PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GEOLOGICA
|
|
- Lidia Magnani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 S.P. 130 ANDRIA-TRANI LAVORI DI AMMODERNAMENTO ED ALLARGAMENTO DEL PIANO VIABILE E DELLE RELATIVE PERTINENZE RISOLUZIONE DELL INTERSEZIONE CON LA S.P. 168 A LIVELLI SFALSATI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DEL SOTTOPASSO ALL AUTOSTRADA A14 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GEOLOGICA 1. PREMESSA La presente relazione illustra i risultati delle indagini geognostiche finalizzate alla caratterizzazione litologica, stratigrafica e strutturale della zona interessata dalle opere di allargamento della sede stradale della Strada Provinciale 130 Andria-Trani. 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE La zona in esame ricade nel Foglio 176 Barletta della Carta geologica d Italia in scala 1: Dall esame della Carta geologica e di quanto è stato possibile veder in affioramento lungo il tracciato, i litotipi su cui poggia la S.P. 130 sono costituiti in prevalenza da Calcari cretacici, affioranti lungo il tracciato della strada dal km 2 al km 4 e dal km 6 al km 10 circa. Nel tratto intermedio, fra il km 4,8 e il km 6 affiorano prevalentemente rocce tenere appartenenti alla formazione delle Calcareniti di Gravina. Infine, fra il km 4 e il km 4,8 affiorano i depositi alluvionali terrazzati, costituiti da sabbie fini e calcareniti leggermente cementate. Questi ultimi depositi affiorano anche fra il km 0 e il km 2 (in prossimità dell abitato di Trani), e dopo il km 10 (in corrispondenza dell abitato di Andria). Le opere d arte principali sono costituite dall intersezione con la S.P. 168, in prossimità del km 5 della S.P.130, ove è prevista un opera di scavalco, e dal sottopasso 1
3 dell Autostrada A14 (al km 8 circa), ove è previsto l allargamento del ponte autostradale. Secondo la normativa vigente la Zona è classificata come 3 per cui è di notevole importanza l identificazione delle categorie del terreno di fondazione in termini di V s30. Le caratteristiche geologiche generali delle formazioni geologiche su elencate sono descritte nei paragrafi seguenti. 2.1 Calcare di Bari (Cc 7-3 ) Nel foglio geologico in esame affiora il termine Calcare di Bari dell unità dei Calcari delle Murge. Di età cretacea, rappresenta il basamento rigido della regione pugliese e sono costituiti da una potente successione di strati di calcari in prevalenza detritici, generalmente a grana fine, spesso dolomitizzati, di colore bianco, rosato o grigio. I calcari caratterizzano i livelli alti della sequenza, mentre dolomie e calcari dolomitici ricorrono frequentemente nella parte inferiore e media. Lo spessore dell unità, non calcolabile con precisione, è dell ordine di un migliaio di metri. 2.2 Calcarenite di Gravina (Q c tc) L affioramento del Calcare di Bari è bordato da una fascia pressoché continua di depositi. di età pliocenica. trasgressivi, arenitici, scarsamente coerenti, che costituiscono la base della serie di riempimento della Fossa Bradanica. Si tratta di calcareniti e a luoghi di bioclastiti biancastre e giallastre, di ambiente litorale, generalmente prive di stratificazione. L appoggio sul Calcare di Bari è segnato in genere da un livello conglomeratici con elementi provenienti dallo stesso Calcare. Tale conglomerato, che a luoghi può anche mancare, è scarsamente cementato da una matrice calcarenitica. 2.3 Depositi marini In trasgressione sui terreni sopra descritti riposa una serie di depositi marini, a luoghi terrazzati, in prevalenza sabbiosi. Tali depositi, di età pleistocenica, sono 2
4 costituiti da sabbie, sabbie calcarifere e da calcareniti con frequente stratificazione incrociata. Detti depositi sono posti a quote via via decrescenti verso il mare e, a luoghi, formano una serie di ripiani, limitati in basso da scarpate. 2.4 Idrogeologia La mancanza di sorgenti e corsi d acqua nella zona è dovuta ai caratteri geologici regionali. I calcari sono più o meno permeabili per fessurazione e carsismo: limitazioni alla permeabilità possono derivare dalla presenza di zone relativamente meno fratturate o con fratture di limitata ampiezza, eventualmente ripiene di terra. Le calcareniti si presentano in genere massicce. Esse risultano permeabili per porosità. Tuttavia la permeabilità può variare fortemente da zona a zona in relazione al grado di diagenesi della roccia ed alla grana degli elementi litoidi. Decisamente permeabili per porosità risultano, infine, i depositi sabbiosi. La loro permeabilità può, tuttavia, essere localmente ridotta a causa della cementazione. 3. INDAGINI SVOLTE Alla luce di quanto sopra espresso a riguardo delle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e geotecniche delle formazioni affioranti lungo il tracciato, ai fini della individuazione e risoluzione delle problematiche esposte più avanti, in sede di progetto definitivo sono state effettuate le indagini di seguito elencate: 1) indagini geologiche, mediante sondaggi geognostici a rotazione a carotaggio continuo, in numero di 12, ubicati in corrispondenza delle principali opere d arte, finalizzati alla valutazione delle caratteristiche litostratigrafiche degli ammassi terrosi e/o rocciosi; 2) prospezioni sismiche (indagini sismiche a rifrazione, da superficie e in foro di sondaggio, tomografia sismica, ecc.), finalizzate alla definizione dell assetto geologico e strutturale della zona attraversata dall asse stradale ed in particolare della presenza o meno di zone di alterazione (cavità carsiche, terre rosse, ecc.) all interno dell ammasso calcareo; 3
5 3) indagini idrogeologiche, mediante rilievo delle eventuali falde acquifere presenti all interno delle varie formazioni geologiche; 4) prove geotecniche di laboratorio su campioni di materiale lapideo (prova di compressione monoassiale, prova di trazione brasiliana, ecc.) finalizzate alla determinazione delle caratteristiche fisico-meccaniche delle rocce calcaree e calcarenitiche, per la valutazione del tipo e della capacità portante delle fondazioni delle opere d arte; 5) prove geotecniche in sito (prove SPT) nei tratti attraversanti le sabbie, finalizzate alla caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione, per la valutazione del tipo e della capacità portante, nonché dei cedimenti prevedibili, delle fondazioni delle opere d arte. Le indagini geognostiche sono state condotte dalla ditta SONDAG S.r.l. e sono state coordinate dallo scrivente. La localizzazione delle indagini è riportata negli stralci planimetrici allegati. I risultati delle indagini sono esaustive per cui in questa sede non si è ritenuto di eseguire ulteriori indagini. 3.1 Sondaggi geognostici In allegato alla presente relazione sono riportate le fotografie delle cassette catalogatrici e la stratigrafia ricostruita dei 12 sondaggi meccanici. La lunghezza dei sondaggi è stata fissata in 10 m, laddove non sono previste opere d arte ovvero in corrispondenza delle opere d arti minori, e in 15 e 35 m in corrispondenza delle opere d arte maggiori. I sondaggi più profondi, da 15 e 35 m, sono stati realizzati nella zona dell intersezione con la SP 163, dove è prevista un opera di scavalco, ed in corrispondenza dell Autostrada A14, dove è previsto l allargamento del ponte stradale. In sintesi i sondaggi S1, S2, S3, S4, S9 ed S10 hanno attraversato per l intera lunghezza la formazione calcarea, a meno del terreno vegetale e/o del materiale di riporto di spessore variabile da zona a zona. Detta formazione si presenta a luoghi compatta, a luoghi fratturata e carsificata. Talora sono stati rinvenuti piccoli vuoti carsici. Invece, i sondaggi S5, S6, S7, S8 ed S11, al di sotto del terreno vegetale e/o del materiale di riporto di spessore variabile da zona a zona, hanno attraversato un discreto spessore (da 4 a 9 metri) di litotipi calcarenitici a varia consistenza (a volte ben 4
6 cementati, a volte poco diagenizzati), posti a tetto della formazione calcarea (quest ultima nel caso del sondaggio S8 non è stata rinvenuta a fondo foro). Infine, il sondaggio S12 ha attraversato per circa tre metri un litotipo sabbiosolimoso sciolto posto a tetto della formazione calcarea. Dei suddetti litotipi, i Calcari condizionano circa l 80% del tracciato stradale; le calcareniti affiorano per un breve tratto a cavallo dell intersezione con la S.P. 168 Barletta-Corato; la restante parte del tracciato (10-15% circa) si sviluppa nell ambito degli affioramenti delle sabbie pleistoceniche Stratigrafia di dettaglio Sondaggio S1: Eseguito in prossimità del ponte autostradale, di lunghezza pari a 35 m, dopo 2 m circa di sabbie grossolane mostra una successione di strati calcarei, a volte compatto a volte sottilmente stratificato, tuttavia poco alterato, come mostrano l RQD molto elevato (70-80%) e il recupero percentuale totale (90%). A luoghi si riscontra la presenza di terra rossa e di modeste cariature, di ordine millimetrico o centimetrico. Sondaggio S2: Eseguito in prossimità del ponte autostradale, di lunghezza pari a 15 m, dopo circa 1,5 m di materiale disomogeneo di riempimento, mostra, come il sondaggio S1, una successione di strati calcarei, a volte compatti a volte sottilmente stratificati, tuttavia poco alterati, come mostrano l RQD molto elevato (70-80%) e il recupero percentuale totale (90%). Alla profondità di 10 m circa da p.c. è stato attraversato un vuoto dello spessore di 60 cm. Sondaggio S3: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 1 m di materiale di riempimento, ha attraversato l ammasso calcareo fratturato e sottilmente stratificato con presenza di terra rossa. Per quanto riguarda il recupero percentuale modificato, risulta RQD = 85-90% da 8 ai 10 m dal p.c. e RQD = 10% da 1 a 8 m. Sondaggio S4: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 1 m di materiale di riempimento, ha attraversato l ammasso calcareo compatto e poco carsificato (RQD = 80%) con recupero percentuale totale del 90%. 5
7 Sondaggio S5: Di lunghezza pari a 10 m, evidenzia una situazione relativamente complessa. Dopo avere attraversato uno strato di materiale di riempimento di 1,8 m circa, mostra la presenza di calcarenite fine rossastra mal cementata fino ai 5,4 m di profondità, seguita, fino a 7,6 m, da una calcarenite grossolana tufacea. Infine, si rinviene il calcare fino a 10 m di profondità, con presenza di un vuoto di 70 cm. L RQD della calcarenite è pari al 30%, quello del calcare al 20%. Il recupero percentuale totale è dell 80%, escludendo la parte relativa al riempimento. Sondaggio S6: Eseguito in corrispondenza dell intersezione con la S.P.168, di lunghezza pari a 35 m, mostra la presenza di calcarenite fino alla profondità di 9 m dal p.c., con un RQD pari all 80%. Al di sotto si rinviene l ammasso calcareo, stratificato e variamente fratturato con un RQD molto basso (10%). Solo a 32 m di profondità si presenta un calcare più compatto con RQD = 70%. Il carotaggio complessivo percentuale è il 90%. Sondaggio S7: Eseguito in corrispondenza dell intersezione con la S.P.168, di lunghezza pari a 15 m, conferma sostanzialmente quanto visto nel sondaggio S6. I primi 60 cm dei depositi calcarenitici si presentano mal cementati con RQD = 20%. Normalmente la calcarenite è caratterizzata da valori di RQD = 85%. Segue l ammasso calcareo fratturato e stratificato, con a luoghi livelletti di terra rossa. Va segnalato che il calcare mostra un RQD più elevato rispetto a quanto riscontrato nel sondaggio S6, pari al 40%. Sondaggio S8: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 1 m di terreno agrario, ha attraversato, fino a 10 m di profondità, una bancata calcarenitica, a granulometria da fine a grossolana: RQD=80%, con recupero percentuale totale del 90%. Sondaggio S9: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 1 m di materiale di riporto, ha attraversato l ammasso calcareo in banchi di discreto spessore, con RQD dal 60 all 80% e recupero percentuale del 90%. 6
8 Sondaggio S10: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 1 m di materiale di riempimento, ha attraversato l ammasso calcareo variamente fratturato in strati di spessore molto variabile. L RQD varia fra il 60 e l 80% ed il recupero percentuale è pari al 90%. Sondaggio S11: Di lunghezza pari a 10 m, ha attraversato una bancata calcarenitica, variamente cementata di colore bianco giallastro, dello spessore di 3,8 m. Segue l ammasso calcareo stratificato con vaste cariature carsiche. L RQD della calcarenite è pari al 10% con recupero totale del 40%, mentre per il calcare si va dal 20 all 80% di RQD, con recupero totale del 100%. Sondaggio S12: Di lunghezza pari a 10 m, dopo 50 centimetri di materiale di riempimento, ha attraversato un deposito, dello spessore di 3 m circa, costituito da sabbia fine di colore nocciola, alternata a sottili livelli di limi biancastri (RQD = 50%). Al di sotto è stato rinvenuto l ammasso calcareo, in genere compatto, ma sottilmente stratificato, con RQD = 80-90% (recupero percentuale totale 100%). 3.2 Prove SPT Questo tipo di prova è stato effettuato in corrispondenza dei depositi sciolti posti a copertura del calcare di base. Più precisamente è stata svolta una prova in corrispondenza del sondaggio S8 alla profondità di 1 m dal p.c. ed una prova in corrispondenza del sondaggio S12 alla profondità di 1 m dal p.c.. I valori registrati nel corso delle prove sono riportati nella tabella seguente: N1 N2 N3 NSPT S 8 (a -1,00 m) R > 50 S 12 (a -1, R > 50 m) Nel caso del sondaggio S8 i valori ottenuti sono giustificati dal fatto che la prova ha interessato la roccia calcarenitica; nel caso del sondaggio S12, invece, l attrezzo ha attraversato sabbie molto addensate. 7
9 3.3 Indagini sismiche da superficie Le indagini sismiche a rifrazione sono state generalmente effettuate in prossimità dei fori di sondaggi (cfr. planimetria con ubicazione dei sondaggi e tabella seguente). Sono stati effettuati 22 stendimenti sismici in onde P, della lunghezza di 39 metri ciascuno, posizionando su ciascuna base n. 12 geofoni: Base sismica Sondaggio di riferimento Ubicazione S 2-1 / S 2-2 Sondaggio 2 Cavalcavia autostrada in dx S 3-1 / S 3.2 Sondaggio 3 Sud Marmi S.a.s., in dx S 4-1 / S 4.2 Sondaggio 4 Green Sport, in dx S 5-1 / S 5-2 Sondaggio 5 S 6-1 / S 6-2 Sondaggio 6 S.P. Barletta- Corato, in sx S 7-1 / S 7-2 Sondaggio 7 S.P. Barletta-Corato, in dx S 8-1 / S 8-2 Sondaggio 8 In sx S 9-1 / S 9-2 Sondaggio 9 Bassi A. S.r.l., in sx S 10-1 / S 10-2 Sondaggio 10 D Azzeo Costruzioni, in sx S 11-1 / S 11-2 Sondaggio 11 Ediltecno S.r.l., in sx S 12-1 / S 12-2 Sondaggio 12 Svincolo 16 bis, in sx I risultati delle indagini sono riportate nelle figure allegate alla presente relazione e nel rapporto sulle indagini geognostiche allegato. L interpretazione dei risultati delle indagini sismiche da superficie mostra tre sismostrati, con velocità (m/s) progressivamente crescenti verso il basso, come da tabella seguente. Lo strato più superficiale, corrispondente al materiale di riporto e/o al terreno vegetale, manifesta velocità delle onde sismiche pari a m/s. Detto materiale può essere definito molto scadente dal punto di vista fondazionale. Base sismica 1 Strato 2 Strato 3 Strato S 2-1 / S / / / 1510 S 3-1 / S / / / 1430 S 4-1 / S / / / 1100 S 5-1 / S / / / 1260 S 6-1 / S / / / 1170 S 7-1 / S / / / 1010 S 8-1 / S / / / 1060 S 9-1 / S / / / 1640 S 10-1 / S / / / 1140 S 11-1 / S / / / 1560 S 12-1 / S / / /
10 Il secondo strato presenta velocità delle onde sismiche pari a m/s e comprende i litotipi calcarenitici e/o i litotipi calcarei più fratturati e carsificati. Detto materiale possiede comunque discrete caratteristiche geomeccaniche e può essere considerato idoneo ad ospitare strutture fondazionali. Infine, il terzo ed ultimo strato possiede velocità delle onde sismiche pari a m/s e corrisponde ai litotipi calcarei più compatti e meno fratturati Esame dei profili sismostratigrafici Profilo 2 Il profilo sismostratigrafico 02-1 individua un primo strato, di spessore variabile da 6 a 10 m, caratterizzato da valori medio-bassi della velocità delle onde sismiche, cui segue uno strato più veloce. La situazione è confermata dal profilo sismostratigrafico 02-2, ove il passaggio fra i due sismostrati avviene alla profondità di 4,5-6 m. Il contatto fra i due strati risulta, quindi, debolmente inclinato. Profilo 3 I due profili sismostratigrafici mostrano la presenza di tre strati, il primo dei quali di piccolo spessore, caratterizzato da bassi valori della velocità delle onde sismiche. Il secondo strato, di spessore variabile da 4,5 a 8 m circa, corrisponde alla parte alta dell ammasso calcareo. Il passaggio al sottostante bedrock avviene secondo un piano più o meno inclinato (poco inclinato nel profilo sismico 03-2, più inclinato nel profilo 03-1). Le differenze riscontrate fra i due profili e la stratigrafia del sondaggio S3 sono verosimilmente da mettere in relazione con il differente grado di alterazione della roccia. Profilo 4 Anche in questo caso non vi è perfetta concordanza con la stratigrafia di sondaggio. Si osserva, in particolare una notevole variabilità di spessore del secondo strato (4-10 m), verosimilmente da mettere in relazione con il differente grado di alterazione della roccia. 9
11 Profilo 5 Le indagini sismiche a rifrazione individuano un secondo strato di spessore variabile da 4,50 a 11 m, che comprende sia la bancata calcarenitica attraversata dal sondaggio S5, che la parte alta, molto alterata, dell ammasso calcareo. Il passaggio fra i due strati lapidei è orizzontale nel profilo 05-1 e inclinato nel profilo Profili 6 e 7 I valori delle velocità delle onde sismiche sono riportati nella tabella precedente. Dall esame delle sismostratigrafie si evidenzia un primo strato, che si può identificare con la calcarenite, ed un secondo corrispondente all ammasso calcareo. Il contatto fra i due è indicato ad una quota più alta di quella riscontrata dalle stratigrafie: ciò potrebbe essere attribuibile ad un maggior disturbo della parte alta dell ammasso calcareo cui corrisponderebbe una velocità più bassa delle onde sismiche, confrontabile con quella della calcarenite. Il passaggio fra i due strati lapidei è discordante nel profilo sismico 06-1 (piano di strato leggermente inclinato) e nel profilo 06-2 (piano di strato orizzontale). Analoga situazione si evidenzia nel caso del profilo 07-1 (contatto inclinato) e del profilo 07-2 (contatto orizzontale). I risultati sono in linea con le osservazioni dei sondaggi e con l RQD mostrando in buona sostanza una calcarenite di buona o discreta qualità ed un ammasso calcareo che si può definire di qualità da discreta a scadente. Profilo 8 L indagine sismica individua un primo strato, di circa 1 m di spessore, a bassa velocità ( m/s), seguito da un secondo strato, di spessore variabile da 3 a 8 m, avente velocità da 630 a 740 m/s e da un terzo strato di base con velocità da 1060 a 1140 m/s. Il passaggio risulta blandamente inclinato. Profilo 9 L indagine geofisica individua un primo straterello superficiale, di circa 1 m di spessore, con velocità da 290 a 300 m/s, seguito da un secondo strato, di vario spessore (5-10 m), avente circa 900 m/s di velocità e da un terzo strato di base caratterizzato da 10
12 velocità piuttosto alte ( m/s). Il passaggio fra questi ultimi strati avviene su un piano inclinato. Profilo 10 La sismica a rifrazione individua il solito straterello a velocità variabile da 180 a 260 m/s, di spessore esiguo, seguito da un secondo strato con velocità da 830 a 690 m/s, di spessore piuttosto variabile (4-10 m), e da un terzo strato di base la cui velocità varia da 1140 a 1390 m/s. Il passaggio avviene attraverso un piano variamente inclinato. Profilo 11 Le due sismostratigrafie associate al sondaggio S11 sono fra loro significativamente diverse nei valori per cui vanno commentate separatamente. Il profilo mostra un primo strato a bassa velocità (320 m/s), di spessore pari a 1-2 m, seguito da uno strato, di spessore variabile fra 6 e 8 m, caratterizzato da velocità pari a 810 m/s ed infine lo strato di base con velocità 1240 m/s. Il passaggio fra i due ultimi strati è inclinato. Il profilo invece mostra un primo straterello con velocità pari a 590 m/s, cui segue un secondo strato, dello spessore di 4-6 m, con velocità pari a 1170 m/s ed infine lo strato di base con velocità pari a 1560 m/s, con passaggio fra i due strati più profondi di tipo inclinato. Profilo 12 I profili sismici mostrano un primo straterello a bassa velocità ( m/s), cui segue uno strato più consistente, di 3,5-9 m di spessore, con velocità m/s ed ancora lo strato di base con velocità m/s. Il passaggio fra i due strati è inclinato. 3.4 Indagini sismiche in foro All interno dei sondaggi S1 (incrocio Autostrada) e S6 (incrocio S.P.168 Barletta-Corato) sono stati effettuati due Down-Hole in onde P ed S. 11
13 I risultati delle prove svolte sono riportati in allegato alla presente relazione. Il valore del Vs, 30 ottenuto per l S1 è pari a 1450 m/s circa, mentre per l S6 esso è pari a 1210 m/s circa. Tali valori individuano la categoria di suolo A. 3.5 Prove geotecniche di laboratorio Prove di caratterizzazione geomeccanica consistenti nella misurazione del peso volume totale, del peso specifico, della resistenza a compressione monoassiale e della resistenza a trazione sono state effettuate su alcuni campioni di roccia calcarea prelevati direttamente dalle cassette catalogatrici. I risultati ottenuti sono riportati e commentati nella relazione geotecnica, cui si rimanda. 4. PROBLEMATICHE GEOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE Le problematiche relative ai suddetti litotipi sono notevolmente diverse tra loro. Infatti, gli ammassi calcarei e calcarenitici sono costituiti da materiali lapidei a comportamento rigido, poco o niente compressibili, dotati di elevati (calcari) o discreti (calcareniti) valori delle caratteristiche fisico-meccaniche, per cui ben si prestano non solo per l appoggio dei rilevati stradali, ma anche per quello delle fondazioni delle opere d arte previste (sovrapasso della sede della Autostrada adriatica, ponti dello svincolo sulla S.P. 168, ecc.). Nel caso dei depositi sabbiosi, qualche prudenza è richiesta laddove essi si presentano sciolti o poco cementati, per cui si rende necessaria una attenta valutazione della capacità portante e dei cedimenti delle strutture in c.a. ricadenti su questi depositi. Per quanto riguarda l idrogeologia della zona attraversata dal tracciato stradale in progetto, sia l ammasso terroso (sabbie) che quelli rocciosi (calcari e calcarenite), sono caratterizzati da una permeabilità medio-alta, nel primo caso per porosità, nel secondo per fatturazione e carsismo e subordinatamente (calcareniti) per porosità. Sulla base dei risultati delle indagini svolte, sembra possa escludersi il rischio di rinvenire cavità carsiche. Bari, Ottobre
UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3
UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3 TAVOLA 4 UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DELLA PERICOLOSITA' GEOLOGICA DEL PIANO
DettagliINQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO
INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO Il territorio comunale di Capestrano è compreso, dal punto di vista cartografico, nel Foglio della Carta Geologica di Italia n. 146 Sulmona scala 1 : 100.000 e nel Foglio della
DettagliRistrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...
DettagliCOMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI
COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMMITTENTE: MANCINELLI GIUSEPPINA OPERA DELL INGEGNO RIPRODUZIONE VIETATA OGNI
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliINQUADRAMENTO GEOGRAFICO e GEOMORFOLOGIA DELL AREA. L'area oggetto d'indagine, ricade nella tavoletta
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO e GEOMORFOLOGIA DELL AREA L'area oggetto d'indagine, ricade nella tavoletta 1:25.000 dell'i.g.m.i. denominata "Torretta Granitola" IV S.E. del foglio n 265 della Carta d'italia.
DettagliCOMUNE DI BARLETTA. Tav. 1/Str. RELAZIONE GEOTECNICA
COMUNE DI BARLETTA Settore Manutenzioni Provincia di Barletta-Andria-Trani Tav. 1/Str. RELAZIONE GEOTECNICA OGGETTO: RECUPERO E RISTRUTTURAZIONE DELLA PALAZZINA COMUNALE DI VIA GALVANI DA DESTINARE A CENTRO
DettagliLINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE
ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione
DettagliTRANS ADRIATIC PIPELINE PROJECT OFFSHORE PIPELINE DETAIL DESIGN
Rev. Sh. 2 of 21 INDICE 1 Premessa... 3 2 NEARSHORE Indagine Geofisica Batimetria e Geofisica... 4 2.1 Analisi dati... 4 2.2 risultati... 7 3 NEARSHORE Indagine Geofisica Sismica a Rifrazione... 8 3.1
DettagliSondaggi nel sito ubicato in prossimità del Cimitero Comunale
Sondaggi nel sito ubicato in prossimità del Cimitero Comunale Sonda di perforazione Mod. Mait T9 Sondaggio S1 Via M. De Pietro, 23-73100 LECCE - Tel. Fax 0832-303175 Committente: Dott. Geol. Giuseppe Calò
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO GENERALITÀ OGGETTO: Completamento della riqualificazione di via del Porto fino al ponte di via della Repubblica, con sottopasso e collegamento al lungofiume Tavollo fino alla darsena
DettagliPROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE
Via Turazza 48, 35128 Padova. Tel./Fax 049 774197. E-mail: albmazzu@libero.it PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 CANALE ALTIPIANO... 2 2.1 TRATTA 1... 2 2.2 TRATTA
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
Dettagli26 settembre 2012. 02 ottobre 2012
N 12212 Bini Tesi 551 Lucca P.I. 211455466 Rapporto n 12212 Committente Sig. ri Bini Giuseppe e Tesi Donato Tipo di indagine Indagini sismiche: Down Hole Cantiere Via Lungomonte Rosignano Solvay Data misure
DettagliORDINE DEI GEOLOGI DELLA REGIONE UMBRIA
ORDINE DEI GEOLOGI DELLA REGIONE UMBRIA Standard minimo per la Relazione Geologica ai sensi delle NTC08 Il Consiglio Nazionale dei Geologi, con la deliberazione n. 209/2010, ha approvato il documento che
DettagliD.M. 11.03.1988: NTC2008: 6.2.1. 6.2.2
D.M. 11.03.1988: [ ] la progettazione deve essere basata sulla caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione, ottenuta a mezzo di rilievi, indagini e prove [ ] NTC2008: [ ] Le scelte progettuali
DettagliCOMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni
COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni Norma di riferimento: D.g.r. 30 novembre 2011 - n. IX/2616 Aggiornamento dei Criteri
DettagliNel caso in esame sono stati individuati due modi, utilizzati per la successiva inversione della curva di dispersione.
Linea sismica 1-SHOT 3 La linea sismica 1 è stata eseguita in loc. Carlina, entro il contesto di pianura prossimo al margine pedecollinare. Tale area era già stata oggetto nel Novembre 2002 di un indagine
Dettagli1. DESCRIZIONE DELLE OPERE E DEGLI INTERVENTI
1. DESCRIZIONE DELLE OPERE E DEGLI INTERVENTI Le opere oggetto della presente relazione si riferiscono alla realizzazione di un edificio per n. 4 alloggi, da realizzarsi a Copertino (LE), in Via Pirro
DettagliCOMUNE DI AVEZZANO. (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82. Località Paterno. Committente:Bernardi Mauro. Geol.
COMUNE DI AVEZZANO (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82 Località Paterno Committente:Bernardi Mauro Geol. Annamaria Paris MASW Multichannel Analysis Surface Waves Il relatore Dott. Geol. Michele
DettagliVitantonio Roma Copyright riservato. Metodo HVSR (Nakamura)
Metodo HVSR (Nakamura) Metodo HVSR (Nakamura) Metodo HVSR (Nakamura) Esempio 11 (ANGELUCCI) Nel sito in esame sono state eseguite solo misure HVSR, ma non si dispongono di altre indagini geognostiche o
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta
DettagliLAVORI SUL PONTE S.P. 105 PER BUGGERRU SEZ. 2. SUL RIO MANNU DI FLUMINIMAGGIORE PROGETTO PRELIMINARE
EX PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS LAVORI SUL PONTE S.P. 105 PER BUGGERRU SEZ. 2. SUL RIO MANNU DI FLUMINIMAGGIORE PROGETTO PRELIMINARE ALL. C RELAZIONE GEOTECNICA PROGETTAZIONE: TEC MED INGEGNERIA S.r.l.
DettagliCommittente: Comune di Flero. Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine
Committente: Comune di Flero Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine ------------------------------------------------------------------
DettagliDESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI
SOMMARIO 2 GENERALITA 3 3 DESCRIZIONE DELLE FONDAZIONI 3 4 PERICOLOSITA SISMICA 4 5 CARATTERIZZAZIONE FISICO-MECCANICA DEL TERRENO 4 6 MODELLI GEOTECNICI DI SOTTOSUOLO 5 7 VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA
RELAZIONE GEOTECNICA GENERALITA La presente relazione ha come oggetto l analisi delle caratteristiche stratigrafiche e la determinazione dei parametrici geotecnici relativamente alle opere di allargamento
DettagliESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO
ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO SECONDA SESSIONE 2012 PRIMA PROVA SCRITTA Tema n. 1 Aspetti geologici, minero-petrografici e normativi relativi alle attività
DettagliRelazione sismica Pag. 1
Sommario 1. PREMESSA... 2 2. CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE... 3 3. CARATTERISTICHE DELLE OPERE... 4 4. SOTTOPASSO PEDONALE km 169+423... 5 5. SOTTOVIA VEICOLARE km 172+308... 7 Pag.
DettagliMODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin
MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle
DettagliLe categorie di sottosuolo delle NTC08: limiti di applicabilità di V s30
Workshop Strategie di Mitigazione del Rischio sismico La Microzonazione sismica: esperienze, risultati, applicazioni dal 2008 al 2013 Roma, 22-23 maggio 2013 CNR, Piazzale A. Moro 1 Le categorie di sottosuolo
DettagliCentro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, necessarie alla Fondazione Ri.MED. Carini - Palermo CAPITOLATO SPECIALE
Affidamento del servizio di redazione degli studi geologici, geotecnici, sismici, idrologici ed idraulici e delle relative indagini in sito e in laboratorio, a supporto delle attività di progettazione
DettagliREGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO UNITA OPERATIVA n 3 EROSIONE COSTIERA Dr.
REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO UNITA OPERATIVA n 3 EROSIONE COSTIERA Dr.ssa DANIELA ALARIO STUDIO EFFETTUATO SULL ISOLA DI MARETTIMO GROTTA CAMMELLO - RIPRESE
DettagliIndagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves
Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco
DettagliSCHEDA DI FATTIBILITA IDRAULICA, GEOMORFOLOGICA E SISMICA Identificativo schede tecniche D1 Via Cantagallo Cimitero di Figline Inquadramento
Identificativo schede tecniche D1 Ubicazione Via Cantagallo Cimitero di Figline Inquadramento territoriale da P.S. Ambito agrario storico Geologia e litologia Terreni lapidei : Gabbri Aree di bordo valle
DettagliCOPERTINA. Prototipo di Relazione geotecnica di esempio
COPERTINA Prototipo di Relazione geotecnica di esempio GENERALITA RELAZIONE GEOTECNICA SULLE FONDAZIONI (NTC 2008 CAP. 6 e CIRCOLARE 617/2009 punto C6.2.2.5) OGGETTO COMUNE: Progetto di una struttura in
Dettagligià Unica eccezione il substrato:
Da Standard MS_3.0 La carta delle MOPS è costruita sulla base degli elementi predisponenti alle amplificazioni e alle instabilità sismiche già riportati nella CGT_MS. Ciò che differenzia la CGT dalle MOPS
DettagliL evoluzione del reticolo idrografico
L evoluzione del reticolo idrografico romano e l urbanizzazione Uno studio dell uso del suolo in relazione al reticolo secondario del settore sud-est della Capitale, dall Unità d Italia ad oggi I depositi
DettagliScheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali
INGV - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione
DettagliDocumento non definitivo
STUDIO DI SETTORE UK29U ATTIVITÀ 71.12.50 ATTIVITÀ DI STUDIO GEOLOGICO E DI PROSPEZIONE GEOGNOSTICA E MINERARIA ATTIVITÀ 72.19.01 RICERCA E SVILUPPO SPERIMENTALE NEL CAMPO DELLA GEOLOGIA Maggio 2011 Documento
DettagliFRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio
DettagliFig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.
ACTION 2: Banca dati e implementazione del GIS, Definizione delle caratteristiche dei siti potenziali per l applicazione del metodo di RA degli acquiferi con particolare attenzione alla metodologia di
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliPROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE
PROGETTAZIONE DELL AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO DON BOSCO A BOLZANO RELAZIONE GEOLOGICO GEOTECNICA DI PROGETTO- INTEGRAZIONE Redattore della relazione: Dott. Geol. Emanuele Sascor PROGETTAZIONE DELL
DettagliIndagine di Tomografia Elettrica
Indagine di Tomografia Elettrica 1. DESCRIZIONE DEL METODO La tomografia elettrica è utilizzata a supporto di altri metodi geofisici nell investigazione delle strutture sepolte e nella ricerca di acque
DettagliModello geotecnico della città di Santiago de Cuba
32 Convegno Nazionale Modello geotecnico della città di Santiago de Cuba Zulima C. Rivera Álvarez (1), Julio García Peláez (2), Dario Slejko (3), Angel Medina (4) 1 National Centre of Seismological Researches,
DettagliContenuti della carta geomorfologica ufficiale
Dati litologici Vengono distinti il substrato e le formazioni superficiali. Per formazioni superficiali si intendono i depositi direttamente collegati con l evoluzione del rilievo attualmente osservabile,
DettagliCommittente: E.Eco S.r.l., Roma, Via della Madonna dei Monti n 50 (P.Iva 10735421009)
Dott. Geol. Gianluca Bianchi Fasani, Dottore di ricerca Via Mocenigo n 32, 00192 Roma e-mail: gianluca.bianchifasani@uniroma1.it Tel. 06/39744398 - Cell. 347/5226276 P.Iva 06 250 121 008 C.F. BNCGLC71L13L009P
DettagliFONDAZIONI SUPERFICIALI
FONDAZIONI SUPERFICIALI Una fondazione superficiale trasmette i carichi della struttura agli strati di terreno in prossimità del piano campagna. In generale il terreno può sopportare tensioni molto minori
DettagliAll.n.7 GAD PEC RI12 INDAGINE GEOFISICA TRAMITE TECNICA MASW
All.n.7 GAD PEC RI2 INDAGINE GEOFISICA TRAMITE TECNICA MASW Easy MASW La geofisica osserva il comportamento delle onde che si propagano all interno dei materiali. Un segnale sismico, infatti, si modifica
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliInvestigations into the excavation face of road
Indagine sul fronte di scavo della galleria stradale di LAIVES BZ (Italia) con bassa copertura e in condizioni geologiche complesse (S.S. 12 del Brennero ) Investigations into the excavation face of road
DettagliIdrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]
Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario
DettagliPROVINCIA DI PERUGIA INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE GENERALE DI FATTIBILITA
Dott. Geol. Antonio Forini Dott. Geol. Sara Serena Fabris Dott. Geol. Carlo Ricci PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI BASTIA UMBRA INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE GENERALE DI FATTIBILITA PIANO
DettagliA.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO
Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della
DettagliRegione Lombardia. Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Regione Lombardia Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della L. R. per il Governo del Territorio del 11.03.2005 n 12 Gennaio 2008 NORME GEOLOGICHE DI PIANO
DettagliCOMUNE DI TARANTO RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA
Dott. Geol. Jean Vincent C.A. Stefani C.da Saponaro 70, 74023 Grottaglie (TA) Tel. 099.5610224 cell. 3388641493 Fax 099.5610224 E-mail stefani.geologo@libero.it COMUNE DI TARANTO RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE
DettagliRELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno
RISPOSTA A DOMANDA N. 2 RELAZIONE Generalità La presente relazione illustra gli aspetti geotecnici e delle fondazioni relativi alle strutture delle seguenti opere: EDIFICIO SERVIZI BUNKER PROTEXIMETRICO
DettagliPonti termici. Correzione del ponte termico. Ponte termico privo di correzione
Ponti termici Le perdite di calore attraverso gli elementi strutturali di un edificio, ponti termici, possono raggiungere e superare il 20 % delle dispersioni totali e sono causa di condense interne, macchie,
DettagliDALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE
DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di
DettagliELABORATI CARTOGRAFICI di Riferimento geologico
/ COMMITTENTE: Comune di VARENNA Provincia di Lecco PROGETTO: Costruzione di una nuova rotatoria all intersezione di viale Polvani con la strada provinciale 72 in comune di Varenna Progetto definitivo
DettagliINDICE ALLEGATI - UBICAZIONE INDAGINI GEOGNOSTICHE - GRAFICI PROVE PENETROMETRICHE
INDICE 1. PREMESSA E SCOPO DEL LAVORO... 2 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO... 3 3. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO ED IDROLOGICO... 4 4. CLASSIFICAZIONE SISMICA... 5 4.1 OPCM 20 marzo 2003... 5 4.2
DettagliTerme, con delibera della G.M. N 133 del 26 febbraio 2002, per la redazione della
INTEGRAZIONE ALLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E RIVISITAZIONE DEL MODELLO GEOLOGIGICO RELATIVAMENTE ALL URBANIZZAZIONE DEL PIP COMMERCIALE 1 LOTTO FUNZIONALE I sottoscritti geologi Anna Garippa e Gianluca Tullio,
DettagliComune di Favignana località Torretta Cavallo
REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA Il Dirigente dell U.O.B n. 3 Dr.ssa Geol. Daniela Alario Comune di Favignana località Torretta
Dettagli1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali...
1 Relazione Generale sull Intervento... Determinazione dei parametri geotecnici... 3 Normativa di riferimento...3 4 Relazione sui materiali...3 5 Verifiche statiche...4 5.1 Formule di calcolo delle azioni...4
DettagliProgetto definitivo esecutivo Interventi di manutenzione straordinaria della strada agrosilvopastorale Sorgente Glera-Volfo-Piei-Valle Cantiere
Comune di Adrara San Rocco Via G. Marconi n. 1 24060 Adrara San Rocco (Bs) Progetto definitivo esecutivo Interventi di manutenzione straordinaria della strada agrosilvopastorale Sorgente Glera-Volfo-Piei-Valle
DettagliPALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo
PALO tipo SP Il Soil Displacement (SP) è una metodologia di esecuzione del palo di fondazione eseguita senza asportazione di terreno, quindi alternativa ai pali battuti, vibroinfissi e trivellati. La tecnologia
DettagliMisure di microtremore a Montecassino (FR) 02 Dicembre 2008
Misure di microtremore a Montecassino (FR) 02 Dicembre 2008 Dal punto di vista della risposta strumentale tutta la zona indagata risulta essere influenzata da due picchi di origine antropica a 1.5 Hz e
DettagliCapitolo 2 Distribuzioni di frequenza
Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.
DettagliC1 2 C2 C3 S2 1 5 CPT1 9 S1 3 C4 8 CPT2 6 4 7 PIANTA DI RIFERIMENTO INDAGINI 1) Basilica 2) Edificio del Palladio 3) Edificio di A. Selva 4) Edificio di epoche diverse 5) Edificio di epoche diverse 6)
DettagliSOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA
LEGGI FONDAMENTALI DELLE NORMESISMICHE SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME SISMICHE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA Giacomo Di Pasquale, Dipartimento della Protezione
DettagliINDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8
2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni ESERCITAZIONE Docente: Daniela Giretti Studenti: Monica Bianchi Gabriele Gazzaniga Gabriele Ravizza Lorenzo
DettagliATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati
ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti
DettagliRIFERIMENTI NORMATIVI
INDICE 1. INTRODUZIONE pag. 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI pag. 2 3. STRUTTURA GEOLOGICA DEL SITO pag. 2 4. PROGETTO DELLE INDAGINI GEOGNOSTICHE pag. 3 5. RISULTATI PROVE DI LABORATORIO / IN SITO pag. 4 6.
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliNORME GEOLOGICHE DI PIANO
STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA www.geologia-applicata.com COMUNE DI CADORAGO DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NORME GEOLOGICHE DI PIANO
Dettagli5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA
5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo
DettagliCircolare n. 1 del 6 ottobre 2009 O.G.B.
Circolare n. 1 del 6 ottobre 2009 O.G.B. ISTRUZIONI TECNICHE PER L APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DEI CONTROLLI - REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA L.R. 6 AGOSTO 1997 N. 38 - NORME PER L ESERCIZIO
DettagliEsplorazione del sottosuolo
1 Esplorazione del sottosuolo Finalità Profilo stratigrafico Raccomandazioni iagi (1977): Mezzi di indagine Diretti Indiretti Scavi accessibili (pozzi, trincee, cunicoli) Fori di o Prove geofisiche Prove
DettagliM E T O D O L O G I A D I A N A L I S I
SEDE OPERATIVA STRADA CAVEDOLE 12/C 41126 PORTILE (MO) STUDIO GEOLOGICO E AMBIENTALE TEL E FAX +39 059 784335 CELL +39 339 8179913 DOTT.SSA CLAUDIA BORELLI e mail c.borelli@studio-borelli.191.it P. IVA
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliComune di SELARGIUS. Provincia di CAGLIARI. Relazione geotecnica
Comune di SELARGIUS Provincia di CAGLIARI Relazione geotecnica OGGETTO: OPERE DI INFRASTRUTTURAZIONE RURALE. LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE RURALI BIA E MESU E SESTU SETTIMO COMMITTENTE: Comune
Dettagli10 intersezioni e 1 sezione stradale. 12 sezioni in ingresso
La ricostruzione dei regimi di traffico veicolare lungo gli assi della rete viaria di Vimercate ha reso necessaria in fase preliminare l esecuzione di una campagna di rilevamento del traffico corredata
DettagliINDAGINE GEOTECNICA INDICE 1. PREMESSA 2. RIFERIMENTO NORMATIVO 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO 4. ASSETTO IDROGEOLOGICO
INDAGINE GEOTECNICA INDICE 1. PREMESSA 2. RIFERIMENTO NORMATIVO 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO 4. ASSETTO IDROGEOLOGICO 5. INQUADRAMENTO GEOTECNICO 1 1. PREMESSA La presente relazione ha come
DettagliRELAZIONE TECNICA -Fase di ripristino-
Lavori di risanamento corticale degli elementi portanti in CA e ripristino della ricopertura dei ferri del ponte ad archi sul Panaro alla progr. km. 21+836 della linea Casalecchio - Vignola RELAZIONE TECNICA
Dettagli(ai sensi dell art. 13 commi 1 e 2 della L. 64/1974 e ss.mm.ii, Artt.7,9,12,13 PAI Reg e Circolari della Regione Marche n.
Spett.le PROVINCIA DI FERMO Settore Patrimonio, Edilizia Scolastica, Genio Civile e Protezione Civile Viale Trento, n. 113 e 119 63900 Fermo OGGETTO: piano attuativo di iniziativa privata in variante al
DettagliRELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA
RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA **** 1. PREMESSA Gli interventi previsti dal presente progetto sono inseriti nei finanziamenti di cui al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 2012 del 27/11/2012,
DettagliGEOTECNICA LEZIONE 9 INDAGINI IN SITO. Ing. Alessandra Nocilla
GEOTECNICA LEZIONE 9 INDAGINI IN SITO Ing. Alessandra Nocilla 1 INTRODUZIONE SCOPO DELLE INDAGINI GEOTECNICHE 1) Gli ingegneri geotecnici non possono scegliere i materiali sui quali sono chiamati a costruire.
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliTAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008
TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica
Dettagli1. PREMESSA 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E BIBLIOGRAFIA TECNICA
1. PREMESSA La presente relazione ha per oggetto la caratterizzazione geotecnica del suolo di fondazione e il calcolo della capacità portante delle opere di fondazione relative alla realizzazione di una
DettagliENAV S.p.A. ENAV ACADEMY Scuola di formazione di Forlì Polo Tecnologico Integrato Progetto Strutturale definitivo Relazione Tecnica
SOMMARIO 1 INTRODUZIONE...2 2 IL NUOVO EDIFICIO DEL POLO TECNOLOGICO INTEGRATO...2 3 IL PROGETTO STRUTTURALE...2 3.1 I criteri di progettazione...2 3.2 L organismo strutturale...3 3.3 Le strutture di fondazione...3
DettagliCONTENUTI MINIMI DEGLI STUDI GEOLOGICI PER I DIFFERENTI LIVELLI DI PIANIFICAZIONE PIANO STRUTTURALE COMUNALE O SUE VARIANTI GENERALI
CONTENUTI MINIMI DEGLI STUDI GEOLOGICI PER I DIFFERENTI LIVELLI DI PIANIFICAZIONE PIANO STRUTTURALE COMUNALE O SUE VARIANTI GENERALI RELAZIONE GEOLOGICA E GEOLOGICO-TECNICA Contenuti: Illustrazione degli
DettagliCIG: ZAA0954778 CUP: I18F11000080001
ALL. B Oggetto: Affidamento delle Indagini geotecniche e di caratterizzazione dei terreni propedeutiche alle seguenti progettazioni definitive: - Riqualificazione ambientale delle zone alta e bassa in
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliSCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA
PREMESSA La presente relazione riguarda il dimensionamento della sovrastruttura che andrà a costituire la pavimentazione del piazzale da adibire a deposito dei mezzi ARST. S.p.A da realizzare nella zona
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
Dettagli