Comunicato n.215/dp/ds/ata San Vendemiano, 26 agosto OGGETTO: trasmissione ordini di servizio ed informazioni avvio a.s

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SAN VENDEMIANO PROVINCIA DI TREVISO Viale De Gasperi, 40 Tel. 0438/ Fax 0438/ C.F e mail: TVIC847001@istruzione.it - PEC: TVIC847001@pec.istruzione.it Ufficio del Dirigente scolastico Comunicato n.215/dp/ds/ata San Vendemiano, 26 agosto 2014 A tutto il personale dell I.C. OGGETTO: trasmissione ordini di servizio ed informazioni avvio a.s Si trasmettono in allegato gli ordini di servizio e le informazioni utili all avvio dell anno scolastico relative a: A. ORDINE DI SERVIZIO - adempimenti relativi alla sicurezza e al regolamento di disciplina, B. ORDINE DI SERVIZIO - genitori separati e diritto all informazione, C. codice disciplinare per i dipendenti delle scuole, D. Linee Guida 2008 per la tutela dei Diritti dei Minori, E. indicazioni circa il risparmio energetico.

2 Allegato A - Comunicato N.215/DP/DS San Vendemiano, 26 agosto 2014 Ai docenti dell Istituto OGGETTO: ORDINE DI SERVIZIO - adempimenti relativi alla sicurezza e al regolamento di disciplina. Vi ricordo che è d obbligo l inserimento in ogni attività scolastica di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza. Tale inserimento deve risultare dalle programmazioni di ogni classe sia di scuola primaria sia di scuola secondaria di 1 grado. Poiché nello Statuto degli studenti: DPR 249/1998 e DPR 235/2007 e nella nota 3602 del , art. 1, si afferma che: i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica, la responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto, nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità, ne consegue che in ogni classe si devono predisporre le attività di accoglienza degli studenti, la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità, attualmente in vigore.

3 Allegato B - Comunicato N.215/DP/DS San Vendemiano, 26 agosto 2014 Ai docenti dell Istituto OGGETTO: ORDINE DI SERVIZIO - genitori separati e diritto all informazione. Allo scopo di garantire correttezza e uniformità di comportamento, rinnovo il riferimento agli Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico emanati dalla Regione Veneto nel Decreto Regionale n del 9 dicembre 2008 e già inviate nei plessi col comunicato n. 46 del 16 ottobre Ricordo inoltre che: 1. la potestà dei genitori consiste nel potere-dovere di proteggere, istruire ed educare i figli (art. 30 Costituzione, art. 316 Codice Civile), 2. la potestà comune dei genitori non cessa al cessare del matrimonio (art. 317 e art. 155 Codice Civile), 3. separazione e divorzio non interrompono il diritto-dovere di educare i figli (sentenze Corte di Cassazione Sezione I n del e n del ), 4. l affidamento condiviso, ispirato al criterio dell interesse morale e materiale del minore, consacra il principio della bigenitorialità (Legge n. 54 dell ). Alla luce di quanto sopraesposto, DISPONGO che nei casi citati in oggetto Vi atteniate a quanto indicato negli orientamenti allegati alla presente. In particolare, i consueti colloqui scuola-famiglia per lo scambio di tutte le informazioni inerenti gli alunni, possono avvenire esclusivamente con chi esercita la patria potestà o, in subordine, con persona maggiorenne indicata -tramite delega scritta firmata- da chi esercita la potestà genitoriale e riportante gli estremi del documento di identità della persona delegata. Altrettanto dicasi per il documento di valutazione che verrà consegnato esclusivamente a chi esercita la potestà genitoriale o a persona delegata con le modalità sopraindicate. Rimanendo a Vs. disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo cordiali saluti.

4 Allegato C - Comunicato N.215/DP/DS/ATA San Vendemiano, 26 agosto 2014 A TUTTO IL PERSONALE ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN VENDEMIANO OGGETTO: codice disciplinare per i dipendenti delle scuole. In base alla normativa vigente 1 e facendo seguito al Decreto L.vo 150/2009 già inviato nei plessi, pur in assenza di un codice disciplinare specifico per il personale docente, si ricorda che ai docenti sono applicabili: 1. il codice di comportamento contenuto nell allegato 2 al CCNL, 2. il codice disciplinare art. 13 del CCNL 2003, così come modificato dal CCNL del gli artt. da 492 a 501 del Testo Unico D. Lvo 297/1994, 4. il D. L.vo 165/2001 così come modificato dal D. L.vo 150/2009, dalla L. 15/2009, dalla L. 190/2012 e dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato dal Consiglio dei Ministri l 8 marzo dell Istituto. Pertanto, si rinvia ai documenti sopraccitati già apposti all albo dott.ssa Loredana Buffoni 1 ART. 7. (SANZIONI DISCIPLINARI) Statuto dei lavoratori, Legge 20 maggio 1970, n. 300 LE NORME DISCIPLINARI RELATIVE ALLE SANZIONI, ALLE INFRAZIONI IN RELAZIONE ALLE QUALI CIASCUNA DI ESSE PUÒ ESSERE APPLICATA ED ALLE PROCEDURE DI CONTESTAZIONE DELLE STESSE, DEVONO ESSERE PORTATE A CONOSCENZA DEI LAVORATORI MEDIANTE AFFISSIONE IN LUOGO ACCESSIBILE A TUTTI. ESSE DEVONO APPLICARE QUANTO IN MATERIA È STABILITO DA ACCORDI E CONTRATTI DI LAVORO OVE ESISTANO.

5 Allegato D - Comunicato N.215/DP/DS San Vendemiano, 26 agosto 2014 A TUTTO IL PERSONALE dell Istituto OGGETTO: Linee Guida 2008 per la tutela dei Diritti dei Minori. Nel rinviarvi ad una attenta lettura delle Linee indicate a margine già inoltrate ai plessi e rintracciabili nel sito della Regione Veneto, di seguito sintetizzo gli aspetti salienti ai quali tutti gli operatori sono tenuti ad attenersi con scrupolose tempestività ed immediatezza precisando che, ai sensi degli articoli 361 e 362 del Codice di Procedura Penale, l omessa segnalazione/denuncia costituisce reato. I pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio devono denunciare all Autorità giudiziaria o ad un altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, la notizia di reato perseguibile d ufficio di cui siano venuti a conoscenza nell esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio (art. 331 C.P.P). L omissione costituisce reato (artt. 361 e 362 C.P.P.). Per notizia di reato si intende l esposizione degli elementi essenziali di un fatto, compreso il giorno dell acquisizione della notizia. Comprende inoltre, quand è possibile, le generalità e il domicilio della persona cui il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti (art. 332 C.P.P.). La decisione di denunciare un fatto costituente reato procedibile d ufficio deve essere assunta anche dal singolo operatore. Per segnalazione si intende una comunicazione finalizzata ad informare l Autorità giudiziaria di una situazione di rischio di pregiudizio o di pregiudizio. Con il termine pregiudizio si intende una condizione di particolare e grave disagio e disadattamento che può sfociare (rischio di pregiudizio) o è già sfociata (pregiudizio) in un danno effettivo alla salute psico-fisica del minore. Possono costituire situazione di pregiudizio la grave trascuratezza, lo stato di abbandono, il maltrattamento fisico, psicologico o sessuale ad opera di un familiare o di altri soggetti, la grave e persistente conflittualità tra i coniugi. Tra i principali reati contro la persona per i quali sussiste l obbligo di denuncia e più frequenti rientrano: lesioni personali, abbandono di minore, omissione di soccorso, prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico, sequestro di persona, perquisizione ed ispezione personali arbitrarie, violenza sessuale, atti sessuali con minore, corruzione di minore, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato (artt. 575, 578, 579, 580, 582, 584, 586, 588, 589, 590, 591, 593, 600, 601, 602, 605, 609, 610, 611, 613 C.P.P.). Tra i reati contro la famiglia vi sono: incesto, violazione degli obblighi di assistenza familiare, abuso dei mezzi di correzione e disciplina, maltrattamenti in famiglia (artt. 564, 566, 567, 568, 570, 571, 572 C.P.P.). (dott.ssa Loredana Buffoni)

6 Allegato E - Comunicato N.215/DP/DS/ATA San Vendemiano, 26 agosto 2014 A TUTTO IL PERSONALE dell Istituto OGGETTO: Indicazioni circa il risparmio energetico. Facendo riferimento alle diverse note emanate negli anni scorsi dal MIUR 2, invito tutto il personale scolastico -ognuno per il proprio ambito di competenza- a porre in essere le strategie più idonee a garantire in prima persona il risparmio energetico e a sensibilizzare gli alunni su tale argomento. A tal proposito Vi ricordo le 10 buone abitudini sul risparmio energetico e sull uso corretto delle risorse, con l invito ad inserirle nelle vostre programmazioni: 1. spegnere le luci quando non servono 2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici 3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l aria 4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola 5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre 6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria 7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne 8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni 9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni 10. utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto. 2 DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE, Direzione Generale per lo Studente, Nota 10 gennaio 2008, Prot. n. 179/P0

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