11 CLASSIFICAZIONE DELLE USTIONI PROFONDITA : 1 GRADO Interessano la superficie della pelle (epidermide). Arrossamento della pelle. Si risolvono generalmente spontaneamente senza lasciare traccia. Dolore localizzato 2 GRADO Interessano gli strati più profondi della pelle (derma), con la caratteristica presenza di bolle. Richiedono trattamento e profilassi antitetanica. IL PAZIENTE AVVERTE DOLORE. 3 GRADO Distruzione della pelle ( e oltre ) a tutto spessore: si ha spesso la carbonizzazione dei tessuti. IL PAZIENTE NON AVVERTE DOLORE. Primo grado: possiamo fare da soli! Secondo grado: da soli se piccole dimensioni e non su volto o genitali. Terzo grado: sempre al Pronto Soccorso! 11
12 Injury deaths by mechanism: US, 2002 (Level 1) Number of deaths Motor Vehicle Traffic Firearm Poisoning Falls Suffocation Drowning Selected Mechanisms of injury Injury Deaths according to matrix: US, 2002 (Level 2) Number of deaths Motor Vehicle Traffic Firearm Poisoning Falls Suffocation Drowning Selected Mechanisms of injury Unintentional Self-harm Assault Undetermined Legal int/other 12
13 AVVELENAMENTI VELENO: SOSTANZA CHIMICA CHE PRODUCE REAZIONI AVVERSE IN UN ORGANISMO VIVENTE SOST.CHIMICHE: DESTINATE ALL USO UMANO (cibi, farmaci, cosmetici, ) NON PREVISTE PER L UOMO (detergenti, prodotti per uso industriale, sost. vegetali che non rientrano nella categoria dei cibi o dei farmaci) SOVRADOSAGGIO: ESPOSIZIONE A QUANTITA ECCESSIVE DEI PRIMI E AD UNA QUALSIASI DOSE DEI SECONDI. AVVELENAMENTO: DANNI: LOCALI SISTEMICI GRAVITA DIPENDE: * DOSE ESPOSTA * POTENZA DEL VELENO * TEMPO DI CONTATTO * TIPO E CONDIZIONE DELLA SUPERFICIE * CONDIZIONI PREESISTENTI DEL SOGGETTO INTOSSICAZIONI: PER VIA INALATORIA PER INGESTIONE (per bocca) PER VIA PARENTERALE (via iniettiva) PER VIA CUTANEA 13
14 COSA FARE? DOMANDARE: QUALE sostanza è stata assunta? QUANTA ne è stata ingerita? QUANDO è avvenuta l ingestione? Il paziente ha VOMITATO? CHIAMA IL 118!! INTOSSICAZIONI DA INALAZIONI SONO CAUSATE DALLA INALAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE PRESENTI NELL ARIA QUINDI: * ANCHE IL SOCCORRITORE E A RISCHIO DI INTOSSICAZIONE * SPESSO PIU PERSONE COLPITE INSIEME LE PIU COMUNI: MONOSSIDO DI CARBONIO FUMI DI INCENDIO GAS DOMESTICO ESALAZIONI CHIMICHE 14
15 COSA FARE? 1 : SALVAGUARDARE LA PROPRIA INCOLUMITA Valutare la scena Arieggiare l ambiente Rimuovere il paziente dall ambiente in cui giace Chiudere eventualmente il rubinetto del gas Chiamare il 118 NESSUNA FIAMMA O SCINTILLA!!! Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Cause più frequenti -PEZZI DI CIBO -PROTESI DENTARIE Fattori favorenti -ASSUNZIONE DI ALCOOL / DROGHE -ALTERAZIONE DELLA DEGLUTIZIONE -ETA 15
16 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo OSTRUZIONE PARZIALE FLUSSO RESPIRATORIO VALIDO (il paziente riesce a tossire): NESSUNA MANOVRA DI DISOSTRUZIONE -Incoraggia il paziente invitandolo a tossire -Attiva il 118 se l ostruzione parziale persiste FLUSSO RESPIRATORIO DEBOLE E INADEGUATO (tosse debole e inefficace, iniziale cianosi): TRATTA COME L OSTRUZIONE COMPLETA Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo OSTRUZIONE COMPLETA FLUSSO RESPIRATORIO ASSENTE - Impossibilità a parlare - Segnale universale di soffocamento (mani alla gola) - Rapida cianosi TRATTA CON LA MANOVRA DI HEIMLICH 16
17 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo MANOVRA DI HEIMLICH 17
18 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo MANOVRA DI HEIMLICH Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Trattamento del paziente che ha perso coscienza CHIAMA!!! Posiziona la vittima 2. Solleva lingua e mandibola ed effettua svuotamento digitale 3. Tenta la ventilazione: se inefficace 4. Verifica l iperestensione del capo e ritenta la ventilazione: se inefficace 5. Effettua 15 compressioni toraciche RIPETI LE ULTIME QUATTRO MANOVRE 18
19 FOLGORAZIONE Insieme delle alterazioni prodotte dal passaggio di energia elettrica attraverso il corpo umano. GRAVITA DIPENDE: * INTENSITA E TENSIONE * TIPO DI CORRENTE * RESISTENZA TESSUTI E TRAIETTORIA * TEMPO DI CONTATTO TIPO DI DANNI: * EFFETTI ELETTRICI: contrazioni muscolari a livello di tutti i distretti, fratture * EFFETTI TERMICI: ustioni,carbonizzazione, insuff.renale, danno neurologico, cardiaco FOLGORAZIONE: COSA FARE? 1 : SALVAGUARDARE LA PROPRIA INCOLUMITA 2 : DISATTIVARE L INTERRUTORE GENERALE 3 : ALLONTANARE LA FONTE DI CORRENTE 4 : ALLERTARE IL
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