Conciliazione: nuove linee guida per lo sviluppo delle reti territoriali
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- Arturo Romeo
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1 Conciliazione: nuove linee guida per lo sviluppo delle reti territoriali DGR X/1081 del 12 dicembre 2013 La Regione, con DGR X/1081 del 12 dicembre 2013, stanzia nuove risorse destinate alle reti territoriali per la conciliazione tra lavoro e famiglia, con l obiettivo di valorizzare le politiche territoriali per la conciliazione e le reti di imprese che offrono servizi di welfare. a cura di Cecilia Guidetti - giovedì, gennaio 30, La Regione torna a parlare di conciliazione, stanziando nuove risorse in attuazione della convenzione sottoscritta il 16 luglio 2013 con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità per la realizzazione del programma attuativo, approvato con DGR n.4560/2012. Il nuovo programma attuativo regionale L azione di sviluppo e valorizzazione delle reti territoriali si colloca all interno del nuovo programma attuativo regionale, che modifica e sostituisce quanto approvato dalla precedente Giunta a dicembre 2012 e che prevede: Linea programma Risorse dedicate Azioni linea A programma Proseguimento del Percorso conciliazione attraverso attuativo attività di coaching e counseling mirato per la rifinalizzazione degli Accordi di Programma, dei Piani di Azione e per la valutazione partecipata. progetti locali di aggiornamento e orientamento rivolte ai componenti dei gruppi tecnici o delle reti a gestione linea C programma attuativo) regionale. 0 Definizione e realizzazione di un piano di monitoraggio dei progetti di welfare aziendale finanziati con DGR 4221/ risorse RL realizzazione della V edizione del Premio Famiglia Lavoro linea D programma 0 si tratta di un azione attuativo collaterale nell ambito delle funzioni proprie di RL linea G del programma Analisi dei profili professionali collegati alla filiera della conciliazione vita-lavoro e definizione di percorsi formativi per la qualificazione di nuove figure professionali risorse RLValorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione famiglia-lavoro e delle reti di imprese 1 / 5
2 attuativo FSE Prosecuzione della sperimentazione di consulenza aziendale per la definizione di piani di flessibilità e piani di congedo Sostegno diretto alle imprese beneficiarie del filone precedente attraverso un contributo a fondo perduto per sostenere le spese vive di implementazione dei piani L azione di valorizzazione delle politiche territoriali Con questa delibera la Regione, oltre a pubblicare il nuovo programma attuativo, dettaglia l azione di valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione famiglia-lavoro e delle reti di imprese, stanziando per questa finalità complessivamente euro per il biennio nell ottica di dare continuità e a valorizzare le reti territoriali per la conciliazione sperimentate nel triennio La Delibera, comprensiva di 5 allegati, presenta: Le linee guida per la valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione e delle reti di imprese (allegato A) Lo schema di accordo per la valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione famiglialavoro e delle reti di imprese (allegato B) Le modalità di riparto delle risorse sul territorio (allegato C) Un analisi delle azioni implementate dalle reti territoriali nel triennio che evidenzia le buone prassi realizzate da ciascuna rete (allegato D) Il programma attuativo regionale (allegato E) Su cosa dovranno lavorare le reti La scelta che si evidenzia dalle Linee Guida qui pubblicate è quella di promuovere uno sviluppo delle reti territoriali, a partire dall analisi e dalla valutazione di quanto realizzato attraverso la sperimentazione (link ad articolo di commento) e in forte connessione con la programmazione territoriale. Gli obiettivi regionali che RL intende perseguire e che sono richiamati all interno delle Linee Guida sono: Promozione di azione finalizzate allo sviluppo di nuove opportunità di lavoro e di specifici profili professionali in grado di offrire risposte concrete alle esigenze di conciliazione delle famiglie; Sostegno a modalità di prestazione di lavoro flessibili e tipologie contrattuali facilitanti e family friendly; Promozione di reti integrate di imprese finalizzate alla sostituzione temporanea dei lavoratori in congedo Miglioramento dell offerta di servizi/interventi di cura e di altri servizi alla persona, tra cui i servizi socioeducativi per l infanzia, rendendoli maggiormente accessibili, flessibili e modulabili in risposta alle sempre più articolate esigenze di conciliazione famiglia 2 / 5
3 lavoro; Promozione di misure di welfare aziendale e territoriale rispondenti alle esigenze di famiglie e imprese in un ottica di conciliazione famiglia lavoro; Sviluppo di iniziative sperimentali nel campo delle RSI, Conciliazione vita lavoro e Welfare Aziendale. Interventi in grado di accrescere l utilizzo dei congedi parentali da parte dei lavoratori Relativamente a questi obiettivi i Piani di Azione territoriali potranno contenere uno o più tra le seguenti azioni: Concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio educativi per l infanzia; Concessione di incentivi diretti per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/trici e delle famiglie Sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es. flessibilità oraria); Sostegno alle imprese che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, babysitter o badante di emergenza, micro nido aziendale o interaziendale) Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire piani personalizzati di congedo di maternitàpaternità/ parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri Concessione di incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/ trici e delle famiglie Aggiornamento e orientamento per favorire l occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia lavoro. Con quale governance Il sistema di governance previsto per le reti territoriali inserisce alcuni cambiamenti rispetto al passato, articolandosi su più livelli: A livello regionale è istituita, presso la Direzione Famiglia, solidarietà Sociale e volontariato, una cabina di regia incaricata di monitorare lo sviluppo delle reti e delle alleanze. A livello territoriale ogni rete sarà composta da una o più Alleanze locali, costituite attraverso contratti di partnership pubblico-privato. Le alleanze locali, dotate di un ente pubblico capofila, presentano proposte progettuali alla rete territoriali (coerentemente con le azioni progettuali sopra indicate). Ogni ente può partecipare a più alleanze ma può ricoprire il ruolo di capofila in una soltanto. Ogni rete dovrà possedere un Comitato di valutazione e di monitoraggio locale, composto da soggetti scelti dalle reti stesse, che si occuperà di verificare la coerenza e l efficacia delle azioni proposte rispetto alle finalità di sviluppo del territorio in materia di conciliazione famiglia-lavoro, di crescita economica e coesione sociale, oltre al monitoraggio in itinere dei processi e azioni programmate. 3 / 5
4 Con quali risorse Le quote di riparto previste per i territori sono suddivise in una quota fissa minima, pari all 80% dell ammontare complessivo delle risorse biennali dedicate ad ogni territorio, e una quota variabile (pari al restante 20%) che verrà destinata come premialità, alla fine degli anni di riferimento, e che sarà collegata al soddisfacimento di indicatori di risultato in un ottica di innovatività, sostenibilità, integrazione e interdistrettualità dei Piani. In caso le premialità non venissero distribuite ad alcuni territori, si prevede che possano essere redistribuite sui restanti. 4 / 5
5 Powered by TCPDF ( Le tempistiche Lo sviluppo delle reti territoriali passerà attraverso la stipula di accordi di partenariato pubblico-privato, che dovranno essere sottoscritti in ogni territorio entro il 31 marzo 2014, e il finanziamento di un massimo di 15 Piani di Azione territoriali che dovranno essere presentati entro il 30 giugno PDF generated by Kalin's PDF Creation Station 5 / 5
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