BILANCIO di MISSIONE Agesci Lazio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BILANCIO di MISSIONE Agesci Lazio"

Transcript

1 BILANCIO di MISSIONE Agesci Lazio

2 [2]

3 1 NOTE METODOLOGICHE 2 IDENTITÀ AGESCI E LA SUA MISSION AGESCI LAZIO LE ZONE E I GRUPPI SCOUT DEL LAZIO 3 GLI STAKEHOLDER (PORTATORI DI INTERESSE) 4 LE STRUTTURE ASSOCIATIVE ASSEMBLEA REGIONALE CONSIGLIO REGIONALE COMITATO REGIONALE ORGANIGRAMMA INCARICHI REGIONALI 5 RAPPORTI ESTERNI 6 RELAZIONE SOCIALE POLITICA ASSOCIATIVA NAZIONALE ALTRE AZIONI DI PROGRAMMA FORMAZIONE CAPI AREA METODO BRANCHE EVENTI PER CAPI E PER RAGAZZI SETTORI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE RAPPORTO CON LA COOPERATIVA LA TENDA 7 AREA ORGANIZZAZIONE SEGRETERIA RAPPORTI CON LA COOPERATIVA LA TENDA VOLONTARI CAMBUSE CRITICHE RELAZIONE ECONOMICA [3]

4 INTRODUZIONE Il Bilancio di Missione è lo strumento con cui le associazioni no profit rendono conto dei risultati raggiunti in rapporto ai propri obiettivi. È un documento con il quale l associazione comunica periodicamente in modo volontario, gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. Il bilancio di missione nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di persone, definiti Stakeholders, che hanno un interesse a conoscere quali ricadute, o effetti, l ente produce nei propri confronti. Lo scopo del bilancio di missione è, quindi, comunicare la propria mission, rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli e dimostrare la coerenza tra mission e risultati. Il Bilancio di Missione, quindi, è uno strumento per presentare l Associazione all esterno e divulgarne attività e risultati, ma anche per raccontare ai Capi del Lazio e alle famiglie dei nostri ragazzi il lavoro svolto dal livello regionale. Questo bilancio, infatti, analizza unicamente quanto realizzato da AGESCI Lazio; oltre questo, ovviamente, ci sono tutte le azioni portate avanti da ogni Zona e da ogni Gruppo della regione, che costituiscono inevitabilmente la parte di lavoro più cospicua, soprattutto in relazione alla nostra mission principale cioè l educazione dei ragazzi. Demandiamo ai singoli Gruppi e alle singole Zone un eventuale relazione sull attività educativa svolta nel proprio territorio. 1. NOTE METODOLOGICHE AGESCI Lazio utilizza come parametro temporale per le proprie attività e per il proprio bilancio l anno associativo: 1 ottobre 30 settembre. Anche il presente documento analizzerà lo stesso periodo temporale. Questo documento viene redatto in occasione dell Assemblea Regionale dei soci di novembre. Il presente Bilancio di Missione è stato redatto in proprio dal Comitato Regionale di AGESCI Lazio sulla base dei dati in proprio possesso e sulla base delle relazioni effettuate dalle varie strutture associative e dalle verifiche dei diversi eventi effettuati durante l anno. 2. IDENTITÀ AGESCI e la sua mission Art. 1 Statuto - L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall unificazione dell Agi e dell Asci, è una Associazione giovanile educativa, che si propone di contribuire alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche secondo i principi e il metodo dello scautismo ideato da Baden-Powell, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi. L Associazione, quale iniziativa educativa liberamente promossa da credenti, vive nella comunione ecclesiale la scelta cristiana. Nell azione educativa, l Associazione realizza il suo impegno politico, al di fuori di ogni legame o influenza di partito e tiene conto dell operato degli altri ambienti educativi. L Associazione non ha alcun fine di lucro; svolge la propria attività nel rispetto della libertà, dignità e uguaglianza degli associati e dei principi di democrazia. [4]

5 Art. 3 Statuto - Promessa -Legge - Patto Associativo L Associazione chiede ai propri membri di assumere gli impegni proposti dallo scautismo ed espressi nella Promessa e nella Legge, così formulate: Promessa Con l aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: - per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; - per aiutare gli altri in ogni circostanza; - per osservare la Legge scout. Legge La guida e lo scout: 1. pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2. sono leali; 3. si rendono utili e aiutano gli altri; sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout; 5. sono cortesi; 6. amano e rispettano la natura; 7. sanno obbedire; 8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà; 9. sono laboriosi ed economi; 10. sono puri di pensieri, parole ed azioni. [5]

6 Art. 4 Statuto - Gli associati Membri dell Associazione, che liberamente ne accettano i principi e il metodo, sono: soci giovani: ragazze e ragazzi, che in essa vivono, con modalità adeguate alle diverse età, un esperienza di crescita personale e di fede; soci adulti: donne e uomini che attuano la loro presenza di servizio nei modi propri dello scautismo realizzando, in quanto membri della Chiesa, la loro vocazione cristiana. I soci si censiscono annualmente, secondo le modalità previste dal regolamento, mediante il pagamento della quota, il cui importo è stabilito dal Consiglio Generale Tre sono i momenti educativi dell Associazione: BRANCA L/C 8-11/12 anni: Lupetti e Coccinelle (L/C) che si riuniscono in Branchi o Cerchi Organizzazione BRANCA E/G 11/12-16 anni: Esploratori e Guide (E/G) che si riuniscono in Reparti, a loro volta suddivisi in squadriglie (composte da 5-8 persone dello stesso sesso), guidate da un Capo Squadriglia. BRANCA R/S 16-20/21 anni: Rover e Scolte che si uniscono in Comunità R/S articolate in un primo momento chiamato Noviziato e in un secondo momento chiamato Clan/Fuoco. COMUNITA CAPI: I capi di ogni gruppo Scout si riuniscono in Comunità Capi. Ogni ruolo educativo e di quadro a qualsiasi livello è ricoperto congiuntamente da un uomo e una donna Sul territorio nazionale l Associazione si articola in quattro livelli di presenza e coordinamento dell unica realtà unitaria: livello di Gruppo livello di Zona livello Regionale livello Nazionale Il fine primario delle strutture associative, costituite a livello di Zona, Regione e Nazionale, è quello di sostenere le Comunità Capi nel servizio educativo, consentire la partecipazione dei soci alla costruzione del pensiero associativo ed alla definizione delle strategie di intervento dell Associazione. I rapporti tra i livelli associativi, nell ambito dei compiti affidati dallo Statuto ad ognuno di essi, sono ispirati a criteri di sussidiarietà. La Zona Scout è la struttura composta dai Gruppi esistenti e operanti in un ambito territoriale contiguo. [6]

7 Lo Statuto è pubblicato e scaricabile sul sito nazionale dell associazione: Il Patto Associativo è pubblicato e scaricabile sul sito nazionale dell associazione: [7]

8 AGESCI Lazio L Agesci Lazio è la struttura dell Agesci composta dalle zone esistenti nel territorio della Regione amministrativa. Riunisce 13 zone e 171 gruppi per un totale di soci (censiti). Ha sede in Roma, Via Adalberto 13/15. La mission del livello regionale è definita dall art. 30 dello statuto: La Regione è la struttura composta dalle Zone esistenti nel territorio della Regione amministrativa. Eventuali eccezioni, in accordo con le Regioni interessate, saranno stabilite con deliberazioni dei rispettivi Consigli regionali e approvate dal Consiglio nazionale. Scopi della Regione sono: a. realizzare il collegamento tra le Zone; b. promuovere la sintesi della lettura dello stato dell Associazione, della realtà giovanile e delle esigenze dei soci adulti operate dalle Zone nell elaborazione dei propri progetti; c. valorizzare e diffondere le esperienze metodologiche esistenti in Regione; d. assicurare, in collaborazione con la Formazione capi nazionale, i momenti del percorso formativo di competenza regionale; e. far conoscere a livello nazionale le esperienze della Regione, concorrere alla formulazione della politica associativa e curarne la diffusione e l attuazione nell ambito della Regione; f. curare l informazione tra i soci adulti della Regione, anche a mezzo di propria stampa; g. curare a livello regionale i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative, con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione. [8]

9 Zone e Gruppi Nelle pagine a seguire i gruppi del Lazio, divisi per zona con il numero dei censiti divisi per branca. Ripartizione per branche anno associativo Ripartizione per genere anno associativo L/C E/G R/S Capi + AE 17% Maschi Femmine 15% 32% 36% 47% 53% ANNO ASSOCIATIVO L/C E/G R/S Capi +AE TOTALE Comitato Regione Lazio GRUPPO L/C E/G R/S CAPI CAPI CENSITI IN AGESCI LAZIO / / / 53 [9]

10 Zona Auriga GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 1 ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA CLAN UNIVERSITARIO SETTECAMINI SETTEVILLE [10]

11 Zona Cassiopea GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 3 ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA [11]

12 Zona Castelli GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 2 ALBANO ALBANO CASTELLO CIAMPINO CIAMPINO COLLEFERRO / 10 FRATTOCCHIE GENZANO GENZANO GROTTAFERRATA FRASCATI NUOVA FLORIDA PAVONA ROCCA PRIORA VELLETRI VELLETRI / 15 [12]

13 Zona Etruria GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / / ANGUILLARA BRACCIANO CERVETERI CIVITAVECCHIA CIVITAVECCHIA CIVITAVECCHIA LADISPOLI MANZIANA S.MARINELLA TOLFA Zona Frosinone GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 6 CASSINO CECCANO CERVARO GUARCINO ROCCASECCA SORA [13]

14 Zona La Fenice GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 5 ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA [14]

15 Zona Ostiense GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 4 FIUMICINO CENTRO FIUMICINO ISOLA SACRA OSTIA OSTIA ANTICA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA LIDO [15]

16 Zona Pleiadi GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 5 FLAMINIA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA SACROFANO Zona Pontina GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / 4 ANZIO NETTUNO APRILIA BORGO BAINSIZZA BORGO PIAVE BORGO PODGORA CISTERNA CISTERNA CISTERNA CORI LATINA LATINA LATINA LATINA ROCCAGORGA SEZZE [16]

17 Zona Riviera D Ulisse GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 1 CASTELFORTE FONDI FONDI FORMIA LENOLA MARANOLA SABAUDIA TERRACINA TERRACINA TERRACINA Zona Roma Centro Urbis GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / / ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA [17]

18 Zona Sabina Valli dell Aniene GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 7 GUIDONIA GUIDONIA GUIDONIA MENTANA MONTECELIO MONTEROTONDO MONTEROTONDO OLEVANO PASSO CORESE POGGIO MIRTETO PRENESTE SUBIACO 1 TIVOLI 1 TOR LUPARA 1 VILLALBA 1 Zona Tuscia GRUPPO L/C E/G R/S CAPI ZONA / / / 3 CIVITA CASTELLANA RIGNANO FLAMINIO TUSCANIA VASANELLO VITERBO VITERBO [18]

19 Età dei capi anno > 50 Andamento dei censiti per zona Turn over capi [19]

20 3. STAKEHOLDERS Per portatori di interesse (i cosiddetti Stakeholder) si intendono tutti i soggetti che sono condizionati, direttamente o indirettamente, dall attività dell Associazione e che sono interessati dal raggiungimento della Mission sociale. DIRETTI I Ragazzi Scout I Capi Scout del Lazio L Agesci Nazionale ASSOCIAZIONI CON CUI COLLABORIAMO INDIRETTI CHIESA ED ISTITUZIONI ALTRE ASSOCIAZIONI FAMIGLIE Ass. Castorini Cooperativa La Tenda Masci Conferenza Episcopale Lazio Cittadinanza Protezione Civile Regione Lazio Territorio dei gruppi e delle zone (comuni, municipi, province, centri pastorali giovanili, parrocchie, diocesi, CPP) AC Banca Etica FSE CNGEI Calcio Sociale Caritas Spes [20]

21 4. LE STRUTTURE ASSOCIATIVE La Regione, per realizzare i suoi compiti, si struttura in: una Assemblea regionale un Consiglio regionale un Comitato regionale Assemblea regionale L Assemblea regionale è convocata dai Responsabili regionali almeno una volta all anno. Viene svolta in forma delegata e riunisce: a) i membri eletti del Consiglio regionale in carica; b) un delegato per ogni gruppo (un socio adulto uomo o donna censito nella comunità capi di quel gruppo). L Assemblea regionale è convocata per: approvare il programma regionale e verificarne l attuazione, partendo dalle indicazioni prioritarie identificate dal Consiglio Regionale; stabilire la composizione del Comitato Regionale; eleggere, tra i capi censiti nella Regione, i Responsabili Regionali e gli altri membri del Comitato Regionale; eleggere: un Incaricata e un Incaricato alla Branca Lupetti/Coccinelle, un Incaricata e un Incaricato alla Branca Esploratori/Guide, un Incaricata e un Incaricato alla Branca Rover/Scolte; discutere sugli orientamenti di politica associativa del livello nazionale che costituiranno le strategie nazionali d intervento, partendo anche dai contributi emersi dal livello di Zona; proporre argomenti ed esprimere un parere sull ordine del giorno del Consiglio Generale; approvare i bilanci della Regione; deliberare l eventuale delega al Consiglio Regionale delle competenze in merito al programma regionale. Nel corso dell anno scout sono state convocate 2 assemblee regionali. In quella del 12 novembre 2017 si sono votati il programma e il bilancio regionale consuntivo dell anno e preventivo dell anno È stato eletto l Incaricato di Branca L/C Nell assemblea del 15 aprile 2018 sono stati eletti l Incaricata Regionale alla Formazione Capi, l Incaricata Regionale all Organizzazione e l Incaricato Regionale alla Branca E/G. Sono stati affrontati i temi in discussione al Consiglio Generale 2018 per permettere ai Consiglieri Generali di avere un quadro chiaro del pensiero della Regione affinché la loro partecipazione fosse realmente rappresentativa. [21]

22 Consiglio Regionale Il Consiglio regionale riunisce i quadri regionali e i responsabili di Zona ed è convocato dai Responsabili regionali almeno tre volte all anno per: il sostegno alle Zone per la realizzazione dei loro compiti e progetti e per la qualificazione e lo sviluppo della loro presenza sul territorio; la formazione dei soci adulti; la concretizzazione a livello regionale degli orientamenti associativi espressi dalle strategie nazionali d intervento. Compiti del Consiglio regionale sono inoltre: o contribuire alla realizzazione nell ambito regionale delle linee di politica associativa espresse dal Consiglio generale; o istruire i lavori dell Assemblea; o esprimere un parere sul bilancio preventivo predisposto dal Comitato Regionale; o curare il collegamento e favorire la circolazione delle informazioni fra le Zone e tra queste e il livello nazionale; o stabilire i confini tra le Zone della Regione; o deliberare in merito ai programmi e verificarne l attuazione, ove a ciò specificamente delegato dall Assemblea regionale. Nell anno scout il Consiglio Regionale si è incontrato 5 volte: dicembre 2017, gennaio 2018, febbraio 2018, maggio 2018, settembre La prima parte dell anno si è lavorato sul documento sul discernimento organizzando dei momenti formativi specifici, sulla preparazione dell assemblea e principalmente sulle grandi novità che hanno visto l associazione cambiare i propri regolamenti concentrandosi sulle strategie nazionali di intervento, partite dai gruppi ed elaborate in consiglio regionale per poi arrivare al livello nazionale. Abbiamo nella seconda parte, oltre alla normale verifica dell anno, verificato il percorso sul tema del discernimento ce seguito i temi relativi al consiglio generale Comitato Regionale È composto dai Responsabili regionali, l Assistente Ecclesiastico gli Incaricati al Coordinamento Metodologico gli Incaricati alla Formazione Capi, gli Incaricati all Organizzazione. Si occupa di: coordinare l attuazione delle attività ordinarie istituzionali, di quelle derivanti dal programma e delle eventuali attività straordinarie, comprese quelle delle branche e dei settori, riferendone al Consiglio e all Assemblea regionali; organizzare gli eventi del percorso formativo dei soci adulti previsti per il livello regionale; curare i rapporti istituzionali con gli organismi civili ed ecclesiali di riferimento della regione nonché con le altre associazioni educative, con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione; proporre alla competente autorità ecclesiastica la nomina dell Assistente ecclesiastico regionale; [22]

23 redigere i bilanci consuntivo, preconsuntivo e preventivo, unitamente alla relativa relazione sulla gestione da sottoporre all approvazione dell Assemblea regionale, e vigilare sull andamento gestionale ed amministrativo della Rivendita ufficiale scout regionale; curare i rapporti con i Comitati di Zona, anche al fine di garantire che adempiano ai loro mandati curare l ordinaria amministrazione e deliberare in merito agli atti ed alle decisioni di straordinaria amministrazione nel rispetto delle disposizioni contenute nel presente Statuto e nel Regolamento; nominare i Capi campo, gli Assistant e gli Assistenti Ecclesiastici dei CFT, dei CFM e dei CAM su proposta degli Incaricati regionali di Formazione Capi; nominare i Capi campo degli eventi per soci giovani su proposta degli Incaricati regionali al Coordinamento metodologico. Il Comitato regionale si è incontrato, presso la sede regionale, con cadenza bisettimanale e con gli incaricati di branca con cadenza quasi mensile. Durante gli incontri, oltre i temi di ordinaria amministrazione, sono stati preparati i vari eventi organizzati dalla Regione, discusso sulle modalità di lavoro del comitato allargato, presentato il piano editoriale di Azimut e programmata l attività. Il Comitato regionale, inoltre, ha cercato di essere presente il più possibile alle attività organizzate dagli altri livelli associativi, nonché alle iniziative alle quali era stato invitato da altre realtà. [23]

24 Organigramma [24]

25 Incarichi Regionali RESPONSABILI REGIONALI A.E. INCARICATI ALLA FORMAZIONE CAPI INCARICATI ALL ORGANIZZAZIONE INCARICATI AL COORDINAMENTO METODOLOGICO INCARICATI L/C INCARICATI E/G INCARICATI R/S Francesca Orlandi Francesco Scoppola P.Stefano Lovato Ofm Erica Zocchi/Simona Sturba - Dino Nencetti Valeria Facciolo - Alessio Salzano Chiara Francia - Salvatore Tripodi Paola D Onofrio - Mattia Modesti Elisa Lucidi Giacomo Silvioli/Iacopo Portaccio Giulia Mazzoni - Alessandro Augello CONSIGLIERI GENERALI Noemi Ruzzi; Alfonso Virtù; Luigia Gambino Alessandro Ciuffa; Germano Di Francesco Laura Petricca; Alessia Lo Cascio Mario Mingoli; Filippo Primola Giovanna Grattarola; Marta Lazzari Mauro Ciuci; Adolfo Tomassi Dino Nencetti; Giulia Marinelli; Simone Marzeddu SETTORE COMUNICAZIONE SETTORE COMPETENZE SETTORE FOULARD BIANCHI SETTORE NAUTICO SETTORE PROTEZIONE CIVILE Andreina Del Grosso Gianni Polifroni Annalisa Baldi Andrea Emmanuele Francesca Votto Chiara Americo - Matteo Mancini Lavinia Sabatini Michele Mendola Salvatore Tripodi [25]

26 5. RAPPORTI ESTERNI - SOGGETTI CON CUI CI SIAMO RELAZIONATI ALTRE ASSOCIAZIONI AIPD Caritas Spes Calcio Sociale ASSOCIAZIONI SCOUT Ass. Italiana Castorini CNGEI FSE Scout d Europa Masci ASSOCIATI Capi Famiglie Gruppi Ragazzi Zone AGESCI NAZIONALE ENTI DI CUI SIAMO SOCI Banca Etica Coop La Tenda CHIESA Commissione pastorale sociale e lavoro, giustizia e pace, custodia del Creato della CEL Consulta diocesana delle aggregazioni laicali diocesi di Roma Ufficio diocesano per la pastorale universitaria diocesi di Roma ISTITUZIONI Comune di Roma Capitale Regione Lazio Protezione civile Vescovi Diocesani [26]

27 6. RELAZIONE SOCIALE Politica associativa nazionale La politica associativa è determinata a livello nazionale, tramite il Consiglio Generale, l assemblea che raccoglie i delegati provenienti da tutta Italia e che quest anno si è svolta a Bracciano (RM) dal 29 aprile al 01 Maggio. Il Lazio quest anno ha partecipato con 16 Consiglieri Generali, 6 donne e 10 uomini eletti dalle rispettive Assemblea di Zona ed i Responsabili regionali con l Assistente Ecclesiastico. I consiglieri si sono incontrati tre volte per dividersi gli argomenti da approfondire e per discutere insieme i documenti preparatori al Consiglio Generale. I consiglieri hanno partecipato ai lavori di Bracciano distribuendosi nelle varie commissioni. Il collegamento del livello nazionale con le regioni è garantito da: Il Consiglio nazionale, a cui partecipano i Responsabili regionali Gli incontri tra gli incaricati nazionali e regionali suddivisi per ambito di incarico. Quest anno si sono svolti 4 Consigli Nazionali di cui 2 a Roma, uno a Trento ed uno a Venezia e 3 incontri incaricati. Questi incontri si svolgono durante i fine settimana. Altre azioni di programma COMUNITA IN CAMMINO Il 18 marzo, a conclusione dei cammini svolti dalle Comunità Capi di tutto il Lazio, si è svolto un incontro regionale presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano cui hanno partecipato circa 1300 capi. Nella prima parte si è tenuta la S. Messa celebrata da Sua Eminenza il Cardinale Angelo de Donatis, Vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, mentre nel pomeriggio ci sono stati dei laboratori che hanno approfondito i temi relativi alla catechesi su S. Paolo. Un incontro che ha visto l'agesci Lazio camminare, sul tema del discernimento e le Comunità Capi crescere, nel confronto e nel dialogo. Formazione Capi Il livello regionale si occupa della formazione dei quadri e degli educatori, coordinando e integrando quanto avviene nei livelli di Zona e Gruppo. Per raggiungere tale obiettivo, propone e organizza momenti di riflessione e confronto quali convegni, incontri, laboratori e promuove un percorso strutturato di formazione mediante i campi di formazione. Tale percorso si articola su più anni e prevede 3 campi obbligatori di durata prestabilita di cui solo il terzo è curato dalla Formazione Capi Nazionale. Più nello specifico: [27] Campo di Formazione Tirocinanti (CFT) Rivolto ai giovani capi durante il tirocinio, che dura 10 mesi e si avvia nel momento in cui l adulto, inserito in una comunità capi, comincia il suo servizio in unità. È un occasione

28 formativa di 3/4 giorni di intensa riflessione vocazionale e di introduzione alla cultura della formazione come presupposto indispensabile per un buon servizio, agli scopi e ai fondamenti dello scautismo. È promosso e organizzato dal livello regionale, ma realizzato dal livello di Zona secondo un modello unitario nazionale, relativo ai contenuti, predisposto dalla Formazione capi. Campo di Formazione Metodologica (CFM) Rivolto ai soci adulti che hanno concluso il loro periodo di tirocinio. E un campo della durata di 5/7 giorni che propone agli educatori momenti di approfondimento sull intenzionalità educativa e di conoscenza, riflessione ed approfondimento degli strumenti metodologici propri di una specifica branca, oltre che di consolidamento delle proprie scelte di servizio. Oltre a questi eventi obbligatori per conseguire la nomina a capo scout, la Formazione Capi regionale organizza anche: Campo di aggiornamento metodologico (CAM) Rivolto ai soci adulti che intendono prestare servizio in una branca diversa da quella del CFM. È un campo della durata di 3 giorni per approfondire gli strumenti metodologici propri di una specifica branca. È obbligatorio per quei capi che non hanno ancora completato l iter di formazione e cambiano la branca dove prestano servizio. Campo Capi Gruppo Rivolto specificatamente ai Capi Gruppo per favorire la formazione al ruolo. È un campo di 3 giorni organizzato dalla Formazione capi regionale ed inserito in un percorso di formazione al e nel ruolo strutturato in tre distinte occasioni. Per migliorare il coordinamento e il contenuto di questi eventi di formazione regionali sono stati realizzati specifici incontri con i capi campo, che sono i responsabili degli eventi. Questi incontri sono il luogo per individuare strategie efficaci, sciogliere nodi problematici ed esplorare nuove piste. È un primo momento di analisi e confronto circa le emergenze educative cui la formazione dei capi è chiamata a dare risposte, attraverso il supporto ai capi. [28]

29 14% 1 nessuna formazione 15% 2 CFT 20% 3 CFM 9% 4 CFA 42% 5 Brevetto Livello Formazione Capi Eventi di formazione svolti nel Lazio Evento Allievi Totali Allievi Lazio Allievi fuori regione 9 CFT CFM L/C CFM E/G CFM RS CAM L/C Annullato per carenza di iscritti 1 CAM E/G CAM R/S CCG CAEX Annullato per carenza di iscritti [29]

30 Oltre gli eventi di formazione istituzionali, sono stati proposti Laboratori di formazione permanente. Questi incontri, basati essenzialmente sul confronto tra capi, hanno lo scopo di approfondire, condividere e trovare risposte su quesiti metodologici e sulle difficoltà nell uso degli strumenti del metodo che i capi incontrano nel loro servizio quotidiano. È stato proposto anche un campo di spiritualità biblica a supporto della vita di Fede dei capi. Oltre gli eventi di formazione istituzionali, sono stati proposti Laboratori di formazione permanente per capi e per quadri: Amare e Aiutare..." i due verbi più belli" Competenza: brevetti fantastici come conquistarli in collaborazione con la Branca E/G La catechesi narrativa La Parlata Nuova: una relazione d'amore in collaborazione con la Branca L/C Attività a tema: il gioco della democrazia Questi incontri, basati essenzialmente sul confronto tra capi, hanno lo scopo di approfondire, condividere e trovare risposte su quesiti metodologici e sulle difficoltà nell uso degli strumenti del metodo che i capi incontrano nel loro servizio quotidiano. Sono stati organizzati anche due eventi nell ambito della formazione dei formatori. In particolare: RTT (Regional Training Team) Evento start per aiuti Questi incontri hanno avuto l obiettivo di creare le condizioni per una crescita e una formazione permanente del ruolo di capi che svolgono servizio nella Fo.Ca. RTT (Regional Training Team) È un incontro rivolto a tutti i formatori inseriti nella lista formatori ed è svolto in collaborazione con il livello nazionale. Ha lo scopo di: rispondere alle esigenze formative locali preparare i formatori ai temi dell NTT momento di confronto e approfondimento su tematiche scaturite dall NTT o comunque dalla riflessione sulla formazione in Associazione, con particolare attenzione alle problematiche locali funzionali al percorso comune della Rete Formatori, perché momento di avvicinamento ai temi della riflessione trattata nell NTT che precedono Evento start per aiuti L evento start per aiuti è il momento di accoglienza e di prima formazione per coloro che stanno muovendo i loro primi passi nel servizio da Formatore. Si concentra soprattutto sul presentare le responsabilità derivanti dal ruolo e fornire gli elementi base del mandato e del patto che si crea tra l Associazione e il Formatore. È un evento organizzato dalla Formazione [30]

31 capi regionale o di Area, di concerto tra gli Incaricati regionali di riferimento, con cadenza almeno biennale, in base ai numeri dei potenziali partecipanti. Obiettivi e contenuti: 1. la Rete formatori e il mandato specifico; a. presentazione e condivisione della logica e delle dinamiche della formazione in Associazione; b. il ruolo dell aiuto; 2. la comprensione del ruolo del Formatore e dei compiti a cui è chiamato; a. differenza tra capo e Formatore; b. approfondimento delle dinamiche di apprendimento degli adulti; 3. l acquisizione di competenze di gestione di singole parti di un evento formativo; a. le chiacchierate e la proposta di esperienze formative; b. gli strumenti e le tecniche formative rivolte ad adulti; 4. il bilancio delle competenze del Formatore e la presentazione dell offerta della Rete Formatori. a. la proposta di formazione al e nel ruolo a sostegno alla progettazione personale; b. fare diagnosi delle proprie competenze e dei propri bisogni formativi. Area metodo L Area metodo è luogo di elaborazione e approfondimento di tematiche pedagogiche trasversali alle tre branche, al fine di far emergere le istanze nuove e urgenti in relazione alla ricchezza della proposta educativa scout. Coordina e armonizza le attività di branche e settori; cura, in collaborazione con la formazione capi, la diffusione della riflessione pedagogica e metodologica negli eventi di formazione capi contribuendo a definire obiettivi, modalità di monitoraggio e verifica della qualità della formazione al metodo; individua i capi campo degli eventi per soci adulti e giovani organizzati dalle branche e degli eventi per soci giovani organizzati dai settori. L Area metodo è formata dagli incaricati al coordinamento metodologico, dagli incaricati regionali alle branche, dagli incaricati ai settori ed eventualmente si riunisce in forma allargata agli incaricati alle zone e ai capi campo degli eventi per ragazzi. Quest anno l area metodo si è incontrata 4 volte iniziando la riflessione sugli ambienti educativi proposti dal metodo scout e lavorando sempre più alla collaborazione e sinergia tra branche e settori nei percorsi e nelle attività proposte a livello regionale con un attenzione particolare agli eventi per ragazzi e al supporto alle zone. Branche La Pattuglia regionale L/C è composta da capi provenienti da molte Zone della regione. L organizzazione e la cura della Branca L/C è affidata agli incaricati regionali che si avvalgono della pattuglia per svolgere tale compito. Gli incaricati alle branche di zona, capi di esperienza della branca e altri capi che mettono a disposizione della pattuglia il loro servizio collaborano e sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di eventi per capi e ragazzi. [31]

32 Durante quest anno la branca si è concentrata principalmente su: riflessione metodologica sul momento della competenza in Branca L/C; Analisi e monitoraggio sulla Spiritualità in Branco/Cerchio; campetti Piccole Orme; laboratorio per Capi su la Relazione Capo Ragazzo La Parlata Nuova ; laboratorio su l attività a tema. La Rete Bosco, finalizzata alla conoscenza reciproca dei Cerchi nella regione e alla condivisione delle applicazioni metodologiche, ha lavorato sul simbolismo in Cerchio. Gli incaricati alla Branca Regionale hanno curato la formazione dei membri della "nuova" Pattuglia ai fini di consolidarla e di condividere finalità progettuali e riflessioni metodologiche; inoltre si sono dedicati nella formazione degli Incaricati alla Branca di Zona sul loro ruolo come quadro associativo e con loro hanno intrapreso un percorso di avvicinamento al convegno regionale sul tema degli ambienti educativi e sulla SNI (strategie nazionali di intervento) Educare al Sogno. Nell ottica di questo percorso, si inserisce il seminario sull Ambiente Fantastico preparato dalla Pattuglia Regionale per gli incaricati alla Branca di Zona e capi invitati dalle zone stesse. L organizzazione e la cura della Branca E/G è affidata agli Incaricati regionali che si avvalgono della collaborazione della Pattuglia regionale di Branca E/G e degli IABZ; in alcuni eventi (sia per i ragazzi che per i capi) possono essere coinvolti oltre ai membri di Pattuglia e agli IABZ, capi con specifiche competenze. La Pattuglia Regionale E/G è composta da capi provenienti da diverse Zone della Regione. I membri sono scelti dagli Incaricati regionali sentito il Comitato di Zona. Gli Incaricati regionali collaborano con la Fo.Ca. per gli eventi di formazione che riguardano la branca (es. CAM, CFM, laboratori, etc.); con l aiuto della pattuglia, degli Iabz e di capi formatori della Branca E/G hanno lavorato a un percorso di recepimento delle recenti modifiche al regolamento metodologico per la parte di Branca EG che ha coinvolto la Fo.Ca. e le Zone attraverso il contributo degli IABZ. La Pattuglia regionale R/S é composta da capi provenienti da diverse zone della regione individuati dagli incaricati regionali al fine di una più efficace progettazione ed una migliore realizzazione delle proposte per i ragazzi e per i capi che svolgono il loro servizio in Branca. Di volta in volta e valutando le specificità degli obiettivi da raggiungere, la Pattuglia R/S si coordina con gli Incaricati alla Branca R/S delle singole Zone (se per esempio vuole raggiungere tutti i capi e rivolgere, per loro tramite, una proposta a tutti i ragazzi della regione) e/o con gli Incaricati ai Settori (se vuole che la [32]

33 proposta si avvalga di una particolare sensibilità/competenza e offra un particolare punto di vista) e/o con la Formazione Capi (se la proposta volge a sottolineare un particolare aspetto del metodo o a rilanciare uno strumento di Branca). L'anno è stato caratterizzato dall' approfondimento con gli IABZ e la pattuglia del significato educativo degli ambienti educativi tipici della branca R/S ossia :"strada", "comunità" e "servizio". Tale approfondimento è culminato in un incontro con gli IABZ ed i capi interessati con l'obiettivo di fare sintesi e tracciare un possibile percorso di avvicinamento al convegno sugli ambienti educativi programmato per il Eventi per Capi e per Ragazzi Per quanto riguarda le attività rivolte ai bambini abbiamo organizzato e svolto i campetti Piccole Orme, un'esperienza di progressione personale rivolta a lupetti e coccinelle che stanno vivendo il momento della Responsabilità e che abbiano bisogno di sperimentarsi in un contesto differente al proprio branco/cerchio. Questi campi della durata di 3/4 giorni stimolano i bambini a mettersi in gioco in un ambiente nuovo e ricco di opportunità, a conoscere nuovi "fratellini e sorelline", ad acquisire delle piccole competenze da riportare nella propria unità e a vivere esperienze significative per la propria crescita. Gli obiettivi principali delle PO sono: stimolare autonomia e responsabilità dei bambini che vi partecipano. La formazione dei capi che hanno organizzano gli eventi Piccole Orme è stata svolta con un incontro formativo plenario: i capi che parteciparono all incontro hanno vissuto un momento di formazione ad hoc in merito alla loro esperienza di capi nelle Piccole Orme. Per la preparazione della riunione plenaria sono stati coinvolti i capi campo; l obiettivo della riunione era incentrato sul fare emergere un nuovo orizzonte per le PO della regione, focalizzato nell osare, declinato nel far vivere ai bambini/e delle esperienze sfidanti che li portassero a conoscersi in nuovo ruolo. La grande novità è stata la sperimentazione di due Piccole Orme dedicate esclusivamente una ai bambini di terzo anno di unità triennali e una ai bambini/e di quarto anno di unità quadriennali. La verifica di ogni singolo campo PO è stata condivisa, con la duplice finalità di analizzare da una parte le modalità di attuazione degli obiettivi dei campi e dall altra di fare una lettura dei bambini di 11/12 anni per poter tracciare assieme nuove piste da percorrere. Anche la verifica di ogni singolo campo PO è stata condivisa, con la duplice finalità di analizzare da una parte le modalità di attuazione degli obiettivi dei campi e dall altra di fare una lettura dei bambini di 11/12 anni per poter tracciare assieme nuove piste da percorrere. [33]

34 Campi per Capi Squadriglia I Campi per Capi Squadriglia sono campi di tre giorni rivolti ai ragazzi che guidano le Squadriglie. Esistono due tipi di Campi per Capi Squadriglia: quelli per Capi Squadriglia di ultimo anno e quelli per Capi squadriglia penultimo anno. Hanno lo scopo di far vivere loro un esperienza di confronto che li possa aiutare a comprendere il proprio ruolo fornendo, nello stile della Branca, dei sussidi utili per vivere con maggiore consapevolezza e motivazione il loro incarico. La dimensione regionale dell'evento permette a questi ragazzi di condividere la propria esperienza con altri ragazzi provenienti da realtà molto diverse e distanti. Campi di Specialità I Campi di Specialità sono eventi regionali di due giorni che hanno lo scopo di fornire occasioni di conoscenza e di approfondimento di singole Specialità ai ragazzi che sono all inizio della loro esperienza in Reparto (primo e secondo anno di Reparto, tappa della scoperta). Per valorizzare sempre di più il protagonismo dei ragazzi, la Regione Lazio punta nella preparazione dei Campi ad un forte coinvolgimento dei Maestri di Specialità, ovvero di ragazzi che hanno già conquistato la Specialità o il brevetto di competenza. Specialità di Squadriglia Il percorso delle Specialità di Squadriglia è un percorso, rivolto a tutte le Squadriglie della Regione, che consiste nel realizzare due imprese e una missione nell arco dell anno scout. La Squadriglia può scegliere nell ambito di 12 competenze, che caratterizzeranno il proprio percorso. Una Squadriglia che ha già conquistato la Specialità l anno precedente può scegliere di rinnovare la Specialità realizzando una sola impresa che sia però particolarmente sfidante. L uscita delle Specialità di Squadriglia è un evento regionale rivolto a tutte le Squadriglie del Lazio che hanno conquistato o rinnovato la Specialità di Squadriglia; ad ogni Squadriglia viene consegnato il Guidoncino verde, recante il nome della Specialità conquistata. Attraverso l evento, le Squadriglie vivono un esperienza di confronto che le aiuterà a trovare nuove idee per lanciarsi con il nuovo anno nella conquista di una nuova Specialità. [34]

35 ROSS Ai Rover e alle Scolte che sono al secondo/terzo anno di Clan la nostra regione offre la ROSS (Route di Orientamento alla Scelta di Servizio), evento mirato al discernimento in vista della scelta di servizio che gli RS si accingono a compiere al termine del loro percorso educativo. Nell anno sono state offerte tre ROSS: nei mesi di novembre, marzo e aprile con una media di 25 ragazzi per ogni Route. Route dei partenti La pattuglia R/S, fra gli eventi a partecipazione individuale, ha inoltre proposto 3 Route dei Partenti che hanno avuto anch esse una partecipazione di circa 20 ragazzi per ogni Route. Si sono svolte nei mesi di marzo ed aprile e hanno coinvolto le zone in termini di composizione degli staff e di collaborazione logistica. Route dello Spirito A seguito della verifica effettuata a proposito degli EPPPI sulla competenza "innamorarsi" è stata proposta un'occasione di incontro sulla "strada" agli R/S interessati ad un confronto adulto sulla spiritualità del roverismo e sulla Parola EPPPI "innamorarsi Sono stati effettuati 7 incontri sulla competenza "innamorarsi" con l'obiettivo di far confrontare gli R/S sulla competenza intesa come "saper fare per donare". Uno di questi incontri è stato realizzato con il supporto del settore nautico ed uno con il settore foulard bianchi. Settori Settore nautico Il compito del settore Nautico è quello di promuovere l ambiente acqua come ambiente educativo al pari dell ambiente bosco e dell ambiente città. Interessante per noi è stato notare un cambio di direzione di squadriglie non nautiche che si sono cimentate nella conquista di specialità nautiche o che hanno inserito nel loro progetto di specialità di sq. una impresa svolta in ambiente acqua. Il lavoro di quest anno è stata una collaborazione più diretta con le branche e i nostri obbiettivi sono diretti all ascolto delle esigenze educative attuali e studiare insieme un piano d azione, collaborando con le pattuglie. Le iniziative proposte nell anno sono state: Corso Gabbieri su Bracciano. A livello nazionale si sta studiando la figura del gabbiere trovando la sua definizione nella branca R/S. Il corso ha avuto luogo in tutte le date a calendario e trovando sempre molto entusiasmo da parte dei [35]

36 ragazzi verso questo corso che ha potuto iniziare a dare quelle competenze per poter offrire un buon servizio. Quest anno l evento per la branca R/S Uomini di Mare si è tenuto su Bracciano, proponendo ai ragazzi della branca R/S dei gruppi con unità nautica, una traversata del lago a bordo di imbarcazioni a vela. Questa esperienza gli ha permesso di sperimentare la strada/rotta in maniera autonoma, di mettere in pratica le loro competenze e di relazionarsi con R/S di altri gruppi del settore. Abbiamo accolto la richiesta della branca regionale R/S di svolgere l Epppi Come un Equipaggio rivolto alla branca R/S. Evento che mira a far vivere la dimensione comunitaria propria della branca, in ambiente acqua. L evento ha avuto un ottima risposta e ricaduta a livello educativo. Quest anno il settore è stato impegnato nell evento Salpa L Ancora aperto a tutte le squadriglie della regione. Questo evento ha avuto una risposta positiva accogliendo circa 10 squadriglie non nautiche che si sono cimentate in botteghe pensate e gestite dalle squadriglie nautiche spaziando dal pratico al teorico. L evento è stato accolto positivamente dai ragazzi e dai capi, questo porta il settore a voler aprire sempre più quest evento, per quanto i numeri diventano impegnativi, alle squadriglie non nautiche. Come ogni anno si è svolto anche quest anno l Asilo dei Capitani, luogo di incontro per tutti i capi del settore nautico. Questi incontri si svolgono in due date, ad inizio anno e a fine anno al fine di organizzare e verificare l anno passato e l anno in corso. Quest anno è stata introdotta anche una parte formativa perché crediamo che una continua formazione sia fondamentale per il servizio ai ragazzi e anche perché alcuni tecnici non fanno servizio con i ragazzi. Collaborazione con le branche Supporto nelle missioni di squadriglia. Partecipazione ai campetti di specialità. Collaborazione con i campi di formazione per capi nello specifico con missioni o attività richiesta Settore Protezione Civile Il lavoro su contenuti e coordinamento di pattuglia è avvenuto attraverso riunioni periodiche in sede regionale, per ascoltare la voce delle zone, analizzare la situazione regionale e lavorare su contenuti e sinergie tra i vari livelli. La partecipazione ai Consigli Regionali ci ha permesso di proseguire il lavoro di individuazione/sensibilizzazione al ruolo di incaricato PC di zona, per poter coprire tutto il territorio regionale e poter rispondere alle reali esigenze di branche/zone/regione. [36]

37 Contribuiti e collaborazioni realizzati in zona/regione/nazionale: - Campi per Capi Squadriglia (organizzata simulazione di evacuazione e sicurezza in attività). - Collaborazione ai campi di specialità. - Collaborazione con il settore specializzazioni e Settore Nautico (Base Bracciano) per la realizzazione del campo di competenza pronto intervento per la Branca EG (giugno) e per lo stage per Capi (dicembre). Tematiche affrontate: Blsd e primo soccorso/antincendio/comunicazione in emergenza/ambiente acqua in sicurezza e Pioneristica sicura. Il tutto in un ottica di prevenzione, competenza e sicurezza. - "responsabilità giuridica del capo" interventi nelle comunità capi che ne hanno fatto richiesta. - Campo per Capi Gruppo - intervento la Responsabilità giuridica del Capo e Rischio consentito" - Iniziata con CRI giovani di Roma e provincia la stesura di un protocollo di intesa formativo ed esperienziale per future collaborazioni tra i giovani scout e giovani CRI. - Partecipazione CFM R/S, con intervento su "Camminare in sicurezza" - Intervento nella preparazione dei i capi-campo piccole orme Settore comunicazione Il Settore Comunicazione dell AGESCI Lazio mantiene l obiettivo di consolidare la cultura della comunicazione tra i capi, i Quadri e i ragazzi dell Associazione a livello territoriale, attraverso la cultura del bello, l impegno nella cura delle cose che si propongono. Attraverso questi valori si impegna a promuovere lo scautismo sul territorio, anche verso l esterno, mettendo al centro il protagonismo dei ragazzi. La pattuglia si compone di competenze diverse quali grafica, fotografia, giornalismo, marketing e comunicazione di impresa grazie al servizio di 4 capi. Anche quest anno i 5 obiettivi su cui ha operato il Settore sono stati: Comunicazione istituzionale Coinvolgimento Partecipazione Rete Promozione Le principali attività in cui è stato coinvolto il Settore nel 2017/2018 sono state: [37]

38 Evento comunità capi, comunità in cammino 18 marzo: Realizzazione logo e immagine coordinata, materiali di comunicazione e promozione dell evento, materiali per le attività, supporto per la promozione dei contenuti, supporto per il coordinamento dei gruppi di lavoro. Coinvolgimento per suscitare interesse e richiamare i Capi alla partecipazione; coordinamento per realizzazione supporti alla comunicazione: impaginazione programma, locandina e realizzazione gadget. Rilancio rivista AZIMUT Coinvolgimento capi per la costituzione di una nuova redazione. Richiesta preventivi e scelta fornitore per rinnovamento della veste grafica. Affiancamento alla caporedattrice per proposta - e successiva attuazione - piano editoriale condiviso con il comitato regionale. Supporto contenutistico e logistico per il completamento dei 4 numeri previsti nel periodo. Coordinamento e gestione dei canali istituzionali di comunicazione interna e promozione verso l esterno: sito internet canali social: facebook, twitter, instagram Avviata l attività di coordinamento con incaricati di zona alla comunicazione e al territorio finalizzata alla diffusione delle buone pratiche, al coordinamento dell immagine nel suo insieme. Settore Foulard Bianchi COSA ABBIAMO FATTO: il Settore Foulard Bianchi si è dedicato al servizio ai giovani e agli ammalati con lo spirito della realizzazione del messaggio di Lourdes COSA ABBIAMO PROPOSTO: attività settimanali di servizio con i disabili nelle strutture socio-riabilitative, le case famiglie e l'incontro con gli amici in difficoltà che vivono soli a Roma e nella regione Lazio. [38]

39 A CHI SIAMO RIVOLTI? la nostra proposta è stata rivolta in particolare alle branche r/s ai noviziati e alle comunità capi. Abbiamo svolto il servizio in qualsiasi periodo dell anno, con uscite, pernottamenti e route di servizio. QUALI SONO STATE LE FINALITA': allietare la permanenza delle persone disabili dove vivono offrire (durante gli incontri) ai ragazzi ed ai capi un opportunità per abbattere i preconcetti e le paure nei confronti di questo mondo alle volte nascosto. Settore Competenze Il Settore competenze ha il compito di promuovere e diffondere a livello regionale l uso e la conoscenza delle tecniche fondamentali dello scautismo, approfondendone le motivazioni pedagogiche e metodologiche in sintonia con le Branche e collaborare alla realizzazione di attività sul tema della competenza promosse dalle Branche. Le esperienze educative e formative offerte dai capi del Settore Competenze del Lazio sono state, in continuità con gli scorsi anni, tante e variegate e sono per loro natura sempre aperte alle iscrizioni di soci provenienti da tutte le altre regioni d'italia. n. 8 campi di competenza (per la branca EG): Sherpa, Mani abili (nelle dita l avventura ), Espressione (uno spettacolo di fuoco), Pioneristica (IX campo), Esplorazione/trappeur (un salto nell avventura) Esplorazione/nautica (un tuffo nell avventura) Pronto Intervento (missione di Salvataggio). Campismo- Pionieristica n. 1 EPPPI (per la Branca RS) : Robusta Y Sana Costituzione n. 3 Stage per Capi: Espressione (Tu chiamale se vuoi Espressioni) Pronto Intervento/BLSD (Estote Parati). MultiStage (tecniche, linguaggio del metodo) Il settore ha collaborato: con gli staff dei campi di Formazione Capi, realizzando missioni o attività specifiche richieste con la Branca E/G per i campi di specialità dove quest anno abbiamo avuto due capi area che sono anche capi campo del settore Competenze e diversi capi impegnati nelle varie specialità. [39]

40 Comunicazione istituzionale Il sito web istituzionale, è uno degli strumenti di comunicazione per l aggiornamento e la condivisione delle attività in programma nella Regione. Viene costantemente aggiornato tramite la pubblicazione di contenuti appositi, a cura della Segreteria regionale, Incaricati di Branche e Settori. Viene dato spazio alle iniziative legate al territorio e all Associazione a livello nazionale. Presenza sui social network. Attraverso i Social network il Settore comunicazione ha raccontato e condiviso eventi regionali e di Zona dedicati a capi e ragazzi/e, rilanciando e condividendo comunicazioni istituzionale dal livello regionale e nazionale. Relazioni con i media. L'Agesci Lazio ha consolidato la sua relazione con i principali media locali e nazionali. Il fine ultimo non è stato quello di apparire sui giornali, ma di promuovere i valori dell Associazione attraverso il racconto delle azioni concrete compiute dai ragazzi sul territorio. In particolare ha avuto modo di collaborare con le redazioni tv delle emittenti nazionali TV2000 e Rai1 per la promozione dello scautismo nel territorio. 7. AREA ORGANIZZAZIONE Struttura operativa Segreteria Nell esercizio delle proprie funzioni l Agesci Lazio si avvale della collaborazione di due persone che gestiscono la segreteria regionale, aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: Lunedì e Martedì Mercoledì Giovedì e Venerdì Le persone che lavorano presso la nostra segreteria sono inquadrate regolarmente secondo il CCNL commercio e ne rispettiamo tutti i vincoli. Rapporti con la Cooperativa La Tenda Le Cooperative regionali fanno parte del sistema che comprende anche l Agesci e la Cooperativa Fiordaliso. Sono pertanto patrimonio dell Associazione e a livello regionale devono ricercare le occasioni per entrare in rete con i soci, al fine di mantenere uno sviluppo commerciale e fornire servizi ai propri soci. [40] Volontari AGESCI Lazio, come tutta l associazione, opera esclusivamente con volontari per tutti i ruoli educativi, formativi e dirigenziali. Alcuni capi hanno svolto ruoli particolari assunti o tramite nomina o tramite elezione:

41 9 membri del Comitato Regionale 6 incaricati di branca 8 incaricati ai settori 17 consiglieri generali I vari incaricati si sono avvalsi della collaborazione di pattuglie permanenti così composte: 12 la Branca L/C 9 per la Branca E/G 9 per la Branca R/S 6 per la staff Comunicazione 19 per il settore di Protezione Civile 6 per il settore dei Foulard Bianchi 11 per il settore Nautico Cambuse Critiche "Per noi consumare criticamente significa menti mai passive, ma esaminatrici della realtà, che comprendono la differenza tra spendere bene e spendere poco. Cambuse critiche è un progetto nato nell estate 2010 dall impegno del clan Roma 72 e ora fatto proprio da tutto il Gruppo per testimoniare l approfondimento svolto durante l anno sul consumo critico. Il progetto si prefigge l obiettivo di coordinare i Gruppi scout che vogliano aderire, come se fossero delle famiglie di un gruppo di acquisto solidale (GAS), che acquistano merce secondo criteri etici mettendo insieme la loro forza d acquisto. Concretamente consiste nell organizzazione di cambuse per i campi estivi attente all ambiente e al sociale. Anche quest anno abbiamo deciso di dare vita al progetto, con una scelta accurata dei prodotti e dei fornitori, da cui partire per far si che esso si sviluppi e che diventi qualcosa di insito nelle nostre coscienze, nelle nostre scelte e che possa essere un motore per un azione educativa nei confronti dei nostri ragazzi. Molti capi della nostra regione hanno colto questo messaggio e numerosi gruppi hanno partecipato, ognuno nei limiti delle proprie possibilità e nel rispetto delle proprie esigenze, con un ordine per il proprio Campo Estivo e di questo non possiamo che essere soddisfatti. Relazione Economica Il bilancio contabile descrive il movimento di denaro necessario al raggiungimento dei fini educativi dell Associazione. Al fine di rendere più agevole la lettura dei dati economici e la loro rispondenza alla mission dell associazione abbiamo pertanto differenziato l amministrazione ordinaria da quella straordinaria: la prima riferisce alle attività tipiche dell Associazione che si ripetono ogni anno, mentre la seconda si riferisce a movimenti economici eccezionali riferiti a specifici progetti. [41]

Programma regionale

Programma regionale Programma regionale 2017-2018 Approvato all Assemblea Regionale 12/11/2017 2 Indice PROGRAMMA REGIONALE 2017-2018... 5 STRATEGIE NAZIONALI DI INTERVENTO... 5 AZIONI PRIORITARIE DERIVANTI DAI PROGETTI DI

Dettagli

Progetto di zona

Progetto di zona rzm. rzf. Progetto di zona 2016-2019 1. Promuovere e curare la formazione e la crescita delle Comunità Capi Condividere le varie attività per individuare le buone prassi. Scambio delle attività di e di

Dettagli

AGESCI LAZIO Programma Regionale

AGESCI LAZIO Programma Regionale Programma 2016/2017 AGESCI LAZIO Programma Regionale 2016-2017 Il Buono, il Bello e il Vero dell essere Capo 1. AZIONI ISTITUZIONALI In quest area del programma abbiamo raggruppato le azioni che provengono

Dettagli

Programma regionale 2017/18. Azioni Prioritarie Regionali

Programma regionale 2017/18. Azioni Prioritarie Regionali Programma regionale 2017/18 Azioni Prioritarie Regionali il PERCORSO e gli «INGREDIENTI» Cremona, 15/01 DAI PROGETTI DI ZONA, PE => SNI 1) Fede, consapevolezza della scelta cristiana 2) Mantenimento dei

Dettagli

BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013

BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013 Regione Emilia Romagna Via Rainaldi, 2-40139 Bologna tel. +39 051 490065 - fax +39 051 540104 emiro.agesci.it - segreg@emiro.agesci.it BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013 Ecco le varie

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ASSEMBLEA DELLA ZONA COMO-LECCO-SONDRIO

REGOLAMENTO DELL ASSEMBLEA DELLA ZONA COMO-LECCO-SONDRIO REGOLAMENTO DELL ASSEMBLEA DELLA ZONA COMO-LECCO-SONDRIO PREMESSA La Zona scout Como Lecco Sondrio è l organo di coordinamento dei gruppi scout esistenti e operanti nell ambito territoriale delle province

Dettagli

BILANCIO di MISSIONE

BILANCIO di MISSIONE 1. INTRODUZIONE 2. NOTE METODOLOGICHE 3. IDENTITÀ 3.1 AGESCI E LA SUA MISSION 3.2 AGESCI LAZIO 3.3 LE ZONE E I GRUPPI SCOUT DEL LAZIO: 4. GLI STAKEHOLDER (PORTATORI DI INTERESSE) 5. LE STRUTTURE ASSOCIATIVE

Dettagli

Regolamento Agesci Formazione Capi

Regolamento Agesci Formazione Capi Regolamento Agesci Formazione Capi L adulto che ha fatto una scelta di servizio quale capo nell Associazione, a partire dall ingresso in Comunità Capi si inserisce in un itinerario di Formazione Permanente

Dettagli

Riunione genitori E/G 4 dicembre 2017

Riunione genitori E/G 4 dicembre 2017 Riunione genitori E/G 4 dicembre 2017 Benvenuti!!! Oggi vi presentiamo il metodo educativo che proponiamo ai vostri figli L obiettivo «Lo scopo dell'associazione è contribuire, secondo il principio dell'autoeducazione,

Dettagli

STATUTO. Il Patto associativo è il documento nel quale si riconoscono gli adulti che hanno scelto di svolgere un servizio educativo nell Associazione.

STATUTO. Il Patto associativo è il documento nel quale si riconoscono gli adulti che hanno scelto di svolgere un servizio educativo nell Associazione. STATUTO PRINCIPI Art. 1 - L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall unificazione dell AGI e dell ASCI, è una associazione giovanile educativa,

Dettagli

Programma regionale

Programma regionale Programma regionale 2018-2019 Approvato all Assemblea Regionale 11/11/2018 Indice PROGRAMMA REGIONALE 2018-2019... 3 SOSTEGNO ALLE ZONE... 3 STRATEGIE NAZIONALI DI INTERVENTO... 4 PROGRAMMA FOCA/BRANCHE

Dettagli

PROGRAMMA BRANCA EG 2016/2017

PROGRAMMA BRANCA EG 2016/2017 PROGRAMMA BRANCA EG 2016/2017 PROGRAMMA BRANCA EG 2016/2017 CAMPI DI SPECIALITA QUANDO CHI 13-14 maggio 2017 Ragazzi in cammino sulla tappa della scoperta PERCHE Offrire l occasione di vivere un momento

Dettagli

A S S O C I A Z I O N E G U I D E E S C O U T S C A T T O L I C I I T A L I A N I

A S S O C I A Z I O N E G U I D E E S C O U T S C A T T O L I C I I T A L I A N I A S S O C I A Z I O N E G U I D E E S C O U T S C A T T O L I C I I T A L I A N I INDICE CG 2016 Temi Commissioni Candidature CG di Nomina Agenda degli argomenti presentati TEMI PRINCIPALI - Percorsi deliberativi

Dettagli

GRUPPO SQUADRIGLIA ZONA SPECIALITA' RINNOVO RM 171 GUFI AURIGA NAUTICA RM 171 KOALA AURIGA GIORNALISMO RM 171 CAIMANI AURIGA ESPLORAZIONE RM 63

GRUPPO SQUADRIGLIA ZONA SPECIALITA' RINNOVO RM 171 GUFI AURIGA NAUTICA RM 171 KOALA AURIGA GIORNALISMO RM 171 CAIMANI AURIGA ESPLORAZIONE RM 63 RM 171 GUFI AURIGA NAUTICA RM 171 KOALA AURIGA GIORNALISMO RM 171 CAIMANI AURIGA ESPLORAZIONE RM 63 AIRONI AURIGA CAMPISMO RM 63 PINGUINI AURIGA OLYMPIA RM 63 SPARVIERI AURIGA CAMPISMO RM 63 TIGRI AURIGA

Dettagli

Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/2017 CLAN LA FENICE. Presentazione unità

Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/2017 CLAN LA FENICE. Presentazione unità Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/ CLAN LA FENICE Presentazione unità Dall inizio dell anno, il clan ha cercato di coinvolgere altri ragazzi/e (con la proposta di attività open esempio apertura

Dettagli

A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE POI LE TIENI IN TASCA

A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE POI LE TIENI IN TASCA ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI REGIONE CAMPANIA A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE POI LE TIENI IN TASCA PROGETTO REGIONALE 2011-2015 PREMESSA Il Progetto Regionale 2011 2015, approvato

Dettagli

COMMENTARIO STATUTO. Non sono state apportate modifiche

COMMENTARIO STATUTO. Non sono state apportate modifiche COMMENTARIO STATUTO STATUTO VECCHIO STATUTO ATTUALE (post CG 2005) COMMENTO alle modifiche apportate al testo dello Statuto dal Consiglio Generale 2005 PRINCIPI PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione

Dettagli

PROGETTO DI ZONA PASSO DEL PELLEGRINO

PROGETTO DI ZONA PASSO DEL PELLEGRINO PROGETTO DI ZONA PASSO DEL PELLEGRINO 2018-2022 Approvato in Assemblea di Zona 18 Marzo 2018 Introduzione A seguito della riorganizzazione delle Zone Agesci in Calabria, effettuata dal Consiglio Regionale,

Dettagli

Cantieri catechesi nazionali. Convegno metodologico la catechesi nelle unità

Cantieri catechesi nazionali. Convegno metodologico la catechesi nelle unità PROGRAMMA REGIONALE 2016/2017 LINEE PROPOSTE CATECHESI NELLE UNITA' con le relative specificità Cantieri catechesi nazionali Convegno metodologico la catechesi nelle unità L/C CONTENUTI EDUCATIVI E VALORIALI

Dettagli

Agesci Lombardia Assemblea Regionale 27 Novembre 2011 MOZIONI E RACCOMANDAZIONI

Agesci Lombardia Assemblea Regionale 27 Novembre 2011 MOZIONI E RACCOMANDAZIONI 1. BILANCIO SOCIALE Agesci Lombardia Assemblea Regionale 27 Novembre 2011 MOZIONI E ZIONI Raccomandazione BSOC1-RACC/11-2011 che nel capitolo eventi per ragazzi del bilancio sociale 2010-11 sono presenti

Dettagli

Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE Legge scout

Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE Legge scout STATUTO E REGOLAMENTI aggiornamenti del Consiglio generale 2005 CONSIGLIO GENERALE 2005 Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI),

Dettagli

AGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE

AGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE AGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE 2016-17 Approvato dal Consiglio Regionale del 23 ottobre 2016 1 Linee guida per l attuazione del Progetto regionale 2012-16 E un progetto da mantenere flessibile

Dettagli

Approvato Assemblea di Zona del 01/02/2013 (validità dall'anno scout 2012/2013 all'anno scout 2016/2017)

Approvato Assemblea di Zona del 01/02/2013 (validità dall'anno scout 2012/2013 all'anno scout 2016/2017) Si rileva aumento delle vecchie nuove dipendenze dei giovani adolescenti e necessità di conoscere meglio il nostro territorio in relazione alle problematiche giovanili Esistono difficoltà nel partecipare

Dettagli

STATUTO. aggiornamenti del Consiglio generale Statuto aggiornato al Consiglio Generale

STATUTO. aggiornamenti del Consiglio generale Statuto aggiornato al Consiglio Generale STATUTO aggiornamenti del Consiglio generale 2007 Statuto aggiornato al Consiglio Generale 2007 1 STATUTO PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani

Dettagli

Programma regionale

Programma regionale Consiglio Regionale Programma regionale 2018- Il percorso per la stesura delle Azioni Prioritarie ci ha permesso di ragionare e confrontarci su tanti temi e proposte la cui sintesi ci ha portato a definire

Dettagli

Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE Legge scout

Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE Legge scout STATUTO E REGOLAMENTI aggiornamenti del Consiglio generale 2005 CONSIGLIO GENERALE 2005 Statuto PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI),

Dettagli

Statuto Aggiornato al Consiglio generale 2016

Statuto Aggiornato al Consiglio generale 2016 Statuto Aggiornato al Consiglio generale 2016 Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEMBLEA REGIONALE CAPI AGESCI Piemonte (Testo approvato in data 02 Aprile 2017)

REGOLAMENTO ASSEMBLEA REGIONALE CAPI AGESCI Piemonte (Testo approvato in data 02 Aprile 2017) REGOLAMENTO ASSEMBLEA REGIONALE CAPI AGESCI Piemonte (Testo approvato in data 02 Aprile 2017) Art. 1 Composizione Le Assemblee regionali sono aperte alla presenza di tutti i Capi, gli Assistenti ecclesiastici

Dettagli

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA a) Regolamento del Servizio nazionale per la tutela dei minori b) Indicazioni per la costituzione dei servizi regionali/interdiocesani per la tutela dei minori (srtm/sitm)

Dettagli

Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali. Aprile 2014

Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali. Aprile 2014 Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali Aprile 2014 Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali Indice 1. Introduzione... 2 2. Linee Guida...3 Partecipanti...3 Caratteristiche del campo...3

Dettagli

Obiettivo ATTIVITA TEMPO

Obiettivo ATTIVITA TEMPO Sostenere le Co.Ca., affinché, nello scambio intergenerazionale, possano: impegnarsi a mantenere vivo il dialogo attorno ai valori e alle scelte che orientano la vita; costruire una rete di relazioni,

Dettagli

Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2

Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2 STATUTO Statuto - Caritas Diocesana di Firenze 2 ART. 1: NATURA La Caritas Diocesana dell Arcidiocesi é l'organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere e favorire l attuazione del precetto

Dettagli

STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2008 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2008 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2008 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall unificazione

Dettagli

STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2010 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2010 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO AGESCI AGGIORNATO AL CONSIGLIO GENERALE 2010 CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall unificazione

Dettagli

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anni scout

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anni scout AGESCI Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al 30.09.2016 Anni scout 20162018 30.09.2015 201516 30.09.2016 201617 201718 NR. SOCI NEL VENETO 24.032 24.000 24.443 24.000 24.000 PROSPETTO DI SINTESI

Dettagli

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anno scout e

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anno scout e AGESCI Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Anno scout 20172018 e 20182019 NR. SOCI NEL VENETO 24.000 24.589 24.000 24.589 24.589 PROSPETTO DI SINTESI PROSPETTO SINTETICO DELLE ENTRATE Tot. entrate

Dettagli

DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI

DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI DIOCESI DI LIVORNO STATUTO CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Natura Articolo 1 È costituita nella Diocesi di Livorno la Consulta Diocesana delle Aggregazioni laicali (CDAL), con sede in Livorno,

Dettagli

Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE 2008

Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE 2008 AGESCI aggiornato al Consiglio generale 2008 CONSIGLIO GENERALE 2008 Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi

Dettagli

7.1. Il parroco Il vicario parrocchiale

7.1. Il parroco Il vicario parrocchiale Parrocchia: SCHEDA 7 SERVITORI DELLA MISSIONE IN UNA COMUNITÀ RESPONSABILE 7 «Il cammino missionario della parrocchia è affidato alla responsabilità di tutta la comunità parrocchiale. La parrocchia non

Dettagli

La Competenza in Veneto IL PERCORSO

La Competenza in Veneto IL PERCORSO La Competenza in Veneto IL PERCORSO OSSERVAZIONE Dicembre 2015: Attività elaborata dalla regione e proposta da tutte le zone ai proprio capi reparto COSA: gioco di ruolo in una simulazione di impresa da

Dettagli

Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE 2011

Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI CONSIGLIO GENERALE 2011 Statuto AGESCI CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 L Associazione L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), costituitasi in Roma nel 1974 dall unificazione dell AGI e dell ASCI, è una

Dettagli

L Assemblea Regionale dell Emilia Romagna, riunita per delegati in data Aprile 2010 a Modena,

L Assemblea Regionale dell Emilia Romagna, riunita per delegati in data Aprile 2010 a Modena, Mozione n. 1 Legalità Condividendo le riflessioni della commissione sui progetti di educazione alla legalità, considerando l importanza del difficile compito di educare alla legalità impegna i Responsabili

Dettagli

Dal Sinodo dei giovani a percorsi possibili per le nostre comunità

Dal Sinodo dei giovani a percorsi possibili per le nostre comunità Dal Sinodo dei giovani a percorsi possibili per le nostre comunità 2010 2019 2015 2017/2018 2010 2016 2019 1 2 3 4 5 Educare alla vita buona del Vangelo Annuncio del Sinodo Esortazione apostolica Dieci

Dettagli

VERIFICA PROGETTO REGIONALE

VERIFICA PROGETTO REGIONALE VERIFICA PROGETTO REGIONALE 2011 2015 Note per la compilazione: per ciascuna domanda condividere in comunità capi il livello di percezione del cambiamento da assegnare (1 minimo > 5 massimo) riportando

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta

Dettagli

AREA TEMATICA CAPO lo scoutismo come sintesi di valori e tecniche per l educazione permanente nelle stagioni adulte della vita

AREA TEMATICA CAPO lo scoutismo come sintesi di valori e tecniche per l educazione permanente nelle stagioni adulte della vita Dal progetto di zona al programma di zona... AREA TEMATICA CAPO lo scoutismo come sintesi di valori e tecniche per l educazione permanente nelle stagioni adulte della vita Programma 2010-11 Programma 2011-12

Dettagli

Da Pietre Vive appunti sul servizio degli educatori e animatori di AC. A cura di Daniele La Rosa Donatella Falcone

Da Pietre Vive appunti sul servizio degli educatori e animatori di AC. A cura di Daniele La Rosa Donatella Falcone Da Pietre Vive appunti sul servizio degli educatori e animatori di AC A cura di Daniele La Rosa Donatella Falcone EDUCARE : il significato etimologico della parola EDUCAZIONE deriva dal latino e-ducere

Dettagli

PROGRAMMA di UNITA LO STAFF

PROGRAMMA di UNITA LO STAFF PROGRAMMA di UNITA 2011-2012 LO STAFF Andrea LIBERTINO Lorenzo SONAGLIA Introduzione Il Noviziato-Clan è attualmente composto da (circa) 11 ragazzi. Il numero esatto è ancora da definire visto che dopo

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO 2009-2012 STORIA DEI GRUPPI LAGO DI VARESE E VARESE 7 Alle origini: il gemellaggio delle comunità R/S Nel 2005 il clan del Gruppo Lago di Varese accoglie

Dettagli

Carta di Comunità ORSA MINORE. Comunità MASCI Rivoli 2

Carta di Comunità ORSA MINORE. Comunità MASCI Rivoli 2 Carta di Comunità ORSA MINORE Comunità MASCI Rivoli 2 INTRODUZIONE Nasce qui una piccola comunità Masci gemmata dalla Comunità Stella Polare: ci accomuna l amore per lo scoutismo e il vivere scout. Ciascuno

Dettagli

La famiglia va aiutata a recuperare il ruolo generativo dell educazione

La famiglia va aiutata a recuperare il ruolo generativo dell educazione La famiglia va aiutata a recuperare il ruolo generativo dell educazione Numerosa la partecipazione al Convegno diocesano dei catechisti che ha offerto una buona opportunità di studio, riflessione e confronto

Dettagli

Progetto Educativo di Gruppo

Progetto Educativo di Gruppo Progetto Educativo di Gruppo AGESCI Conegliano 1 Triennio 2015-2017 Dopo un attenta analisi d ambiente, scaturita anche dalla collaborazione con i genitori dei ragazzi, la Comunità Capi del Gruppo AGESCI

Dettagli

PROGRAMMA Costruire ponti: il nostro lavoro

PROGRAMMA Costruire ponti: il nostro lavoro VIVERE LA SPERANZA NELLA CITTÀ DEGLI UOMINI DA ADULTI CORAGGIOSI E GIUSTI PROGRAMMA 2015 2016 Costruire ponti: il nostro lavoro LO STILE GLI ORIZZONTI VERSO CUI ANDARE GLI OBIETTIVI ADULTI CORAGGIOSI VIVERE

Dettagli

VADEMECUM PROCEDURE CAMPI DI FORMAZIONE REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOUT

VADEMECUM PROCEDURE CAMPI DI FORMAZIONE REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOUT VADEMECUM PROCEDURE CAMPI DI FORMAZIONE REGIONE EMILIA ROMAGNA ANNO SCOUT 2013-2014 INDICE Gestione Formatori Regionali Gestione Eventi Regionali per Capi Questioni economiche e gestionali 1. Gestione

Dettagli

Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2

Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2 Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) macerata2@marche.agesci.it PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2 2016-2019 INTRODUZIONE Il progetto educativo è uno strumento per la comunità capi utile a produrre

Dettagli

GUIDE E SCOUTS d EUROPA CATTOLICI DELLA F EDERAZIONE DELLO S CAUTISMO E UROPEO Gruppo RONCADE 1 - San Giacomo

GUIDE E SCOUTS d EUROPA CATTOLICI DELLA F EDERAZIONE DELLO S CAUTISMO E UROPEO Gruppo RONCADE 1 - San Giacomo REGOLAMENTO DI GRUPPO del gruppo scout RONCADE 1 SAN GIACOMO Distretto TREVISO EST Il Consiglio del Gruppo Scout Roncade 1 - visti gli Articoli numero 28, 29, 30, 31 e 40 dello Statuto dell Associazione

Dettagli

Programma Regionale. Proposte per I anno 2018/19

Programma Regionale. Proposte per I anno 2018/19 Programma Regionale Proposte per I anno 2018/19 Proposte delle branche APR NUMERO 2 LAVORARE SULLO SCOUTING E SULLE FINALITA EDUCATIVE DELLA COMPETENZA Motivazione: Necessità di riscoprire il senso di

Dettagli

Dieci anni /2018. Educare alla vita buona del Vangelo. Annuncio del Sinodo. Esortazione apostolica. Convegno della Chiesa italiana a Firenze

Dieci anni /2018. Educare alla vita buona del Vangelo. Annuncio del Sinodo. Esortazione apostolica. Convegno della Chiesa italiana a Firenze 2010 2019 2015 2017/2018 2010 2016 2019 1 2 3 4 5 Educare alla vita buona del Vangelo Annuncio del Sinodo Esortazione apostolica Dieci anni Convegno della Chiesa italiana a Firenze Percorso sinodale 2010

Dettagli

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anni scout

AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Previsione Anni scout AGESCI - Comitato Regionale Veneto Rendicontazione al Anni scout 2015-2017 NR. SOCI NEL VENETO 23.887 23.800 24.032 24.000 24.000 PROSPETTO DI INTESI PROSPETTO SINTETICO DELLE ENTRATE Tot. entrate da censimenti

Dettagli

CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI

CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI CARITAS AMBROSIANA E ORGANISMI COLLEGATI La Caritas Ambrosiana, Ufficio all interno del Settore per la Missione e la Carità che opera nel quadro delle linee pastorali indicate dal Capitolo 4 del Sinodo

Dettagli

P.E.G. Scout, costruite ponti, non alzate muri né barriere Papa Francesco. Progetto Educativo di Gruppo

P.E.G. Scout, costruite ponti, non alzate muri né barriere Papa Francesco. Progetto Educativo di Gruppo P.E.G. Scout, costruite ponti, non alzate muri né barriere Progetto Educativo di Gruppo 2016-2019 Il Progetto Educativo è uno strumento di lavoro per rendere l azione educativa più mirata, continuativa

Dettagli

La scuola come Servizio Educativo. a cura del Servizio di Pastorale Scolastica della Diocesi di Milano

La scuola come Servizio Educativo. a cura del Servizio di Pastorale Scolastica della Diocesi di Milano La scuola come Servizio Educativo a cura del Servizio di Pastorale Scolastica della Diocesi di Milano P.E.I. e P.O.F. Conosciamoli meglio Il Progetto Educativo d Istituto (PEI) STRUMENTO INDISPENSABILE

Dettagli

PIANO STRATEGICO APEIRON

PIANO STRATEGICO APEIRON PIANO STRATEGICO APEIRON 2018-2021 Per fare la differenza, una vita alla volta, all infinito ITALIA APEIRON ONLUS +39 345 1864485 info@apeirononlus.it www.apeirononlus.it NEPAL APEIRON +977 4444596 info@apeironglobal.org

Dettagli

Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori STATUTO APPROVATO DAL CONGRESSO IL 9 DICEMBRE 2012

Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori STATUTO APPROVATO DAL CONGRESSO IL 9 DICEMBRE 2012 STATUTO APPROVATO DAL CONGRESSO IL 9 DICEMBRE 2012 Art. 1 Costituzione 1. È costituita l Associazione UCIIM, unione cattolica italiana di insegnanti, dirigenti, educatori e formatori del sistema educativo

Dettagli

Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani Gruppo AlzanoNembro. Progetto Educativo

Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani Gruppo AlzanoNembro. Progetto Educativo Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani Gruppo AlzanoNembro Progetto Educativo REV. 2017 Introduzione Cos è il Progetto Educativo Il progetto educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo

Dettagli

Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani REGIONE VENETO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI REGIONALI

Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani REGIONE VENETO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI REGIONALI Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani REGIONE VENETO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI REGIONALI Art. 1 - Finalità Il presente Regolamento definisce gli organismi regionali del M.A.S.C.I.

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA TRA ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E SCOUTS D EUROPA CATTOLICI DELLA FEDERAZIONE DELLO SCOUTISMO EUROPEO E LEGA NAVALE ITALIANA PROTOCOLLO DI INTESA tra ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E

Dettagli

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato

Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato Regolamento della Commissione Regionale di Pastorale Sociale, del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato Art. 1 Istituzione In data 28 ottobre 1985 è stata costituita dalla Conferenza Episcopale

Dettagli

TESTIMONIARE LA CARITÀ. sussidio per l animazione comunitaria in parrocchia

TESTIMONIARE LA CARITÀ. sussidio per l animazione comunitaria in parrocchia TESTIMONIARE LA CARITÀ sussidio per l animazione comunitaria in parrocchia 1 2 Caritas PARROCCHIE Parrocchia o zona 3 TESTIMONIARE LA CARITÀ sussidi per l animazione comunitaria delle parrocchie percorsi

Dettagli

Iscriversi e inviare il materiale è semplicissimo, basterà seguire tutti questi passaggi*:

Iscriversi e inviare il materiale è semplicissimo, basterà seguire tutti questi passaggi*: ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUT CATTOLICI ITALIANI Branca Esploratori/Guide Via O. Tupputi, 48-70126 Bari +39 080 5486101 http://egpuglia.wordpress.com/ egm@puglia.agesci.it egf@puglia.agesci.it 1 Iscriversi

Dettagli

RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO

RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO Gli organismi dell Istituto previsti sono i seguenti: dirigente scolastico e staff di direzione dell Istituto, collegio dei docenti, consigli di classe, dipartimenti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA ATTIVITA DI TIROCINIO FORMATIVO nella PROFESSIONE EDUCATIVA Il Corso di laurea in Scienze dell Educazione dell Università degli Studi di Perugia, si è prefisso l obiettivo di valorizzare e potenziare l

Dettagli

Regolamento nazionale Comunità delle Basi AGESCI

Regolamento nazionale Comunità delle Basi AGESCI Regolamento nazionale Comunità delle Basi AGESCI Il testo definitivo del Regolamento riportato di seguito è stato approvato dagli Incaricati nazionali all Organizzazione, ai sensi dell art.33 comma 5 del

Dettagli

REGOLAMENTO AGESCI aggiornato al Consiglio generale 2016

REGOLAMENTO AGESCI aggiornato al Consiglio generale 2016 aggiornato al Consiglio generale 2016 Regolamento AGESCI CAPO A - MEMBRI Art. 1 Membri dell Associazione I soci giovani sono distinti in: lupetti e coccinelle esploratori e guide rover e scolte I soci

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO AGESCI. "Quando la strada non c'è, inventala!" B.-P. ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO AGESCI. Quando la strada non c'è, inventala! B.-P. ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI AGESCI ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI Gruppo Desenzano 1 Via San Zeno Borgata, 1-25015 Desenzano d/g (BS) www.desenzano1.it - desenzano1@lombardia.agesci.it "Quando la strada non c'è, inventala!"

Dettagli

La Chiesa comunione. Il cammino del secondo anno del Sinodo diocesano

La Chiesa comunione. Il cammino del secondo anno del Sinodo diocesano La Chiesa comunione Il secondo Sinodo secondo Sinodo Dove stiamo andando? IL PERCORSO DEL SINODO DIOCESANO Il Sinodo non è un di più, da aggiungere alle varie attività pastorali, ma è una modalità straordinaria

Dettagli

AZIONI PRIORITARIE REGIONALI inizio Anno Scout Il percorso di definizione

AZIONI PRIORITARIE REGIONALI inizio Anno Scout Il percorso di definizione Consiglio Regionale AZIONI PRIORITARIE REGIONALI inizio Anno Scout 2018-2019 Il percorso di definizione Le Azioni Prioritarie sono il nuovo strumento che la Regione ha a disposizione per progettare i propri

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA ATTIVITA DI TIROCINIO FORMATIVO nella PROFESSIONE EDUCATIVA Il Corso di laurea in Scienze dell Educazione dell Università degli Studi di Perugia, si è prefisso l obiettivo di valorizzare e potenziare l

Dettagli

Consiglio Comunale dei Ragazzi

Consiglio Comunale dei Ragazzi Consiglio Comunale dei Ragazzi a scuola di cittadinanza Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 27/07/2018 INDICE 1. Introduzione 2. Scopo del progetto 3. Ambiti di azione 4. Istituzione

Dettagli

Regolamento AGESCI. Aggiornato al Consiglio Generale * * convocato con funzioni di delega cfr. moz. 14/2018

Regolamento AGESCI. Aggiornato al Consiglio Generale * * convocato con funzioni di delega cfr. moz. 14/2018 REGOLAMENTO STATUTO AGESCI Regolamento AGESCI Aggiornato al Consiglio Generale 2018 con modifiche al Consiglio nazionale* di giugno 2018 * * convocato con funzioni di delega cfr. moz. 14/2018 Regolamento

Dettagli

COMUNE DI BORGOMANERO

COMUNE DI BORGOMANERO COMUNE DI BORGOMANERO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI SOCIALI APPROVATO CON ATTO C.C. N. 4 DEL 26 FEBBRAIO 2001 Il presente Regolamento è entrato

Dettagli

Evento metodologico per Capi (Indaba)

Evento metodologico per Capi (Indaba) AGESCI FRIULI VENEZIA GIULIA FEDELI ALLA PROMESSA. PROIETTATI NEL MONDO CON CORAGGIO (3 anno progettuale) PROGRAMMA REGIONALE 2016-2017 Assemblea regionale autunnale. Cervignano, 12 novembre 2015 azioni

Dettagli

STATUTO. Costituzione

STATUTO. Costituzione STATUTO Costituzione Art. 1. In ottemperanza al decreto conciliare Christus Dominus n.27 e al motu proprio Ecclesiae Sancte n.16, a norma dei canoni 511-514 C.J.C., è costituito nella diocesi di Agrigento

Dettagli

Maschio e femmina li creò: l identità sessuale

Maschio e femmina li creò: l identità sessuale Maschio e femmina li creò: l identità sessuale a cura di Maria Grazia Privitera AGESCI Sicilia Centro studi e documentazione sullo scautismo in Sicilia Collana Formazione AGESCI Regione Sicilia Centro

Dettagli

PREMESSA. Il cammino di zona verso il convegno

PREMESSA. Il cammino di zona verso il convegno PROGETTO DI ZONA 2014 2018 PREMESSA Tutta la riflessione ha origine dal desiderio di essere sempre più una zona al servizio formativo dei capi e delle Comunità Capi, creando un profondo cambiamento culturale

Dettagli

Fe F de d S co c u o t u Scout di Fede

Fe F de d S co c u o t u Scout di Fede Fede Scout Scout di Fede Cosa c entra la Religione con lo Scoutismo? Non c è un lato religioso del Movimento. L insieme di esso è basato sulla religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

COMITATO Genitori ISTITUTO SCOLASTICO SUORE SACRAMENTINE

COMITATO Genitori ISTITUTO SCOLASTICO SUORE SACRAMENTINE COMITATO Genitori ISTITUTO SCOLASTICO SUORE SACRAMENTINE Cesano Maderno, 29 Settembre 2009 COMITATO GENITORI PREMESSA Alla chiusura dello scorso anno scolastico un gruppo di genitori si chiedeva cosa poter

Dettagli

PREMESSA Indicazioni Nazionali per il Curricolo Educazione dell identità, dell autonomia, della competenza cittadinanza

PREMESSA Indicazioni Nazionali per il Curricolo Educazione dell identità, dell autonomia, della competenza cittadinanza 1 Pagina1 PREMESSA La Scuola dell infanzia, come citano le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all

Dettagli

impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado Il progetto impariascuola promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE

REGOLAMENTO REGIONALE MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI SEGRETERIA REGIONALE BASILICATA PARCO BADEN POWELL POTENZA REGOLAMENTO REGIONALE Articolo 1 Finalità Il presente Regolamento definisce gli organismi regionali

Dettagli

GLI ORGANI COLLEGIALI

GLI ORGANI COLLEGIALI GLI ORGANI COLLEGIALI REGOLAMENTO D ISTITUTO IN MATERIA DI ORGANI COLLEGIALI In ottemperanza alla normativa vigente in materia di Organi Collegiali nella scuola paritaria, con particolare riferimento al

Dettagli

PROGETTO LA RETE DEL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO- PRIVATO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEL COMUNE DI VENEZIA. Piano delle attività

PROGETTO LA RETE DEL SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO- PRIVATO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEL COMUNE DI VENEZIA. Piano delle attività Direzione Sviluppo Organizzativo e Strumentale Settore Servizi Educativi ing. Silvia Grandese Progettazione Educativa dott.ssa Daniela Galvani Viale S. Marco, 154 30173 Mestre Tel. 041-2749537 Fax 041-2749528

Dettagli

STATUTO-REGOLAMENTO DEL COMITATO GENITORI SCUOLA PRIMARIA SAN GIOVANNI BOSCO MODENA

STATUTO-REGOLAMENTO DEL COMITATO GENITORI SCUOLA PRIMARIA SAN GIOVANNI BOSCO MODENA STATUTO-REGOLAMENTO DEL COMITATO GENITORI SCUOLA PRIMARIA SAN GIOVANNI BOSCO MODENA PREMESSA Il Comitato Genitori è un organo che consente la partecipazione attiva dei Genitori nella Scuola, al fine di

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali PROGETTO TAVOLO DELLA FRATERNITA POLITICA. La Sicilia non crescerà se non insieme

Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali PROGETTO TAVOLO DELLA FRATERNITA POLITICA. La Sicilia non crescerà se non insieme Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali PROGETTO TAVOLO DELLA FRATERNITA POLITICA La Sicilia non crescerà se non insieme FINI - CARATTERI - OBIETTIVI Il TAVOLO della Fraternità politica é un luogo

Dettagli