I processi di internazionalizzazione delle imprese associate nel 2003

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1 Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse I processi di internazionalizzazione delle imprese associate nel 2003 o cura di Andrea Fioni 1 L indagine sui processi di internazionalizzazione delle aziende associate ad Assolombarda è alla sua seconda edizione. La metodologia ed il campo di rilevazione sono stati, nell occasione, rivisti e corretti al fine di migliorare le potenzialità conoscitive dell indagine. Tra le novità vanno ricordate: la raccolta di informazioni relativamente a tutti i mercati in cui le aziende sono presenti (lo scorso anno erano solamente i tre più importanti); l analisi del rapporto con i fornitori esteri di materie prime e semilavorati (cfr. cap. 4 a pag. 6); l esame delle informazioni sui concorrenti che le aziende temono maggiormente sui mercati esteri che sono oggetto delle loro strategie di sviluppo (cfr. par. 5.2 a pag. 7). E rimasto invece invariato - e consente qualche confronto - il corpo principale dell indagine, quello relativo alle modalità di presenza sui mercati di sbocco. Le aziende associate sono presenti direttamente sui mercati esteri soprattutto con unità commerciali, mentre il ricorso a unità produttive sui mercati di sbocco è una pratica molto meno diffusa, Centro Studi Giuseppe Panzeri Responsabile Maria Grazia De Maglie Macroeconomia e terziario Andrea Fioni Mercato del lavoro Valeria Negri Macroeconomia e industria presumibilmente perché più impegnativa sia da un punto di vista finanziario che organizzativo per realtà aziendali che, a livello italiano ma anche milanese, sono notoriamente caratterizzate da ridotte dimensioni medie. Una terza forma di internazio-nalizzazione - la costituzione di una sede di rappresentanza - è stata scelta da circa il 30% delle aziende. Rispetto al 2002 è cresciuta la percentuale di aziende presenti con unità commerciali e sedi di rappresentanza, mentre ha subìto un lieve calo il ricorso alla delocalizzazione produttiva (in tutte le sue forme, salvo quella della joint venture). stud@assolombarda.it Tel. segreteria: alla stesura definitiva dell analisi ha collaborato l Area Mercato e Impresa di Assolombarda Centro Studi Assolombarda 1

2 Indice dei contenuti 1 Introduzione Il campione La presenza Le modalità di presenza Unità commerciali Unità produttive Sedi di rappresentanza Le differenze per settore di attività Le differenze per dimensione Le differenze per propensione all esportazione I paesi/aree geografiche di sbocco Europa America Africa Asia Oceania I fornitori esteri Lo sviluppo I Paesi/Aree geografiche I concorrenti I servizi richiesti dalle imprese Un confronto con l indagine precedente Appendice delle tabelle e dei grafici...9 Centro Studi Assolombarda 2

3 1 Introduzione L indagine è stata effettuata, mediante intervista telefonica, dalla società Telesurvey per conto dell Area Internazionalizzazione di Assolombarda nel periodo settembre-dicembre Sono state coinvolte aziende, delle quali hanno collaborato all iniziativa: 833 di queste (cioè circa i due terzi) hanno fornito informazioni sui loro processi di internazionalizzazione anche nel corso della precedente edizione dell indagine. Le informazioni richieste, di natura prevalentemente qualitativa, hanno riguardato: l attività/interesse per l estero l operatività nei seguenti Paesi/Aree geografiche: a. Unione Europea b. Altri Paesi Europei (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Turchia, Russia, Svizzera, Austria) c. Paesi dell area del Mar Caspio (Azerbaigian, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan) d. Medio oriente e. Africa (Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Sud Africa, Tunisia f. Nord America (Stati Uniti, Canada, Messico) g. America del Sud h. Asia (Cina, Giappone, India, Sud Est Asiatico) i. Australia/Nuova Zelanda la presenza nei Paesi/Aree geografiche indicati con Unità Commerciali - Distributore - Agente - Joint Venture - Filiale - Società la presenza nei Paesi/Aree geografiche indicati con Unità Produttive - Joint Venture - Fabbrica di produzione - Unità di assemblaggio - Scambi tecnologici la presenza nei Paesi/Aree geografiche indicati con Sedi di rappresentanza l utilizzo di fornitori esteri per l acquisto di materie prime l utilizzo di fornitori esteri per l acquisto di semilavorati i primi 3 Paesi/Aree Geografiche in cui l azienda intende svilupparsi, e con quali obbiettivi: - commerciali - produttivi - di rappresentanza la nazionalità del concorrente più agguerrito e temibile nella zona in cui l azienda intende svilupparsi la percentuale di export sul fatturato Centro Studi Assolombarda 3

4 2 Il campione Le aziende che hanno collaborato sono state complessivamente associate ad Assolombarda, con dipendenti a livello italiano, dei quali in unità locali ubicate nell area milanese. Il fatturato complessivo sfiora i 24 mld di. Si tratta di aziende di piccola-media dimensione: circa la metà appartengono alla classe di addetti 16-49, mentre solo in 55 casi gli organici superano i 250 dipendenti. In tal senso il campione rispecchia le caratteristiche dimensionali delle aziende dell area milanese in generale, e di quelle associate in particolare. L impatto occupazionale delle aziende di maggiore dimensione è molto superiore: il 18% dei dipendenti si concentra proprio nelle imprese della classe 250 dipendenti e oltre. La percentuale di addetti alle dipendenze delle grandi aziende sfiora il 25% se si considera il complesso degli organici, che dimostra la tendenza alla plurilocalizzazione delle imprese di maggiori dimensioni. Le aziende fino a 15 addetti sono quelle a maggior intensità di capitale: il fatturato per addetto è di circa , contro i della classe ed i delle aziende 50 e 249 ; le imprese con oltre i 250 dipendenti sono quelle più labour intensive, essendo il rapporto fatturato/addetto inferiore a La tab. 1 a pag. 9 sintetizza le caratteristiche delle aziende, distinte per classe dimensionale, in termini di numerosità, numero di dipendenti totali e milanesi e fatturato; le Figura 1 e Figura 2 illustrano il peso delle diverse classi di dimensione aziendale sul totale delle aziende del campione e dei dipendenti milanesi. L 85% delle aziende svolge un attività di natura manifatturiera: tra queste le più numerose sono quelle meccaniche in senso stretto (446, vale a dire un terzo del totale). Le aziende del comparto metalmeccanico (comprendente anche elettronica e metallurgia) pesano complessivamente per il 50%, mentre un azienda su 5 appartiene al comparto chimico-gomma. Le Figura 3 e Figura 4 a pag. 10 rappresentano la suddivisione delle aziende e dei relativi dipendenti milanesi tra aziende del terziario e imprese manifatturiere, e - tra queste ultime - nelle principali attività. La propensione all export delle aziende che hanno collaborato all indagine è piuttosto accentuata: solo il 16% di loro non esporta. Il 33% esporta fino a un quarto del fatturato, un azienda su quattro tra il 25 ed il 50%, per altrettante il mercato estero prevale su quello interno. Le Figura 5 e Figura 6 a pag. 11 visualizzano l incidenza delle diverse classi di fatturato esportato rispettivamente in termini di numero di aziende e dei loro addetti nell area milanese. 3 La presenza 3.1 Le modalità di presenza Unità commerciali Le aziende che hanno segnalato la propria presenza sui mercati esteri nella forma di unità commerciali sono risultate 779, pari al 61% di quelle che hanno collaborato. In tal senso, le aziende del comparto chimico-gomma e quelle dell industria elettronica dimostrano una propensione all internazionalizzazione delle attività commerciali superiore a quella che caratterizza gli altri settori manifatturieri: la percentuale di imprese interessate, infatti, raggiunge e supera il 66%. Le forme di unità commerciale più diffuse 2 sono quelle più semplici, dell agente e del distributore, indicate rispettivamente dal 34,7% e dal 29,8% delle aziende. Meno frequenti le forme della filiale (12,9%) e della società (11,9%), che richiedono un investimento finanziario maggiore. In 34 casi (il 2,7% del totale) ha costituito una unità commerciale in joint venture. 2 La somma delle percentuali relative alle diverse forme non coincide con il totale per la possibilità di risposta multipla concessa alle aziende che hanno collaborato Centro Studi Assolombarda 4

5 Le Figura 7 e Figura 8 a pag. 12 rappresentano graficamente i risultati relativi alla presenza sui mercati esteri mediante unità commerciale, rispettivamente in termini di numero di aziende e di percentuale sul totale delle rispondenti; i risultati per comparto manifatturiero sono riportati nelle Figura 9 e Figura 10 a pag Unità produttive La presenza estera sotto forma di unità produttiva, più impegnativa sia da un punto di vista finanziario che organizzativo, è stata indicata da un numero sensibilmente inferiore di aziende (127, pari al 10% del totale). La maggiore propensione all internazionalizzazione delle aziende del chimico-gomma e di quelle elettroniche trova conferma anche nel caso delle unità produttive (le percentuali sono rispettivamente 15,1 e 11,7%). Nei casi in cui le aziende hanno scelto tale strategia di penetrazione dei mercati esteri, la forma è stata quasi sempre quella della fabbrica (8,2%), mentre le unità produttive di assemblaggio, o in joint venture e con scambi tecnologici interessano una percentuale trascurabile di aziende (tra l 1 ed il 2%). Le risultanze dell indagine relative alla presenza di unità produttive sul mercato estero delle imprese milanesi sono illustrate dalle Figura 11 e Figura 12 a pag. 14 ; le analisi grafiche per comparto manifatturiero sono riportati nelle Figura 13 e Figura 14 a pag Sedi di rappresentanza Una terza fattispecie di presenza considerata dall indagine è stata quella delle sedi di rappresentanza. Tale modalità è stata scelta da circa il 30% delle aziende, con punte del 35% nel comparto della chimica-gomma, come viene evidenziato nei grafici Figura 15 e Figura 16 a pag Le differenze per settore di attività Quanto differiscono le strategie di internazionalizzazione delle imprese manifatturiere da quelle del terziario? L opzione della presenza tramite unità commerciale è più frequente tra le prime, mentre tra le aziende che operano nel settore dei servizi (che comprendono le filiali commerciali delle multinazionali industriali) è relativamente più diffusa la scelta della delocalizzazione produttiva in altri Paesi. La costituzione di sedi di rappresentanza all estero è la strategia adottata dal 33% delle aziende di servizi, rispetto al 27,9% delle imprese manifatturiere. La rappresentazione grafica dei risultati è riportata nelle Figura 17 e Figura 18 a pag Le differenze per dimensione Più lineare (e prevedibile, se la si collega alla stretta relazione con la disponibilità di risorse finanziarie) è l influenza delle dimensioni sulle strategie di penetrazione dei mercati esteri. La percentuale di aziende che decide di costituire all estero un unità commerciale, di operare tramite un unità produttiva in loco o di aprire una sede di rappresentanza in un Paese straniero è crescente al crescere delle dimensioni. La rappresentazione grafica dei risultati è riportata nelle Figura 19 e Figura 20 a pag Le differenze per propensione all esportazione La percentuale di aziende che dispone di un unità produttiva all estero è relativamente maggiore nelle aziende che, dal punto di vista della propensione all esportazione, si collocano agli estremi opposti: o non esportano nulla (presumibilmente proprio perché producono direttamente in loco) o dipendono quasi totalmente dal mercato non domestico. La costituzione di unità commerciali e di sedi di rappresentanza è una scelta strategica la cui probabilità cresce al crescere della propensione all esportazione dell azienda. La rappresentazione grafica dei risultati è riportata nelle Figura 21 e Figura 22 a pag I paesi/aree geografiche di sbocco Europa Oltre il 90% delle aziende che hanno collaborato all indagine opera - mediante unità commerciali, unità produttive o sedi di rappresentanza - nel nostro continente. In proporzione, sono di meno quelle con dipendenti ; operano invece in paesi europei la quasi totalità delle aziende con oltre 250 dipendenti. Tra le imprese che non esportano, 9 su 10 sono comunque presenti direttamente in Europa con unità produttive o commerciali. La Figura 23 a pag. 20 visualizza il numero di aziende che opera in Europa, distinto per tipologia di attività, classe dimensionale e classe di export; la successiva Figura 24 rappresenta gli stessi dati in termini percentuali. Centro Studi Assolombarda 5

6 3.2.2 America Circa la metà delle aziende che hanno collaborato all indagine opera - mediante unità commerciali, unità produttive o sedi di rappresentanza - nel continente americano. La percentuale di aziende manifatturiere è superiore alla media (49,5% contro 48,9%); tra quelle con più di 50 dipendenti la percentuale raggiunge e supera il 60%. Su un mercato complesso come quello americano, sono relativamente più presenti le aziende maggiormente export oriented, nelle quali il peso delle vendite estere supera il 25% del totale. Le Figura 25 e Figura 26 a pag. 21 sintetizzano i risultati - in termini assoluti e percentuali - relativi alla presenza di aziende milanesi associate ad Assolombarda sul mercato americano Africa Il mercato africano vede la presenza operativa (vuoi con unità produttive, vuoi con unità commerciali, vuoi con sedi di rappresentanza) di circa un terzo delle aziende dell area milanese. Anche in questo caso si tratta soprattutto di aziende che svolgono un attività manifatturiera. La percentuale più elevata è stata rilevata tra le realtà medio grandi ( addetti) e con una quota di fatturato esportato compresa tra il 25 ed il 50%, ma incidenze superiori alla media si registrano anche tra le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 e tra quelle più export oriented (più del 50% di fatturato diretto all estero). La sintesi grafica dei risultati relativi alla presenza in Africa delle aziende dell area milanese è illustrata dalla Figura 27 (in cui compaiono il numero assoluto di imprese) e dalla Figura 28 (che riporta l incidenza percentuale rispetto alle aziende di analoga tipologia) di pag Asia L Asia è il secondo mercato più importante, dopo quello europee, per le aziende che hanno scelto di essere direttamente presenti sui mercati esteri di sbocco: la percentuale è del 49,6% (inferiore al 90% raggiunto in Europa, ma superiore, seppur di poco, al 48,9% dell America). La percentuale è più elevata per le aziende manifatturiere (50,7%), per quelle con più di 50 addetti (55-60%) e per quelle con una quota di fatturato esportato superiore al 25% (60%). I risultati relativi alla presenza operativa sui mercati asiatici sono riportati nelle Figura 29 e Figura 30 di pag Oceania Il mercato più piccolo (e quello più lontano), l Oceania, è quello nel quale l indagine ha rilevato la minor percentuale di aziende presenti con stabilimenti, filiali o sedi di rappresentanza: 14%. Più frequentemente si tratta di aziende che svolgono un attività di tipo manifatturiero; la percentuale più elevata (vicina al 23,6%) è stata rilevata per le aziende per le quali il mercato estero è quello più importante. La percentuale di imprese attive in Oceania cresce al crescere delle dimensioni. I risultati relativi all Oceania sono sintetizzati graficamente nelle Figura 31 e Figura 32 di pag I fornitori esteri Come ricordato nella presentazione, l analisi è stato quest anno estesa al tema dell utilizzo dei fornitori esteri per l acquisto di materie prime e/o semilavorati. Hanno fornito informazioni al riguardo delle aziende che hanno collaborato. Utilizzano fornitori esteri i due terzi delle aziende: tra queste, più della metà acquista esclusivamente materie prime, mentre nell 8% dei casi l approvvigionamento riguarda solo semilavorati; nel restante 37% delle imprese i fornitori sono di entrambe le tipologie. Le Figura 35 e Figura 36 a pag. 26 sintetizzano graficamente i risultati ottenuti. La percentuale delle aziende che si rivolgono a fornitori esteri di materie prime diminuisce al crescere delle dimensioni: dal 39,7% rilevato tra le imprese con meno di 15 dipendenti si passa al 37,4% che caratterizza le realtà di classe dimensionale superiore, per scendere al 23,6% tra quelle di dimensioni maggiori. La correlazione opposta si osserva relativamente all approvvigionamento di semilavorati: il peso delle imprese che si rivolgono all estero cresce dal 5,6% delle piccole, al 5,7% delle medio piccole (15-49 addetti) al 9,1% delle grandi (250 addetti e oltre). L elaborazione grafica e riportata nelle Figura 37 e Figura 38 a pag. 27. Centro Studi Assolombarda 6

7 5 Lo sviluppo Alle aziende è stato chiesto di indicare il Paese/Area geografica nei quali hanno intenzione di sviluppare la propria attività, costituendovi filiali commerciali, unità produttive o sedi di rappresentanza. 5.1 I Paesi/Aree geografiche In questo periodo di incertezza economica le aziende dimostrano di voler ridurre i rischi, orientandosi sui paesi più affidabili da questo punto di vista: l Unione Europea, gli Altri Paesi Europei ed il Nord America rappresentano le aree geografiche indicate dalla maggior parte di imprese come obbiettivi di sviluppo commerciale e produttivo. Nei Paesi Asiatici le aziende dimostrano relativamente più interesse per l eventuale costituzione di sedi di rappresentanza. I risultati relativi agli sviluppi (commerciali, produttivi e di rappresentanza) indicati dalle aziende sono sintetizzati nelle rappresentazioni grafiche delle Figura 39, Figura 40, Figura 41, Figura 42, Figura 43 e Figura 44 da pag. 28 a pag I concorrenti L indicazione dei concorrenti nelle aree di sviluppo rappresenta, come ricordato in sede di presentazione, una delle novità dell indagine di quest anno. In tutto il mondo i più temibili concorrenti sono le imprese dei Paesi dell Unione Europea, in particolare la Germania: fa eccezione l Oceania, dove i competitors delle aziende italiane sono soprattutto di nazionalità nordamericana. La concorrenza dei Paesi Asiatici è particolarmente temuta, oltre che in Asia, in Africa e nella stessa Europa. Tra i Paesi Asiatici vengono segnalati in particolare, soprattutto nei mercati africani, Taiwan e Corea. Le imprese cinesi sono invece tra i principali competitors del continente asiatico. I Paesi Arabi contrastano le nostre imprese al di fuori dell Europa, in particolare in Oceania. I Paesi Sudamericani sono concorrenti temibili per le imprese italiane in America e Oceania. I risultati completi sono sintetizzati nelle rappresentazioni grafiche delle Figura 45 (Europa), Figura 46 (America), Figura 47 (Africa), Figura 48 (Asia) e Figura 49 (Oceania), da pag. 31 a pag I servizi richiesti dalle imprese Il servizio più importante è quello delle Informazioni sui mercati, indicato da oltre il 42%; seguono la Formazione con il 28%, gli Incontri tra le imprese (20%) e gli Sportelli paese (10%). Le percentuali per classe dimensionale (calcolate sul totale per dimensione) evidenziano che l importanza del servizio Formazione è più sentita, in proporzione, nelle aziende di maggiore dimensione. Analoga tendenza sembra emergere - con l eccezione della classe dimensionale superiore - per quanto riguarda il servizio Incontri tra imprese. La percentuale di aziende che considera le Informazioni sui mercati il servizio più importante, viceversa, diminuisce al crescere delle dimensioni (anche in questo caso con l eccezione delle aziende con più di 250 addetti). Anche gli Sportelli paese, se si escludono le realtà aziendali sotto i 15 addetti, sono indicati in proporzione maggiore dalle aziende più piccole. I risultati completi sono sintetizzati nelle rappresentazioni grafiche delle Figura 50 e Figura 51 a pag Un confronto con l indagine precedente Mentre lo scorso anno sono state raccolte indicazioni solo sui principali 3 Paesi di sbocco, quest anno in fase di rilevazione dei dati non è stato posto un limite al numero di paesi indicati dalle aziende. Questa novità - ricordata nella presentazione - introdotta per rendere più completo lo studio delle strategie di internazionalizzazione delle aziende, rappresenta tuttavia una limitazione alla verifica del trend rispetto allo scorso anno. Le informazioni 2003 confrontabili con l anno precedente sono solamente quelle relative ai primi tre mercati segnalati. Pertanto in questo paragrafo, finalizzato alla comparazione tra i due anni, le percentuali attribuite al 2003 sono diverse da quelle riportate nei precedenti capitoli. Considerando solamente i primi tre mercati di sbocco, è aumentata la percentuale di aziende presenti sui mercati di sbocco con unità commerciali (dal 46,1 al 57,5%) e con sedi di rappresentanza (dal 20,9 al Centro Studi Assolombarda 7

8 24,3%), mentre è lievemente diminuita la presenza tramite unità produttive /dal 7,4 al 7,2%) (cfr. Figura 52 pag. 35). Tra le diverse forme di unità commerciale, è aumentata la diffusione di quelle con agente, con distributore e con società, mentre si è ridotta, rispetto al 2002, la percentuale di aziende con filiali o joint venture commerciali (cfr. Figura 53 pag. 36). Quasi tutte le tipologie di unità produttiva - e in particolare quelle con fabbrica, con unità di assemblaggio, con scambi tecnologici - hanno invece evidenziato nel 2003 tassi di diffusione inferiori rispetto a quelli del 2002: l unità modalità di delocalizzazione produttiva in aumento - e quindi in controtendenza - è risultata quella della joint venture. I risultati sono rappresentati nella Figura 54 a pag. 36. Centro Studi Assolombarda 8

9 7 Appendice delle tabelle e dei grafici tab. 1 - Composizione del campione n. aziende Italia dipendenti di cui Area Milanese fatturato (mln di euro) fino a 15 dip dip dip dip. e oltre Totale Figura 1 Numero aziende per classe dimensionale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre 589 TOTALE aziende Figura 2 Numero dipendenti per classe dimensionale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre TOTALE dipendenti in prov. di Milano Centro Studi Assolombarda 9

10 Figura 3 Numero aziende per tipo di attività e comparto produttivo alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. servizi 446 TOTALE aziende Figura 4 Numero dipendenti per tipo di attività e comparto produttivo alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. servizi TOTALE dipendenti in prov. di Milano Centro Studi Assolombarda 10

11 Figura 5 Numero aziende per classe di export non esporta meno del 25% del fatturato 25-50% del fatturato oltre il 50% del fatturato TOTALE aziende Figura 6 Numero dipendenti per classe di export non esporta meno del 25% del fatturato 25-50% del fatturato oltre il 50% del fatturato TOTALE dipendenti in prov. di Milano Centro Studi Assolombarda 11

12 Figura 7 N. di aziende che ha segnalato la propria presenza sui mercati esteri con UNITA' COMMERCIALI delle tipologie indicate unità commerciali u. c. con agente u. c. con distributore 34 u. c. con filiale u. c. con società u. c. con joint venture Figura 8 % di aziende che ha segnalato la propria presenza sui mercati esteri con UNITA' COMMERCIALI delle tipologie indicate 70,0% 60,0% 61,1% 50,0% 40,0% 30,0% 34,7% 29,8% 20,0% 12,9% 11,9% 10,0% 0,0% unità commerciali u. c. con agente u. c. con distributore 2,7% u. c. con filiale u. c. con società u. c. con joint venture Centro Studi Assolombarda 12

13 Figura 9 Presenza unità commerciali (per comparto manifatturiero) (N. di aziende) Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Figura 10 Presenza unità commerciali (per comparto manifatturiero) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% 80% 67,1% 66,1% 70% 60% 50% 61,4% 62,9% 64,5% 42,9% 60,8% 50,0% 40% 30% 20% 10% 0% Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Centro Studi Assolombarda 13

14 Figura 11 N. di aziende che ha segnalato la propria presenza sui mercati esteri con UNITA' PRODUTTIVE delle tipologie indicate unità produttive u. p. con fabbrica u. p. con unità di assemblaggio u. p. con joint venture u. p. con scambi tecnologici Figura 12 10,0% 9,0% 8,0% % di aziende che ha segnalato la propria presenza sui mercati esteri con UNITA' PRODUTTIVE delle tipologie indicate 10,0% 8,2% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 1,3% 2,2% 0,9% 0,0% unità produttive u. p. con fabbrica u. p. con unità di assemblaggio u. p. con joint venture u. p. con scambi tecnologici Centro Studi Assolombarda 14

15 Figura 13 Presenza unità produttive (per comparto manifatturiero) (N. di aziende) Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Figura 14 Presenza unità produttive (per comparto manifatturiero) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 9,0% 15,1% 8,6% 8,1% 7,1% 7,2% 11,7% 5,1% 0% Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Centro Studi Assolombarda 15

16 Figura 15 Presenza sedi di rappresentanza (per comparto manifatturiero) (N. di aziende) Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Figura 16 Presenza sedi di rappresentanza (per comparto manifatturiero) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 27,9% 22,9% 25,8% 34,5% 28,5% 28,1% 21,4% 20,5% 10% 0% Ind. Manif. alimentare sistema moda chimico/gomma metallurgia meccanica elettronica altre manif. Centro Studi Assolombarda 16

17 Figura Modalità di presenza (per attività) (N. di aziende) Ind. Manif. Servizi unità commerciali unità produttive sedi rappr. Figura % Modalità di presenza (per attività) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 90% 80% 70% 61,4% Ind. Manif. Servizi 60% 50% 50,8% 40% 33,0% 30% 27,9% 20% 13,7% 10% 9,0% 0% unità commerciali unità produttive sedi di rappresentanza Centro Studi Assolombarda 17

18 Figura 19 Modalità di presenza (per dimensione) (N. di aziende) TOTALE fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre unità commerciali unità produttive sedi rappr. Figura 20 Modalità di presenza (per dimensione) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% Media 80% 70% 60% 61,1% 54,7% 72,3% 80,0% fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre 50% 44,4% 45,5% 40% 30% 20% 10% 10,0% 4,0% 7,1% 14,1% 27,3% 34,6% 29,3% 25,5% 21,3% 0% unità commerciali unità produttive sedi rappr. Centro Studi Assolombarda 18

19 Figura 21 Modalità di presenza (per classe di export) (N. di aziende) TOTALE non esporta meno del 25% del fatturato 25-50% del fatturato oltre il 50% del fatturato unità commerciali unità produttive sedi rappr. 119 Figura 22 Modalità di presenza (per classe di export) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% 80% 70% 60% 61,1% 52,8% 71,5% 69,6% Media non esporta meno del 25% del fatturato 25-50% del fatturato oltre il 50% del fatturato 50% 40% 30% 20% 38,9% 11,3% 12,0% 36,5% 29,3% 30,9% 24,1% 21,7% 10% 10,0% 8,5% 8,3% 0% unità commerciali unità produttive sedi di rappresentanza Centro Studi Assolombarda 19

20 Figura 23 N. di aziende che operano in Europa Servizi Ind. Manif Attività 250 dip. e oltre dip dip. 527 Dimensione fino a 15 dip. 210 MEDIA oltre il 50% fatt % fatt < 25% fatt. 389 % export non esporta Servizi Ind. Manif. Figura 24 % di aziende che operano in Europa 91,9% 91,6% Attività 250 dip. e oltre 98,2% dip dip. 89,5% 92,8% Dimensione fino a 15 dip. 93,3% MEDIA 91,6% oltre il 50% fatt. 89,9% 25-50% fatt. < 25% fatt. non esporta 91,7% 92,1% 92,8% % export 84% 86% 88% 90% 92% 94% 96% 98% 100% Centro Studi Assolombarda 20

21 Figura 25 N. di aziende che operano in America Servizi 90 Ind. Manif. 547 Attività 250 dip. e oltre dip dip Dimensione fino a 15 dip. 92 MEDIA 637 oltre il 50% fatt % fatt < 25% fatt. 149 % export non esporta Servizi Ind. Manif. Figura 26 % di aziende che operano in America 45,7% 49,5% Attività 250 dip. e oltre 60,0% dip dip. 43,6% 58,9% Dimensione fino a 15 dip. 40,9% MEDIA 48,9% oltre il 50% fatt. 63,2% 25-50% fatt. 54,7% < 25% fatt. 35,1% % export non esporta 44,8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Centro Studi Assolombarda 21

22 Figura 27 N. di aziende che operano in Africa Servizi Ind. Manif Attività 250 dip. e oltre dip dip Dimensione fino a 15 dip. 57 MEDIA 422 oltre il 50% fatt % fatt < 25% fatt. 101 % export non esporta Servizi Ind. Manif. Figura 28 % di aziende che operano in Africa 25,9% 33,6% Attività 250 dip. e oltre 32,7% dip dip. 28,7% 41,1% Dimensione fino a 15 dip. 25,3% MEDIA 32,4% oltre il 50% fatt. 38,7% 25-50% fatt. 41,5% < 25% fatt. 23,8% % export non esporta 24,6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Centro Studi Assolombarda 22

23 Figura 29 N. di aziende che operano in Asia Servizi Ind. Manif Attività 250 dip. e oltre dip dip Dimensione fino a 15 dip. 93 MEDIA 646 oltre il 50% fatt % fatt < 25% fatt. 152 % export non esporta Servizi Ind. Manif. Figura 30 % di aziende che operano in Asia 43,7% 50,7% Attività 250 dip. e oltre 54,5% dip. 57,5% dip. 46,5% Dimensione fino a 15 dip. 41,3% MEDIA 49,6% oltre il 50% fatt. 60,7% 25-50% fatt. 59,9% < 25% fatt. 35,8% % export non esporta 42,9% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Centro Studi Assolombarda 23

24 Servizi Ind. Manif. 14 Figura 31 N. di aziende che operano in Oceania 167 Attività 250 dip. e oltre dip dip Dimensione fino a 15 dip. 22 MEDIA 181 oltre il 50% fatt % fatt. 61 < 25% fatt. non esporta % export Figura 32 % di aziende che operano in Oceania Servizi Ind. Manif. 7,1% 15,1% Attività 250 dip. e oltre 21,8% dip dip. fino a 15 dip. 10,9% 9,8% 19,2% Dimensione MEDIA 13,9% oltre il 50% fatt % fatt. < 25% fatt. non esporta 23,6% 17,5% 5,0% 10,8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % export Centro Studi Assolombarda 24

25 Figura 33 N. di aziende che che utilizza FORNITORI ESTERI di materie prime e/o semilavorati Totale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre 39 Figura 34 % di aziende che utilizza FORNITORI ESTERI di materie prime e/o semilavorati 100% 90% 80% 70% 60% 66,1% 61,3% 61,5% 74,1% 70,9% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Totale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre Centro Studi Assolombarda 25

26 Figura 35 Utilizzo di fornitori esteri non utilizza fornitori esteri 30,6% utilizza fornitori esteri 66,1% non risponde 3,4% Figura 36 Utilizzo di fornitori esteri di materie prime e semilavorati utilizza solo fornitori di semilavorati 7,9% utilizza sia fornitori di materie prime sia di semilavorati 37,0% utilizza solo fornitori di materie prime 55,1% TOTALE aziende Centro Studi Assolombarda 26

27 Figura 37 % di aziende che utilizza fornitori esteri solo per l'acquisto di MATERIE PRIME 50% 40% 37,7% 39,7% 37,4% 38,9% 30% 23,6% 20% 10% 0% Totale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre Figura 38 % di aziende che utilizza fornitori esteri solo per l'acquisto di SEMILAVORATI 15% 10% 9,1% 5% 5,4% 5,6% 5,7% 4,4% 0% Totale fino a 15 dip dip dip. 250 dip. e oltre Centro Studi Assolombarda 27

28 Figura 39 N. di aziende che intende svilupparsi con obiettivi COMMERCIALI nei paesi/aree geografiche indicati seguono 30 paesi/aree geografiche con valori inferiori Unione Europea Altri Paesi Europei Nord America Paesi Asiatici Paesi Arabi Sud America Africa Oceania Paesi Dell'area Del Mar Caspio Cina Figura 40 % di aziende che intende svilupparsi con obiettivi COMMERCIALI nei paesi/aree geografiche indicati 30% 26,1% 25% 21,2% 20% 15% 16,3% 15,1% seguono 30 paesi/aree geografiche con percentuali inferiori 10% 5% 8,0% 6,7% 4,9% 1,7% 1,5% 1,4% 0% Unione Europea Altri Paesi Europei Nord America Paesi Asiatici Paesi Arabi Sud America Africa Oceania Paesi Dell'area Del Mar Caspio Cina Centro Studi Assolombarda 28

29 Figura 41 N. di aziende che intende svilupparsi con obiettivi PRODUTTIVI nei paesi/aree geografiche indicati Unione Europea Altri Paesi Europei Nord America Paesi Asiatici Paesi Arabi Sud America Africa Cina Egitto Tanzania Sud Est Asiatico Paesi Dell'area Del Mar Caspio Figura 42 % di aziende che intende svilupparsi con obiettivi PRODUTTIVI nei paesi/aree geografiche indicati 3% 3% 2,5% 2,3% 2% 2% 1,1% 1,1% 1% 0,8% 0,6% 1% 0,4% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0% Unione Europea Altri Paesi Europei Nord America Paesi Asiatici Paesi Arabi Sud America Africa Cina Egitto Tanzania Sud Est Asiatico Paesi Dell'area Del Mar Caspio Centro Studi Assolombarda 29

30 Figura 43 N. di aziende che intende svilupparsi con obiettivi DI RAPPRESENTANZA nei paesi/aree geografiche indicati Unione Europea Paesi Asiatici Altri Paesi Europei Nord America Sud America Paesi Arabi Africa Paesi Dell'area Del Mar Caspio Figura 44 % di aziende che intende svilupparsi con obiettivi DI RAPPRESENTANZA nei paesi/aree geografiche indicati 4% 4% 3,5% 3% 2,8% 3% 2% 2,3% 2,0% 2% 1,1% 1% 0,7% 1% 0,4% 0,2% 0% Unione Europea Paesi Asiatici Altri Paesi Europei Nord America Sud America Paesi Arabi Africa Paesi Dell'area Del Mar Caspio Centro Studi Assolombarda 30

31 Figura 45 % di aziende che considera il concorrente più temibile per le proprie strategie di sviluppo in EUROPA quello della nazionalità indicata 45% 40% 41,3% 35% 30% 25% 20% seguono 20 paesi/aree geografiche con percentuali inferiori 15% 10% 5% 10,7% 10,2% 6,5% 5,5% 5,0% 3,9% 2,2% 1,9% 1,5% 0% Unione Europea Germania Paesi Asiatici Altri Paesi Europei Nord America Usa Francia Cina Gran Bretagna Spagna Figura 46 % di aziende che considera il concorrente più temibile per le proprie strategie di sviluppo in AMERICA quello della nazionalità indicata 40% 35% 34,7% 30% 25% 20% 15% 21,1% seguono 16 paesi/aree geografiche con percentuali inferiori 10% 8,8% 8,2% 7,9% 5% 4,2% 3,3% 3,0% 3,0% 1,8% 0% Unione Europea Nord America Paesi Asiatici Usa Germania Sud America Paesi Arabi Cina Altri Paesi Europei Francia Centro Studi Assolombarda 31

32 Figura 47 % di aziende che considera il concorrente più temibile per le proprie strategie di sviluppo in AFRICA quello della nazionalità indicata 35% 30% 31,2% 25% 20% seguono 16 paesi/aree geografiche con percentuali inferiori 15% 10% 11,7% 10,4% 9,1% 7,8% 7,8% 5% 5,2% 3,9% 3,9% 3,9% 0% Unione Europea Paesi Asiatici Nord America Germania Usa Taiwan Corea Francia Paesi Arabi Altri Paesi Europei Figura 48 % di aziende che considera il concorrente più temibile per le proprie strategie di sviluppo in ASIA quello della nazionalità indicata 40% 37,9% 35% 30% 25% 20% 15% 15,6% 11,9% seguono 7 paesi/aree geografiche con percentuali inferiori 10% 5% 7,5% 7,0% 6,0% 5,5% 3,9% 2,9% 1,8% 0% Unione Europea Paesi Asiatici Nord America Germania Cina Altri Paesi Europei Usa Paesi Arabi Corea Giappone Centro Studi Assolombarda 32

33 Figura 49 % di aziende che considera il concorrente più temibile per le proprie strategie di sviluppo in OCEANIA quello della nazionalità indicata 70% 60% 59,1% 50% 40% 30% 20% 13,6% 10% 9,1% 4,5% 4,5% 4,5% 4,5% 4,5% 4,5% 0% Nord America Paesi Arabi Unione Europea Usa Germania India Paesi Asiatici Sud America Altri Paesi Europei Centro Studi Assolombarda 33

34 Figura 50 Servizio considerato più importante (per dimensione) (N. di aziende) Totale fino a 15 dip dip dip dip. e oltre formazione informazione sui mercati sportelli paese incontri tra imprese Figura 51 Servizio considerato più importante (per dimensione) (% di aziende sul totale delle rispondenti della stessa tipologia) 100% 90% 80% Totale fino a 15 dip dip. 70% dip. 60% 250 dip. e oltre 50% 40% 38,9% 50,2% 41,8% 40,9% 42,6% 38,6% 30% 20% 10% 30,5% 28,1% 26,9% 24,2% 12,1% 9,9% 7,8% 8,3% 7,4% 22,6% 20,1% 20,0% 17,8% 11,1% 0% formazione informazione sui mercati sportelli paese incontri tra imprese Centro Studi Assolombarda 34

35 Figura 52 Confronto Modalità di presenza 57,5% unità commerciali 46,1% unità produttive 7,2% 7,4% ,3% sedi di rappresentanza 20,9% 0% 25% 50% 75% 100% Centro Studi Assolombarda 35

36 Figura 53 Confronto Unità Commerciali unità commerciali 46,1% 57,5% u. c. con agente 23,3% 30,2% 2003 u. c. con distributore 21,1% 26,3% 2002 u. c. con filiale u. c. con società 9,4% 10,9% 9,5% 7,8% u. c. con joint venture 1,9% 2,0% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Figura 54 Confronto Unità produttive unità produttive 7,2% 7,4% u. p. con fabbrica 5,7% 6,0% u. p. con unità di assemblaggio u. p. con joint venture u. p. con scambi tecnologici 0,9% 2,0% 1,5% 1,1% 0,8% 1,0% 0% 5% 10% 15% Centro Studi Assolombarda 36

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