DISCRIMINAZIONE DI GENERE SUL LAVORO TRA STATISTICA E PRASSI
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- Gilda Poletti
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1 DISCRIMINAZIONE DI GENERE SUL LAVORO TRA STATISTICA E PRASSI 7 GIUGNO 2019 Porta Futuro Via Galvani 108 Valentina Cardinali Consigliera regionale di parità effettiva
2 un RIPASSINO SESSO GENERE
3 DIFFERENZA E DISCRIMINAZIONE Differenza DISCRIMINAZIONE
4 DISCRIMINAZIONE Una ingiustificata differenza di trattamento tra le persone dovuta a determinati fattori individuati dalla legge quali: sesso, razza, origine etnica, religione, convinzioni personali, disabilità, età ed orientamento sessuale. (Fondamento art.3 Costituzione) 1. Rilevanza dei fattori originanti la discriminazione 2. L esistenza del FATTO e delle conseguenze - indipendentemente dalla volontarietà di chi lo pone in essere. Assicurare pari trattamento sul lavoro significa: 1. predisposizione delle misure necessarie affinché i fattori di differenziazione non diventino causa di discriminazione 2. divieto al datore di lavoro di esercitare le proprie iniziative e prerogative in maniera arbitraria
5 DISPARITA DI TRATTAMENTO: IN CHE MODO AVVIENE? DIRETTAMENTE quando in ragione di uno dei fattori previsti dalla legge (sesso, razza, origine etnica, religione, convinzioni personali, disabilità, età ed orientamento sessuale) una persona viene considerata e trattata in maniera meno favorevolmente rispetto a come sarebbe stata trattata un altra persona nella medesima situazione. Es: la mancata assunzione di una lavoratrice perché incinta. il non assumere una donna lesbica in quanto omosessuale, seppur qualificata per il lavoro; il rifiutare di affittare un appartamento ad una famiglia straniera, anche se è in grado di pagare. INDIRETTAMENTE, quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento anche omissivo apparentemente neutri può - sulla base dei fattori indicati - creare una situazione di svantaggio rispetto ad altre persone. Es: Il caso della statura minima richiesta per la partecipazione a un concorso e tarata su medie maschili: la previsione di una particolare indennità solo per dipendenti che abbiano sempre optato per il full-time. un trattamento «diverso» fondato sui fattori vietati; trattamento «omogeneo» in grado di produrre conseguenze pregiudizievoli per una delle parti
6 SONO DISCRIMINAZIONE DI GENERE Tutti gli atti fatti comportamenti che determinano disparità di trattamento ed effetti pregiudizievoli per un sesso rispetto all altro. La norma specifica: 1. quei trattamenti sfavorevoli da parte del datore di lavoro che costituiscono una reazione ad un reclamo o ad una azione volta ad ottenere il rispetto del principio di parità di trattamento tra uomini e donne. 2. ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza, nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell'esercizio dei relativi diritti. 3. molestie e molestie sessuali
7 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE ACCESSO AL LAVORO VITA LAVORATIVA PERCORSI DI CARRIERA RETRIBUZIONI DATI MERCATO DEL LAVORO PRASSI
8 I DUE LIVELLI DI ANALISI accesso carriera retribuzione Mismatch Gap occupazionali Prevalente atipicità, discontinuità, monti orari ridotti per le donne Condizioni, prassi, criteri di selezione Livello statistico Diversa distribuzione per titoli, profili Piramide organizzativa, doppia segregazione Livello prassi Criteri valutazione Processi organizzativi Piramide rovesciata Dipendenza da segregazione occupazionale Parte variabile salario - Margine autonomia azienda
9 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE ACCESSO AL LAVORO VITA LAVORATIVA PERCORSI DI CARRIERA RETRIBUZIONI VIOLAZIONE DI NORME A TUTELA SPECIFICA ADOZIONE DI COMPORTAMENTI E PRASSI CON EFFETTI PREGIUDIZIEVOLI
10 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE ACCESSO AL LAVORO E' vietata qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l'accesso al lavoro, in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione, nonché la promozione, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale, anche per quanto riguarda la creazione, la fornitura di attrezzature o l'ampliamento di un'impresa o l'avvio o l'ampliamento di ogni altra forma di attività autonoma. (co.1 art.27 D.Lgs.198/2006 e succ. mod.) In un inserzione di lavoro si ricerca: una segretaria di bella presenza o manca ogni riferimento ad ambosessi o la richiesta del requisito dell altezza è uguale per uomini e donne? Viene chiesto ad un colloquio di lavoro notizie su stato civile o intenzione di avere figli? Per l assunzione viene chiesto di affrontare prove selettive non necessarie alla posizione ed alle mansioni richieste dal profilo lavorativo? CHIAMATA DIRETTA AI CONCORSI SCUOLA alcuni presidi che avrebbero chiesto un video di presentazione a figura intera da parte dei candidati
11 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE VITA LAVORATIVA /MATERNITA /GENITORIALITA Ricevi la lettera di licenziamento nel periodo compreso tra il giorno della richiesta delle pubblicazioni e l anno successivo alla celebrazione del matrimonio, magari adducendo come causa la riorganizzazione dell azienda e l esternalizzazione di alcuni servizi, compresi quelli a cui sei addetta? Ricevi la lettera di licenziamento durante il periodo di gravidanza o entro il primo anno di vita del bambino, con motivazioni formalmente corrette? Ti stanno inducendo, al rientro della maternità, a dimetterti o addirittura ti hanno fatto firmare, nel momento dell assunzione, una lettera di dimissioni con la data in bianco? Il padre, in seguito alla richiesta del congedo parentale incontra difficoltà o pressioni psicologiche per rinunciare ai diritti previsti dalla legge? La madre al rientro dal congedo scopre che il suo posto di lavoro è stato affidato ad un altro collega o viene assegnata a mansioni inferiori? Al rientro da un congedo per motivi di cura (genitori o figlio/a disabile) vieni licenziata/o per soppressione della mansione?
12 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE PERCORSI DI CARRIERA E' vietata qualsiasi discriminazione fra uomini e donne per quanto riguarda l'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e la progressione nella carriera. (art. 29 D.Lgs.198/2006 e succ. mod.) Ai lavoratori a tempo parziale non viene consentito di accedere a percorsi formativi che possono portare ad un avanzamento di qualifica? O di organizzano in modalità e orari incompatibili? Attribuiscono una qualifica inferiore a parità di mansione di altri colleghi/e? Escludono dalla progressione di carriera automatica perché sono computate le assenze per il congedo di maternità e parentale? Il peso nei criteri di valutazione dato al valore tempo speso in ufficio non è commisurato?
13 DOVE E QUANDO AVVIENE LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE RETRIBUZIONI DISCRIMINAZIONE SALARIALE E' vietata qualsiasi discriminazione, diretta e indiretta, concernente un qualunque aspetto o condizione delle retribuzioni, per quanto riguarda uno stesso lavoro o un lavoro al quale è attribuito un valore uguale. I sistemi di classificazione professionale ai fini della determinazione delle retribuzioni debbono adottare criteri comuni per uomini e donne ed essere elaborati in modo da eliminare le discriminazioni (co.1-2 art.28 D.Lgs 198/2006 e succ. mod.) PRINCIPIO DI PARITA DI TRATTAMENTO SALARIALE Ai colleghi che fanno il tuo stesso lavoro è riconosciuto un livello superiore o una retribuzione maggiore rispetto alle colleghe? (idem nel caso inverso) Nel tuo ufficio o reparto viene chiesto solo agli uomini o solo alle donne di fare del lavoro straordinario? Vieni penalizzato/a nell attribuzione di un premio presenza aziendale in ragione di assenze legate alla fruizione di un congedo di maternità o congedo di paternità?
14 ALL ORIGINE DELLA DISCRIMINAZIONE Comunità Luogo di lavoro Educazione/ Istruzione Sfera privata VISIONE SOCIALE DI UOMINI E DONNE CONSUETUDINI PREGIUDIZI STEREOTIPI
15 COME SI ARRIVA ALLA DISCRIMINAZIONE? STEREOTIPI PREGIUDIZI DISCRIMINAZIONI
16 ECCO PERCHE LA SCELTA DEL NO D DAY
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18 Grazie, buona giornata!
Testo Unico delle pari opportunità Decreto legislativo n. 198 del 2006
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