COMEDIAN HARMONISTS. Germania/Austria, 1998 di Joseph Vilsmaier. PERCORSO Cinema e musica

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1 PERCORSO Cinema e musica COMEDIAN HARMONISTS ETÀ CONSIGLIATA: DAI 12 ANNI Prodotto: Hanno Huth, Reinhard Klooss, Danny Krausz per Televersal/Dor Film/Iduna Film/Senator Film/Bavaria Atelier Soggetto e Sceneggiatura: Jurgen Buscher, Klaus Richter Fotografia: Joseph Vilsmaier Musica: Walter Jurmann, Harald Kloser Montaggio: Peter R.Adam Interpreti: Ulrich Noethen (Harry Frommermann), Ben Becker (Robert Biberti), Heino Ferch (Roman Cycowski), Heinrich Schafmeister (Erich A. Collin), Max Tidof (Ari Leschnikoff), Kai Wiesinger (Erwin Boots), Meret Becker (Erna Eggstein) Durata: 100 min. Distribuzione Lombardia: Arcofilm Germania/Austria, 1998 di Joseph Vilsmaier

2 A CURA DI PAOLO CASTELLI SINOPSI Siamo nella Berlino del 1927, e Harry Frommermann (Ulrich Noethen), in piena crisi dell economia tedesca, cerca di arrangiarsi come può in una società dal tasso di disoccupazione paurosamente alto. Pur non essendo nè un vero musicista né tanto meno un attore, decide di giocare le ultime carte e di fondare, previo annuncio sul giornale, un gruppo di cantanti (sei in tutto) di vocalese sullo stile dei famosi The Revellers americani. Il successo arriva insperato ed è enorme, ulteriormente addolcito dall amore per una bella commessa di un negozio di spartiti musicali, per quanto contesa dall altro leader del gruppo Robert Biberti (Ben Becker). L armonizzazione del gruppo (formato da Harry Frommermann, il tedesco Robert Biberti, l apolide polacco Roman Cycowski, il playboy poliglotta Abraham Collin, l ex ufficiale bulgaro Ari Leschnikoff e il pianista Erwin Bootz), l individuazione di un repertorio (al confine tra il jazz vocale e l operetta), l amicizia, gli scontri e gli amori dei sei protagonisti vengono pedinati parallelamente alle loro tourneé e ai loro concerti in Europa e in Germania. Ma l ombra cala inesorabile sul gruppo che ha preso il nome di Comedian Harmonists, fino a costringerlo allo scioglimento, la persecuzione nazista degli ebrei non lascia altra alternativa che l espatrio. Frommermann e altri due colleghi di origine ebraica, a malincuore, decidono di abbandonare la Germania per rifugiarsi negli Stati Uniti. ANALISI DELLA STRUTTURA «Se il mondo va in rovina è tutta colpa degli ebrei» esclamò un signore. «Come ha ragione» ammise un vecchio ebreo. «Degli ebrei e dei ciclisti» «perché dei ciclisti?» si stupì il signore. «E perché degli ebrei?» chiese il vecchio ebreo. Marc Alain Ouaknin, Dory Rotnemer Così giovane e già ebreo, Piemme Attraverso la formula del genere bio-pic musicale Comedian Harmonists racconta l ascesa di un gruppo vocale nella Berlino degli anni 30 fino all avvento del nazismo, intrecciando le vite parallele dei sei componenti del complesso ai momenti canonici del musical (prove e performance). Il regista (che firma anche la fotografia) «si dimostra particolarmente attento a una riproduzione visiva della Berlino anni Venti e Trenta, che non si accontenta di una minuziosa ricostruzione degli ambienti dell epoca, ma che punta soprattutto sulla resa cromatica e la messa in quadro della storia. Privilegiando, allora, una tonalità crepuscolare a dominanti ocra, che relega giustamente i toni cromatici più vivaci, e quindi più finti, ai brevi intermezzi di esibizione del gruppo, Vilsmaier riesce efficacemente a ricreare un clima e un atmosfera che si ispirano soprattutto alle stampe d epoca». (Nico Guidetti Cineforum) «Approfittando di caratteristi efficaci e perfettamente in parte e dell uso soprattutto di una macchina da presa immobile che privilegia totali e mezze figure rispetto a primi piani e dettagli, Vilsmaier si rifà consapevolmente, nella messa in scena vera e propria, a quel regime ARRIVANO I FILM

3 classico e trasparente che caratterizza tutto il cinema d epoca e che si colloca al di qua della soglia del moderno». (Cineforum) Ancora una volta, in una narrazione filmica, in maniera efficace, storie individuali e Storia con la S maiuscola si intrecciano e si contaminano. Il film mette in luce, in particolare, l incredibile errore di valutazione dell intera società civile tedesca (e dell opinione pubblica mondiale) anche della stessa comunità ebraica che ha continuato a pensare che si potessero sopportare le disposizioni delle diverse leggi razziali che ha permesso l instaurazione e il rafforzamento del regime criminale di Hitler. Una descrizione meticolosa di quegli anni si trova nel capitolo Gli Ebrei nel nuovo Stato razziale nazista, (pp ) del volume Storia dell Olocausto. Dalle origini della giudeofobia tedesca alla soluzione finale nazista. (Newton & Compton, 2000) Lo storico Klaus P. Fischer, nel volume citato, scandisce i passaggi verso la soluzione finale: Il periodo delle azioni violente e delle aggressioni prive di coordinamento, L iniziale reazione ebraica L ossessione riprende velocità: le leggi razziali di Norimberga Invasioni, distensione, pogrom e guerra, Fischer riassume, così, le contrastanti sensazioni, agli inizi degli anni 30, degli Ebrei tedeschi: «Un senso di shock collettivo, seguito da rabbia, vergogna e alienazione, fu la tipica risposta ebraica a queste campagne d odio da parte dei nazisti. Victor Klemperer, professore di lingue romanze all Università tecnica di Dresda, annotò nel suo diario di avere la sensazione di vivere nella Russia zarista o in Armenia, e di essere ostaggio di un regime irrazionale che giudicava il suo popolo in termini puramente razziali anzichè religiosi. Confessava: A proposito della Germania, provo più vergogna che paura. Mi ero sempre sentito tedesco. Eppure molti Ebrei ancora non volevano credere che il governo nazista fosse del tutto insensibile ai loro bisogni. Leo Baeck e altri importanti leader ebrei, temendo ciò che i nazisti avrebbero potuto fare alla comunità ebraica, arrivarono ad approvare pubblicamente il boicottaggio antiebraico. Lo fecero per smentire le accuse naziste secondo le quali gli Ebrei tedeschi erano sleali e sperando di bloccare così ulteriori attacchi contro di loro. Avrebbero tuttavia scoperto presto che, per quanto cercassero di compiacere i loro padroni nazisti, non era mai abbastanza, e che i nazisti avrebbero continuato a vomitare una serie di leggi, regolamenti e umiliazioni per emarginarli, isolarli e cacciarli dal paese». (Storia dell Olocausto, pp. 277)

4 Tra i film, che in diverse forme raccontano gli effetti delle leggi razziali e le discriminazioni, le persecuzioni subite dagli ebrei prima dell inizio della soluzione finale, ricordiamo: Il grande dittatore (The Great Dictator) di Charlie Chaplin, USA, 1940 Il diario di Anna Frank (The Diary of Anna Frank) di George Stevens, USA, 1959 La caduta degli dei di Luchino Visconti, Italia, 1969 Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, Italia, 1970 Cabaret (id. ) di Bob Fosse, USA, 1972 Giulia (Julia) di Fred Zinnemann, USA, 1977 L amico ritrovato (Reunion) di Jerry Schatzberg, Gb/Francia/Rft, 1989 Berlin Jerusalem (id. ) di Amos Gitai, Francia, 1989 Decalogo 8 - Non dire falsa testimonianza (Dekalog, osiem) di Krzysztof Kiéslowski, 1989 Vite sospese (Shining through) di David Seltzer, USA, 1992 Jona che visse nella balena di Roberto Faenza, Italia, 1993 La settima stanza di Marta Mészàros, Italia/Ungheria/Francia, 1995 La vita è bella di Roberto Benigni, Italia, 1997 Invincible (id) di Werner Herzog, 2001 ELEMENTI PER LA DISCUSSIONE Il contesto storico: l ascesa del nazismo e la persecuzione degli ebrei L incredulità di fronte al progetto ideologico nazista ( Siamo pur sempre in Germania, qui regna l ordine e la saggezza ) Il film biografico-musicale (variazioni e contaminazioni) Berlino anni 30: la ricostruzione storica Harry Frommermann: un clown tragico I Comedian Harmonists: sei personaggi in cerca d identità Il lavoro dei musicisti: prove e concerti Cinema e Shoah (altre storie, altri destini) La drammaturgia dell intreccio e la messa in scena (sguardi e punti di vista della macchina da presa). ITINERARI DIDATTICI Cinema e musica Il genere biografico-musicale (storie di cantanti, musicisti, complessi musicali) I luoghi della musica (negozi di spartiti musicali, sale prove, teatri, ) Il linguaggio cinematografico racconta la musica (sguardi, dettagli, punti di vista, movimenti di macchina, ). Cinema, Letteratura e Shoah Prima della Shoah (leggi razziali, discriminazioni e abusi) ARRIVANO I FILM

5 La Shoah nell immaginario cinematografico (da Il grande dittatore a Train de vie) La Shoah nell immaginario letterario (consulta: Andrea Molesini Nero latte all alba. Libri che raccontano lo Sterminio Mondadori collana Infanzie, Gennaio 2001). Cinema e città Generi cinematografici e città (le città della fantascienza, del noir, del poliziesco, del musical, ) Registi e città (Eric Rohmer/Parigi,Woody Allen/New York, Jasujiro Ozu/Tokyo) Berlino nell immaginario cinematografico (da Berlino sinfonia di una grande città di Walter Ruttman a Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders e Lola corre di Tom Tykwer). Piccola mappa bibliografica sul tema della Shoah IDEE Cinema e Shoah Annette Insdorf Indelible Shadows: Film and the Holocaust (Ombre indelebili: film e olocausto) Random House, New York, 1983 Marcello Pezzetti Dopo Schindler s List. L utilizzo didattico del materiale filmato sulla Shoà (pp ) in Gadi Luzzatto Voghera L antisemitismo. domande e risposte Feltrinelli, Milano, 1994 Giuseppe Colangelo I sentieri del cinema - Guida per argomenti al primo secolo di film Edizioni La Vita Felice, Milano, voce Olocausto, pp Claude Lanzmann Shoah (sceneggiatura e dialoghi del film ) Tascabili Bompiani, Milano Letteratura e Shoah AA. VV. Il racconto della deportazione nella letteratura e nel cinema Fondazione Serughetti, Centro studi e documentazione La Porta, Bergamo, 1999 Andrea Molesini Nero latte all alba. Libri che raccontano lo Sterminio Mondadori - collana Infanzie, Gennaio Romanzi (indicazioni personali) Eraldo Affinati Campo del sangue Mondadori, Milano, 1997 Anne Michaels In fuga Giunti, Firenze, 1998 Patrick Modiano Dora Bruder, Guanda, Parma, 1998 Kressman Taylor Destinatario sconosciuto Rizzoli, Milano, 2000 Pierre Assouline La cliente Guanda, Parma, 2000 Art Spiegelmann Maus (romanzo a fumetti) Einaudi,Torino, Romanzi e racconti da cui sono stati tratti film Anna Frank Diario Einaudi,Torino, 1967 Fred Uhlman L amico ritrovato Feltrinelli, Milano, 1986

6 Giorgio Bassani Il giardino dei Finzi Contini Mondadori, Milano, 1987 Primo Levi La tregua Einaudi,Torino, 1989 Jona Oberski Anni d infanzia La Giuntina, Firenze, 1989 Robert Harris Fatherland Oscar Mondadori, Milano, 1992 (ristampa 2001) Uri Orlev L isola in via degli uccelli Salani, Firenze, 1998 Stephen King L allievo (un ragazzo sveglio) in Stagioni diverse Sperling Paperback, Milano, Shoah: memoria e ricerca storica Alexander Stille Uno su mille. Cinque famiglie ebraiche durante il fascismo Mondadori, Milano, 1991 Raul Hilberg Carnefici, vittime, spettatori. La persecuzione degli ebrei Oscar Mondadori, Milano, 1992 (ristampa 2001) Raul Hilberg La distruzione degli ebrei d Europa Einaudi,Torino, 1995 Anne Grynberg Shoah. Gli ebrei e la catastrofe Universale Electa/Gallimard, Milano, 1995 Tahar Ben Jelloun Il razzismo spiegato a mia figlia Bompiani, Milano, 1998 Annette Wievorka Auschwitz spiegato a mia figlia Einaudi,Torino, 1999 Klaus P. Fischer Storia dell olocausto. Dalle origini della giudeofobia tedesca alla soluzione finale Newton Compton, Roma, 2000 Martin Gilbert Mai più. Una storia dell olocausto Rizzoli, Milano, 2001 AAVV Mi ricordo Diario (numero monografico in occasione del giorno della memoria) 27 gennaio Etica e Shoah Etty Hillesum Diari Adelphi, Milano, 1985 Bruno Bettelheim Sopravvivere Feltrinelli, Milano, 1991 Enrico Deaglio La banalità del bene Feltrinelli, Milano, 1991 Hannah Arendt La banalità del male Feltrinelli, Milano, 1992 Alain Badiou L etica. Saggio sulla coscienza del male Pratiche Editrice, Parma, ARRIVANO I FILM