Relazione sulla gestione Rendiconto 2015

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1 COMUNE DI PIZZOLI PROVINCIA DI L AQUILA Relazione sulla gestione Rendiconto (art. 151, comma 6 e art. 231 D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 Art. 11, comma 6, d.lgs. n. 118/2011) Approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 53 in data 07 aprile ENTI SPERIMENTATORI Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 1

2 INDICE 1) PREMESSA 2) LA GESTIONE FINANZIARIA 3) LA GESTIONE DI COMPETENZA 4) LA GESTIONE DI CASSA 5) LA GESTIONE DEI RESIDUI 6) SINTESI FINANZIARIA 7 IMPATTO DELLA POLITICA FISCALE SUL BILANCIO 8) IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO 9) IL PATTO DI STABILITA INTERNO 10) I PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI DEFICITARIETA STRUTTURALE 11) ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI E SOCIETA PARTECIPATE 12) ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI I RISULTATI DELLA GESTIONE Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 2

3 1 PREMESSA La riforma dell ordinamento contabile: l entrata in vigore dell armonizzazione La legge n. 42 del 5 maggio 2009, di attuazione del federalismo fiscale, ha delegato il Governo ad emanare, in attuazione dell art. 119 della Costituzione, decreti legislativi in materia di armonizzazione dei principi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali. La delega è stata attuata dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42. Il nuovo ordinamento contabile e i nuovi schemi di bilancio sono entrati in vigore il 1º gennaio, dopo la proroga di un anno disposta dall art. 9 del D.L. 31 agosto 2013, n. 2 conv. in Legge n. 124/2013 previa valutazione della sperimentazione di tre anni (dal 2012 al 2014) per un numero limitato di enti. L entrata in vigore della riforma è diluita lungo un arco temporale triennale, al fine di attenuare l impatto delle rilevanti novità sulla gestione contabile, date le evidenti ripercussioni sotto il profilo sia organizzativo che procedurale NORMA* Art. 3, co. 1 Art. 3, co. 5 Art. 3, co. 7 Art. 3, co. 7 Art. 3, co. 11 Art. 11, co. 12 COSA PREVEDE Applicazione dei principi: della programmazione**; della contabilità finanziaria; della contabilità economicopatrimoniale (salvo rinvio al /); del bilancio consolidato (salvo rinvio al /). Gestione del fondo pluriennale vincolato Riaccertamento straordinario dei residui al 1 gennaio *** Istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità Applicazione dal del principio della competenza potenziata Funzione autorizzatoria bilancirendiconto ex D.P.R. n. 194/1996*** Funzione conoscitiva bilanciorendiconto ex D.Lgs. n. 118/2011*** NORMA* Art. 3, co. 12 Art. 11, co. 14 Art. 11, co. 16 Art. 11bis, co. 4 Art. 170, co. 1, TUEL Art. 175, c. 9ter, TUEL COSA PREVEDE Possibilità di rinviare al la tenuta della contabilità economicopatrimoniale e l applicazione del relativo principio contabile applicato*** Possibilità di rinvio al del piano dei conti integrato*** Funzione autorizzatoria bilanciorendiconto ex D.Lgs. n. 118/2011 Funzione conoscitiva bilancirendiconto ex DPR n. 194/1996 Applicazione della disciplina esercizio/gestione provvisoria prevista dal principio contabile ** Possibilità di rinviare al l adozione del bilancio consolidato*** Documento Unico di Programmazione (DUP) 2018*** Disciplina delle variazioni di bilancio*** NORMA* Art. 8 Art. 232, c. 2, TUEL Art. 233bis, c. 3, TUEL COSA PREVEDE Superamento del SIOPE Possibilità di rinviare al la tenuta della contabilità economicopatrimoniale e l applicazione del relativo principio contabile applicato per i comuni fino a abitanti Possibilità di rinviare al l adozione del bilancio consolidato per i comuni fino a abitanti * Ove non specificato, si riferisce al D.Lgs. n. 118/2011 ** Escluso il DUP *** Non si applica agli enti in sperimentazione nel 2014 Questo ente ha partecipato alla sperimentazione e pertanto dall esercizio 2014 applica integralmente le disposizioni del d.lgs. n. 118/2011. Ai fini di una migliore comprensione delle informazioni riportate nelle sezioni seguenti, con particolare riferimento alle serie storiche dei dati, vengono di seguito richiamate le principali novità introdotte dalla riforma, che trovano diretta ripercussione sui documenti contabili di bilancio dell ente: l adozione di un unico schema di bilancio di durata triennale (in sostituzione del bilancio annuale e Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 3

4 pluriennale) articolato in missioni (funzioni principali ed obiettivi strategici dell amministrazione) e programmi (aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi strategici) coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale (classificazione COFOG europea). Per l anno il nuovo bilancio predisposto secondo lo schema di cui al d.lgs. n. 118/2011 ed il relativo rendiconto hanno funzione conoscitiva, conservando carattere autorizzatorio i documenti contabili tradizionali. La nuova classificazione evidenzia la finalità della spesa e consente di assicurare maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la loro destinazione alle politiche pubbliche settoriali, al fine di consentire la confrontabilità dei dati di bilancio. Le Spese sono ulteriormente classificate in macroaggregati, che costituiscono un articolazione dei programmi, secondo la natura economica della spesa e sostituiscono la precedente classificazione per Interventi. Sul lato entrate la nuova classificazione prevede la suddivisione in Titoli (secondo la fonte di provenienza), Tipologie (secondo la loro natura), Categorie (in base all oggetto). Unità di voto ai fini dell approvazione del Bilancio di esercizio sono: i programmi per le spese e le tipologie per le entrate; il Documento unico di programmazione quale atto fondamentale in cui vengono formalizzate le scelte strategiche ed operative dell ente; l evidenziazione delle previsioni di cassa in aggiunta a quelle consuete di competenza, nel primo anno di riferimento del bilancio. l applicazione del nuovo principio di competenza finanziaria potenziata, secondo il quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili con l'imputazione all'esercizio nel quale vengono a scadenza, ferma restando, nel caso di attività di investimento che comporta impegni di spesa che vengano a scadenza in più esercizi finanziari, la necessità di predisporre, sin dal primo anno, la copertura finanziaria per l effettuazione della complessiva spesa dell investimento. Tale principio comporta dal punto di vista contabile notevoli cambiamenti soprattutto con riferimento alle spese di investimento, che devono essere impegnate con imputazione agli esercizi in cui scadono le obbligazioni passive derivanti dal contratto: la copertura finanziaria delle quote già impegnate ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata è assicurata dal fondo pluriennale vincolato. Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate ma esigibili in esercizi successivi, previsto allo scopo di rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l acquisizione dei finanziamenti e l effettivo impiego di tali risorse; le previsioni dell articolo 3, comma 7, del d.lgs. n. 118/2011, che prevedono che, alla data di avvio dell armonizzazione, gli enti provvedono al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al fine di eliminare quelli cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute alla data del 31 dicembre e ad indicare, per ciascun residuo eliminato in quanto non scaduto, gli esercizi nei quali l obbligazione diviene esigibile secondo i criteri individuati nel principio applicato della contabilità finanziaria: per tali residui si provvede alla determinazione del fondo per la copertura degli impegni pluriennali derivanti da obbligazioni sorte negli esercizi precedenti (cd. fondo pluriennale vincolato) di importo pari alla differenza tra i residui passivi ed i residui attivi eliminati; il fondo costituisce copertura alle spese reimpegnate con imputazione agli esercizi successivi; in tema di accertamento delle entrate, la previsione di cui al punto 3.3 del principio contabile applicato, secondo il quale sono accertate per l intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali deve essere stanziata in uscita un apposita voce contabile ( Fondo crediti di dubbia esigibilità ) che confluisce a fine anno nell avanzo di amministrazione come quota accantonata. Il rendiconto nel processo di programmazione e controllo Il rendiconto della gestione costituisce il momento conclusivo di un processo di programmazione e controllo che trova la sintesi finale proprio in questo documento contabile. Se, infatti, il Documento unico di programmazione ed il bilancio di previsione rappresentano la fase iniziale della programmazione, nella quale l'amministrazione individua le linee strategiche e tattiche della propria azione di governo, il rendiconto della gestione costituisce la successiva fase di verifica dei risultati conseguiti, necessaria al fine di esprimere una valutazione di efficacia dell azione condotta. Nello stesso tempo il confronto tra il dato preventivo e quello consuntivo riveste un'importanza fondamentale nello sviluppo della programmazione, costituendo un momento virtuoso per l'affinamento di tecniche e scelte da effettuare. E' facile intuire, dunque, che i documenti che sintetizzano tali dati devono essere attentamente analizzati per evidenziare gli scostamenti riscontrati e comprenderne le cause, cercando di migliorare le performance dell anno successivo. Le considerazioni sopra esposte trovano un riscontro legislativo nelle varie norme dell ordinamento contabile, norme che pongono in primo piano la necessità di un attenta attività di programmazione e di un successivo lavoro di controllo, volto a rilevare i risultati ottenuti in relazione all efficacia dell azione amministrativa, all economicità della gestione e all adeguatezza delle risorse impiegate. In particolare: Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 4

5 l art. 151, comma 6, del D.Lgs. n. 267/2000 prevede che al rendiconto venga allegata una relazione sulla gestione, nella quale vengano espresse le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti. Ancora l art. 231 del D.Lgs. n. 267/00 precisa che La relazione sulla gestione è un documento illustrativo della gestione dell ente, nonché dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio, contiene ogni eventuale informazione utile ad una migliore comprensione dei dati contabili. l art. 11, comma 6, del d.lgs. n. 118/2011 prevede che al rendiconto sia allegata una relazione sulla gestione. La relazione sulla gestione qui presentata costituisce il documento di sintesi delle due disposizioni di legge sopra menzionate, con cui si propone di valutare l'attività svolta nel corso dell'anno cercando di dare una adeguata spiegazione ai risultati ottenuti, mettendo in evidenza le variazioni intervenute rispetto ai dati di previsione e fornendo una possibile spiegazione agli eventi considerati. 2 LA GESTIONE FINANZIARIA Il bilancio di previsione Il bilancio di previsione è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 35 in data 17/08/. Successivamente sono state apportate variazioni al bilancio di previsione attraverso i seguenti atti: 1. Giunta n. 106 in data.17/11/ ad oggetto: Variazioni agli stanziamenti di cassa; 2. Giunta n. 123 in data 28/12/ ad oggetto: Variazioni agli stanziamenti di cassa; 3. Consiglio Comunale n. 37 in data 29/09/ ad oggetto: Variazioni al Bilancio di previsione ; 4. Consiglio Comunale n.45 in data 23/11/ ad oggetto:.variazioni al Bilancio di previsione ; Per l esercizio di riferimento sono stati adottati ti i seguenti provvedimenti in materia di tariffe e aliquote d imposta nonché in materia di tariffe dei servizi pubblici: Oggetto Provvedimento Note Organo Numero Data Aliquote IMU C.C /07/ Aliquote TASI C.C /07/ Tariffe TOSAP/COSAP G.M /07/ Tariffe TARI C.C /07/ Addizionale IRPEF C.C /07/ Servizi a domanda individuale G.M 73 23/07/ ASPETTI FINANZIARI Per consentire una prima valutazione del grado di raggiungimento dei programmi indicati negli strumenti di programmazione, si pongono a confronto i dati di sintesi del bilancio di previsione definitivo con i dati finali del conto del bilancio. Le risultanze finali del conto del bilancio sono poi espresse in termini di risultato contabile di amministrazione. Tale risultato se positivo è detto avanzo, se negativo disavanzo, se uguale a zero si definisce pareggio finanziario. Il risultato contabile di amministrazione è successivamente presentato scomposto in risultato della gestione di competenza ed in risultato della gestione residui. I risultati finanziari assumono maggior rilevanza se si vanno a dettagliare nelle loro varie componenti. Individuando i componenti, si riesce a comprendere meglio il perché del formarsi di tali risultati. Si evidenziano perciò delle tabelle in cui è possibile analizzare tale scomposizione. In particolare, il risultato derivante dalla gestione di competenza, è suddiviso secondo la sua provenienza, dalla parte corrente, o dalla parte in conto capitale, del bilancio. Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 5

6 Il risultato derivante dalla gestione residui, è suddiviso in base alle motivazioni che hanno portato a modificare i valori dei residui attivi e passivi, determinati nel rendiconto dell anno precedente. RISULTANZE RIEPILOGATIVE DEL CONTO DEL BILANCIO PREVISIONI INIZIALI DEL BILANCIO Fpv di parte corrente 2.625,60 Fpv di parte capitale ,54 ENTRATA Titolo 1 TRIBUTARIE ,72 Titolo 2 CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI ,93 Titolo 3 EXTRATRIBUTARIE ,10 Titolo 4 ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONI DI CREDITI ,50 Titolo 5 ACCENSIONE DI PRESTITI Titolo 6 ENTRATE PER SERVIZI C/TERZI ,75 Avanzo applicato COMPLESSIVO DELLE ENTRATE ,14 SPESA Titolo 1 CORRENTI ,35 Titolo 2 CONTO CAPITALE ,04 Titolo 3 RIMBORSO PRESTITI Titolo 4 SPESE PER SERVIZI C/TERZI ,75 Disavanzo applicato COMPLESSIVO SPESE ,14 I dati previsionali indicati sono stati approvati con deliberazione consiliare n. 35 del 17/08/ Il risultato di amministrazione L esercizio si è chiuso con un avanzo di amministrazione di ,03 così determinato: Quadro riassuntivo della gestione finanziaria GESTIONE RESIDUI COMPETENZA Fondo di cassa al 1 gennaio ,92 RISCOSSIONI (+) , , ,87 PAGAMENTI () , , ,93 SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) ,86 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 6

7 PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre () FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) ,86 RESIDUI ATTIVI (+) , , ,11 RESIDUI PASSIVI () , , ,06 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI () ,03 FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE () ,85 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE (A) (=) ,03 Composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre Parte accantonata Fondo credtii di dubbia esazione al 31/12/ Passivita' potenziali/rischi contenzioso 2.00 Totale parte accantonata (B) Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti da contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli da specificare Totale parte vincolata (C) Totale parte destinata agli investimenti (D) Totale parte disponibile (E)=(A)(B)(C)(D) 1.539,03 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare Risultato di competenza e risultato gestione residui Il risultato rappresenta la combinazione di due distinti risultati: uno riferito alla gestione di competenza ed uno riferito alla gestione dei residui: Gestione di competenza Fondo pluriennale vincolato di entrata ,14 Totale accertamenti di competenza ,72 Totale impegni di competenza ,64 Fondo pluriennale vincolato di spesa ,88 SALDO GESTIONE COMPETENZA = ,34 Gestione dei residui Maggiori residui attivi riaccertati ,82 Minori residui attivi riaccertati ,52 Minori residui passivi riaccertati ,75 Impegni confluiti nel FPV SALDO GESTIONE RESIDUI = ,95 Riepilogo SALDO GESTIONE COMPETENZA ,34 SALDO GESTIONE RESIDUI ,95 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 7

8 AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI APPLICATO + AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI NON APPLICATO ,64 AVANZO (DISAVANZO) D AMMINISTRAZIONE AL = ,03 Analisi della composizione del risultato di amministrazione Quote accantonate Nel bilancio di previsione dell esercizio, alla missione 20, sono stati effettuati i seguenti accantonamenti: Miss./ Progr. Cap. Descrizione Previsioni iniziali Var +/ Previsioni definitive 20 Fondo crediti di dubbia esigibilità Fondo rischi contenzioso 20 Fondo passività potenziali Fondo indennità fine mandato del sindaco Al termine dell esercizio le quote accantonate nel risultato di amministrazione ammontano complessivamente a e sono così composte: Cap. spesa Descrizione Risorse accantonate al 1/1 Utilizzo accantoname nti nell'esercizio Accantoname nti stanziati nell'esercizio Risorse accantonate presunte al 31/12 a b c d= ab+c 20.1 Fondo crediti di dubbia esigibilità B) Fondo rischi contenzioso Il principio contabile applicato della contabilità finanziaria prevede che annualmente gli enti accantonino in bilancio un fondo rischi contenzioso sulla base del contenzioso sorto nell esercizio precedente. In occasione della prima applicazione dei principi contabili è inoltre necessario stanziare il fondo per tutto il contenzioso in essere, il cui importo, se di ammontare elevato, può essere spalmato sul bilancio dei tre esercizi. Il contenzioso per il quale sussiste l obbligo di accantonamento è quello per il quale vi è una significativa probabilità di soccombenza. Nel risultato di amministrazione al 31/12/ il fondo rischi contenzioso non risulta quantificato essendo in corso un attività di ricognizione dei contenziosi in essere: tuttavia, in via cautelativa si è ritenuto opportuno vincolare la quota libera dell avanzo di amministrazione per fronteggiare ad eventulai soccombenze. C) Fondo passività potenziali Al 31 dicembre si registrano le seguenti passività potenziali: Totale fondo passività potenziali al 31/12/ 2.00 Nel risultato di amministrazione al 31/12/ il fondo per passività potenziali risulta così quantificato: ND Descrizione +/ Importo Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 8

9 1 Quota accantonata a Fondo passività potenziali nel risultato di amministrazione al 1 gennaio Quota stanziata nel bilancio di previsione Utilizzi Altre variazioni: +/ 5 Fondo passività potenziali al 31/12/ 200 Quote vincolate Le quote vincolate nel risultato di amministrazione ammontano complessivamente a e sono così composte: Riepilogo complessivo Descrizione Importo ND Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 1 Vincoli derivanti da trasferimenti 2 Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 3 Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli Note: La quota vincolata del risultato di amministrazione è riferita all impegno dell Ente ha fronteggiare eventuali esposizioni derivanti dai numerosi conteziosi in essere rispetto ai quali allo stato attuale risulta complessa la perimetrazione, nonché al ripiano dell improprio utilizzo dell avanzo di amministrazione 2011, destinato al finanziamento della ricostruzione privata. 3) LA GESTIONE DI COMPETENZA Il risultato della gestione di competenza La gestione di competenza rileva un avanzo di ,34 così determinato: ENTRATE COMPETENZA CASSA SPESE COMPETENZA CASSA Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio ,92 Utilizzo avanzo di amministrazione Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (1) 2.625,60 Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (1) ,54 Disavanzo di amministrazione Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa , ,63 Titolo 1 Spese correnti , ,66 Fondo pluriennale Titolo 2 Trasferimenti correnti ,01 vincolato in parte ,82 corrente (2) ,03 Titolo 3 Entrate extratributarie , ,79 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 9

10 Titolo 2 Spese in conto capitale , ,95 Titolo 4 Entrate in conto capitale , ,81 Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (2) ,85 Titolo 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie Titolo 3 Spese per incremento di attività finanziarie Totale entrate Totale spese finali , ,05 finali , ,61 Titolo 6 Accensione Titolo 4 Rimborso di di prestiti prestiti , ,15 Titolo 7 Anticipazioni Titolo 5 Chiusura da istituto Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere tesoriere/cassiere Titolo 9 Entrate per conto di terzi e partite di giro , ,82 Totale entrate dell'esercizio , ,87 Titolo 7 Spese per conto terzi e partite di giro , ,17 Totale spese dell'esercizio , ,93 COMPLESSIVO ENTRATE , ,79 COMPLESSIVO SPESE , ,93 DISAVANZO DELL'ESERCIZIO AVANZO DI COMPETENZA/FONDO DI CASSA , ,86 A PAREGGIO , ,79 A PAREGGIO , ,79 Verifica degli equilibri di bilancio EQUILIBRI ECONOMICOFINANZIARIO COMPETENZA Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio ,92 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 2.625,60 AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente () B) Entrate titoli (+) ,17 di cui per estinzione anticipata di prestiti C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (+) D) Spese Titolo 1.00 Spese correnti () ,74 DD) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (di spesa) () ,03 E) Spese Titolo 2.04 Trasferimenti in conto capitale () F) Spese Titolo 4.00 Quote di capitale amm.to mutui e prestiti () ,15 obbligazionari di cui per estinzione anticipata di prestiti G) Somma finale (G=AAA+B+CDDDEF) ,85 ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 10

11 H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) di cui per estinzione anticipata di prestiti I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (+) specifiche disposizioni di legge di cui per estinzione anticipata di prestiti L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti () (+) EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (*) O=G+H+IL+M ,85 EQUILIBRI ECONOMICOFINANZIARIO COMPETENZA P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) ,54 R) Entrate Titoli (+) ,45 C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge () () S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine () S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di mediolungo termine () T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzione di attività finanziarie L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti () (+) () U) Spese Titolo 2.00 Spese in conto capitale () ,65 UU) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (di spesa) () ,85 V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie () E) Spese Titolo 2.04 Trasferimenti in conto capitale (+) EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Z=P+Q+RCIS1S2T+LMUUUV+E ,49 EQUILIBRI ECONOMICOFINANZIARIO COMPETENZA S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di mediolungo termine (+) T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzione di attività finanziarie (+) X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine () X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di mediolungo termine () Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per incremento di attività finanziarie () Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 11

12 EQUILIBRIO FINALE W=O+Z+S1+S2+TX1X2Y ,34 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE Anno ENTRATE Previsioni Iniziali Previsioni Definitive COMPETENZA % di % Accertamenti Riscossioni definizione di realizz.ne Residui dalla competenza Titolo I Entrate tributarie , ,37 101, , ,78 73, ,06 Titolo II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione , ,94 91, , ,07 94, ,88 Titolo III Entrate extratributarie , ,10 109, , ,74 50, ,58 Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti , ,23 52, , ,04 35, ,41 ENTRATE FINALI , ,64 70, , ,63 60, ,93 Titolo V Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI Entrate da servizi per conto di terzi , ,75 153, , ,82 99, , , ,39 74, , ,45 64, ,21 Avanzo di amministrazione Fondo vincolato pluriennale per spese correnti 2.625, ,60 Fondo vincolato pluriennale per spese in conto capitale , ,54 Fondo di cassa al 1 gennaio , ,92 TOTAL E COMPLESSIVO DELLE ENTRATE , ,53 74, , ,45 64, ,21 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO DELLE SPESE Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 12

13 SPESE Previsioni Iniziali Previsioni Definitive % di definizione COMPETENZA Totale Impegni Di cui spese correlate alle entrate Pagamenti % di realizz.ne Titolo I Spese Correnti , ,29 103, , ,33 89,918 Titolo II Spese in conto capitale , ,77 57, , ,26 59,447 SPESE FINALI , ,06 72, , ,59 79,067 Titolo III Spese per rimborso di presiti ,72 82, , , Titolo IV Spese per servizi per conto di terzi , ,75 156, , ,42 99, , ,53 76, , ,16 81,602 Disvanzo di amministrazione COMPLESSIVO DELLE SPESE , ,53 76, , ,16 81,602 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 13

14 4) LA GESTIONE DEI RESIDUI GESTIONE RESIDUI RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE ( Avanzo + Disavanzo ) ,55 MAGGIORI (+) O MINORI () RESIDUI ATTIVI RIACCERTATI ,70 MINORI RESIDUI PASSIVI RIACCERTATI (+) ,75 RISULTATO DELLA GESTIONE RESIDUI ,41 GESTIONE DI COMPETENZA ACCERTAMENTI A COMPETENZA (+) ,86 IMPEGNI A COMPETENZA () ,52 RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA ,34 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 14

15 GESTIONE RESIDUI Miglioramenti per maggiori accertamenti di residui attivi 5.750,82 + per economie di residui passivi , ,57 + Peggioramenti per eliminazione di residui attivi , ,52 SALDO della gestione residui ,95 = Le economie conseguite tra i residui passivi sono state realizzate nei seguenti titoli di spesa: Titolo 1 CORRENTI ,91 Titolo 2 CONTO CAPITALE ,70 Titolo 3 RIMBORSO PRESTITI Titolo 4 SPESE PER SERVIZI C/TERZI 66,14 Totale economie sui residui passivi ,75 Il riaccertamento ordinario dei residui Al termine dell esercizio si è provveduto al riaccertamento ordinario dei residui, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.52 in data 07/04/ esecutiva. Con tale delibera: nel bilancio dell esercizio in cui era imputato l impegno cancellato, si provvede a costituire (o a incrementare) il fondo pluriennale vincolato per un importo pari a quello dell impegno cancellato; nel primo esercizio del bilancio di previsione si incrementa il fondo pluriennale iscritto tra le entrate, per un importo pari all incremento del fondo pluriennale iscritto nel bilancio dell esercizio precedente, tra le spese; nel bilancio dell esercizio cui la spesa è reimputata si incrementano o si iscrivono gli stanziamenti di spesa necessari per la reimputazione degli impegni. Complessivamente sono state reimputati ,15. di impegni, di cui: ,27. finanziati con entrate correlate ; ,88 finanziate tramite il Fondo pluriennale vincolato. Nel prospetto di seguito, si illustrano le predette variazioni: ENTRATE Anno Stanziamento Maggiori entrate Minori entrate Assestato Avanzo di amministrazione Fondo pluriennale vincolato per spese correnti Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa" Titolo 2 "Trasferimenti correnti" Titolo 3 "Entrate extratributarie" Titolo 4 "Entrate in conto capitale" Titolo 5 "Entrate da riduzione di attività finanziarie" 2.625, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Titolo 6 "Accensione Prestiti" Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 15

16 Titolo 7 "Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere" Titolo 9 "Entrate per conto terzi e partite di giro" ENTRATE , , , , , , , , , , , , , ,45 USCITE Anno Stanziamento Maggior uscite Minori uscite Assestato Disavanzo di amministrazione Titolo 1 "Spese correnti" Titolo 2 "Spese in conto capitale" Titolo 3 "Spese per incremento attività finanziarie" Titolo 4 "Rimborso Prestiti" Titolo 5 "Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere" Titolo 7 "Uscite per conto terzi e partite di giro" USCITE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,45 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 16

17 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 17

18 5 GESTIONE DI CASSA Oggetto di attenta analisi è anche la gestione di cassa, sia per i vincoli imposti dal patto di stabilità interno sia per attuare una corretta gestione dei flussi finanziari, al fine di evitare costose anticipazioni di tesoreria. Nelle tabelle che seguono si evidenzia l andamento nell'anno di questa gestione. GESTIONE RESIDUI COMPETENZA FONDO DI CASSA al 1 gennaio ,92 Riscossioni , , ,87 Pagamenti , , ,93 FONDO DI CASSA risultante ,86 Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate FONDO DI CASSA al 31 dicembre ,86 ANDAMENTO DELLA LIQUIDITÀ FONDO DI CASSA AL 1 GENNAIO ,92 Titolo ENTRATE Riscossioni residui Riscossioni competenza Totale riscossioni I Tributarie , , ,63 II Contributi e trasferimenti , , ,82 III Extratributarie , , ,79 IV Alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti , , ,81 V Accensione di prestiti VI Da servizi per conto di terzi 3.144, , , , , ,87 Titolo SPESE Pagamenti residui Pagamenti competenza Totale pagamenti I Correnti , , ,66 II In conto capitale , , ,95 III Rimborso di prestiti , ,15 IV Per servizi per conto di terzi , , , , , ,93 FONDO DI CASSA risultante ,86 Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE ,86 Relazione sulla gestione Esercizio (enti non sperimentatori)

19 6 SINTESI FINANZIARIA Dopo aver delineato le varie componenti del risultato finanziario, si forniscono ora, in maniera sintetica, i dati contabili della gestione finanziaria da cui deriva tale risultato, dettagliatamente indicati nel conto del bilancio. Preliminarmente si presenta il conto del bilancio suddiviso secondo macroaggregati, ognuno dei quali prende in considerazione un particolare aspetto della gestione. Questa è un analisi 'statica', tesa ad individuare la composizione e le caratteristiche dei dati finanziari nel conto del bilancio. Successivamente si passe a un analisi 'dinamica', tesa a porre l attenzione sugli scostamenti tra i dati di previsione, risultanti sia dal bilancio di previsione iniziale, sia da quello definitivo e quelli ottenuti al termine della gestione. Il risultato finanziario complessivo è determinato anche dalla gestione residui e in particolare dalle variazioni derivanti dalle operazioni di riaccertamento, effettuate dai responsabili dei servizi, per la verifica della sussistenza delle condizioni, per il mantenimento dei residui stessi nel rendiconto; perciò si evidenziano anche le informazioni principali riguardanti tali variazioni. Di seguito ci si pone l obiettivo di fornire informazioni riguardanti gli scostamenti dei dati finanziari indicati nel conto del bilancio, rispetto a quanto programmato negli strumenti di programmazione, al fine di evidenziare il grado di attendibilità e la capacità di realizzazione di quanto programmato. La prima tabella individua lo scostamento tra le previsioni iniziali e le previsioni finali, in termini assoluti ed in percentuale. La seconda tabella espone lo scostamento tra le previsioni assestate e gli accertamenti di entrata ed impegni di spesa, sia in termini assoluti, sia in percentuale. La terza tabella indica lo scostamento tra le previsioni iniziali e gli accertamenti di entrata ed impegni di spesa, sia in termini assoluti, sia in percentuale. Come per il precedente paragrafo, anche in questa analisi degli scostamenti, appare utile effettuare un approfondimento dettagliando gli scostamenti per singolo programma, in quanto tali informazioni rappresentano utili indicatori per evidenziare la capacità di acquisizione delle entrate attribuite ad ogni singolo programma e grado di attuazione dei programmi di spesa. Titolo CONFRONTO PREVISIONI DEFINITIVE CON PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE Stanziamenti iniziali Stanziamenti definitivi Differenza tra stanziamenti definitivi e stanziamenti iniziali Scostamento in percentuale ENTRATE DI COMPETENZA FPV , % I Entrate Tributarie , , ,65 1,53 % II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione , , ,99 6,44 % III Entrate Extratributarie , , ,41 % IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti , , ,27 47,57 % Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 19

20 V Entrate derivanti da accensioni di prestiti % VI Entrate da servizi per conto di terzi , , ,70 % AVANZO DI AMMINISTRAZIONE , ,39 SPESE DI COMPETENZA ,61 % 24,97 % I Spese correnti , , ,94 3,20 % II Spese in conto capitale , , ,27 42,91 % III Spese per rimborso di prestiti , ,28 17,13 % IV Spese per servizi per conto di terzi , , ,11 % DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE , , ,61 % 23,39 % Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 20

21 Titolo I II CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE ENTRATE DI COMPETENZA Entrate Tributarie Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione Stanziamenti iniziali Accertamenti Impegni , , , ,01 Differenza tra accertamenti e impegni con stanziamenti iniziali(*) , ,92 Scostamento in percentuale 5,50 % 9,71 % III Entrate Extratributarie , , ,22 9,83 % IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti , , ,05 77,05 % V Entrate derivanti da accensioni di prestiti % VI Entrate da servizi per conto di terzi , , ,65 2,24 % , , ,28 47,66 % AVANZO DI AMMINISTRAZIONE I II III IV SPESE DI COMPETENZA Spese correnti Spese in conto capitale Spese per rimborso di prestiti Spese per servizi per conto di terzi ,14 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE , , , , , , , , , , , , , ,50 8,71 % 75,22 % 17,16 % 2,15 % 50,08 % ,14 Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 21

22 CONFRONTO ACCERTAMENTI / IMPEGNI CON PREVISIONI DEFINITIVE Titolo I II DESCRIZIONE ENTRATE DI COMPETENZA Entrate Tributarie Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione Stanziamenti definitivi Accertamenti Impegni , , , ,01 Differenza tra accertamenti e impegni con stanziamenti definitivi (*) , ,93 Scostamento in percentuale 6,92 % 3,49 % III Entrate Extratributarie , , ,22 0,38 % IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti , , ,78 56,24 % V Entrate derivanti da accensioni di prestiti % VI Entrate da servizi per conto di terzi , , ,65 36,39 % , , ,67 30,24 % AVANZO DI AMMINISTRAZIONE I II III IV SPESE DI COMPETENZA Spese correnti Spese in conto capitale Spese per rimborso di prestiti Spese per servizi per conto di terzi , , , , , , , , , , , , ,12 32, , ,89 11,54 % 56,60 % 0,03 % 34,57 % 34,84 % DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE ,53 7 IMPATTO DELLA POLITICA FISCALE SUL BILANCIO La politica fiscale rappresenta una delle più importanti politiche di bilancio di reperimento risorse per l attuazione dei programmi dell amministrazione. All interno delle entrate tributarie, l evoluzione nel corso dell'anno, che si è avuta, per le singole voci di entrata, che compongono tale categoria, è rappresentata dalla una specifica tabella, che mette a confronto le risultanze finali con la previsione iniziale. Particolarmente significativo, per comprendere l evoluzione della politica fiscale dell Ente, è infine confrontare, per ogni tipologia di entrata tributaria, i dati dell ultimo quinquennio. Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 22

23 ALIQUOTE IMU/TASI ANNO Aliquota IMU/TASI 1^ casa (x mille) 6,000 Aliquota IMU/TASI 2^ casa (x mille) 10,600 Aliquota IMU/TASI fabbricati produttivi (x mille) 10,600 Aliquota IMU/TASI altro (x mille) 10,600 somme rimaste da pagare IMU/TASI ENTRATE TRIBUTARIE CONFRONTO ACCERTAMENTI CON PREVISIONI INIZIALI ENTRATE TRIBUTARIE Previsioni iniziali ,09 Accertamenti Differenza tra accertamenti e previsioni iniziali Scostamento in percentuale , ,57 11,83% Addizionale comunale IRPEF ,09% Addizionale energia elettrica % TARES/TARI , ,82 % TOSAP , , ,62 32,21% TREND STORICO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ICI/IMU/TASI TREND STORICO ANNO DESCRIZIONE (Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti) (Accertamenti) , , ,52 Addizionale comunale IRPEF Addizionale energia elettrica 650,88 TARSU/TARES/TARI TOSAP , , , , , ,45 8 IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO Il fondo pluriennale vincolato al 1 gennaio Nel bilancio di previsione dell esercizio è stato iscritto un Fondo pluriennale vincolato di entrata dell importo complessivo di ,14, così distinto tra parte corrente e parte capitale: FPV di entrata di parte corrente: FPV di entrata di parte capitale: ,54 Il fondo pluriennale vincolato costituito nel corso dell esercizio Il punto 5.4 del principio contabile all. 4/2 al d.lgs. n. 118/2011 definisce il fondo pluriennale vincolato come un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata. Esso garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, che nasce dall esigenza di Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 23

24 applicare il principio della competenza finanziaria, e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l acquisizione dei finanziamenti e l effettivo impiego di tali risorse. Durante l esercizio il fondo pluriennale vincolato è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Il fondo pluriennale vincolato costituito in occasione del riaccertamento ordinario Secondo il medesimo principio contabile prescinde dalla natura vincolata o destinata delle entrate che lo alimentano, il fondo pluriennale vincolato costituito in occasione del riaccertamento ordinario dei residui al fine di consentire la reimputazione di un impegno che, a seguito di eventi verificatisi successivamente alla registrazione, risulta non più esigibile nell esercizio cui il rendiconto si riferisce. Non è necessaria la costituzione del fondo pluriennale vincolato solo nel caso in cui la reimputazione riguardi, contestualmente, entrate e spese correlate. Ad esempio nel caso di trasferimenti a rendicontazione, per i quali l accertamento delle entrate è imputato allo stesso esercizio di imputazione degli impegni, in caso di reimputazione degli impegni assunti nell esercizio cui il riaccertamento ordinario si riferisce, in quanto esigibili nell esercizio successivo, si provvede al riaccertamento contestuale dei correlati accertamenti, senza costituire o incrementare il fondo pluriennale vincolato. Con deliberazione della Giunta comunale n. 52 in data 07/04/ di approvazione del riaccertamento ordinario dei residui, sono stati reimputati residui passivi non esigibili alla data del 31 dicembre dell esercizio per i quali, non essendovi correlazione con le entrate, è stato costituito il fondo pluriennale vincolato di spesa. Al termine dell esercizio il Fondo pluriennale vincolato risulta di importo complessivo di ,88 ed è così determinato: La consistenza del FPV trova corrispondenza nel prospetto di composizione del Fondo pluriennale vincolato per missioni e programmi allegato al rendiconto di gestione. 9 IL PATTO DI STABILITA INTERNO Il quadro normativo: la legge di stabilità n. 183/2011 La disciplina del patto di stabilità interno per l anno è contenuta nell art. 31, della legge 12 novembre 2011, n. 183, che prevede quale concorso alla manovra di finanza pubblica un saldo obiettivo così determinato: a) Base di calcolo: spese correnti medie ; b) Fondo crediti di dubbia esigibilità: dall obiettivo viene portato in detrazione un importo pari al FCDE stanziato nel bilancio di previsione ; c) Correttivi: 1) neutralizzazione del taglio dei trasferimenti erariali previsti dall articolo 14, comma 1, del d.l. n. 78/2010 (L. n. 122/2010), pari a. 0.00; 2) Rimodulazione per gestioni associate ) Riduzione obiettivo per effetto applicazione sanzioni enti inadempienti patto ; 4) patto nazionale orizzontale. 0.00; 5) patto regionale incentivato. 0.00; 6) patto regionale ) spazi finanziari. 22,00 Il saldo obiettivo finale del patto di stabilità per l anno è di. 174 La certificazione sul patto Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 24

25 La certificazione del rispetto del patto è stata regolarmente inviata alla Ragioneria Generale dello Stato il 31/03/. da cui si rileva il rispetto del patto di stabilità interno per l anno. ND DESCRIZIONE IMPORTO A ENTRATE FINALI 2977 B SPESE FINALI 2799 C SALDO FINANZIARIO (AB) 198 D SALDO OBIETTIVO FINALE 174 E SCOSTAMENTO (CD) I PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI DEFICITARIETA STRUTTURALE Con il DM 18 febbraio 2013 sono stati approvati i nuovi parametri di deficitarietà strutturale degli comuni. Di seguito riportiamo la situazione dell ente sulla base dei dati del rendiconto : CERTIFICAZIONE DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER I COMUNI AI FINI DELL ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO PER IL TRIENNIO 2013 (DM 18 febbraio 2013, art. 242 d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento); 2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli I e III, con l esclusione delle risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all articolo 2 del decreto legislativo n. 23 del 2011 o di fondo di solidarietà di cui all articolo 1, comma 380 della legge 24 dicembre 2013 n. 228, superiori al 42 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà 3) Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi e di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento, ad esclusione eventuali residui da risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all articolo 2 del decreto legislativo n. 23 o di fondo di solidarietà di cui all articolo 1 comma 380 della legge 24 dicembre 2013 n. 228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà 4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni della medesima spesa corrente 5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all articolo 159 del tuoel Parametri da considerare per l individuazione delle condizioni strutturalmente deficitarie Si Si Si Si Si x x x x x 6) volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori a abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da a abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i abitanti; tale valore è calcolato al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale per cui il valore di tali contributi va detratto sia al numeratore che al denominatore del parametro 7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo, fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all articolo 204 del tuoel con le modifiche di cui di cui all art. 8, comma 1 della legge 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere dall 1 gennaio 2012 Si Si x x Relazione sulla gestione Esercizio (enti sperimentatori) 25

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