Università degli Studi di Cagliari. Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche. Corso di Laurea in Scienze dell Amministrazione

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1 Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche Corso di Laurea in Scienze dell Amministrazione La pace fiscale. Conversione in Legge n. 136, 17 dicembre 2018 del D.L. n.119/2018. Giorgio Joe Aresu

2 La Pace fiscale. D.L. 119/2018: Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. Con il D.L. n.119/2018, Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, convertito poi in Legge n.136 del 17 dicembre2018, sono state introdotte una serie di novità e modifiche al sistema fiscale e finanziario, soprattutto per quel che riguarda i rapporti tra cittadino contribuente e fisco. In particolare viene definito il funzionamento delle misure previste dalla cosiddetta pace fiscale, a cui seguono una serie di modifiche del sistema finalizzate a garantire una migliore lotta all evasione fiscale. Attraverso la cd. Pace fiscale si cerca di facilitare il pagamento dei debiti non versati da parte dei contribuenti, permettendogli quindi di mettersi in regola più facilmente mediante una serie di agevolazioni. Tale decreto è stato incluso all interno della Legge di Bilancio 2019 e si inserisce in una strategia mirata alla necessità di trovare fondi utili per finanziare le manovre economiche promosse dal governo quali reddito di cittadinanza e flat tax. Un ulteriore scopo sta nel fatto che in questo modo si prevede una riduzione del carico di lavoro legato ai contenziosi aperti con l Agenzia delle Entrate, permettendogli di concentrarsi maggiormente sulla lotta all evasione fiscale e su controversie più importanti. Accanto a queste modifiche si aggiunge poi una serie di semplificazioni riguardanti le procedure stesse. Le novità previste. Con il D.L. 119/2018 sono state introdotte diverse misure che puntano ad alleggerire il carico degli Enti di riscossione e il numero di controversie, mettendo in atto una serie di possibilità per i debitori di saldare i propri debiti. Le principali novità sono legate al saldo e stralcio delle cartelle per contribuenti con ISEE di valore non superiore a 20mila euro, cui si affiancano la rottamazione ter delle cartelle e la definizione agevolata delle liti fiscali. Per le mini cartelle al di sotto dei 1000 euro è stato previsto uno stralcio totale automatico, finalizzato a ridurre il numero di contenziosi aperti. La pace fiscale introdotta dal D.L. 119/2018 prevede nello specifico quattro diverse possibilità di estinzione dei debiti e delle cartelle esattoriali: 1) Saldo e stralcio delle cartelle per contribuenti con ISEE fino a euro; 2) Rottamazione-ter delle cartelle; 3) Definizione agevolata delle controversie; 4) Stralcio totale delle cartelle uguali o inferiori a 1000 euro.

3 Saldo e stralcio delle cartelle per contribuenti con ISEE fino a euro. Su tale aspetto si è concentrata molto l attenzione del governo. Rappresenta quella che forse è la novità più grande della legge, cioè la possibilità per i contribuenti in difficoltà economica di ottenere il saldo delle loro cartelle usufruendo delle aliquote agevolate e con una distribuzione dei pagamenti in più rate in un intervallo di tempo abbastanza ampio. Tale misura è stata adottata al fine di permettere a numerosi contribuenti che durante gli anni della crisi economica hanno accumulato debiti con il fisco senza riuscire a saldarli. In questo caso si ha un meccanismo basato su una divisione in 3 fasce ISEE, in cui ognuna ha un diverso valore dell aliquota di imposizione. Come funziona nel dettaglio il saldo e stralcio delle cartelle. La legge prevede che per i contribuenti con un ISEE di valore non superiore a euro, l importo del debito per cartelle risalenti al periodo tra 1 gennaio 2000 e 31 dicembre 2017 potrà essere pagato parzialmente, secondo tre diverse aliquote. Per ISEE fino a 8500 si ha un aliquota pari al 16% della somma dovuta a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione al ruolo; Per ISEE dagli ai euro si ha un aliquota del 20% della somma dovuta a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione al ruolo; Per ISEE da fino a euro si ha invece l aliquota più alta pari al 35% della somma dovuta a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione al ruolo. A tali cifre vanno però aggiunte le somme maturate a favore dell Agente di riscossione per aggio e spese per procedure esecutive e diritti di notifica. A chi è indirizzato? È indirizzato solo ed esclusivamente alle persone fisiche e ad alcune tipologie di debiti quali. Tributi, interessi e sanzioni; Contributi dovuti agli iscritti alle casse previdenziali professionali. Possono inoltre ricorrere alle procedure di saldo e stralcio anche i contribuenti (sempre persone fisiche) per cui indipendentemente dal valore ISEE del nucleo familiare, sia stata aperta procedura di liquidazione prevista dalla Legge n.3/2012 art 4-ter. In questo caso l importo da pagare è pari al 10% del dovuto. Il saldo e stralcio non è invece previsto per le società in difficoltà economica in base all indice di liquidità, cioè il parametro usato da Equitalia (ora Agenzia delle Entrate-Riscossione) al fine di valutare la capacità di una data impresa di farsi carico degli impegni fiscali nell immediato. Tempi. I contribuenti possono presentare domanda entro il 30 aprile 2019 con possibilità di scelta tra il pagamento in un unica soluzione (entro il 30 novembre 2019), oppure in 5 rate con ultima scadenza il 31 luglio 2021.

4 Rottamazione ter. Chi non ha i requisiti per aderire a saldo e stralcio può invece fare domanda per la nuova rottamazione delle cartelle che mantiene caratteristiche simili a quelle previste dalle precedenti legislature (es. D.L. 193/2016 e D.L. 143/2017). In questo caso si ha la possibilità di effettuare un pagamento dei propri debiti col fisco al netto di sanzioni e interessi di mora. Sono ammessi alla rottamazione ter i debiti risultanti da cartelle affidate agli agenti di riscossione come Equitalia (ora Agenzia delle Entrate Riscossione) tra il 1 gennaio 2000 e 31 dicembre 2017.Possono poi usufruire dei vantaggi della rottamazione ter anche coloro che hanno già aderito alla precedente definizione agevolata (la cd. Rottamazione-bis), sia in caso di pagamento delle rate scadute a luglio, settembre e ottobre entro il 7 dicembre 2018, e anche in caso di mancata regolarizzazione. La rottamazione ter prevede dei vantaggi legati soprattutto alla possibilità di pagare in rate fino a 5 anni beneficiando di una riduzione degli interessi sulle rate. Per quanto riguarda la procedura, la legge prevede che sarà lo stesso agente di riscossione a fornire ai debitori i dati necessari a individuare gli importi condonabili, o attraverso lo sportello o attraverso la propria area riservata. In questo caso si ha un applicazione di un tasso d interesse del 2% invece che del 4,5%. Non si applica nel caso di imposte locali quali IMU, TASI e TARI in quanto bocciate da ragioneria di Stato. Tempi. La domanda dovrà essere presentata entro il 30 aprile. Il vantaggio del D.L. n.119/2018 rispetto alle rottamazioni volute dai precedenti governi, sta proprio nella possibilità di distribuire i pagamenti in un arco temporale più ampio. In particolare il contribuente ha la possibilità di pagare in unica volta entro il 31 luglio 2019, oppure in rate secondo particolare criteri: fino a un massimo di 18 rate consecutive, per un periodo di 5 anni; in questo caso le prime due hanno scadenza entro il 31 luglio e 30 novembre Le restanti 16 rate sono invece ripartite nei 4 anni successivi con scadenze fissate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno fino al Per quanto riguarda l ammontare dei pagamenti, le prime 2 hanno un valore pari al 10% dell importo totale mentre le altre hanno un importo diviso in parti uguali. Fino a un massimo di 10 rate consecutive, di pari importo, per un massimo di 3 anni, nel caso in cui sia già stata richiesta la rottamazione-bis, ma non siano state pagate entro il 7 dicembre 2018 le rate dovute per i mesi di luglio, settembre e ottobre Le prime due rate hanno scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2019, le restanti invece il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2020 e Saranno inoltre consentiti ritardi fino a un massimo di 5 giorni rispetto alle scadenze indicate senza incorrere in eventuali sanzioni.

5 Definizione agevolata delle controversie tributarie. Oltre alla possibilità di saldo e stralcio e alla rottamazione delle cartelle, la legge il D.L. n.119/2018 prevede anche una maggiore facilita nella risoluzione delle controversie pendenti tra contribuente e Agenzia delle Entrate. Le liti considerate sono quelle di ogni stato e grado di giudizio, compreso anche quello in Cassazione; si ha però un obbligo che riguardante il fatto che il ricorso in primo grado sia stato notificato entro il 24 ottobre 2018 e che alla data di presentazione della domanda di definizione agevolata il processo non sia concluso con pronuncia definitiva. Coloro che aderiscono alla pace fiscale delle controversie pendenti potranno usufruire di una riduzione fino al 95% dell importo contestato, in base al valore della controversia. L importo. Il pagamento dell importo varia in base a quelle che sono le situazioni che si vengono a creare durante la controversia; il contribuente sarà quindi tenuto a pagare: 100% del valore della controversia nel caso di condanna del contribuente o di ricorso notificato al 24 ottobre 2018 ma non ancora depositato alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP); 90% del valore nel caso di ricorso pendente in primo grado e trasmesso alla Commissione entro il 24 ottobre; 40% del valore in caso di soccombenza dell Agenzia in primo grado; 15% in caso di soccombenza dell Agenzia in secondo grado; 5% per le controversie pendenti in Cassazione al 19 dicembre 2018, data di entrata in vigore della legge in conversione di tale decreto, nel caso in cui l agenzia si risultata sconfitta in tutti gli altri gradi di giudizio. Tempi. Il modulo di domanda dovrà essere presentato entro il 31 maggio 2019 mediante l apposito modulo pubblicato dall Agenzia delle Entrate. Stralcio totale delle cartelle fino a euro. Per quanto riguarda le cartelle di importo minore al valore di euro risalenti al periodo compreso tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, la legge prevede un annullamento automatico e totale delle cartelle, senza che sia necessaria alcuna domanda da parte del debitore; nel caso di importi già pagati però questi non saranno rimborsati. A beneficiarne saranno i contribuenti con cartelle relative a tributi locali non pagati, come IMU, TASI e TARI, a cui si aggiungono eventuali multe non pagate legate a violazioni del codice della strada, bollo auto.

6 Tale annullamento avverrà entro il 31 dicembre 2018, data a partire dalla quale il debitore potrà verificare l effettiva estinzione del proprio debito dalla sua area riservata. Lo stralcio non potrà essere applicato per: Debiti derivanti dal recupero di aiuti di stato considerati non legittimi da parte dell Ue, Multe e sanzioni dovute a causa di provvedimenti e sentenze penali di condanna, Debiti relativi all IVA sulle importazioni. Mentre i primi due (rottamazione-ter e saldo e stralcio per redditi fino a euro) casi rappresentano esempi di rottamazione, in questo caso si ha un vero e proprio condono. Il Presidente Conte ha fatto presente durante una conferenza stampa che tale operazione è stata necessaria in quanto sarebbe stato comunque molto costoso recuperare tali somme, al punto di essere più costoso di quanto si sarebbe guadagnato dalle somme del contenzioso. Gli effetti del decreto. La possibilità per il contribuente di saldare i propri debiti con il fisco mediante una serie di agevolazioni, ha riscontrato grande successo con un aumento delle domande da parte dei contribuenti, soprattutto in vista della possibilità, rispetto alle precedenti rottamazioni di avere un maggiore tempo in cui distribuire i pagamenti (da 10 a 18 rate, per un totale di 5 anni). Si è osservata una vera e propria corsa alla rottamazione e al saldo e stralcio, con oltre domande arrivate a metà marzo 2019, quindi a un mese e mezzo dalla scadenza finale, fissata per il 30 aprile Nel 2018 il 55% della riscossione è avvenuta da quei debitori over euro, attraverso la riscossione ordinaria, che ha contribuito nel 2018 al recupero di ben 6,1 miliardi. Osservando le fasce di debito si può osservare che le entrate sono quindi soprattutto dai contribuenti con importo del debito superiore ai euro che rappresentano il 55% del totale. La dimensione di tali debiti è molto evidente se si tiene conto del fatto che i debiti fino ai euro costituiscono solo il 12,6% del totale, quindi una parte molto minore, e che i micro-debiti fino a 1000 euro invece rappresentano solo l 1,8%. Il grande successo di tale manovra è legato soprattutto alla possibilità di presentare le domande attraverso mezzi telematici quindi con maggiore velocità e comodità attraverso un comune computer, tablet o smartphone. In particolare l Agenzia delle Entrate-Riscossione ha predisposto un apposito canale con cui si possano presentare facilmente, fornendo anche linee guida e informazioni utili per tale procedura. A tale possibilità si aggiunge poi quella di poter utilizzare una casella di posta elettronica certificata (Pec) o recarsi fisicamente agli sportelli dell Agenzia delle Entrate-Riscossione.