L impatto sull ambiente e le misure intraprese dall AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA
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- Cosimo Zanetti
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1 L impatto sull ambiente e le misure intraprese dall AZIENDA OSPEDALIERA DI ALESSANDRIA Dati anno Le due macroaree su cui l Azienda agisce per limitare l impatto delle proprie attività sull ambiente si riconducono alla gestione di due grandi aree: - Il risparmio energetico - La gestione dei rifiuti IL RISPARMIO ENERGETICO: L azienda ha attivato dal 01 febbraio 2008 (con scadenza 31 gennaio 2018) l appalto multiservizio energia che ricomprende la gestione calore, gestione manutentiva degli impianti di condizionamento invernale, manutenzione straordinaria degli impianti elettrici, fornitura ed autoproduzione di energia elettrica, e che è proteso alla realizzazione, con il metodo del finanziamento tramite terzi, di ingenti investimenti volti al risparmio energetico e gestionale, alla riduzione delle emissioni inquinanti, all incremento del comfort ambientale. Il controllo dei consumi energetici, la corretta manutenzione degli impianti e la riconversione, laddove possibile, dei modi di produrre energia, contribuiscono insieme alla conservazione dell ambiente (o quanto meno alla limitazione del suo deterioramento) e quindi, contribuiscono a determinare un impatto favorevole anche rispetto a taluni fattori di rischio per la salute del pianeta e per quella umana, contribuendo a delineare un grado generale di sviluppo economico e sociale maggiormente compatibile con l ambiente e la scarsità delle risorse (naturali, economiche ) nell interesse della collettività e dei singoli individui che la compongono. E anche in questo contesto che l Azienda Ospedaliera di, analizzando: - i propri fabbisogni, consumi e costi energetici, - i propri modi di acquisire, produrre, consumare energia, - lo stato dei propri impianti termotecnici ed elettrici, - il bilancio energetico delle proprie strutture, - le necessità di manutenzione, di rinnovamento, di razionalizzazione degli impianti tecnologici, ha ritenuto possibile scommettere sul risparmio energetico (e sul contenimento dei costi correlati) rivolgendosi agli operatori economici presenti sul mercato al fine di ottenere, anche con il loro
2 contributo, le soluzioni tecniche e gestionali migliori; soluzioni di messa in atto degli indirizzi e delle linee guida di intervento individuate dall Azienda Ospedaliera e quindi, necessariamente, anche la realizzazione delle medesime nonché, ed è aspetto fondamentale del progetto del multiservizio, l ottenimento delle risorse finanziarie necessarie per porre in atto gli ingenti investimenti previsti. PRINCIPALI INTERVENTI FINALIZZATI AL RISPARMIO ENERGETICO E GESTIONALE : Impianto fotovoltaico L impianto, ormai realizzato e funzionante, ha una potenza di picco di 74 kw ed è stato posizionato in parte sulla copertura di un nuovo Polo Tecnologico costruito per contenere la centrale di cogenerazione ed in parte su struttura propria. L energia prodotta è ceduta alla rete pubblica generando introiti per il gestore dell impianto fotovoltaico. Impianto di Cogenerazione E stata realizzata una centrale di cogenerazione costituita da 2 gruppi per una potenza complessiva pari a kw, con motori funzionanti a gas metano. Anche tale apparecchiatura è stata prevista in funzione di un miglioramento della qualità ambientale, infatti dalla combustione del gas metano si ottiene sia energia elettrica che energia termica sfruttando il calore del motore e dei fumi di scarico; si realizza in tal caso la cogenerazione; a tale sistema si collegherà poi un gruppo ad assorbimento (installato alla fine del 2012) che sfruttando il calore ceduto dal motore in appositi scambiatori produce acqua refrigerata per il raffrescamento estivo (sistema di trigenerazione). Al vantaggio ambientale, si aggiungono due altri fattori positivi, uno economico e uno di sicurezza. Il primo è che l energia elettrica autoprodotta permette di diminuire l energia prelevata dalla rete pubblica e quindi di ridurne il relativo costo, il secondo è che l energia elettrica autoprodotta dal cogeneratore potrà alimentare utenze normali, utenze cioè che attualmente in caso di black-out elettrico non sono alimentate, come avviene invece per le utenze sensibili da sempre alimentate dai gruppi elettrogeni. Nuova centrale termica e rete fluidi caldi La vecchia centrale termica realizzata nel 1990, produceva vapore ed aveva una potenza di circa 30 MW. Tale potenza era giustificata dal fatto che al tempo della sua installazione erano
3 funzionanti la lavanderia e la stireria interne, attività che richiedono quantità rilevanti di vapore. Tale centrale, tramite un sistema di teleriscaldamento, era collegata oltre che all area ex- Ospedale Psichiatrico, all Ospedale Civile e all Ospedale Infantile. Naturalmente il nuovo progetto realizzato mantiene questa impostazione, prevedendo però una centrale termica con produzione di acqua calda anziché di vapore, per una potenza di circa 22 MW. Tale soluzione, come già detto, permette di ridurre i consumi di combustibile, tendenzialmente e a parità di ogni altra condizione, di quasi il 30%, con conseguenti vantaggi sulle emissioni inquinanti; l acqua calda è trasportata ad una temperatura di 80 C e ad una pressione di 3-4 bar. Realizzazione anello distribuzione acqua refrigerata Questo intervento offrirà una maggiore garanzia del servizio di raffrescamento degli ambienti: infatti l anello permetterà di collegare i vari impianti tra di loro garantendo l arrivo di acqua refrigerata alle varie utenze anche in caso di avaria di qualche singolo componente del ciclo di produzione. Questa soluzione, combinata con tutti gli altri interventi di Riqualificazione Tecnologica, contribuisce a razionalizzare il consumo di energia elettrica, infatti nelle mezze stagioni, quando il caldo non è eccessivo, si potrà prevedere il funzionamento dei soli gruppi refrigeranti necessari a garantire il servizio e lasciare a riposo quelli in eccesso, i quali potranno essere attivati solo nei periodi estivi. Attualmente, mancando l anello di collegamento, si è costretti ad attivare tutte le macchine presenti, anche in condizioni climatiche non estreme. L installazione dell assorbitore e della centrale frigorifera ad alto rendimento consentiranno di rendere concreto il concetto di TRIGENERAZIONE (energia elettrica, energia termica, acqua refrigerata ) permettendo di raggiungere l equilibrio energetico finale previsto dal progetto. Realizzazione di linea per il prelievo di acqua di pozzo per alimentazione torre evaporativa Tale soluzione permetterà di utilizzare l acqua del pozzo presente nel Presidio Ospedaliero a fini tecnologici, con conseguente notevole risparmio di acqua potabile. Sistema di telecontrollo impianti termici Grazie a tale sistema, e al fine di garantire un sempre migliore servizio, si possono monitorare costantemente le apparecchiature che costituiscono gli impianti di riscaldamento e condizionamento, accelerando quindi i tempi di rilevamento di eventuali anomalie e del conseguente intervento risolutore. Il continuo monitoraggio dei parametri di funzionamento (temperature dei fluidi, temperatura ambiente) permette inoltre di valutare ed eventualmente correggere in tempi brevi le impostazioni inserite al fine di ottimizzare il funzionamento degli impianti e di garantire maggior comfort ambientale e riduzione degli sprechi.
4 Sostituzione serramenti corridoi Ospedale Civile Sempre nell ottica del contenimento energetico, è stata prevista e realizzata anche la sostituzione dei grandi serramenti dei corridoi al piano terreno dell Ospedale Civile con altri muniti di vetro ad alto grado di isolamento termico, al fine di limitare il più possibile le dispersioni termiche. Inoltre sono stati previsti ingenti interventi per il potenziamento degli impianti di condizionamento/termoventilazione ad incremento del comfort ambientale e per adeguare la potenza frigogena prodotta dalle centrali agli incrementi di fabbisogno determinati dall incremento delle utenze servite dagli impianti di condizionamento. PRIMI RISULTATI DEGLI INTERVENTI DEL MULTISERVIZIO ENERGIA E LORO EVOLUZIONE : Già alla fine del 2010, con la realizzazione dei principali interventi volti al risparmio : Riqualificazione Centrale Termica, Fotovoltaico, Realizzazione della Centrale di Cogenerazione (ma non ancora la trigenerazione) si evidenziavano, rispetto ai dati storici, i risultati attesi in materia di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni di CO2, come dalla tabella seguente, che riassume sinteticamente detti risultati prendendo come base i fabbisogni energetici storici del 2006 dell Ospedale Civile di (dove si sono concentrati gli interventi principali volti al risparmio energetico) e rilevando il risparmio ottenuto con gli interventi di efficientamento a parità di tutte le altre condizioni (utenze servite, volumetrie riscaldate/raffrescate e illuminate, tecnologie alimentate): Assetto energetico anno 2010 al netto dell'aumento dei fabbisogni di energia termica e di energia elettrica e risparmio energetico ottenuto a seguito degli interventi di riqualificazione ed ottimizzazione ad oggi realizzati Fabbisogni energetici annui Vettori primari Emissioni di CO2 equivalente annue Riduzione dei consumi di energia primaria Riduzione delle emissioni di CO2 MWh TEP t CO2 eq. % % Energia termica , , ,58 25,55% 25,55% Energia elettrica , , ,64 25,31% 28,46% TOTALE 4.654, ,22 25,44% 26,88% Risparmio energetico complessivo 1.588,33 TEP pari al 25,44% (netto) La tendenza alla riduzione dei consumi energetici globali aziendali (espressi in tonnellate equivalenti di petrolio) è sostanzialmente confermata anche dalle prime elaborazioni rispetto ai consumi energetici complessivi riferiti all anno 2012.
5 T.E.P. Azienda Ospedaliera Nazionale Nella tabella sotto, sono riportati i dati generali dei consumi registrati dal 2006 al 2012, espressi in TEP [ Tonnellate Equivalenti di Petrolio ] e computati al lordo dell energia primaria necessaria all autoproduzione (cogenerazione): CONSUMI ENERGETICI LORDI AZIENDALI ANNO Riguardo alle emissioni inquinanti, i dati elaborati per il 2012, che riguardano TUTTI i presidi dell Azienda Ospedaliera (e non solo l Ospedale Civile e utenze collegate) evidenziano l incidenza dell autoproduzione (cogenerazione di energia elettrica e di energia termica) sul contenimento delle emissioni inquinanti. Incidenza che integra i risultati dovuti alla riqualificazioni della Centrale Termica con caldaie (ad alta condensazione) più moderne e meglio dimensionate rispetto alle preesistenti e con il passaggio alla distribuzione a mezzo di acqua calda (in sostituzione del vapore), risultati che si aggiravano già intorno ad una percentuale di riduzione delle emissioni del 25% :
6 Impianto attuale con cogenerazione: Energia primaria acquisita Emissione CO2 Prodotto Quantità UM3 Quantità UM2 t Gpl ,00 l ,15 kg 96,41 Metano ,50 Sm ,50 Sm ,20 Gasolio 9.000,00 l 7.515,00 kg 23,61 energia elettrica ,00 kwh ,00 kwh 3.312, ,65 tco2 Impianto considerato senza autoproduzione: Fabbisogno base di energia primaria Emissione CO2 Prodotto Quantità UM3 Quantità UM2 t Gpl ,00 l ,15 kg 96,41 Metano ,30 Sm ,30 Sm ,13 Gasolio 9.000,00 l 7.515,00 kg 23,61 energia elettrica ,00 kwh ,00 kwh , ,98 tco2 CO2 risparmiata : Con la cogenerazione 3.132,33 tco2 ( - 15,91%) L autoproduzione di energia ha inoltre consentito un certo plus-risparmio energetico (ossia, del risparmio ulteriore a quello previsto contrattualmente) che si è tradotto economicamente, per il 2012, in un importo lordo stimato di oltre ,00 euro lordi, di cui ca ,00 di competenza dell Azienda Ospedaliera.
7 RIFIUTI PRODOTTI La crescita esponenziale della quantità di rifiuti sanitari prodotti cui si assiste da alcuni anni, ha conseguenze dirette sull aumento dei costi di raccolta e di smaltimento e, soprattutto, comporta un impatto ambientale di difficile valutazione. Di conseguenza, cresce l esigenza di diffondere una cultura della differenziazione dei rifiuti prodotti e la necessità di un impostazione scientifica dei problemi da affrontare, in maniera da minimizzare i costi, nel senso più ampio del termine, ed ottimizzare così l uso delle risorse disponibili. E evidente come in una realtà come quella dell Azienda Ospedaliera di la gestione dei rifiuti, oltre a movimentare alti volumi, risulta essere anche un processo di notevole complessità e delicatezza. A tale fine in Azienda vengono incentivati: a) l'organizzazione di corsi di formazione del personale delle strutture sanitarie sulla corretta gestione dei rifiuti sanitari, soprattutto per minimizzare il contatto di materiali non infetti con potenziali fonti infettive e ridurre la produzione di rifiuti a rischio infettivo; b) la raccolta differenziata dei rifiuti sanitari assimilati agli urbani prodotti dalle strutture sanitarie; c) l'ottimizzazione dell'approvvigionamento e dell'utilizzo di reagenti e farmaci per ridurre la produzione di rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo e di rifiuti sanitari non pericolosi; d) l'ottimizzazione dell'approvvigionamento delle derrate alimentari al fine di ridurre la produzione di rifiuti alimentari; e) l'utilizzo preferenziale, ove tecnicamente possibile, di prodotti e reagenti a minore contenuto di sostanze pericolose; f) l'utilizzo preferenziale, ove tecnicamente possibile, di plastiche non clorurate; g) l'utilizzo di tecnologie di trattamento di rifiuti sanitari tendenti a favorire il recupero di materia e di energia. I rifiuti prodotti nell Azienda Ospedaliera di possono essere classificati come: rifiuti sanitari pericolosi (a rischio infettivo / non a rischio infettivo) rifiuti sanitari non pericolosi riciclabili; rifiuti sanitari non pericolosi non riciclabili rifiuti assimilati ai rifiuti urbani;
8 Nel diagramma sono riportati i dati relativi ai rifiuti ospedalieri anno 2011 e Si evidenzia la riduzione delle quantità di rifiuti pericolosi nell anno L Azienda sta perseguendo politiche da tempo di differenziazione: l aumento dei quantitativi di carta, plastica e vetro nel 2012 rispetto all'anno precedente è riconducibile anche a implementazione della raccolta differenziata. Ferro, acciaio e imballaggi misti sono diminuiti rispetto al Da segnalare che per le lastre (le immagini e le pellicole radiografiche per legge devono essere conservate per 10 anni) i 750 kg ritirati nel 2012 provenivano da archivi interni ai reparti che hanno eliminato la documentazione radiologica più vecchia (>10 anni). Lo stesso dicasi per le sostanze chimiche pericolose e batterie al piombo (pile, accumulatori), avviate a smaltimento dai vari Servizi Aziendali a seconda dei programmi di pulizie e manutenzione interni (variabili di anno in anno). Per quel che riguarda i rifiuti non pericolosi riciclabili (carta, vetro, legno, plastica, ferro e acciaio, imballaggi misti) si segnala che le quantità di questi rifiuti sono variabili di anno in anno.
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