LAVORATORI IMMIGRATI

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3 LAVORATORI IMMIGRATI SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR La domanda di lavoratori immigrati: previsioni occupazionali e fabbisogni professionali delle imprese per il 2008

4 Il Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro - si colloca dal 1997 tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro e della formazione. Attraverso l indagine annuale Excelsior, inserita tra quelle uffi ciali con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale, vengono intervistate circa imprese con almeno un dipendente per conoscerne in modo analitico il fabbisogno di occupazione per l anno in corso. I dati in tal modo raccolti forniscono una conoscenza aggiornata, sistematica ed affi dabile della consistenza e della distribuzione territoriale, dimensionale e per attività economica della domanda di lavoro espressa dalle imprese, nonché delle principali caratteristiche delle figure professionali richieste (livello di istruzione, età, esperienza, diffi coltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, ecc.). L ampiezza e la ricchezza delle informazioni disponibili fanno di Excelsior un utile strumento di supporto a coloro che devono facilitare l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro, ai decisori istituzionali in materia di politiche formative, nonché agli operatori della formazione a tutti i livelli. Le principali tavole in formato html e l intera base dati dell indagine sono consultabili al sito I Rapporti Excelsior 2008 sono stati realizzati da un gruppo di ricerca del Centro Studi Unioncamere, diretto da Claudio Gagliardi. Al gruppo redazionale hanno partecipato: Pietro Aimetti, Stefano Casagrande, Claudio Gagliardi, Andrea Gianni, Domenico Mauriello, Bruno Paccagnella, Enrico Quaini, Luisa Ribolzi, Luca Schionato, Carlo Vaghi, Francesco Vernaci, Paola Zito. Si ringrazia per gli spunti di rifl essione offerti il Comitato Scientifi co presieduto dalla Prof.ssa Luisa Ribolzi. La rilevazione diretta tramite questionario per le imprese di maggiori dimensioni è stata realizzata dagli Uffi ci di statistica delle Camere di commercio e delle Unioni Regionali delle Camere di commercio con il coordinamento dell equipe del Centro Studi Unioncamere. Unioncamere, per la realizzazione del Sistema informativo Excelsior, si è avvalsa della collaborazione della società Gruppo Clas di Milano per l impostazione metodologica e per tutte le attività di analisi ed elaborazione statistica. Le interviste alle imprese con meno di 250 dipendenti sono state realizzate con tecnica C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview) dalla società Atesia S.p.A. del Gruppo Almaviva Italia. Unioncamere, 2008 Finito di stampare nel mese di settembre 2008 dalla tipografi a Kataconsulting - Roma La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle tavole contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2008.

5 Indice del volume

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7 SOMMARIO La domanda di lavoratori immigrati: previsioni occupazionali e fabbisogni professionali delle imprese per il Il lavoro immigrato come componente strutturale del mercato del lavoro italiano Le professioni degli immigrati e la domanda di qualificazione espressa dalle imprese Il modello italiano di ricorso al lavoro immigrato Allegato statistico - I principali risultati dell indagine Appendice 1 - Corrispondenza tra la classifi cazione di attività economica ATECO 2002 e i settori EXCELSIOR Appendice 2 - Classifi cazione dei titoli di studio Glossario

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9 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 LA DOMANDA DI LAVORATORI IMMIGRATI: PREVISIONI OCCUPAZIONALI E FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE IMPRESE PER IL Il lavoro immigrato come componente strutturale del mercato del lavoro italiano La crescita della componente immigrata rappresenta uno dei principali fattori di trasformazione del mercato del lavoro italiano in questi ultimi anni, con implicazioni ormai ben evidenti sui vari indicatori occupazionali. Nel tempo, il Sistema Informativo Excelsior ha raccolto e messo a disposizione degli operatori alcune informazioni rilevanti per il monitoraggio dei fl ussi e delle caratteristiche della forza lavoro d importazione, rilevanti non tanto per la loro valenza predittiva e di supporto alla programmazione degli ingressi, quanto soprattutto per la capacità di cogliere gli orientamenti delle nostre imprese nei confronti della manodopera immigrata. Orientamenti che, come si vedrà più avanti, portano a vedere in quella attuale una fase cruciale dell evoluzione dei fabbisogni professionali e formativi riferiti ai lavoratori immigrati, tanto da poter affermare che questi ultimi rappresentano ormai un tassello di tutto rilievo all interno delle strategie competitive e di gestione del capitale umano del nostro tessuto produttivo. I dati raccolti attraverso le varie rilevazioni annuali Excelsior portano infatti a interpretare la domanda di immigrati non più come una possibile soluzione di fronte a situazioni di labour shortage a livello locale (legate per lo più a fattori quali la necessità di far fronte a picchi produttivi o la limitata offerta di manodopera per ragioni di status, di possibilità di carriera, ecc.) ma come una componente specifi ca dei fabbisogni occupazionali delle nostre imprese. L esistenza di comportamenti imprenditoriali ben defi niti su scala territoriale, settoriale e dimensionale porta inoltre a leggere e inquadrare le esigenze delle nostre aziende all interno di un modello di ricorso al lavoro immigrato che distingue l Italia da gran parte degli altri Paesi industrializzati. Un modello che si caratterizza soprattutto in termini di diversifi cazione degli sbocchi professionali (non solo in agricoltura e nei servizi a bassa intensità di conoscenza ma anche in molte attività manifatturiere, soprattutto di medie dimensioni) e di attenzione sempre maggiore al livello di qualifi cazione (in entrata e in itinere) dei lavoratori stranieri. A tal proposito, in questo scritto si cercherà quindi non solo di quantifi care la domanda di manodopera immigrata espressa dalle aziende comprendente anche la quota aggiuntiva che dovrebbe essere soddisfatta attraverso manodopera proveniente dall estero, è alla base delle politiche di programmazione degli ingressi quanto soprattutto di illustrare l evoluzione nell approccio delle imprese nei riguardi dell offerta di lavoratori stranieri. 9

10 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati Il primo elemento di cui tener conto per questa analisi è l andamento nel tempo della domanda di lavoro immigrato. I dati riguardanti le previsioni di assunzione di manodopera straniera vanno innanzitutto letti alla luce dei trend complessivi della domanda di lavoro, che vedono per il 2008 una lieve fl essione delle assunzioni: sia di quelle a carattere non stagionale (circa 828mila entrate programmate, oltre in meno rispetto al 2007) che, seppur in misura inferiore, quelle stagionali (che passano dai del 2007 ai del 2008). Si tratta di andamenti congiunturali cui vanno ad aggiungersi fenomeni di carattere strutturale, quali in primo luogo l innalzamento del profi lo qualitativo della domanda di lavoro, con il progressivo ispessimento dei reclutamenti di fi gure high skill e di personale in possesso di istruzione secondaria o terziaria, mentre, all opposto, si rileva una tendenziale fl essione del peso del personale non qualifi cato e dei profi li relativi alle vendite e ai servizi alle famiglie (due ambiti occupazionali tradizionalmente aperti nei confronti degli immigrati). I rifl essi di tali tendenze sulla domanda di manodopera straniera sono evidenti sia dal punto di vista dell entità del fabbisogno relativo, sia per quanto concerne le caratteristiche delle professioni nelle quali più elevata è la richiesta di tali lavoratori. Per il 2008, le imprese industriali e dei servizi esprimono una richiesta di personale immigrato non stagionale che va da un minimo di circa unità (-30,3% rispetto al 2007) a un ipotesi massima di unità 1 (-26,3% rispetto all anno precedente). Si tratta di una diminuzione rilevante in confronto all anno precedente, non solo in termini assoluti ma anche relativi, posto che le assunzioni previste di lavoratori stranieri potrebbero rappresentare nel 2008 non più del 20,3% delle entrate complessive (erano pari al 27,1% nel 2007). Una battuta d arresto caratterizza anche l andamento delle assunzioni stabili programmate dalle imprese agricole, che si fermeranno al massimo a circa unità (quasi la metà di quelle programmate nel 2007). Dinamica delle assunzioni non stagionali di lavoratori immigrati alle dipendenze 1 e loro incidenza percentuale sulle assunzioni complessive - Anni Previsioni per l anno Assunzioni (v.a.) % su totale assunzioni Industria e servizi Agricoltura Totale Industria e servizi Agricoltura Totale ,9 30,4 21, ,9 35,4 24, ,3 47,9 33, ,9 42,7 29, ,2 33,1 28, ,3 31,6 23, ,1 46,6 27, ,3 28,3 20,4 (1) Ipotesi massima. Valori assoluti arrotondati alle centinaia. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Tale fl usso va poi integrato con quello relativo alle assunzioni stagionali, che nel caso delle imprese industriali e dei servizi arrivano a quasi 34 mila unità (il 13,4% delle assunzioni stagionali previste in complesso), con un incremento del +5,1% tra il 1 I dati riportati in questa sezione fanno riferimento ai valori massimi relativi alle assunzioni di immigrati, tranne laddove diversamente indicato. 10

11 La domanda di lavoratori immigrati per il e il I lavoratori stagionali immigrati trovano comunque impiego in misura più consistente presso le imprese del settore agricolo: per il 2008 la loro richiesta dovrebbe ammontare a quasi 75 mila unità, con un incidenza sulle assunzioni stagionali complessive del settore pari al 17,3%. Dinamica delle assunzioni di lavoratori immigrati stagionali 1 e loro incidenza percentuale sulle assunzioni complessive - Anni Previsioni per l anno Assunzioni (v.a.) % su totale assunzioni Industria e servizi Agricoltura Totale Industria e servizi Agricoltura Totale ,1 9,9 9, ,6 12,7 11, ,8 15,5 12, ,1 25,0 20, ,4 17,3 15,8 (1) Per l agricoltura e per l anno 2008 dell industria e servizi tali valori riguardano l ipotesi minima, in quanto l unica comparabile con i valori degli anni precedenti. I valori assoluti sono arrotondati alle decine. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Va tuttavia evidenziato che, nel caso dell industria e dei servizi, tale domanda di lavoratori immigrati stagionali fa riferimento alle posizioni che gli imprenditori hanno esplicitamente dichiarato di voler riservare a personale straniero, in quanto unica componente del fabbisogno di stagionali confrontabile con gli anni precedenti. Per il 2008, tuttavia, è possibile affi ancare a questa quota (che riguarderebbe quindi una sorta di ipotesi minima ) anche una parte aggiuntiva del fabbisogno di stagionali per la quale le aziende valutano positivamente la possibilità di ricorrere a personale immigrato. Considerando anche questa quota della domanda di manodopera estera, si ricava un quadro che porta a modifi care in parte quanto prima esposto a proposito delle assunzioni stabili di immigrati: la fl essione nella richiesta di lavoratori stranieri inquadrati a tempo determinato e indeterminato dalle imprese dell industria e dei servizi (pari, come visto, a unità in meno) potrebbe infatti essere parzialmente compensata da una maggiore domanda di manodopera stagionale, che si prevede possa aumentare fi no a 30 mila unità (dai 32 mila stagionali del 2007 al tetto dei 62 mila in entrata nel 2008). Assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale di immigrati previste dalle imprese per il 2008: confronto fra ipotesi minima e ipotesi massima Minimo (v.a.) Assunzioni di personale stagionale immigrato 2008* % su tot. assunzioni Massimo (v.a.) % su tot. assunzioni Industria , ,2 - di cui: industria in senso stretto , ,8 - di cui: costruzioni , ,3 Servizi , ,7 Totale industria e servizi , ,6 Agricoltura , ,1 Totale economia , ,2 * Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni 11

12 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati Nonostante tale parziale ridimensionamento, resta comunque la tendenziale fl essione della domanda di lavoratori immigrati attesa per l anno in corso, ben lontana ormai dal picco raggiunto nel 2003 (quando addirittura un terzo delle assunzioni programmate riguardava manodopera straniera). Al di là delle motivazioni di tipo congiunturale e l esperienza internazionale dimostra che, durante le fasi critiche del ciclo economico, sono in primo luogo proprio gli immigrati a subire le conseguenze di una fl essione nella domanda di lavoro gli andamenti più recenti potrebbero essere indicativi di una maggiore cautela nella formulazione delle previsioni di assunzione di immigrati. Una cautela (o forse un maggiore realismo nell espressione dei propri fabbisogni da parte delle imprese) che non intacca tuttavia il carattere ormai strutturale della partecipazione degli immigrati al lavoro nel nostro Paese ma che lascia al contempo aperte alcune questioni che attengono alla dimensione qualitativa più che a quella quantitativa di questo fenomeno. Prima di entrare più nel dettaglio delle caratteristiche qualitative del fabbisogno di immigrati, va detto che le tendenze generali sopra esposte nascondono al proprio interno orientamenti fortemente differenziati su scala settoriale e dimensionale. Sia che si consideri la stima di minima o quella di massima, si conferma anche per il 2008 che sono i servizi ad assorbire il numero più consistente di assunzioni di immigrati. Nel caso dell industria, il gap tra le due stime appare tuttavia più contenuto ( la minima e circa la massima, nel caso delle assunzioni non stagionali) rispetto al terziario, dove il secondo valore è oltre i due terzi più elevato rispetto al primo ( contro ), così come l incidenza percentuale sulle assunzioni complessive. Questo lascerebbe supporre che nei servizi il ricorso a manodopera straniera sia in buona parte da considerare solo come una delle possibili opzioni all interno dei programmi occupazionali aziendali e non sia invece frutto di un preciso indirizzo da seguire in fase di reclutamento. Al contrario, nell industria (e nelle costruzioni in modo particolare) la richiesta di immigrati rappresenterebbe una componente determinante delle strategie occupazionali, specialmente quando sono mirate su particolari profi li in cui i lavoratori stranieri risultano essere privilegiati fi n dall inizio dell attività di ricerca. A ulteriore conferma di ciò, vale evidenziare il maggiore orientamento a programmare iniziative di formazione post-entry nel caso dell industria (77% delle entrate secondo l ipotesi minima, con un picco dell 82% nel manifatturiero) rispetto al terziario (73%). Differenze analoghe a quelle settoriali possono essere sviluppate anche con riferimento alla classe dimensionale delle imprese. Nel caso delle unità produttive di piccole e piccolissime dimensioni (meno di 50 dipendenti), l ipotesi minima è relativamente simile a quella massima. Circostanza quest ultima che sembrerebbe confermare il carattere strutturale che l immigrazione ha assunto per tali aziende: con buona probabilità, si tratterebbe in questi casi di una risposta all esigenza di contenimento dei costi di produzione o, in seconda battuta, di una strada da seguire per superare possibili problemi di reclutamento per fi gure professionali che con maggior frequenza trovano invece sbocco presso imprese di medie e grandi dimensioni. 12

13 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 Assunzioni di personale immigrato previste dalle imprese, per settore di attività e classe dimensionale - Anno 2008 Minimo (v.a.) Assunzioni non stagionali di personale immigrato 2008* % su tot. assunzioni Massimo (v.a.) % su tot. assunzioni Minimo (v.a.) Assunzioni stagionali di personale immigrato 2008* % su tot. assunzioni Massimo (v.a.) % su tot. assunzioni TOTALE , , , ,6 INDUSTRIA , , , ,2 Industria in senso stretto , , , ,8 Estrazione di minerali , , Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco , , , ,8 Industrie tessili, dell abbigliamento e calzature , , , ,5 Industrie del legno e del mobile , , , ,4 Industrie della carta, della stampa ed editoria , , , ,1 Industrie chimiche e petrolifere , , ,5 Industrie della gomma e delle materie plastiche , , , ,3 Industrie dei minerali non metalliferi , ,5 20 8, ,8 Industrie dei metalli , , , ,4 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto , , , ,0 Industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali , , , ,3 Ind. beni per la casa, tempo libero e altre manifatturiere , , , ,4 Produzione e distribuzione di energia, gas e acqua , , Costruzioni , , , ,3 SERVIZI , , , ,7 Commercio al dettaglio , , , ,4 Commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli , , , ,5 Commercio all ingrosso , , , ,0 Alberghi, ristoranti e servizi turistici , , , ,9 Trasporti e attività postali , , , ,4 Informatica e telecomunicazioni , , , ,9 Servizi avanzati alle imprese , , , ,4 Credito, assicurazioni e servizi fi nanziari , , , ,6 Servizi operativi alle imprese e alle persone , , , ,8 Istruzione e servizi formativi privati , , , ,1 Sanità e servizi sanitari privati , , , ,5 Altri servizi alle persone , , , ,8 Studi professionali , , CLASSE DIMENSIONALE 1-9 dipendenti , , , , dipendenti , , , , dipendenti , , , ,6 250 dipendenti e oltre , , , ,2 *Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,

14 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati Il settore che, in termini relativi, mostra la più spiccata propensione a ricorrere a manodopera straniera è, anche per il 2008, quello dei servizi operativi alle imprese, dove la stima di massima ( entrate, cui se ne aggiungono altre a carattere stagionale) arriva a coprire ben oltre un terzo del totale delle assunzioni programmate; va tuttavia segnalata una sensibile fl essione rispetto al 2007, quando la richiesta di immigrati ( unità) superava addirittura la metà dei fl ussi in entrata in questo comparto. Immediatamente a ridosso sempre in termini relativi sul totale dei fl ussi in entrata previsti per il 2008 si collocano la sanità e i servizi sanitari privati (38%), seguiti a distanza da alcune attività dell industria: la lavorazione dei metalli e, ancor più, della gomma e delle materie plastiche, comparti nei quali la presenza di lavoratori immigrati è oramai strutturale. In termini assoluti, e considerando anche la componente stagionale, è invece il turismo (alberghi, ristoranti e servizi turistici) il settore a maggior assorbimento di personale straniero, con un numero di entrate che dovrebbe oscillare tra le circa dell ipotesi minima e le dell ipotesi massima (con gli stagionali che costituiscono rispettivamente il 56% e il 61% di tali assunzioni). Per ricostruire un quadro completo delle prospettive occupazionali degli immigrati nel nostro Paese, all analisi dell evoluzione della domanda di lavoro espressa dalle aziende andrebbe affi ancata quella del trend del lavoro autonomo. Al di là dei possibili rischi di insuccesso in fase di start-up, in alcuni comparti (come nel caso emblematico dell edilizia) l avvio di un attività in proprio tende ormai a rappresentare per molti stranieri una sempre più valida alternativa allo svolgimento di una professione alle dipendenze, anche per motivi economici e di prestigio sociale. Pur con tutti i limiti del caso, legati a un diverso universo di riferimento (imprenditori nati fuori dell UE a 27 in un caso e lavoratori dipendenti di nazionalità estera nell altro), è evidente una propensione degli immigrati a fare impresa che tende a bilanciare, soprattutto nel settore commerciale, la fl essione nei fabbisogni occupazionali espressi dalle imprese. I primi 5 settori 1 per saldo delle imprese registrate con titolare non UE 2 tra il 2006 e il 2007 e confronto con l andamento della domanda di lavoro tra il 2007 e il 2008 Stock al 31 dicembre 2007 Imprese registrate Saldo 2007/2006 Domanda di lavoro Differenza assunzioni 2007/2008 Costruzioni Commercio Industria in senso stretto Att. immob., noleggio, informatica, ricerca Alberghi e ristoranti (1) Settori con saldo superiore alle 500 unità. (2) I dati di fonte Movimprese fanno esplicitamente riferimento ai titolari d impresa nati al di fuori dei 27 Paesi UE, mentre quelli di fonte Excelsior (relativi all ipotesi massima di assunzioni per entrambi gli anni in esame) sono relativi a una più generale domanda di lavoratori stranieri. Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese e Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Dal punto di vista della distribuzione territoriale, il valore più elevato - in termini di incidenza percentuale sul complesso delle assunzioni - spetta ancora una volta alle regioni del Nord-Est (24,3%), mentre quelle del Nord-Ovest registrano la maggiore capa- 14

15 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 cità di assorbimento in termini assoluti (circa secondo la stima di massima, pari al 21,3% delle entrate totali di questa ripartizione). A livello provinciale (considerando anche in questo caso le stime di massima) è nuovamente Roma a guidare la classifi ca degli immigrati richiesti dalle imprese, con assunzioni non stagionali e di tipo stagionale. Con quasi entrate non stagionali e di tipo stagionale, la provincia di Milano 2 si colloca immediatamente dopo Roma; seguono Torino (6.700), Brescia (6.400) e, a distanza, Bologna e Firenze (rispettivamente con e assunzioni). La prima città del Sud è Napoli, con un numero di entrate poco al di sopra delle unità. In termini relativi (ossia considerando il rapporto con il totale dei fl ussi di lavoratori in entrata), si confermano a maggior assorbimento potenziale di immigrati - con quote superiori al 25% del totale la gran parte delle province del Nord-Est (in primo luogo quelle del Veneto e della dorsale adriatica dell Emilia Romagna), cui si accompagnano verso ovest Brescia e Mantova e, scendendo verso il centro, Pesaro, Macerata, Arezzo, Siena e Grosseto. Completano il quadro Roma e L Aquila, quest ultima addirittura prima in graduatoria con una quota di immigrati che raggiunge un terzo delle assunzioni complessive. Incidenza % delle assunzioni non stagionali di personale immigrato previsto per il 2008, per provincia Quota di immigrati % su tot. entrate ,0 a 33,8 (25) 20,0 a 24,0 (28) 14,9 a 20,0 (21) 6,0 a 14,9 (29) Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, Tali dati comprendono anche la quota relativa alla nuova provincia di Monza e Brianza, dove per il 2008 si prevedono assunzioni di personale non stagionale. 15

16 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati 2. Le professioni degli immigrati e la domanda di qualificazione espressa dalle imprese Al di là delle possibili ragioni che portano all inserimento di personale straniero, è importante osservare verso quali fi gure professionali le aziende indirizzano le proprie scelte. Il risultato di maggior rilievo emerso dall indagine Excelsior per il 2008 è che pur all interno di un ridimensionamento delle richieste segnalate dagli imprenditori la componente del lavoro immigrato vede aumentare il proprio livello di qualifi cazione in entrata. L analisi della composizione dei fabbisogni occupazionali per macro gruppi professionali fornisce alcune prime indicazioni a tal riguardo. Nel dettaglio, le entrate di fi gure dirigenziali, di elevata specializzazione e tecniche raggiungono il 7% delle assunzioni di immigrati, guadagnando poco meno di un punto percentuale all anno a partire dal In controtendenza rispetto a quanto rilevato nel caso dei lavoratori italiani, risulta in crescita il peso delle professioni qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi (dal 22,7% al 23,7%), a fronte però di una lieve fl essione delle già meno numerose fi gure a carattere impiegatizio (5% rispetto al 5,7% del 2007). Distribuzione percentuale delle assunzioni di lavoratori italiani e di immigrati previste dalle imprese per il 2007 e il 2008, per grandi gruppi professionali 4,6 17,7 0,3 5,0 18,9 0,3 1,3 0,0 5,0 5,7 1,7 0,1 5,3 5,0 13,2 12,9 22,7 23,7 24,1 21,0 22,2 23,3 18,6 19,3 15,3 15,6 13,0 13,2 27,8 25,3 8,5 9, Lavoratori italiani Personale non qualificato Operai specializzati Impiegati Profess. intellettuali e scientifiche Lavoratori immigrati Cond. impianti, operatori macchin. Professioni commercio e servizi Professioni tecniche Dirigenti Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Pressoché stabile il peso dei conduttori di impianti e assimilati, mentre cresce anche per il 2008 di un punto percentuale l incidenza degli operai specializzati e diminuisce di 2,5 punti rispetto al 2007 l incidenza del personale non qualificato. Si tratta, dunque, di andamenti che nel loro complesso dimostrano una continua flessione relativa - che va in 16

17 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 parallelo al raffreddamento dell atteggiamento dei datori di lavoro verso i potenziali candidati stranieri - del ricorso a questi ultimi per ricoprire ruoli lavorativi privi di qualificazione. L upgrading della composizione professionale dei lavoratori immigrati in entrata trova ulteriore conferma nel rapporto tra assunzioni di lavoratori immigrati e assunzioni di lavoratori italiani, che evidenzia come il peso dei primi stia diminuendo in corrispondenza delle figure di livello medio-basso. Il dato relativo al personale non qualificato stigmatizza questa situazione: nel 2008 per ogni 100 italiani assunti e classificati come personale non qualificato si dovrebbero registrare 69 lavoratori immigrati, contro i 121 del Confronto tra assunzioni di lavoratori italiani e di immigrati previste dalle imprese per il 2008, per principali 1 gruppi professionali Assunzioni immigrati non stagionali (v.a.)* Assunzioni italiani non stagionali (v.a.)* Incid. % immigrati su italiani TOTALE ,4 Dirigenti ,1 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione ,5 Specialisti in scienze matematiche, fi siche, naturali ed assimilati ,2 Ingegneri, architetti e professioni assimilate ,9 Specialisti nelle scienze della vita ,9 Specialisti in scienze umane, sociali e gestionali ,2 Professioni tecniche ,1 Professioni tecniche nelle scienze fi siche, naturali, nell ingegneria ed assimilate ,5 Professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita ,2 Professioni tecniche nell amministrazione e nelle attività fi nanziarie e commerciali ,7 Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone ,2 Impiegati ,9 Impiegati di uffi cio ,4 Impiegati a contatto diretto con il pubblico ,2 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi ,6 Professioni qualifi cate nelle attività commerciali ,4 Professioni qualifi cate nelle attività turistiche ed alberghiere ,1 Professioni qualifi cate nei servizi sanitari ,3 Professioni qualifi cate nei servizi sociali, culturali, di sicurezza, pulizia e assimilati ,5 Operai specializzati ,7 Operai specializzati dell industria estrattiva e dell edilizia ,3 Operai metalmeccanici specializzati ed assimilati ,7 Operai specializzati della meccanica di precisione, della stampa ed assimilati ,0 Operai specializzati dell agricoltura, delle foreste, della zootecnia, pesca e caccia ,7 Operai specializzati lavorazioni alimentari, legno, tessili e assimilati ,5 Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili ,2 Conduttori di impianti industriali ,2 Operai semiqualifi cati di macchinari per lavorazione in serie e addetti al montaggio ,4 Operatori di macchinari fi ssi in agricoltura e nella industria alimentare ,8 Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento ,1 Professioni non qualificate ,5 Professioni non qualifi cate nelle attività gestionali ,7 Professioni non qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi ,7 Professioni non qualifi cate nei servizi alle persone ed assimilati ,8 Professioni non qualifi cate dell agricoltura, allevamento, pesca e forestazione ,0 Professioni non qualifi cate delle miniere, delle costruzioni e delle attività industriali ,4 (1) Assunzioni di immigrati superiori alle 100 unità. Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni 17

18 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati Resta comunque elevato il rapporto tra lavoratori immigrati e lavoratori italiani in corrispondenza di alcune figure verso le quali le aziende mostrano una più spiccata apertura nei confronti della prima di queste componenti dell offerta di professioni: è il caso degli operai specializzati e delle professioni non qualificate nell agricoltura, delle professioni qualificate nei servizi sanitari (barellieri, assistenti disabili, anziani, degenti e disabili, ecc.) e di quelle non qualificate nei servizi (addetti alle pulizie, custodi, lavandai, spazzini, ecc.). In questi casi - come per diverse figure del comparto edile, dell industria meccanica e della gomma e, non da ultime, delle produzioni agricole (sia che si tratti di operai che di figure a minore qualificazione) - le dichiarazioni fornite dagli imprenditori rimarcano quel fenomeno definito di etnicizzazione di alcune professioni. Nel complesso, tuttavia, i più recenti dati del Sistema Informativo Excelsior sembrano segnalare una maggiore coerenza, rispetto al passato, tra le credenziali formative (non sempre di basso profi lo) e i posti di lavoro in cui si concentra la domanda di lavoro immigrato, nonostante i problemi legati alla trasferibilità dei titoli di studio in contesti nazionali diversi. È vero che la distribuzione delle assunzioni di stranieri per livello di istruzione palesa la tendenza a utilizzarli in misura ancora limitata per ruoli in cui è ritenuta indispensabile una formazione secondaria e terziaria (30,2% delle entrate, contro i 56,5% degli italiani), ma va evidenziato un forte e continuo incremento del ricorso a quest ultima componente dell offerta, posto che nel 2006 si attestava al 22,8% e nel 2007 al 23,9% delle entrate di lavoratori immigrati. Al contempo, diminuisce il fabbisogno di fi gure che non richiedono capitali formativi (e che gli imprenditori equiparano alla scolarità dell obbligo), che nel 2008 dovrebbe per la prima volta scendere al di sotto del muro del 50%. Assunzioni di lavoratori italiani e di immigrati previste dalle imprese secondo il livello di istruzione - Anni (valori assoluti 1 e % sul totale) Lavoratori italiani Lavoratori immigrati v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Titolo universitario , , , , , ,1 Diploma di scuola superiore , , , , , ,1 Qualifi ca professionale , , , , , ,5 Scuola delll obbligo , , , , , ,2 Totale , , , , , ,0 (1) Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni In piena coerenza rispetto alle tendenze rilevate per la domanda di lavoro complessiva espressa dalle imprese, le informazioni disponibili permettono quindi di cogliere anche per la componente immigrata un orientamento più spiccato verso l internalizzazione di fi gure più qualifi cate. In questo caso, tuttavia, conterebbe non solo (o non tanto) il livello di istruzione del candidato alla posizione offerta ma soprattutto il bagaglio di competenze acquisite on the job o trasferite attraverso iniziative formative ad hoc (consistenti in primo luogo in attività di affi ancamento) previste subito dopo l ingresso in azienda. 18

19 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 Le imprese sembrano infatti prediligere manodopera che abbia preferibilmente già maturato specifi che esperienze sul campo o che, quantomeno, abbia dimostrato di sapersi integrare in contesti lavorativi anche differenti da quelli di inserimento. Non si tratterebbe, quindi, in moltissimi casi di personale genericamente utilizzabile a fronte di un offerta locale non disposta a svolgere attività poco appetibili oppure insuffi cienti a fronteggiare picchi di produzione. I dati relativi alle assunzioni 2008 in linea con quelli dell ultimo triennio indicano infatti che circa la metà degli assunti dovrà avere un tipo specifi co di esperienza (nello stesso settore di attività o nella stessa professione che dovrebbe andare a ricoprire), cui si aggiunge un ulteriore quinta parte del totale per la quale verrà giudicato indispensabile un precedente inserimento (positivo) in altre realtà aziendali, indipendentemente dalle mansioni svolte. La ricerca di personale immigrato con esperienza potrebbe pertanto creare anche situazioni di concorrenza fra imprese e, quindi, di tensione sul mercato del lavoro locale, laddove le imprese cercassero personale già occupato e alle dipendenze di altre aziende. Assunzioni non stagionali di personale immigrato previste dalle imprese, in complesso e secondo l esperienza richiesta, per grandi gruppi professionali - Confronto anni 2007 e 2008 Assunzioni non stagionali Valore assoluto* distribuz. % di cui con specifica esperienza (%) professionale nello stesso Totale settore Anno 2008 di cui senza specifica esperienza (%) generica esperienza di lavoro senza esperienza TOTALE ,0 15,7 34,0 49,7 19,6 30,6 50,3 Totale Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici ,0 32,9 36,0 69,0 9,0 22,0 31,0 Impiegati, professioni commerciali e nei servizi ,7 13,6 37,4 51,0 21,4 27,6 49,0 - di cui: Professioni qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi ,7 14,8 40,1 54,9 20,8 24,3 45,1 Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine ,9 20,1 37,3 57,4 16,4 26,2 42,6 - di cui: Operai specializzati ,3 23,7 40,8 64,5 12,8 22,7 35,5 - di cui: Conduttori di impianti e addetti a macchinari fi ssi e mobili ,6 14,7 32,2 46,8 21,8 31,4 53,2 Professioni non qualifi cate ,3 6,7 24,4 31,1 25,6 43,3 68,9 Anno 2007 TOTALE ,0 17,3 31,1 48,5 15,6 35,9 51,5 Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici ,3 30,2 30,6 60,7 7,8 31,5 39,3 Impiegati, professioni commerciali e nei servizi ,3 19,2 32,9 52,1 15,3 32,5 47,9 - di cui: Professioni qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi ,7 21,2 33,8 54,9 14,2 30,9 45,1 Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine ,5 22,3 35,1 57,3 11,5 31,2 42,7 - di cui: Operai specializzati ,2 24,5 36,8 61,3 9,8 28,9 38,7 - di cui: Conduttori di impianti e addetti a macchinari fi ssi e mobili ,3 19,0 32,5 51,5 14,0 34,5 48,5 Professioni non qualifi cate ,8 5,9 24,0 29,9 23,3 46,8 70,1 * Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, vari anni Da segnalare il ricorso sensibilmente più contenuto a immigrati alla prima esperienza lavorativa sia nel caso delle fi gure tecniche (che rappresentano in questo caso la quasi totalità delle professioni high skill, ossia dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici), sia nel caso del personale addetto alle vendite e degli operai specializzati; al contempo, è in corrispondenza dei conduttori di impianti e delle profes- 19

20 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati sioni non qualifi cate che sembrano esistere ancora rilevanti sbocchi per le fi gure prive di specifi che competenze acquisite on the job. Anche per i lavoratori stranieri, l esperienza nello svolgimento delle mansioni caratteristiche del settore appare più rilevante agli occhi degli imprenditori in confronto a quella maturata nella stessa professione per la quale è aperta la ricerca: nel 2008, il rapporto è di oltre 2 a 1 (34% delle entrate la prima e 15,7% la seconda), ben oltre quanto rilevato nel recente passato. A livello settoriale, l attenzione alle competenze tacite (legate dunque all attività lavorativa e al training on the job più che ai percorsi formativi formalizzati ) risulta più elevata proprio laddove vi è un diffuso orientamento a ricorrere a lavoratori stranieri: l upgrading della domanda di manodopera immigrata appare infatti evidente nel caso della gomma-plastica, della meccanica, del turismo, dei servizi operativi. Più in generale, una parte consistente della domanda espressa dal settore industriale si presta, almeno in linea di principio, a essere incanalata in procedure di reclutamento di manodopera all estero che selezionino i candidati in base alle competenze professionali e, dunque, in base alla loro effettiva occupabilità. Il che però non signifi ca - e vale sottolinearlo - che essa non possa (come anzi spesso avviene) trovare risposta in un offerta già presente sul nostro territorio e coinvolta in processi di mobilità interaziendale, anche supportati da percorsi di formazione e riqualifi cazione professionale. Un ulteriore segnale dell upgrading qualitativo del fabbisogno di immigrati va ritrovato anche nella necessità (segnalata dalle imprese) di provvedere a una loro formazione post entry, specie per quei soggetti che potrebbero non possedere competenze suffi cienti a svolgere con immediatezza specifi che mansioni all interno dell azienda. Per il 2008, il 78% circa della manodopera straniera in entrata necessiterà di ulteriore formazione, valore elevato (per il complesso dei fl ussi in entrata arriva infatti al 72,2%) e per di più in aumento rispetto agli anni precedenti (è cresciuto in media di un punto all anno nell ultimo quadriennio): un chiaro segnale della volontà delle nostre imprese di investire nella qualifi cazione di tali risorse, ritenute strategiche per l attività aziendale al pari dei dipendenti di nazionalità italiana. Occorre tuttavia precisare che, nell ampia maggioranza dei casi (72%), la formazione prevista dalle imprese si attuerà soltanto o soprattutto con periodi di affi ancamento e in misura invece alquanto limitata attraverso la partecipazione a corsi formali interni e/o esterni all impresa. 3. Il modello italiano di ricorso al lavoro immigrato Minor utilizzo nello svolgimento di mansioni lavorative prive di qualifi cazione, valorizzazione dei capitali formativi e delle competenze acquisite on the job, attenzione alla capacità di integrazione nel contesto lavorativo, investimento in formazione e aggiornamento: pur con diversa intensità e diffusione a seconda del profi lo aziendale, sono questi i principali elementi di discontinuità che sembrano emergere dall analisi del ruolo del lavoro immigrato attraverso i più recenti dati dell indagine Excelsior. Elementi che vanno peraltro nella direzione del rafforzamento del profi lo qualitativo della domanda di manodopera straniera e del consolidamento di quello che in apertura si è defi nito come il modello italiano di ricorso al lavoro immigrato, dove riveste un ruolo sempre più rilevante la domanda di profi li operai qualifi cati proveniente dalle imprese industriali, accanto a quella (invece caratterizzante in misura pressoché esclusiva il modello di 20

21 La domanda di lavoratori immigrati per il 2008 altri paesi a forte immigrazione) che fa riferimento alle attività agricole e alle tipologie di servizi a minor intensità di conoscenza. Si tratta di un fabbisogno ormai quasi incontestabile, che tuttavia non sembrerebbe destinato in prospettiva ad essere soddisfatto attraverso i nuovi fl ussi (posto anche che le previsioni per i prossimi anni vedono una chiara diminuzione degli arrivi provenienti dall Europa, tradizionalmente caratterizzati da una più spiccata cultura industriale ). Accanto a questi possibili elementi di discontinuità, si vanno confermando alcune tendenze di carattere strutturale, che riguardano in particolare l esistenza di specifi ci modelli territoriali (riferiti alle metropoli urbane o alle aree industriali del Nord-Est), settoriali (dal turismo alle costruzioni, dai servizi operativi alla lavorazione dei metalli e della plastica) e dimensionali (con le piccole e piccolissime imprese per le quali il ricorso a manodopera straniera non rappresenta una possibile opzione ma una precisa scelta in fase di reclutamento). Un ulteriore elemento di continuità che i dati del Sistema Informativo Excelsior consentono di evidenziare rispetto agli ultimissimi anni fa riferimento alla relazione tra ricorso a manodopera d importazione e diffi coltà di reclutamento. Oggi sembra infatti possibile abbandonare, in via defi nitiva, l ipotesi in base alla quale l utilizzo di lavoratori stranieri avvenga per lo più in risposta a situazioni di labour shortage riferite a qualifi che di più basso livello o per indisponibilità da parte dei lavoratori italiani a rivestire ruoli professionali socialmente poco appetibili. Non a caso, l area della diffi coltà di reperimento sopravanza (e per alcune professioni anche di molto) quella relativa al ricorso a manodopera immigrata, anziché sovrapporsi. Sempre ammesso che quest ultima componente dell offerta di lavoro sia idonea a ricoprire posizioni lavorative che implicano il possesso di determinate caratteristiche di professionalità (il che, ovviamente, non può essere considerato scontato), va osservato che la quota di assunzioni di diffi cile reperimento che potrebbe essere ricoperta da immigrati aumenta a mano a mano che si scende dalle fi gure high skill a quelle low skill, fi no a che, in corrispondenza delle professioni non qualifi cate, le entrate di lavoratori stranieri superano quelle per le quali si avvertono labour shortage. Per queste ultime fi gure (basti pensare al caso del personale addetto ai servizi di pulizia o ai facchini), la domanda di immigrati supera il 40% di quella totale, a conferma di quel processo di etnicizzazione di cui si è sopra detto a proposito di alcune fi gure professionali, che resta del tutto indipendente dall ampiezza dei problemi di reclutamento che le imprese devono affrontare. Considerando i singoli settori produttivi, le diffi coltà di reperimento appaiono relativamente più diffuse rispetto al ricorso a manodopera straniera nel caso di alcune attività a diretto contatto con la clientela (commercio e riparazione di autoveicoli) e laddove è maggiore il ricorso a profi li ad alta qualifi cazione (gli studi professionali, il credito, assicurazioni e servizi fi nanziari, l informatica e telecomunicazioni, le industrie elettriche ed elettroniche). Vi sono, al contrario, alcuni settori produttivi che - per ragioni quali le condizioni e l orario di lavoro o anche il livello retributivo offerto - presentano al proprio interno una maggiore propensione verso il lavoro immigrato: si tratta, non a caso, della gomma e delle materie plastiche, dei servizi operativi alle imprese, dei trasporti, tutti comparti in cui le aree in questione sono quasi sovrapposte. 21

22 Sistema Informativo Excelsior Lavoratori immigrati Confronto fra le assunzioni di lavoratori immigrati non stagionali e quelle per le quali si segnalano difficoltà di reperimento, per professione - Anno 2008 Assunzioni immigrati non stagionali (v.a.)* Assunzioni di difficile reperimento (v.a.)* Totale assunzioni non stagionali (v.a.)* TOTALE Dirigenti Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione Specialisti in scienze matematiche, fi siche, naturali ed assimilati Ingegneri, architetti e professioni assimilate Specialisti nelle scienze della vita Specialisti della salute Specialisti in scienze umane, sociali e gestionali Specialisti della formazione, della ricerca ed assimilati Professioni tecniche Professioni tecniche nelle scienze fi siche, naturali, nell ingegneria ed assimilate Professioni tecniche nelle scienze della salute e della vita Professioni tecniche nell amministrazione e nelle attività fi nanziarie e commerciali Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone Impiegati Impiegati di uffi cio Impiegati a contatto diretto con il pubblico Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Professioni qualifi cate nelle attività commerciali Professioni qualifi cate nelle attività turistiche ed alberghiere Professioni qualifi cate nei servizi sanitari Professioni qualifi cate nei servizi sociali, culturali, di sicurezza, pulizia e assimilati Operai specializzati Operai specializzati dell industria estrattiva e dell edilizia Operai metalmeccanici specializzati ed assimilati Operai specializzati della meccanica di precisione, della stampa ed assimilati Operai specializzati dell agricoltura, delle foreste, della zootecnia, pesca e caccia Operai specializzati lavorazioni alimentari, legno, tessili e assimilati Conduttori di impianti e operai semiqualif. addetti a macchinari Conduttori di impianti industriali Operai semiqualifi cati di macchinari per lavorazione in serie e addetti al montaggio Operatori di macchinari fi ssi in agricoltura e nella industria alimentare Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento Professioni non qualificate Professioni non qualifi cate nelle attività gestionali Professioni non qualifi cate nelle attività commerciali e nei servizi Professioni non qualifi cate nei servizi di istruzione e sanitari Professioni non qualifi cate nei servizi alle persone ed assimilati Professioni non qualifi cate dell agricoltura, allevamento, pesca e forestazione Professioni non qualifi cate delle miniere, delle costruzioni e delle attività industriali * Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior,