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- Rosa Baroni
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2 INDICE 1. INTRODUZIONE DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE LIVELLO DI CONOSCENZA DELLA STRUTTURA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA STATICA CONCLUSIONI INDICE FIGURE Fig. 1:Vista Aerea del Complesso... 2 Fig. 2:Inquadramento territoriale, Edificio Q1-Q Fig. 3:Edificio Q1-Q3, pianta corpi di fabbrica... 3 Fig. 4: Edificio Q1-Q3, Pianta... 4 Fig. 5: Edificio Q1-Q3, Carpenteria impalcato... 4 Fig. 6: Edificio Q1-Q3, Sezioni... 5 INDICE FOTO Foto 1: Edificio Q1-Q Foto 2: Edificio Q1-Q Foto 3: Edificio Q1-Q3 corpo C, struttura in acciaio... 6 Foto 4: Edificio Q1-Q3 corpo B, struttura a pannelli coibenti... 6 Foto 5: Edificio Q1-Q3 Patio esterno, degrado e dettagli costruttivi... 7 Foto 6: Edificio Q1-Q3 corpo A, struttura in c.a INDICE TABELLE Tabella 1: Analisi dei carichi pag. 1 di 12
3 1. INTRODUZIONE La presente relazione riporta in forma sintetica i principali aspetti riguardanti la valutazione dell idoneità statica dell edificio denominato Q1-Q3 del Complesso di Bagnoli della Fondazione Banco di Napoli per l Assistenza all Infanzia. Fig. 1:Vista Aerea del Complesso Fig. 2:Inquadramento territoriale, Edificio Q1-Q3 2. DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE Dai sopralluoghi e dai rilievi effettuati, si è evinto che l edifico è costituito da tre piccoli corpi disposti in serie tra loro comunicanti, aventi pag. 2 di 12
4 però diversa tipologia strutturale. Nella figura successiva si riporta una planimetria della struttura con i tre corpi strutturali diversi denominati A, B e C; l intero edifico presenta in pianta una forma rettangolare con superficie lorda di circa 140m 2 ed un solo livello fuori terra; l edificio è dotato anche di un patio esterno in legno che costituisce una terrazzamento coperto di circa 53m 2. Fig. 3:Edificio Q1-Q3, pianta corpi di fabbrica Foto 1: Edificio Q1-Q3 Per quanto riguarda la tipologia strutturale, il corpo A è realizzato mediante telai in c.a. con pilastri 30x30cm e travi di bordo a spessore, mentre il solaio a doppia falda con modesta inclinazione è in acciaio con putrelle metalliche ed elementi di alleggerimento; il corpo B è realizzato con pareti e copertura in pannelli isolanti tipo sandawich per cui la tipologia costruttiva è simile a quella dei container abitativi; il corpo C pag. 3 di 12
5 presenta una struttura a telai in acciaio con colonne e travi a sezione variabile; sulle travi è collegata la copertura, a doppia falda, realizzata mediante degli arcarecci in acciaio e pannelli metallici coibentati; in aderenza al corpo C c è un patio esterno aperto la cui struttura è costituita da colonne e travi in legno con i ripiani, sia di calpestio che di copertura realizzati mediante tavolati in legno, l intera struttura in legno poggia a sua volta su una struttura intelaiata in acciaio dove le colonne e le travi seguono l andamento del profilo del terreno. Molto probabilmente il corpo A e quello C erano due piccoli edifici indipendenti che in seguito sono stati collegati tra loro in modo da formare, architettonicamente, un unico edificio Q1-Q3; per questo motivo i due edifici originari sono stati analizzati insieme. Di seguito si riportano le figure e foto relative al rilievo strutturale dell edificio. Fig. 4: Edificio Q1-Q3, Pianta Fig. 5: Edificio Q1-Q3, Carpenteria impalcato pag. 4 di 12
6 Fig. 6: Edificio Q1-Q3, Sezioni Foto 2: Edificio Q1-Q3 Sulla base dei rilievi e degli accertamenti di carattere tecnico eseguiti, è possibile evidenziare per la struttura dell edificio i seguenti aspetti principali: 1. La struttura è costituita da diverse tipologie costruttive differenti, ovvero, telai in c.a., telai in acciaio, strutture a pannelli e telai in legno; tuttavia ciascuna tipologia costruttiva risulta separata strutturalmente anche se realizzate in aderenza tra loro. Per quanto riguarda la parte realizzata mediante pannelli tipo container abitativi (corpo B), si ritiene che tale soluzione non sia idonea staticamente per la funzione richiesta dal Committente che prevede la presenza stabile di persone, con possibile affollamento, in quanto ricade in quelle strutture pag. 5 di 12
7 provvisionali, e di uso occasionale. Infatti tali tipologie costruttive, per lo specifico caso, non sono codificate dalle norme tecniche delle costruzioni, in considerazione anche del fatto che non è possibile effettuare una valutazione statica oggettiva in quanto i materiali e dettagli costruttivi adottati sono difficilmente caratterizzabili ed identificabili. Per quanto riguarda la struttura del patio esterno, invece, essa presenta dei dettagli costruttivi non eseguiti a regola d arte in particolare per alcuni elementi della parte in acciaio e della fondazione; 2. Le membrature principali, quali, i telai in c.a. e in acciaio, non manifestano ne lesioni ne particolari segni di sofferenza statica (nelle foto successive si documenta lo stato dei luoghi delle principali membrature), ad esclusione di alcuni assi di legno del patio esterno; Foto 3: Edificio Q1-Q3 corpo C, struttura in acciaio Foto 4: Edificio Q1-Q3 corpo B, struttura a pannelli coibenti pag. 6 di 12
8 3. Lo stato di conservazione si presenta discreto ad esclusione di alcuni assi di legno del patio esterno che presentano un eccessivo degrado. Foto 5: Edificio Q1-Q3 Patio esterno, degrado e dettagli costruttivi pag. 7 di 12
9 Foto 6: Edificio Q1-Q3 corpo A, struttura in c.a. pag. 8 di 12
10 3. LIVELLO DI CONOSCENZA DELLA STRUTTURA La conoscenza della struttura è stata conseguita, in assenza della documentazione storica, attraverso il rilevo delle strutture e dalle indagini di diagnostica strutturale. Rilievo strutturale La maglia strutturale dell edificio e degli impalcati è stata ricavata attraverso il rilievo delle membrature a vista, mentre quelle occultate dalle finiture e dalle opere architettoniche (intonaci, pavimenti, controsoffitti, tramezzi, tamponature, etc.) sono state rilevate mediante dei saggi (spicconature di intonaci), i quali seppur diffusi, sono stati eseguiti a campione su alcuni elementi strutturali al fine di contenere l invasività degli stessi. Nelle tavole allegate si riporta il rilievo strutturale degli impalcati della struttura in oggetto. Indagini di diagnostica strutturale e sintesi dei risultati Ad integrazione delle informazioni ricavate dal rilievo strutturale, in rapporto alle modeste dimensione delle struttura, sono state eseguite poche prove di diagnostica strutturale per la stima delle caratteristiche dei materiali e dei dettagli costruttivi delle membrature principali. Le suddette indagini, eseguite dalla ditta AGC, hanno interessato i principali elementi strutturali in c.a. (pilastri e travi), in particolare alcuni elementi del Corpo A ed il basamento di fondazione del Corpo B e C. Sono stati eseguiti 1 prelievo di carota di cls per prove a compressione, 4 indagini sonreb e 4 indagini pacometriche. Nel report della ditta incaricata, allegato al presente certificato, si riportano tutti i risultati delle indagini. La maglia strutturale in c.a. del corpo A è caratterizzata da pilastri aventi sezione 30x30cm e travi a spessore 30x15/20cm; l armatura rilevata nei pilastri è di 4 12, mentre per le travi l armatura inferiore è costituita da Per quanto riguarda il materiale, dalle prove effettuate è emerso che dalla carota prelevata dal basamento in c.a. la resistenza a rottura è circa 15MPa, mentre dalle prove indirette sui pilastri e travi del corpo A sono emersi dei valori molto disomogenei e bassi, infatti dai risultati dei test si hanno resistenze a compressione che vanno da 4,9MPa a 11MPa. pag. 9 di 12
11 4. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA STATICA Nel presente paragrafo si riporta una stima circa lo stato tensionale della struttura sotto l effetto delle azioni gravitazionali, poiché sugli elementi in elevazione grava un solo impalcato e quindi di copertura, si assume un carico accidentale pari a q=0.5 kn/m 2 in quanto la stessa non è praticabile. Di seguito si riporta la stima dei carichi unitari sui vari tipi di solai di copertura, e successivamente la sintesi della risposta strutturale alle medesime azioni. SOLAIO COPERTURA SOLAIO ACCIAIO H=20 ANALISI CARICHI UNITARI dan/m 2 TRAVI IPE 120 (i=80cm) 15 SOLETTA 200 TAVELLONI 50 CONTROSOFFITTO/INTONACO 30 MASSETTO + IMP. 100 TOT PERM. E SEMIP. 395 CARICO ACCIDENTALE 50 TOT. 445 TOT. AMPLIFICATI 589 SOLAIO COPERTURA ANALISI CARICHI UNITARI dan/m 2 PROFILI METALLICI 15 PANNELLI SANDWICH + CONTROSOFFITTO 50 TOT PERM. E SEMIP. 65 CARICO ACCIDENTALE 50 TOT. 115 TOT. AMPLIFICATI 160 Tabella 1: Analisi dei carichi Al fine di stimare le resistenze delle principali membrature strutturali è stato eseguito un calcolo di massima per la condizione di carico verticale allo stato limite ultimo. In particolare per il corpo A e corpo C, sia per le modeste dimensioni che per la leggerezza delle strutture, è stata effettuata una stima della massima tensione alle base delle colonne per le azioni gravitazionali SLU considerando l area d influenza per ciascuna colonna. pag. 10 di 12
12 Per il corpo A la struttura è a telaio in c.a. con pilastri 30x30cm (a vantaggio sono stati considerati solo quelli di spigolo) in corrispondenza dei quali lo sforzo normale massimo stimato è di circa N=83 kn che genera una tensione nel pilastro estremamente modesta e pari a soli 9,2Kg f /cm 2. Alla stessa stregua è stato fatto per il corpo C le cui colonne, come detto, sono in acciaio a sezione variabile a doppio T; a tal fine, chiaramente, ci si è riferiti alla base della colonna stimando la sezione minima a doppia T avente base e altezza di circa 150mm con spessore 4mm, avente un area di circa 16cm 2 ; lo sforzo normale massimo stimato è di circa N=30 kn che genera una tensione alla base della colonna estremamente bassa e pari a circa 190Kg f /cm 2 ; tale valore è ovviamente facilmente assorbibile in sicurezza anche dall acciaio più povero. pag. 11 di 12
13 5. CONCLUSIONI Dall esame della struttura portante del manufatto in oggetto, esplicitatosi attraverso un rilievo geometrico e materico, attraverso un accurata ispezione, è stato possibile effettuare una ricostruzione storica del manufatto e quindi stabilirne compiutamente gli schemi statici. Dalla disamina delle strutture portanti, sulla base delle valutazioni effettuate e precedentemente riportate, non è possibile esprimere un giudizio positivo circa l idoneità statica della struttura nel loro complesso; infatti, seppure i corpi A e C visti separatamente risultano idonei staticamente, in particolare: le strutture del corpo A e C, in riferimento alle sole azioni gravitazionali, presentano una corretta concezione strutturale, con sezioni dei pilastri, delle travi e del solaio, compatibili con la distribuzione dei telai ed in generale dai carichi presenti; infatti per le pilastrate sia in c.a. che in acciaio, in generale, dalle analisi strutturali speditive eseguite, i tassi di lavoro stimati risultano accettabili; il corpo B configurandosi strutturalmente come un container abitativo, potrebbe essere ritenuto idoneo solo come opera provvisoria e non definitiva; la struttura del patio esterno presenta degli elementi ammalorati e dei dettagli costruttivi non eseguiti a regola d arte, inoltre anche la fondazione presenta delle anomalie sia per i dettagli di connessione con le strutture in elevazione che per il piano di posa della fondazione il quale sembra essere stato impostato direttamente sul terreno di superficie; Lo stato di conservazione si presenta discreto ad esclusione di alcuni assi di legno del patio esterno che presentano un eccessivo degrado. In conclusione, si ritiene che la struttura portante dell edificio in oggetto per come funzionalmente si presenta allo stato attuale, risulta staticamente non idonea per la funzione cui è destinata, con carico di esercizio in copertura q k =0.5kN/m 2 Aprile 2014 Ing. Massimo ACANFORA pag. 12 di 12
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