I NOSTRI DIRITTI DIRITTO ALLA VITA, AD UN NOME, AD UNA NAZIONALITA. DIRITTO ALL AMORE, ALL ATTENZIONE, ALLE CURE E AD UNA FAMIGLIA.
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- Daniele Cara
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1 I NOSTRI diritti
2 I NOSTRI DIRITTI DIRITTO ALLA VITA, AD UN NOME, AD UNA NAZIONALITA. DIRITTO ALL AMORE, ALL ATTENZIONE, ALLE CURE E AD UNA FAMIGLIA. DIRITTO AD UNA CASA, AL CIBO E ALL IGIENE. DIRITTO ALLA SALUTE. DIRITTO AL GIOCO, AL RIPOSO E AL DIVERTIMENTO. DIRITTO DI ESPRIMER SI LIBERAMENTE. DIRITTO ALLO STUDIO. DIRITTO A VIVERE IN PACE CON I BAMBINI DI TUTTO IL MONDO. DIRITTO DI ESSERE PROTETTI DA OGNI TIPO DI VIOLENZA. DIRITTO ALL INFORMAZIONE. DIRITTO ALL UGUAGLIANZA.
3 MOTIVAZIONE Quest anno è l anniversario dei vent anni della Convenzione internazionale sui diritti dell infanzia ed è nata l opportunità di far conoscere ai bambini i loro diritti. L idea è nata dalla convinzione che non è mai troppo presto per affrontare situazioni che educhino il bambino al rispetto di sé, degli altri e dell ambiente in cui vive anche perché, le esperienze fatte nei primi anni di vita, determinano l apprendimento, modificano il comportamento e permangono nella vita di ciascuno. Il suo scopo principale è quello di far prendere coscienza a ciascuno della propria dignità di essere umano, portatore come tale, di diritti. Deve educare la persona ad assumere opinioni, atteggiamenti e comportamenti che la inducano al rispetto di sé e degli altri, in ogni circostanza e condizione in quanto anch essi esseri umani, a prescindere da qualsiasi distinzione di sesso, origine etnica, religione. La principale finalità dell Educazione ai diritti dei bambini è aiutare i bambini a comprendere i loro diritti e a essere consapevoli che essi sono importanti e che devono essere rispettati e difesi. OBIETTIVI GENERALI 1. sviluppare l identità personale, sociale, culturale per rafforzare la conoscenza/coscienza di sé e per comprendere meglio l altro nelle sue diversità; 2. conoscere aspetti della propria realtà familiare; 3. sperimentare rapporti interpersonali basati sulla cooperazione, lo scambio, l accettazione dell altro, le regole di convivenza; 4. saper assumere atteggiamenti di rispetto sviluppando dinamiche positive di relazione; 5. educare all uguaglianza: valorizzare le diversità di cui ognuno è portatore, promuovendo l integrazione, l accettazione e il rispetto. 6. educare ai diritti: riconoscere i propri diritti e doveri di bambino; 7. conoscere comportamenti importanti per la salute; 8. conoscere la possibilità di essere protetti da qualsiasi violenza.
4 I UNITA DI APPRENDIMENTO: QUESTO SONO IO -il mio corpo, la mia identità, la mia appartenenza in relazione all altro.- OBIETTIVI - Acquisisce consapevolezza del proprio schema corporeo. - Riconosce le proprie caratteristiche fisiche, sociali e culturali. - Riconosce le proprie origini. - Comprende stati d animo ed emozioni proprie. - Comprende e sviluppa il senso di appartenenza a un gruppo e a una comunità. - Rispetta le regole per stare bene insieme al gruppo classe. - Esprime le proprie opinioni. Attività n 1 Riconoscimento e corretta denominazione delle principali parti del corpo. (attraverso canzoni e giochi motori). Attività n 2 Visualizzazione e ricomposizione della figura umana. I bambini ricompongono la figura umana, attraverso cartelloni e attività di collage. Attività n 3 Espressione grafico-pittorica inerente la propria corporeità: i bambini disegnano il corpo del compagno sulla carta da pacchi, lo dipingono e l insegnante ritaglia la sagoma poi il bambino si guarderà allo specchio e dirà il colore dei suoi occhi, capelli, naso, bocca, orecchie e le incollerà al posto giusto sulla sagoma. Attività n 4 Rappresentazione grafica di se stessi: il bambino si guarderà allo specchio e disegnerà il suo viso (autoritratto). Attività n 5 Lettura della storia La chiocciola Camilla e relativa discussione. Costruzione cartellone con le regole per stare bene insieme.
5 Attività n 6 Costruzione di una carta d identità utile e necessaria per una maggiore conoscenza di sé e dell altro. Ex: Io sono: foto/autoritratto + trascrizione del proprio nome. Quando sono nato/a ero così: foto Vi presento la mia famiglia: foto Elaborazioni grafico-pittoriche da parte del bambino/a: Questa è la mia casa, questa è la mia scuola, la cosa che più mi piace fare con i miei compagni è.(l insegnante trascrive e il bambino/a disegna), la cosa che più mi piace fare in compagnia dei miei familiari è,l animale che mi piace tanto è., il colore che preferisco è., uno sport che mi piace tanto è il mio giocattolo preferito è, il cartone animato che più mi piace è. Come avete notato sono tante le cose che mi piacciono, ma ce n è una che proprio non mi piace, ed è. Attività n 7 La ragnatela delle relazioni: è un gioco che dà l occasione per imparare a far parte di una comunità e per stare insieme con gli altri. Attività n 8 Osservazione immagini fotografiche di bambini che esprimono attraverso il volto sentimenti diversi (gioia, tristezza, meraviglia, rabbia ) e successivamente riproposizione in chiave scherzosa i diversi stati d animo attraverso l imitazione mimico-facciale. Ricomposizione di volti con espressioni emozionali differenti Verbalizzazione individuale su emozioni inerenti la gioia, la paura, la rabbia, la tristezza.
6 II UNITA DI APPRENDIMENTO:IO E L ALTRO -conoscenza, valorizzazione, rispetto- OBIETTIVI - Padroneggia il proprio corpo in relazione a sé/agli altri. - Riconosce le proprie caratteristiche fisiche, sociali e culturali e le confronta con quelle altrui. - Riconoscere le caratteristiche fisiche, sociali e culturali altrui. - Scopre la differenza come ricchezza comune. - Comprende stati d animo ed emozioni altrui. - Impara a discutere, a confrontarsi e a collaborare con i propri compagni. - Impara a essere tollerante verso le opinioni altrui. - Partecipa attivamente ad una conversazione guidata. Attività n 1 Il gioco delle macchinine: è un gioco per rapportarsi agli altri e per rafforzare la fiducia nell altro. Attività n 2 Il gioco delle patate: è un gioco per capire i concetti di uguaglianza e diversità. Attività n 3 Il bastone parlante: questa attività di condivisione aiuta a sviluppare capacità di ascolto e di espressione. Attività n 4 Il BINGO delle persone: un gioco per capire i concetti di uguaglianza e diversità. Attività n 5 Uguali e diversi!!!: - specchiamoci e guardiamo le nostre differenze e somiglianze. - Disegniamo il nostro compagno. Con le mani!!! Questo gioco aiuta a sviluppare lo spirito di gruppo e a riconoscere le differenze. - Giochiamo con le nostre foto!!! - Collage che riflette somiglianza e differenze tra le persone.
7 Attività n 6 Lettura di favole inerenti alla diversità, discussione di gruppo e elaborato grafico. Il mio amico Jim, di Kitty Crowther 1998 Bolzano, AER Edizioni. L amico del mondo, di L.Levi 2008 Giunti Kids. Guzzino Bambino di colore di J.Rullier 2008, Arka. Diversi amici diversi, 2007 Fatatrac. Oggi no domani si, 2008 Fatatrac. Attività n 7 Ombre uguali, bambini diversi: un gioco per capire i concetti di uguaglianza e diversità. Attività n 8 La posta!!!!: ogni bambino ha la possibilità di spedire un disegno, una lettera all altro. Gioco che aiuta a capire la condivisione delle cose. Attività n 9 Condivisione delle emozioni: - come ti senti oggi? - guardiamo l altro e indoviniamo il suo stato d animo. LABORATORIO: IO E TU? -GEMELLAGGIO CON UNA CLASSE DI UN PAESE IN VIA DI SVILUPPO- Il proposito è quello di favorire in questo modo la conoscenza di diverse culture, la motivazione al confronto e allo scambio. Ritengo, infatti, che quanto prima vengano offerte ai bambini le opportunità di rapportarsi al diverso, tanto prima potrà maturare in loro un atteggiamento di empatia e di apertura all'altro. Questo tipo di scambio inoltre permette di riflettere anche su se stessi, sui propri comportamenti, le proprie abitudini e tradizioni, per scoprirsi e conoscersi meglio, per identificarsi all'interno di un contesto definito (famiglia, scuola, gruppo di amici) ed una cultura di appartenenza, quella italiana. Riconoscere e rafforzare questi punti di riferimento però non significa chiudersi in essi, ma usarli come punto di partenza per andare verso altre realtà, portarvi del proprio ed accoglierne del nuovo, in un'esperienza interculturale di reciproco arricchimento. Il laboratorio vuole rendere un'esperienza autentica e continuativa, scandita da tappe nel tempo e da materiali che verranno di volta in volta creati da tutti gli alunni delle due classi. Ci sono molti ONG (Organizzazioni non Governative) che offrono alla scuola tali opportunità attraverso scambi epistolari, di fotografie, disegni, favole e non solo.
8 OBIETTIVI III UNITA DI APPRENDIMENTO: DIRITTI E DOVERI Apprende che diversi Stati del mondo si sono riuniti per stabilire un insieme di diritti per tutte le bambine e tutti i bambini: Convenzione sui diritti dell infanzia Conosce gli aspetti più importanti della Convenzione sui diritti dell infanzia. Comprende che tutti gli esseri umani hanno dei diritti. Comprende la differenza tra bisogni e diritti. Comprende che i diritti sono strettamente necessari per vivere una piena esistenza umana. Comprende la differenza tra diritto e responsabilità. Comincia a rendersi conto che ciascun diritto deve essere accompagnato dalla responsabilità del singolo e del gruppo. Comprende la differenza tra diritto e dovere. Attività n 1 Caccia al tesoro:lo scrigno dei diritti. Attività n 2 presentazione semplificata della : Convenzione sui diritti dell infanzia Attività n 3 Discussione su ogni singolo diritto in gruppo: - aiutare i bambini a comprendere il significato di ogni diritto con storie, filastrocche e giochi. - Utilizzare fotocopie e immagini per aiutarli ad elaborarli. Attività n 4 La valigia. (spiegazione della differenza tra diritti e bisogni del bambino). Attività n 5 Discussione di gruppo della differenza tra diritto e dovere. Attività n 6 Lettura di favole inerenti i diritti dei bambini, discussioni di gruppo e elaborato grafico. Il ponte dei bambini di M. Bollinger 2007, Bohem Press. Agnello che va Lupo che trovi 2005, Patatrac. Attività n 7 Spiegazione e conversazione sui diritti.
9 METODOLOGIA L insegnante organizza percorsi didattici che si caratterizzano per un apprendimento attivo basato sulle conoscenze preliminari dei bambini, sulle loro ipotesi e scoperte. L insegnante utilizza il circle- time, la riunione delle buone notizie. TEMPI 1 anno. SPAZI Sezione, scuola, laboratori MATERIALI Libri, foto, riviste, giornali, cartoncini, carta da pacchi, forbici, colla, tempere.
CLASSI PRIME OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI
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