PROGETTO. Regione Lombardia. Comune di Cremona. AEM s.p.a.

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1 Regione Lombardia Comune di Cremona AEM s.p.a. OPERE DI MANUTENZIONE SCOLMATORE QUISTRA PER LA SICUREZZA IDRAULICA DELLA CITTA' DI CREMONA E DEI COMUNI DI POZZAGLIO E UNITI, CORTE DE' FRATI, OLMENETA E CREMONA IN PROVINCIA DI CREMONA STUDIO DI PROGETTAZIONE Studio Telò Studio di Ingegneria Idraulico Ambientale Largo 24 agosto 1942, n 33/A - Parma Tel & Fax studiotelo@studiotelo.it - s.r.l. PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO IL RESPONSABILE DI PROGETTO TITOLO ELABORATO PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO N ELABORATO SCALA B Ing. Riccardo Telò Iscritto Ordine Ingegneri di Parma n 1099 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Marco Pagliarini AGGIORNAMENTI: REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO CONTROLL. APPROV. 0 Luglio 2015 EMISSIONE Ing.Delsoldato Ing.Delsoldato Ing.Telò

2 I N D I C E 1. FINALITA IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE E DESCRIZIONE DELL OPERA ANAGRAFE DI CANTIERE DATI GENERALI DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI PRESENTI IN CANTIERE INTERFERENZE AL CANTIERE VIE DI COMUNICAZIONE CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO UTILIZZATORI DEL PIANO SUBAPPALTI RIFERIMENTI LEGISLATIVI NORME GENERALI in materia di stesura dei piani di sicurezza GENERALITA PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE SEPPELLIMENTO - SPROFONDAMENTO INVESTIMENTO CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO RUMORE POLVERI - FIBRE CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE ELETTRICITA URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO ANNEGAMENTO VIBRAZIONI SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO ESPOSIZIONE A TEMPERATURE ESTREME MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI GETTI - SCHIZZI GAS - VAPORI

3 INFEZIONI DA MICRORGANISMI ATTIVITÀ DI CANTIERE E FASI LAVORATIVE Descrizione dei lavori preparatori Programma lavori STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

4 1. FINALITA Il presente documento, contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza, viene redatto dallo Studio in epigrafe, incaricato dal Committente Comune di Cremona relativamente alla progettazione delle Opere di manutenzione dello scolmatore Quistra per la sicurezza idraulica della città di Cremona e dei comuni di Pozzaglio ed Uniti, Corte de Frati, Olmeneta e Cremona in Provincia di Cremona ed identifica le prime misure da adottare nella stesura del P.S.C.. 3

5 2. IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE E DESCRIZIONE DELL OPERA 2.1. ANAGRAFE DI CANTIERE Titolo dell'opera: Opere di manutenzione dello scolmatore Quistra per la sicurezza idraulica della città di Cremona e dei comuni di Pozzaglio ed Uniti, Corte de Frati, Olmeneta e Cremona in Provincia di Cremona Committente: Comune di Cremona 2.2. DATI GENERALI Indirizzo cantiere: Interventi diffusi lungo il canale scolmatore Quistra Durata presunta dei lavori: 2 mesi Ammontare lavori: ,00 Oneri della Sicurezza: 4.000/ DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA Il presente intervento si propone di recuperare e proteggere da processi erosivi diffusi lo scolmatore Quistra. Si tratta di ricalibrare e difendere tramite difese radenti in massi tratti dello scolmatore, realizzato da circa mesi, dall attacco delle nutrie, da gamberi killer della Louisiana e dallo scolo diffuso di alcuni campi agricoli. Le opere si configurano come interventi di manutenzione straordinaria per ripristinare l officiosità idraulica dello scolmatore Quistra in fase di completamento. Esso nasce come canale di scolmo delle piene del Canale Naviglio e si sviluppa da Ovest verso Est, generando un grande canale di gronda che si estende per circa 10km fino allo scarico nel fiume Oglio. Durante questo percorso il corso d acqua intercetta numerosi coli che da Nord proseguono verso Sud-Est, quali tributari del Colo Robecco, ed in particolare i coli: Quistra, Ghisalberto, Gambarello, Bevilacqua, Olmeneta e Dugale di Robecco. In totale il bacino sotteso è di circa 200 ettari di terreno in parte edificati e ricadenti nei comuni di Pozzaglio, Olmeneta e Corte de Frati. 4

6 Le opere di tipo diffuso previste consisteranno essenzialmente nel ripristino dell officiosità idraulica delle sponde tramite una loro ricalibratura e la realizzazione di berma di protezione al piede e di difesa spondale in massi di cava del peso di kg/cad. Infine e su richiesta dello stesso Consorzio di Bonifica Dugali, Naviglio e Adda Serio quale futuro gestore dello scolmatore si è manifestata la necessità di realizzare un sostegno subito a monte della botte a sifone della Ciria funzionale a derivare acque di magra durante i periodi di irrigazione nel vecchio colo della Quistra e quindi nel Robecco e consentire nel futuro la possibilità di accedere alla botte a Sifone della Ciria per le opere manutentive. 5

7 3. IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI PRESENTI IN CANTIERE Nel cantiere oggetto del presente piano di sicurezza sono presenti i seguenti rischi a cui è sottoposto il personale operativo: Seppellimento o caduta negli scavi Investimento da parte dei veicoli circolanti nel cantiere Caduta di materiale dall alto durante la movimentazione di carichi Rumore Polveri Elettrocuzione, incendio, esplosione per contatto accidentale con servizi interrati durante le operazioni di scavo Danni agli arti o altre parti del corpo per contatti accidentali con utensili, macchine, e/o attrezzature Annegamento Vibrazioni Scivolamento, cadute a livello Freddo Movimentazione manuale dei carichi Getti, schizzi Gas e vapori Infezioni da microorganismi 3.1. INTERFERENZE AL CANTIERE Le aree dove si svolgeranno ì lavori dovranno essere attentamente esaminate per stabilire se esistono linee elettriche aeree, cavi sotterranei, fognature, acquedotti, linee gas, eventualmente congiuntamente ai tecnici degli enti proprietari ed anche sulla base delle cartografie fornite dalla stazione appaltante o da altri enti proprietari dei sottoservizi. 6

8 Sulla base delle risultanze dell analisi dell area, potranno rendersi necessari particolari interventi per l eliminazione o la riduzione dei rischi, da valutarsi in fase esecutiva. In tutti i casi si dovrà prestare la massima attenzione nella varie lavorazioni e operazioni di cantiere e si dovrà procedere all'attuazione delle prescrizioni contenute nel presente elaborato VIE DI COMUNICAZIONE L accesso alle aree in cui saranno eseguite le lavorazioni è garantito dalla viabilità esistente (Strade provinciali e comunali). Non sono previste interruzioni o parzializzazione di strade ad alta densità di traffico. In tutti i casi durante la stesura del PSC verrà concordato con il Comune il disciplinare per l'esecuzione degli interventi previsti e la redazione di specifico articolo riguardante le attività di risoluzione delle interferenze con le vie di comunicazione di accesso alle aree di cantier. 7

9 4. CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 4.1. UTILIZZATORI DEL PIANO Il piano sarà utilizzato: dai responsabili dell impresa come guida per applicare le misure adottate ed effettuare la mansione di controllo; dai lavoratori e, in particolar modo, dal loro rappresentante; dal committente e responsabile dei lavori per esercitare il controllo; dal coordinatore per l esecuzione dei lavori per l applicazione dei contenuti del piano; dal progettista e direttore dei lavori per operare nell ambito delle loro competenze; dalle altre Imprese e lavoratori autonomi operanti in cantiere; dalle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo del cantiere SUBAPPALTI L impresa appaltatrice, prima dell inizio dei lavori di competenza, dovrà fornire al Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva e per le attività costruttive affidate ad altre ditte o a lavoratori autonomi secondo quanto previsto dal D. lvo 163/2006 con successive modifiche ed integrazioni i seguenti dati: Tipologia dei lavori subappaltati Ditta o nome del lavoratore autonomo Responsabile di cantiere e suo sostituto Responsabile della sicurezza sui lavori Rappresentante per la sicurezza 8

10 4.3. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Le misure di prevenzione e protezione da adottare, gli adempimenti e gli obblighi da ottemperare, i ruoli e le responsabilità, le sanzioni previste, sono conformi all attuale quadro legislativo. La politica di sicurezza attuata nel cantiere si articola in un programma generale secondo i principi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in attuazione delle direttive in materia e comprende: a) l attuazione delle misure tecniche ed organizzative imposte dalle norme di legge ovvero suggerite da quelle di buona tecnica o dalla valutazione dei rischi finalizzate a ridurre le situazioni di rischio e la probabilità del verificarsi dell infortunio; b) la sensibilizzazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, l informazione dei lavoratori operanti; c) la fornitura, dotazione e disposizioni d uso dei mezzi di protezione personali. L'impresa esecutrice è tenuta al rispetto del piano di sicurezza e delle vigenti disposizioni di legge di cui sotto si elencano le principali: D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. D.P.R. 7 gennaio 1956 n. 164 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni. Norme generali per l'igiene del lavoro. D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali D.P.R. 30 giugno 1965 n Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali D.lvo 15 agosto 1991 n. 277 Attuazione delle direttive n. 80/188/Cee, n. 82/605/Cee, n. 83/447/Cee, n. 86/188/Cee e n. 88/642/Cee in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 della legge 30 luglio 1990, n D.lvo 19 sett.1994 n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/Cee, 89/654/Cee, 89/655/Cee, 89/656/Cee, 90/269/Cee,90/270/Cee,90/394/Ceee90/679/Cee riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. D.lvo 14 agosto 1996 n. 493 Attuazione della direttiva 92/58/Cee concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro. 9

11 D.lvo 14 agosto 1996 n. 494 Attuazione della direttiva 92/57/Cee concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. D.P.R. 25 luglio 1996 n. 459 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/Cee, 91 /368/Cee e 93/68/Cee concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alle macchine. D.M. 3 dicembre 1985 Classificazione e disciplina dell'imballaggio e dell'etichettatura delle sostanze pericolose, in attuazione delle direttive emanate dal Consiglio della Commissione delle Comunità europee (e successive modifiche ed integrazioni). D.lvo 528/99 modifiche ed integrazioni al D.lvo 494/96. D.lvo 4 dicembre 1992 n. 475 Attuazione della direttiva 89/686/Cee del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale. Legge 5 marzo 1990 n. 46 Norme per la sicurezza degli impianti (e relativo regolamento di applicazione). Legge 18/11/98 n.415: Modifiche alla legge n.109 Art del codice civile - Relativo alla tutela delle condizioni di lavoro Art. 673 del codice penale - Relativo all'omesso collocamento o rimozione di segnali o ripari (in luoghi di pubblico transito). D.lvo 9 aprile 2008, n. 81 relativo alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 10

12 5. NORME GENERALI IN MATERIA DI STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA 5.1. GENERALITA Durante tutti i lavori dovranno esser mantenute percorribili le strade di accesso alle proprietà. Nel caso ciò non sia possibile, dovrà essere dato congruo preavviso ai residenti, con l apposizione di cartelli informativi affissi su ogni ingresso. L accesso ai mezzi di soccorso (ambulanze, VV.FF, medici, etc) dovrà sempre essere consentito. A tal fine l impresa dovrà sempre essere pronta a spostare mezzi e materiali che dovessero, malauguratamente, ostacolare il transito ai suddetti mezzi. Dovrà sempre essere disponibile almeno una lamiera in acciaio di adeguato spessore, o sistema equivalente, per coprire temporaneamente gli eventuali scavi e consentire il transito. Durante le ore notturne, o nei periodi di sospensione dei lavori, di qualsiasi durata, quindi comprese le interruzioni nei fine settimana, gli eventuali scavi interferenti con vie di comunicazione dovranno sempre essere richiusi, o coperti con le lamiere suddette, per consentire il libero transito dei mezzi. Gli scavi aperti, che non dovranno ostacolare il transito, saranno delimitati con transenne metalliche a rete, e basamenti in cls mobili (o sistemi equivalenti). Dovranno essere adeguatamente segnalati con la cartellonistica stradale, e costantemente illuminati, con lampade ad intermittenza, nelle ore notturne. Prima di iniziare gli scavi, l impresa appaltatrice dovrà effettuare il rilievo dei sottoservizi, che, comunque, dovranno essere già individuati nelle tavole di progetto, alla presenza dei tecnici degli enti gestori. In caso di danneggiamenti alle linee interrate, l impresa dovrà sospendere i lavori e contattare immediatamente l ente interessato, per concordare le modalità di ripristino più idonee al caso. L impresa dovrà prestare particolare attenzione alle linee aeree presenti ed adottare mezzi di lavoro di dimensioni limitate, tali da eliminare la possibilità stessa del contatto e contenere gli eventuali danni conseguenti ad urti per i limitati spazi di manovra. Gli scavi oltre 1.5 m di profondità dovranno essere sempre opportunamente armati, preferibilmente con paratie mobili metalliche. I mezzi pesanti, adibiti al trasporto di macchinari per le perforazioni, o di terre, dovranno preferibilmente seguire percorsi che consentano ampi spazi di manovra. 11

13 Tali percorsi dovranno essere concordati con l A.C. e la D.L e, se ritenuto opportuno, segnalati con adeguata cartellonistica stradale. La stazione appaltante dovrà mettere a disposizione dell Impresa un area, di adeguate dimensioni, per il deposito dei materiali, dei mezzi d opera e per le baracche di cantiere. In nessun caso i materiali e mezzi d opera dovranno essere lasciati sul fondo dei corsi d acqua, o a bordo scavo, durante i periodi di inattività dell impresa, di qualsiasi durata questi siano. I materiali (tra questi compreso il terreno di risulta dagli scavi), ed i mezzi d opera dovranno sempre essere trasportati, a fine giornata, nell area messa a disposizione ovvero, su approvazione del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, in prossimità della zona di lavoro, ma esternamente all alveo e all interno di un area transennata ed illuminata. L impresa dovrà sempre tenere a disposizione una motopompa, di portata adeguata, per ogni eventualità PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE SEPPELLIMENTO - SPROFONDAMENTO I lavori di scavo all'aperto, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilità delle sponde e scarpate. Gli scavi devono essere realizzati in funzione delle indicazioni progettuali e, devono tener conto delle caratteristiche geolitologiche del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità, in modo da impedire frane e crolli causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 12

14 INVESTIMENTO Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse di materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale RUMORE Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i 13

15 dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose POLVERI - FIBRE Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria CALORE - FIAMME - ESPLOSIONE Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare; le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione; gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare; nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile; all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte e segnali ricordanti il pericolo ELETTRICITA Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. 14

16 La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività di difesa del suolo deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione PUNTURE - TAGLI - ABRASIONI Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali ed a norma. Si impone che tutti i lavoratori dovranno impiegare i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, elmetti di protezione, schermi, occhiali, etc.) CESOIAMENTO - STRITOLAMENTO Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, in genere, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo ANNEGAMENTO Nelle attività in presenza di corsi o bacini d'acqua devono essere prese misure per evitare l'annegamento accidentale. 15

17 I lavori superficiali o di escavazione nel letto o in prossimità di corsi o bacini d'acqua o in condizioni simili devono essere programmati tenendo conto delle variazioni del livello dell'acqua, prevedendo mezzi per la rapida evacuazione. Deve essere approntato un programma di pronto intervento per il salvataggio delle persone sorprese da irruzioni d'acqua o cadute in acqua e previste le attrezzature necessarie. Le persone esposte a tale rischio devono indossare giubbotti insommergibili. Gli esposti al rischio, gli incaricati degli interventi di emergenza e tutti gli addetti al cantiere devono essere informati e formati sul comportamento da tenere e addestrati in funzione dei relativi compiti VIBRAZIONI Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore (come ad es. per la motosega nel caso di decespugliamento), queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi di massi, ghiaia, scatole in ferro per le gabbionate, ecc, devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina ESPOSIZIONE A TEMPERATURE ESTREME Nella stagione invernale deve essere impedito lo svolgimento di attività che comportino l'esposizione a temperature troppo rigide per gli addetti; quando non sia possibile realizzare un microclima più confortevole si deve provvedere con tecniche alternative (es. Rotazione degli addetti), con l'abbigliamento adeguato e con i dispositivi di protezione individuale. Nel periodo estivo analogamente dovranno essere predisposte opportune postazioni dotate di acqua potabile corrente per consentire agli operai di rinfrescarsi. Inoltre si dovranno prevedere bottiglie di acqua fresca ma non fredda oltre ad un abbigliamento adeguato e ai dispositivi di protezione individuale tra cui in particolar modo un copricapo., 16

18 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti GETTI - SCHIZZI Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari GAS - VAPORI Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla salute, devono essere adottati provvedimenti atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell'aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme vigenti. La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento. Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la possibilità di produzione di gas tossici o asfissianti o la irrespirabilità dell'aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una completa bonifica, gli addetti ai lavori devono essere provvisti di idonei respiratori dotati di sufficiente autonomia. Deve inoltre sempre essere garantito il continuo collegamento con persone all'esterno in grado di intervenire prontamente nei casi di emergenza. 17

19 INFEZIONI DA MICRORGANISMI Nel caso di lavori di bonifica, prima dell'inizio delle attività deve essere eseguito un esame della zona e devono essere assunte informazioni per accertare la natura e l'entità dei rischi presenti nell'ambiente e l'esistenza di eventuali malattie endemiche. Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato un programma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la sicurezza e l'igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare nell'ambito delle attività di informazione e formazione. Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni dei produttori. L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare indumenti protettivi e DPI appropriati. 18

20 6. ATTIVITÀ DI CANTIERE E FASI LAVORATIVE 6.1. DESCRIZIONE DEI LAVORI PREPARATORI I lavori da eseguire consistono nel ripristino dell officiosità idraulica delle sponde dello scolmatore Quistra, ottenuto mediante una loro ricalibrature e la realizzazione di berma di protezione al piede e di difesa spondale in massi di cava del peso di kg /cad. Si tratta di lavori diffusi da eseguirsi lungo le sponde del canale scolmatore in corrispondenza dei tratti in erosione. I lavori preparatori per l allestimento di cantiere consisteranno in: Aperture di piste di collegamento, per garantire l accesso alle zone di cantiere e la circolazione di mezzi e personale al suo interno; Pulizia dell area di cantiere; Installazione delle infrastrutture di cantiere; Delimitazione con opportuni mezzi dell area di cantiere, al fine di evitare l accesso alle aree di cantiere ai non addetti ai lavori; Installazione della cartellonistica informativa. 19

21 POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DIFENSIVO PER LA SICUREZZA IDRAULICA DELLA CITTA DI CREMONA E DEI COMUNI DI POZZAGLIO ED UNITI, CORTE DE FRATI, OLMENETA E CREMONA IN PROVINCIA DI CREMONA Progetto Preliminare 6.2. PROGRAMMA LAVORI 20

22 POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DIFENSIVO PER LA SICUREZZA IDRAULICA DELLA CITTA DI CREMONA E DEI COMUNI DI POZZAGLIO ED UNITI, CORTE DE FRATI, OLMENETA E CREMONA IN PROVINCIA DI CREMONA Progetto Preliminare 7. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Nel computo dei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: degli apprestamenti di cantiere, delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale per lavorazioni interferenti; dei sistemi di armatura degli scavi e di emungimento delle acque di falda; dei sistemi per evitare il sifonamento dei canali in adiacenza alle aree di lavoro; dei sistemi per evitare le cadute dall alto; dei sistemi di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; dei mezzi e servizi di protezione collettiva; delle procedure previste per specifici motivi di sicurezza; degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti, delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. La stima dei costi per la sicurezza, determinata sulla base dell opera da realizzare, assomma a complessivi 4.000/00. 21

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