Parametro Valore Unità misura
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- Damiano Franceschi
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2 Parametro Valore Unità di misura Dimensione lotto m 2 Potenza elettrica lorda 16,8 MWe Potenza elettrica netta 14,0 MWe Producibilità media lorda annua 126 GWh/anno Tensione di rete 150 kv Potenza termica effettiva (a 20 C) 61,9 MWt Capacità nominale di combustione 13,1 15,5 (*) t/h Smaltimento annuo autorizzato (**) t (*) Funzione del PCI del combustibile (**) Recupero energetico da CDR e un max di t/anno di scarti vegetali e rifiuti della lavorazione del legno non trattati
3 Bacino provincia di FOGGIA produzione RSU ton/anno produzione FSC ton/anno produzione CDR ton/anno Attualmente la Provincia non è pronta con la produzione del CDR e viene approvvigionato da altre province pugliesi
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8 Combustore a letto fluido bollente Alta efficienza di combustione (temperatura, turbolenza, superficie di contatto, tempo di residenza, volano termico, ecc); Elevata stabilità di combustione; Elevata flessibilità nell utilizzo dei combustibili; Basse temperature di combustione; Miglior controllo della combustione e quindi minori emissioni.
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10 Trattamento dei fumi completamente a secco Il trattamento dei fumi inizia in camera di combustione (SNCR e dosaggio dolomite); Trattamento dei gas acidi (HCl, HF, SO2) con dosaggio di bicarbonato micronizzato con l ausilio di mulini; Dosaggio di carboni attivi per catturare eventuali diossine, furani e metalli pesanti; Abbattimento delle polveri con l ausilio di un filtro a maniche; DeNOx catalitico per ulteriore abbattimento degli NOx; Miscelazione in una torre di reazione;
11 Camera di combustione e generatore di vapore
12 Percorso dei fumi FUMI Silo di stoccaggio bicarbonato di sodio Box contenente n. 2 mulini per micronizzazione bicarbonato di sodio e relative soffianti per il trasporto nel reattore Linea di dosaggio A Linea di dosaggio B Il sistema viene regolato automaticamente dal sistema di supervisione, legge il valore di HCl a camino e dosa il bicarbonato necessario in funzione del set point impostato dall operatore
13 Due sistemi di misura certificati in backup caldo provvedono all analisi, alla misura e alla registrazione in continuo dei parametri di funzionamento dell impianto, Portata, Pressione e Temperatura dei fumi e dei seguenti composti: Monossido di carbonio come CO CO2 Ossidi di azoto come NO2 Tenore di Ossigeno nei fumi Biossido di zolfo come SO2 Carbonio organico totale (COT) Acido Cloridrico e Fluoridrico NH3 Polveri Umidità Si effettuano, secondo quanto previsto in autorizzazione, campionamenti discreti e analisi sui fumi per la valutazione per esempio del contenuto in: Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Metalli pesanti Diossine e Furani Cadmio e Tallio Mercurio L impianto è dotato di un campionatore in continuo delle diossine, PM 2,5 e PM 10
14 PROROGA 6 MESI ESERCIZIO COMMERCIALE ANNO 2015 ANALITA Limite Limite Limite Limite MEDIE MENSILI MISURATE % Media limite Semiorario Giornaliero Semiorario Giornaliero GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE anno giorno (*) CO [mg/nm 3 ] ,0 10,3 5,5 3,1 4,3 7,9 10,7 15,7 16,4 9,1 30% COT [mg/nm 3 ] ,1 0,6 0,6 0,4 0,4 0,4 0,6 0,7 0,7 0,6 6% HCl [mg/nm 3 ] ,1 4,7 5,3 4,4 3,6 4,1 2,8 3,7 4,1 4,1 51% NOx in NO2 [mg/nm 3 ] ,4 88,8 86,6 82,2 79,5 68,5 79,8 74,6 83,0 80,4 80% SO2 [mg/nm 3 ] ,2 2,6 4,1 3,0 1,1 4,1 6,1 5,2 4,8 3,7 9% HF [mg/nm 3 ] ,8 0,6 0,6 0,7 0,7 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 71% POLVERI [mg/nm 3 ] ,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,9 0,8 0,7 0,7 0,7 15% NH3 [mg/nm 3 ] ,7 1,7 2,4 1,4 0,6 0,4 1,7 2,5 2,4 1,6 33% NOTE (*) riferito al limite prescritto per l'esercizio commerciale Parametro ANNO 2015 MEDIE MENSILI MISURATE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE Media anno CO 2 [%] 8,3 8,1 8,1 8,1 8,1 8,3 8,3 8,1 8,2 8,2 O 2 [%] 9,6 9,1 9,1 9,8 9,7 9,4 10,0 9,3 9,5 9,5 H 2 O [%] 11,0 11,8 11,9 10,8 10,8 11,5 11,8 13,1 12,5 11,7 Temperatura Fumi [ C] 160,5 161,6 159,9 163,6 168,9 209,4 169,9 164,3 165,0 169,2 Temperatura P.C. [ C] 1066,9 1056,2 1152,2 1157,8 1130,4 1125,3 1081,1 1040,3 1045,1 1095,0 Pressione assoluta [mbar] 1017,0 1011,0 1017,0 1017,9 1016,7 1015,2 1013,2 1014,1 1015,4 1015,3 Portata [Nm 3 /h] , , , , , , , , , ,0
15 Monossido di Carbonio Ossidi di Azoto [mg/nm 3 ] CO [mg/nm³] Limite Giornaliero Limite semiorario [mg/nm 3 ] NOx [mg/nm³] Limite Giornaliero Limite semiorario Giorno Giorno Carbonio Organico Totale Anidride solforosa [mg/nm 3 ] COT [mg/nm³] Limite Giornaliero [mg/nm 3 ] SO2 [mg/nm³] Limite Giornaliero 5 Limite semiorario 50 Limite semiorario Giorno Giorno
16 Acido Cloridrico Polveri [mg/nm 3 ] HCL [mg/nm³] Limite Giornaliero Limite semiorario [mg/nm 3 ] Polveri [mg/nm³] Limite Giornaliero Limite semiorario Giorno Giorno Acido Fluoridrico Ammoniaca [mg/nm 3 ] 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0, HF [mg/nm³ Limite Giornaliero Limite semiorario [mg/nm 3 ] NH3 [mg/nm³] Limite Giornaliero Limite semiorario Giorno Giorno
17 I composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro. Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro "organico", cioè cloro legato a composti organici polimerici, ad esempio il PVC. La presenza di cloro e di metalli nel materiale di rifiuto pone le due principali condizioni per la formazione delle diossine. Affinché si formino, quindi, devono essere presenti tutte queste condizioni: Sostanze clorurate, di tipo prevalentemente organico metalli di transizione (Fe, Cu..) sostanze che forniscono idrogeno (materiali organici) comprese tra 200 e 500 C combustione in presenza di ossigeno in difetto
18 Il letto fluido bollente alimentando CDR ha bassissimi livelli di emissioni delle diossine in quanto le lavorazioni per la produzione del CDR garantiscono l eliminazione a monte di alcuni composti che risultano fortissimi catalizzatori nella formazione delle diossine (ad esempio il rame). Inoltre il letto fluido bollente permette una maggiore stabilità della combustione con minori sbalzi di temperatura all interno della camera di combustione. Il sistema di combustione permette di mantenere i prodotti della combustione ad almeno 850 C. In questo modo la molecola dei precursori della diossina viene aperta, spezzando alcuni dei legami. Con questa temperatura, mantenuta almeno per 2 secondi, il carbonio viene ossidato ed il cloro si separa sotto forma di acido cloridrico, che viene successivamente assorbito dai sistemi di abbattimento e depurazione fumi. Infine, quale ultima sicurezza, vengono utilizzati i Carboni Attivi che, come è noto, grazie alle loro caratteristiche, costituiscono il materiale principe per l assorbimento delle eventuali diossine residue.
19 Le temperature in camera di combustione sono mantenute sempre al di sopra degli 850 C (comprese fra 850 e 1050 C), con tempo di residenza dei fumi di almeno 3 secondi (> 2). In questo modo i precursori della diossina sono distrutti, il cloro si separa e diventa disponibile alla formazione di altri composti eliminabili sotto forma di sali. Se la temperatura dei fumi scende al di sotto degli 870 C il sistema di supervisione avvia i bruciatori ausiliari e al di sotto degli 850 C ferma il sistema di alimentazione del CDR Di seguito si riportano i risultati di misurazioni condotte durante dei controlli eseguiti sulle emissioni dell impianto da parte di laboratori certificati e dall ARPA Puglia. Come si legge, le emissioni di Diossine e Furani sono molto più basse di quanto previsto dai limiti di legge. COMPOSTO Laboratorio Emissioni Misurate Limite di legge Unità di misura % Rispetto al limite ARPA PUGLIA 0,0080 8,00% PCDD+PCDF 0,1 ng/nm 3 LABORATORIO CERTIFICATO (*) 0,0065 6,50% (*) Valore riferito alla media di 5 campionamenti
20 L impianto sfruttando la tecnologia del letto fluido bollente e il sistema di trattamento fumi descritto ha ottime performance sia ambientali che di produzione I valori di tutti gli inquinanti misurati in continuo e con i laboratori risultano ampiamente al di sotto dei limiti previsti in autorizzazione La produzione è sempre soddisfacente con un coefficiente di producibilità medio nell anno in corso del 95% che tiene conto del calo fisiologico nei mesi estivi dovuta alla difficoltà di condensazione La dotazione di impianti ausiliari per il trattamento delle acque permette il recupero totale delle acque meteoriche e di processo per la produzione di acqua industriale e demineralizzata riducendo al minimo l emungimento da pozzo e lo smaltimento di rifiuti liquidi
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