Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Servizi- Autorità Giudiziaria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Servizi- Autorità Giudiziaria"

Transcript

1 Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Servizi- Autorità Giudiziaria Catia Bufacchi Psicologa- Psicoterapeuta- coordinatrice Progetto Girasole

2 Percorsi operativi intra ed extra scolastici Responsabile della scuola ( casi problematici) Genitori se non, collaborativi, assenza di richiesta di aiuto, attacco alla scuola Insegnante/i Responsabile della scuola + insegnante/i Bambino/adolesc. Con disagio e sospetto abuso Attivazione del servizio sociale con segnalazione

3

4 Principi dei percorsi operativi 1- considerazione del bambino, della famiglia e del contesto socio- culturale in cui sono inseriti 2- gradualità dell intervento 3- attivazione adeguata dei professionisti 4- integrazione dei ruoli e delle competenze dei professionisti( lavoro di rete multidisciplinare integrato)

5 Principi dei percorsi operativi 1- considerazione del bambino, della famiglia e del contesto socio- culturale in cui sono inseriti Non è possibile attuare un intervento efficace se si valuta e si tratta esclusivamente il bambino oppure esclusivamente l abusante, l intervento risulterebbe parziale e frammentato. E inoltre importante considerare il contesto socio- culturale per trovare le modalità migliori di intervento e non tanto per giustificare le modalità ritenute abusanti nella nostra nazione e non in altro contesto culturale (se la famiglia vive nel contesto italiano dovrà integrare le eventuali diverse percezioni della cultura di origine e quella in cui vive).

6 Principi dei percorsi operativi 2. Gradualità dell intervento ( quando possibile, quindi escluse situazioni di urgenza oggettiva): coinvolgimento dei professionisti più a contatto operativamente con la scuola fino a quelli più distanti e con poteri decisionali anche senza il consenso dei genitori. Scuolafamiglia Servizio Sociale USL,Serv. Mat. Inf. Consulenza con il Faro Procure, Tribunali, Forze dell Ordine

7 Principi dei percorsi operativi 3. Attivazione adeguata dei professionisti in base alle competenze e all ambito di intervento Professionisti Competenze nel sospetto abuso Medico/pediatra Diagnosi dei sintomi fisici e diagnosi differenziali con patologie organiche Medico- legale Assistente sociale Valutazione della lesione e del nesso di causalità tra lesione e azione ( accidentale-intenzionale) Valutazione e intervento sulla situazione socio- economica del nucleo familiare;eventuale collocazione del b/o- adol.

8 Psicologi/ N.P.I/Psichiatri/ Psicoterapeuti Valutazione della struttura di personalità del bambino adolesc. E delle dinamiche familiari Autorità e strutture giudiziaria Provvedimenti a tutela del b/oadol decadimento o limitazione di potestà,affido ai Serv. Soc. Attivazione della valutazione su sospetto abuso, indagini e perizie relative all ipotesi di reato

9 Principi dei percorsi operativi 4. Integrazione dei ruoli e delle competenze - lavoro multidisciplinare integrato Scuola Autorità Giudiziaria Minore e famiglia Servizi territoriali Centri specialistici

10 Possibili stalli operativi Nel contesto scolastico : il disagio del bambino persiste e il problema rimane all interno della scuola. L intervento si ferma allo scambio più o meno possibile tra insegnante- genitoriresponsabile, il malessere del bambino persiste e non vengono coinvolgimenti i professionisti del territorio. Tra scuola diverse: il disagio del bambino viene evidenziato ai genitori che, di risposta, ritirano il b/o dalla scuola e lo segnano in un altra; non segue alcun dialogo tra le scuole sulla condizione del bambino. Tra scuola e servizi sociali / territoriali: per il disagio del bambino e della famiglia la scuola ha attivato il servizio sociale ma, dopo un tempo adeguato di attesa per l intervento, il bambino continua a manifestare i sintomi di disagio e non viene attuata una valutazione psico- sociale del bambino e del nucleo, oppure l intervento è parziale e non sufficiente per migliorare la condizione del bambino

11 Quando e in che modo coinvolgere l autorità giudiziaria?

12 Segnalazione di Urgenza da parte della scuola Segnalazione qualificata da parte della scuola Nelle situazioni di urgenza oggettiva in cui il bambino necessita di una tutela immediata perché in caso contrario sarebbe in pericolo la sua incolumità psico- fisica Il bambino si trova in una situazione di sospetto abuso che richiede un approfondimento diagnostico e la valutazione della necessità di tutela ma la situazione sostanzialmente non richiede di agire nell immediato e i professionisti della scuola si della scuola possono prendersi un tempo congruo di osservazione e di confronto con altri professionisti

13 Come fare una segnalazione Principi fondamentali: 1. Deve essere scritta e firmata dai professionisti che hanno osservato i segnali di preoccupazione del b/o insieme alla firma del responsabile della scuola 2. Deve riportare quanto osservato e ascoltato nel contesto scolastico in relazione sia al bambino che ai genitori o alla famiglia 3. Deve fornire riferimenti temporali e nominativi, quando possibile 4. Non deve contenere ipotesi e/o accuse di alcun tipo 5. Deve essere inviata a chi di competenza ( da valutare in ogni singolo caso) N.B. non dimenticare la componente emotiva del professionista che si attiva quando si presenta l opportunità di una segnalazione ai servizi sociali e/o all autorità giudiziaria

14 Una griglia possibile per la segnalazione Intestazione della scuola Luogo e data Destinatario Oggetto dello scritto Periodo di osservazione di quanto riferito Stesura dei contenuti e dei segnali di disagio osservati Eventuali interventi attuati Firma degli insegnanti che hanno osservato/ ascoltato il bambino Firma del responsabile della scuola

15 Prima di fare una segnalazione scritta ai servizi sociali e/o all autorità giudiziaria è utile - Aver dialogato con i genitori sul disagio del bambino e aver rilevato un atteggiamento non collaborativo oppure ostacolante l intervento a favore del bambino - Informare i genitori o i legali responsabili che, data la persistenza del disagio del bambino, la scuola ha il compito di dialogare con altri professionisti sul territorio ( avvio del lavoro di rete extra scolastico) come da procedura per tutti i bambini che si trovano in situazione di persistente disagio - Non informare i genitori o i legali responsabili del bambino dell ipotesi di abuso ( che può costituire un ipotesi di reato) - Confrontarsi con professionisti/ centri che hanno specifiche competenze sull abuso

16 A chi inviare la segnalazione? E importante stabilire procedure condivise tra scuola- serviziautorità giudiziaria poiché le procedure possono avere alcune variazioni in base al contesto territoriale. Per l intervento dell Autorità Giudiziaria risulta utile passare per il Servizio Sociale di zona; nel caso in cui non si attivasse l intervento attraverso il Servizio Sociale in base agli strumenti di cui dispone, nulla vieta che la scuola possa inviare la segnalazione direttamente alle Procure del Tribunale per i Minorenni e/o del Tribunale Ordinario. L individuazione e la punizione dell abusante è compito del Tribunale Ordinario; in caso di ipotesi di reato ( abuso sessuale, maltrattamento fisico) la segnalazione dovrebbe pervenire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario che a sua volta valuterà la possibilità di avviare le indagini per il sospetto abuso a carico dell abusante.

17 A chi inviare la segnalazione? La tutela del bambino è invece compito del Tribunale per i Minorenni che ha potere di intervenire per offrire supporto alla famiglia, ove possibile, e ha potere di intervenire in merito alle decisioni relative alla eventuale collocazione del minore fuori dal nucleo familiare e anche in relazione all eventuale sospensione o decadimento della potestà genitoriale. Se il minore per il quale si effettua segnalazione è già conosciuto dal Tribunale per i Minorenni per altri motivi al di fuori dell abuso, la segnalazione dovrebbe pervenire al Giudice che ha in carico il caso; nel caso in cui il minore non è conosciuto dal Tribunale per i Minorenni, allora la segnalazione dovrebbe pervenire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni che a sua volta deciderà se avviare l iter giuridico per il sospetto abuso. NOTA : nei casi di ipotesi di reato risulta utile inviare la segnalazione con doppia intestazione alle Procure delle repubbliche dei due Tribunali menzionati

18 E quando il sospetto abusante è un insegnante o uno dei professionisti della scuola? E necessario informare il responsabile della scuola che a sua volta dovrà informare i referenti istituzionali del contesto scolastico oltre che al servizio sociale / autorità giudiziaria per attivare la valutazione dell ipotesi di abuso per essere convalidata o non confermata.

19 Reati perseguibili d ufficio ( non c è bisogno di querela di parte) Lesioni personali con prognosi superiori a 20mgiornio, se inferiore, qualora derivi una malattia che metta in pericolo di vita ( art. 582 c.p.) Maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli se sono atti reiterati nel tempo e abituali ( art.572 c.p.) Abuso di mezzi di correzione e disciplina, se ne deriva pericolo di malattia nel copro e nella mente ( art. 571 c.p.) Reati sessuali ( art 696 bis c.p.)

20 Percorsi operativi condivisi? Necessità di : Condividere i principi su cui articolare i percorsi Individuare percorsi che considerino obiettivi e strumenti dei vari contesti professionali

21 Scheda dei sottogruppi 3 aree da considerare: 1. Contenuti teorici rilevanti emersi dall incontro 2. Modalità relazionali utili tra scuola- servizi- autorità giudiziaria 3. Modalità operative utili per l attivazione dell intervento

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008

Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Il Faro nella scuola 11 Aprile 2008 Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola, Servizi Sociali, Centro Specialistico Il Faro e Autorità Giudiziaria Sara Giacopuzzi, assistente sociale de

Dettagli

21 settembre Il Faro una risorsa per i Servizi e la Scuola. Centro Specialistico contro gli abusi all Infanzia

21 settembre Il Faro una risorsa per i Servizi e la Scuola. Centro Specialistico contro gli abusi all Infanzia Centro Specialistico contro gli abusi all Infanzia Il Faro una risorsa per i Servizi e la Scuola 21 settembre 2009 Intervento di Sara Giacopuzzi Assistente Sociale de il Faro Il bambino come bussola e

Dettagli

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza L intervento dopo la rivelazione Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza Coinvolgimento della famiglia? L opportunità di coinvolgere

Dettagli

DEFINIZIONE DI ABUSO

DEFINIZIONE DI ABUSO DEFINIZIONE DI ABUSO Per abuso sul bambino si considera ogni maltrattamento e anomalo comportamento degli adulti lesivo dell integrità fisica e/o psichica di un minore con violazione delle esigenze, dei

Dettagli

L INTERVENTO La segnalazione

L INTERVENTO La segnalazione La segnalazione Le situazioni di abuso ai minori in tutte le loro forme vanno segnalate all Autorità Giudiziaria Minorile e, nel caso di reato, Penale. La segnalazione Il maltrattamento psicologico, la

Dettagli

SOGGETTI COINVOLTI. -Servizi Sociali. -Scuola. -Magistratura: - Ordinaria. - Minorile. - Servizi Sanitari

SOGGETTI COINVOLTI. -Servizi Sociali. -Scuola. -Magistratura: - Ordinaria. - Minorile. - Servizi Sanitari SOGGETTI COINVOLTI -Servizi Sociali -Scuola -Magistratura: - Ordinaria - Servizi Sanitari - Minorile Si distinguono: -segnalazioni in ambito civile (situazioni di pregiudizio della salute psicofisica di

Dettagli

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi Francesca Corradini Letizia Rossi Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi INFORMAZIONE AI SERVIZI ASSENZA DI DISAGIO RICHIESTE IMPROPRIE VALUTAZIONE

Dettagli

Il percorso di aiuto alle famiglie disagiate con minori

Il percorso di aiuto alle famiglie disagiate con minori Il percorso di aiuto alle famiglie disagiate con minori Congresso Nazionale AICM Padova, 15 Ottobre 2016 Cornice Normativa - Convenzione di NY 1989 - Carta diritti fondamentali dell'ue Nizza 2000 Articolo

Dettagli

Il servizio sociale nel rapporto con la scuola

Il servizio sociale nel rapporto con la scuola Distretto Pianura Est Unità Attività Socio Sanitarie Unità Operativa Minori Il servizio sociale nel rapporto con la scuola PROPOSTA DI BUONE PRASSI Roberta Garimberti Chiara Boresi PREMESSA L'elaborazione

Dettagli

PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI

PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI PROGETTO DI RETE AD-AGIO a.s. 2010-20011 SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA PER ALUNNI, INSEGNATI E GENITORI STAR BENE A SCUOLA PER FAR BENE A SCUOLA PROGETTO D INTERVENTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

Dettagli

MINI GUIDA NEI CASI DI MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL INFANZIA

MINI GUIDA NEI CASI DI MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL INFANZIA MINI GUIDA NEI CASI DI MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL INFANZIA Gruppo Te.M.A. Territoriale Multidimensionale Abuso Il termine Abuso all Infanzia indica ogni forma di violenza fisica e psicologica ai danni

Dettagli

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI Antonella Fava Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I

Dettagli

OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE PER I SERVIZI: POSSIBILI RISVOLTI PENALI

OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE PER I SERVIZI: POSSIBILI RISVOLTI PENALI OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE PER I SERVIZI: POSSIBILI RISVOLTI PENALI L amministratore di Sostegno: tra diritti, obblighi ed opportunità! Verona, 31 gennaio 2019 REATI PERSEGUIBILI D UFFICIO: quelli tutelati

Dettagli

PROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi sanitari e socio assistenziali

PROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi sanitari e socio assistenziali Servizi Sanitari e sociali del territorio in rete con le scuole e le famiglie per un intervento integrato - la situazione attuale Udine 5 aprile 2017 PROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi

Dettagli

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Il progetto presente nel catalogo Obiettivo salute AUSL Bologna è realizzato con la consulenza scientifica de Il Faro con la collaborazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DI TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI TRA l'azienda Sanitaria di Mantova - con sede legale in Mantova Via dei Toscani n. 1 - Codice Fiscale n.01838560207

Dettagli

PROGETTO Mal.Ab. INTER ISTITUZIONALE

PROGETTO Mal.Ab. INTER ISTITUZIONALE PROGETTO Mal.Ab. INTER ISTITUZIONALE PROGETTO Mal.Ab. Progetto inter enti contro il Maltrattamento e l Abuso ai minori attivo dal 1999 oltre all ASS n. 1 Triestina vi partecipano i seguenti enti: Comune

Dettagli

Aspetti Medico Legali

Aspetti Medico Legali Aspetti Medico Legali il maltrattamento dei minori è un reato (art. 572 del C.P.) La diagnosi si fonda sui seguenti elementi: Età Mancanza di autonomia della vittima con impossibilità di sottrarsi all

Dettagli

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Chi è e cosa fa lo Psicologo Chi è e cosa fa lo Psicologo L articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 Ordinamento della professione di psicologo recita: La professione di Psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento

Dettagli

La relazione socio - ambientale del servizio sociale nel percorso di tutela

La relazione socio - ambientale del servizio sociale nel percorso di tutela La relazione socio - ambientale del servizio sociale nel percorso di tutela I MINORI E LA VIOLENZA Percorso di formazione per operatori sociali, sanitari e di giustizia 10 gennaio 2014 M. Giordano 1 PROCESSO

Dettagli

REATI PERSEGUIBILI D UFFICIO

REATI PERSEGUIBILI D UFFICIO REATI PERSEGUIBILI D UFFICIO Sono tali quei reati per i quali non vi è bisogno della denuncia da parte della persona offesa perché l Autorità Giudiziaria possa procedere REATI PERSEGUIBILI A QUERELA DI

Dettagli

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE.

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE. ALLEGATO -1 SCHEMA DI SINTESI MODELLO OPERATIVO - AMBITO MINORI E FAMIGLIA A.s.c. Consorzio Desio Brianza/Ambito Territoriale Desio MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE

Dettagli

Dallo Stress al Trauma Implicazioni psicopatologiche e terapeutiche

Dallo Stress al Trauma Implicazioni psicopatologiche e terapeutiche Centro Specialistico Provinciale contro gli abusi all infanzia Il Faro Dallo Stress al Trauma Implicazioni psicopatologiche e terapeutiche Gli abusi all infanzia tra rilevazione e intervento clinico GRADO,

Dettagli

BUONE PRATICHE PER LA SEGNALAZIONE NELLA TUTELA MINORI

BUONE PRATICHE PER LA SEGNALAZIONE NELLA TUTELA MINORI BUONE PRATICHE PER LA SEGNALAZIONE NELLA TUTELA MINORI INTRODUZIONE Le seguenti linee operative sono frutto di un riadattamento del documento elaborato dall Equipe del Faro - Centro Specialistico Provinciale

Dettagli

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento

Dettagli

LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI

LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI RESISTERE AL MALTRATTAMENTO: IMPATTO DEL TRAUMA E PROTEZIONE DEL SE DELL OPERATORE TUTELA DEI MINORI: L INDAGINE SOCIALE E I

Dettagli

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità

Telefono Fax Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità INFORMAZIONI PERSONALI MARIA VICIANI Telefono 051-6813673 Fax 051-6813664 e-mail marialuisa.viciani@ausl.bologna.it Sesso Femmina Data di Nascita 16/05/1956 Nazionalità POSIZIONE RICOPERTA DIRIGENTE PSICOLOGO

Dettagli

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi 1 V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI LA FINALITÀ Il Centro Clinico Polivalente V.A.T.M.A., è finanziato dal Dipartimento

Dettagli

Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. Il fenomeno del Child Abuse & Neglect nei suoi vari aspetti

Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. Il fenomeno del Child Abuse & Neglect nei suoi vari aspetti l Associazione Petra Onlus in collaborazione con il Tutore Pubblico dei Minori ed il Centro Interprovinciale Servizi Volontariato del FVG II corso di formazione Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere

Dettagli

Ciclo di Seminari Formativi

Ciclo di Seminari Formativi Ciclo di Seminari Formativi per gli operatori afferenti ai nodi della Rete Antiviolenza. PROGRAMMA FORMATIVO Con il patrocinio morale Focus Secondo la prospettiva di salute pubblica adottata dall OMS (Organizzazione

Dettagli

Oggetto: Richiesta intervento a favore del minore.. (n. anno )

Oggetto: Richiesta intervento a favore del minore.. (n. anno ) Data Equipe Specialistica Interprovinciale I GIRASOLI Dirigente: dott.ssa Daniela Salvato Ulss 6 Euganea Via dei Colli, 4-35143 PADOVA Fax 049 821 6076 e-mail: igirasoli.ulss16@aulss6.veneto.it pec: protocollo.aulss6@pecveneto.it

Dettagli

Abuso all'infanzia. le cui manifestazioni sono: la trascuratezza e/o lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale

Abuso all'infanzia. le cui manifestazioni sono: la trascuratezza e/o lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale 1 2 Abuso all'infanzia 3 Atti e carenze che turbano gravemente il bambino attentando alla sua integrità corporea al suo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale; le cui manifestazioni sono: la

Dettagli

La segnalazione alla Autorità giudiziaria Procura TM TO civile - GT

La segnalazione alla Autorità giudiziaria Procura TM TO civile - GT La Segnalazione Avv. Stefania Crema Specialista in criminologia, mediatore familiare e dei conflitti Docente normativa a Tutela delle Persone Università Cattolica Milano e Statale di Torino Presidente

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2011

CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2011 CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2011 ASL della Provincia di Varese, con la collaborazione della U.O. Ospedaliera di Medicina del Lavoro 1) Venerdì 15.04.2011: Indicazioni di ordine pratico per il processo

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA DELL INFANZIA. Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA DELL INFANZIA. Anno Scolastico PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA DELL INFANZIA Anno Scolastico 2016-2017 NOME E COGNOME DELL ALUNNO_ Il seguente Piano didattico personalizzato è un patto formativo tra 1 I DOCENTI DI CLASSE

Dettagli

Progetto Libere di parlare

Progetto Libere di parlare Procedura per la gestione di fenomeni di violenza e maltrattamento in ambito familiare, a danno di adulti/minori afferenti al dea ospedale San Pietro Fatebenefratelli Progetto Libere di parlare (N.B.:

Dettagli

Approvazione linee guida per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso sessuale e maltrattamento ai danni dei minori da parte dei

Approvazione linee guida per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso sessuale e maltrattamento ai danni dei minori da parte dei Approvazione linee guida per la segnalazione e la presa in carico dei casi di abuso sessuale e maltrattamento ai danni dei minori da parte dei servizi. socio-assistenziali e sanitari. . Azienda A.S.L.

Dettagli

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria sanitaria 14 Maggio 2009- Roma Dr.ssa Maria M. Russo Direttore Programma di Psicologia AUSL Rimini 1 Riferimenti

Dettagli

Il ruolo del servizio sociale nelle situazioni di abuso e maltrattamento

Il ruolo del servizio sociale nelle situazioni di abuso e maltrattamento Il ruolo del servizio sociale nelle situazioni di abuso e maltrattamento Tutti gli operatori dei servizi, anche se dedicati all aiuto delle persone adulte, proprio in funzione del significato sostanziale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA TUTELA DEI MINORI SOGGETTI AD ABUSO E/O MALTRATTAMENTO TRA PRESIDENZA DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI

PROTOCOLLO D INTESA PER LA TUTELA DEI MINORI SOGGETTI AD ABUSO E/O MALTRATTAMENTO TRA PRESIDENZA DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI PROTOCOLLO D INTESA PER LA TUTELA DEI MINORI SOGGETTI AD ABUSO E/O MALTRATTAMENTO TRA PRESIDENZA DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI PROCURA DELLA

Dettagli

Municipio Roma VIII Direzione Socio Educativa Servizio Sociale

Municipio Roma VIII Direzione Socio Educativa Servizio Sociale CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale per la realizzazione del progetto Centro per le Famiglie e Minori Cesare Battisti Periodo 15/11/2016-31/12/2018 CIG:67694674E3 1 Premessa 2 Continuità/innovatività

Dettagli

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE AREA CHECK LIST A) LE TIC A SCUOLA 1. Infrastruttura Dotare la scuola di una rete fissa o Wi-Fi per l accesso ad internet. Attivare convenzioni gratuite per la dotazione

Dettagli

Rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole

Rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole Rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento nelle scuole Modena 17 dicembre 2018 Prof.ssa Cristina Monzani Ufficio Scolastico Provinciale Modena Linee guida per la rilevazione precoce dei

Dettagli

SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI

SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI Area Minori SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI Il servizio ADM è un intervento attivato dal servizio sociale, svolto da educatori professionali presso il domicilio di minori in situazione di pregiudizio

Dettagli

Tutele e servizi, Servizi Sociali, Asl, polizia

Tutele e servizi, Servizi Sociali, Asl, polizia Tutele e servizi, Servizi Sociali, Asl, polizia Scuola Famiglia Insegnanti Genitori, tutori, strutture ASL Rete Servizi sociali Province Comuni Garante infanzia adolescenza Tribunali ordinario minorenni

Dettagli

LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI

LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE

Dettagli

RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE INTEGRAZIONE E SOSTEGNO

RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE INTEGRAZIONE E SOSTEGNO RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE INTEGRAZIONE E SOSTEGNO ALLE DIVERSITA A.S. 2013-2014 A CURA DELLE DOCENTI F. CASTELLINO e L. MARINO PREMESSA L anno scolastico appena concluso ha confermato la complessità

Dettagli

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 SCHEDA DI RILEVAZIONE PER L INSEGNANTE ESPERTO (Da riempire al termine dell anno scolastico) Ambito o disciplina di insegnamento 1. Attività

Dettagli

21 ottobre 2013 INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE: LEGISLAZIONE E GESTIONE DELL'EVENTO

21 ottobre 2013 INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE: LEGISLAZIONE E GESTIONE DELL'EVENTO INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE: LEGISLAZIONE E GESTIONE DELL'EVENTO 21 ottobre 2013 INFORTUNIO e MALATTIA PROFESSIONALE: obblighi, destinatari, sanzioni Relatore: Fabio Aina INFORTUNIO: DEFINIZIONI

Dettagli

LEGGE PER L AIUTO ALLE VITTIME DI REATI. Servizio LAV. (Cadempino, 23 agosto 2013) LEGGE PER L AIUTO ALLE VITTIME DI REATI

LEGGE PER L AIUTO ALLE VITTIME DI REATI. Servizio LAV. (Cadempino, 23 agosto 2013) LEGGE PER L AIUTO ALLE VITTIME DI REATI Servizio LAV (Cadempino, 23 agosto 2013) 1 Costituzione federale (18 dicembre 1998) Art. 124: Aiuto alle vittime di reati 2 1 Basi legali Costituzione federale del 18.12.1998, Art. 124: Aiuto alle vittime

Dettagli

La scuola nel sistema della legalità

La scuola nel sistema della legalità PROCURA della REPUBBLICA presso il TRIBUNALE per i minorenni del Piemonte e della Valle d Aosta La scuola nel sistema della legalità Il Procuratore Anna Maria Baldelli Competenze delle Procure Civile adozioni

Dettagli

Punto di vista l operatore nella scuola

Punto di vista l operatore nella scuola Punto di vista l operatore nella scuola L. Grotti - B. Rovigatti - T. Bettoli 09 Giugno 2011 1 Promeco È un Unità Operativa che afferisce all Assessorato alla Sanità del Comune di Ferrara istituito attraverso

Dettagli

L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale

L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Giuliano Giovannetti Carla Moretti Milena Mammoli L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano Roma,

Dettagli

Marco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica. Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11

Marco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica. Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11 Marco Vicentini, Psy.D. http://www.marcovicentini.it/didattica Centro Camilliano di Formazione v. 2015.11 Delegate to an Alternate Service Providers Inviare un cliente/paziente ad un collega Risultati:

Dettagli

Comune di San Giuliano Milanese

Comune di San Giuliano Milanese Comune di San Giuliano Milanese DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE / RESPONSABILE DI SERVIZIO ARTT. 169 E 183 D. LGS 267/2000 DETERMINAZIONE n 530/2008 del 25/08/2008 SETTORE: SERVIZI SOCIALI SERVIZIO: MINORI

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze La qualità della organizzazione come oggetto di accertamento in caso di lesioni gravi o gravissime o omicidio colposo Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze,

Dettagli

I DATI DEL CENTRO NAZIONALE DI ASCOLTO DI TELEFONO AZZURRO DISAGIO, VIOLENZA E MALTRATTAMENTO IN ITALIA

I DATI DEL CENTRO NAZIONALE DI ASCOLTO DI TELEFONO AZZURRO DISAGIO, VIOLENZA E MALTRATTAMENTO IN ITALIA I DATI DEL CENTRO NAZIONALE DI ASCOLTO DI TELEFONO AZZURRO DISAGIO, VIOLENZA E MALTRATTAMENTO IN ITALIA Nell arco temporale considerato (gennaio 2011-settembre 2014 1 ), il Centro Nazionale di Ascolto

Dettagli

INDICE SISTEMATICO. Introduzione... PARTE PRIMA LA VIOLENZA IN FAMIGLIA DAL PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO CAPITOLO I LA FAMIGLIA

INDICE SISTEMATICO. Introduzione... PARTE PRIMA LA VIOLENZA IN FAMIGLIA DAL PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO CAPITOLO I LA FAMIGLIA INDICE SISTEMATICO Introduzione.... VI PARTE PRIMA LA VIOLENZA IN FAMIGLIA DAL PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO CAPITOLO I LA FAMIGLIA 1. La famiglia dal punto di vista sociologico.... 3 2. La famiglia dal punto

Dettagli

NOTE OPERATIVE PER LA COMPILAZIONE DELLA SEGNALAZIONE/RELAZIONE ALL AUTORITA GIUDIZIARIA

NOTE OPERATIVE PER LA COMPILAZIONE DELLA SEGNALAZIONE/RELAZIONE ALL AUTORITA GIUDIZIARIA NOTE OPERATIVE PER LA COMPILAZIONE DELLA SEGNALAZIONE/RELAZIONE ALL AUTORITA GIUDIZIARIA Destinatari: (1) o il destinatario della prima segnalazione è sempre la Procura presso il Tribunale per i minorenni

Dettagli

P.I.P.P.I. IL PARTENARIATO TRA LA SCUOLA, LA FAMIGLIA E I SERVIZI INCONTRI DI FORMAZIONE DOCENTI A.S. 2017/2018

P.I.P.P.I. IL PARTENARIATO TRA LA SCUOLA, LA FAMIGLIA E I SERVIZI INCONTRI DI FORMAZIONE DOCENTI A.S. 2017/2018 P.I.P.P.I. INCONTRI DI FORMAZIONE DOCENTI A.S. 2017/2018 I.C. MONTESSORI di Bollate I.C. BRIANZA di Bollate I.C. RODARI di Baranzate IL PARTENARIATO TRA LA SCUOLA, LA FAMIGLIA E I SERVIZI 1 P.I.P.P.I.

Dettagli

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 In linea con la normativa regionale (DGR n. 42-29997 del 02.05.2000) L ex ASL 7 ha costituito con delibera del 24.04.2002

Dettagli

NO... A TUTTE LE VIOLENZE!!!

NO... A TUTTE LE VIOLENZE!!! Legge regionale 24 febbraio 2016,n.4 Interventi di prevenzione e contrasto Della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli NO... A TUTTE LE VIOLENZE!!! 19 Dicembre

Dettagli

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia 1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche

Dettagli

PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PREMESSA Vista la Legge 104/1992; Visto il DPR 8 marzo 1999 n. 275 recante il regolamento dell Autonomia Scolastica; Vista la Legge 170/2010;

Dettagli

Metodologia Applicata nei casi di Maltrattamento, violenza sessuale e sfruttamento sessuale dei minori

Metodologia Applicata nei casi di Maltrattamento, violenza sessuale e sfruttamento sessuale dei minori Metodologia Applicata nei casi di Maltrattamento, violenza sessuale e sfruttamento sessuale dei minori Aprile 2016 1 Metodologia Applicata nei casi di Maltrattamento, violenza sessuale e sfruttamento sessuale

Dettagli

Norme per la tutela dei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare.

Norme per la tutela dei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare. L.R. 24 dicembre 2008, n. 26 (1). Norme per la tutela dei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare. (1) Pubblicata nel B.U. Lazio 27 dicembre 2008, n. 48, suppl. ord. n. 166. Il

Dettagli

INDICE. 4 Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice Descrizione della norma, bene giuridico tutelato e presupposto...

INDICE. 4 Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice Descrizione della norma, bene giuridico tutelato e presupposto... INDICE Prefazione... XVII 1 Analisi del fenomeno... 1 1.1 Dati sulla diffusione e rilevanza sociale delle violenze in famiglia... 1 1.2 Violenza domestica e tipologie di maltrattamenti... 4 2 Famiglia,

Dettagli

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI PADOVA PROVINCIA DI ROVIGO

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI PADOVA PROVINCIA DI ROVIGO Equipe Specialistica Interprovinciale di Protezione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e delle loro famiglie I GIRASOLI Ulss 16 Padova Avvio il 15/1/24 come centro per le provincie

Dettagli

FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE

FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE AOO: REGISTRO: ASL_BO Protocollo generale NUMERO: DATA: OGGETTO: 00:00 Relazione attvità 2017 Centro Specialistico IL FARO, Az.USL di Bologna. SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE

Dettagli

PEI PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER IL MINORE. data dell ammissione in comunità. data del presente progetto

PEI PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER IL MINORE. data dell ammissione in comunità. data del presente progetto PEI PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER IL MINORE (inserire in copertina solo la sigla del nome e del cognome) data dell ammissione in comunità data del presente progetto Le informazioni contenute in

Dettagli

Ciò che si osserva non è l individuo ma la

Ciò che si osserva non è l individuo ma la Premessa teorica Ciò che si osserva non è l individuo ma la relazione tra gli individui La tossicodipendenza rappresenta il sintomo di una carenza del genitore td non riconosciuta e trattata (ottica intergenerazionale)

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

Buone pratiche per la valutazione della genitorialità

Buone pratiche per la valutazione della genitorialità Buone pratiche per la valutazione della genitorialità Bologna, venerdì 11 dicembre 2009 La valutazione della genitorialità nella pratica privata Alessandro Vassalli situazioni che abitualmente si presentano

Dettagli

Ruolo dell A.S. del D.P.

Ruolo dell A.S. del D.P. Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.

Dettagli

Gli obblighi deontologici nell attività psicologica rivolta ai minori

Gli obblighi deontologici nell attività psicologica rivolta ai minori Gli obblighi deontologici nell attività psicologica rivolta ai minori Articolo 31 Le prestazioni professionali a persone minorenni o interdette sono, generalmente, subordinate al consenso di chi esercita

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI Via Duca D Aosta, n. 30/E Numero Verde: Sito web:

CARTA DEI SERVIZI Via Duca D Aosta, n. 30/E Numero Verde: Sito web: CARTA DEI SERVIZI Via Duca D Aosta, n. 30/E Numero Verde: 800180608 E-mail: info@farefamiglia.it Sito web: www.farefamiglia.it Sommario FINALITA... pag. 2 OBIETTIVO GENERALE... pag. 2 OBIETTIVI SPECIFICI...

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO SOCIO-EDUCATIVO AREA MINORI E FAMIGLIE

REGOLAMENTO SERVIZIO SOCIO-EDUCATIVO AREA MINORI E FAMIGLIE ALLEGATO A DELIBERA ASSEMBLEARE N. 14 DEL 21.11.2013 Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali Bellinzago Novarese, Borgo Ticino, Castelletto Sopra Ticino, Divignano, Lesa, Marano Ticino, Meina,

Dettagli

1. PRIME AZIONI URGENTI DI TUTELA a. convocazione di un consiglio di classe urgente/straordinario

1. PRIME AZIONI URGENTI DI TUTELA a. convocazione di un consiglio di classe urgente/straordinario PROTOCOLLO DI INTERVENTO IN CASO DI SEGNAL DI SITU DI PREGIUDIZIO FASE A Ascolto, accoglienza e definizione del caso Verifica e prima raccolta di informazioni (Dai compagni / da chi è coinvolto / dai colleghi

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

Lo psicologo a scuola

Lo psicologo a scuola ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Con il patrocinio del COMUNE DI BELLUNO ASSOCIAZIONE DAFNE - Associazione a tutela dei diritti

Dettagli

Roma, ALL ALBO DELL ISTITUTO AL SITO WEB DELLA SCUOLA

Roma, ALL ALBO DELL ISTITUTO AL SITO WEB DELLA SCUOLA Roma, 23.10.2017 ALL ALBO DELL ISTITUTO AL SITO WEB DELLA SCUOLA OGGETTO: Bando di Gara per l affidamento del servizio di consulenza psicologica (Sportello di ascolto), di attività di monitoraggio-prevenzione

Dettagli

Progetto Best Practices. Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del Molise

Progetto Best Practices. Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del Molise Progetto Best Practices Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del Molise Relatrice: Dott.ssa Maria Teresa Rotondaro Aveta Procuratore della Repubblica 1 Struttura del progetto Riorganizzazione

Dettagli

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori.

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Il Mal.Ab. di Trieste Gruppo interistituzionale attivo dal 1998. Dal 2004 vi partecipano:

Dettagli

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche

Dettagli

L' affidamento al servizio sociale

L' affidamento al servizio sociale 1 di 16 04/02/2014 12:16 L' affidamento al servizio sociale Ci sono 46 domande all'interno di questa indagine. Intervistato [1]Qual è il suo ente di appartenenza? (si intende l ente con cui ha un contratto

Dettagli

Il Faro nella Scuola-

Il Faro nella Scuola- Centro Specialistico Provinciale contro i maltrattamenti all infanzia Il Faro Il Faro nella Scuola- 7 febbraio, 2014 Ascoltare e rilevare i maltrattamenti errori comuni e buone prassi Principi dei percorsi

Dettagli

Presentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale.

Presentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale. GLI STATI GENERALI DELLA CITTA' DI TREVISO Presentazione dei lavori dei forum della città: ambiente, cultura, scuola, sociale. Seguici su: comune.treviso.it @ComuneTreviso #statigenerali Info: sociale@treviso.comune.it

Dettagli

Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di

Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di CONTRIBUTO AL TAVOLO TECNICO PER LA PSICOLOGIA SCOLASTICA NEL SISTEMA FORMATIVO Negli ultimi anni si è registrato un bisogno sempre maggiore da parte degli Istituti Scolastici di interventi di Psicologia

Dettagli

Lettura della DF e stesura del PDF

Lettura della DF e stesura del PDF CTI della Tremezzina Lettura della DF e stesura del PDF 5 febbraio 2015 Antonella Conti 1 Agenda I documenti per la progettazione educativa in base alla normativa nazionale Lettura della DF in ottica progettuale

Dettagli

SPAZIO NEUTRO IL ROTARY PRO FAMILIA. Giancarlo Modena

SPAZIO NEUTRO IL ROTARY PRO FAMILIA. Giancarlo Modena SPAZIO NEUTRO IL ROTARY PRO FAMILIA Giancarlo Modena PREMESSE Casistica di riferimento: situazioni in cui la salute psico-fisica del minore è ritenuta a rischio, a fronte di nuclei familiari multiproblematici,

Dettagli

LE CONSULENZE ONLINE DEL 114

LE CONSULENZE ONLINE DEL 114 LE CONSULENZE ONLINE DEL 114 Anno 2013 La chat, raggiungibile dal sito (www.114.it) permette di contattare il Servizio 114 Emergenza Infanzia attraverso i nuovi media. Ad oggi il servizio è gratuito ed

Dettagli

1.7 Data di conclusione dell affidamento familiare: g g m m a a a a

1.7 Data di conclusione dell affidamento familiare: g g m m a a a a Indagine campionaria: bambini e adolescenti fuori dalla famiglia di origine Scheda INDIVIDUALE DEI SOGGETTI (incluso i neomaggiorenni) CHE HANNO CONCLUSO L AFFIDAMENTO FAMILIARE Dal 01.01.2016 al 31.12.2016

Dettagli

PROGETTO SCUOLA APERTA SPORTELLO DI ASCOLTO E COUNSELING

PROGETTO SCUOLA APERTA SPORTELLO DI ASCOLTO E COUNSELING PROGETTO SCUOLA APERTA SPORTELLO DI ASCOLTO E COUNSELING PREMESSA Lo Sportello di Ascolto e di Counseling è il servizio offerto ad alunni, genitori e docenti della Scuola PRIMARIA edella SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Bullismo e Cyberbullismo: strategie di prevenzione e intervento. Il modello di Telefono Azzurro

Bullismo e Cyberbullismo: strategie di prevenzione e intervento. Il modello di Telefono Azzurro Bullismo e Cyberbullismo: strategie di prevenzione e intervento Il modello di Telefono Azzurro Chi siamo 1987 Le linee telefoniche sono state la prima rivoluzionaria- risposta che Telefono Azzurro ha dato

Dettagli

Tribunale per i Minorenni de L Aquila e Cyberbullismo. A cura della dott.ssa Carmen Fedele

Tribunale per i Minorenni de L Aquila e Cyberbullismo. A cura della dott.ssa Carmen Fedele Tribunale per i Minorenni de L Aquila e Cyberbullismo A cura della dott.ssa Carmen Fedele TRIBUNALE PER MINORENNI SI OCCUPA DI PROCEDIMENTI RELATIVI A SITUAZIONE DI DISAGIO PER I MINORI IN AMBITO CIVILE

Dettagli

Equipe Integrata Tutela Minori e Famiglie E.I.T.M.F.

Equipe Integrata Tutela Minori e Famiglie E.I.T.M.F. Equipe Integrata Tutela Minori e Famiglie E.I.T.M.F. 1 Ambito Distrettuale di Latisana (UD) Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 2 «Bassa Friulana-Isontina» KATIA PARISE Psicologa Psicoterapeuta 2 Il

Dettagli

Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio

Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio Azienda Sanitaria Firenze L importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L approccio dell organo di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione

Dettagli

ALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili

ALLEGATO 1. Protocollo accoglienza alunni diversamente abili ALLEGATO 1 Protocollo accoglienza alunni diversamente abili L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare le indicazioni normative in accordo con le Linee Guida per l integrazione scolastica

Dettagli