PIANO DELLE PERFOMANCE OBIETTIVI
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- Dante Capelli
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1 Analisi del contesto esterno ed interno (analisi SWOT) PIANO DELLE PERFOMANCE OBIETTIVI Il presente documento definisce piano delle perfomance-obiettivi ed i programmi politico-amministrativi rispetto ai quali sviluppare l economica ed organizzativa dell Azienda di Servizi alla Persona SANTA CHIARA nel triennio 2014/2016, in coerenza con l evoluzione del quadro normativo e delle esigenze rilevabili dagli atti di programmazione nazionali e regionali riferiti ai settori in cui si estrinseca l dell A.S.P. Più precisamente, il quadro normativo e le disposizioni statutarie di riferimento risultano essere le seguenti: la Legge Regionale 13/02/2003, n 1 (Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia), come modificata dall art. 8 della Legge Regionale n. 8/2003 e dall art. 2 della Legge Regionale n. 11/2003 e infine dalla L.R. 24 febbraio 2012 n. 2, pubblicata sul BURL n. 9 del 29/2/2012- Supplemento alla Serie Ordinaria - ove all art comma 9, lettera d) attribuisce al Consiglio di Amministrazione la competenza in merito all approvazione dei piani e programmi dell Ente, in coerenza con gli atti di programmazione regionale in materia e, al successivo art. 11, comma 5, stabilisce che le A.S.P. predispongono un documento di programmazione economica di durata triennale; il Regolamento Regionale 04/06/2003, n 11 (Regolamento di attuazione della legge regionale 13/02/2003, n. 1 Riordino della disciplina delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia ), ove all art. 50 dispone il concorso delle A.S.P. alla programmazione delle sociali, socio sanitarie ed educative, sia concernenti la redazione dei Piani di zona che attraverso la partecipazione degli Enti ai lavori della conferenza dei Sindaci come previsto all art. 6, comma 8, della Legge Regionale n 31/1997; la Legge Regionale 12/03/2008 n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario la Legge Regionale 24/02/2012 n. 2 Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 12 marzo 2008 n. 3(Governo della rete degli interventi e del dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario) e 13 febbraio 2003 n. 1 (Riordino della disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza operanti in Lombardia) la norma transitoria prevista all art. 25 del vigente statuto approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 3 del 16 gennaio 2013 vistato dalla Giunta Regionale Direzione generale Famiglia, solidarietà sociale e volontariato prot. G del dispone che le modifiche hanno applicazione a far tempo dalla data di scadenza degli Orgasmi Istituzionali e di Revisione contabile in carica, insediatisi ai sensi della normativa previgente e le cui competenze restano pertanto disciplinate dalle disposizioni di cui allo statuto
2 approvato con deliberazione n. 51 del 20 ottobre 2003 e da ultimo approvato con deliberazione C.A. n. 22 dell debitamente vistato dalla Giunta regionale competente per materia Direzione generale Famiglia e Solidarietà Sociale l art. 7 del previgente Statuto dell A.S.P. dispone che il Consiglio di Amministrazione è l'organo di indirizzo e di verifica dell'azione amministrativa e gestionale dell A.S.P.; allo stesso spetta definire gli obiettivi ed i programmi dell'ente, indicando le priorità, nonché verificare la rispondenza dei risultati della gestione agli indirizzi impartiti, assumendo i provvedimenti attribuiti alla sua competenza,fra cui l approvazione dei piani e i programmi dell ente in coerenza con gli atti di programmazione regionale in materia. Nell ambito della normativa sopra richiamata, l elaborazione del presente documento di programmazione scaturisce dall analisi dei seguenti atti ed elementi di valutazione: 1) il Piano Socio-Sanitario Regionale approvato con deliberazione del Consiglio Regionale Lombardia del 17/11/2010 n. IX/88, che espone tra i propri obiettivi specifici la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, anche sulla base del principio di concentrazione dell ; 2) Il Programma Regionale di Sviluppo della IX Legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. IX/56 del 29/09/2010; 3) l art. 6 della Legge n 328/2000, ove prevede che i Comuni, titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali da svolgersi a livello locale, esercitino le stesse adottando sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini; 4) la delibera DGR n. IX/ 2633 del 06/12/2011 ad oggetto: Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio ) al fine della piena realizzazione del modello gestionale dei servizi alla persona di cui alla Legge Regionale n 31/1997 e, nell ottica della progressiva acquisizione da parte delle A.S.L. della funzione di programmazione, acquisto e controllo (P.A.C.) delle prestazioni sanitarie ed integrazione sociale, la L.R. n. 1/2003 e s.m.i. individua nella costituzione di Aziende di Servizi alla Persona una forma gestionale di servizi socio-sanitari e sociali funzionale al riordino del sistema introdotto dalla Legge n. 328/2000; 6) il vigente Statuto dell A.S.P. prevede, come finalità aziendali, lo svolgimento delle seguenti tipologie di nell ambito socio-assistenziale e socio-sanitario: a) assistenza socio-sanitaria residenziale, mediante accoglienza ed ospitalità, per libera scelta degli interessati, di persone in condizione di parziale o totale non autosufficienza, alle quali fornire prestazioni di tipo alberghiero e protezione assistenziale, unitamente ad una adeguata tutela sanitaria e riabilitativa integrata con opportune di animazione sociale; b) prevenzione e cura delle sindromi demenziali, mediante accoglienza in reparto protetto e in regime residenziale di soggetti in condizione di totale non autosufficienza, che presentino gravi patologie di demenza senile;
3 c) centro Diurno Integrato, mediante servizi specifici di carattere socio-sanitario di tipo semi-residenziale in regime diurno, in grado di supportare situazioni precarie in alternativa alla presenza a tempo pieno; d) ricoveri temporanei di sollievo, mediante accoglienza di soggetti adulti non autosufficienti con esigenza di assistenza medicoinfermieristica per i quali è riconosciuta la necessità di un sostegno temporaneo alle famiglie o che necessitano di particolari interventi terapeutici gestibili in ambiente extra-ospedaliero; e) assistenza domiciliare integrata, mediante servizi di cura domiciliare, e gestione di residenze protette in proprio e/o in regime di convenzionamento, utilizzate da persone singole o piccoli nuclei, ai quali offrire prestazioni analoghe a quelle garantite dalla struttura residenziale principale; f) Collaborazione con altre Istituzioni per la tutela della popolazione anziana. g) istruzione, formazione ed aggiornamento professionale, con di didattica anche nell ambito della formazione permanente 7) il progetto di Azienda di Servizi alla Persona può, quindi, ricomprendere anche l erogazione di prestazioni sanitarie, assistenziali e domiciliari, per fornire all utente un assistenza maggiormente integrata, dal ricovero geriatrico e dalla lungo degenza, all assistenza domiciliare integrata, dai centri diurni sino alla residenzialità per non autosufficienti; 8) l A.S.P. può, pertanto, essere ricondotta all interno di una rete territoriale di servizi sanitari, socio-sanitari ed assistenziali ove si possano utilizzare le presenze e le specifiche competenze e capacità professionali senza duplicazioni o diseconomie di offerta di eguali servizi, oltre che rispondere alle nuove progettualità che l Azienda è chiamata ad esprimere in rapporto alle comprovate esigenze dell utenza, tenendo presente che sul territorio sono presenti bisogni complessi in cui si compenetrano valenze sanitarie, socio-sanitarie e sociali, necessitanti di una risposta che consideri unitariamente i problemi evitando la scomposizione del bisogno stesso con conseguente rischio di approccio settoriale e di risposte non coordinate e disaggregate. 9) L ASP Santa Chiara inoltre ha stipulato con l ASL della Provincia di Lodi apposito contratto in qualità di Ente Gestore che permette di mettere a disposizione posti letto accreditati per il ricovero temporaneo di sollievo, di cui un posto letto viene destinato al ricovero di sollievo per pazienti affetti da SLA, per i quali vengono garantiti gli standard organizzativi, gestionali, previsti dalle DGR 7915/2008 e 10160/ ) L ASP Santa Chiara ha messo a disposizione dell ASL della Provincia di Lodi un nucleo dedicato di n. 8 posti letto accreditati adeguatamente attrezzato per il ricovero di cittadini in stato vegetativo e SLA così come previsto da ultimo con DGR n. IX/4222 del 25 ottobre ) Contestualmente sono in fase di definizione e in alcuni casi già di implementazione una serie di progetti di nuove ed ulteriori unità d offerta. Dall analisi dei sopra citati atti ed elementi di valutazione scaturiscono le seguenti considerazioni:
4 a) per la storia secolare dell ex I.P.A.B. di cui è erede e per il ruolo essenziale che sta ricoprendo nell organizzazione dell offerta dei servizi nell ambito territoriale della A.S.L. della Provincia di Lodi, l A.S.P. SANTA CHIARA costituisce un riferimento organizzativo e gestionale sul quale le politiche provinciali e comunali di settore possono avere certezza organizzativa e gestionale; b) il nuovo quadro normativo regionale costituisce un positivo fattore evolutivo e di innovazione che va utilizzato perseguendo un efficace e profonda trasformazione in senso aziendale, con la piena ed effettiva integrazione nella rete territoriale e l ampliamento delle tipologie dei servizi erogati; vanno comunque evidenziate le obbiettive difficoltà economiche in cui le A.S.P. si trovano ad operare a causa delle rigidità normative e finanziarie di riferimento, poiché la natura giuridica pubblica di tali Aziende comporta, a carico delle stesse, oneri gestionali non imposti ai soggetti di diritto privato che esercitano la medesima tipologia di ; basti pensare, ad esempio, alla diversa disciplina dei controlli interni, dei sistemi di valutazione, degli oneri derivanti dall applicazione di norme specifiche per i soggetti giuridici pubblici sia per il personale che per gli acquisti, rispetto ad una autonomia organizzativa e gestionale più flessibile delle figure giuridiche private. Essendo evidente che, in nessun caso, la sola natura giuridica pubblica di un soggetto gestore deve porre lo stesso in una posizione di svantaggio rispetto ad altri soggetti che operano nel medesimo settore di, é auspicabile che a livello statale e regionale vengano intraprese le opportune azioni legislative al fine di equiparare, ad ogni effetto, le condizioni giuridiche ed economiche in cui si trovano ad operare le A.S.P. ed i soggetti privati, garantendo ad ambedue detti soggetti pubblici e privati parità di trattamento e di condizioni operative. Tutto quanto sopra premesso, vengono di seguito definiti gli obiettivi e gli orientamenti programmatici dell A.S.P. per il triennio sia sotto il profilo politico-programmatico che, conseguentemente, sotto il profilo economico-finanziario che possono in sintesi essere così riassunti: 1) Interventi per adeguamenti volti alla migliore fruibilità dei servizi da parte dell utenza 2) Elementi di Qualità dell offerta 3) Progetti ed iniziative di qualificazione e adeguamento della gamma dei servizi erogati 4) Gestione del personale 5) Rapporti con gli Enti Locali ed il Terzo Settore 6) Efficacia, efficienza ed economicità nella gestione aziendale
5 Area di riferimento Obiettivi direzionali Indicatori Istituzionale - infrastrutturale - tecnico Interventi per adeguamenti volti alla migliore fruibilità dei servizi da parte dell utenza Il triennio 2010/2012 dell ASP S. Chiara è stata caratterizzato dall impegno, sotto l aspetto funzionale ed economico, volto alla realizzazione del programma di adeguamento della Sede istituzionale sita in Lodi - Via Paolo Gorini 48 ai requisiti minimi generali e specifici di cui al D.P.R. 14/1/1997 nonché agli ulteriori requisiti strutturali obbligatori previsti dalla D.G.R. 14/12/2001 n. 7/7435, conclusi con l ottenimento dell autorizzazione al funzionamento e del conseguente accreditamento regionale definitivo. Nel triennio 2014/2016 l ASP sarà impegnata, sotto l aspetto funzionale ed economico, alla realizzazione: della climatizzazione nei reparti dell Ente che attualmente ne sono sprovvisti portando quindi la climatizzazione in tutti i reparti. L ulteriore progetto che rappresenta un miglioramento fondamentale per l organizzazione delle merci in arrivo e in partenza presso l Ente, è la realizzazione di un percorso interno di collegamento tra il Chiostro dell Ente e via II Cremonesi con la messa in opera di un nuovo ascensore per il trasporto delle merci e della biancheria piana degli Ospiti. Istituzionale socio assistenziale elementi di qualità dell offerta L ASP progetterà il proprio sviluppo secondo gli indirizzi regionali e tenendo conto del contesto sociale, sanitario, economico, epidemiologico, politico-gestionale, del contributo fattivo del Volontariato e del confronto con l A.S.L., gli Enti Locali territoriali (con particolare riferimento al Comune di Lodi ed all Amministrazione Provinciale), le A.S.P. lombarde, l Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi e le principali Istituzioni pubbliche e private di settore. La lettura dei bisogni rilevati sul territorio, rappresenta un importante riferimento per l elaborazione di nuove e qualificanti risposte. Particolare attenzione viene inoltre riservata sia alla definizione di strumenti di rilevazione interna dell efficacia delle prestazioni, sia alla soddisfazione degli utenti e dei famigliari in tutti i suoi molteplici aspetti. Questo aspetto, per altro richiesto ai fini dell accreditamento regionale, è divenuto nel tempo uno strumento principale di indirizzo dei processi di miglioramento. In relazione alle varie tipologie di offerta attualmente patrimonio dell A.S.P. (R.S.A. e al suo interno il Nucleo Alzheimer, nucleo per ricoveri in extrarecettività, nucleo per l accoglienza di pazienti in Stato vegetativo, SLA, C.D.I., ADI) il contesto normativo tende a valorizzare gli aspetti relativi alla qualità attraverso precise indicazioni. D altro canto l ASP ha ritenuto di integrarli anche con altri elaborati al proprio interno e frutto di attenta analisi del proprio contesto organizzativo. Si possono così identificare: a) I requisiti di accreditamento, oggetto di vigilanza esterna da parte degli organi preposti, ed interna attraverso un monitoraggio programmato. Essi, come è ben noto, riguardano sia l appropriatezza delle prestazioni, sia il rispetto di precisi standards in materia strutturale ma anche gestionale-organizzativa. Ne siano un esempio il rispetto del complesso sistema delle classi Sosia, in grado di meglio classificare i bisogni del cittadino e garantire conseguentemente un adeguata remunerazione rapportata al carico assistenziale di ogni singolo utente. Ma anche l insieme dei protocolli, procedure e linee guida che in questo ultimo anno è andato ben al di là, nei contenuti e nelle materie trattate, a quelli previsti dalla normativa, qualificando ulteriormente l organizzazione. L inserimento di nuovi indicatori adottati dalla unità di vigilanza ASL in attuazione delle nuove indicazioni normative, rappresentano, nonostante il loro carattere sperimentale per l anno 2013, un ulteriore strumento importante di monitoraggio del rispetto dei requisiti di accreditamento b) La ridefinizione delle forme di contratto con l utenza allo scopo di renderle maggiormente aderenti alle indicazioni normative ed in particolare più rispondenti alle caratteristiche di un tipo
6 specifico di contraente: l amministratore di sostegno dell utente. Si evidenzia che con Delibera di Giunta Regionale nr del 20/12/2013 la Regione Lombardia ha definito uno schema di contratto tipo da adottare. c) La predisposizione di un nuovo Piano di Formazione in cui sono raccolti tutti gli interventi, rivolti agli operatori della struttura, per il biennio 2013/2014. Essi scaturiscono dalla convinzione che la formazione rappresenta uno degli strumenti indispensabili per un costante miglioramento della qualità dei servizi erogati, atta a garantire un maggior coinvolgimento, partecipazione e motivazione degli operatori nell evoluzione dei processi organizzativi aziendali in atto. Si confermano per il nuovo piano gli elementi che hanno comunque contraddistinto anche il precedente. Si tratta da un lato della scelta di una metodologia formativa più orientata alla discussione di casi concreti. L obiettivo è quello di incidere in questo modo in misura maggiore sul cambiamento delle pratiche assistenziale e relazionali, e inoltre l organizzazione di piccoli gruppi favorisce il coinvolgimento degli operatori e i processi di apprendimento. Il secondo elemento è rappresentato dall accordo con l ASL o l AO per la partecipazione dei nostri operatori a corsi organizzati da queste Aziende. d) Monitoraggio e verifica dell efficienza del sistema di controlli finalizzato, attraverso la chiara definizione degli obiettivi, delle e degli strumenti di verifica, a garantire un concreto ed efficace controllo. e) realizzazione di iniziative e strumenti finalizzati a far conoscere al territorio la gamma di servizi offerti e a qualificare l immagine della struttura all esterno. Le mostre d arte, la pubblicazione In chiostro,l open day, sono esempi concreti delle iniziative attivate in questa direzione, che potranno essere ulteriormente integrate da presentazioni pubbliche aperte alla cittadinanza, ma anche da una più compiuta cura del materiale informativo e della sua divulgazione. E allo studio inoltre la definizione per il 2014 di un vero e proprio piano d informazione che promuova la conoscenza dei servizi offerti dall ASP tra i cittadini del territorio, ma anche tra le Istituzioni. E ormai confermata la nostra convinzione che nonostante gli sforzi fatti la conoscenza dell ASP tra i cittadini, ma non solo, sia ancora limitata all offerta residenziale, che non rende giustizia della molteplicità dell offerta. Il piano dovrà prevedere incontri ed iniziative che intercettino gli interlocutori che a vario titolo si rapportano o incontrano i bisogni dei cittadini (Comuni, associazioni, consorzio ecc.). Istituzionale socio- sanitario Progetti ed iniziative di qualificazione e adeguamento della gamma dei servizi erogati. Il piano di qualificazione dei servizi attualmente erogati è un obiettivo da continuare a perseguire, comprendendo una sperimentazione possibile di nuove, in linea con l evoluzione del quadro normativo di competenza regionale e animato dalla tensione verso l obiettivo di fare dell ASP un polo multiservizi per la popolazione anziana. Di seguito vengono elencati i più significativi ambiti d intervento e le loro linee di sviluppo: 1. L accoglienza dei pazienti in stato vegetativo e di pazienti affetti da malattia del motoneurone (SLA, SMA e SLP).Questa esperienza ci ha indotti a trovare nuove forme di assistenza più adeguate ai loro specifici bisogni e a quelli dei loro familiari, nel 2012 si è conclusa la fase di costruzione di un progetto sperimentale, finalizzato ad offrire a questi pazienti interventi di stimolazione sensoriale, in cui trovano spazio approcci diversi all interno di una complessiva cornice, in grado di specificare la filosofia di cura e gli obiettivi delle singole figure professionali dell équipe. E stato inoltre introdotto anche l intervento dello psicologo che oltre a garantire, nei casi necessari, il supporto ai familiari, come previsto dalla DGR di riferimento, indirizza la propria anche al personale, garantendo all equipe adeguata supervisione i posti di ricovero di sollievo. Il costante monitoraggio dell andamento del tasso di occupazione dei posti di sollievo in questo anno, ci ha invece indotto ad una valutazione circa la rispondenza di questa servizio ai bisogni del cittadino, è quindi in atto un lavoro di rinegoziazione con l ASL,finalizzato a ridefinire le caratteristiche di questa unità d offerta.
7 3. Ricoveri temporanei in regime di extrarecettività. Prosegue l esperienza di questa forma di ricovero rivolto alla popolazione anziana che necessita di periodi temporanei di ricovero per motivi prevalentemente di ordine sociale o di stabilizzazione delle condizioni di salute. 4. Caffè Alzheimer. Visti i risultati positivi raggiunti, l esperienza proseguirà anche nel Nel 2013 si è chiusa l esperienza del primo gruppo ed è partito un secondo gruppo di familiari. Abbiamo inoltre potuto verificare come il caffè Alzheimer rappresenti, oltre che un importante servizio per la cittadinanza, anche un bacino d utenza per il CDI, che sempre di più si sta orientando verso questa tipologia di pazienti. 5. I progetti individuali per gli ospiti del CDI in applicazione della DGR 1746 del I progetti integrano le del Centro Diurno Integrato e nel corso dell anno sono confluiti nel progetto definito domiciliarità professionale demenza, che raccoglie interventi di varie figure professionali al domicilio del paziente, come interventi di supporto al care giver e di sostegno nella gestione dei disturbi del comportamento dei pazienti affetti da demenza. Accanto agli interventi domiciliari sono stati attivati anche interventi individuali legati a particolari bisogni di alcuni utenti che frequentano il CDI. La realizzazione di questo progetto conferma sempre di più il ruolo del CDI come di un grande contenitore di servizi,, e prestazioni pensate per ogni singolo ospite inserito. 6. Corsi per i familiari degli ospiti. Si è svolta un iniziativa formativa rivolta ai familiari degli ospiti e promossa in collaborazione con il consultorio la famiglia di Lodi, il progetto ha avuto la finalità di offrire un supporto psicologico ai familiari di ospiti che vivono con disagio e difficoltà l inserimento dei propri cari in struttura. 8. L adesione alla rete di conciliazione lavoro-famiglia e conclusione delle azioni sperimentali. L adesione dell ASP alla rete di conciliazione si è tradotta nell attivazione di alcune azioni concrete che l Azienda ha programmato per il proprio personale in tema di conciliazione e che si possono riassumere in : a. apertura del servizio di lavanderia ai dipendenti dell ASP ed estensione a quelli dell ASL; b. consulenza da parte degli operatori dell URP ai colleghi in tema di servizi per gli anziani; c. corsi di ginnastica dolce; d. somministrazione ai dipendenti dell ASP di un questionario finalizzato a rilevare i bisogni di conciliazione; e. facilitazione per i dipendenti per l accesso dei propri cari al CDI con orari personalizzati. 9. Il servizio civile. Quest anno la progettazione delle del servizio civile si è indirizzata verso una scelta innovativa, quella cioè di inserire i ragazzi in nuove, strutturate per loro e che soprattutto sostengono e contribuiscono la spinta all innovazione e al sostegno di nuovi interventi e/o servizi. Il progetto presentato il , è stato valutato positivamente e verrà finanziato con un secondo bando che verrà emesso alla fine di questo anno. 10. Il 2013 ha visto l implementazione dell Assistenza domiciliare Integrata, e la piena operatività del servizio. Nel corso dell anno l ASP ha esteso il suo bacino d intervento anche all ASL di Cremona limitatamente al distretto di Crema. 11. Lo sviluppo di progettazioni innovative all interno del servizio animativi/educativo. Si sta consolidando una vocazione del nostro servizio animativo/educativo verso l indirizzo educativo e riabilitativo. mentre il 2014 vedrà l implementazione di un progetto finalizzato all utilizzo da parte di alcuni anziani di ausili multimediali per i nostri ospiti.
8 12. La fine del 2013 ha visto l ASP aderire alla possibilità di divenire attuatore di azioni di cui alla DGR 856/13 all interno della misura definita nella citata delibera: RSA aperta. Tali azioni mirano ad offrire, a persone non accolte in struttura, alcune delle prestazioni in essa erogata o di beneficiare di permanenze parziali in RSA o in nucleo Alzheimer. Il tutto dovrà avvenire sulla base di un effettiva progettazione individualizzata stesa in condivisione con l ASL, responsabile della valutazione multidimensionale e con la famiglia. 13. Nel 2013 la struttura è stata coinvolta dall ASL nel circuito delle Aziende che promuovono salute, in relazione alle iniziative già svolte in materia di salute e rivolte al personale dell Azienda, quali quelle connesse alle azioni di conciliazione (es. corso di ginnastica dolce). Tale adesione vedrà nel 2014 l individuazione e la realizzazione di nuove azioni mirate a promuovere nel personale stili di vita sani, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente. Istituzionale territoriale Rapporti con gli Enti Locali ed il Terzo Settore. L Azienda auspica un proprio effettivo coinvolgimento nella programmazione e sviluppo dei servizi previsti nei Piani di Zona formulati dagli Enti Locali territoriali ai sensi della Legge n. 328/2000, ritenendo a tale scopo determinante mantenere il costante e positivo rapporto in essere con l altra A.S.P. presente nell ambito territoriale di appartenenza. Nel 2013 si evidenzia la collaborazione con l ASL nell di promozione dei CDI, tra cui anche il nostro, e che si è tradotta in un percorso formativo per i MMG. Un accenno alla collaborazione con le realtà formative del territorio, intendendo con tale espressione, sia le scuole pubbliche e le università che i centri di formazione professionale. Per quanto concerne la relazione con le prime, da tempo essa si gioca sul piano degli stages formativi degli studenti, che rappresentano anche un significativo bacino per la sensibilizzazione alle di volontariato. E inoltre iniziato nel corso di quest anno una collaborazione interessante con il Liceo artistico cittadino per lo studio di un contributo significativo degli studenti nel miglioramento degli ambienti della struttura e nella realizzazione di loghi rappresentativi dei vari reparti. Per quanto concerne invece la collaborazione con i centri di formazione professionale, va evidenziato la collaborazione anche per il 2014 con il centro Calam per la formazione di giovani parrucchieri ed estetiste. La presenza di questi ragazzi rappresenta non solo un integrazione importante all di cura dell aspetto delle nostre ospiti, ma anche un momento di socializzazione e scambio per i nostri anziani con le nuove generazioni. Si aggiunge l accoglienza di operatori socio-sanitari in tirocinio, rappresenta un occasione di contatto con i possibili futuri operatori. E importante ricordare inoltre che tali collaborazioni hanno un innegabile ricaduta sull immagine esterna dell ASP e consentono confronto con l evoluzione delle professioni sanitarie e dei loro processi formativi. Prosegue la collaborazione con lo SPI in qualità di organizzatore di eventi a cui i nostri ospiti hanno partecipato e che si sono tradotti anche in riconoscimenti per alcuni dei nostri anziani
9 Istituzionale gestionale ed Amministrativo Efficacia, efficienza ed economicità nella gestione aziendale. L Ente si è dotato da tempo, così come previsto dalla norma, di un sistema gestionale informatizzato che consente, oltre al regolare adempimento in termini contabili, finanziari ed patrimoniali delle svolte dall ASP, di un sistema di contabilità analitica per centri di responsabilità. Tale sistema consente di controllare e monitorare i dati della contabilità economica ripartendoli per i diversi centri di responsabilità e di evidenziare le diverse tipologie di costi e ricavi sostenute dall Ente nell esercizio. Il modulo gestionale adottato, rilevando le diverse voci di entrata e delle uscite dell ASP, risulta in linea con le esigenze di pianificazione e programmazione che gli Enti, come il Santa Chiara, devono essere in grado di implementare al fine di migliorare l efficienza e l efficacia della propria azione amministrativa. Nel corso dell anno 2013 sono stati mantenuti gli standard qualitativi raggiunti nel corso degli ultimi anni in modo particolare si è continuato a monitorare la spesa ed i relativi costi della struttura ricorrendo al sistema di contabilità analitica. La possibilità di valutare con tempestività le entrate e le uscite ha consentito di realizzare delle significative economie nei costi sostenuti e di vedersi assegnare dall ASL una revisione del Budget assegnato, in termini di contributi, rispetto alla quota iniziale assegnata. L attento monitoraggio attuato proseguirà anche per il triennio
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il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni;
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