Corso Base Emorragie Shock Ustioni

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1 Corso Base Emorragie Shock Ustioni

2 Le ferite Lesione che provoca la rottura della continuità della pelle Escoriazione Sfregamento o graffio che interessa lo strato superficiale della pelle Ferita da taglio Lesione provocata da un oggetto tagliente Ferita lacero contusa Lesione provocata da oggetti taglienti ma non uniformi es. pezzi di vetro Ferita da punta Lesione provocata da oggetti taglienti e appuntiti es. chiodi, schegge di vetro Avulsione Ferita caratterizzata da asportazione di lembi di pelle es. punta del naso, lobo dell orecchio

3

4 Trattamento delle ferite Controllare i parametri vitali: coscienza (G.C.S.), respiro (G.A.S.), circolo (frequenza e pressione). Tagliare gli abiti in corrispondenza della ferita Togliere anelli, bracciali, orologi ecc. NON estrarre corpi estranei Pulire la cute attorno alla ferita dall interno verso l esterno con garze sterili Usare acqua ossigenata NON usare polveri o pomate medicinali Coprire la ferita con garze sterili, bloccando la medicazione con del nastro cerotto.

5 Oggetti conficcati Possono essere pezzi di legno, un coltello, una scheggia di vetro Protocollo d intervento NON rimuovere l oggetto conficcato Tagliare i vestiti attorno alla ferita Pressione diretta per ridurre eventuale emorragia

6 Amputazione Si parla di amputazione quando viene completamente asportato un arto (inferiore o superiore) oppure un dito della mano Protocollo d intervento Controllo parametri vitali: coscienza (G.C.S.), resiprio (G.A.S.) e circolo (frequenza e pressione) Somministrare ossigeno Cercare di recuperare, se possibile, la parte amputata Pulire, disinfettare e fasciare il moncone amputato, controllando l emorragia Avvolgere la parte amputata in garze sterili, conservandola al freddo, unendo ghiaccio secco Effettuare velocemente il trasporto in PS

7 Le emorragie Si dividono in: Esterne Venose Sangue rosso scuro Il sangue scorre in modo costante e continuo Arteriose Sangue rosso vivo Il sangue scorre in modo rapido e cospicuo, a zampilli Interne

8 Arresto di una emorragia esterna PRESSIONE DIRETTA

9 Arresto di una emorragia esterna SOLLEVAMENTO DELL ARTO

10 Arresto di una emorragia esterna Punti di pressione in corrispondenza dei punti in cui passa un arteria principale Arteria brachiale per le emorragie degli arti superiori Arteria femorale per le emorragie degli arti inferiori Applicazione del laccio emostatico soluzione estrema, da usare solo se i metodi precedenti non danno risultati, ha una larghezza di 6-7cm, va posizionato a monte della ferita e allentato ogni 10 minuti per 2-3 minuti fino ad un massimo di 30 minuti, annotare l ora del posizionamento per riferirlo al PS Applicazione del bracciale dello sfigmomanometro

11 Emorragia interna Copiosa perdita di sangue non visibile dall esterno. Il sangue si raccoglie nelle cavità del nostro corpo. Può essere causata da oggetti non sufficientemente taglienti da penetrare la cute. Si sospetta una e.i. quando: Ferita penetrante Lividi sul collo, fratture alle costole o al torace Zone dell addome contuse o gonfie Iperestesia addominale Sangue nelle urine o nelle feci Frattura delle ossa pelviche o delle ossa lunghe (braccia o gambe gonfie) Stato di shock

12 Emorragia interna Non esiste nessun metodo per arrestare una e. i. Trattamento Controllo dei parametri vitali: coscienza (G.C.S.), respiro (G.A.S.), circolo (frequenza, pressione). Supporto psicologico Far assumere al paziente la posizione distesa e di riposo Allentare eventuali cinture o cravatte Arrestare eventuali emorragie esterne Prevenire lo stato di shock Trattare eventuali fratture Somministrare ossigeno Non somministrare nulla per bocca Attenzione al vomito Controllare sempre i parametri vitali Effettuare il trasporto non appena possibile

13 Lo stato di shock È l incapacità del sistema cardiovascolare di fornire una quantità sufficiente di sangue e quindi di ossigeno ai tessuti vitali dell organismo A causa di una insufficienza circolatoria il sangue non arriva ai vari distretti corporei in quantità sufficiente: fra tutti cervello, cuore e reni sono quelli che più ne risentono di questa ridotta ossigenazione È un evento che si accompagna con maggiore frequenza a situazioni traumatiche

14 Tipi di shock Shock emorragico o ipovolemico Dovuto ad una abbondante perdita di sangue o ad una forte disidratazione Shock cardiogeno Causato da una compromissione dell attività cardiaca Shock neurogeno Causato dell incapacità del sistema nervoso di regolare il diametro dei vasi sanguigni Shock psicogeno Dovuto a forti emozioni, paure, dolori molto violenti che causano una vasodilatazione con minor apporto di ossigeno al cervello Shock anafilattico Dovuto ad una violenta reazione a sostanze pericolose a cui il nostro corpo è allergico e può essere provocato da punture d insetti, inalazione di vapori o fumi, assorbimento dalla pelle di particolari sostanze come detersivi o fertilizzanti

15 Segni e sintomi dello shock Corpo Lesioni traumatiche, emorragie interne, emorragie esterne Polso Rapido e debole Respirazione Rapida e superficiale Irrequietezza ed agressività Cute Pallida,fredda, appiccicosa,sudorazione abbondante Sete, debolezza, nausea Livello di coscienza Alterato, mancanza di risposta agli stimoli, progressiva perdita di conoscenza Occhi Pupille dilatate Pressione bassa

16 Segni dello shock anafilattico Irrequietezza, spesso seguita da svenimento o stato di incoscienza Respirazione difficoltosa Polso rapido e debole Pressione bassa Marcato rigonfiamento del viso e della lingua, spesso con cianosi delle labbra e pallore intorno alla bocca Vomito Rigonfiamento delle caviglie e/o dei polsi

17 Sintomi dello shock anafilattico Prurito e bruciore cutaneo soprattutto in corrispondenza del viso, del torace e della schiena Senso di costrizione toracica Vertigini Senso di irrequietezza, ansia Nausea, dolore addominale Mal di testa

18 Trattamento dello shock Controllo dei parametri vitali: coscienza (G.C.S.), respiro (G.A.S.), circolo (frequenza, pressione). Provvedere all emostasi di eventuali emorragie ed immobilizzare possibili fratture Sistemare il paziente in posizione antishock solo nel caso non vi siano sospette fratture alla colonna vertebrale o agli arti inferiori (utilizzare la barella dell ambulanza) Somministrare ossigeno Tranquillizzare e coprire il paziente per evitare dispersioni di calore Non somministrare nulla per bocca Monitorizzare (pressione e saturazione)

19 Le ustioni Si definiscono ustioni le lesioni dei tessuti provocate da agenti fisici o chimici Possono essere causate da: Calore eccessivo (liquidi bollenti) Elettricità Vapori o fumi Sostanze caustiche o acidi È necessario raccogliere più informazioni possibili, chiedere la dinamica dell incidente e valutare se il paziente ha subito altre lesioni (fratture, emorragie) Occorre valutare la gravità dell ustione, prestando attenzione in particolare alla fonte dell ustione, alle regioni del corpo interessate dall ustione e dall età dell ustionato

20 Le ustioni Ustione di Primo Grado Interessa solo lo strato superficiale della cute, si caratterizza con arrossamento e con un leggero gonfiore; il paziente avverte dolore localizzato L ustione guarisce da sola, senza lasciare cicatrici Ustione di Secondo Grado Interessa il secondo strato della cute; si caratterizza con arrossamento e gonfiore; il paziente avverte dolore intenso, presenza di vesciche con perdita di liquidi L ustione sparisce lasciando qualche cicatrice Ustione di Terzo Grado Interessa tutti gli strati della cute; c è carbonizzazione di una parte dei tessuti; si caratterizza con un forte arrossamento e gonfiore; il paziente può avvertire dolore intenso, oppure nessun dolore se i nervi sono stati danneggiati con conseguente perdita di sensibilità L ustione guarisce lasciando profonde cicatrici, a volte è necessaria la chirurgia plastica

21 Le ustioni

22 Le ustioni Trattamento Allontanare la fonte dell ustione Valutazione del paziente (Controllo dei parametri vitali) Rassicurare il paziente Bagnare la parte ustionata (H2O, fisiologica, ecc.) Non togliere i vestiti, al limite tagliarli Non usare disinfettanti Non somministrare nulla per bocca Somministrare ossigeno Non mettere il ghiaccio sulla parte ustionata Coprire il paziente

23 Comportamento del soccorritore Assicuratevi che la persona da salvare sia in un ambiente non pericoloso per la vostra vita Non buttatevi in mezzo alle fiamme Non toccate il paziente folgorato se non siete sicuri che la corrente sia stata staccata, o una persona qualificata vi abbia assicurato la vostra incolumità In caso di persone con ustioni chimiche assicuratevi che accanto alla persona stessa non vi siano fuoriuscite di sostanze acide, unite ad esalazioni tossiche Il paziente ustionato da sostanze chimiche va messo sotto il getto dell acqua corrente eliminando gli abiti contaminati

24 Folgorazione La cute viene ustionata nel punto in cui l energia penetra nel corpo, e nel punto in cui fuoriesce scaricandosi a terra. Lungo questo percorso, i tessuti vengono danneggiati a causa del calore

25 Segni e sintomi della folgorazione Ustioni nei punti di entrata e uscita Alterazioni del sistema nervoso che si manifestano con paralisi Dolori muscolari Difficoltà respiratoria Battito cardiaco irregolare o arresto cardiaco Segni e sintomi di shock Difficoltà visive Fratture o lussazioni dovute a contrazioni dei muscoli o a cadute Crisi convulsive (nei casi gravi) Il principale problema causato da uno shock di questo tipo non è tanto l ustione, ma il rischio di complicanze cardiache o respiratorie. Siate sempre pronti ad effettuare una RCP.

26 Trattamento della folgorazione Assicuratevi che sia voi che il paziente vi troviate in una situazione di sicurezza Controllate i parametri vitali Rianimazione cardio-polmonare se necessario Curate le fratture Valutate le ustioni cercando almeno il punto di entrata e di uscita della scossa elettrica Curate lo shock Somministrate ossigeno Trasportare velocemente il paziente in pronto soccorso.

27 FINE

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