La batteriosi dell actinidia: aggiornamenti tecnici e normativi 8 novembre 2011 Manta

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1 Il punto sulla diffusione del PSA in Piemonte e normativa per il 2011 Chiara Morone Settore Fitosanitario, Regione Piemonte La batteriosi dell actinidia: aggiornamenti tecnici e normativi 8 novembre 2011 Manta 1

2 LA DIFFUSIONE INVERNALE DELLA MALATTIA

3 appezzamenti colpiti Kiwi a polpa verde Kiwi a polpa p gialla CASI POSITIVI 58 2 Casi Accertati nel CUNEESE Impianti in allevamento Impianti adulti

4 appezzamenti a e colpiti

5 Aziende che hanno richiesto il contributo: 238 Ettari estirpati: 241

6 IL CLIMA TARDO PRIMAVERILE ED ESTIVO HANNO OSTACOLATO L ULTERIORE DIFFUSIONE DELLA MALATTIA

7 SINTOMI da considerare Necrosi della corteccia, nella maggior parte dei casi solo nella parte alta Tessuto necrotico Tessuto sano

8 SINTOMI da considerare ARROSSAMENTI CORTICALI

9 ... e la normativa per il Applicazione in Piemonte del Decreto Ministeriale 7 febbraio 2011 Misure di emergenza per laprevenzione, il controllo o l eradicazione i del cancro batterico dell actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. Actinidiae. Misure di profilassi, disposizioni per i nuovi impianti, delimitazione del territorio, sanzioni.

10 Misure obbligatorie In zone dove la malattia non é conosciuta é obbligatorio segnalare casi sospetti Nelle zone dove la malattia è nota, in presenza di sintomi di batteriosi si deve intervenire immediatamente, senza attendere accertamenti del Settore fitosanitario o conferme da analisi di laboratorio. I conduttori degli actinidieti in presenza di cancri causati nella pianta da PSA, devono: asportare le parti colpite, oppure estirpare le piante Gli interventi di profilassi devono essere effettuati al fine di eliminare parti vegetali molto contaminate e devono essere ripetuti. Alla fine di ogni giornata di lavoro occorre proteggere i tagli, prodotti con le operazioni di rimonda, con i trattamenti previsti nelle linee guida permanenti elaborate dal Settore fitosanitario in collaborazione con il CReSO. Le piante estirpate non devono essere rimpiazzate. Si consiglia di utilizzare solo polline di produzione propria e prelevato da piante sane.

11 Vigilanza In seguito all accertamento di frutteti in cui non vengono eseguite le misure obbligatorie il Settore fitosanitario ingiunge le misure obbligatorie e i tempi per l esecuzione Le misure sono: -estirpo ocapitozzatura t delle piante concancri sul fusto causati da PSA se inferiori al 30 %; è vietato il rimpiazzo delle piante estirpate; -estirpo totale dell actinidieto nel caso di una percentuale di piante con cancri sul fusto causati da PSA superiore al 30%. E vietato il reimpianto con actinidia della superficie estirpata per le due stagioni vegetative successive.

12 Smaltimento materiale infetto Il materiale risultante dall estirpazione o dagli interventi cesori deve essere distrutto tt mediante incenerimentoi o interramento t profondo in loco, fatte salve diverse modalità prescritte dal Settore Fitosanitario. Per le zone molto colpite, in considerazione della difficoltà di smaltire grandi quantità di materiale legnoso, si valuteranno altre modalità.

13 Nuovi impianti -1 La situazione attuale è ancora di grave rischio fitosanitario e i nuovi impianti di actinidia sono sconsigliati in tutto il territorio piemontese perché nel marzo 2011 in Piemonte sono stati effettuati nuovi impianti che presentavano già sintomi della malattia perché il materiale di moltiplicazione era già infetto e tali impianti sono stati estirpati; per ora non si conoscono mezzi curativi risolutivi per le piante infette; le piante giovani, che presentano una maggiore sensibilità al batterio ne agevolano la diffusione; il materiale di moltiplicazione, anche qualora asintomatico al momento dell acquisto e prodotto con tutte le cautele previste dalla normativa, non può avere garanzie assolute di esenzione da PSA.

14 Nuovi impianti -2 Chi intende comunque effettuare nuovi impianti deve: inviare al Servizio Fitosanitario la richiesta di autorizzazione al nuovo impianto su apposito modulo allegando copia dell etichetta e della fattura; impiegare solo materiale prodotto da vivaisti autorizzati, che abbiano seguito il Disciplinare di produzione e che abbiano apposto l etichetta stabilita dalla normativa; conservare le etichette che accompagnano la merce e la fattura di acquisto; notificare il nuovo impianto al detentore del fascicolo allegando copia della fattura di acquisto e dell etichetta e indicando Comune, foglio, particella e superficie del nuovo impianto; qualora non venga dichiarato il nuovo impianto o la dichiarazione sia incompleta l impianto limpiantosarà escluso da qualunque forma di contributo del PSR; il Servizio Fitosanitario si recherà in tali impianti per monitorare lo stato fitosanitario

15

16 Etichettatura piante e documenti accompagnatori Tutto il materiale di moltiplicazione deve essere etichettato prima della commercializzazione apponendo un etichetta per ogni lotto commercializzato. Per lotto si intende piante con caratteristiche uguali: specie, varietà, sesso, tipo di produzione (talea/micropropagazione), fornitore di materiale iniziale, età. Nel caso di rivendita di piante finite acquistate da altri fornitori, all acquirente finale deve essere fornita copia della fattura e dell etichetta del fornitore originario.

17 Controlli sul materiale vivaistico e prenotazione piante I controlli finora eseguiti in Piemonte nei campi di piante madri di actinidia e nei vivai di accrescimento non hanno evidenziato casi di PSA. Il Settore Fitosanitario regionale eseguirà ulteriori controlli nel febbraio Dopo tali controlli la commercializzazione del materiale vivaistico, accompagnato da etichetta, sarà autorizzata solo in assenza di infezioni in atto da PSA. Qualora le piante risultino infette ne verrà disposta la distruzione. Questa procedura viene seguita in tutte le Regioni.

18 Nuovi impianti -3 Il Servizio Fitosanitario monitorerà lo stato fitosanitario di tali impianti; qualora gli impianti siano colpiti dalla batteriosi gli stessi: dovranno essere estirpati parzialmente o totalmente in base ai provvedimenti del Settore fitosanitario; l i d l i i tib t l ti ll ti / l saranno esclusi da qualsiasi contributo relativo all estirpo e/o al mancato reddito e qualunque forma di contributo del PSR sul relativo impianto.

19 Sanzioni i - euro 3.000,00 per ettaro di superficie e comunque con un minimo di euro 500,00, per i soggetti che nonrispettano gli obblighi relativi i alle estirpazioni entro i termini fissati dal Settore fitosanitario regionale; - da euro 200,00 ad euro 1.200,00, per chiunque non rispetti gli obblighi relativi all esecuzione di trattamenti fitoiatrici obbligatori entro i termini fissati dal Settore fitosanitario regionale.

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