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2 SOMMARIO 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELLE OPERE IMPIANTO ELETTRICO QUADRI ELETTRICI Specifiche quadri elettrici Criteri costruttivi Collegamenti e cablaggio interno Apparecchi elettrici Collettori di terra, conduttori di protezione ed equipotenziali Morsettiere Collaudo e Schemi CANALIZZAZIONI E VIE CAVI Passerelle metalliche Tubi metallici Tubi isolanti PVC Cassette di derivazione CAVI E CONDUTTORI ELETTRICI IMPIANTO DI TERRA PROTEZIONI Protezione contro i contatti diretti Protezione contro i contatti indiretti Protezione contro le sovracorrenti e il corto circuito Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i corto circuiti ILLUMINAZIONE... 12

3 10 TELECONTROLLO E AUTOMAZIONE Funzioni di automazione e controllo Telecontrollo Predisposizioni invio messaggi d allarme Criteri di utilizzo e manutenzione degli impianti

4 1 PREMESSA I lavori di adeguamento del depuratore e gli aumenti di potenza conseguenti alle modifiche degli impianti di trattamento comportano una sostanziale modifica dell impianto esistente e richiedono sostanziali variazioni delle distribuzioni elettriche e l ampliamento del quadro di automazione. Anche i percorsi delle vie cavi, tranne qualche caso conservativo, devono soddisfare le diverse disposizioni di motori e degli apparati elettrici. 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE Le opere si suddividono in: Linee elettriche di potenza per alimentazione dei nuovi apparati; Cavi per collegamento comandi ausiliari o segnali di rilevamento in campo; Nuove vie cavi di potenza e di segnale o ausiliari; Modifica e ampliamento del quadro elettrico di automazione (QEA) Nuovo quadro elettrico generale (QEG) Spostamento punto di consegna energia elettrica (contatore) e nuovo interruttore principale impianto; Nuove procedure di automazione e di telecontrollo per la gestione delle funzioni di depurazione e per l acquisizione e la visualizzazione dei parametri di funzionamento. Macchine esistenti mantenute Della dotazione attuale sono riutilizzate le seguenti macchine: - n. 2 compressori aria per ossigenazione vasche controllati da inverter (rimangono nella posizione attuale); - n. 1 grigliatura grossolana (spostata all'ingresso dell impianto). Nuove macchine previste Le nuove macchine previste sono: - Gruppo di macchine composto da Grigliatura fine, Dissabbiatore e Classificatore sabbie, controllate ciascuna da propri quadri dedicati, forniti con le macchine e disposti in campo; - n. 1 Compressore aria per ossigenazione terza vasca controllato da inverter; - n. 6 Mixer (due per ogni vasca di trattamento); - n. 3 Pompe di supero fanghi (una per ogni vasca di trattamento); - n. 1 Pompa rilancio chiarificato; - n. 3 Paratoie motorizzate on-off; - n. 3 Valvole motorizzate on-off; - n. 3 Valvole motorizzate a farfalla on-off. Nuovi strumenti Gli strumenti per il controllo del processo di depurazione che saranno installati sono: 3

5 - n. 1 Centralina a otto canali per sensori ossimetri; - n. 6 Sensori di misura ossigeno (due per ogni vasca di trattamento) - n. 3 misuratori di livello a ultrasuoni (uno per ogni vasca) 3 IMPIANTO ELETTRICO L impianto elettrico è quello necessario alla distribuzione della F.M. e all illuminazione di servizio e di sicurezza, oltre al funzionamento delle apparecchiature di automazione e di telecontrollo. L impianto ha origine nel punto di consegna dell energia elettrica (contatore) e attraverso i quadri elettrici di distribuzione si estende a tutto l impianto 4 QUADRI ELETTRICI La modifica e le nuove disposizioni impiantistiche richiedono la modifica o il rifacimento dei quadri elettrici dell impianto, come di seguito indicato; - L interruttore principale all origine dell impianto posto nel punto di consegna dell energia elettrica (contatore) sarà sostituito con nuovo apparecchio dimensionato per sopportare la maggiore potenza installata. Il nuovo interruttore sarà installato in apposito e robusto contenitore, avente grado di protezione IP65, posto all esterno in aderenza al contatore di energia e in alternativa, solo se realizzabile mantenendo un livello di sicurezza corrispondente all installazione separata, l interruttore potrà essere montato all interno dell armadio di protezione del contatore. - Il quadro generale, QEG, sarà completamente sostituito per la necessità di adattamento delle nuove distribuzioni elettriche e per l aumento di potenza già descritto; - Il quadro elettrico di automazione, QEA, che alimenta tutte le macchine dell impianto e contiene gli apparati elettronici per la gestione dell automazione e del telecontrollo, sarà modifico e ampliato per contenere le nuove apparecchiature. 4.1 Specifiche quadri elettrici Quadro elettrico Generale QEG Il QEG sarà realizzato con robusta carpenteria metallica trattata contro la corrosione e dotata di portella frontale di chiusura, dimensionata per contenere tutti gli apparecchi elettrici previsti e disponibilità di ampliamento non inferiore al 30%. In alternativa potrà essere impiegata una carpenteria in materiale isolante, rinforzata con fibre di vetro, dotata di portella frontale di chiusura. Quadro elettrico di automazione QEA Il QEA, dovendo contenere altre apparecchiature di controllo e comando necessarie per le nuove macchine dell impianto, richiede parziali modifiche e ampliamento. Le modifiche consistono nella sostituzione dei dispositivi di protezione (interruttori) e teleruttori di comando aventi taglie non adeguate alle nuove alimentazioni, mentre l ampliamento richiesto a causa dell aumento delle macchine, sarà realizzato aggiungendo, uno o più moduli di carpenteria, della stessa marca e tipo, a quelli esistenti che formano l attuale QEA. 4

6 Il cablaggio interno sarà ricondizionato secondo lo schema elettrico della nuova disposizione. Tutti i conduttori non utilizzati saranno completamente rimossi. Nessuna aggiunta è permessa per allungare i conduttori esistenti. All interno del QEA saranno installati i nuovi strumenti di controllo aggiunti (centralina misure ossigeno vasche, strumenti di controllo livello vasche, inverter nuovo compressore ed altri eventuali). L aumento di potenza richiede anche la sostituzione dell UPS che assicura la continuità delle alimentazioni ausiliarie e degli strumenti di misura, in caso di mancanza tensione. Anche l ampliamento del QEA deve essere realizzato prevedendo una disponibilità d ampliamento non inferiore al 30%. 4.2 Criteri costruttivi Nella realizzazione, il costruttore dei quadri dovrà calcolare e verificare il dimensionamento della carpenteria, al fine di una dissipazione termica conforme alle norme di riferimento, considerando le condizioni di servizio e di posizionamento del quadro e prevedendo il completo utilizzo degli apparecchi alla loro corrente nominale. Il risultato del calcolo sarà maggiorato della percentuale d ampliamento prevista del 30%. All interno dei quadri, eventuali parti che per motivi funzionali possono rimanere in tensione anche con l interruttore generale aperto, devono essere protette con schermi trasparenti recanti la scritta d avvertimento: ATTENZIONE PARTI IN TENSIONE ALIMENTATE DA ALTRA FONTE, sostituendo le parole ALTRA FONTE con l indicazione esatta dell alimentazione. Il grado di protezione degli schermi non deve essere inferiore a IPXXB. 4.3 Collegamenti e cablaggio interno I collegamenti e i cablaggi interni saranno realizzati a perfetta regola d arte e in conformità alle norme CEI specifiche di prodotto. In particolare saranno rispettate le seguenti prescrizioni: - passaggio dei cavi, in entrata e uscita alla carpenteria dei quadri, realizzato utilizzando idonei passacavi, in modo da mantenere il grado di protezione previsto; - conduttori dei circuiti ausiliari sempre separati da quelli di potenza; - tutti i conduttori contrassegnati con la sigla del circuito di appartenenza e in maniera sequenziale, anche se tale identificazione non è riportata sugli schemi; - ancoraggio dei conduttori realizzata in modo tale da evitare che il proprio peso gravi sui morsetti elettrici; - conduttori di sezione elevata, sagomati in modo che nessuna forza, per effetto della loro elasticità, sia esercitata sulle morsettiere; - conduttori disposti in modo ordinato in canaline a pettine con coperchio a scatto o raggruppati in fasci, evitando scavalcamenti e torcigliature; - fattore di riempimento delle canaline non superiore a 0,5; - conduttori sufficientemente lunghi per consentire eventuali reintestazioni. 5

7 4.4 Apparecchi elettrici I dispositivi di manovra e segnalazione saranno disposti sul fronte del quadro in modo da garantire la loro facile individuazione e manovrabilità. Ogni apparecchio disposto sul fronte o all interno del quadro sarà identificato con targhetta inamovibile, indicante la funzione svolta o il circuito di appartenenza. All interno, i quadri dovranno essere facilmente ispezionabili e le distanze tra i dispositivi dovranno impedire che l interruzione di elevate correnti di corto circuito possa interessare apparecchi adiacenti. Saranno in ogni caso rispettate le distanze minime che realizzano i perimetri di sicurezza imposti dal costruttore delle apparecchiature e normativamente idonee alla forma costruttiva prevista. La carpenteria e i componenti saranno tutti della stessa marca, tranne eventuali apparecchi particolari che non sono previsti nel catalogo del produttore del quadro. Non sono ammessi fissaggi di componenti, targhette, o altri elementi, mediante sistemi adesivi, se non espressamente approvati dalla D.L. I quadri che non rispecchiano i criteri di costruzione sopraccitati, saranno rifiutati dalla fornitura e sostituiti con altri aventi le idonee caratteristiche. 4.5 Collettori di terra, conduttori di protezione ed equipotenziali I quadri saranno dotati di proprio collettore o morsettiera di terra, idonei a sopportare le sollecitazioni alle massime correnti di guasto e a ospitare agevolmente tutti i conduttori PE ed equipotenziali che vi saranno collegati, compresa la prevista disponibilità del 30%. Il collegamento dei conduttori PE ed equipotenziali, sarà ordinato, con marcatura d identificazione dei circuiti di appartenenza. Non sono consentiti raggruppamenti multipli dei conduttori PE in unico morsetto; in particolare è espressamente vietato l uso di morsetti a cappellotto in sostituzione del collettore o della morsettiera di terra. 4.6 Morsettiere Le morsettiere saranno di tipo componibile con accesso frontale, montate su guida DIN e adatte alla sezione di conduttore da contenere. La disposizione delle morsettiere dovrà permettere un agevole accesso e operatività. Non sono ammesse in ogni caso, morsettiere sovrapposte nello stesso scomparto. I morsetti saranno del tipo con pressione di serraggio ottenuta tramite lamella e non direttamente dalla vite e i conduttori saranno dotati di puntali terminali di connessione. Ogni morsetto potrà ospitare un solo conduttore; l eventuale collegamento comune sarà realizzato con elementi equipotenziali. 6

8 Quando, per motivi funzionali è presente sulle morsettiere una tensione non interrotta, i morsetti adiacenti saranno separati mediante idonei diaframmi e protetti da schermo frontale recante la scritta di avvertimento di presenza tensione, come indicato all articolo criteri costruttivi. I diaframmi saranno impiegati anche per separare morsetti adiacenti con differenti valori di tensione, ad esempio quelli di potenza dagli ausiliari e di segnale. 4.7 Collaudo e Schemi Le prove di collaudo saranno eseguite secondo le modalità della norma CEI EN (CEI ). Il costruttore del quadro dovrà fornire i certificati delle prove di tipo previste dalla citata norma. La dichiarazione di conformità dei quadri deve comprendere le verifiche della dissipazione termica. Ogni quadro sarà corredato dello schema aggiornato con le eventuali varianti o modifiche apportate durante la realizzazione. 5 CANALIZZAZIONI E VIE CAVI Le canalizzazioni vie cavi sono tutti i percorsi predisposti per l alloggiamento dei cavi elettrici di potenza, ausiliari e di segnale. Le canalizzazioni dei cavi di potenza devono essere separate e distinte da quelle per i conduttori ausiliari e di segnale. Le canalizzazioni previste possono essere: - passerelle metalliche; - tubi metallici; - tubi isolanti in PVC disposti a vista - tubi isolanti corrugati a doppia parete per cavidotti interrati. 5.1 Passerelle metalliche - Elementi forati in acciaio inox dotati di coperchio chiuso. - Fissaggio mediante staffe in quantità sufficiente ad evitare frecce superiori a quelle previste dal costruttore. - Dimensioni, in conformità alle norme CEI, per un riempimento massimo non superiore a 0,5. Tale prescrizione deve essere sempre rispettata e qualora, per qualsiasi motivo, sia verificato un riempimento maggiore, si dovrà provvedere alla sostituzione con l installazione di un canale di misura adeguata. - Curve, derivazioni e ogni cambio di direzione, realizzate con pezzi speciali della stessa marca e serie dei canali, senza adattamenti meccanici artigianali che possono lasciare profili taglienti. - Scavalcamenti tra canali, realizzati in modo da consentire un agevole rimozione e inserimento dei coperchi e dei cavi. - Predisposizione delle cassette di derivazione o bocchettoni passacavo, secondo le necessità, necessari per l uscita e la derivazione dei cavi. Le cassette saranno fissate lateralmente ai canali con passacavi entrata/esci di adeguate dimensioni. 7

9 - Collegamento equipotenziale tra gli elementi dei canali, certificato dal produttore e collegamento con conduttore unipolare tra un estremità delle canalizzazioni e il collettore equipotenziale del quadro. Il cavo di collegamento con colore dell isolamento giallo-verde sarà di sezione non inferiore alla maggiore sezione dei conduttori di linea dei cavi contenuti nelle canalizzazioni e in ogni caso non inferiore a 16 mm 2. - A discrezione della D.L. nei transiti interni a fabbricati e tettoie di protezione, le passerelle possono essere senza coperchio. 5.2 Tubi metallici I tubi metallici in acciaio inox sono impiegati per tutte le derivazioni tra le passerelle esterne e i punti di collegamento alle apparecchiature in campo. Le derivazioni dalle passerelle saranno realizzate attraverso idonee cassette di derivazione metalliche o bocchettoni di raccordo tubo/passerella. Il diametro interno dei tubi deve permettere l agevole inserimento dei cavi con un coefficiente di riempimento non inferiore a 1,5 volte il diametro del fascio di cavi contenuto. I raccordi di giunzione delle tubazioni devono realizzare un grado di protezione non inferiore a IP65. Alle estremità aperte i tratti di tubo che si innestano nelle passerelle devono essere sufficientemente inclinati per evitare l infiltrazione di acqua lungo il percorso del tubo stesso. 5.3 Tubi isolanti PVC Di norma e salvo diverse indicazioni, le canalizzazioni realizzate con tubi isolanti in PVC disposte all interno dei fabbricati sono di tipo rigido, serie pesante, disposte a vista e raccordate con accessori della stessa serie. Gli innesti alle cassette di derivazione e ai quadri elettrici saranno realizzati sempre mediate elementi rigidi senza l impiego di guaine flessibili. Le tubazioni rigide in PVC sono consentite soltanto all interno di costruzioni o manufatti. E pertanto escluso il loro impiego in tutte le condizioni di diretta esposizione alle intemperie esterne o in ambienti con atmosfera aggressiva, dove saranno utilizzati gli elementi metallici previsti. La disposizione dei tubi deve essere tale da evitare incroci e scavalcamenti e nei casi in cui ciò non appaia escludibile o sussistano difficoltà d installazione, l esecuzione sarà sottoposta, prima della realizzazione, alla valutazione della Direzione Lavori. Caratteristiche dei tubi isolanti per canalizzazioni elettriche - materiale termoplastico serie pesante di tipo rigido, con resistenza allo schiacciamento non inferiore a 750 N; - resistente al fuoco e non propagante la fiamma; - esecuzione con grado di protezione non inferiore IP55; - diametro interno non inferiore a 1,5 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di conduttori contenuti considerato un aumento disponibile del 30%. 8

10 E assolutamente vietata ogni giunzione o collegamento elettrico all interno delle canalizzazioni. Non sono ammessi tratti in tubo flessibile se non espressamente autorizzati dalla Direzione Lavori. 5.4 Cassette di derivazione Le cassette di derivazione, sempre dotate di coperchio sono di due tipi: - metalliche per esterno; - in PVC per interno. Le dimensioni devono essere tali da ospitare agevolmente i conduttori che vi transitano, senza attorcigliamenti e compressioni. I conduttori di segnale non devono transitare nelle cassette dedicate ai cavi di energia e qualora questo si renda indispensabile, il transito deve avvenire in tubazione passante senza contatto dei due tipi di conduttori. Ogni circostanza del genere può essere in ogni caso eseguita dopo parere favorevole della Direzione Lavori. Sui coperchi delle cassette saranno applicate targhette di identificazione dei conduttori contenuti. 6 CAVI E CONDUTTORI ELETTRICI Tutte le dotazioni elettriche sono collegate ai quadri impiegando i conduttori necessari, anche speciali, schermati o di altro tipo idoneo al corretto funzionamento degli apparati collegati. I conduttori utilizzati sono genericamente dedicati per tre distinte applicazioni: - di energia - ausiliari - di segnale Quelli di energia sono genericamente, se non diversamente indicato: - FG7OR, isolati in gomma con guaina in PVC - 0,6/ 1kV impiegati per linee dorsali, linee dedicate e collegamenti ausiliari, disposti in canalizzazioni metalliche; - N07V-K, isolati in PVC senza guaina, sono impiegati per collegamenti di derivazione che transitano in canalizzazioni isolanti (tubi PVC), esclusi in ogni caso quelli posti all esterno delle costruzioni; - Cavi di segnale di vario tipo, schermati e non, utilizzati per i collegamenti di trasduttori di segnale, apparati di rilevamento e altri componenti elettronici. Questi cavi saranno sempre idonei alle prescrizioni dei produttori delle strumentazioni alle quali vanno collegati e alla posa esterna in percorsi esposti alle intemperie anche in presenza di acqua. Tutti i conduttori devono avere colorazione idonea all identificazione e conforme alle norme CEI. In particolare il colore azzurro sarà usato esclusivamente per i conduttori di neutro e la combinazione giallo/verde per i conduttori di protezione, di terra ed equipotenziali. Non sono ammesse nastrature delle code dei cavi per cambiare la colorazione Tutti i cavi saranno numerati o siglati per il loro riconoscimento, alle estremità e lungo il percorso in corrispondenza delle derivazioni. 9

11 I conduttori di potenza sono sempre alloggiati in canalizzazioni distinte e separate da quelle dei conduttori di segnale o ausiliari. In nessun caso sono ammesse giunzioni all interno delle canalizzazioni. 7 IMPIANTO DI TERRA L impianto di terra, inteso principalmente come dispersore, rimane quello esistente fatta salva la verifica di idoneità del coordinamento con i dispositivi di protezione come indicato alla voce, Protezione contro i contatti indiretti. Qualora il coordinamento con i dispositivi di protezione non sia assicurato, si dovrà realizzare un impianto dispersore aggiuntivo, con caratteristiche idonee da unire a quello esistente. Il conduttore di terra sarà collegato al collettore generale del quadro QEG. I conduttori PE di tutte le linee saranno collegati ai collettori dei quadri dai quali partono le rispettive linee. 8 PROTEZIONI L impianto, in conformità alle Norme CEI 64-8, deve possedere le previste protezioni contro i: - contatti diretti - contatti indiretti - correnti di sovraccarico e corto circuito 8.1 Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti è realizzata con l impiego di materiali, involucri e barriere isolanti, tali da garantire i valori di isolamento idonei. I gradi di isolamento e protezione minimi richiesti sono: - cavi FG7OR, 0,6/1 kv - cavi N07V-K, 450/700 V - quadri, IP4X - cassette di derivazione, IP4X - apparecchi di illuminazione interni, IP2X - apparecchi di illuminazione esterni, IP65 - interruttori e pulsanti accensione luci interni, IP2X - prese fisse di corrente serie civile, IP2X - interruttori e pulsanti esterni, IP65 - prese fisse di corrente serie industriale, IP65 Per garantire la protezione, le parti attive devono avere l isolamento rimovibile solo mediante distruzione, oppure, se racchiuse entro involucri, l apertura deve poter avvenire solo con l uso di idonei attrezzi. 10

12 8.2 Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti è realizzata con il coordinamento dei dispositivi automatici di interruzione della corrente di dispersione e l impianto di terra. Trattandosi di impianto con distribuzione TT, il coordinamento è realizzato con l impiego di interruttori differenziali disposti in modo da garantire la massima selettività rispetto alle correnti di dispersione. La verifica del coordinamento tra impianto di terra e dispositivo di protezione deve soddisfare la seguente condizione: Ra Ia 25 dove: - Ra, è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse, in ohm; - Ia, è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione in ampere (differenziale). I conduttori di protezione delle diverse linee devono essere attestati ai collettori di terra dei rispettivi quadri, dai quali hanno origine le linee stesse. Le sezioni dei conduttori di protezione non devono essere inferiori a quella delle linee a cui appartengono. 8.3 Protezione contro le sovracorrenti e il corto circuito La protezione delle linee contro le sovracorrenti e i cortocircuiti è realizzata secondo le indicazioni di seguito riportate. 8.4 Protezione contro i sovraccarichi Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono rispondere alle seguenti due condizioni: 1) Ib In Iz 2) If 1,45 Iz dove: - Ib = corrente di impiego del circuito - Iz = portata in regime permanente della conduttura; - In = corrente nominale del dispositivo di protezione. - If = corrente che assicura l'effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite. 8.5 Protezione contro i corto circuiti Il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve soddisfare le seguenti condizioni: Ics>Icc I 2 t K 2 S 2 dove: - Ics potere di interruzione di servizio del dispositivo 11

13 - Icc corrente di cortocircuito - I 2 t energia specifica lasciata passare dal dispositivo di protezione (prodotto del quadrato della corrente per la durata del cortocircuito) - K 2 S 2 energia specifica sopportata dal cavo (quadrato della costante K del cavo per il quadrato della sezione) I conduttori protetti contro i sovraccarichi sono normativamente protetti anche contro i cortocircuiti. 9 ILLUMINAZIONE All interno del locale quadri l impianto d illuminazione di servizio e di sicurezza esiste già. E invece prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione esterna che permetta interventi in sicurezza anche nelle ore di oscurità. L impianto, tranne una minima illuminazione costante, è generalmente attivato soltanto in presenza di operatori nelle ore notturne. Gli apparecchi di illuminazione esterni sono del tipo plafoniere per tubi fluorescenti con il corpo in acciaio inox e lo schermo diffusore in vetro temperato, grado di protezione IP65. Il montaggio lungo le vie di transito sarà realizzato con robusti sostegni, anche questi in acciaio inox, adeguatamente fissati alle strutture metalliche dell impianto. 10 TELECONTROLLO E AUTOMAZIONE Nella prospettiva di unificazione delle procedure di controllo e manutenzione, è previsto il funzionamento automatico dell impianto, con sorveglianza funzionale dal cento di telecontrollo della Società Mondo Acqua S.p.A. e l invio di allarmi per anomalia delle apparecchiature installate. Gli apparati dedicati che presiedono a queste funzioni, sono inseriti nel quadro QEA. L automazione è ottenuta mediante PLC programmato che realizza la logica di funzionamento automatico prevista per il depuratore. Lo stato di esercizio e i parametri delle diverse misure, rilevati dai sensori in campo ed elaborati dal PLC, sono trasmessi al centro di telecontrollo attraverso un modem GPRS collegato un VPN. Gli allarmi sono inviati in formato SMS, direttamente dal modem al personale reperibile 10.1 Funzioni di automazione e controllo Le funzioni di automazione e controllo previste sono quelle che saranno indicate nelle specifiche di processo per la gestione del ciclo di depurazione. Il sistema deve controllare anche gli stati di funzionamento delle macchine e i parametri forniti dagli strumenti di livello e misura ossigeno, in modo da regolare le velocità dei compressori e attivare gli svuotamenti e i riempimenti delle vasche di trattamento fanghi. 12

14 10.2 Telecontrollo Il telecontrollo deve permettere la visione di tutti i paramenti dell impianto per i seguenti stati: - stati di marcia e arresto; - scatti termici o avarie per sovracorrente; - presenza tensione e alimentazioni elettriche; - valori degli strumenti di misura; - ore di funzionamento dei motori. I valori storici delle grandezze variabili saranno rappresentate in forma grafica Predisposizioni invio messaggi d allarme A garanzia di funzionamento dell impianto e nel rispetto dei parametri della depurazione, imposti dalle autorità competenti, è previsto il controllo e l invio di messaggi d allarme nei casi di: - avaria dei compressori; - basso valore ossigeno; - mancanza tensione; - avaria pompe e motori in genere. I messaggi, inviati al personale di manutenzione mediante SMS telefonici, saranno anche registrati presso il centro di telecontrollo. 11 Criteri di utilizzo e manutenzione degli impianti Durante l utilizzo degli impianti è indispensabile prevedere il mantenimento delle caratteristiche di funzionamento e di affidabilità attraverso la programmazione di verifiche periodiche, indirizzate ad accertare lo stato delle apparecchiature e prevenirne il deterioramento. In seguito all esito delle verifiche devono essere attivati gli interventi preventivi, di volta in volta necessari. Nelle operazioni di manutenzione, le apparecchiature devono essere messe in sicurezza prima di ogni intervento. In particolare gli interventi sugli organi azionati da motori elettrici devono essere preceduti dell apertura dei sezionatori di sicurezza posti in prossimità dei motori. 13

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