IMPIANTI SPORTIVI D.M. 18 Marzo 1996

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1 IMPIANTI SPORTIVI D.M. 18 Marzo 1996 NORME DI PREVENZIONE INCENDI MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it

2 NORMATIVA ANTINCENDIO DECRETO MINISTERIALE 18 MARZO 1996 Norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi DECRETO MINISTERIALE 6 GIUGNO 2005 Modifiche ed integrazioni al DM , recante norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it menù

3 CIRCOLARE N.18 MI.SA SA. Del D.M. in corso di pubblicazione sulla G.U., recante modifiche ed integrazioni al decreto del M.I Chiarimenti e primi indirizzi applicativi CIRCOLARE Min. Interno del D.M. 6 giugno 2005 modifiche ed integrazioni al decreto del M.I , recante norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi. Chiarimenti in merito all ambito di applicazione ed ai termini di adeguamento MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it menù

4 NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO MINISTERIALE 6 GIUGNO 2005 Alcune disposizioni devono applicarsi esclusivamente ad impianti sportivi con capienza superiore a spettatori REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SPORTIVI POLIFUNZIONALI SEPARAZIONE TRA ZONA SPETTATORI E ZONA ATTIVITA SPORTIVA (SUPERIORE A SPETTATORI) MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it menù

5 REALIZZAZIONE DI UNO SPAZIO DEDICATO AI SOSTENITORI DELLA SQUADRA OSPITE GESTIONE DELLA SICUREZZA ARTICOLATA IN: GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO GESTIONE DELL ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA GESTIONE DELL IMPIANTO SPORTIVO DI PERTINENZA DELLE SOCIETA UTILIZZATRICI Inoltre: MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it menù

6 COMPLESSO SPORTIVO MULTIFUNZIONALE (art. 2) con spazi e servizi ad uso del pubblico non strettamente funzionali all attività sportiva AREA DI SERVIZIO ESTERNA (art.2) con possibilità di usare, temporaneamente, aree pubbliche o aperte al pubblico AREA DI MASSIMA SICUREZZA e AREA RISERVATA (art.8 bis) destinate a ricevere unicamente i titolari di regolare titolo di accesso all impianto, senza interferire però con la funzionalità ed il dimensionamento delle vie di esodo MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE LATINA comando.latina@vigilfuoco.it menù

7 CAMPO DI APPLICAZIONE IL REQUISITO FONDAMENTALE E RAPPRESENTATO DALLA PRESENZA DI SPETTATORI DA 1 A 100 (ART NO CPI SI CPS) OLTRE 100 (SI CPI SI CPS) Quindi senza tribune o spazi per accogliere il pubblico nulla deve esser richiesto, dovrà comunque esser rispettato l articolo 20 del Decreto

8 DEROGHE Contrariamente alle altre attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, per gli impianti sportivi la deroga è concessa dal Prefetto sentita la Commissione Provinciale, tranne che per gli articoli nn 4, 8, 9, 15, 16, e 17afferenti la sicurezza antincendio

9 DEFINIZIONI AREA DI SERVIZIO ANNESSA: area di pertinenza dell'impianto o complesso sportivo recintata per controllarne gli accessi. (per impianti con oltre spettatori) AREA DI SERVIZIO ESTERNA: area pubblica o aperta al pubblico, che può essere annessa, anche temporaneamente, all'impianto o complesso sportivo mediante recinzione fissa o mobile. (per impianti con capienza tra 500 e spettatori) SPAZIO CALMO: luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito. Tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo ed avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi. (solo impianti al chiuso o dove eventuali barriere impediscono l esodo autonomo)

10 UBICAZIONE Fatto salvo quanto previsto dalle norme vigenti di prevenzione incendi per le specifiche attività, gli impianti al chiuso possono essere ubicati nel volume di altri edifici ove si svolgono attività di cui ai punti 64, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 91, 92, 94 e 95 del Decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio La separazione da tali attività deve essere realizzata con strutture REI 90; eventuali comunicazioni sono ammesse tramite filtri a prova di fumo di stesse caratteristiche di resistenza al fuoco. Nei complessi sportivi multifunzionali è consentita anche l'ubicazione delle attività di cui ai punti 64, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92 e 95 del decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, sia all'esterno del volume degli impianti che all'interno. In questo ultimo caso si applicano le condizioni stabilite ai precedenti commi oltre ad ulteriori prescrizioni.

11 CALCOLARE LA CAPIENZA OCCORRE SOMMARE I POSTI IN PIEDI CON QUELLI A SEDERE POSTI IN PIEDI POSSONO ESSERE PREVISTI NEGLI IMPIANTI AL CHIUSO FINO A 500 E IN QUELLI ALL APERTO FINO A (35 PERSONE OGNI 10 MQ) POSTI A SEDERE LO SVILUPPO LINEARE DELLE TRIBUNE AL NETTO DEI PERCORSI DI SMISTAMENTO DIVISO 0,48 M

12 VIE D USCITA LA NORMA PREVEDE CHE VENGANO REALIZZATE ALMENO 2 USCITE PER OGNI SETTORE. I SETTORI DEVONO AVERE CAPIENZA MASSIMA PARI A SPETTATORI PER IMPIANTI ALL APERTO E PER QUELLI AL CHIUSO. QUINDI AL DI SOTTO DI QUELLE CAPIENZE BASTEREBBERO 2 SOLE USCITE SE OPPORTUNAMENTE DIMENSIONATE. COSA SUCCEDE PERO SE L AUTORITA DI PUBBLICA SICUREZZA RICHIEDE LA SEPARAZIONE TRA SPETTATORI LOCALI E OSPITI? OCCORRERA RIVEDERE IL SISTEMA DELLE VIE D ESODO!!! QUINDI E IMPORTANTE, PER QUESTE ATTIVITA, CONFRONTARSI PRIMA IN SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ANCHE CON LA QUESTURA O CON IL LOCALE COMMISSARIATO.

13 ZONA SPETTATORI QUANTE USCITE??? La larghezza di ogni uscita e via d'uscita deve essere non inferiore a 2 moduli (1,20 m); la larghezza complessiva delle uscite deve essere dimensionata per una capacità di deflusso non superiore a 250 (1,20 m ogni 500 persone) per gli impianti all'aperto ed a 50 (1,20 m ogni 100 persone) per gli impianti al chiuso indipendentemente dalle quote; le vie d'uscita devono avere la stessa larghezza complessiva delle uscite dallo spazio riservato agli spettatori. Il numero di uscite dallo spazio riservato agli spettatori per ogni settore o per ogni impianto non suddiviso in settori non deve essere inferiore a 2.

14 ZONA ATTIVITA SPORTIVA QUANTE USCITE?? Il sistema di vie d'uscita e le uscite della zona di attività sportiva devono avere caratteristiche analoghe a quelle della zona riservata agli spettatori. Quindi se gli atleti non superano il numero di 150 almeno 2 uscite di sicurezza!!!

15 DISTRIBUZIONE INTERNA LE TRIBUNE DEVONO ESSER DOTATE DI PERCORSI DI SMISTAMENTO LARGHI ALMENO 1,2 M E DISTRIBUITI IN MANIERA TALE DA SERVIRE AL MASSIMO 20 POSTI PER FILA PER PARTE

16 MANIFESTAZIONI OCCASIONALI COSA A CCADE QUANDO DENTRO UN IMPIANTO SPORTIVO SI SVOLGONO MANIFESTAZIONI DIVERSE DA QUELLE SPORTIVE? 1) AFFOLLAMENTO 2) DISTRIBUZIONE DEGLI SPETTATORI 3) IMPIANTI QUINDI PER QUESTA TIPOLOGIA DI IMPIEGO DEGLI IMPIANTI E NECESSARIO PREDISPORRE SPECIFICO PROGETTO SIA PER VV.F CHE PER CPV

17 REAZIONE AL FUOCO VALGONO LE STESSE REGOLE DEI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO UNICA VARIANTE E QUELLA RELATIVA ALLE PAVIMENTAZIONI DELLE ZONE DOVE SI PRATICANO ATTIVITA SPORTIVE, PER LE QUALI NON E RICHIESTA ALCUNA CLASSIFICAZIONE IN QUANTO CONSIDERATE ALLA STESA STREGUA DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE.

18 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ATTENZIONE POICHE DEVE AVERE UN TEMPO DI INTERVENTO BREVE (0,5 S), NON PUO ESSERE ALIMENTATO DA GRUPPO ELETTROGENO SOLO BATTERIE AUTOALIMENTATE O GRUPPI DI CONTINUITA

19 I LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO SONO ANCHE LUOGHI DI LAVORO QUINDI????? OCCORRE PREDISPORRE TUTTI GLI ADEMPIMENTI PREVISTI DAL D.LGS. 81/08. QUALI??? TUTTI!!!! IN PARTICOLARE: ACCERTAMENTO IDONEITA ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO ALLEGATO X DELL ABROGANDO D.M

20 E POI???? NON ABBIAMO ANCORA FINITO!! 1)COMMISSIONE DI PUBBLICO SPETTACOLO 2) SQUADRA VIGILANZA ANTINCENDIO

21 COMMISSIONE PUBBLICO SPETTACOLO E ISTITUITA DAL TULPS, E UN ORGANO TECNICO COLLEGIALE IL CUI PARERE E OBBLIGATORIO MA NON VINCOLANTE PREFETTIZIA, PER LOCALI DI CAPIENZA SUPERIORE A POSTI PER CINEMA E TEATRI E SPETTACOLI VIAGGIANTI E PER GLI ALTRI COMUNALE, PER LE CAPIENZE INFERIORI SOLO PER GLI IMPIANTI SPORTIVI LA COMMISSIONE E INTEGRATA CON IL RAPPRESENTANTE DEL CONI ATTENZIONE: Per i locali e gli impianti con capienza complessiva pari o inferiore a 200 persone, le verifiche e gli accertamenti sono sostituiti, ferme restando le disposizioni sanitarie vigenti, da una relazione tecnica di un professionista iscritto nell'albo degli ingegneri o nell'albo dei geometri che attesta la rispondenza del locale o dell'impianto alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell'interno.

22 VIGILANZA ANTINCENDIO COSTITUITA DA UNITA VV.F. NEI CASI E NELLE CONSISTENZE PREVISTE DAL DECRETO 22 FEBBRAIO 1996 N 261, CHE NON PUO ESSER UTILIZZATA PER COLMARE CARENZE TECNICHE E NEANCHE PER SOSTITUIRE LA SQUADRA INTERNA PREVISTA DAL D.LGS. 81/08.

23 TEST SUL PERFETTO CONSULENTE ORA VI CHIEDO: IL VOSTRO LAVORO E' VERAMENTE CONCLUSO? AL VOSTRO COMMITTENTE DOVETE SOLO PRESENTARE LA FATTURA?

24 COME PREPARARE IL SOPRALLUOGO 1) AVETE CHIESTO LA DIREZIONE DEI LAVORI PER GLI ASPETTI ANTINCENDIO? 2) AVETE PIENA COSCIENZA E CONOSCENZA DEI MATERIALI IMPIEGATI? SOLO SE LA RISPOSTA ALLE DUE DOMANDE PRECEDENTI E' SI POTETE COMPILARE I SEGUENTI MODELLI!!

25 TEST SUL PERFETTO CONSULENTE ORA VI CHIEDO: IL VOSTRO LAVORO E' VERAMENTE CONCLUSO? AL VOSTRO COMMITTENTE DOVETE SOLO PRESENTARE LA FATTURA?

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