go green prova su strada

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1 prova su strada Una Smart tutta verde IL PROBLEMA MAGGIORE È LA RICARICA. MA UNA VOLTA SFAMATO, IL MOTORE DELLA ELECTRIC DRIVE ED SI RIVELA IMBATTIBILE IN CITTÀ. NON SOLO: ALL INTERNO IL PACCO BATTERIE NON INTERFERISCE CON L ABITABILITÀ. L AUTONOMIA? CIRCA 100 CHILOMETRI CON UN PIENO di Alessandro Marchetti Tricamo 40

2 elettrica è ormai alle porte? Bene. Per questo abbiamo voluto mettere alla L auto prova la Smart electric drive ED. Non in un circuito virtuale, fuori dalle reali condizioni di guida, ma con un test vero e proprio, durato lo spazio di una giornata per le strade di Roma. La scelta della città non è casuale. Era interessante portare la Smart elettrica nelle situazioni più difficili: traffico e strade non pianeggianti, con l aria condizionata accesa per il primo tepore primaverile. Prima difficoltà: dove ricaricare la Smart? Impossibile farlo in città: con 11 stazioni di ricarica a Roma per un totale di 96 punti potenziali, tutti però occupati abusivamente dalla sosta di quadricicli e scoo- 41 DICEMBRE 2010 AUTOMOBILE

3 prova su strada 42 DIFFICILE RICARICARE Risolto con il litio il problema dell autonomia, resta l incognita su dove ricaricare le batterie. A Roma le colonnine esistono, ma sono inutilizzabili a causa di scooter e quadricicli parcheggiati negli stalli dedicati. Un problema non da poco per lo sviluppo futuro della mobilità elettrica. ter tradizionali. Meglio dunque partire già carichi, sempre che si abbia a disposizione una presa nel garage Chi invece abita al piano terra, può pensare di ricaricare l auto direttamente da casa. Attenzione però: l impianto domestico è solitamente da 3 kw, la ricarica dell auto assorbe circa 2 kw e con due condizionatori in azione insieme al frigorifero si rischia di rimanere al buio. E non c è alcuna possibilità di ricarica veloce: a casa servono sei ore, mentre i tempi brevi sono possibili con prese da almeno kw e intensità elevate (centinaia di Ampere), valori non proprio da impianto casalingo. Con la Smart carica, partiamo VIA LIBERA NELLE ZTL Zero emissioni significa poter accedere alle zone a traffico limitato. alle ruote arrivano potenza e coppia massima (120 Nm). In più l assenza di un cambio (la retromarcia si ottiene infatti rovesciando il senso di rotazione del motore) rende tutto diretto, semplice e piacevole. Il motore elettrico non è molto potente: 30 kw, di cui solo i 2/3 sono realmente disponibili per diminuire l assorbimento di corrente e aumentare l autonomia, ma su un auto così leggera sono sufficienti. Nel traffico romano ripetiamo lo scatto più volte e le gigantesche Suv, viste dall interno della piccola Smart ED, sembrano già oggetti d antiquariato. Poi c è l agilità: la posizione delle batterie non altera la dinamica di guida ed è come guidare un veloce kart nel traffico. Impossibile da battere. La capacità delle batterie scende lentamente. Buon segno. Il tutto nel massimo silenzio: il fischio dell inverter dei primi motori a corrente alternata (come quello della Smart) è ora ridotto a un leggero sibilo presente in tutte le fasi d accelerazione. Il problema semmai è fuori: la ED non si sente arrivare, e qualche volta si è costretti ad avvisare i pedoni con il clacson. È il momento delle salite: via, diretti verso il Gianicolo, dove si gode il panorama di Roma. La Smart si arrampica con facilità, come e meglio di un auto tradizionale. A questo punto la lancetta della carica inizia a scendere in maniera più decisa, complice anche l aria condizionata accesa. Nella discesa, non appena si alza il piede dal pedale dell acceleratore, è evidente l azione del freno motore per ridurre la velocità dell auto: un siquindi per la nostra prova di futuro. L occhio è sempre puntato, in una vera ansia da autonomia, verso il satellite sopra la plancia, che indica il livello di carica della batteria al litio (l altro serve per controllare il flusso di corrente, al posto del contagiri). All interno lo spazio è lo stesso di una Smart tradizionale, e il pacco batterie da 16,5 kwh posto sotto il pianale non interferisce con l abitabilità. Prima accelerazione e prima sensazione positiva: chi l ha detto che un auto ecologica è... punitiva in termini di guida? La Smart elettrica scatta velocemente, e ai semafori è facile bruciare scooter e anche varie auto. È come avere la corona dell ipod: la giri, e si alza istantaneamente il volume; qui spingi il pedale, e in maniera altrettanto immediata

4 SCATTO IMBATTIBILE Ai semafori la Smart ED riesce a bruciare auto e scooter. stema di recupero di energia consente di immagazzinare una scorta di corrente nelle batterie. Non pensate però di andare alla ricerca di discese per ricaricare l auto: la lancetta sale in maniera impercettibile. Non è semplice convertire in elettricità le potenze generate in decelerazione: la frenata è breve, e il motore elettrico non si trasforma istantaneamente in generatore, perdendo così tempo per recuperare energia preziosa. In più, le dimensioni del motore-generatore della Smart sono ridotte rispetto alla quantità d energia potenzialmente disponibile durante una frenata: 30 kw contro i circa 100 al secondo (per dimensioni e peso dell auto) sviluppati in decelerazione. Nel frattempo la ED macina chilometri e arriviamo al momento dell aperitivo in via Veneto, giusto il tempo di accendere i fari e sottrarre qualche altro watt alle batterie al litio. La prova sta finendo: peccato non essere riusciti a verificare in autostrada la velocità massima (100 km/h dichiarati). Ma il bilancio è positivo: con la ED, utilizzata senza troppa attenzione, abbiamo percorso 95 chilometri (nelle batterie è rimasto un 5%): meno dei 135 dichiarati, ma sufficienti a coprire le esigenze quotidiane. Certo, le gite al mare e tanto più in collina sono impossibili, almeno con una singola ricarica. Così come è proibitivo l acquisto: la Smart ED oggi non potrebbe essere venduta a meno di euro (8.000 euro è il costo delle sole batterie). Per questo è proposta in Italia in leasing: 480 euro al mese, più altri 25 per la ricarica senza limiti presso la rete Enel. L appuntamento con il mercato sarà invece per il NON PIÙ DI 100 L auto elettrica, nonostante le tante parole spese in questi giorni, resta un oggetto per pochi. Le prime proposte che vedremo entro fine anno saranno destinate alle flotte, e sempre in piccoli numeri. Della Smart ED saranno disponibili solo 100 unità, affidate con una formula di leasing a clienti selezionati su internet. Le città interessate dal progetto e-mobility Italia sono Pisa, Milano e Roma. Dove il partner energetico Enel realizzerà 400 punti di ricarica destinati alle Smart ED. SCHEDA TECNICA Motore elettrico Coppia Batteria Accelerazione Velocità max Autonomia Tempo di ricarica Peso 30 kw 120Nm al litio da 16,5 kwh da 0 a 60 km/h 6,5 sec. 100 km/h (autolimitata) 135 km 8 ore 890 kg 43 DICEMBRE 2010 AUTOMOBILE

5 news 44 La scossa di Renault A Milano e Brescia in arrivo 60 vetture a impatto zero Sessanta veicoli elettrici (40 Kangoo e 20 Fluence), e 270 punti di ricarica tra Milano e Brescia. A giugno si parte. Entra nel vivo il progetto E-Moving, messo a punto da Renault e A2A (l azienda lombarda produttrice di energia elettrica), per favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile. Oltre a saggiare le qualità delle elettriche made in Renault, questa sperimentazione, che durerà un anno, permetterà di testare l offerta commerciale, basata su un canone di utilizzo dei veicoli zero emission della casa francese e su un abbonamento per il rifornimento di energia BRUXELLES CHIEDE NORME STANDARD In assenza di processi, prodotti e servizi unificati, non ci sarà un reale sviluppo dei veicoli elettrici. Ne è convinta la Commissione europea: che nel 2011, con un contributo di 23 milioni di euro, sosterrà un progetto pilota al quale partecipano 50 aziende (tra case automobilistiche, produttori di componentistica, fornitori di energia), impegnate a percorrere la strada della normalizzazione. VW VUOLE ESSERE IL NUMERO UNO Anche il Gruppo Volkswagen crede nella mobilità a impatto zero, tanto da voler diventare leader mondiale in questo settore. «Il nostro obiettivo per il 2018 ha affermato Martin Winterkorn, numero uno del colosso di Wolfsburg è di commercializzare circa auto elettriche, cioè il 3% delle nostre vendite mondiali». Nel 2012 saranno lanciate l Audi A1 e-tron (e-tron sarà il marchio delle Audi elettriche) e tre ibride VW (Golf, Jetta e Passat), mentre l anno successivo debutteranno tre modelli full electric di VW: la E-Up!, la E-Golf e la E-Jetta. Infine, secondo indiscrezioni, in Cina saranno prodotti veicoli elettrici destinati al mercato locale. elettrica. A proposito: i punti di ricarica consentiranno il rifornimento in modalità standard (6-8 ore se la presa è da 220 V) e rapida (20-30 minuti con quella da 400 V). Le Renault Z.E. hanno un motore elettrico da 70 kw (95 CV) e batterie agli ioni di litio che garantiscono un autonomia di circa 160 km. Saranno date a noleggio (500 euro al mese) a società e a privati, che potranno candidarsi come tester online. Il costo per la ricarica di energia ( km l anno) sarà quasi pari alla metà della spesa per il corrispondente consumo di gasolio. NISSAN La Leaf parlerà inglese La Leaf la prima auto elettrica di Nissan, che verrà lanciata entro fine anno in Giappone, negli Stati Uniti e in alcuni mercati continentali sarà prodotta anche in Europa (oltre che nel Sol Levante, nel corso del 2010, e negli Usa dal 2012). Per la precisione a Sunderland, nel Regno Unito, a partire dal Dove sorgerà (i lavori sono appena partiti) un impianto in cui saranno fabbricate le batterie agli ioni di litio, che equipaggeranno la Leaf e altri modelli del Gruppo Nissan-Renault. L avvio della produzione degli accumulatori è previsto nel 2012 al ritmo di pezzi annui. Tornando alla Leaf, la capacità iniziale della fabbrica inglese, la stessa in cui verrà assemblata la nuova crossover compatta Juke, sarà di vetture all anno. L investimento complessivo di Nissan nel Regno Unito è stimato in circa 470 milioni di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 23 stanziati dal governo inglese. PEUGEOT Entro la fine del 2010 il lancio della ion Peugeot commercializzerà a fine anno la ion (sopra), la gemella della Mitsubishi imiev. La francesina, che è lunga 3,48 m e può trasportare quattro persone, verrà offerta con la formula del noleggio anche in Italia, a meno di 500 euro al mese. Il costo di utilizzo sarà inferiore a 1,50 euro ogni 100 km. La ion ha un autonomia di 130 km, tocca i 130 km/h e si ricarica in sei ore collegando la batteria agli ioni di litio a una presa di corrente tradizionale. In alternativa, presso speciali colonnine, si potrà effettuare un rifornimento rapido (30 minuti), che garantisce l 80% della capacità totale. RICERCA Litio, entra in gioco la Regione Piemonte Per due anni la Regione Piemonte sosterrà le attività di ricerca, condotte dalla società Rockwood Italia e dal Politecnico di Torino, sulla sintesi di un innovativo materiale catodico a base di litio per la produzione di batterie per auto elettriche. Se i risultati saranno positivi, la Regione e Rockwood Italia si impegneranno a far nascere in Piemonte una realtà industriale per produrre materiali a base di litio per accumulatori. GIAPPONE Una maxialleanza per la ricarica rapida Toyota, Nissan, Mitsubishi, Fuji Heavy Industries e The Tokyo Electric Power Company: sono cinque (per ora) i gruppi industriali che hanno dato vita, in Giappone, a CHAdeMO. Si tratta di un associazione che promuoverà lo sviluppo delle auto elettriche attraverso la diffusione di stazioni di ricarica rapida in tutto il mondo e la standardizzazione delle tecnologie di ricarica.