Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi

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1 Francesca Corradini Letizia Rossi Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi

2 INFORMAZIONE AI SERVIZI ASSENZA DI DISAGIO RICHIESTE IMPROPRIE VALUTAZIONE PRELIMINARE ASSENZA DI GRAVE PREGIUDIZIO PRESENZA DI DISAGIO PRESENZA DI GRAVE PREGIUDIZIO CONSENSO PROGETTO DI AIUTO ASSENZA DI CONSENSO SEGNALAZIONE

3 LA COMUNICAZIONE SCUOLA-SERVIZI: ESEMPIO DI BUONE PRASSI CHI COMUNICA? SERVIZIO SOCIALE > REFERENTI TERRITORIALI SCUOLA > FUNZIONI STRUMENTALI QUANDO SI COMUNICA? INCONTRI PERIODICI GENERALI MOMENTI SPECIFICI SU SINGOLE SITUAZIONI COME SI COMUNICA? ACCORDI INTERSERVIZI LA SCHEDA DI CONTATTO

4 SCHEMA DI UN ACCORDO SCUOLA- SERVIZI Il protocollo regola: - Quali informazioni sono oggetto di condivisione e confronto (situazioni con provvedimento/situazioni problematiche ma senza provvedimento) - Modalità e tempi della collaborazione tra scuola e servizi per lo scambio di informazioni: a) presenza di incontri periodici b) individuazione di referenti c) eventuale utilizzo di modulistica per i contatti d) ruolo consulenziale del servizio: - modalità di invio della famiglia ai servizi - modalità di segnalazione della situazioni di pregiudizio e) gestione delle emergenze

5 dovrebbe contenere: LA SCHEDA DI CONTATTO - I dati del minore solo in presenza del consenso informato dei genitori/tutori, altrimenti deve essere anonima - La descrizione del problema (quali aree di difficoltà sono state osservate) - Le azioni di aiuto già tentate dalla scuola - La condivisione dei contenuti con i genitori (se è presente o no) - Chi è il referente scolastico e le indicazioni per contattarlo - La firma del Dirigente scolastico

6 minore vittima di reato Confronto coi servizi senza informare la famiglia SEGNALAZIONE ALLA PROCURA Situazione problematica Riconoscimento problema Accettazione aiuto PROGETTO CONDIVISO EV. INVIO AI SERVIZI presenza di pregiudizio Confronto con la famiglia Non riconoscimento problema SEGNALAZIONE ALLA PROCURA Non accettazione aiuto SEGNALAZIONE AI SERVIZI

7 LA SEGNALAZIONE: COSA DEVE CONTENERE - Dati anagrafici del minore e dei familiari - Descrizione del minore e delle sue condizioni psicofisiche generali - Notizie sulla situazione familiare - Descrizione dell atteggiamento dei genitori nei confronti del bambino - Da quanto tempo dura la situazione che preoccupa - Descrizione il più dettagliata e oggettiva possibile dei fatti che hanno preoccupato e degli elementi che hanno portato a formulare l ipotesi sulla situazione di pregiudizio - Descrizione dei tentativi fatti dalla scuola per sollecitare un cambiamento della situazione (incontri con i genitori, tentativi di coinvolgimento dei genitori in attività specifiche, proposte di aiuto al bambino/ragazzo, ) e della reazione dei genitori a tali tentativi - Se i genitori sono stati informati della segnalazione e se hanno o meno condiviso il contenuto - Indicazioni circa il referente scolastico - Firma del Dirigente scolastico

8 LA DENUNCIA La DENUNCIA ha per oggetto un fatto che costituisce un reato. Deve essere effettuata alla Procura presso il Tribunale Ordinario, anche tramite le Forze dell Ordine. I pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio hanno l obbligo di denunciare i reati perseguibili d ufficio di cui siano venuti a a conoscenza nell esercizio delle loro funzioni. L insegnante assolve l obbligo di denuncia anche segnalando l informazione per iscritto al Dirigente scolastico. La denuncia va presentata senza ritardo, l oggetto della denuncia non è solo il reato, ma un sospetto sufficientemente fondato: non è opportuno raccogliere «elementi di prova» per non inquinare le successive indagini.

9 NOTE BIBLIOGRAFICHE Sulla collaborazione scuola-servizi: De Stefani P. e Sartori P. (a cura di), Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari per la protezione e tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi nel contesto scolastico. Materiali per la discussione, Quaderno 08, Pubblico Tutore dei Minori, Regione del Veneto, 2008 De Stefani et a. (a cura di), Orientamenti per la comunicazione tra scuola e servizi sociali e sociosanitari: approfondimenti emersi nel corso di formazione 2010, Pubblico Tutore Regione Veneto, marzo 2011 Provincia di Ferrara, Linee guida per i rapporti tra le istituzioni scolastiche, i servizi territoriali egli organi che tutelano l infanzia, Ferrara, Baraldi Sas, 2011 Su indicatori di rischio: Di Blasio P. (a cura di) Tra rischio e protezione. La valutazione delle competenze parentali. Unicopli, Milano, 2005 Montecchi F. (a cura di) Abuso sui bambini: l'intervento a scuola. Linee-guida ed indicazioni operative ad uso di insegnanti, dirigenti scolastici e professionisti dell'infanzia. Angeli, Milano, 2009

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