G I U N T A R E G I O N A L E
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- Cecilia Pippi
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1 ORIGINALE R E G I O N E C A L A B R I A G I U N T A R E G I O N A L E Estratto del processo verbale della seduta del 20 Aprile 2009 OGGETTO: Programmazione Regionale Unitaria 2007/2013 Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate : Istituzione del Tavolo di Partenariato Regionale, Definizione del Quadro delle Risorse Finanziarie e delle Azioni per l Avvio del Progetto.. N_205_del registro delle deliberazioni Inviata al Dipartimento il Alla trattazione dell argomento in oggetto partecipano: Presente Assente 1 Agazio LOIERO Presidente 2 Domenico CERSOSIMO Vice Presidente e gli Assessori ====== ====== 3 Carmela FRASCA 4. Silvestro GRECO 5. Damiano GUAGLIARDI 6. Luigi INCARNATO 7. Mario MAIOLO 8. Demetrio NACCARI CARLIZZI 9. Mario PIRILLO 10. Francesco SULLA 11. Michelangelo TRIPODI Assiste il Segretario Consigliere dr. Nicola Durante Delibera N del Inviata al Consiglio Regionale Il Inviata alla Corte dei Conti Il L Assessore Cap. Bilancio STANZIAMENTO VARIAZIONI + O - TOTALE IMPEGNI ASSUNTI DISPONIBILITÀ IMPORTO PRESENTE IMPEGNO IMPEGNO N. DEL. Euro Euro Euro Euro Euro Euro IL DIRETTORE DI RAGIONERIA Dr.ssa Angela Nicolace Il Dirigente Generale Il Dirigente di Settore Il Dirigente di Servizio
2 LA GIUNTA REGIONALE VISTO il D. Lgs. 18/08/2000, n. 267, art. 34, comma 7; VISTO - la Piattaforma d Azione di Pechino (1995); - la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (dicembre 2006); - la Road Map for equality between women and men , COM(2006)92def. del 1 marzo 2006; 2
3 - il Patto Europeo per la Parità di Genere, Consiglio Europeo di Bruxelles, Conclusioni della Presidenza, 23/24 marzo 2006; - la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio Europeo del 29 giugno 2000 che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, la quale vieta la discriminazione fondata sulla razza o l origine etnica, segnatamente in tema di occupazione, formazione professionale, istruzione, beni e servizi e protezione sociale; - la Direttiva 2000/78/CE del Consiglio Europeo del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro; - la Direttiva 2004/113/CE, del 13 dicembre 2004, che attua il principio di parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l accesso a beni e servizi e la loro fornitura; - il Decreto Legislativo recante attuazione della Direttiva 2000/78/CE del Consiglio Europeo del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. - la Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea (Nizza, 2000); - il Trattato di Amsterdam (1997), art. 2, 3, 13, 118, 119, 136, 137, 141 e 251; - Il Trattato di Maastricht (1993), art. 119;. - la Legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; - la Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate e successive modificazioni ; - il D.P.R , n. 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici ; - la Legge 53/2000 recante Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città ; - la Legge 4 aprile 2001, n. 154 Misure contro la violenza nelle relazioni familiari contro la violenza nelle relazioni familiari ; - la Legge 15 febbraio 1996, n. 66, Norme contro la violenza sessuale ; - il Decreto Legge Antistupro del 23 febbraio 2009, n. 11, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24/2/2009 n. 45; - il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero ; 3
4 - il D.P.R. 31 agosto 1999 n. 394, Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, comma 6, del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 ; - la Legge Regionale 5 dicembre 2003, n. 23. Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria ; - la Legge Regionale 21 agosto 2007 n. 20 recante Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà ; CONSIDERATO - che la Regione Calabria, per quanto riguarda le politiche sociali, si propone di realizzare un nuovo sistema sociale incentrato sulla prevenzione e sulla promozione dell inclusione sociale, capace quindi di accompagnare individui e famiglie attraverso i percorsi della vita e capaci di costruire territori sociali e comunità locali accoglienti; - che la Regione Calabria ha elaborato il Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali e gli Indirizzi per la Definizione dei Piani di Zona e che: - tali documenti sono in corso di approvazione da parte del Consiglio Regionale e costituiscono il riferimento strategico ed operativo dell Asse Prioritario IV del POR Calabria FESR 2007/2013 e dell Asse Prioritario III del POR Calabria FSE 2007/2013 per le politiche sociali; - a seguito dell approvazione del Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali, saranno definiti i Piani di Zona; - che la strategia dell Asse Prioritario IV del POR Calabria FESR 2007/2013 è finalizzata per le politiche sociali, in conformità a quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1080/2006, a sostenere investimenti nelle infrastrutture sociali che contribuiscano a conseguire i seguenti obiettivi: a) qualificare i servizi per l assistenza e il sostegno all autonomia degli anziani e dei diversamente abili; b) contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita dei senza fissa dimora e degli immigrati, riducendo il fenomeni di emarginazione e discriminazione; c) prevenire e contrastare la violenza sulle donne intra ed extrafamiliare; d) sostenere la socializzazione dei giovani, con priorità a quelli residenti nelle aree che presentano maggiori condizioni di disagio sociale, e la loro partecipazione attiva ai processi di sviluppo finalizzata a favorirne anche l inserimento lavorativo; - che, per quanto riguarda i servizi per l assistenza e il sostegno all autonomia degli anziani e dei diversamente abili, la strategia regionale è centrata sul sostegno, attraverso un sistema adeguato di servizi, della domiciliarietà degli anziani e dei soggetti diversamente abili, sia di quelli che vivono nell ambito di una famiglia sia di quelli che vivono da soli e non hanno il supporto di alcuna rete di assistenza informale. In quest ambito la strategia regionale sostiene il potenziamento e la qualificazione della rete di strutture, anche residenziali, che forniscono servizi agli anziani e ai soggetti diversamente abili per i quali i servizi resi a domicilio non risultino possibili o adeguatamente efficaci; 4
5 - che, per quanto riguarda i servizi per contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita dei senza fissa dimora e degli immigrati, la strategia regionale non può limitarsi a mere forme di sostegno economico, ma deve prevedere una forte sinergia tra le politiche di prima accoglienza e di riconoscimento dei diritti essenziali, le politiche attive del lavoro e le politiche formative. In quest ambito la strategia regionale sostiene il potenziamento e la realizzazione di centri di prima e seconda accoglienza, con l obiettivo di creare le necessarie condizioni per avviare, attraverso le politiche ordinarie, un successivo percorso di integrazione sociale e lavorativa, utilizzando, ove disponibili, beni immobili confiscati o beni immobili non utilizzati di proprietà o nella disponibilità degli Enti Locali; - che, per quanto riguarda i servizi per prevenire e contrastare la violenza sulle donne intra ed extra familiare, la strategia regionale e finalizzata ad affrontare prioritariamente i problemi connessi alla prima accoglienza delle vittime, attraverso la realizzazione di centri antiviolenza e di case di accoglienza, per garantire loro sia la necessaria ospitalità temporanea sia l avvio di percorsi personalizzati di uscita dalla violenza, utilizzando, ove disponibili, beni immobili confiscati o beni immobili non utilizzati di proprietà o nella disponibilità degli Enti Locali; - che, per quanto riguarda i servizi per la socializzazione dei giovani, con priorità a quelli residenti nelle aree che presentano maggiori condizioni di disagio sociale, la strategia regionale è finalizzata a garantire ai giovani occasioni di crescita personale, opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, strumenti per avviare percorsi individuali e collettivi di inserimento lavorativo, contribuendo nel contempo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. In quest ambito la strategia regionale sostiene la realizzazione o la qualificazione di centri sociali, di centri zonali e di aree attrezzate, con priorità alle aree interne e marginali utilizzando, utilizzando, ove disponibili, beni immobili confiscati o beni immobili non utilizzati di proprietà o nella disponibilità degli Enti Locali; VISTO l APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani stipulato in data 1 agosto 2008 e finalizzato a favorire l incontro e il confronto intergenerazionale attraverso: - il potenziamento e la qualificazione delle strutture (centri) di aggregazione giovanili esistenti; - la realizzazione di nuove strutture (centri) di aggregazione giovanili nelle aree territoriali con maggiori criticità sociali, da attuare prioritariamente attraverso il riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata ovvero di edifici pubblici non utilizzati o sottoutilizzati; VISTI - il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, - il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999, 5
6 - il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione Europa dell'8 dicembre 2006 e successiva rettifica (GU dell Unione Europea L 45/3 del 15 febbraio 2007), che stabiliscono modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006; - il Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; - il Regolamento (CE) n. 1341/2008 del Consiglio del 18 dicembre 2008 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 per quanto riguarda alcuni progetti generatori di entrate; VISTA la Delibera CIPE del 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U. n. 95 del 24 aprile 2007) di Approvazione del Quadro Strategico Nazionale e relativo allegato, concernente La politica regionale nazionale del FAS nell ambito della programmazione unitaria della politica regionale per il ; VISTA la Decisione della Commissione del 13 luglio 2007 n. C(2007) 3329 def, che, a norma del citato art. 28 del Regolamento (CE) del Consiglio n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, prende atto della strategia nazionale e dei temi prioritari del Quadro Strategico Nazionale ; VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 6322 del che approva il Programma Operativo Regionale Calabria FESR ; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 881 del 24 dicembre 2007 che prende atto del Programma Operativo Regionale Calabria FESR approvato dalla Commissione Europea con Decisione n. C(2007) 6322 del ; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale della Calabria n. 255 del 31 marzo 2008 che approva il Programma Operativo Regionale Calabria FESR , di cui alla Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 6322 del ; VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 6711 del 18 dicembre 2007 che approva il Programma Operativo Calabria FSE ; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 882 del 24 dicembre 2007 che prende atto del Programma Operativo Regionale Calabria FSE approvato dalla Commissione Europea con Decisione n. C(2007) 6711 del ; VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale della Calabria n. 256 del 31 marzo 2008 che approva il Programma Operativo Regionale Calabria FSE , di cui alla Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 6711 del ; VISTE - la Deliberazione della Giunta Regionale n. 221 del 18 marzo 2008 che approva il Piano Finanziario del POR Calabria FESR 2007/2013 per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento; - la Deliberazione della Giunta Regionale n. 654 del 16 settembre 2008 che approva l Organigramma di Attuazione del POR Calabria FESR 2007/2013 per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento; 6
7 - la Nota n. 428 del 21 aprile 2009 con la quale la Segreteria della Giunta Regionale rimette al Dirigente Generale del Dipartimento 3 Programmazione Nazionale e Comunitaria la Deliberazione della Giunta Regionale n. 205 del 20 aprile 2009 per la relativa formalizzazione; VISTO - il POR Calabria FESR 2007/2013 che prevede: - tra i Progetti Integrati di Sviluppo Regionale di Valenza Strategica il Progetto Calabria e Nuove Generazioni (Paragrafo Priorità Strategiche Orizzontali); - al Paragrafo la possibilità di attuare le Linee di Intervento del Programma Operativo anche attraverso Progetti Integrati di Sviluppo Regionale; - per la realizzazione dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale la costituzione di Unità di Progetto (Linea di Intervento ) composte, nel rispetto della normativa vigente, anche da società di assistenza tecnica ovvero da esperti esterni selezionati con procedura di evidenza pubblica e contrattualizzati per il periodo di tempo necessario all attuazione dei Progetti; - l Obiettivo Specifico Migliorare la qualità e l equità della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e del lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di antidiscriminazione. del POR Calabria FESR 2007/2013; - l Obiettivo Operativo Rafforzare i diritti dei minori e qualificare i servizi per l assistenza e il sostegno all autonomia degli anziani e dei diversamente abili. del POR Calabria FESR 2007/2013; - l Obiettivo Operativo Sostenere e migliorare le condizioni di vita di alcune categorie svantaggiate, riducendo i fenomeni di emarginazione e discriminazione. del POR Calabria FESR 2007/2013; - l Obiettivo Operativo Sostenere la socializzazione dei giovani, la partecipazione attiva ai processi di sviluppo e l attivazione di percorsi innovativi di inserimento lavorativo. del POR Calabria FESR 2007/2013; VISTE - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per rafforzare i diritti dei minori e dei giovani e sostenere la centralità della famiglia nella cura e nell assistenza agli anziani e ai diversamente abili e favorire il sistema di assistenza domiciliare. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: a) Azioni per realizzare infrastrutture per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia degli anziani; b) Azioni per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia dei diversamente abili; - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere e migliorare le condizioni di vita di alcune categorie svantaggiate, riducendo i fenomeni di emarginazione e discriminazione. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: 7
8 a) Azioni per contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita dei senza fissa dimora e degli immigrati; b) Azioni per la prevenzione e il contrasto alla violenza intra ed extra familiare; - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere la socializzazione dei giovani, la partecipazione attiva ai processi di sviluppo e l attivazione di percorsi innovativi di inserimento lavorativo. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: a) Azioni per la realizzazione di centri sociali, centri giovanili, centri zonali e aree attrezzate; b) Azioni di sostegno ai giovani per la creazione di nuove iniziative microimprenditoriali; - l APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani ed in particolare le Linee di Intervento: a) Linea di Intervento n. 1 - Interventi da selezionare con Bando Pubblico per il Potenziamento e la Riqualificazione delle Strutture (Centri) di aggregazione Giovanili Esistenti; b) Linea di Intervento n. 2 - Interventi da selezionare con Bando Pubblico per la Realizzazione di Nuove Strutture (Centri) di Aggregazione Giovanili nelle Aree Territoriali con Maggiori Criticità Sociali; PRESO ATTO CHE - il POR Calabria FESR 2007/2013 prevede un impegno di risorse finanziarie nel periodo di programmazione 2007/2013 pari a euro così ripartite: euro a valere sulla Linea di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013; euro a valere sulla Linea di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, euro a valere sulla Linea di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013; - l APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani prevede un impegno di risorse finanziarie per le Linee di Intervento 1 e 2 pari a euro; CONSIDERATO CHE - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per rafforzare i diritti dei minori e dei giovani e sostenere la centralità della famiglia nella cura e nell assistenza agli anziani e ai diversamente abili e favorire il sistema di assistenza domiciliare. del POR Calabria FESR 2007/2013 prevede la realizzazione delle seguenti tipologie di operazioni: a) Azioni per realizzare infrastrutture per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia degli anziani; 8
9 - realizzazione, il potenziamento e la riqualificazione delle seguenti tipologie di strutture: Centri Diurni, Comunità Familiare, Comunità Alloggio, Case Protette, Residenza Socio-Assistenziale, Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.); - acquisizione delle tecnologie per la realizzazione di servizi di telesoccorso e teleassistenza per gli anziani; b) Azioni per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia dei diversamente abili; - abbattimento delle barriere nelle abitazioni dei soggetti diversamente abili e realizzazione di interventi di domotica (acquisizione di tecnologie), - realizzazione o adeguamento di impianti sportivi e ricreativi per garantirne la fruibilità, ai soggetti diversamente abili; - realizzazione o adeguamento di centri diurni e strutture residenziali o semi-residenziali per i soggetti diversamente abili; - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere e migliorare le condizioni di vita di alcune categorie svantaggiate, riducendo i fenomeni di emarginazione e discriminazione. del POR Calabria FESR 2007/2013 prevede la realizzazione delle seguenti tipologie di operazioni: a) Azioni per contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita dei senza fissa dimora e degli immigrati; - ristrutturazione e adeguamento di immobili, acquisto di arredi e attrezzature finalizzati alla realizzazione di: - centri di prima accoglienza che offrano pernottamenti per brevi periodi e servizi di base quali servizi igienici, doccia, pasti caldi, cambio vestiti, - centri di seconda accoglienza che offrano oltre ai servizi di base anche la possibilità agli utenti di essere accompagnati attraverso un percorso di reintegro nella società. b) Azioni per la prevenzione e il contrasto alla violenza intra ed extra familiare; - ristrutturazione e adeguamento di immobili, acquisto di arredi e attrezzature finalizzati alla realizzazione di: - centri antiviolenza finalizzati a sostenere le donne nella realizzazione di percorsi personalizzati di uscita dalla violenza; - case di accoglienza per garantire ospitalità temporanea, sicurezza, anonimato e segretezza alle donne che si trovano in condizioni di necessità o di emergenza a causa di violenze sessuali o maltrattamenti in famiglia; - la Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere la socializzazione dei giovani, la partecipazione attiva ai processi di sviluppo e l attivazione di percorsi innovativi di inserimento lavorativo. del POR Calabria FESR 2007/2013 prevede la realizzazione delle seguenti tipologie di operazioni: 9
10 a) Azioni per la realizzazione di centri sociali, centri giovanili, centri zonali e aree attrezzate; - realizzazione, ristrutturazione o adeguamento di immobili, acquisto di arredi e attrezzature per la realizzazione di: - centri sociali e centri giovanili, con priorità a quelli localizzati nelle aree che presentano condizioni di maggiore esclusione; - centri zonali e aree attrezzate per la localizzazione e l erogazione di servizi per la creazione e l avvio di nuove micro iniziative imprenditoriali. b) Azioni di sostegno ai giovani per la creazione di nuove iniziative microimprenditoriali; - ristrutturazione e adeguamento degli immobili e degli impianti (confiscati o a disposizione degli Enti Locali e non utilizzati) da concedere in uso, secondo le normative vigenti, ai giovani che promuovono le micro iniziative imprenditoriali. Gli interventi di ristrutturazione e adeguamento degli immobili sono realizzati dagli Enti Locali; - erogazione di aiuti in de minimis per la realizzazione delle micro iniziative imprenditoriali costituite dai giovani; - le Linee di Intervento n. 1 e n. 2 dell APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani prevedono la realizzazione delle seguenti tipologie di operazioni: VISTE a) Potenziamento e riqualificazione delle strutture (centri) di aggregazione giovanili esistenti; b) Realizzazione di nuove strutture (centri) di aggregazione giovanili nelle aree territoriali con maggiori criticità sociali; - la Delibera della Giunta Regionale n. 38 del 5 febbraio 2009 con la quale è stato approvato tra l altro il Regolamento recante Modalità di selezione degli esperti individuali per le attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR, del POR Calabria FSE e del PAR FAS 2007/2013 allegato alla medesima deliberazione quale parte integrante e sostanziale; - la Delibera della Giunta Regionale. n. 158 del 31 marzo 2009 con la quale sono state apportate modificazioni e integrazioni al Regolamento recante Modalità di selezione degli esperti individuali per le attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR, del POR Calabria FSE e del PAR FAS 2007/2013, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 38 del la Delibera della Giunta Regionale n. 167 del 8 aprile 2009 con la quale è stato approvato il Regolamento per la selezione di esperti esterni di elevata specializzazione e comprovata competenza ed esperienza professionale per l affidamento degli incarichi di assistenza tecnica previsti dall art. 2 Esclusioni lettera d) del Regolamento recante Modalità di selezione degli esperti individuali per le attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR 2007/2013, del POR Calabria FSE 2007/2013 e del PAR Calabria FAS 2007/2013 e s.m.i. 10
11 VISTO il D.P.G.R. n. 354 del 24 giugno 1999 recante Separazione dell attività amministrativa di indirizzo e di controllo da quella di gestione ; VISTA - la Legge Regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria ; - la Legge Regionale 4 settembre 2001, n. 19 recante Norme sul procedimento amministrativo, la pubblicità degli atti ed il diritto di accesso. Disciplina della pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Calabria ; VISTA la D.G.R. n. 770 dell 11 novembre 2006 avente ad oggetto Ordinamento generale delle strutture organizzative della Giunta Regionale (Art. 7, LR n. 31/2002); VISTO il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 275 del 22 dicembre 2008, con il quale è stato conferito l incarico di Dirigente Generale del Dipartimento 3 Programmazione Nazionale e Comunitaria ; VISTO il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 48 del 18 febbraio 2009, con il quale è stato conferito l incarico di Dirigente Generale del Dipartimento 10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Pari Opportunità, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato ; TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO Su proposta congiunta del Presidente della Giunta Regionale, on.le Agazio Loiero e dell Assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, on.le Mario Maiolo, formulata alla stregua dell istruttoria compiuta dalla struttura interessata, nonché dell espressa dichiarazione di regolarità dell atto resa dai Dirigenti Generali competenti, a voti unanimi DELIBERA Per quanto esposto in premessa, che qui si intende integralmente riportato: - di dare attuazione, a partire dal 1 luglio 2009, alle seguenti Linee di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013 e dell APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani : - Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per rafforzare i diritti dei minori e dei giovani e sostenere la centralità della famiglia nella cura e nell assistenza agli anziani e ai diversamente abili e favorire il sistema di assistenza domiciliare. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: a) Azioni per realizzare infrastrutture per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia degli anziani; b) Azioni per qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all autonomia dei diversamente abili; - Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere e migliorare le condizioni di vita di alcune categorie svantaggiate, riducendo i fenomeni di emarginazione e discriminazione. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: 11
12 a) Azioni per contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita dei senza fissa dimora e degli immigrati; b) Azioni per la prevenzione e il contrasto alla violenza intra ed extra familiare; - Linea di Intervento Azioni per realizzare infrastrutture per sostenere la socializzazione dei giovani, la partecipazione attiva ai processi di sviluppo e l attivazione di percorsi innovativi di inserimento lavorativo. del POR Calabria FESR 2007/2013 per le seguenti azioni: a) Azioni per la realizzazione di centri sociali, centri giovanili, centri zonali e aree attrezzate; b) Azioni di sostegno ai giovani per la creazione di nuove iniziative microimprenditoriali; - APQ Politiche Giovanili e Attività Sportive La Calabria ricomincia dai Giovani ed in particolare le Linee di Intervento: a) Linea di Intervento n. 1 - Interventi da selezionare con Bando Pubblico per il Potenziamento e la Riqualificazione delle Strutture (Centri) di aggregazione Giovanili Esistenti; b) Linea di Intervento n. 2 - Interventi da selezionare con Bando Pubblico per la Realizzazione di Nuove Strutture (Centri) di Aggregazione Giovanili nelle Aree Territoriali con Maggiori Criticità Sociali; attraverso la modalità della progettazione integrata ed in particolare attraverso la definizione e la realizzazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale denominato Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate che costituisce parte integrante del più ampio Progetto Integrato di Sviluppo Regionale di Valenza Strategica Calabria e Nuove Generazioni previsto dal POR Calabria FESR 2007/2013; - di istituire il Tavolo di Partenariato Regionale del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate, con le seguenti funzioni per la fase di programmazione: - definizione e approvazione delle Linee di Indirizzo per l elaborazione del Programma di Attuazione del Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali in corso di approvazione da parte del Consiglio Regionale; - condivisione e approvazione, a seguito della elaborazione del Programma di Attuazione del Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali: - degli obiettivi, delle strategie del Programma di Attuazione e delle Azioni che lo costituiscono; - dell allocazione programmatica delle risorse finanziarie del POR Calabria FESR 2007/2013 per le Azioni previste dal Programma di Attuazione, - condivisione delle Linee Guida per la predisposizione, la presentazione e la valutazione dei Progetti da presentare in coerenza con le Azioni previste dal Programma di Attuazione; - condivisione dei Bandi di Gara e degli Avvisi Pubblici per la selezione dei Progetti da presentare in coerenza con le Azioni previste dal Programma di Attuazione; 12
13 - di demandare ad un successivo Decreto del Presidente della Giunta Regionale la definizione della composizione e delle ulteriori funzioni del Tavolo di Partenariato Regionale del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate. ; - di ritenere l attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate. prioritaria e urgente per lo sviluppo economico del territorio regionale nonché per le implicazioni occupazionali e i connessi riflessi sociali; - di demandare al Dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Politiche della Famiglia, Pari Opportunità, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato la costituzione dell Unità di Progetto del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate., ai sensi dell art. 7, comma 4, della Legge Regionale n. 31 del 7 agosto 2002, individuando come Responsabile Amministrativo dell Unità di Progetto il Dirigente pro tempore del Settore competente per materia, al quale affidare il compito di selezionare, entro 180 giorni dall approvazione della presente deliberazione, tutte le operazioni da finanziare nell ambito del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate., attraverso: a) la predisposizione e la pubblicazione dei Bandi di Gara e degli Avvisi Pubblici per la selezione dei Progetti in coerenza con le Azioni previste dal Programma di Attuazione; a) il coordinamento, la promozione e la realizzazione di tutte le azioni necessarie alla presentazione delle proposte progettuali da parte dei Soggetti Beneficiari e Attuatori; b) la valutazione delle proposte progettuali per la selezione di quelli da ammettere a finanziamento. - di demandare al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria la pubblicazione dell Avviso Pubblico per la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico di Indirizzo, Coordinamento e Valutazione del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale di Valenza Strategica Calabria e Nuove Generazioni costituito da un massimo di cinque Componenti, con elevata specializzazione e comprovata competenza ed esperienza professionale, da individuare secondo le modalità e le procedure di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 167 del 8 aprile di demandare al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria la predisposizione e la pubblicazione dell Avviso Pubblico per la selezione di un Coordinatore Tecnico dell Unità di Progetto - con elevata specializzazione e comprovata competenza ed esperienza professionale, da individuare secondo le modalità e le procedure di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 167 del 8 aprile al quale affidare la predisposizione di una proposta di: - Linee di Indirizzo per l elaborazione del Programma di Attuazione del Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali, in corso di approvazione da parte del Consiglio Regionale; - Programma di Attuazione del Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali; 13
14 - Linee Guida per la predisposizione, la presentazione e la valutazione dei Progetti da presentare in coerenza con le Azioni previste dal Programma di Attuazione; - di demandare al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, in conformità con quanto previsto dalla Linea di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, la predisposizione di un Bando di Gara e/o di un Avviso Pubblico per la costituzione di una struttura di assistenza tecnica all Unità di Progetto costituita da Esperti da selezionare secondo le modalità e le procedure di cui alle Delibere della Giunta Regionale n. 38 del 5 febbraio 2009 come modificata dalla Delibera della Giunta Regionale n. 158 del 31 marzo 2009; - di stabilire che la Commissione di Selezione degli Esperti del Comitato Tecnico-Scientifico di Indirizzo, Coordinamento e Valutazione, del Coordinatore Tecnico dell Unità di Progetto e della struttura di assistenza tecnica all Unità di Progetto del PISR sia formata da tre Dirigenti generali individuati dal Segretario Generale. - di fare fronte agli oneri relativi ai costi relativi al Comitato Tecnico-Scientifico di Indirizzo, Coordinamento e Valutazione del Progetto del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale di Valenza Strategica Calabria e Nuove Generazioni, del Coordinatore Tecnico dell Unità di Progetto e della struttura di assistenza tecnica all Unità di Progetto del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Sostenere e Migliorare le Condizioni di Vita delle Persone Svantaggiate utilizzando le risorse della Linea di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013; - di demandare al Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria la notifica del presente provvedimento ai Soggetti interessati; - di autorizzare la pubblicazione della presente deliberazione sul B.U.R.C. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE Del che si è redatto processo verbale che viene sottoscritto come appresso: Il Presidente: f.to LOIERO Il Segretario: f.to DURANTE Copia conforme per uso amministrativo Li IL SEGRETARIO 14
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