SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO LINEA B) Consolidamento e potenziamento di specifiche attività e servizi dei Centri di Educazione Ambientale

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1 SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO LINEA B) Consolidamento e potenziamento di specifiche attività e servizi dei Centri di Educazione Ambientale Dati generali 1 Denominazione CEA capofila: Ente titolare: Indirizzo: Telefono: Fax: web: 2 Responsabile del progetto: Telefono: Fax: 3 Partner: 1)CEA accreditati(almeno uno) 2)Altre strutture (CEA non accreditati, Agenzie, Università, altro) Centro IDEA Comune di Ferrara Viale Alfonso d Este, idea@comune.fe.it Dott.ssa Paola Poggipollini p.poggipollini@comune.fe.it CEA Centro di Educazione Ambientale di Mesola CEA CSDA Carpeggiani Ferrara CEA EcoMuseo delle valli di Argenta CEA Il giardino delle Capinere oasi LIPU Altre strutture: Centro Servizi Volontariato del Comune di Ferrara 4 Titolo del progetto Pensa con i sensi, senti con la mente Educare all ambiente attraverso la parola, i segni, il corpo. 5 Costo totale del progetto: 6 Cofinanziamento richiesto: 7 Utenti a cui è rivolto il progetto e relativo bacino geografico Euro ,00 Euro ,00( 60 %) Il progetto è rivolto ad utenti prevalentemente adulti, in particolare anche a cittadini con possibili difficoltà di accessibilità ai normali sistemi di comunicazione. Per persone i difficoltà vogliamo tenere conto non solo di chi ha disabilità di tipo motorio,

2 fisico e psichico, ma anche da chi ha altri approcci alla comunicazione, che nel nostro caso è quella alla sostenibilità, sia per cultura che per linguaggio. Il progetto vorrebbe poter raggiungere utenti della provincia di Ferrara, ma con l ottica di poter allargare la sperimentazione a tutta la regione Emilia Romagna, data la possibilità del coinvolgimento di associazioni che hanno campo di interessi di respiro regionale e nazionale. 8 Sintetica descrizione del progetto (finalità, azioni previste, risultati attesi) Le esperienze di accessibilità nelle strutture di educazione ambientale nella provincia di Ferrara pur non essendo tantissime non mancano: tra le altre i percorsi per non vedenti alle Dune di Massenzatica e al Boscone della Mesola; la lunga esperienza della Lipu nei percorsi per persone con diverse disabilità presso l Isola Bianca, gli osservatori avifaunistici a misura di carrozzella a Bando di Argenta,... Sono esperienze importanti ma si tratta di accessibilità ai luoghi. Obiettivo del progetto è sviluppare e sperimentare l accessibilità alla comunicazione dell educazione ambientale e più in generale alla comunicazione del concetto di sostenibilità. E quando si parla di accessibilità della comunicazione si sta parlando solo di trovare mezzi e chiavi per comunicare alle persone con diverse abilità? Se si tratta solo di questo si può prendere il messaggio verbale e tradurlo in sottotitoli e poi in Braille e poi nel linguaggio

3 dei segni.. In qualche caso si è fatto e l esperienza andrebbe estesa, ma forse si può fare un passo in più. Se possiamo pensare alla sostenibilità come la ricerca di armonia tra l uomo e l economia della natura, allora un progetto sull accessibilità della comunicazione alla sostenibilità dovrebbe forse tentare di accentuare questa sintonia. Innumerevoli sono le possibilità di esperienza sensoriale che si potranno sperimentare e che ci attendiamo dall apporto dei partecipanti al laboratorio prima, e dal pubblico dello spettacolo, poi. Le azioni del progetto mirano quindi al coinvolgimento sia di tutti i CEA del territorio provinciale che di tutti quei soggetti che per loro peculiarità e storia possano avere competenze specifiche nella comunicazione con soggetti con abilità altre, competenze che, utilizzate in sinergia con tutti i soggetti aderenti al progetto, potranno attivare una sperimentazione che possa portare ad alternative metodologie di comunicazione, in grado di tenere in conto tutta la comunità. Risultati attesi sono di un coinvolgimento reale di una parte della comunità che fino ad ora difficilmente è stata coinvolta sulle tematiche della sostenibilità, sia per evidenti difficoltà di comunicazione, sia per una focalizzazione sull accessibilità solo agli aspetti di tipo motorio. Tenendo conto inoltre che la popolazione sta invecchiando e che difficoltà e disabilità potranno crescere nei prossimi anni, la presente progettualità potrebbe rispondere

4 anche a questa tipologia di utenza. Descrizione tecnica del progetto 9 Descrizione della realtà in cui si opera e dei problemi ambientali locali/ bisogni educativi / nodi organizzativi da affrontare col progetto Il progetto si basa su un nuovo sistema di ricerca sulla comunicazione alla sostenibilità,in particolare rivolta a soggetti con abilità comunicative differenti, che non venga calata da soggetti esterni, ma che sia pensata e progettata in sinergia con loro, seguendo le necessità espresse e non, per un dialogo continuo e costruttivo. La comunicazione è presente in ogni ambiente della vita umana, in ogni gruppo sociale, ed è l elemento fondamentale dei rapporti tra le persone Nella comunicazione alla sostenibilità il soggetto è inoltre integrato con il suo territorio, ed è soprattutto vera la necessità di un integrazione reale di tutti i componenti della comunità: la mancanza di una parte di essa definisce un basso un capitale sociale, mentre la sostenibilità deve portare ad una sua crescita. Ferrara ha peculiarià particolari dal punto di vista sociali: ha una popolazione molto vecchia, e quindi passibile di disabilità notevoli, ed ha una comunità molto elevata di stranieri, soprattutto donne, immigrate nella nostra provincia. Inoltre è una città a forte rischio ambientale. Queste caratteristiche possono rappresentare un punto di partenza per indagare e

5 ricercare nuovi strumenti/linguaggi per la comunicazione alla sostenibilità, tentando di raggiungere fasce di popolazione di difficile coinvolgimento. Strumenti in grado di arrivare a questa parte della comunità potranno poi aiutare a sviluppare metodologie in grado di coinvolgere soggetti con abilità differenti. Inoltre la necessità sempre più forte di lavorare in rete con tutti i soggetti del territorio attivi in campo sociale, vede nella presente progettualità un forte agente propulsivo, in grado inoltre di coinvolgere tutto il territorio provinciale, valorizzando tutti i saperi, le peculiarità, le differenze dei Centri di Educazione Ambientale. Un tramite molto forte per poter arrivare al coinvolgimento emotivo delle persone è la natura: è un grande laboratorio dove i recettori (visivi, chimici, tattili) e i centri di elaborazione dati (ammassi neuronali di diversa complessità) vengono continuamente sperimentati, specializzati e, a volte, abbandonati. Se consideriamo gli attori dello scambio di informazioni come un sistema naturale la comunicazione potrebbe evolversi anch essa da un laboratorio dove ci si metta tutti insieme a sperimentare i nostri organi nervosi, a testare i diversi modi per percepire, a inventare i linguaggi per tradurre quel che i nostri recettori non ci

6 consentono di sentire direttamente o che il nostro cervello non ci permette di intendere appieno. Pensiamo, solo a titolo d esempio, a qualcosa da comunicare: l uomo nell ecosistema del bosco: quali interazioni. Prendiamo una persona normodotata: non può sentire gli ultrasuoni dei chirotteri né annusarne i feromoni delle falene, non può vedere gli ultravioletti che disegnano forme complesse sulle corolle dei fiori, non può percepire il crescere degli alberi o il loro marcire e neppure il nascere, vivere e morire di milioni di piccolissimi esseri viventi tutto intorno a lui. Questa persona ha bisogno di espandere, e anche parecchio, i suoi sensi se vuole arrivare anche solo vicino a comprendere il bosco. Esistono i colori dei suoni (e degli ultrasuoni e degli infrasuoni)? Esiste una temperatura per i diversi colori? Esiste una emozione per i diversi stati dell ecosistema? E possibile tentare di trovare (con le dovute proporzioni) una sorta di esperanto della comunicazione multisensoriale (suoni, colori, odori, vibrazioni, suggestioni,..) che ci consenta di portare a più livelli e a più persone contemporaneamente un messaggio sulla sostenibilità ambientale? 10 Finalità generali e obiettivi specifici del progetto Finalità generale Sviluppare azioni di coordinamento tra i CEA, per valorizzare le loro specificità culturali e le loro competenze

7 Obiettivi specifici lavorare in modo partecipato per la costruzione/invenzione di linguaggi comuni sull educazione ambientale, rivolti in primo luogo alle persone con abilità diverse e quindi a maggior ragione utili per tutti 11 Motivazioni di individuazione della partnership Si è ritenuto di coinvolgere tutti i CEA della Provincia per quanto detto in premessa, ossia perché ogni CEA attraverso le specificità proprie, contribuirà a ideare e creare un pezzo di percorso comunicativo, che alla fine si ricomporrà in un messaggio pluringue e multisensoriale, questo grazie alla peculiarità proprie di ciascun CEA, legate sia alla propria storia culturale che territoriale. 12 Specifica descrizione di azioni previste e fasi di realizzazione (metodologie adottate, modalità, prodotti, tempi e costi di realizzazione, articolati per fase/azione/partner) specificando apporto dei singoli partner e modalità di collaborazione tra strutture La proposta prevede la costituzione di un gruppo di lavoro composta dagli operatori dei CEA e dal centro Servizi per il volontariato di Ferrara, oltre ad alcune associazioni che operano già attivamente in campo sociale. Fase 1 Costituzione del tavolo di lavoro La proposta prevede la costituzione di un gruppo di lavoro composta dagli operatori dei CEA e delle organizzazioni di volontariato del territorio Fase 2 Costruzione partecipata del progetto esecutivo. L individuazione del cosa: i Centri di Educazione Ambientale dovranno costruire e restituire attraverso un

8 messaggio sintetico le singole specifiche competenze nel campo della sostenibilità ambientale (dal significante al significato). Fase 3 la sperimentazione del come Su tale canovaccio interverranno laboratori appositamente costituiti al fine di individuare tutti i possibili mezzi di condivisione dei significati che si intendono trasmettere. I messaggi verranno aggregati a comporre una narrazione. Fase 4 allargare l esperienza: il momento pubblico Da questa esperienza ne deriverà uno spettacolo teatrale da proporre ad un pubblico più ampio; la sperimentazione di comunicazione multisensoriale potrà così essere ampliata e verificata e, possibilmente, via via evoluta con gli apporti del nuovo pubblico/gruppo sperimentatore. 13 Risultati attesi rispetto alla situazione di partenza Dal progetto ci si aspetta la possibilità di comunicare ad un target molto più vasto di comunità locale, ma anche di formare sia gli operatori dei CEA che i soggetti che, agendo nel locale, possano avere una visione più ampia di questo contesto: sociale inteso come società inserita in un territorio, con la sua cultura e la sua storia, aperta però alla differenza, alla biodiversità anche delle persone. Pronta a cogliere suggerimenti che nascono dal suo interno, ma anche

9 14 Modalità e indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi/risultati attesi e del processo di partecipazione previsto 15 Modalità e prodotti per la divulgazione dei risultati dall accoglienza e dall integrazione. Inoltre ci si aspetta una crescita della coscienza socioambientale, per rispondere alle molte sfide che in questo campo caratterizzano la città di Ferrara e la nostra provincia. Numero partecipanti agli incontri di progettazione e coordinamento del gruppo di lavoro Numero di associazioni coinvolte Numero degli incontri Numero partecipanti al percorso formativo acquisizione di nuove competenze da parte dei partecipanti al percorso formativo La modalità di comunicazione e divulgazione sarà quella di uno spettacolo teatrale itinerante. Verrà inoltre realizzato un video dello spettacolo. Il percorso progettuale sarà costantemente documentato attraverso una pagina dedicata del sito del centro IDEA, a cui saranno linkati anche i siti web di tutti i partner.

10 QUADRO TECNICO ECONOMICO Voci di costo PERSONALE 1 Costi del personale interno (max 30%) 2 Costi assistenza esterna 3 Rimborsi spese per personale FORNITURE/SER VIZI 4 Realizzazione incontri, seminari, ecc. 5 Produzione materiali e prodotti del progetto 6 Acquisto beni strumentali (strumenti e beni durevoli) (max 20%) 7 Produzioni per diffusione risultati FUNZIONAMENTO /GESTIONE 8 Spese generali (max 5%, da specificare) Az. 1 Az. 2 Az.3 Az. 4 totale % 800, , , , ,00 29,00% 1.500, , ,00 17,5% 200,00 300,00 300,00 300, ,00 5,5% 1.500, , ,00 12,5% 1.000, , ,00 10,00% 4.100, ,00 20,5% 300, , ,00 5% TOTALE 1.000, , , , ,00 100%

11 QUADRO ECONOMICO FINAZIARIO Quadro finanziario Fonti di finanziamento Importo in Euro % sul totale previste 1 Contributo richiesto ,000 60% alla Regione Emilia- Romagna 2 Contributo ente 5.500,00 27,5% proponente (capofila) 3 Eventuale contributo 2.500, % altri partner (specificare) 4 Eventuali altre fonti di finanziamento pubbliche o private (specificare) TOTALE ,00 100,00%

12 Si dichiara: che il progetto non beneficia di altri contributi regionali, statali o comunitari e non è stato presentato per l ammissione a cofinanziamento su altri bandi o programmi; che in data 12 NOVEMBRE 2007 copia digitale della presente scheda compilata è inviata tramite posta elettronica all indirizzo gventuri@regione.emilia-romagna.it, avente ad oggetto: Bando-INFEA-CEA Si allega: n 1 dichiarazione di collaborazione/sostegno, in qualità di partner, con impegno alla compartecipazione finanziaria di: CEA Museo delle Valli di Argenta 1.500,00 Euro; n 1 dichiarazione di collaborazione/sostegno, in qualità di partner, senza impegno alla compartecipazione finanziaria di: CEA CSD Carpeggiani di Ferrara Si autorizza: - la Regione Emilia-Romagna a utilizzare i dati della sezione Dati generali della presente proposta progettuale per l inserimento nell archivio dei progetti presentati che sarà reso disponibile sul sito internet della Regione, pagina INFEA, per la valorizzazione dei contenuti dei progetti proposti. Data 12 novembre 2007 Timbro e Firma del Responsabile competente dell Ente titolare del CEA capofila

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