L'esposizione è la quantità totale di luce che arriva al sensore/pellicola in un certo periodo di tempo.

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1 L'esposizione

2 L'esposizione è la quantità totale di luce che arriva al sensore/pellicola in un certo periodo di tempo. L'esposizione viene controllata tramite il diaframma, il tempo di esposizione e la sensibilità del sensore (ISO). Le moderne macchine fotografiche sono dotate di un esposimetro interno che permette di misurare la luminosità della scena inquadrata in modo da trovare le giuste combinazioni tempo/diaframma/iso.

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4 Misurare l'esposizione L'esposizione può venir fatta, in una moderna reflex/mirrorless, in vari modi. Il modo da utilizzare dipende dalle condizioni di luminosità della scena inquadrata e dal risultato che si vuole ottenere. L'esposimetro delle macchine fotografiche misura la "luce riflessa".

5 Nella fotografia in studio si misura la luce che arriva sul soggetto usando un esposimetro esterno, in modo da avere una misura esatta della luce che arriva sul soggetto.

6 Misurare l'esposizione I modi per misurare l'esposizione di una scena generalmente sono quattro: Misurazione valutativa/matrix per Nikon; Parziale / Ponderata centrale per Nikon; Misurazione spot; Misurazione pesata al centro (non in Nikon);

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10 Ponderata centrale La fotocamera esegue la misurazione su tutta l'inquadratura, ma assegna un peso maggiore all'area centrale. E' il metodo di misurazione normalmente usato per i ritratti. L area utilizzata per il calcolo dell esposizione è attorno al 10%.

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12 Misurazione spot La misurazione spot calcola l esposizione in una piccola area circostante il punto di messa a fuoco (per questo spot, punto in inglese). L estensione di quest area è pari a circa il 3% dell intera scena inquadrata.

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15 Il diaframma

16 Il diaframma è il meccanismo usato per regolare la quantità della luce che attraversa l'obiettivo, in maniera analoga all'iride dell'occhio umano. Più è piccolo il suo valore, espresso in "f", più grande sarà la sua apertura (es: f1.8, f1.0..); Più grande è il suo valore, espresso in "f", più piccola sarà la sua apertura, lasciando passare poca luce (es: f16, f22); Influenza la profondità di campo della scena inquadrata;

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24 Il diaframma Il diaframma è posizionato preferibilmente nel centro del sistema ottico, ad una distanza intermedia proporzionale tra la pupilla d'ingresso e la pupilla d'uscita dell'obiettivo; Questo evita le distorsioni a "barile" e a "cuscino" provocate da una diversa posizione; La forma delle lamelle, il colore, la posizione e la precisione, in relazione con lo schema ottico, determinano in qualche misura anche la qualità della luce che lo attraversa;

25 Il diaframma: il numero "f" Il numero f è il rapporto normalizzato che esprime la stessa "quantità" di luce che transita nell'ottica e che darà quindi lo stesso valore di esposizione, utilizzando degli obiettivi con lunghezza focale diversa. Esempio: "L'apertura relativa" del diaframma corrispondente a f/4, in un obiettivo con focale 100 mm, ha un diametro che misura nominalmente 25 mm (100/4 = 25), mentre in un obiettivo con focale 600 mm, misura 150 mm, ma in entrambi i casi, la quantità di luce verso il sensore sarà la stessa.

26 Il diaframma: gli "stop" La sequenza degli Stop o dei valori dei numeri f viene standardizzata al congresso di Liegi nel 1905 ed è rappresentata da una progressione geometrica di ragione radice quadrata di 2 (circa 1,4), in quanto considera il diametro equivalente dell'apertura relativa invece che della superfice. f/1 - f/1,4 - f/2 - f/2,8 - f/4 - f/5,6 - f/8 - f/11 - f/16 f/22 - f/32 - f/45 - f/64 - f/90 - f/ Ogni "salto" da un diaframma al altro viene chiamato "Stop".

27 Il diaframma: gli stop Gli "Stop" sono un sistema utilizzato per unificare gli Stop delle ghiere di tutte le Ottiche, indipendentemente dalla loro lunghezza focale e dove ad ogni stop corrisponde una sezione del "foro creato dalle lamelle del diaframma" con un'area dimezzata o raddoppiata rispetto a quella precedente. La stessa "procedura" degli stop sulla ghiera del diaframma, può essere estesa anche ai tempi, alla sensibilità e alla correzione esposimetrica; Quando si dice un f/stop o uno stop, è comunemente intesa una qualsiasi regolazione che provoca il doppio o la metà di luce sul sensore o sulla pellicola.

28 Il diaframma: gli Stop In genere il diaframma è progettato per variare la quantità della luce in ingresso, almeno di 4 o 5 Stop (di norma 7 Stop), ma alcuni modelli possono raggiungere anche una possibilità di scelta di 10 Stop. Queste selezioni avvengono tramite regolazione meccanica, manuale o automatica, oppure controllata elettronicamente; Alcuni obiettivi non hanno la ghiera manuale dei diaframmi ed in alcuni modelli gli intervalli possono avere sub divisioni di 1/2 stop o addirittura fino a 1/3 di stop.

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30 L'otturatore (shutter) e la velocità di scatto. Congelare o "dilatare" il tempo è uno dei super poteri di un fotografo.

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36 La velocità di scatto (l'otturatore)

37 L'otturatore L'otturatore è solitamente composto da una tendina metallica sottilissima e delicatissima che alzandosi fa entrare la luce e richiudendosi fa finire il flusso di luce. In alcune reflex digitali e in alcune compatte, non è presente un otturatore, ma viene acceso/spento il sensore per simularne il funzionamento.

38 Il tempo di esposizione Il tempo di esposizione (o velocità di scatto) è l'altro parametro con cui possiamo dosare la luce: a parità di diaframma un tempo lento farà passare più luce rispetto ad un tempo più rapido; La velocità di scatto si misura in secondi e frazioni di secondo; 4s - 2s - 1s - 1/2s - 1/4s - 1/8s - 1/15s - 1/30s 1/60s - 1/125s - 1/250s - 1/500s - 1/1000s 1/2000s 1/4000s...

39 Gli ISO L'ultimo importante parametro su cui possiamo agire è la sensibilità del sensore/pellicola. L'International Standard Organization più brevemente ISO, è l'unità di misura della sensibilità della pellicola; Ad ogni raddoppio del valore degli ISO corrisponde un raddoppio della sensibilità alla luce e viceversa ad ogni dimezzamento del valore si ha un dimezzamento di sensibilità. Più elevato è il numero degli ISO maggiore sarà la "grana" dell'immagine;