REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VALSALVA

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1 Il Consiglio d Istituto REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VALSALVA VISTO Il DPR n. 275 del 1999; VISTO Il DPR n. 235 del 2007 che modifica il DPR n. 249 del 98 Statuto delle studentesse e degli studenti; VISTA La Circolare Ministeriale del 31 luglio 2008, esplicativa del DPR 235/07 e SENTITO il parere positivo del Collegio articolato della scuola secondaria di primo grado A.M. Valsalva APPROVA il seguente Regolamento di disciplina per gli alunni della scuola secondaria di primo grado A.M. Valsalva dell Istituto Comprensivo n 4 di Imola (Delibera n.130 del Consiglio d Istituto del 19/12/13). 1. PREMESSA L istituto comprensivo 4 di Imola, alla luce del Piano dell Offerta Formativa interno, ritiene che la Scuola debba essere vissuta come luogo di cultura e come comunità in cui i diversi soggetti interagiscano e siano coinvolti in un processo di coeducazione. Il presente regolamento si ispira allo Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR 249/98 e modifiche apportate dal DPR 235/97) e si inquadra in un contesto educativo il più possibile attento ai seguenti bisogni del preadolescente: bisogno di conoscenza e di comprensione critica bisogno di esplorazione, di ordine e di guida tra i molteplici stimoli conoscitivi bisogno di identità e di rapportarsi con gli altri bisogno di sentirsi parte del gruppo dei pari, della comunità scolastica e della società tutta bisogno di sicurezza, di giustizia e di autostima A fronte di questa dichiarata attenzione ai bisogni del preadolescente, la Scuola è altresì consapevole che tali bisogni possono essere soddisfatti soltanto in un contesto organizzativo e didattico ordinato, con regole di comportamento chiare e condivise, fondate sul principio del rispetto delle persone e dei beni comuni. Nel proporre questi nuovi emendamenti al regolamento disciplinare interno, i docenti esprimono la consapevolezza di dover fare tutto il possibile per prevenire infrazioni e/o comportamenti scorretti e gravi da parte degli alunni; infatti il lavoro degli insegnanti non è quello di reprimere e punire, bensì quello di attivare dei processi di crescita e di educazione in collaborazione con le famiglie, per garantire una convivenza civile, rapporti di amicizia e sviluppare attitudini personali. 2. DIRITTI DEGLI STUDENTI a. All alunno preadolescente è dovuto il massimo rispetto Tutto il personale della Scuola si relazione con lui con atteggiamento di fiducia e con linguaggio appropriato. L insegnante si cura dell alunno con sollecitudine ed è attento alle sue esigenze. L insegnante non esercita su di lui alcuna pressione ideologica. La Scuola predispone un orario delle lezioni il più possibile adeguato alle esigenze dell alunno. Il consiglio di classe concorda un carico di lavoro domestico equilibrato nell arco della settimana. b. L alunno ha il diritto di essere accettato dai suoi compagni e di essere integrato positivamente nel gruppo-classe L insegnante favorisce con ogni mezzo una corretta socializzazione tra gli alunni della classe. c. L alunno ha il diritto di acquisire gli strumenti fondamentali della conoscenza in rapporto alle sue capacità La Scuola si prodiga con ogni mezzo per migliorare il livello qualitativo dell insegnamento e gli standard formativi. La Scuola pratica un insegnamento attento alle potenzialità di ognuno. La Scuola si impegna ad ampliare l offerta Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 130 nella seduta del 19/12/2013 Responsabile dell Ufficio: D.S. Dott.ssa Maria Anna Volpa

2 formativa proponendo agli alunni attività integrative e di sostegno, sia in forma obbligatoria (al mattino) che facoltativa (al pomeriggio). d. L alunno ha il diritto di acquisire una formazione integrale. La Scuola forma l uomo ed il cittadino. La Scuola aiuta l alunno ad acquisire senso critico e consapevolezza di sé. e. L alunno ha il diritto di conoscere e comprendere le regole di comportamento scolastico che gli vengono richieste di rispettare. L insegnante (designato dal Consiglio di classe) legge e commenta all inizio di ogni anno scolastico il Regolamento di Istituto. f. L alunno ha il diritto di conoscere e comprendere in modo consapevole gli obiettivi curricolari ed educativi che sono fissati per lui. L insegnante coinvolge gli alunni nel processo di apprendimento e formula loro un contratto formativo. Il Consiglio di classe informa l alunno ed i genitori sulla programmazione educativa e didattica. g. L alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. L insegnante svolge prove di verifica chiare e precise nella formulazione degli obiettivi da valutare. L insegnante provvede alla correzione delle prove di verifica indicativamente prima della prova successiva,attivando processi di autovalutazione. h. L alunno ha diritto ad un orientamento scolastico e professionale. La Scuola offre all alunno gli strumenti formativi ed informativi per una scelta consapevole dopo la terza media. i. L alunno ha diritto ad un ambiente sicuro ed adeguato. La Scuola svolge attività di formazione ed informazione sulla sicurezza. j. L alunno ha diritto a disporre di un adeguata attrezzatura tecnologica. La Scuola fa in modo che tutte le classi e tutti gli alunni utilizzino periodicamente i laboratori, le aule attrezzate e gli strumenti didattici comuni. 3. DOVERI DEGLI STUDENTI a. Gli alunni hanno il dovere di rispettare tutte le norme contenute nel Regolamento generale di Istituto,nella consapevolezza che, come è dovuto loro il massimo rispetto,così anch essi devono rispettare gli altri e l ambiente scolastico che frequentano. b. In particolare l alunno deve: Essere puntuale all inizio delle lezioni Frequentare con regolarità Aver cura dei materiali e portarlo a Scuola regolarmente Rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze,dei ritardi e per la riconsegna dei riscontri Svolgere i compiti assegnati ed impegnarsi nello studio Rispettare le consegne degli insegnanti Prestare l attenzione necessaria durante l attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni,evitando le occasioni di disturbo Rispettare i compagni evitando di compiere atti di bullismo o lasciare che altri li compiano. Rispettare anche formalmente il Dirigente scolastico, gli insegnanti e tutto il restante personale della Scuola Rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della Scuola Evitare di sporcare i locali con atteggiamento di noncuranza Osservare le disposizioni per il miglioramento della sicurezza nella Scuola Non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni Tenere anche fuori della Scuola un comportamento educato e rispettoso verso tutti Tenere spento il telefono cellulare e altri dispositivi elettronici durante le lezioni e le uscite previste dal POF. 4. INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI 4.1 Criteri generali Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 130 nella seduta del 19/12/2013 Responsabile dell Ufficio: D.S. Dott.ssa Maria Anna Volpa

3 a. Il venir meno ai precedenti doveri scolastici prefigura una mancanza disciplinare per la quale sono previste, a seconda della gravità e delle frequenza, i relativi interventi educativi mirati. b. Nell accertamento delle responsabilità comportanti interventi educativi mirati vanno distinte le situazioni occasionali o le mancanze determinate da circostanze fortuite, dalle mancanze gravi che denotino un costante e persistente atteggiamento irrispettoso dei diritti altrui e pregiudizievole al buon andamento delle lezioni. c. Possono essere oggetto di interventi educativi mirati anche le mancanze collettive, distinguendo, quando possibile, le responsabilità di ognuno. d. Gli interventi educativi mirati possono riguardare anche gravi mancanze commesse fuori della scuola che abbiano avuto notevole ripercussione nell ambiente scolastico. e. Gli interventi educativi mirati, pur non essendo determinanti nella valutazione del profitto, saranno presi in considerazione nell elaborazione del voto relativo al comportamento e del giudizio di ammissione all esame. 4.2 Finalità e modalità delle interventi educativi mirati a. La responsabilità disciplinare è personale. b. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica. c. In nessun caso gli interventi, né direttamente né indirettamente, riguarderanno la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell altrui personalità. d. Gli interventi educativi mirati sono sempre temporanei, graduali, proporzionati all infrazione disciplinare ed ispirati al principio della riparazione del danno e del ravvedimento formativo. Essi tengono conto della situazione personale dello studente, al quale è sempre offerta la possibilità di convertirli in attività in favore della comunità scolastica. e. L alunno non può essere sottoposto a sanzione disciplinare, anche lieve, senza prima essere invitato ad esporre le proprie ragioni. f. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. g. L allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 5, la durata dell allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. h. Gli interventi educativi mirati e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe. Gli interventi educativi mirati che comportano l allontanamento superiore a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di istituto. i. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. j. Nei casi in cui l autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d anno, ad altra scuola. k. Gli interventi educativi mirati per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d esame sono inflitti dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. l. Gli interventi educativi mirati che comportano la sospensione dalle lezioni possono essere irrogati soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato e previa istruttoria che preveda: contestazione d addebito (attraverso una nota sul registro di classe comunicata anche alla famiglia per le vie brevi) audizione dell alunno in presenza dei genitori da parte dell Organo collegiale competente o in alternativa l alunno e o i genitori possono produrre memoria scritta. decisione dell Organo competente e comunicazione alla famiglia. Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 130 nella seduta del 19/12/2013 Responsabile dell Ufficio: D.S. Dott.ssa Maria Anna Volpa

4 4.3 Interventi educativi mirati a. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi, sono: - rimprovero verbale privato o in classe - ammonizione scritta sul quaderno delle valutazioni - ammonizione scritta sul registro di classe - sospensione temporanea dalle lezioni, fino a 6 giorni, con eventuale obbligo di presenza a scuola - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a 15 giorni - allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni Situazioni particolari - ritiro del telefono cellulare o di altra strumentazione e riconsegna al termine delle lezioni - ritiro del telefono cellulare e riconsegna dello stesso ai genitori opportunamente convocati 4.4 Impugnazioni a. Contro gli interventi educativi mirati che prevedono la sospensione dalle lezioni è ammesso, da parte di chiunque vi abbia interesse, il ricorso, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all Organo di Garanzia dell Istituto, che decide nel termine di 10 giorni. b. É ammesso il ricorso contro le decisioni dell Organo di Garanzia interno. Il ricorso va inoltrato al Direttore dell Ufficio Scolastico Regionale che decide su parere vincolante dell Organo di Garanzia regionale. 5. ORGANO DI GARANZIA 5.1 Finalità e Compiti a. L Organo di Garanzia si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare una strada adeguata per una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme. b. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono: - prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti e in merito all applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione. - esaminare i ricorsi presentati in seguito all irrogazione di un provvedimento a norma del regolamento di disciplina. c. Il funzionamento dell O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa. 5.2 Composizione a. L Organo di Garanzia è composto da: un docente, un rappresentante dai genitori eletto nel Consiglio di Istituto e dal Dirigente scolastico, che lo presiede. b. I componenti dell O. G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del Consiglio d Istituto. Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 130 nella seduta del 19/12/2013 Responsabile dell Ufficio: D.S. Dott.ssa Maria Anna Volpa

5 5.3 Ricorsi per gli interventi educativi mirati a. Il ricorso avverso ad una delle interventi educativi mirati disciplinari che preveda la sospensione dalle lezioni può essere presentato mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell O.G. in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti al fatto. b. Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componente istruttore, provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie del docente che propone la sanzione, dell alunno, della famiglia, del Consiglio di classe, del Dirigente Scolastico o di chi sia stato coinvolto o citato. L organo si riunisce entro 10 giorni dalla data di presentazione del ricorso e alla seduta chiama a partecipare lo studente a cui è stato applicato il provvedimento e uno dei suoi genitori o colui che ne esercita la potestà genitoriale. L organo può confermare, modificare o revocare il provvedimento irrogato. 6. DISPOSIZIONI FINALI a. Il presente Regolamento è pubblicato all albo della scuola e sul sito web. b. Nelle prime settimane di inizio delle attività scolastiche, i Consigli di classe organizzano la presentazione e la condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Regolamento di disciplina. c. Il presente Regolamento e il Patto educativo di corresponsabilità saranno presentati nella prima assemblea dei genitori utile. In quell occasione sarà richiesta la firma del Patto da parte dei genitori. d. Gli allegati (n. 1 Patto educativo di corresponsabilità e n. 2 Mancanze disciplinari e corrispondenti interventi educativi) al presente Regolamento ne fanno parte integrante. Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n. 130 nella seduta del 19/12/2013 Responsabile dell Ufficio: D.S. Dott.ssa Maria Anna Volpa

6 Patto Educativo di Corresponsabilità Allegato 1 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (DPR 249/98). Per realizzare questa comunità educante è necessario che tutte le componenti si rendano disponibili a attuare un progetto educativo condiviso. La scuola, pertanto, ritiene opportuno richiedere la condivisione e la sottoscrizione da parte delle famiglie di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie (cfr DPR 235/07). Il Patto educativo di Corresponsabilità dell Istituto Comprensivo è proposto alle famiglie all inizio di ogni ciclo scolastico: Primo anno della Scuola dell Infanzia; Primo anno della Scuola Primaria; Primo anno della Scuola Secondaria di primo grado. Nei primi due livelli d istruzione, il Patto è firmato dagli adulti (scuola e famiglia) che hanno la responsabilità educativa dell alunno. Nell ultimo livello di scuola, si propone anche il coinvolgimento dello studente, avendo presente che il livello di maturazione permette un assunzione di responsabilità, anche da parte sua. Il rispetto di tale Patto educativo è una condizione fondamentale per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell offerta formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. La scuola si impegna a Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia, attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa. Creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo dell apprendimento, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità e nelle situazioni di disagio, la valorizzazione delle differenze. Realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche, elaborate nel Piano dell Offerta Formativa (POF). Far rispettare il Regolamento d Istituto. Comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi e agli aspetti inerenti il comportamento dell alunno/a. I genitori si impegnano a Instaurare un dialogo costruttivo e rispettoso con le diverse figure professionali della scuola nei tempi, nei luoghi e nelle modalità previste dall Istituto. Sostenere il processo educativo e d apprendimento del ragazzo, in collaborazione con la scuola, verificando che il ragazzo segua gli impegni di studio e le regole della scuola. 1

7 Tenersi informati sulle iniziative scolastiche e contribuire alla loro realizzazione ed eventualmente proporre iniziative formative per un arricchimento e valorizzazione del POF. Prendere visione e rispettare il Regolamento d Istituto. Partecipare agli incontri programmati e tenersi aggiornati su impegni e scadenze, controllando le comunicazioni scuola-famiglia. L alunno si impegna a Instaurare un dialogo costruttivo e rispettoso con tutto il personale della scuola e con i compagni. Contribuire alla creazione di un clima sereno e corretto, favorendo il rispetto della diversità, rendendosi disponibile verso l altro, stabilendo rapporti leali con compagni e adulti. Seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze. Prendere coscienza dei propri diritti/doveri, contenuti nel Regolamento d Istituto; Rispettare persone, ambienti e attrezzature; accettare le eventuali sanzioni come momento di riflessione, crescita e maturazione. Parlare con i genitori di quanto succede a scuola, facendoli partecipi delle esperienze scolastiche, cercando aiuto per risolvere i problemi. 2

8 Mancanze disciplinari e corrispondenti interventi educativi mirati Allegato 2 In base al DPR 249/1998 come modificato dal DPR 235/2007, nei confronti dell alunno responsabile di comportamenti contrari a quanto specificato nel Regolamento di disciplina e/o di comportamenti scorretti, sono disposti i seguenti interventi educativi mirati cosi come riportati nella tabella: DOVERI MANCANZE DISCIPLINARI INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI ORGANO COMPETENTE Frequentare regolarmente le lezioni e rispettare con puntualità l orario scolastico - Presentarsi alle lezioni in ritardo - Assenze non motivate richiamo verbale, privato o in classe richiamo riportato sul registro di classe e comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia convocazione della famiglia Docente di classe Dirigente scolastico Assolvere gli impegni di studio Comportarsi in modo corretto e collaborativo durante l attività didattica e in ogni altro momento della vita scolastica - Non dimostrare impegno e partecipazione durante l attività didattica - Non eseguire i compiti assegnati per casa - Non portare il materiale didattico occorrente - Non portare a scuola il diario e/o il libretto delle valutazioni o non utilizzarli in modo ordinato e idoneo. - Non fare firmare e/o non consegnare comunicazioni tra scuola e famiglia - Spostarsi senza autorizzazione nell aula - Cambiare posto in classe senza il permesso dell insegnante - Giocare o chiacchierare disturbando durante le attività scolastiche - Uscire dall aula durante il cambio dell ora - Utilizzare materiali (figurine, MP3 ) non - richiamo orale - in caso di reiterazione, comunicazione scritta alla famiglia sul libretto delle valutazioni ed eventuale convocazione dei genitori. - richiamo orale - sequestro del materiale non pertinente e sua restituzione solo ai genitori In caso di reiterazione: - comunicazione scritta alla famiglia Docente di classe Docente di classe Dirigente scolastico 3

9 Non utilizzare in nessun locale della scuola il cellulare, che deve essere sempre tenuto spento (non in modalità silenziosa). Questo vale anche per le visite guidate. pertinenti all attività scolastica, durante le lezioni - convocazione dei genitori - Negli eventuali spostamenti da un aula all altra, muoversi in maniera disordinata e chiassosa - Trattenersi a conversare nei servizi igienici e nei corridoi - Utilizzare il cellulare nei locali della scuola - consegna del cellulare all insegnante, che lo restituirà all alunno a fine giornata, previa comunicazione alla famiglia. In caso di reiterazione: - il cellulare sarà trattenuto e riconsegnato solo alla famiglia Docente di classe Dirigente scolastico Non utilizzare senza autorizzazione strumenti audio/video - Fare registrazioni o riprese non autorizzate con strumenti audio/video - consegna dell apparecchio utilizzato all insegnante, che lo restituirà alla famiglia, solo dopo averne controllato il contenuto - Docente di classe In caso di reiterazione: - sospensione dalle lezioni La violazione del diritto alla privacy costituisce reato e comporta il pagamento di una sanzione amministrativa secondo i termini di legge (Direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007) - Dirigente Scolastico - Consiglio di Classe (allargato se la sospensione è superiore ai 5 giorni) Assumere un comportamento rispettoso verso tutto - Provocare verbalmente i compagni - Usare un linguaggio o un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei docenti e di tutto il personale - scuse alla persona offesa - Docente di classe 4

10 il personale della scuola, i compagni e gli eventuali ospiti (esperti esterni) Attenzione al rispetto della dignità della persona Rispettare ed avere cura dell ambiente scolastico, utilizzando correttamente le attrezzature e i sussidi didattici Osservare le disposizioni attinenti alla sicurezza della comunità scolastica scolastico - Assumere un atteggiamento arrogante e di insubordinazione con gli adulti - Insultare o umiliare i compagni - Usare parole e gesti indecorosi, doppi sensi e allusioni volgari - Danneggiare il materiale dei compagni o della scuola - Ricorrere a giochi maneschi - Assumere atteggiamenti di prepotenza e vessazione nei confronti dei compagni - Minacciare - Aggredire verbalmente - Aggredire fisicamente - Offendere con parole, scritti o atteggiamenti il decoro personale, il credo religioso, le diversità etniche e culturali, la dignità personale - Sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali - Comportamenti che determinino uno stato di pericolo per l incolumità delle persone - Atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità. - Produzione di infortunio doloso In caso di reiterazione: - convocazione dei genitori - sospensione dalle lezioni - risarcimento del danno - lavoro socialmente utile alla comunità scolastica - scuse alla persona offesa In caso di reiterazione: - convocazione dei genitori - sospensione dalle lezioni - lavoro socialmente utile alla comunità scolastica - risarcimento dei danni con ripristino della situazione antecedente. - sospensione dalle lezioni ed eventuale allontanamento dalla comunità fino a che non vengano ripristinate condizioni di sicurezza - Dirigente Scolastico - Consiglio di Classe (allargato se la sospensione è superiore ai 5 giorni) - Docente di classe - Dirigente Scolastico - Consiglio di Classe (allargato se la sospensione è superiore ai 5 giorni) - - Docente di classe - Dirigente scolastico - Docente di classe - Dirigente scolastico - Consiglio di classe (allargato se la sospensione è superiore ai 5 giorni e fino ai 15 ) - Consiglio di Istituto (se la 5

11 sospensione è superiore ai quindici giorni) Ulteriori conseguenze Il Consiglio di classe, in considerazione degli interventi educativi applicati e, più in generale, del comportamento tenuto dall alunno, dovrà valutare le conseguenze che queste avranno sul voto di condotta (vedi Criteri di valutazione del comportamento). Le infrazioni reiterate (testimoniate da almeno cinque note sul registro di classe) comporteranno la non partecipazione a visite guidate, viaggi di istruzione e settimana bianca. Il Consiglio di classe potrà prendere tale provvedimento anche con un numero inferiore di note, al fine di limitare situazioni di pericolo durante le uscite. 6

12 NOTE SUL FUNZIONAMENTO DELLE ATTIVITA SCOLASTICHE DEL PLESSO A.M. VALSALVA Allegato 3 Orario d entrata e di uscita Ritardi Entrate posticipate ed uscite anticipate Gli alunni possono entrare nel giardino della scuola (a piedi o con la bici a mano) per andare in classe al suono della campana delle 7,55. Per l uscita le classi si preparano al suono della prima campana (12,58) ed escono al suono della seconda (13.00), accompagnati dall insegnante in servizio. La classe che ha il modello orario su 5 giorni esce alle ore Solo in caso di richiesta specifica e motivata (es. orario del trasporto scolastico) da parte delle famiglie è possibile che alcuni alunni raggiungano l atrio della scuola per poter uscire tempestivamente al suono della campana. Vanno sempre segnalati nel registro di classe ad opera dell insegnante della prima ora, secondo le seguenti modalità: - se l alunno arriva entro le 8.15, l insegnante lo accoglie in classe, ma il giorno successivo l alunno è tenuto a giustificare il ritardo sul libretto delle assenze. Il docente coordinatore, dopo il quinto ritardo, chiama il genitore, informandolo e richiamando la famiglia e l alunno al rispetto degli orari; - se l alunno arriva dopo le 8.15, resta nell ingresso della scuola vigilato dal collaboratore scolastico in servizio fino al suono della campana della seconda ora (9.00). Anche questo secondo tipo di ritardo va giustificato da un genitore il giorno successivo sul libretto delle assenze. Dopo 5 ritardi, pur giustificati, l alunno è tenuto a presentarsi con un genitore che, di persona, darà spiegazioni a riguardo al docente coordinatore. Devono avvenire solamente al cambio dell ora per non disturbare lo svolgimento della lezione in corso. Le entrate posticipate (quelle che avvengono dopo le ore 9.00) vanno comunque giustificate. Le uscite anticipate possono essere autorizzate solo in presenza di un genitore o persona delegata. Sorveglianza durante Durante la mattina si effettuano 2 intervalli: - dalle ore 9.55 alle ore 10.05; 7

13 l intervallo - dalle ore alle ore Per la classe che esce alle ore è previsto un ulteriore intervallo dalle ore alle ore Al primo intervallo i ragazzi possono uscire dalla classe e trascorrere la ricreazione nello spazio antistante la propria aula e laddove possibile nell atrio/piazzale più vicino. I docenti durante l intervallo sono tenuti alla vigilanza di tutti gli studenti presenti negli spazi destinati alla ricreazione. Gli intervalli successivi si svolgeranno in classe e gli alunni, col permesso dell insegnante, potranno recarsi nei bagni quattro alla volta (due maschi e due femmine). Assenze Le assenze vanno prontamente giustificate (sull apposito libretto da ritirarsi in segreteria da parte di uno dei genitori). In caso di assenza per malattia fare riferimento alle direttive AUSL. Nel caso l alunno non giustifichi l assenza entro il terzo giorno dal rientro a scuola, sarà contattata la famiglia. In via più generale tutti gli alunni sono tenuti ad osservare un comportamento corretto e positivo nei confronti di insegnanti, compagni e operatori e a concorrere alla costruzione di un clima di relazioni interpersonali positive e adeguate Gli alunni devono altresì osservare le regole previste dall organizzazione scolastica e le istruzioni impartite da insegnanti e operatori, usare correttamente le strutture ed i materiali di lavoro e comportarsi in modo da non arrecare danni alle persone e al patrimonio della scuola. Devono inoltre osservare le norme e le istruzioni in materia di sicurezza, curare il proprio abbigliamento al fine di evitare indumenti non consoni al decoro della persona e in contrasto con le finalità educative della scuola e usare un linguaggio educato. Stante il divieto di utilizzo di cellulari, l Istituto non è responsabile di eventuali furti e/o perdite. 8

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