DESCRIZIONE GENERALE PER PROGETTO DEFINITIVO

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1 Foglio 1 di Fogli 44 P630 RG K M 002 PROGETTO DI TRASFORMAZIONE A STOCCAGGIO DI GAS NATURALE DEL GIACIMENTO DI DESCRIZIONE GENERALE PER PROGETTO DEFINITIVO FUNZIONE INGE/Prog/Au INGE/Prog/Ci INGE/Prog/El INGE/Prog/Me INGE/Prog/Pr EMESSO M. Pessina V. Donnici R. Fratepietro C. Repici A. Priori VERIFICATO M. Pessina A. Citterio A. Crippa T. Di Maggio C. Cavandoli APPROVATO M. Pessina A. Citterio A. Crippa T. Di Maggio C. Cavandoli 0 EMISSIONE 27/07/11 C. Repici T. Di Maggio T. Di Maggio REV. DESCRIZIONE DATA ELABORATO VERIFICATO APPROVATO

2 Foglio 2 di Fogli 44 INDICE 1 INTRODUZIONE Definizioni ed abbreviazioni NORME, DISPOSIZIONI LEGISLATIVE Disposizioni legislative Norme e regolamenti vigenti Codici e standard Sicurezza Tubazioni, valvole e raccorderie Recipienti e serbatoi Macchinari Strumentazione, automazione e sistema elettrico Progettazioni civili Unità di misura DATI DI BASE Caratteristiche del sito Ubicazione dell area di centrale Planimetrie dell area centrale Dati ambientali Utilities disponibili Alimentazione elettrica Acqua - prelievo Acque - scarico Dati di processo Composizioni Portate e pressioni del gas a testa pozzo Temperatura del gas a testa pozzo Pressione e temperatura all interfaccia con Rete di Trasporto SRG Flowline di collegamento area pozzi - centrale Metanodotto di collegamento centrale rete gas DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO Descrizione del processo per la fase di erogazione Descrizione del processo per la fase di iniezione BILANCI DI MATERIA DESCRIZIONE DEL PROCESSO PFDs: P630SCKM002 fogli 5, 9: Tipico Area Pozzo PFDs: P63SCKM002 fogli 6, 10: Interconnessione Cluster/Centrale PFDs: P63SCKM002 fogli 7, 11: Erogazione Spontanea e Compressione gas PFDs: P630SCKM002 fogli 8,12: trattamento gas e connessione con SRG INTERAZIONI CON L AMBIENTE Prelievi Idrici Scarichi Idrici Produzione di Rifiuti Utilizzo di risorse DISMISSIONE DELL OPERA E RIPRISTINO AMBIENTALE A FINE ESERCIZIO... 31

3 Foglio 3 di Fogli 44 9 FILOSOFIA DI FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO Filosofia di funzionamento operativo Area Pozzo Area Centrale Filosofia di gestione delle condizioni di emergenza Area Pozzo Interconnessione Pozzi Centrale Area Centrale METANODOTTO di interconnessione area centrale/stazione di misura PLANIMETRIE E PROSPETTI Planimetrie Opere civili e strutture Opere civili Edificio uffici, elettrico/sala controllo, uffici e magazzino Edificio compressore gas APPARECCHIATURE ELETTRICHE STRUMENTAZIONE, AUTOMAZIONE E TELECOMUNICAZIONI ALLEGATI... 44

4 Foglio 4 di Fogli 44 1 INTRODUZIONE Il progetto Bagnolo Mella prevede la realizzazione di un sistema di trasporto di gas naturale che collegherà la nuova centrale di trattamento e compressione di Bagnolo Mella con il metanodotto Snam Rete Gas 34 Zimella (Vr) Sergnano (Cr). Si prevede di convertire il campo di produzione gas naturale esaurito in campo di stoccaggio, raggiungendo il 100% della pressione originaria del giacimento con conseguente ottenimento di una portata di punta in erogazione e in iniezione pari a circa 0.6 MSmc/g. La riconversione a stoccaggio consisterà nella realizzazione di una centrale di trattamento e compressione in area contigua al pozzo, nel Work Over (WO) dell esistente pozzo BM8 e nella realizzazione di una condotta di collegamento con il metanodotto Snam Rete Gas. Le principali apparecchiature nell area cluster, contigua all area di centrale, saranno: - n 1 separatore di testa pozzo - n 1 sistema di regolazione e misura Le principali apparecchiature in area centrale saranno: - n 1 compressore alternativo, - n 1 sistema di disidratazione e rigenerazione TEG, - n 1 skid di iniezione MEG, - n 1 separatore di produzione, - n 1 misura UNMIG, - n 1 candela fredda, - n 1 torcia, - n 1 termodistruttore, Le principali apparecchiature nella stazione di misura, che si trova a circa 3 km dalla centrale di compressione, sono: - n 1 misura fiscale SRG 1.1 Definizioni ed abbreviazioni BDV: DCS: Erogazione: Blow down valve Distributed Control System Fase nella quale il gas prelevato dai Pozzi viene trattato e inviato alla rete di trasporto.

5 Foglio 5 di Fogli 44 ESD: FTHP: F&G: Iniezione/Stoccaggio: KOM MEG: MOP: SDV: SGI: SRG: T.P. TEG: Emergency Shut Down Flowing tube head pressure (pressione a testa pozzo) Fire & Gas Fase nella quale il gas prelevato dalla rete di trasporto viene compresso e immesso nei pozzi Kick-off meeting Mono etilen glicole pressione massima di esercizio (flowline) Shut down valve Società Gasdotti Italia Snam Rete Gas Testa Pozzo Trietilen glicole

6 Foglio 6 di Fogli 44 2 NORME, DISPOSIZIONI LEGISLATIVE Le scelte e gli sviluppi ingegneristici, la scelta dei materiali e dei componenti impiantistici, la loro lavorazione, l installazione e la realizzazione delle opere saranno in accordo con Leggi, Decreti, Norme e Regolamenti vigenti in materia così come lo saranno gestione e manutenzione. Qui di seguito sono elencate Leggi, Decreti, Circolari e Regolamenti, Normative, Codici e Standard che sono state prese come minimo riferimento per la realizzazione delle opere; tale elenco vuole essere indicativo e non limitativo. 2.1 Disposizioni legislative Tutti gli impianti e le apparecchiature, complete dei sistemi di controllo, sicurezza e regolazione, saranno progettati in accordo alle seguenti disposizioni legislative: D.M. del 16 Febbraio 1982 (Ministero degli Interni) Modificazioni del D.M. del 27 Settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. D.M. 1 Marzo 1983 Designazione dell organismo italiano autorizzato a rilasciare i certificati per il materiale elettrico antideflagrante ed elenco degli altri organismi CEE autorizzati. D.M. del 16 Novembre 1983 (Ministero degli Interni) Elenco della attività, nel campo di rischi d incendi rilevanti, all esame degli ispettori regionali e interregionali. D.M. del 20 Novembre 1983, G.U. n. 339 del 12 Dicembre 1983 Simboli grafici di prevenzione incendi. D.M. del 26 Giugno 1984 Classificazione di reazione al fuoco e omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi. D.M. dell 8 Marzo 1985 (Ministero degli Interni) Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del Nullaosta provvisorio di cui alla Legge n. 818 del 7 Dicembre D.M. 10 Marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro.

7 Foglio 7 di Fogli 44 D.M. 22 gennaio 2008, n.37 Testo aggiornato con la modifica del DL 25/6/2008, n.112. Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 23 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. D.M. 16 aprile 2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densita' non superiore a 0,8. D.M. 17 aprile 2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densita' non superiore a 0,8. Decreto Legislativo 25 Novembre 1996 n. 624 Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazioni e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee. Decreto legislativo 25 Febbraio 2000 n. 93 Implementazione della direttiva 97/23/EC riguardante le apparecchiature in pressione. Decreto legislativo 233/03 Attuazione della Direttiva europea 99/92 (ATEX) e altre concernenti il miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori durante il lavoro. Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale - Testo consolidato Piano di tutela delle acque (PTA) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 121. Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n 152, recante norme in materia ambientale. Decreto Legislativo 09 Aprile 2008 n. 81 Attuazione dell articolo 1 della Legge n. 123 del 03 Marzo 2007 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

8 Foglio 8 di Fogli 44 D.P.R. del 9 Aprile 1959 n. 128 Norme di polizia delle miniere e delle cave, supplemento alla Gazzetta Ufficiale n. 87 dell 11 aprile 1959 testo conforme all avviso di rettifica della Gazzetta Ufficiale n. 311 del 24/12/1959. D.P.R. del 24 Maggio 1979 n. 886 Integrazione ed adeguamento delle norme di polizia delle miniere e delle cave contenute nel D.P.R. n. 128, al fine di regolare le attività di prospezione, di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi nel mare territoriale e nella piattaforma continentale. D.P.R. 21 Luglio 1982 n. 675 Recepimento della direttiva CEE/79/196 sui metodi di protezione che si applicano al materiale elettrico destinato ad essere utilizzato in "atmosfera esplosiva". D.P.R. 727/82 (Direttiva europea n. 79/196/CE) Materiali per i quali si applicano taluni sistemi di protezione. D.P.R. del 24 Maggio 1988 n. 203 Attivazione delle direttive CEE in materia di qualità dell aria (emissioni gassose in atmosfera). D.P.R. 126/98 Regolamento recante norma per l attuazione della Direttiva 94/9/C (ATEX) in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera parzialmente esplosiva (obbligo, a partire dal , di marcatura CE anche su detto materiale). D.P.R. 462/01 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi contro le scariche atmosferiche, dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e impianti elettrici pericolosi. D.P.C.M. dell 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli impianti abitativi e nell ambiente esterno. Legge 1 Marzo 1968 n. 186 Relativa al riconoscimento delle Norme CEI quali norme di buona tecnica. Legge n. 66 del 4 Marzo 1982 E norme integrative dell ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Legge 8 Febbraio 1984 n. 367 Oli minerali, carburante e gas di petrolio liquefatti: norme di sicurezza per il deposito, la lavorazione e la distribuzione.

9 Foglio 9 di Fogli 44 Regolamento Regionale 14 settembre 1989, n. 23 Regolamento edilizio tipo. (B.U. 14 settembre 1989, n bis - Errata corrige B.U. n. 108 del 5/10/1989) DGR No VP/AMB del 24/10/1994 Limiti di emissione. L. 150/89 (Direttiva europea n 82/130) Norme transitorie per la costruzione e vendita del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato in atmosfera esplosiva. L. 52/96 recepimento della Direttiva Europea n. 94/9/CE (Atex) Comunitarie riguardanti il miglioramento delle sicurezze e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Circolare del 1 Dicembre 1982 n. 53 (Ministero degli Interni) Servizi di prevenzione incendi in materia di rischi di incendi rilevanti. Indicazioni applicative. Circolare del 17 Aprile 1985 n. 8 (Ministero degli Interni) Indicazioni applicative delle norme relative alla Legge del 7 Dicembre 1984 n. 818 (Nullaosta provvisorio) e al D.M. dell 8 Marzo 1985 (misure più urgenti). Direttiva 2006/95/CE Direttiva bassa tensione Direttiva 2006/42/CE Ex 98/37/CE direttiva macchine. Direttiva 2004/108/CE Ex 89/336/CE compatibilità elettromagnetica. PED Direttiva 97/23/CE del Parlamento Europeo e del Presidente del Consiglio del 29 Maggio 1997 per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri in materia di attrezzature in pressione. ATEX Direttiva 94/9/CE per la verifica della Dichiarazione di conformità e la marcatura CE per le apparecchiature nei luoghi a pericolo di esplosione, in ottemperanza al D.P.R. 126 del Marzo Norme I.S.P.E.S.L. Valvole di sicurezza.

10 Foglio 10 di Fogli Norme e regolamenti vigenti CEI IEC VV.FF. Comitato Elettrotecnico Italiano International Electromechanical Commission Vigili del Fuoco 2.3 Codici e standard Sicurezza NFPA UNI EN 5 UNI EN 9795 UNI EN 3 UNI/VVF 9492 National Fire Protection Association Componenti dei sistemi di rivelazione e segnalazione manuale d incendio Sistemi fissi automatici di rivelazione e segnalazione manuale d incendio Estintori di incendio portatili Estintori carrellati antincendio Tubazioni, valvole e raccorderie API-5L API-5LX ANSI-B.31.3 ANSI-B.31.4 ANSI-B.31.8 API-6D ANSI-B16.25 NACE Specification for Line Pipe. Specification for High Test Line Pipe Chemical Plant and Petroleum Refinery Piping. Petroleum Transportation Piping Systems. Gas Transmission and Piping Systems Specification for Pipeline Valves, Steel Gate, Plug, Bolt and Check Valves Butt Welded Ends for Pipes, Valves Flanges and Fittings. Corrosion protection specification Recipienti e serbatoi API 12J ASME sez.vii Oil and Gas Separator Pressure vessels

11 Foglio 11 di Fogli 44 ASTM-UNI-DIN ISPESL Materiali Raccolta S&M incluse costruzioni ed esercizio degli apparecchi a pressione Macchinari API 610 Centrifugal pumps for refinery service (limitatamente alle pompe di processo) Strumentazione, automazione e sistema elettrico API-RP-520 API-RP-521 CEI/IEC IEC CEI 11-1 CEI CEI CEI EN CEI 17-9/1 CEI Recommended practice for the design and Installation of pressure reliving systems in refineries Guide for pressure relief and depressurising systems Recommendation for equipment Wiring and Assembling Test on Electrical Cables under Fire Conditions, Part I, Test on single vertical insulated wire or cable Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica, Linee in cavo Guida per l esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria Trasformatori di potenza a secco Interruttori di manovra ed interruttori di manovra sezionatori in alta tensione Guide all applicazione delle norme dei quadri in bassa tensione CEI Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30 kv CEI CEI 20-22/1 CEI 20-37/0 Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi per rotabili ferroviari, metropolitani, filotramviari e similari Prove d incendio su cavi elettrici Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi

12 Foglio 12 di Fogli 44 CEI 20-38/1 CEI CEI CEI CEI CEI 31-35A CEI 64-8 CEI CEI CEI 70-1 CEI 81-3 CEI CEI 81-10; V1 CEI EN CEI EN Dir.99/92/CE ATEX Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi (CEI EN ) costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas- parte 10: classificazione dei luoghi pericolosi Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas- impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzione elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzione elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas: guida all applicazione della norma CEI EN (CEI 31-30)- classificazione dei luoghi pericolosi Costruzione elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas guida all applicazione della norma CEI EN (CEI 31-30) - classificazione dei luoghi pericolosi esempi applicativi Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni d Italia, in ordine alfabetico Elenco dei comuni Protezione delle strutture contro i fulmini Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1 kv a 52 kv Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) Prescrizioni minime per il miglioramento della tutela e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive

13 Foglio 13 di Fogli Progettazioni civili Le opere civili saranno progettate conformemente alle normative tecniche in vigore. Le caratteristiche architettoniche degli edifici sono definite nel seguito e negli elaborati grafici relativi. La progettazione strutturale sarà eseguita considerando le sollecitazioni trasmesse dalle apparecchiature alle opere di sostegno e di fondazione; per i fabbricati le strutture saranno dimensionate in accordo alle seguenti normative (l elenco è indicativo e non esaustivo): - Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica Legge 05/11/1971 Nr Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche Legge 02/02/1974 Nr Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione D. M. 11/03/ Norme tecniche per le costruzioni : D.M Nota: Si sottolinea che la progettazione civile dovrà essere sviluppata in accordo alla nuova normativa (D.M: e circolare allegata). 2.4 Unità di misura Nell ambito del Progetto il sistema di misura utilizzato è il Sistema Internazionale (SI). La portata volumetrica viene espressa in MSm3/g ovvero milioni standard metri cubi giornalieri.

14 Foglio 14 di Fogli 44 3 DATI DI BASE 3.1 Caratteristiche del sito Ubicazione dell area di centrale La centrale di Bagnolo Mella sorgerà nel comune di Capriano del Colle in provincia di Brescia, l elevazione del sito è circa 83,5 m.s.l.m. L area misura fiscale sorgerà nel comune di Bagnolo Mella in provincia di Brescia Planimetrie dell area centrale Si veda il documento n P630PLXC Dati ambientali Min. assoluta -19 ºC Temperatura ambiente Umidità relativa Temperatura terreno a quota condotta Max. assoluta 39 ºC media 12,3 ºC media mensile min 71 % media mensile max 86 % media annua 77,6 % Min. 8 ºC Max. 18 ºC 3.2 Utilities disponibili Alimentazione elettrica La centrale è servita da una linea aerea in cavo da 15kV Acqua - prelievo L acqua potabile sarà prelevata dall acquedotto presente sulla strada principale Corticelle Pieve Bagnolo Mella Acque - scarico L acqua piovana di seconda pioggia assimilabile sarà scaricata nella Roggia Movica ubicata al di là della strada che corre lungo il confine di centrale.

15 Foglio 15 di Fogli Dati di processo Composizioni Ai fini della presente progettazione saranno considerate le composizioni di seguito riportate. Composizione del gas in iniezione all interfaccia con SRG(*): Nome componente % molare Metano 86,606 Elio 0,202 Azoto 3,940 CO2 0,318 Etano 6,464 Propano 1,633 i-butano 0,237 n-butano 0,260 i-pentano 0,063 n-pentano 0,063 n-esano e superiori 0,177 H2 0,038 (*) I valori di composizione sono stati desunti dal documento Relazione tecnica allegata all istanza di Concessione di Stoccaggio di gas naturale denominato Dati di Base del Progetto Luglio Caratteristiche del gas all interfaccia con SRG (valide in erogazione e iniezione): - Water dew point: -5 C alla pressione di kpa relativi (da Allegato 11/4 del codice di rete SRG). - HC dew point: 0 C nel campo di pressione kpa relativi (Allegato 11/4 del codice di rete SRG) A testa pozzo in erogazione la composizione del gas è la medesima a meno del contenuto d acqua: essendo il gas proveniente dal giacimento saturo d acqua di strato, la composizione della fase gassosa, oltre ai componenti sopra elencati, include vapor d acqua in una quantità corrispondente alle condizioni di equilibrio alla temperatura e pressione di testa pozzo (saturazione) e una parte di acqua in fase liquida presente per effetto di trascinamento delle acque di strato. Le caratteristiche della fase acquosa sono riportate nella seguente tabella: Caratteristiche acqua di strato NaCl g/l Portata acqua di strato per ogni pozzo 5 m 3 /d

16 Foglio 16 di Fogli Portate e pressioni del gas a testa pozzo Bagnolo Mella (100% pressione originaria) 1 pozzo CONDIZIONI A TESTA POZZO TEMPO (in mesi) 0 (inizio mese 1) Portata (Sm3/g) Iniezione p TP (kg/cm2 a) NOTA 1 p TP (bar g) Portata (Sm3/g) Erogazione p TP (kg/cm2 a) NOTA 1 p TP (bar g) MAX PORTATA NOTA 2 MIN PORTATA NOTA NOTA 1: valori corrispondenti a FTHP NOTA 2: arrotondamento per eccesso della massima portata (t = 0) + 10% NOTA 3: arrotondamento per difetto della minima portata (t = 6) - 10% Il tempo contrassegnato dal numero 1 in fase di iniezione corrisponde al mese di aprile Temperatura del gas a testa pozzo Temperatura del gas erogato a testa pozzo: - Minima 20.0 C - Massima 28.0 C Temperatura del gas a testa pozzo in iniezione: - massima 50.0 C Pressione e temperatura all interfaccia con Rete di Trasporto SRG Nei calcoli di progettazione delle varie unità si terrà conto della pressione in corrispondenza del limite di batteria.

17 Foglio 17 di Fogli 44 Pressione operativa all interfaccia con Rete di Trasporto SRG: - minima 50 bar g - massima 70 bar g (MOP) Temperatura del gas all interfaccia con Rete di Trasporto SRG in fase di erogazione: - minima 3.0 C - massima 50.0 C Temperatura del gas all interfaccia con Rete di Trasporto SRG in fase di iniezione: - minima 8.0 C - massima 18.0 C 3.4 Flowline di collegamento area pozzi - centrale La flowline di collegamento tra il pozzo ed il trattamento ha una lunghezza estremamente limitata, si sviluppa, infatti, in soli 30 m. - Diametro: 6 - Lunghezza: 30 m - TOP: 165 bar g. 3.5 Metanodotto di collegamento centrale rete gas La pipeline che collega la centrale alla misura fiscale SNAM si sviluppa per circa 3,2 km e sarà provvista di trappole bidirezionali per consentire la pulizia in entrambe le direzioni mediante pig. - Diametro: 8 - Lunghezza: 3.2 km - TOP: metanodotto di prima specie. Per altre informazioni, si faccia riferimento alla documentazione relativa al metanodotto di collegamento, composta dalla relazione tecnica (doc. n. P630RGDP101) e relativi allegati (il cui elenco è riportato nel doc. n. P630EVDP103).

18 Foglio 18 di Fogli 44 4 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO La centrale sarà principalmente costituita da due sezioni: - la sezione di trattamento gas, che include separazione gas/liquido, disidratazione e misure, completa di tutti i sistemi di sicurezza e controllo necessari - la sezione di compressione, costituita da un elettrocompressore a servizio dello stoccaggio. L impianto è concepito e progettato in modo da essere idoneo al funzionamento sia durante la campagna di EROGAZIONE sia durante la campagna di INIEZIONE (STOCCAGGIO). Il passaggio dal funzionamento in erogazione a quello in iniezione sarà completamente automatizzato in modo tale da consentire un utilizzo flessibile dell impianto per soddisfare le richieste di punta del mercato del gas. Durante il periodo di erogazione il gas estratto dai pozzi sarà convogliato sotto controllo di portata tramite flowline in centrale. Una volta trattato per essere idoneo alle specifiche di vendita, il gas verrà inviato sotto controllo di pressione alla rete di trasporto SRG. Durante il periodo di iniezione invece il gas proveniente dalla rete di trasporto SRG sarà compresso in centrale e, attraverso la flowline di connessione, iniettato nei pozzi. 4.1 Descrizione del processo per la fase di erogazione Durante l assetto operativo di erogazione il gas verrà estratto dal pozzo ed inviato in centrale, dove viene trattato per essere idoneo all immissione sulla rete di trasporto SRG. In questa fase il gas, con pressione superiore alla pressione del metanodotto SRG, verrà immesso in rete per pressione propria (erogazione spontanea); si prevede che la pressione del giacimento sia sufficiente per tutti i 6 mesi di erogazione previsti. In area cluster, durante la campagna di erogazione, il gas in uscita dal pozzo sarà inviato, attraverso una linea dedicata, al separatore di testa pozzo dove verrà separata per gravità la fase liquida, costituita da acqua di strato ed eventuali solidi trascinati. A valle del separatore, il gas viene misurato utilizzando una misura tecnica di testa pozzo. Oltre al processo di separazione, in area cluster, il gas subirà solamente un trattamento iniziale per l inibizione della formazione d idrati con immissione di modeste quantità di monoetilenglicole (MEG), a valle della misura tecnica e a monte della valvola di regolazione.

19 Foglio 19 di Fogli 44 All uscita dal separatore di testa pozzo il gas sarà inviato alla centrale per poter essere trattato. il trattamento vero e proprio del gas infatti sarà eseguito in area centrale, che nel caso in oggetto si trova a poche decine di metri dal pozzo stesso. Nel cluster l iniezione di MEG sarà realizzata mediante uno skid composto da un serbatoio di accumulo, da filtri a cartuccia e da pompe dosatrici. L acqua di strato scaricata dal separatore di testa pozzo sarà recuperata nel serbatoio raccolta drenaggi locato in centrale. L acqua prodotta dal pozzo sarà conteggiata tramite apposito contatore implementato a DCS. Considerata la contiguità tra cluster e area centrale, per l alimentazione delle utenze strumentali si utilizzerà l aria compressa fornita dal relativo sistema di produzione installato in area centrale. In Centrale il gas proveniente dal pozzo verrà inviato a un separatore di produzione che separerà il glicole trascinato ed eventuali residui d acqua. La fase liquida separata, costituita soprattutto da MEG, verrà convogliata verso un serbatoio di raccolta drenaggi MEG prima di essere smaltita tramite autobotte. In uscita dal separatore di produzione il gas verrà misurato (misura UNMIG). In fase di erogazione, considerata la temperatura minima del gas a testa pozzo pari a 20 C, si prevede che non sia necessario riscaldare il gas erogato per aumentarne la temperatura in ingresso alla colonna di disidratazione al fine di garantirne un adeguato funzionamento ed efficienza. In seguito alla misurazione (misura UNMIG) il gas sarà convogliato verso la sezione di disidratazione e quindi verso il punto di consegna di SRG che si trova a circa 3 km dalla centrale stessa. La regolazione di pressione è effettuata dalla valvola a valle del sistema di disidratazione. Tale valvola regolerà la pressione di funzionamento della colonna di disidratazione ad un valore prossimo alla pressione di testa pozzo ridotto delle perdite di carico di linea e apparecchiature, mantenendo comunque un adeguato margine per consentire alla FV installata a testa pozzo per poter regolare la portata richiesta. Tale modalità di regolazione permette di ottenere i seguenti vantaggi: 1. Il sistema di disidratazione è esercìto a condizioni di pressioni prossimi ai valori di testa pozzo (a meno delle perdite di carico); 2. La temperatura del gas in ingresso al sistema di disidratazione è mantenuta superiore a 15 C in tutte le condizioni di esercizio; 3. La laminazione nella valvola FV in uscita testa pozzo è minimizzata. La temperatura del gas si mantiene sempre al di sopra della temperatura di formazione degli idrati.

20 Foglio 20 di Fogli 44 In erogazione spontanea non sarà possibile fornire gas a SRG con pressione pari alla massima di consegna ammissibile in tutti i mesi di erogazione. A titolo di esempio di veda la condizione simulata nel bilancio di materia CASO C: Erogazione spontanea, sesto mese ; l impianto sarà in grado di fornire la portata richiesta qualora la pressione al punto di consegna SNAM si mantenga inferiore a 63.4 bar g. La sezione di trattamento gas è costituita da un filtro separatore che separa l eventuale MEG ancora presente ed i residui d acqua trascinati, da una colonna di disidratazione e da un filtro separatore a valle, che separa il TEG ed i residui d acqua trascinati. La fase liquida separata nel filtro a monte della disidratazione verrà convogliata al serbatoio di raccolta drenaggi MEG, prima di essere smaltita attraverso autobotte. L unità di disidratazione sarà costituita da una colonna ad assorbimento che, grazie agli interni installati, favorisce il contatto in controcorrente tra il gas da trattare e il glicole trietilenico (TEG). Sfruttando l affinità del TEG con il vapore d acqua contenuto nel gas se ne renderà possibile l assorbimento e la conseguente riduzione del contenuto di acqua di saturazione. Il glicole che uscirà dal fondo della colonna di disidratazione sarà riconcentrato in un rigeneratore prima di essere riutilizzato per un nuovo ciclo di assorbimento. La fase liquida separata nel filtro a valle della disidratazione verrà convogliata al serbatoio di raccolta drenaggi TEG, prima di essere smaltita attraverso autobotte. Il gas anidro in uscita dalla disidratazione verrà inviato sotto controllo di pressione alla sezione di filtrazione e misura SRG. A seguito di filtrazione e misura fiscale il gas sarà consegnato alla rete di trasporto in accordo alle specifiche di vendita indicate al par. 3.2 del presente documento. 4.2 Descrizione del processo per la fase di iniezione Durante l assetto operativo di iniezione, il gas prelevato dalla rete di trasporto, subirà un processo di filtrazione e di misura fiscale (SRG) nei pressi del punto di prelievo dal metanodotto SRG; una volta arrivato in Centrale il gas verrà inviato al compressore. L unità di compressione della centrale sarà costituita da una sola unità dimensionata per il 100% della portata. Il controllo di portata in fase di iniezione sarà effettuata direttamente dal sistema di compressione. In uscita dalla sezione di compressione il gas verrà misurato nella misura UNMIG. Mediante la flowline che connetterà il cluster alla centrale, il gas attraverserà la misura tecnica, e sarà stoccato in giacimento bypassando il separatore di testa pozzo. Eventualmente il gas potrà transitare dal separatore di testa pozzo per separare eventuale MEG depositato lungo la flowline durante la campagna di erogazione.

21 Foglio 21 di Fogli 44 5 BILANCI DI MATERIA Sono stati eseguiti i bilanci di materia significativi, sia per la fase di Erogazione Spontanea che per la fase di Iniezione. La numerazione delle varie correnti è diversa per le due fasi (Iniezione e Erogazione Spontanea) ed è riportata in maniera diversa sui diagrammi di flusso (process flow diagrams PFD, allegato n. P630SCKM002) di riferimento. I PFD, le simulazioni di processo dell impianto e i relativi bilanci di materia fanno riferimento ai seguenti casi di funzionamento: CASO A: Erogazione Spontanea. Primo mese, portata massima. Pressione di consegna SRG minima 50 barg, temperatura a TP del gas erogato 20 C; CASO B: Erogazione Spontanea. Primo mese, portata massima. Pressione di consegna massima, temperatura a TP del gas erogato 20 C; CASO C: Erogazione Spontanea. Ultimo mese, portata minima. Pressione di consegna massima raggiungibile, temperatura a TP del gas erogato 20 C; CASO D: Iniezione. Primo mese, portata massima e pressione minima testa pozzo. Pressione SRG 50 barg e temperatura del gas compresso 50 C; CASO E: Iniezione. Primo mese, portata massima e pressione minima testa pozzo. Pressione SRG 70 barg e temperatura del gas compresso 50 C. CASO F: Iniezione. Ultimo mese, portata minima e pressione massima testa pozzo. Pressione SRG 50 barg e temperatura del gas compresso 50 C. CASO G: Iniezione. Ultimo mese, portata minima e pressione massima testa pozzo. Pressione SRG 70 barg e temperatura del gas compresso 50 C.

22 Foglio 22 di Fogli 44 6 DESCRIZIONE DEL PROCESSO L assetto dell impianto e schematizzato nei Process Flow Diagram - PFD (doc. n P630 SCKM 002); per pronto riferimento nel corso della descrizione verranno richiamati i PFD relativi. 6.1 PFDs: P630SCKM002 fogli 5, 9: Tipico Area Pozzo Gli schemi in oggetto rappresentano uno schema tipico relativo al pozzo del campo gas di Bagnolo Mella nei diversi assetti di funzionamento previsti. In particolare : P630SCKM002 foglio 5 si riferisce al caso di erogazione spontanea; P630SCKM002 foglio 9 si riferisce al caso di iniezione. I PFD sopraelencati si differenziano solo per identificare la posizione delle valvole e le linee interessate dal fluido nei diversi casi operativi. Nel primo sono schematizzati l assetto valvole per la fase di erogazione spontanea, nel secondo per la fase di iniezione. In particolare sono evidenziate: in nero le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute chiuse, in chiaro le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute aperte Tali valvole di intercetto saranno attuate per consentire il passaggio tra l assetto di erogazione e quello di iniezione in modo automatico da DCS, e saranno inoltre inserite nel sistema ESD (emergency shut down) al fine di consentire l isolamento del pozzo in modo automatico in caso di emergenza. Le apparecchiature/strumentazioni previste in area cluster sono costituite da: un separatore gas/liquido protetto da una PSV e da una BDV, dall altissimo livello di liquido e dalla valvola di depressurizzazione manuale per manutenzioni straordinarie; un sistema di regolazione di portata costituito da una valvola FCV, da un misuratore di portata gas, da un trasmettitore di pressione e uno di temperatura per la compensazione della misura di portata stessa; Erogazione (foglio 5) Il gas proveniente dal pozzo entra nel Separatore gas/liquido, dove viene separata per gravità la fase liquida costituita da acqua di strato ed eventuali solidi trascinati. L acqua separata confluisce, in controllo di livello a un serbatoio di raccolta drenaggi in centrale dotato di trasmettitore di livello che viene periodicamente svuotato tramite autobotte. Il gas umido in uscita dalla testa del separatore viene misurato (misura tecnica) ed in seguito subisce un trattamento iniziale con immissione di modeste quantità di monoetilenglicole (MEG) per inibire la formazione d idrati a valle della valvola di regolazione FCV. La valvola di regolazione FCV viene utilizzata per regolare la portata del gas durante la fase di erogazione spontanea.

23 Foglio 23 di Fogli 44 Iniezione (foglio 9) Il gas proveniente dalla Flowline è regolato in portata dal sistema di controllo del compressore, e può tramite un opportuna apertura e/o chiusura delle valvole di intercetto by-passare o transitare dal Separatore di TP prima di entrare nel pozzo. Il passaggio del gas attraverso il separatore si rende necessario qualora nel gas vi sia presenza di MEG, accumulatosi lungo la flowline durante l erogazione, per evitarne l iniezione nel giacimento. Il gas prima di essere immesso nel pozzo viene misurato mediante la stessa misura tecnica utilizzata durante la fase di erogazione. Il trasmettitore di portata è il medesimo sia per la fase di erogazione che per quella di iniezione. La valvola di regolazione FCV installata a testa pozzo in fase di iniezione è mantenuta completamente aperta. 6.2 PFDs: P63SCKM002 fogli 6, 10: Interconnessione Cluster/Centrale Gli schemi in oggetto rappresentano l interconnessione tra l area Cluster e la Centrale del campo gas di Bagnolo Mella nei diversi assetti di funzionamento previsti. In particolare : P630SCKM002 foglio 6 si riferisce al caso di erogazione spontanea; P630SCKM002 foglio 10 si riferisce al caso di iniezione; I PFD sopraelencati sono uguali: l assetto valvole schematizzato è il medesimo per le due fasi. Si è scelto di replicare gli schemi in oggetto per comodità nella lettura del singolo assetto di funzionamento dell impianto. Nei singoli PFD sono evidenziati: il sistema di iniezione MEG già descritto al paragrafo precedente; la valvola di scarico (Blow Down - BDV) finalizzata alla depressurizzazione della flowline in caso di emergenza. 6.3 PFDs: P63SCKM002 fogli 7, 11: Erogazione Spontanea e Compressione gas Gli schemi in oggetto rappresentano la stazione di compressione gas della centrale a servizio del campo di stoccaggio di Bagnolo Mella. In particolare : P630SCKM002 foglio 7 si riferisce al caso di erogazione spontanea; P630SCKM002 foglio 11 si riferisce al caso di iniezione. I PFD sopraelencati si differenziano solo per identificare la posizione delle valvole e le linee interessate al fluido nei diversi casi operativi. Nel primo sono schematizzati l assetto valvole per la fase di erogazione spontanea, nel secondo per la fase di iniezione.

24 Foglio 24 di Fogli 44 In particolare sono evidenziate: in nero le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute chiuse, in chiaro le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute aperte. Nei singoli PFD sono evidenziati: un separatore di ingresso in centrale protetto da una PSV, depressurizzabile manualmente per manutenzione straordinaria ed in modo automatico in emergenza. Il sistema ha lo scopo di separare il trascinamento di acqua di strato e MEG proveniente dalla flowline di collegamento pozzo / centrale durante la fase di erogazione spontanea; un sistema di compressione che ha lo scopo di comprimere il gas durante la fase di iniezione al fine di garantirne una pressione adeguata affinché possa essere immesso nel pozzo del campo gas di Bagnolo Mella; una serie di valvole SDV e di sfiato (blow down BDV) che consentano di compartimentare e quindi sfiatare in automatico alla candela fredda il gas presente nella sezione in oggetto; una serie di valvole di sfiato manuali poste sulle apparecchiature che compongono la stazione di compressione finalizzate alla depressurizzazione delle stesse in caso di manutenzione straordinaria mediante utilizzo della torcia. Erogazione spontanea (foglio 7) Durante l assetto operativo di erogazione il gas in arrivo dai pozzi viene convogliato in centrale dove viene trattato per essere allineato alle specifiche di vendita. Il gas proveniente dal cluster subisce inizialmente un trattamento di separazione mediante il separatore in ingresso centrale dove vengono rimossi i liquidi non captati con il separatore di testa pozzo e il MEG iniettato. La fase liquida separata, costituita prevalentemente da MEG, viene convogliata verso il serbatoio di raccolta drenaggi MEG, MEG-D-001. Il gas in uscita dal separatore di produzione viene inviato all unità dedicata di misura (UNMIG); nel caso di erogazione non è necessario riscaldare il gas poichè la sua temperatura risulta sufficiente per il mantenimento dell efficienza di disidratazione desiderata, perciò, in uscita dall unità di misura, il gas erogato può essere inviato direttamente al sistema di disidratazione. Iniezione (foglio 11) Il gas proveniente da SRG, a seguito della misura fiscale, passa attraverso il separatore di aspirazione e arriva al compressore che ne regola direttamente la portata. Il gas compresso e misurato, bypassando il separatore di ingresso in centrale entra nella flowline di collegamento area pozzo/centrale. L incremento di pressione del gas è effettuato da 1 unità di compressione dotata di proprio sistema di regolazione intrinseca. Il compressore riceve da DCS un set-point di portata in mandata. Il sistema di controllo di macchina, preleva tutti i segnali utili al fine di determinare la condizione di lavoro ottimale.

25 Foglio 25 di Fogli PFDs: P630SCKM002 fogli 8,12: trattamento gas e connessione con SRG Gli schemi in oggetto rappresentano la stazione di trattamento gas e la connessione con SRG della centrale a servizio del campo di stoccaggio di Bagnolo Mella. In particolare : P630SCKM002 foglio 8 si riferisce al caso di erogazione spontanea; P630SCKM002 foglio 12 si riferisce al caso di iniezione con compressione; I PFD sopraelencati si differenziano solo per identificare la posizione delle valvole e le linee interessate al fluido nei diversi casi operativi. Nel primo sono schematizzati l assetto valvole per la fase di erogazione spontanea, nel secondo per la fase di iniezione. In particolare sono evidenziate: in nero le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute chiuse, in chiaro le valvole di intercetto che dovranno essere mantenute aperte. Nei singoli PFD sono evidenziati: un filtro separatore a protezione della colonna di disidratazione che ha lo scopo di separare l eventuale MEG trascinato dalla fase gas dal separatore di ingresso in centrale, la colonna di disidratazione gas che ha lo scopo di rendere anidro il gas erogato secondo le specifiche SRG; il sistema di rigenerazione TEG che ha lo scopo di rigenerare il TEG umido affinché possa essere riutilizzato nella colonna di disidratazione stessa; un filtro di recupero TEG che ha lo scopo di trattenere l eventuale TEG trascinato dal gas anidro in uscita dalla colonna di disidratazione; una valvola di regolazione di pressione che ha lo scopo di realizzare un funzionamento della colonna di disidratazione alla pressione di ottimo e limitare la pressione verso il metanodotto SRG come richiesto dal D.M ; metanodotto di collegamento tra centrale e stazione di misura; una stazione di misura fiscale SRG costituita da un filtro e da due misuratori di portata ad ultrasuoni; tre valvole di shut down, che hanno lo scopo di isolare la Centrale rispetto al metanodotto SRG, di cui una utilizzata per la fase di iniezione, una per quella di erogazione, e una comandata dal sistema HIPPS. Erogazione spontanea (foglio 8) Il gas viene inviato alla Sezione di Disidratazione per le operazioni di lavaggio con glicole trietilenico (TEG) in modo da poter essere consegnato a SRG rispettando le specifiche di vendita, riportate al par. 3.2 del presente documento. Prima di essere immesso in rete, il gas anidro viene inviato al filtro separatore e alla stazione di misura SRG. Il glicole ricco d acqua che viene recuperato dal fondo delle colonne di disidratazione subisce un trattamento di rigenerazione prima di essere riutilizzato per un nuovo ciclo di assorbimento acqua dal gas.

26 Foglio 26 di Fogli 44 Il controllo di pressione a valle della colonna di disidratazione consente di far funzionare la colonna stessa ad una pressione di set che consenta di ottimizzarne il funzionamento in termini di efficienza. Iniezione (foglio 12) Il gas prelevato dalla rete di trasporto SRG subisce un processo di filtrazione e di misura fiscale SRG nella sezione dedicata. Il gas misurato e analizzato, by-passa il sistema di trattamento gas ed è elaborato dal sistema di compressione.

27 Foglio 27 di Fogli 44 7 INTERAZIONI CON L AMBIENTE Con il termine Interazioni con l Ambiente si intende descrivere sia l utilizzo di materie prime e risorse sia le emissioni di materia in forma solida, liquida e gassosa, le emissioni acustiche e i flussi termici che possono essere rilasciati verso l ambiente esterno, nonché il traffico terrestre. Nel seguito sono quantificati: prelievi e scarichi idrici; produzione di rifiuti; utilizzo di materie prime. I flussi in ingresso ed in uscita dal sistema sono illustrati ai paragrafi 7.1, 7.2, 7.3 e Prelievi Idrici Si prevede un consumo di acqua potabile di 3 m 3 /giorno corrispondente al fabbisogno di 6 persone mediamente presenti in impianto. L acqua potabile è prelevata da acquedotto comunale e verranno adottate tutte le necessarie misure, anche a carattere gestionale, volte a limitare i consumi idrici. L esercizio della centrale comporta inoltre il consumo di acqua discontinuo per reintegro di alcune parti di impianto come il sistema di raffreddamento compressori. Il reintegro discontinuo previsto è di circa 1 m3/h e sarà effettuato con acqua da acquedotto. Nella seguente tabella sono sintetizzati i fabbisogni idrici della Centrale. Fabbisogni Idrici Tipologia Quantità Modalità Approvvigionamento Usi Civili 3 m 3 /giorno Acquedotto Reintegri Discontinui 1 m 3 /h Acquedotto 7.2 Scarichi Idrici Gli scarichi idrici in fase di esercizio della Centrale sono connessi a: gli usi civili dovuti alla presenza del personale addetto; acque oleose (di processo, inquinate da olio delle macchine, acque di prima pioggia). Nella seguente tabella sono sintetizzati gli scarichi idrici della Centrale.

28 Foglio 28 di Fogli 44 Scarichi Idrici Tipologia Quantità Modalità Smaltimento Usi Civili 3 m 3 /giorno Vasca IMHOFF Acque Oleose e Acque di Prima Pioggia 10 m 3 /evento di pioggia indipendente Autobotte/Scarico in roggia Gli scarichi idrici connessi agli usi civili verranno smaltiti in fognatura sanitaria a perdere. Verrà predisposta una idonea rete di drenaggio e raccolta delle acque meteoriche di prima pioggia (primi 5 mm). Tali acque sono convogliate in una vasca da 10 m3 e trattate nel disoleatore. Le acque trattate vengono poi mandate alla vasca di raccolta acque meteoriche e successivamente smaltite come acque di seconda pioggia attraverso lo scarico in roggia. In caso di fuori servizio del disoleatore tutte le acque di prima pioggia verranno smaltite mediante autobotte per il successivo smaltimento a norma di legge. 7.3 Produzione di Rifiuti I rifiuti stimabili prodotti dalla Centrale con continuità sono i seguenti: oli esausti, smaltiti a discarica autorizzata via autobotte. Si prevede una produzione massima pari a 0.8 t/mese; i residui provenienti dalla pulizia periodica del sistema di filtrazione degli oli; i rifiuti provenienti dalla normale attività di pulizia e manutenzione, come stracci, coibentazioni, etc.. Nella seguente tabella sono riassunti i rifiuti prodotti non in maniera continuativa dalla Centrale. Rifiuti Tipologia Quantità max Modalità Smaltimento Drenaggi in Centrale 5 m 3 /giorno Smaltite con autobotte a discarica autorizzata Drenaggi MEG 1 m 3 /giorno Smaltite con autobotte a discarica autorizzata Acque industriali 0.5 m 3 /giorno Smaltite con autobotte a discarica autorizzata Drenaggi Oleosi Compressore m 3 /giorno Smaltite con autobotte a discarica autorizzata Drenaggi TEG 2.4 m 3 /giorno Smaltite con autobotte a discarica autorizzata La gestione dei rifiuti sarà regolata in tutte le fasi del processo di produzione, stoccaggio, trasporto e smaltimento in conformità alla normativa vigente e da apposite procedure interne. Ove possibile sarà preferito il recupero e trattamento piuttosto che lo smaltimento in discarica. All interno della Centrale saranno individuate delle aree per lo stoccaggio differenziato dei rifiuti suddivisi per tipologia con appositi contenitori e protetti dagli agenti

29 Foglio 29 di Fogli 44 atmosferici. Il trasporto e lo smaltimento di tutti i rifiuti, pericolosi e non pericolosi, sarà effettuato tramite società iscritte all Albo dei trasportatori e smaltitori. Gli imballaggi, costituiti essenzialmente dai contenitori degli oli ed altre sostanze, saranno gestiti secondo le norme vigenti. Il rifiuto quantitativamente più importante è costituito dalle acque di strato principalmente provenienti dal pozzo e da quelle provenienti dai processi della centrale di trattamento dopo essere state raccolte in appositi serbatoi. La portata globale massima delle acque di strato è di 5 m3/giorno. Le acque sono raccolte in un serbatoio di raccolta drenaggi in centrale (DC -D-001) da 15 m3. Nel medesimo serbatoio confluiscono gli scarichi liquidi dell unità di termodistruzione, dell unità di compressione, dell unità di produzione fuel gas, della sezione di accumulo della candela e della torcia, tutti essenzialmente costituiti da condense di acqua idrocarburica, raccolti mediante una rete idonea. La portata globale massima di questi scarichi è stimabile in 0.5 m3/giorno. Il serbatoio da 15 m3 sarà svuotato periodicamente tramite autobotte e le acque trattate e smaltite presso terzi. Nel serbatoio di raccolta drenaggi MEG (MEG-D-001) sono raccolti mediante una rete idonea e stoccati gli scarichi liquidi automatici e manuali del separatore di produzione, del filtro separatore installato a monte delle colonne di disidratazione e i drenaggi manuali delle misure UNMIG, reintegro acque raffreddamento compressore, tutti essenzialmente costituiti da MEG e acqua idrocarburica condensata. La portata globale massima è stimabile in 1 m3/giorno. Il serbatoio da 5 m3 sarà svuotato periodicamente tramite autobotte e le acque trattate e smaltite presso terzi. Dovendo drenare, per interventi di manutenzione, apparecchiature appartenenti all unità di disidratazione e rigenerazione TEG, gli scarichi liquidi costituiti essenzialmente da TEG esausto sono raccolti mediante una rete idonea e stoccati nel serbatoio di raccolta TEG- D-008 da 20 m3. Il serbatoio sarà svuotato per mezzo della pompa e i drenaggi saranno inviati al flash tank del sistema di rigenerazione TEG per un nuovo ciclo di rigenerazione, una volta ripristinato il servizio dell unità. Qualora perdurasse il disservizio il serbatoio può essere svuotato tramite l intervento di un autobotte. La portata globale massima di drenaggi TEG è stimabile in 2.4 m3/giorno. Gli scarichi liquidi automatici e manuali dei KO Drum installati sulle linee di mandata dell unità di compressione, costituiti sostanzialmente da olio lubrificante e acqua idrocarburica condensata, sono raccolti mediante una rete idonea e stoccati nel serbatoio di raccolta drenaggi oleosi da 1 m3 (CG-D-001). La portata globale massima è stimabile in m3/giorno. Il serbatoio sarà svuotato periodicamente tramite autobotte e le acque trattate e smaltite presso terzi.

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