PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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1 REGIONE ABRUZZO PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI Inquadramento dell attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani regionale, valutazione delle criticità e individuazione possibili interventi correttivi Ottobre 2013 Via alla Fontana, Carobbio degli Angeli (BG) C.F. e P. IVA Sede operativa P.zza G. Grandi 22, MILANO Tel , fax info@oikos-progetti.it

2 INDICE 1. PREMESSA 4 2. FONTI INFORMATIVE DI RIFERIMENTO 4 3. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI RACCOLTA Evoluzione storica della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte Evoluzione della produzione di rifiuti urbani Evoluzione della frazione indifferenziata Evoluzione della raccolta differenziata L attuale quadro della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte La produzione complessiva di rifiuti urbani Le raccolte differenziate La stagionalità della produzione dei rifiuti urbani Modalità di raccolta dei rifiuti urbani Gestione dei servizi di raccolta Composizione merceologica dei rifiuti prodotti ed efficienza di intercettazione delle raccolte differenziate La qualità delle raccolte differenziate e la relativa valorizzazione L'indice di efficienza della gestione dei rifiuti Avvio a destino dei rifiuti urbani Avvio a destino dei rifiuti urbani indifferenziati Avvio a destino della frazione differenziata dell'organico Avvio a destino delle altre principali frazioni raccolte IL SISTEMA IMPIANTISTICO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Trattamento meccanico-biologico Discarica Compostaggio Confronto interregionale e per macroaree Aggiornamento al 2013 del quadro impiantistico regionale COSTI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN REGIONE ABRUZZO VALUTAZIONE DELLE CRITICITÀ DEL SISTEMA IN ESSERE RISPETTO A NORME E PIANIFICAZIONE DI RIFERIMENTO Prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti 100 Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 2 di 130

3 I riferimenti comunitari I riferimenti nazionali I riferimenti regionali Valutazione del sistema in essere La raccolta differenziata e il recupero di materia dai rifiuti I riferimenti comunitari I riferimenti nazionali I riferimenti regionali Valutazione del sistema in essere Il sistema impiantistico di trattamento e smaltimento dei rifiuti I riferimenti comunitari I riferimenti nazionali I riferimenti regionali Valutazione del sistema in essere L assetto istituzionale/organizzativo preposto alla gestione dei rifiuti I riferimenti comunitari I riferimenti nazionali I riferimenti regionali Valutazione del sistema in essere INDIVIDUAZIONE PRELIMINARE DEI POSSIBILI INTERVENTI CORRETTIVI Prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti La raccolta differenziata e il recupero di materia dai rifiuti Il sistema impiantistico di trattamento e smaltimento dei rifiuti L assetto istituzionale/organizzativo preposto alla gestione dei rifiuti 130 La redazione del presente documento è stata curata per conto e a supporto del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo da OIKOS Progetti srl, nell ambito dell incarico ricevuto con Determinazione Dirigenziale n. DA163 del 3 giugno Sede Legale: Via alla Fontana, Carobbio degli Angeli (BG) Sede Operativa: Piazza Grandi, Milano (MI) Tel: Fax: info@oikos-progetti.it Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 3 di 130

4 1. PREMESSA Il presente documento costituisce un primo risultato dell attività avviata nel giugno 2013 dal Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo per l aggiornamento della pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti. Ponendo l attenzione in particolare sul comparto dei rifiuti urbani, si riporta innanzitutto (capitoli da 3 a 5) un analisi approfondita dell attuale sistema di gestione, esaminato nelle sue diverse componenti, dalle dinamiche di produzione dei rifiuti al sistema impiantistico di recupero, trattamento e smaltimento. Sulla base di tali elementi conoscitivi, si è proceduto quindi (cap. 6) con l individuazione e valutazione delle criticità del sistema in essere, rispetto agli indirizzi, obiettivi, previsioni e prescrizioni delle norme e della pianificazione di riferimento, passando in rassegna i principali temi di interesse (in particolare, livelli di produzione, sviluppo delle raccolte differenziate e del recupero di materia, articolazione del sistema impiantistico, assetto istituzionale e organizzativo). Si è, infine, pervenuti (cap. 7) alla formulazione, pur in forma preliminare, dei possibili interventi correttivi, al fine di definire una prima base di discussione per la costruzione della proposta della nuova pianificazione. 2. FONTI INFORMATIVE DI RIFERIMENTO L inquadramento dell attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani regionale qui presentato è stato sviluppato essenzialmente sulla base dei seguenti dati e fonti informative: dati di produzione di rifiuti urbani e delle raccolte, aggiornati al 2012, come da analisi Osservatorio Regionale Rifiuti (ORR) su banca dati Carireab; specifiche analisi di correlazione con parametri economici e confronti con altre regioni sono state sviluppate sulla base di dati Istat (dati economici da banca dati I.Stat ) o Ispra (dati sui rifiuti di altre regioni da Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2013 del giugno 2013); dati derivanti da campagne di analisi merceologiche sul rifiuto indifferenziato a smaltimento, effettuate nel periodo 2010/2011 presso impianti operanti in regione, a cura del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI); dati attinenti la qualità dei rifiuti differenziati e la relativa valorizzazione, aggiornati al 2011, come da analisi riportate nel report Ancitel Energia&Ambiente La Banca Dati 2 Rapporto Raccolta Differenziata 2011 dell ottobre 2012; dati sul sistema impiantistico di gestione dei rifiuti, sulla base di quadri di sintesi predisposti per le diverse tipologie impiantistiche (in particolare compostaggio, trattamento meccanico-biologico e discariche) dal Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, integrati dall esame di dettaglio delle schede trasmesse dai gestori degli impianti alla Regione relativamente ai dati di esercizio 2012; dati sui costi della gestione dei rifiuti, aggiornati al 2011 dalla fonte Ispra sopra citata. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 4 di 130

5 3. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI E LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI RACCOLTA 3.1. Evoluzione storica della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte Evoluzione della produzione di rifiuti urbani L analisi dei dati dell ultimo decennio di produzione di rifiuti urbani, in regione Abruzzo, evidenzia come, a fronte di una progressiva crescita registrata dal 2002 al 2008, si sia avuta una successiva inversione di tendenza che ha portato ad un dato di produzione 2012 pari a t (-10,9% rispetto al 2008), che si colloca quindi su di un livello analogo a quelli di inizio periodo. Le dinamiche delle singole province sono tendenzialmente allineate a quella regionale. E evidente in tali andamenti l effetto di contenimento dei rifiuti associato all instaurarsi negli ultimi anni di una situazione di crisi economica (diminuzione delle attività produttive e dei consumi). Si può comunque anche considerare non trascurabile in alcuni contesti (in particolare del teramano e del chietino) l effetto indotto dall attivazione di servizi di raccolta porta a porta, con conseguente tendenza alla maggior incentivazione degli utenti verso la prevenzione dei rifiuti e, soprattutto, al maggior controllo dei conferimenti nel circuito dei rifiuti urbani di rifiuti prima assimilati di fatto anche non in linea con le regolamentazioni vigenti Evoluzione della produzione di rifiuti nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in t/a, anni ) Produzione RU (t/a) Abruzzo L Aquila Chieti Pescara Teramo Fonte: dati Osservatorio Rifiuti Regione Abruzzo (ORR). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 5 di 130

6 Evoluzione della produzione di rifiuti nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in t/a, anni ) L Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Fonte: dati ORR. L analisi dell evoluzione del dato di produzione pro capite ripropone le medesime riflessioni derivanti dal dato di produzione assoluta. Si sottolinea comunque come il confronto tra le diverse province faccia anche emergere come il maggior contenimento nel dato 2012 rispetto al 2002 si sia registrato per la provincia di Teramo, che era caratterizzata da un valore di partenza significativamente più elevato delle altre province. Il 2012 presenta così una variabilità del dato di produzione pro capite nelle singole province decisamente più contenuta di quella registrata ad inizio periodo. Rispetto al dato 2012, si precisa che il pro capite è stato costruito facendo riferimento ai nuovi dati di fonte Istat, che considerano già quanto emerso a seguito del Censimento 2011, mentre i dati 2011, sempre Istat, sono antecedenti al suddetto Censimento. Si consideri che i nuovi dati disponibili hanno portato l Istat a correggere le precedenti valutazioni, andando a ridurre in modo non trascurabile la quantificazione della popolazione residente (sul complesso della regione Abruzzo: il dato Istat all 8/10/11 pre-censimento è di abitanti, mentre il dato Istat al 9/10/11 post-censimento è di abitanti, con un calo quindi del 2,8%). Pertanto, il calo della produzione pro capite mostrato nel 2012 rispetto al 2011 dovrebbe essere in realtà, a omogeneità di valutazione della popolazione residente, ancora più accentuato, per un fattore mediamente pari a ca. il 3%. Evoluzione della produzione pro capite di rifiuti nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in kg/abxa, anni ) L Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Fonte: dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 6 di 130

7 Evoluzione della produzione pro capite di rifiuti nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in kg/abxa, anni ) Produzione RU (kg/abitantexanno) Abruzzo L Aquila Chieti Pescara Teramo Fonte: dati ORR. Nella seguente tabella sono riportate le variazioni percentuali annue della produzione di rifiuti urbani registrate nella regione Abruzzo e nelle sue quattro province nel periodo A livello regionale, sull intero periodo, la diminuzione della produzione totale di rifiuti urbani è stata del 10,85%, mentre la diminuzione del pro capite è stata del 9,21%. Variazione annua della produzione di rifiuti nella regione Abruzzo e per provincia (anni ) anno L Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Variazione annua produzione di rifiuti (%) Variazione annua produzione procapite di rifiuti (%) Fonte: elaborazione su dati ORR / / / / / ,24-3,98-0,88 0,15-2, ,31-3,10-2,07-6,73-2, ,21-1,63 1,29 2,48-0, ,81-6,97-2,15-9,15-5, / / / / / ,04-4,12-0,97-0,35-2, ,01-3,48-2,14-6,73-2, ,94-1,48 0,00 2,09-1, ,97-4,62 0,64-7,38-3,17 Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 7 di 130

8 Il confronto del dato regionale abruzzese con quello nazionale e delle diverse macro aree geografiche mostra, sull intero decennio, andamenti similari, pur essendo tendenzialmente più accentuato sull Abruzzo sia l andamento di crescita iniziale, sia quello di decrescita finale. Evoluzione della produzione di rifiuti in regione Abruzzo e Nord, Centro, Sud e Italia (q.tà in t/a, anni ) 120 Valori normalizzati rispetto all'anno 2002 (valore 2002 = 100) Abruzzo Nord Italia Centro Italia Sud Italia Italia Fonte: elaborazione su dati Abruzzo di fonte ORR e su dati di altre aree di fonte ISPRA. Se si è fatto cenno in precedenza all indubbio effetto della situazione di crisi economica nel determinare negli ultimi anni il calo della produzione di rifiuti, si deve comunque rilevare che l incrocio statistico del dato di produzione di rifiuti con i due principali indicatori di tipo economico richiamabili (PIL e spesa per consumi delle famiglie), mostra per la regione Abruzzo sul decennio una correlazione particolarmente ridotta, a fronte invece di un discreto allineamento riscontrabile a livello nazionale. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 8 di 130

9 Evoluzione della produzione di rifiuti in relazione a parametri di sviluppo economico in regione Abruzzo (anni ) 120 Valori normalizzati rispetto all'anno 2002 (valore 2002 = 100) Produzione RU (t/a) PIL Spesa consumi famiglie Nota: Prodotto Interno Lordo lato produzione, valori in milioni di euro concatenati con anno di riferimento 2005; Spesa per consumi finali delle famiglie, valori in milioni di euro, concatenati con anno di riferimento Fonte: elaborazione su dati produzione RU ORR, PIL e spesa consumi famiglie Istat. Evoluzione della produzione di rifiuti in relazione a parametri di sviluppo economico in Italia (anni ) Nota: è stato assunto uguale a 100 il valore di produzione RU, PIL e spesa delle famiglie al Fonte: ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 9 di 130

10 Relazione tra indicatori socio economici e produzione di rifiuti urbani in Abruzzo (anni ) R² = 0, R² = 0, Produzione RU (t/a) Produzione RU (t/a) Spesa delle famiglie (milioni di euro) PIL (milioni di euro) Nota: Prodotto Interno Lordo lato produzione, valori in milioni di euro concatenati con anno di riferimento 2005; Spesa per consumi finali delle famiglie, valori in milioni di euro, concatenati con anno di riferimento Fonte: elaborazione su dati produzione RU ORR, PIL e spesa consumi famiglie Istat. Relazione tra indicatori socio economici e produzione di rifiuti urbani in Italia (anni ) Fonte: ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 10 di 130

11 Evoluzione della frazione indifferenziata La frazione dei rifiuti urbani indifferenziati da avviare allo smaltimento risulta in diminuzione, nel periodo , seguendo l andamento della produzione totale di rifiuti urbani e la crescita della raccolta differenziata. In particolare, successivamente al 2005 si osserva a livello regionale una costante diminuzione della quantità totale annuale di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento: tonnellate nel 2005 per arrivare a tonnellate nel 2012 (-33,7%). Diminuisce anche la frazione di RU indifferenziati rispetto alla produzione totale di RU, passando da una percentuale pari all'89% nel 2002 al 62% nel Ciò risulta essere la conseguenza dell'aumento della raccolta differenziata avvenuta nel medesimo periodo. Evoluzione della produzione di rifiuti indifferenziati nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in t/a, anni ) L Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Fonte: Dati ORR Evoluzione della produzione di rifiuti indifferenziati nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in t/a, anni ) t/anno Fonte: Dati ORR. L Aquila Chieti Pescara Teramo A livello provinciale, si individua ugualmente la tendenza alla diminuzione della produzione di RU indifferenziati. La provincia di Chieti è caratterizzata dalla maggiore diminuzione rispetto Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 11 di 130

12 al 2005 (-46,5%), raggiungendo, come si osserva nel seguente grafico, i quantitativi di produzione di RU indifferenziati delle altre province Evoluzione della produzione di rifiuti indifferenziati per province (q.tà in t/a, anni ) t/anno L Aquila Chieti Pescara Teramo Fonte: Dati ORR Nella seguente tabella sono riportati i contributi in termini percentuali di ciascuna provincia dal 2002 al Si osserva come la ripartizione della produzione dei rifiuti indifferenziati sia piuttosto omogenea tra le quattro province abruzzesi. Evoluzione della percentuale di rifiuti indifferenziati prodotti per provincia rispetto alla produzione regionale abruzzese (%, anni ) L Aquila 23,3% 23,7% 24,3% 24,5% 24,7% 25,3% 25,8% 25,4% 26,7% 26,7% 27,1% Chieti 30,2% 29,1% 27,8% 29,3% 28,4% 29,2% 28,5% 26,5% 27,3% 25,5% 23,4% Pescara 22,5% 24,2% 24,6% 23,5% 23,7% 24,4% 24,1% 24,1% 24,6% 26,6% 28,5% Teramo 24,1% 22,9% 23,3% 22,7% 23,2% 21,2% 21,6% 24,0% 21,3% 21,1% 21,0% Fonte: Elaborazione su dati ORR. Di seguito si riporta l evoluzione del valore della produzione pro capite di rifiuti urbani indifferenziati nella regione Abruzzo e per provincia. La provincia di Chieti risulta essere la provincia abruzzese con la minor produzione pro capite di rifiuti urbani indifferenziati (234 kg/abxanno) mentre le province di L Aquila e Pescara hanno i valori più elevati (352 kg/abxanno). La provincia di Teramo, caratterizzata dalla più elevata produzione pro capite di rifiuti indifferenziati nel 2002 (458 kg/abxanno), si è riportata nel 2012 sui livelli medi regionali con i suoi 266 kg/abxanno. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 12 di 130

13 Evoluzione della produzione pro capite di rifiuti indifferenziati nella regione Abruzzo e per provincia (q.tà in kg/abxa, anni ) L Aquila 426,4 446,3 460,6 470,5 467,1 470,9 458,6 423,5 408,6 382,5 352,0 Chieti 430,5 426,3 410,4 437,3 421,8 418,4 391,4 344,1 325,9 284,5 234,0 Pescara 414,8 447,7 461,8 442,9 439,5 442,2 410,1 389,6 366,1 365,0 351,9 Teramo 457,8 444,6 452,9 440,2 450,5 390,0 379,8 398,7 324,8 300,1 266,0 Abruzzo 432,1 440,2 444,0 447,0 443,2 429,5 408,6 386,0 354,4 330,1 296,8 Fonte: Dati ORR Evoluzione della raccolta differenziata L andamento del livello di raccolta differenziata nel decennio mostra, a livello medio regionale, una progressiva crescita, che si è andata accentuando a partire dal 2009, arrivando quindi a un dato medio del 37,58% al Il quadro attuale è tuttavia quello di una regione divisa in due aree, a diversa velocità, con le province di Chieti e Teramo che si collocano al di sopra del 46% di RD, mentre Pescara e L Aquila non hanno ancora raggiunto il 30%. 50% Evoluzione della raccolta differenziata nella regione Abruzzo e per provincia (% RD, anni ) 45% 40% 35% % raccolta differenziata 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Abruzzo L Aquila Chieti Pescara Teramo Fonte: dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 13 di 130

14 Evoluzione della raccolta differenziata nella regione Abruzzo e per provincia (% RD, anni ) L Aquila 9,3% 9,8% 9,7% 9,2% 8,9% 11,0% 12,4% 14,8% 19,2% 21,4% 26,7% Chieti 9,8% 9,7% 17,8% 15,8% 17,5% 19,0% 22,7% 28,9% 30,5% 40,0% 46,5% Pescara 5,9% 6,0% 11,0% 12,3% 15,3% 16,1% 20,1% 23,8% 26,2% 26,7% 29,4% Teramo 17,3% 19,2% 21,2% 24,3% 22,8% 29,6% 32,7% 29,5% 38,1% 44,0% 46,3% Abruzzo 10,8% 11,3% 15,2% 15,4% 16,1% 18,9% 22,0% 24,2% 28,5% 33,5% 37,6% Fonte: dati ORR. Il confronto del dato regionale abruzzese con quello nazionale e delle diverse macro aree geografiche mostra per l Abruzzo una crescita nel decennio più accentuata degli altri territori, che ha portato a recuperare posizioni, arrivando ad avvicinarsi al dato medio nazionale. Evoluzione della raccolta differenziata in regione Abruzzo e Nord, Centro, Sud e Italia (% RD, anni ) 60% 50% 40% % raccolta differenziata 30% 20% 10% 0% Abruzzo Nord Italia Centro Italia Sud Italia Italia Fonte: dati Abruzzo di fonte ORR, dati di altre aree di fonte ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 14 di 130

15 3.2. L attuale quadro della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte La produzione complessiva di rifiuti urbani Nel 2012 sono state prodotte nella regione Abruzzo tonnellate di rifiuti urbani di cui tonnellate indifferenziate mentre tonnellate differenziate, quest'ultime corrispondenti al 38,2%, in termini di mero rapporto aritmetico tra flusso differenziato e flusso complessivo raccolto. Il valore ufficiale di riferimento della % di raccolta differenziata è tuttavia definito sulla base di quanto previsto dal Metodo standard di certificazione della percentuale di raccolta differenziata (RD) dei rifiuti urbani, approvato con la D.G.R. n. 474 del 26/5/08. La D.G.R. prevede in particolare la sua quantificazione al netto degli scarti delle raccolte differenziate multimateriali (valutati pari al 7% per il multimateriale vetro/plastica/alluminio, al 3% per il multimateriale plastica/alluminio) e della quota di beni durevoli e ingombranti non effettivamente avviata a recupero e/o riutilizzo (valutata pari al 30%), considerando inoltre un'eventuale quota associata al compostaggio domestico e un flusso di eventuali rifiuti inerti da microattività di manutenzione e ristrutturazione svolte in ambito domestico (limitatamente a un dato non superiore ai 10 kg/abxanno). La percentuale dei rifiuti differenziati così valutata effettivamente destinata al recupero di materia si attesta quindi al 37,58%, corrispondente a tonnellate, essendo gli scarti quantificati pari a 3.862,8 t. Produzione di rifiuti urbani nel 2012 Rifiuti urbani indifferenziati 61,8% Rifiuti urbani differenziati 38,2% Nota: Percentuali sulla produzione dei rifiuti. Fonte: elaborazione dati ORR. La produzione di RU specifica riferita agli abitanti residenti nel 2012 è stata di 480,3 kg/abxanno, mentre a livello provinciale si è registrato il valore minimo nella provincia di Chieti con 443,5 kg/abxanno e quello massimo nella provincia di Pescara con 505,2 kg/abxanno. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 15 di 130

16 Come evidenziato nella figura seguente, la raccolta differenziata pro capite varia da un minimo di 131,2 kg/abxanno nella provincia di L Aquila a un massimo di 232,3 kg/abxanno nella provincia di Teramo. 600 Produzione dei RU pro capite nel ,3 505,2 498,3 480, ,2 443,5 153,3 232,3 183,5 kg/abxanno ,5 RD RUI tot ,0 234,0 351,9 266,0 296,8 0 Fonte: elaborazione dati ORR. L'AQUILA CHIETI PESCARA TERAMO ABRUZZO La produzione di RU nel 2012 e sua ripartizione per flussi Produzione 2012 u.d.m L Aquila* Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Abitanti ab/anno Produzione totale RU RU indifferenziati RU differenziati t/anno , , , , ,9 kg/abxanno 483,3 443,5 505,2 498,3 480,3 t/anno , , kg/abxanno 352,0 234,0 351,9 266,0 296,8 % 72,8% 52,8% 69,7% 53,4% 61,8% t/anno kg/abxanno 131,2 209,5 153,3 232,3 183,5 % sulla produzione % RD ex DGR 474/ ,2% 47,2% 30,3% 46,6% 38,2% 26,7% 46,5% 29,4% 46,3% 37,6% (*): dati 2012 non disponibili per i comuni di Alfedena, Bugnara, Canistro, Ortucchio, Rivisondoli e Scoppito e dati 2012 parziali per i comuni di Castel di Ieri, Castellafiume, Collarmela, Pacentro, Scanno. Per questi comuni sono quindi stati assunti i dati dichiarati nel Fonte: Elaborazione dati abitanti ISTAT 2012, produzione rifiuti ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 16 di 130

17 Dalle elaborazioni dei dati del 2012 risulta che nella regione Abruzzo: produzioni maggiori di t/a si riscontrano solo in 7 comuni, ovvero i capoluoghi di provincia e i comuni di Avezzano, Montesilvano e Vasto; la quasi totalità dei comuni (280 su 305 comuni) producono meno di t/a di rifiuti urbani; 150 comuni producono meno di 500 t/a e la maggior parte di questi sono situati nelle province di L Aquila e Chieti. Per quanto concerne la produzione pro capite di RU nel 2012, si osserva che i comuni che sono caratterizzati da un valore di produzione specifica superiore ai 550 kg/abxanno sono prevalentemente situati nelle zone fortemente turistiche ovvero nella fascia costiera Adriatica e nei pressi del Parco Nazionale (45 comuni su 305 comuni totali). Produzione pro capite dei RU nel 2012 nei comuni della regione Abruzzo Fonte: Elaborazione dati abitanti ISTAT 2012, produzione rifiuti ORR. Nella provincia di Chieti, ad esclusione della maggior parte dei comuni sulla fascia costiera ed alcuni comuni interni, si registra in genere una produzione pro capite inferiore ai 450 kg/abxanno (85 comuni su 104). La provincia di Pescara è costituita prevalentemente da comuni con una produzione pro capite inferiore ai 450 kg/abxanno (37 comuni su 46), ad esclusione dei tre comuni sulla fascia costiera (Pescara, Città S.Angelo, Montesilvano) e dei comuni di Bussi sul Tirino, Caramanico Terme, Cepagatti, Moscufo, S.Eufemia a Maiella e Turrivalignani. La situazione diventa più eterogenea nelle province di L'Aquila e Teramo. Infatti, la provincia di Teramo è costituita da 26 comuni su 47 con una produzione pro capite inferiore ai 450 kg/abxanno mentre gli altri 21 comuni (fascia costiera ed entroterra) hanno una produzione pro capite più elevata, anche superiore ai 650 kg/abxanno come per i comuni di Alba Adriatica, Martinsicuro, Pietracamela e Tortoreto. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 17 di 130

18 La provincia di L'Aquila è caratterizzata dalla maggiore eterogeneità nella produzione pro capite: 47 comuni su 108 sono caratterizzati da una produzione pro capite di RU superiore ai 450 kg/abxanno (di cui 13 comuni su 108 superiore ai 650 kg/abxa) mentre 61 comuni su 108 hanno una produzione pro capite inferiore ai 450 kg/abxanno. Per meglio comprendere le modalità con cui si distribuisce sul territorio la produzione dei rifiuti urbani, può essere di aiuto analizzare il legame tra rifiuti prodotti e struttura demografica del territorio, con il raggruppamento dei comuni in classi omogenee per numero di abitanti. Come riportato nella seguente tabella, i comuni sono quindi stati classificati in quattro classi di ampiezza demografica diversa. Nel 72% dei comuni abruzzesi (220 comuni su 305) risiedono meno di abitanti residenti; complessivamente questa quota di popolazione rappresenta poco più del 18% della popolazione totale regionale. In questi comuni viene prodotto il 15% della totalità di rifiuti urbani, corrispondente ad una produzione pro capite di 390 kg/abxanno. I comuni di dimensione demografica intermedia (abitanti compresi tra e ) producono circa il 19% dei rifiuti urbani totali e la loro produzione media pro capite (392 kg/abxanno) è vicina a quella individuata per i comuni di dimensioni più piccole. Come è evidente nella tabella seguente, il 66% dei rifiuti urbani sono prodotti nei comuni con più di abitanti, che risultano essere in totale 27 su 305 (ovvero l 8,9%), compresi i capoluoghi di Provincia. In particolare, i comuni con più di abitanti racchiudono non solo i quattro Capoluoghi ma anche il comune di Montesilvano. Queste due classi di comuni si differenziano nettamente dalle prime due poiché caratterizzate da una produzione annua per abitante residente nettamente più alta, essendo mediamente di 545 kg/abxanno (variando da 538 a 552 kg/abxanno). Produzione di RU per classe dimensionale dei comuni della regione Abruzzo nel 2012 Classe dimensionale Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % t/a % kg/abxa Ab< ,1% ,4% ,0% 389, Ab< ,0% ,2% ,9% 391, Ab< ,2% ,4% ,2% 537,7 Ab ,6% ,0% ,9% 551,6 Totale Abruzzo ,0% ,0% ,0% 480,3 Fonte: elaborazione dati ORR. Nella seguente tabella sono riportati i risultati della medesima analisi per ciascuna provincia. Sostanzialmente per le province di Pescara e Chieti si possono fare le medesime considerazioni fatte precedentemente nell analisi a livello regionale. Considerando la produzione pro capite annua, per la provincia di L Aquila si osserva come i comuni di piccole dimensioni (con meno di abitanti) siano caratterizzati da un valore di produzione pro capite pari a 465 kg/abxanno, superiore a quello dei comuni di medie dimensioni (fino a abitanti) di 391 kg/abxanno. La provincia di Teramo è invece caratterizzata da una variabilità del valore di produzione pro capite più accentuata tra le diverse classi dimensionali dei Comuni. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 18 di 130

19 Produzione di RU per classe dimensionale dei comuni delle province abruzzesi nel 2012 Provincia di L AQUILA Classe dimensionale Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % t/a % kg/abxa Ab< ,4% ,7% ,7% 465, Ab< ,9% ,4% ,7% 391, Ab< ,8% ,5% ,5% 521,5 Ab ,9% ,4% ,1% 562,0 Totale L Aquila ,0% ,0% ,0% 483,3 Classe dimensionale Provincia di CHIETI Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % n % kg/abxa Ab< ,0% ,1% ,7% 340, Ab< ,3% ,3% ,0% 353, Ab< ,7% ,4% ,4% 517,5 Ab ,0% ,3% ,9% 531,2 Totale Chieti ,0% ,0% ,0% 443,5 Classe dimensionale Provincia di PESCARA Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % n % kg/abxa Ab< ,9% ,2% ,1% 353, Ab< ,1% ,7% ,7% 368, Ab< ,7% ,8% ,4% 492,2 Ab ,3% ,3% ,8% 586,5 Totale Pescara ,0% ,0% ,0% 505,2 Classe dimensionale Provincia di TERAMO Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % n % kg/abxa Ab< ,1% ,0% ,0% 372, Ab< ,8% ,9% ,7% 443, Ab< ,0% ,4% ,3% 593,6 Ab ,1% ,7% ,0% 450,7 Totale Teramo ,0% ,0% ,0% 498,3 Fonte: elaborazione dati ORR. E anche possibile analizzare il legame tra rifiuti prodotti e tipologia dei comuni, distinguendo i capoluoghi di provincia, i comuni turistici (suddivisi tra costieri e interni) e altri comuni, come riportato nella seguente tabella. Nel 2012, la produzione di rifiuti urbani pro capite dei comuni turistici è risultata la più elevata, con 562 kg/abxanno (produzione pro capite lievemente superiore per i comuni turistici costieri rispetto a quelli interni); seguono da vicino i capoluoghi con 552 kg/abxanno. Il restante 82,3% dei comuni abruzzesi, ovvero 251 su 305, ha complessivamente una produzione pro capite inferiore, pari a 417 kg/abxanno. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 19 di 130

20 Produzione di RU per tipologia dei comuni della regione Abruzzo nel 2012 Tipo Comune Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % t/a % kg/abxa Capoluoghi 4 1,3% ,2% ,5% 552,0 Comuni turistici 50 16,4% ,2% ,1% 561,9 Costieri 11 22% ,4% ,9% 565,7 Interni 39 78% ,6% ,1% 542,9 Altri Comuni ,3% ,7% ,4% 416,6 Totale Abruzzo ,0% ,0% ,0% 480,3 Fonte: elaborazione dati ORR, con distinzione Comuni turistici da dati Ancitel. In aggiunta, e' stata analizzata la ripartizione della produzione dei rifiuti urbani per le due macrocategorie di comuni (comuni turistici, accorpati ai capoluoghi di provincia, e comuni non turistici) in funzione della loro struttura demografica, seguendo le stesse classi dimensionali individuate in precedenza. Dal confronto delle seguenti due tabelle emerge come la produzione pro capite di rifiuti urbani dei comuni turistici (compresi i capoluoghi) sia elevata e relativamente indipendente dalla classe dimensionale mentre per i comuni non turistici la produzione pro capite di RU aumenta seguendo la dimensione del centro abitato. Produzione di RU per classe dimensionale dei comuni turistici abruzzesi nel 2012 Classe dimensionale Comuni Abitanti Produzione di RU comuni turistici + capoluoghi n % n % t/a % kg/abxa Ab< ,7% ,7% ,9% 579, Ab< ,6% ,8% ,4% 470, Ab< ,5% ,1% ,8% 569,7 Ab ,3% ,4% ,9% 551,6 Totale comuni turistici e capoluoghi di provincia Fonte: elaborazione dati ORR ,0% ,0% ,0% 557,0 Produzione di RU per classe dimensionale dei comuni non turistici abruzzesi nel 2012 Classe dimensionale Altri comuni Comuni Abitanti Produzione di RU n % n % t/a % kg/abxa Ab< ,3% ,0% ,0% 359, Ab< ,9% ,0% ,2% 387, Ab< ,8% ,0% ,8% 508,6 Ab Totale Altri comuni ,0% ,0% ,0% 416,6 Fonte: elaborazione dati ORR. Analizzando la distribuzione territoriale della produzione di rifiuti urbani in termini di tonnellate per km 2, risulta come valore medio regionale una produzione specifica di 58,1 t/km 2 a fronte di una densità di popolazione residente di 121 ab/km 2. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 20 di 130

21 A livello provinciale, si individua la produzione specifica territoriale più bassa (28,6 t/km 2 ) nella provincia di L Aquila, che risulta essere quella con maggior estensione territoriale (46,6%). Viceversa la provincia di Pescara, che ha estensione territoriale minore (11,3%), ha la densità di produzione di RU maggiore (129,7 t/km 2 ). Densità territoriale di produzione di RU per area provinciale della regione Abruzzo nel 2012 Superficie km 2 % Densità popolazione (ab/km 2 ) Densità produzione RU (t/km 2 ) L Aquila 5.034,46 46,6% 59,2 28,6 Chieti 2.588,35 24,0% 149,8 66,4 Pescara 1.224,67 11,3% 256,7 129,7 Teramo 1.947,64 18,0% 157,2 78,3 ABRUZZO ,12 100,0% 121,0 58,1 Fonte: elaborazione dati ORR, con dati della superficie territoriale da ISTAT. Nella tabella seguente sono analizzati sempre i valori di densità territoriale di produzione dei RU sulla base delle classi dimensionali dei comuni definite precedentemente. Tale analisi dimostra il parallelismo tra la densità di popolazione e la densità di produzione di rifiuti per unità territoriale. Si può, infatti, osservare che al crescere della dimensione dei comuni crescono entrambi i valori. Densità territoriale di produz. RU per classe dimensionale dei comuni abruzzesi nel 2012 Densità Densità produz. Classe Superficie popolazione RU dimensionale km 2 % ab/km 2 t/km 2 Ab< ,22 61,19% 36,5 14, Ab< ,82 21,55% 130,1 51, Ab< ,68 10,46% 374,4 201,3 Ab ,40 6,80% 462,9 255,4 Totale ABRUZZO ,12 100,00% 121,0 58,1 Fonte: elaborazione dati ORR, con dati della superficie territoriale da ISTAT. Volendo confrontare il dato regionale con quello nazionale e delle altre regioni, si osserva che in termini di produzione pro capite al 2012 l Abruzzo si colloca su di un livello inferiore alla media nazionale, pur essendo invece superiore a quello dell area Sud Italia, avendo una produzione inferiore a Puglia e Sicilia, ma superiore alle altre regioni meridionali. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 21 di 130

22 Produzione pro capite di rifiuti per regione e Nord, Centro, Sud e Italia (anno 2012) Produzione pro capite di RU Piemonte 465 Valle d'aosta 605 Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria 586 Emilia Romagna 637 Nord 503 Toscana 614 Umbria 553 Marche 520 Lazio Centro Abruzzo 480 Molise 404 Campania 443 Puglia 489 Basilicata 371 Calabria 442 Sicilia 485 Sardegna Sud Italia 504 Fonte: ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 22 di 130

23 Le raccolte differenziate Nel 2012 sono state intercettate dai servizi di raccolta differenziata tonnellate di rifiuti urbani, ovvero il 37,6% della produzione totale al netto degli scarti. Nel seguente grafico sono riportate le percentuali di raccolta differenziata per ciascuna provincia abruzzese, oltre al dato complessivo regionale. Emerge una situazione su due livelli per quanto riguarda la raccolta differenziata: le province di Chieti e di Teramo superano il 45% mentre le province di L Aquila e di Pescara rimangono a valori inferiori al 30%. 50% Percentuale RD per Province nel % 40% 37,6% 35% 30% 25% 20% 46,5% 46,3% 15% 10% 26,7% 29,4% 5% 0% L'AQUILA CHIETI PESCARA TERAMO Fonte: elaborazione dati ORR. Livelli di raccolta differenziata per province e regione nel 2012 Produzione 2012 u.d.m L Aquila* Chieti Pescara Teramo ARBUZZO t/anno , , , , ,1 RU differenziati kg/abxanno 131,2 209,5 153,3 232,3 183,5 % RD 26,66% 46,51% 29,37% 46,33% 37,58% (*): dati 2012 non disponibili per i comuni di Alfedena, Bugnara, Canistro, Ortucchio, Rivisondoli e Scoppito e dati 2012 parziali per i comuni di Castel di Ieri, Castellafiume, Collarmela, Pacentro, Scanno. Per questi comuni sono quindi stati assunti i dati dichiarati nel Fonte: elaborazione dati ORR. Nella seguente figura si riporta la mappa dei comuni abruzzesi in funzione del livello della raccolta differenziata (%RD), dalla quale emerge una situazione eterogenea. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 23 di 130

24 La percentuale di raccolta differenziata nel 2012 nei comuni della regione Abruzzo Fonte: elaborazione dati ORR. Dall analisi per classe dimensionale dei comuni, si nota poi come il livello medio di raccolta differenziata aumenta seguendo il crescere della classe dimensionale dei comuni. Si passa da un valore del 31% per i comuni di piccole dimensioni, ovvero con meno di abitanti (220 comuni su 305), a quasi il 43% di RD per i comuni con popolazione compresa tra i e i abitanti (22 comuni su 305), passando da un valore di RD pari al 39% nel caso dei comuni intermedi, ovvero quei comuni con una popolazione compresa tra i e i abitanti residenti (58 comuni su 305). L'unica eccezione riguarda il valore medio della RD dei comuni maggiori, ovvero con più di abitanti residenti. Infatti, nei quattro capoluoghi di Provincia assieme al comune di Montesilvano (PE), si osserva un livello medio di RD pari al 36%, inferiore al valor medio del 43% registrato per i comuni della classe dimensionale immediatamente sottostante. Raccolta differenziata per classe dimensionale dei comuni abruzzesi nel 2012 Classe dimensionale t/anno % kg/abxa % RD* Ab ,27% 122,1 31,03% 3.000< Ab ,42% 153,8 39,07% < Ab ,36% 228,7 41,83% Ab > ,95% 197,0 34,58% Totale ABRUZZO ,00% 183,5 37,58% (*): percentuali di RD calcolate considerando la media pesata delle %RD in funzione della quantità di RU urbani totali raccolti per ciascun comune. Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 24 di 130

25 In relazione al crono programma per lo sviluppo della raccolta differenziata definito negli anni dai provvedimenti normativi emanati a livello nazionale (in particolare, D.Lgs. 22/97, D.Lgs. 152/06, L. Finanziaria 2007), si mostra nel seguente grafico lo stato di ritardo temporale riscontrabile ad oggi per i comuni e per i cittadini abruzzesi. Sul complesso regionale, il 28,2% dei comuni e il 15,9% della popolazione abruzzese non risulta ancora oggi aver raggiunto l obiettivo del 15% di RD previsto per il 1999 dalle norme allora vigenti. Il 47,5% dei comuni e il 32,4% della popolazione si collocano invece al di sotto dell obiettivo del 25% di RD previsto per il All opposto, solo il 9,51% dei comuni (29 comuni su 305) e il 6,15% della popolazione ( abitanti sui abitanti totali) hanno superato l obiettivo del 65% di RD previsto per il Tali percentuali si incrementano al 19,0% dei comuni e al 24,8% della popolazione se si considera il superamento dell obiettivo del 60% di RD previsto per il La situazione delle diverse province si discosta ovviamente dalla media regionale, con i maggiori ritardi registrati nei territori di L Aquila e Pescara e una situazione più avanzata rilevata su Chieti e Teramo. % Comuni per livello di RD % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Distribuzione dei comuni abruzzesi per % di RD al 2012 rispetto alla tempistica definita dagli obiettivi di legge 12,0% 7,4% 5,6% 3,7% 3,7% 4,6% 7,4% 25,9% 29,6% 4,8% 11,5% 22,1% 4,8% 5,8% 7,7% 7,7% 19,2% 16,3% 10,9% 12,8% 10,9% 8,5% 4,3% 4,3% 2,2% 6,5% 2,2% 10,9% 47,8% 17,0% 8,5% 4,3% 2,1% 2,1% 12,8% 19,3% 31,9% 9,5% 9,5% 12,8% 4,9% 4,3% 5,6% 5,9% 28,2% 0% L Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo < obiettivo 1999 (15%) obiettivo 1999 (15%) obiettivo 2001 (25%) obiettivo (35%) obiettivo 2007 (40%) obiettivo 2008 (45%) obiettivo 2009 (50%) obiettivo 2011 (60%) obiettivo 2012 (65%) Nota: obiettivi di cui al D.Lgs. 22/97, obiettivi di cui al D.Lgs. 152/06, obiettivi di cui a L. Finanziaria Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 25 di 130

26 % Abitanti per livello di RD % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Distribuzione della popolazione abruzzese per % di RD al 2012 rispetto alla tempistica definita dagli obiettivi di legge 7,4% 4,8% 6,0% 3,8% 3,2% 1,5% 15,6% 39,8% 17,9% 3,6% 32,4% 11,3% 8,3% 4,9% 15,7% 11,6% 6,6% 5,6% 7,5% 6,9% 6,2% 4,5% 2,2% 0,4% 2,4% 9,7% 37,2% 6,0% 30,1% 29,3% 22,3% 10,0% 1,5% 0,3% 0,2% 17,2% 12,4% 18,7% 10,5% 6,3% 2,6% 7,4% 16,0% 16,5% 15,9% L Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo < obiettivo 1999 (15%) obiettivo 1999 (15%) obiettivo 2001 (25%) obiettivo (35%) obiettivo 2007 (40%) obiettivo 2008 (45%) obiettivo 2009 (50%) obiettivo 2011 (60%) obiettivo 2012 (65%) Nota: obiettivi di cui al D.Lgs. 22/97, obiettivi di cui al D.Lgs. 152/06, obiettivi di cui a L. Finanziaria Fonte: elaborazione dati ORR. Volendo confrontare il dato regionale con quello nazionale e delle altre regioni, si osserva che in termini di RD 2012 l Abruzzo si colloca comunque su di un livello lievemente inferiore alla media nazionale, ma significativamente superiore a quello dell area Sud Italia, avendo una % di RD inferiore a Sardegna e Campania, ma superiore alle altre regioni meridionali. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 26 di 130

27 Raccolta differenziata per regione e Nord, Centro, Sud e Italia (anno 2012) % raccolta differenziata 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Piemonte 53,3% Valle d'aosta 44,8% Lombardia 51,5% Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia 57,5% 62,3% 62,6% Liguria 30,9% Emilia Romagna Nord 50,7% 52,6% Toscana Umbria 40,0% 42,0% Marche 50,8% Lazio 22,1% Centro Abruzzo 32,9% 37,6% Molise 18,4% Campania 41,5% Puglia Basilicata Calabria Sicilia 18,3% 21,9% 13,8% 13,3% Sardegna 49,7% Sud 26,7% Italia 39,9% Fonte: dati Abruzzo di fonte ORR, dati di altre aree di fonte ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 27 di 130

28 L analisi della composizione della raccolta differenziata per frazione mostra per l Abruzzo, al 2012, il maggior contributo derivante dalla frazione organica e verde (41,3% del totale differenziato) e dalla carta (24,1%), con quote minori associate agli altri materiali. Se si analizzano i quantitativi raccolti riferiti agli abitanti residenti, risulta che le raccolte maggiori si hanno quindi per l organico (75,8 kg/abxanno) e la carta e cartone (44,2 kg/abxanno). Tali frazioni sono seguite dal vetro, il cui valore di intercettazione pro capite è di 16,3 kg/abxanno. Tutte le altre frazioni hanno valori di RD pro capite inferiori ai 10 kg/abxanno, eccetto la raccolta multimateriale pari a 20,1 kg/abxanno (bi- o tri-materiale). La raccolta differenziata per singola frazione di RU in Abruzzo nel 2012 RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/abxanno Organico ,23 41,31% 75,79 Carta e cartone ,12 24,09% 44,20 Vetro ,41 8,87% 16,28 Legno 5.612,65 2,34% 4,30 Plastica ,21 4,64% 8,52 Metalli e alluminio 1.397,66 0,58% 1,07 Tessili e abbigliamento 2.188,13 0,91% 1,67 Multimateriale a ,20 11,00% 20,18 Beni durevoli / RAEE 4.650,87 1,94% 3,56 Ingombranti b 9.140,88 3,81% 7,00 Raccolte selettive c 432,86 0,18% 0,33 Altre raccolte d 727,55 0,30% 0,56 Totale RD Abruzzo ,77 100,00% 183,46 Note: a: raccolta multimateriale di plastica/metallo (bi-materiale) e di vetro/plastica/metallo (tri-materiale). b: ingombranti avviati al recupero di materia. c: comprende le raccolte selettive di farmaci, batterie e accumulatori, contenitori T/FC. d: comprende le raccolte di imballaggi in materiali compositi, pneumatici, materiali ferrosi, etc. Fonte: elaborazione dati ORR. Si consideri come il confronto con i dati 2009 mostra come nell ultimo triennio sia in particolare cresciuta, con la progressiva attivazione dei servizi di raccolta differenziata sul territorio, la quota della raccolta della frazione organica/verde (passando dal 33,5% al 41,3%). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 28 di 130

29 Composizione della RD in Regione Abruzzo al ,3% 4,6%0,6% 0,9% 11,0% 1,9% 3,8%0,2% 0,3% 41,3% 8,9% 24,1% Fonte: elaborazione dati ORR. organico carta e cartone vetro legno plastica metalli (alluminio) tessili multimateriale beni durevoli/raee ingombranti raccolte selettive altre raccolte Composizione della RD in Regione Abruzzo al ,0% 1,7% 0,7% 11,2% 2,1% 3,1%0,1% 0,2% 33,5% 4,5% 9,5% Fonte: elaborazione dati ORR. 29,5% organico carta e cartone vetro legno plastica metalli (alluminio) tessili multimateriale beni durevoli/raee ingombranti raccolte selettive altre raccolte Nelle seguenti tabelle vengono riportati i dettagli provinciali delle diverse frazioni delle raccolte differenziate. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 29 di 130

30 La raccolta differenziata per frazione di RU nelle singole province abruzzesi nel 2012 Provincia di L AQUILA RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/abxanno Organico ,16 26,51% 34,79 Carta e cartone ,62 29,19% 38,30 Vetro 4.438,09 11,35% 14,89 Legno 668,07 1,71% 2,24 Plastica 3.178,15 8,12% 10,66 Metalli e alluminio 453,93 1,16% 1,52 Tessili e abbigliamento 906,62 2,32% 3,04 Multimateriale a 3.844,94 9,83% 12,90 Beni durevoli / RAEE 873,67 2,23% 2,93 Ingombranti b 2.374,96 6,07% 7,97 Raccolte selettive c 33,61 0,09% 0,11 Altre raccolte d 558,48 1,43% 1,87 Totale RD Prov. L Aquila ,30 100,00% 131,22 Provincia di CHIETI RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/abxanno Organico ,20 43,70% 91,56 Carta e cartone ,87 23,78% 49,83 Vetro 6.942,86 8,55% 17,90 Legno 1.446,64 1,78% 3,73 Plastica 2.781,65 3,42% 7,17 Metalli e alluminio 410,69 0,51% 1,06 Tessili e abbigliamento 673,45 0,83% 1,74 Multimateriale a ,51 12,90% 27,04 Beni durevoli / RAEE 1.349,90 1,66% 3,48 Ingombranti b 2.113,51 2,60% 5,45 Raccolte selettive c 89,34 0,11% 0,23 Altre raccolte d 125,34 0,15% 0,32 Totale RD Prov. Chieti ,96 100,00% 209,52 Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 30 di 130

31 Provincia di PESCARA RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/abxanno Organico ,75 34,40% 52,75 Carta e cartone ,54 28,00% 42,93 Vetro 686,59 1,42% 2,18 Legno 2.206,50 4,58% 7,02 Plastica 392,52 0,81% 1,25 Metalli e alluminio 34,00 0,07% 0,11 Tessili e abbigliamento 170,94 0,35% 0,54 Multimateriale a ,85 22,46% 34,44 Beni durevoli / RAEE 1.356,29 2,81% 4,31 Ingombranti b 2.372,11 4,92% 7,55 Raccolte selettive c 52,11 0,11% 0,17 Altre raccolte d 19,73 0,04% 0,06 Totale RD Prov. Pescara ,93 100,00% 153,31 Provincia di TERAMO RD Frazione t/anno % sul tot RD kg/abxanno Organico ,12 51,42% 119,41 Carta e cartone ,09 19,00% 44,13 Vetro 9.196,87 12,93% 30,04 Legno 1.291,44 1,82% 4,22 Plastica 4.779,89 6,72% 15,61 Metalli e alluminio 499,04 0,70% 1,63 Tessili e abbigliamento 437,12 0,61% 1,43 Multimateriale a 1.199,90 1,69% 3,92 Beni durevoli / RAEE 1.071,01 1,51% 3,50 Ingombranti b 2.280,30 3,21% 7,45 Raccolte selettive c 257,80 0,36% 0,84 Altre raccolte d 24,00 0,03% 0,08 Totale RD Prov. Teramo ,58 100,00% 232,26 Note: a: raccolta multimateriale di plastica/metallo (bi-materiale) e di vetro/plastica/metallo (tri-materiale). b: ingombranti avviati al recupero di materia. c: comprende le raccolte selettive di farmaci, batterie e accumulatori, contenitori T/FC. d: comprende le raccolte di imballaggi in materiali compositi, pneumatici, materiali ferrosi, etc. Fonte: elaborazione dati ORR. A livello provinciale, le province di Chieti e di Teramo sono caratterizzate da valori di raccolta differenziata pro capite superiori ai 200 kg/abxanno, mentre per le province di L Aquila (131 kg/abxanno) e Pescara (153 kg/abxanno) tali valori risultano nettamente inferiori. In particolare, la raccolta pro capite dell organico per la provincia di Teramo risulta elevata con 119 kg/abxanno; tale frazione rappresenta oltre la metà (51,4%) dei rifiuti differenziati Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 31 di 130

32 raccolti in detta provincia. Segue la provincia di Chieti con 91,6 kg/abxanno, corrispondenti al 43,7% della propria raccolta differenziata totale. Nel seguente grafico sono rappresentate graficamente le percentuali di ciascuna frazione della RD per provincia abruzzese. t/anno 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% Distribuzioni delle frazioni differenziate nelle province abruzzesi nel ,4% 0,2% 0,3% 0,1% 2,6% 0,1% 0,1% 0,4% 1,7% 4,9% 3,2% 0,2% 3,8% 6,1% 1,5% 2,8% 1,7% 1,9% 0,6% 2,2% 0,7% 12,9% 6,7% 11,0% 9,8% 0,8% 1,8% 0,9% 0,5% 0,6% 2,3% 22,5% 3,4% 1,2% 4,6% 1,8% 12,9% 2,3% 8,1% 8,5% 0,4% 0,1% 8,9% 1,7% 4,6% 0,8% 1,4% 11,3% 19,0% 29,2% 23,8% 28,0% 24,1% Altre raccolte Raccolte selettive Ingombranti Beni durevoli/raee Multimateriale Tessili e abbigliamento Metalli (alluminio) Plastica 30% 20% 10% 26,5% 43,7% 34,4% 51,4% 41,3% Legno Vetro Carta e cartone Organico 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Fonte: elaborazione dati ORR. Di seguito si riporta una panoramica dei livelli di raccolta raggiunti sul territorio per le principali frazioni, ovvero organico, carta e cartone, multimateriale, vetro, plastica, legno e metalli. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 32 di 130

33 La raccolta pro capite dell'organico, effettuata in 189 comuni su 305, è elevata in particolare nei comuni del litorale delle province di Teramo e Chieti. I comuni con la raccolta dell'organico pro capite più elevata (valori superiori ai 150 kg/abxanno) sono 16: 11 nella provincia di Teramo, 3 nella provincia di Chieti, 1 nella provincia di L'Aquila e 1 nella provincia di Pescara. I comuni della classe sottostante, ovvero con una raccolta pro capite dell'organico compresa tra i 100 e 150 kg/abxanno, risultano essere 28 in totale: 12 nella provincia di Chieti, 7 nella provincia di L'Aquila, 5 nella provincia di Pescara e 4 nella provincia di Teramo. Nel complesso, i comuni della regione Abruzzo con un'elevata raccolta pro capite dell organico (>100 kg/abxanno) rappresentano quindi il 14% dei comuni abruzzesi totali (44 comuni su 305). Raccolta pro capite dell'organico (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 33 di 130

34 Per quanto riguarda la raccolta pro capite di carta e cartone si osserva una situazione più omogenea tra i comuni abruzzesi, con 284 comuni su 305 che effettuano detta raccolta (93%). I comuni con la raccolta pro capite di carta e cartone più elevata (> 50 kg/abxanno) sono stati 35: 14 nella provincia di L'Aquila, 9 nella provincia di Chieti, 7 nella provincia di Pescara e 5 nella provincia di Teramo. I comuni con una raccolta pro capite di carta e cartone compresa tra i 20 e 50 kg/abxanno risultano essere ben 147: 58 in provincia di Chieti, 51 in provincia di L'Aquila, 27 in provincia di Teramo e 11 in provincia di Pescara. Complessivamente, i comuni nelle due fasce più elevate, ovvero con valori di raccolta pro capite superiore ai 20 kg/abxanno, risultano essere 182 (60% dei comuni totali). Raccolta pro capite della carta e cartone (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 34 di 130

35 Relativamente alla raccolta del multimateriale (bi-materiale e tri-materiale), si segnala che il servizio è attivo su 182 comuni, mentre negli altri 123 comuni si hanno raccolte solo monomateriali di plastica, vetro e metalli, come illustrato nei successivi grafici. Sui 182 comuni che effettuano le raccolte multimateriali, 27 sono caratterizzati da valori di raccolta pro capite superiore ai 50 kg/abxanno. Di questi, 12 si trovano nella provincia di Chieti, 9 nella provincia di Pescara e 6 nella provincia di L'Aquila. Da notare l'assenza di comuni della provincia di Teramo in questa fascia di raccolta pro capite; peraltro si deve sottolineare come tale modalità di raccolta sia in effetti meno diffusa nel teramano rispetto agli altri contesti della regione. I comuni che hanno valori pro capiti di raccolta multimateriale compresi tra i 20 e 50 kg/abxanno sono 68: più della metà di questi (33) si trovano nella provincia di L'Aquila, 19 nella provincia di Chieti, 15 nella provincia di Pescara e solo 1 comune nella provincia di Teramo. Complessivamente, i comuni nelle due fasce più elevate, ovvero con valori di raccolta pro capite superiore ai 20 kg/abxanno, risultano essere 95 (31% dei comuni totali). Raccolta pro capite del multimateriale (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 35 di 130

36 Come anticipato con la mappa della raccolta pro capite del multimateriale, seguono ora le indicazioni sulla diffusione delle raccolte monomateriali di vetro, plastica e metalli, che riguardano soprattutto quei comuni che non hanno effettuato la raccolta multimateriale nel La raccolta del vetro monomateriale viene effettuata in 212 comuni su 305. In particolare, la raccolta supera i 50 kg/abxanno in 18 comuni suddivisi nelle province di L'Aquila (11), di Chieti (5) e di Teramo (2). Nessun comune della provincia di Pescara appartiene a tale fascia; peraltro si deve sottolineare come nel pescarese si ha una maggior diffusione di raccolte multimateriali rispetto agli altri contesti della regione. I comuni con una raccolta pro capite di vetro compresa tra 20 e 50 kg/abxanno sono 134: 62 nella provincia di Chieti, 38 nella provincia di L'Aquila, 29 nella provincia di Teramo e 5 nella provincia di Pescara. Complessivamente, la metà dei comuni abruzzesi (152 comuni su 305) sono caratterizzati da una raccolta pro capite di vetro monomateriale superiore ai 20 kg/abxanno. Raccolta pro capite del vetro (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 36 di 130

37 La raccolta monomateriale della plastica viene invece effettuata in 199 comuni su 305, situati essenzialmente nelle province di L'Aquila, di Chieti e di Teramo. I comuni con una raccolta pro capite della plastica superiore ai 20 kg/abxanno sono 29, distribuiti nelle province di L'Aquila (19), di Chieti (5) e di Teramo (5). I comuni con una raccolta pro capite della plastica compresa tra 10 e 20 kg/abxanno sono 65, distribuiti nelle province di L'Aquila (26), di Chieti (20), di Teramo (15) e di Pescara (4). Complessivamente, i comuni con una raccolta pro capite superiore ai 10 kg/abxanno sono 94, quasi un terzo dei comuni totali abruzzesi. Raccolta pro capite della plastica (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 37 di 130

38 La raccolta monomateriale dei metalli viene effettuata in 143 comuni su 305, situati prevalentemente nella provincia di L'Aquila. I comuni con una raccolta pro capite dei metalli superiore ai 20 kg/abxanno sono 2, situati rispettivamente in provincia di L Aquila e in provincia di Chieti I comuni con una raccolta pro capite dei metalli compresa tra 10 e 20 kg/abxa sono 2, entrambi situati in provincia di L Aquila. La maggior parte dei comuni che effettuano la raccolta dei metalli monomateriale (128 comuni su 143) sono in effetti caratterizzati da un valore pro capite inferiore ai 5 kg/abxanno. Raccolta pro capite dei metalli (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 38 di 130

39 Infine, la raccolta pro capite del legno (125 Comuni su 305) è molto spinta nei comuni della provincia di L'Aquila. Nel dettaglio, 13 comuni hanno una raccolta pro capite di legno superiore ai 10 kg/abxanno: 6 nella provincia di L'Aquila, 3 nella provincia di Teramo, 2 nella provincia di Chieti e di Pescara. Altri 20 Comuni sono caratterizzati da una raccolta pro capite di legno compresa tra 5 e 10 kg/abxanno: 12 nella provincia di L Aquila, 5 nella provincia di Chieti e 3 nella provincia di Teramo. Raccolta pro capite del legno (kg/abxa) nei comuni abruzzesi nel 2012 Fonte: elaborazione dati ORR La stagionalità della produzione dei rifiuti urbani Dai dati disponibili in Carireab è stato possibile analizzare la presenza di fenomeni di stagionalità nella produzione di rifiuti in regione Abruzzo, con riferimento in particolare sempre ai dati del Nel seguente grafico, si riporta l'andamento della produzione media giornaliera (t/g), nei diversi mesi dell anno. A fronte di una produzione giornaliera media su base annua pari a t/g, il picco di produzione è stato registrato nel mese di Agosto (2.077 t/g, corrispondenti a un incremento del 21,8% rispetto alla media su base annua), mentre il valore minimo si è auto nel mese di Febbraio (1.348 t/g, corrispondenti a una diminuzione del 20,9% rispetto alla media su base annua). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 39 di 130

40 Andamento della produzione giornaliera (t/g) di RU per mese in regione Abruzzo nel Fonte: elaborazione dati ORR. Nel seguente grafico, le produzioni medie giornaliere su base mensile, regionali e provinciali, sono state normalizzate alla relativa produzione media annuale, per consentire una miglior confrontabilità dei diversi andamenti. Andamento delle produzioni giornaliere di RU a livello regionale e provinciale normalizzate alla relativa produzione media annuale (%; anno 2012) 140% 130% 120% 110% 100% 90% 80% 70% Regione Abruzzo Prov. L'Aquila Prov. Chieti Prov. Pescara Prov. Teramo Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 40 di 130

41 Si può notare come gli andamenti delle diverse province siano piuttosto similari a quello medio regionale, con una maggior accentuazione del picco estivo nel teramano e, per contro, un attenuazione sia del picco estivo sia del minimo invernale per il pescarese. Si è proceduto poi a valutare a livello di ogni singolo comune il massimo incremento del dato di produzione giornaliera registrato come media nei singoli mesi, rispetto alla relativa media su base annua. La seguente tabella riporta il numero di comuni appartenenti ad una determinata classe di variabilità stagionale, la relativa popolazione interessata e la produzione dei rifiuti urbani totali del Comuni per classe di variabilità stagionale della produzione di rifiuti nel 2012 Classe di variabilità Popolazione Produzione n Comuni stagionali* interessata RU [t/a] dati n.d % % % >100% TOTALE (*) variabilità stagionale valutata a livello di singolo comune come % di incremento massimo della produzione giornaliera media su base mensile rispetto a quella media su base annua. Fonte: elaborazione dati ORR. Si osserva come 51 comuni sono caratterizzati da un incremento della produzione di rifiuti che supera, nel mese di picco, di oltre il 100% il dato medio su base annua (vale a dire, in questi comuni, nel mese di massima produzione, i rifiuti prodotti giornalmente sono oltre il doppio della media di produzione t/g su base annua). Tale classe di comuni, pur numericamente numerosa, copre in realtà solo il 2,5% ( t) dei rifiuti urbani totali prodotti in regione nel 2012 e il 2,9% ( ab) della popolazione abruzzese. Andando ad analizzare nel dettaglio i comuni con la variabilità stagionale più elevata, si osserva in effetti come questi siano caratterizzati da un numero di abitanti residenti molto basso. I comuni con maggior stabilità nel corso dell anno del dato di produzione, con un incremento contenuto entro il 20%, sono 43 e coprono con t il 40% della produzione di rifiuti totale regionale. Si è al riguardo elaborata anche la mappa riportata nel seguito, distinguendo i diversi comuni sulla base della classe di variabilità stagionale di appartenenza. I comuni con maggiore variabilità stagionale della produzione dei RU si trovano essenzialmente nei territori montagnosi e, in parte, nella fascia costiera Adriatica. Ciò suggerisce come le maggiori variabilità stagionali si hanno in quei Comuni non solo con afflussi stagionali turistici ma anche di numero di residenti ridotto, aspetto che permette di risentire maggiormente delle variazioni stagionali. I comuni con una variabilità stagionale superiore al 100% sono soprattutto localizzati sul territorio aquilano che ne conta 30 (sui 51 totali). Dei 79 comuni appartenenti alla classe di variabilità stagionale compresa tra 50% e 100%, 33 si trovano nella provincia di L'Aquila e altri 29 nella provincia di Chieti. I comuni con una variabilità compresa tra 20% e 50% sono i più numerosi (126) e sono distribuiti in modo piuttosto omogeneo sul territorio abruzzese. La maggior parte dei comuni con valori inferiori al 20% si trovano nella provincia di Pescara (16) e di Chieti (15). Si sottolinea infine che la provincia di Pescara appare essere la provincia caratterizzata dalla minore variabilità stagionale della produzione di RU, con ben 35 Comuni su 46 con valori inferiori al 50%. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 41 di 130

42 Variabilità stagionale della produzione dei RU nei comuni abruzzesi nel 2012 (*) variabilità stagionale valutata a livello di singolo comune come % di incremento massimo della produzione giornaliera media su base mensile rispetto a quella media su base annua. Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 42 di 130

43 3.3. Modalità di raccolta dei rifiuti urbani L analisi dei dati disponibili in Carireab per il 2012 evidenzia la presenza di modelli organizzativi dei servizi di raccolta delle diverse frazioni piuttosto articolati. Al fine di una più agevole lettura del quadro dei servizi in essere, si è proceduto ad aggregare le modalità di raccolta dichiarate dai comuni nelle seguenti cinque tipologie: - Porta a porta (comprendente anche un esigua quota di raccolte dichiarate congiuntamente porta a porta e presso stazione ecologica); - Stradale/Prossimità (aggregando quindi le due diverse indicazioni di raccolta stradale e di prossimità, non essendo sempre agevole la loro distinzione; a questa modalità di raccolta risulta aggregata anche una quota ridotta di raccolte dichiarate congiuntamente anche a chiamata o presso stazione ecologica); - Stradale/Prossimità Porta a porta (in questa categoria sono state ricondotte le dichiarazioni che non consentivano la separazione dei due modelli di riferimento principali: porta a porta, stradale/prossimità). - A chiamata; - Conferimento presso stazione ecologica. Modalità di raccolta nel 2012 nella Regione Abruzzo nel 2012 Modalità di raccolta Porta a porta 25,03% Porta a porta - Conferimento c/o S.E. 0,68% Modalità di raccolta raggruppate Porta a porta 25,71% Raccolta stradale - Porta a porta 24,46% Stradale/Prossimità Di prossimità - Porta a porta 0,36% - Porta a porta Raccolta stradale 37,51% Raccolta stradale - A chiamata 6,38% Raccolta stradale - Conferimento c/o S.E. 0,62% Di prossimità 0,55% Raccolta stradale - Di prossimità 0,44% Raccolta stradale multimateriale 0,39% Raccolta stradale monomateriale 0,17% Di prossimità - A chiamata 0,04% Conferimento presso stazione ecologica 1,62% 24,82% Stradale/Prossimità 46,10% Conferimento presso stazione ecologica 1,62% A chiamata 1,75% A chiamata 1,75% Nota: le percentuali si riferiscono alla quantità di rifiuti urbani raccolta con le modalità indicate rispetto ai rifiuti urbani totali raccolti. Fonte: elaborazione dati ORR. Per il complesso regionale e per ogni singola provincia, si è quindi provveduto a valutare il peso delle diverse modalità organizzative dei servizi rispetto al quantitativo totale dei rifiuti di una data frazione raccolti. Nella seguente tabella e grafico è riportata tale disaggregazione rispettivamente per: rifiuti urbani totali, rifiuti indifferenziati, principali frazioni differenziate (organico, carta e cartone, plastica, vetro, multi materiale), rifiuti ingombranti, altre frazioni raccolte. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 43 di 130

44 Quantità di rifiuti raccolte in regione Abruzzo per modalità di servizio nel 2012 RU tot RU indifferenziati Organico Carta e cartone t/anno % t/anno % t/anno % t/anno % Porta a porta ,1 25,7% ,2 15,2% ,4 55,6% ,7 37,1% Strad./Pross. PaP ,2 24,8% ,2 24,0% ,3 25,5% ,8 35,1% Stradale/Prossimità ,5 46,1% ,0 60,3% ,1 12,1% ,6 26,9% Stazione ecologica ,2 1,6% 1.486,6 0,4% 2.715,9 2,7% 211,2 0,4% A chiamata ,5 1,7% 278,8 0,1% 4.047,8 4,1% 272,2 0,5% TOTALE ,6 100% ,8 100% ,5 100% ,5 100% Plastica Vetro Multimateriale Ingombranti Altri t/anno % t/anno % t/anno % t/anno % t/anno % Porta a porta 6.253,5 56,2% 9.648,9 45,3% 7.575,9 28,6% 846,5 9,0% ,3% Str./Pr. - PaP 1.912,2 17,2% 5.084,7 23,9% 9.436,6 35,7% 719,2 7,7% 668 3,9% Stradale/Pross ,1 26,0% 6.332,0 29,7% 9.279,7 35,1% 3.825,2 40,8% ,2% Staz. ecologica 12,3 0,1% 194,5 0,9% 139,7 0,5% 1.008,5 10,8% ,1% A chiamata 63,4 0,6% 33,4 0,2% 20,2 0,1% 2.971,1 31,7% ,5% TOTALE ,5 100% ,6 100% ,1 100% 9.370,5 100% % Fonte: elaborazione dati ORR. Distribuzione delle modalità di raccolta nella Regione Abruzzo per i RU totali, i RU indifferenziati e le principali frazioni della RD nel % 1,7% 0,1% 0,5% 1,6% 0,4% 0,4% 0,6% 0,2% 0,1% 4,1% 0,1% 0,9% 0,5% 2,7% 90% 18,5% 12,1% 26,9% 26,0% 29,7% 31,7% 35,1% 80% 70% 60% 50% 46,1% 60,3% 25,5% 35,1% 17,2% 23,9% 35,7% 10,8% 25,1% 40% 24,8% 40,8% 44,2% 30% 24,0% 55,6% 56,2% 45,3% 20% 37,1% 10% 25,7% 28,6% 7,7% 15,2% 9,0% 3,9% 8,3% 0% RU totali RU indiff. Organico Carta/cartone Plastica Vetro Multimateriale Ingombranti Altri Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Conferimento c/o stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 44 di 130

45 Si osserva come le principali modalità di raccolta per l'insieme delle tipologie di rifiuto risultano essere la modalità porta a porta e la raccolta stradale. Nel dettaglio, per il rifiuto urbano totale, la modalità di raccolta più diffusa rimane quella stradale/di prossimità, totalizzando ca. il 46% dei rifiuti totali raccolti. Segue la raccolta porta a porta che supera il 25%, registrandosi comunque una quota analoga da ricondursi a modalità miste stradale/porta a porta. Le modalità a chiamata e con conferimento presso stazioni ecologiche coprono il 3,3% dei rifiuti totali raccolti. La raccolta porta a porta è maggiormente presente per le principali frazioni della raccolta differenziata, con quote elevate in particolare per l organico e per la plastica (ca. 56%), seguite dal vetro (45%) e carta (37%). Per le altre frazioni la modalità prevalente è quella stradale (indifferenziato, ingombranti, multimateriale, altre frazioni). Il servizio a chiamata ed il conferimento a stazione ecologica risultano interessare quote significative in particolare per i rifiuti ingombranti e altre frazioni). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 45 di 130

46 Distribuzione delle modalità di raccolta dei rifiuti nelle province abruzzesi nel 2012 RU totali RU indifferenziati Organico Carta e cartone Plastica Vetro Multimateriale Ingombranti Altri [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % [t/anno] % Porta a porta ,7 15,3% 6.606,7 6,7% 7.557,4 72,1% 3.482,2 L'Aquila 30,5% 1.090,1 34,3% 656,3 14,8% 1.246,1 32,4% 66,8 2,8% 365,0 11,0% Strad./Pross. - PaP ,9 20,1% ,8 20,4% 883,5 8,4% 3.974,1 34,8% 642,7 20,2% 1.559,3 35,1% 126,3 3,3% 239,1 10,0% 204,1 6,1% Strad./Pross ,4 61,0% ,7 72,4% 1.393,2 13,3% 3.815,9 33,4% 1.428,8 45,0% 2.125,2 47,8% 2.389,4 62,1% 223,2 9,4% 1.113,0 33,4% Stazione ecologica 1.572,8 1,1% 271,9 0,3% 183,9 1,8% 159,9 1,4% 6,1 0,2% 104,7 2,4% 80,4 2,1% 88,1 3,7% 677,8 20,4% A chiamata 3.452,7 2,5% 236,1 0,2% 464,1 4,4% 1,2 0,0% 10,4 0,3% 0,0 0,0% 5,3 0,1% 1.767,0 74,1% 968,6 29,1% TOTALE ,3 100,0% ,3 100,0% ,1 100,0% ,3 100,0% 3.178,1 100,0% 4.445,4 100,0% 3.847,4 100,0% 2.384,2 100,0% 3.328,5 100,0% Chieti Porta a porta ,6 28,4% ,3 20,3% ,9 49,2% 6.190,5 32,0% 1.258,0 45,2% 2.468,9 35,5% 2.624,7 25,0% 214,8 9,5% 548,6 10,7% Strad./Pross. - PaP ,2 35,4% ,9 30,4% ,3 42,4% 9.700,0 50,1% 579,4 20,8% 1.785,8 25,6% 6.279,5 59,8% 53,8 2,4% 273,6 5,3% Strad./Pross ,1 33,8% ,0 49,1% 2.400,8 6,8% 3.370,2 17,4% 923,7 33,2% 2.593,3 37,2% 1.527,6 14,6% 1.108,7 49,0% 2.026,8 39,4% Stazione ecologica 2.843,9 1,6% 152,6 0,2% 461,3 1,3% 42,6 0,2% 2,1 0,1% 83,8 1,2% 56,3 0,5% 423,8 18,7% 1.621,4 31,5% A chiamata 1.361,4 0,8% 1,4 0,0% 121,3 0,3% 44,5 0,2% 21,1 0,8% 30,7 0,4% 10,3 0,1% 462,8 20,4% 669,3 13,0% TOTALE ,2 100,0% ,2 100,0% ,7 100,0% ,9 100,0% 2.784,3 100,0% 6.962,4 100,0% ,3 100,0% 2.263,9 100,0% 5.139,7 100,0% Pescara Porta a porta ,5 9,8% 5.947,3 5,4% 4.601,8 27,6% 1.748,6 12,9% 90,4 23,0% 260,9 37,9% 2.753,0 25,2% 188,2 7,7% 78,2 1,7% Strad./Pross. - PaP ,4 26,1% ,0 26,3% 4.364,9 26,2% 5.052,9 37,4% 102,0 25,9% 3,0 0,4% 2.970,5 27,2% 12,2 0,5% 66,0 1,5% Strad./Pross ,8 60,6% ,9 68,1% 4.617,2 27,7% 6.481,1 48,0% 164,9 41,9% 416,3 60,4% 5.177,5 47,5% 1.633,6 67,2% 3.032,4 67,1% Stazione ecologica 478,5 0,3% 176,2 0,2% 0,0 0,0% 8,7 0,1% 4,0 1,0% 6,0 0,9% 0,0 0,0% 128,9 5,3% 154,7 3,4% A chiamata 5.034,0 3,2% 41,3 0,0% 3.076,9 18,5% 219,0 1,6% 31,9 8,1% 2,7 0,4% 4,7 0,0% 467,6 19,2% 1.189,8 26,3% TOTALE ,1 100,0% ,8 100,0% ,7 100,0% ,3 100,0% 393,2 100,0% 688,9 100,0% ,7 100,0% 2.430,5 100,0% 4.521,1 100,0% Teramo Porta a porta ,4 48,5% ,9 33,2% ,3 69,8% ,4 74,0% 3.815,0 79,8% 6.262,9 68,1% 952,1 79,3% 376,7 16,4% 448,1 10,4% Strad./Pross. - PaP ,7 15,8% ,4 18,1% 5.008,7 13,7% 1.590,8 11,8% 588,2 12,3% 1.736,8 18,9% 60,4 5,0% 414,0 18,1% 124,4 2,9% Strad./Pross ,3 31,6% ,3 47,6% 3.566,9 9,8% 1.910,5 14,1% 376,7 7,9% 1.197,3 13,0% 185,3 15,4% 859,7 37,5% 1.484,6 34,3% Stazione ecologica 5.215,0 3,4% 885,9 1,1% 2.070,7 5,7% 0,0 0,0% 0,0 0,0% 0,0 0,0% 2,9 0,2% 367,8 16,0% 1.887,7 43,7% A chiamata 1.045,5 0,7% 0,0 0,0% 385,5 1,1% 7,4 0,1% 0,0 0,0% 0,0 0,0% 0,0 0,0% 273,7 11,9% 378,9 8,8% TOTALE ,9 100,0% ,6 100,0% ,1 100,0% ,1 100,0% 4.779,9 100,0% 9.196,9 100,0% 1.200,6 100,0% 2.291,9 100,0% 4.323,8 100,0% Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 46 di 130

47 Per un confronto a livello provinciale, di seguito si riportano le distribuzioni delle modalità di raccolta per ciascuna tipologia di rifiuto, riportando per un confronto anche il dato regionale. I RU totali e indifferenziati vengono prevalentemente raccolti tramite raccolta stradale e/o di prossimità. Tale percentuale diminuisce per le province di Chieti e di Teramo dove si nota un maggior contributo della raccolta porta a porta. Per quanto riguarda le principali frazioni della raccolta differenziata (organico, carta e cartone, plastica, vetro, multimateriale) si osserva una raccolta prevalentemente porta a porta per la provincia di Teramo, seguita dalla provincia di Chieti, mentre le altre due province abruzzesi, L'Aquila e Pescara, appaiono complessivamente indietro nell'applicazione di questa modalità di raccolta. Fa eccezione la raccolta differenziata dell'organico dove la modalità prevalente è il porta a porta anche per la provincia di L'Aquila (oltre al 72%). La raccolta dei rifiuti ingombranti avviene prevalentemente tramite raccolta stradale o a chiamata. Anche per gli altri flussi delle raccolte si nota una prevalenza di raccolte a chiamata, presso stazioni ecologiche o stradali, con una diffusione molto limitata del porta a porta. Modalità di raccolta dei rifiuti urbani totali per province e regione Abruzzo nel 2012 RU totali 2,5% 0,8% 1,1% 1,6% 3,2% 0,7% 1,7% 0,3% 3,4% 1,6% 100% 90% 80% 33,8% 31,6% 70% 61,0% 60,6% 46,1% 60% 15,8% 50% 35,4% 40% 24,8% 30% 20,1% 20% 26,1% 48,5% 10% 15,3% 28,4% 25,7% 9,8% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 47 di 130

48 Modalità di raccolta dei rifiuti indifferenziati per province e regione Abruzzo nel % 90% RU indifferenziati 0,2% 0,1% 0,3% 0,2% 0,2% 1,1% 0,4% 80% 70% 60% 72,4% 49,1% 68,1% 47,6% 60,3% 50% 40% 30% 30,4% 18,1% 24,0% 20% 20,4% 26,3% 33,2% 10% 20,3% 15,2% 6,7% 0% 5,4% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. 100% 90% Modalità di RD dell'organico per province e regione Abruzzo nel ,4% 0,3% 1,3% 1,8% 6,8% 13,3% Organico 1,1% 4,1% 5,7% 2,7% 18,5% 9,8% 12,1% 80% 8,4% 13,7% 70% 42,4% 27,7% 25,5% 60% 50% 40% 30% 20% 72,1% 49,2% 26,2% 69,8% 55,6% 10% 27,6% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 48 di 130

49 100% 90% 80% 70% Modalità di RD di carta e cartone per province e regione Abruzzo nel 2012 Carta e cartone 0,2% 0,5% 1,4% 0,2% 1,6% 0,1% 0,1% 0,4% 14,1% 17,4% 26,9% 33,4% 11,8% 48,0% 60% 50% 34,8% 50,1% 35,1% 40% 30% 37,4% 74,0% 20% 30,5% 32,0% 37,1% 10% 12,9% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. 100% 90% 80% Modalità di RD della plastica per province e regione Abruzzo nel 2012 Plastica 0,3% 0,8% 0,6% 0,2% 0,1% 0,1% 8,1% 7,9% 1,0% 12,3% 26,0% 33,2% 45,0% 70% 60% 20,8% 41,9% 17,2% 50% 40% 20,2% 25,9% 79,8% 30% 20% 10% 34,3% 45,2% 23,0% 56,2% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 49 di 130

50 100% 90% 80% 70% 60% 50% Modalità di RD del vetro per province e regione Abruzzo nel 2012 Vetro 0,4% 0,4% 0,2% 2,4% 1,2% 0,9% 0,9% 13,0% 29,7% 37,2% 18,9% 47,8% 60,4% 23,9% 25,6% 40% 30% 35,1% 0,4% 68,1% 20% 35,5% 37,9% 45,3% 10% 14,8% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. 100% 90% Modalità di RD multimateriale per province e regione Abruzzo nel 2012 Multimateriale 0,1% 0,1% 0,1% 2,1% 0,5% 0,2% 0,5% 14,6% 15,4% 80% 47,5% 5,0% 35,1% 70% 62,1% 60% 50% 59,8% 35,7% 40% 30% 3,3% 27,2% 79,3% 20% 10% 32,4% 25,0% 25,2% 28,6% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 50 di 130

51 Modalità di raccolta dei rifiuti ingombranti per province e regione Abruzzo nel 2012 Ingombranti 100% 11,9% 90% 20,4% 19,2% 31,7% 80% 16,0% 5,3% 70% 18,7% 60% 74,1% 10,8% 50% 37,5% 40% 67,2% 49,0% 40,8% 30% 3,7% 18,1% 20% 9,4% 7,7% 10% 2,4% 10,0% 0,5% 16,4% 9,5% 7,7% 9,0% 0% 2,8% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Modalità di raccolta degli altri rifiuti per province e regione Abruzzo nel 2012 Altri rifiuti 100% 90% 8,8% 13,0% 29,1% 26,3% 18,5% 80% 70% 31,5% 3,4% 43,7% 25,1% 60% 20,4% 50% 40% 30% 33,4% 39,4% 67,1% 34,3% 44,2% 20% 6,1% 5,3% 10% 2,9% 3,9% 11,0% 10,7% 10,4% 1,5% 8,3% 0% 1,7% L'Aquila Chieti Pescara Teramo ABRUZZO Porta a porta Stradale/Prossimità - Porta a porta Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 51 di 130

52 Nel seguente grafico si ricerca poi il legame tra il livello di raccolta differenziata conseguito nei comuni abruzzesi e il modello organizzativo del servizio di raccolta dedicato al rifiuto indifferenziato. Ricordando il margine di incertezza legato alle situazioni di raccolte miste "Stradale/Prossimità - Porta a porta", si osserva comunque con evidenza come l aumentare del livello di raccolta differenziata sia supportato dall aumentare della quota dei servizi basati sul porta a porta, a scapito della contestuale diminuzione dei servizi di tipo stradale. Se nei comuni con RD inferiore al 15% la raccolta stradale interessa il 99% del totale dei rifiuti indifferenziati, nei Comuni con RD superiore al 65% la quota dello stradale si riduce all 8,6%. Distribuzione delle modalità di raccolta dei rifiuti indifferenziati per classi di %RD per la Regione Abruzzo nel % 90% Regione Abruzzo 0,2% 0,1% 0,4% 0,2% 1,4% 0,5% 10,3% 8,6% 80% 70% 60% 73,1% 35,7% 28,7% 42,8% 50% 98,9% 40% 30% 20% 10% 0% 47,9% 59,7% 48,1% 24,7% 16,1% 0,1% 2,1% 0,3% RD <15% 15% RD <35% 35% RD <50% 50% RD <65% RD 65% Porta a porta Stradale/Prossimità - PaP Stradale/Prossimità Stazione ecologica A chiamata Fonte: elaborazione dati ORR. Le osservazioni formulate a livello regionale possono applicarsi nei casi provinciali. Di seguito si riportano le distribuzioni delle modalità di raccolta per singola provincia. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 52 di 130

53 100% 90% 80% 70% 60% 50% Distribuzione delle modalità di raccolta dei rifiuti indifferenziati per classi di %RD per singola provincia nel ,0% 1,1% 0,1% 0,1% 0,8% 1,7% 2,5% 72,5% Provincia di L'Aquila 47,7% 24,6% 10,8% 13,2% 6,7% A chiamata Conferimento c/o stazione ecologica Stradale/Prossimità 100% 90% 80% 70% 60% 50% 98,9% 91,6% Provincia di Chieti 0,3% 0,3% 39,5% 15,2% 43,7% 1,4% 30,1% A chiamata Conferimento c/o stazione ecologica Stradale/Prossimità 40% 30% 20% 34,2% 62,8% 77,6% Stradale/Prossimità -Porta a porta Porta a porta 40% 30% 20% 46,3% 41,1% 68,5% Stradale/Prossimità -Porta a porta Porta a porta 10% 0% 25,9% 18,1% 0,2% 1,6% RD <15% 15% RD <35% 35% RD <50% 50% RD <65% RD 65% 10% 0% 1,5% 13,9% 0,7% 6,5% 0,4% RD <15% 15% RD <35% 35% RD <50% 50% RD <65% RD 65% Provincia di Pescara Provincia di Teramo 100% 90% 80% 0,4% 0,5% 23,4% 4,9% 5,9% 8,5% 100% 90% 80% 25,6% 2,7% 4,5% 9,5% 20,3% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 99,0% 60,2% 39,8% 53,8% 89,2% 52,3% 39,2% A chiamata Conferimento c/o stazione ecologica Stradale/Prossimità Stradale/Prossimità -Porta a porta Porta a porta 70% 60% 50% 40% 30% 20% 99,8% 88,9% 57,6% 72,6% 64,4% A chiamata Conferimento c/o stazione ecologica Stradale/Prossimità Stradale/Prossimità -Porta a porta Porta a porta 10% 22,3% 0,1% 0% 0,5% RD <15% 15% RD <35% 35% RD <50% 50% RD <65% RD 65% Fonte: elaborazione dati ORR. 10% 0% 26,1% 6,5% 16,8% 0,2% 4,5% RD <15% 15% RD <35% 35% RD <50% 50% RD <65% RD 65% Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 53 di 130

54 3.4. Gestione dei servizi di raccolta Sulla base dei dati disponibili in Carireab relativi in particolare alla raccolta dei rifiuti indifferenziati, si è provveduto ad analizzare l articolazione dell assetto degli affidamenti del servizio sul territorio, valutando in particolare la numerosità dei gestori dei servizi operanti e i relativi bacini serviti. I dettagli di tale analisi vengono riportati nelle seguenti tabelle, la prima relativa agli affidamenti del servizio a soggetti gestori (tra i quali possono essere compresi, secondo quanto dichiarato in Carireab, anche Consorzi e Unioni di Comuni), mentre la seconda tabella riguarda i soli casi dichiarati di effettuazione del servizio in economia. Qualora la raccolta in un comune risulti gestita sia da uno o più gestori sia in parte in economia, si è considerato il servizio come in economia qualora la percentuale di rifiuti indifferenziati così raccolti risulti superiore al 50% dei rifiuti indifferenziati totali raccolti nel comune. Sui 305 Comuni abruzzesi, 210 (corrispondenti al 69% del totale) hanno affidato la raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati a gestori, mentre 88 (corrispondenti al 29% del totale) gestiscono direttamente il servizio di raccolta in economia. I casi rimanenti sono riferiti a 6 Comuni dell Aquilano e 1 Comune del Chietino per i quali non sono disponibili i dati del Dalle seguenti due tabelle, che riportano la situazione sia a livello provinciale sia regionale, si osserva la presenza di un'elevata frammentazione nel servizio di raccolta: il numero medio di Comuni serviti per gestore si attesta a livello regionale a 3,8, con un minimo di 2,3 per la provincia di Pescara e un massimo di 5,4 per la provincia di l'aquila. Inoltre, la popolazione media servita per gestore è complessivamente pari a abitanti, oscillando da un valor medio minimo di abitanti su Chieti ad un massimo di abitanti su Teramo. Raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati - Dettaglio dei gestori nel 2012 Comuni Abitanti N Gestori* N N % sul n totale Comuni della Provincia Media n Comuni serviti % sul abitanti totali della Provincia Media n popolazione servita L'Aquila** ,2% 5, ,7% Chieti*** ,3% 2, ,9% Pescara ,9% 2, ,3% Teramo ,4% 3, ,9% Abruzzo ,9% 3, ,9% * Il numero di gestori indicato come totale regionale è valutato al netto di doppi conteggi legati a gestori che servono territori appartenenti a diverse province; pertanto la somma del numero di gestori indicato per le singole province è maggiore dell effettivo totale regionale. ** Dati non disponibili per 6 su 108 Comuni della provincia di L'Aquila, pari a abitanti. *** Dato non disponibile per 1 Comune della provincia di Chieti, pari a 349 abitanti. Fonte: elaborazione dati ORR. Raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati - Dettaglio dei Comuni in economia nel 2012 Comuni in economia Abitanti N % sul n tot. Comuni della Provincia N % sul abitanti tot. della Provincia L'Aquila* 37 34,3% ,4% Chieti** 34 32,7% ,0% Pescara 12 26,1% ,7% Teramo 5 10,6% ,1% Abruzzo 88 28,9% ,4% * Dati non disponibili per 6 su 108 Comuni della provincia di L'Aquila, pari a abitanti. ** Dato non disponibile per 1 Comune della provincia di Chieti, pari a 349 abitanti. Fonte: elaborazione dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 54 di 130

55 3.5. Composizione merceologica dei rifiuti prodotti ed efficienza di intercettazione delle raccolte differenziate Per una miglior lettura delle attuali prestazioni del sistema dei servizi di raccolta differenziata in regione e anche come elemento conoscitivo di particolare interesse, nell ottica della successiva definizione delle ottimali strategie di pianificazione, si è proceduto ad una stima della composizione merceologica dei rifiuti prodotti in Abruzzo. Si precisa che con il termine di rifiuti prodotti si indica la somma di quanto attualmente raccolto in forma indifferenziata con quanto raccolto differenziatamente. Pertanto, la merceologia del rifiuto prodotto è da intendersi come caratterizzazione, nelle sue diverse componenti merceologiche (es. organico, carta, plastica, ecc.), del rifiuto generato dai produttori (utenze domestiche e non domestiche) a monte del successivo conferimento (differenziato o non) al sistema delle raccolte. A tal fine, si è potuto disporre dei dati di 48 analisi merceologiche del rifiuto indifferenziato, effettuate nel biennio 2010 e 2011 presso impianti di smaltimento, grazie ad una campagna di indagine condotta nell ambito dell accordo sottoscritto tra Regione Abruzzo e CONAI. Nel seguente riquadro è riportato il riepilogo delle campagne di analisi condotte. Dettaglio delle analisi merceologiche relative ai rifiuti indifferenziati /2011 IMPIANTO PROV. CAMPAGNA Analisi 1a 2a 3a 4a Totali* CCSR Lanciano CH 20/07/10 02/02/11 10/08/11 9 Deco Chieti CH 02/08/10 28/02/11 05/08/11 9 Deco Chieti PE 28/02/11 04/08/11** 04/08/11** 9 Ecoaspa Aquilana Combustibili - L Aquila AQ 21/07/10 01/02/11 08/08/11 23/09/10*** 12 COGESA Srl - Sulmona AQ 20/07/10 01/02/11 09/08/11 9 (*): ogni singola campagna presso un dato impianto ha comportato l effettuazione di 3 distinte analisi. (**): ripetizione effettuata nello stesso giorno per recupero prima campagna. (***): campagna straordinaria richiesta dal committente. Fonte: CONAI, Relazione "Campagna analisi merceologiche e monitoraggio progetti territoriali - Regione Abruzzo RSU indifferenziato - Periodo 20/07/10-10/08/11". Sulla base della composizione merceologica media del rifiuto indifferenziato risultante dalle suddette analisi, applicata al flusso complessivo di questi rifiuti raccolto in regione, considerando inoltre il contributo alla composizione del rifiuto prodotto dato dal sommarsi dei singoli flussi delle raccolte differenziate, si è pervenuti alla definizione della composizione merceologica media del rifiuto urbano prodotto nell anno 2012 così come indicato nel seguente grafico. Si precisa che ai fini di questa analisi si è provveduto a disaggregare i flussi derivanti dalle raccolte differenziate multimateriali (bi-materiale: plastica/metallo e vetro/metallo, trimateriale: vetro/plastica/metallo), sulla base di valori di riferimento relativi al peso delle singole frazioni all interno dei flussi multimateriali. La composizione merceologica risultante evidenzia innanzitutto come la frazione prevalente del rifiuto sia costituita da organico (inclusivo del verde), che copre una quota del 40% del rifiuto totale. La carta costituisce la seconda frazione prevalente, con il 22%, seguita dalla plastica (12,5%) e dal vetro (9,2%). Altre frazioni costituiscono quote minori del rifiuto, per un complessivo comunque pari ca. al 16%. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 55 di 130

56 Stima della composizione merceologica del rifiuto urbano prodotto nel 2012 Legno; 2,20% Plastica; 12,52% Tessili e abbigliamento; 3,74% Metalli; 2,00% Beni durevoli /RAEE ; 0,90% Ingombranti; 1,91% Raccolte selettive; 0,26% Altro; 5,38% Vetro; 9,19% Carta e cartone; 22,02% Organico; 39,87% Organico Carta e cartone Vetro Legno Plastica Metalli Tessili e abbigliamento Beni durevoli /RAEE Ingombranti Raccolte selettive Altro Sulla base dei dati di produzione di rifiuti urbani, della composizione merceologica dei rifiuti stimata così come sopra indicato e dei flussi delle singole raccolte differenziate, si è quindi provveduto a valutare, con riferimento all anno 2012, le quote delle principali frazioni merceologiche intercettate con la RD rispetto al quantitativo di ogni singola frazione presente nel rifiuto prodotto. Le efficienze di intercettazione maggiori, come illustrato nel seguente grafico, si hanno per beni durevoli/raee (82,7%), ingombranti (76,1%) e vetro (66,3%). Con valori che si aggirano attorno al 40% di efficienza di intercettazione, seguono le frazioni organico/verde (39,6%), carta e cartone (41,8%) e legno (40,7%). Il valore stimato per la plastica (24%) risente con evidenza delle limitazioni poste al sistema delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani e del recupero rispetto alle diverse tipologie di materiali in plastica presenti nei rifiuti (si ricorda innanzitutto che in particolare il Consorzio di filiera Corepla ritira esclusivamente rifiuti in plastica di imballaggi). Anche per i metalli si registra un valore di intercettazione analogo (24,4%), mentre la stima di intercettazione relativa all aggregato delle cosiddette raccolte selettive (inclusive di farmaci, batterie/accumulatori e contenitori T/F) si colloca al 26,3%. Infine, i tessili (9,3%) e altri rifiuti (2,2%) sono caratterizzati da efficienze di intercettazione decisamente basse. L'insieme di questi valori dimostra l'esistenza di consistenti margini di miglioramento dell intercettazione in forma differenziata per gran parte delle frazioni costituenti il rifiuto prodotto. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 56 di 130

57 100% Efficienza di intercettazione delle principali frazioni di rifiuti nel 2012 a livello regionale 90% 80% 33,7% 17,3% 23,9% 70% 60,4% 58,2% 59,3% 60% 76,0% 75,6% 73,7% 50% 90,7% 97,8% Quota non intercettata 40% 30% 66,3% 82,7% 76,1% Quota intercettata 20% 39,6% 41,8% 40,7% 10% 24,0% 24,4% 26,3% 0% 9,3% 2,2% Per le principali frazioni differenziate (organico/verde, carta/cartone, vetro, legno, plastica e metalli) si riporta nei seguenti grafici una stima dell efficienza di intercettazione della raccolta differenziata anche a livello provinciale, messa a confronto col valore complessivo regionale. Per quanto riguarda la frazione dell'organico e del verde, l intercettazione media regionale è, come già detto, stimata al 39,3% con una significativa differenziazione tra i risultati conseguiti nelle province di Teramo e di Chieti e quelle di L Aquila e di Pescara. In particolare, le province di Teramo e di Chieti sono caratterizzate da buone efficienze di intercettazione con valori rispettivamente pari a 60% e 52% mentre i valori bassi delle province di L'Aquila (18%) e di Pescara (26%) abbassano l'efficienza complessiva di intercettazione regionale. Si evidenziano hanno quindi rilevanti margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda le province di L'Aquila e di Pescara. Per la carta, l intercettazione media regionale è stimata al 41,8% e la situazione delle diverse province si presenta maggiormente livellata. Si passa, infatti, da un minimo nella provincia di L'Aquila, che risulta conseguire il 36%, ad un massimo di 51% nella provincia di Chieti. L'intercettazione media regionale della plastica è stimata al 24%, con valori più elevati raggiunti nelle province di Chieti e Teramo (ca %), mentre L Aquila si colloca sul valor medio e Pescara presenta maggiori margini di incremento, registrando un livello del 15,1%. Per quanto riguarda il vetro, le efficienze di intercettazione appaiono piuttosto elevate con un dato regionale che si attesta al 66,3%. Anche per questa frazione la provincia di Chieti raggiunge il valore più alto di 85,3%, seguito dalla provincia di Teramo con il 66,7% mentre le province di L'Aquila e di Pescara rimangono lievemente indietro con valori attorno ai 55%. Discorso diverso per il legno poiché la provincia con il valore dell'efficienza di intercettazione più alto risulta essere Pescara con 63,2%. Seguono poi le province di Chieti e di Teramo con circa 38% e la provincia di L'Aquila con il valore minimo di 21,1%. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 57 di 130

58 Infine, anche la situazione dell'efficienza di intercettazione dei metalli appare abbastanza livellata e in generale comunque ulteriormente migliorabile, con un valore minimo della provincia di Pescara (18,6%) e massimo della provincia di Chieti (30,9%), ed un valore medio regionale di 24,4%. Efficienza di intercettazione della frazione organica e verde con la RD al % Organico 90% 80% 48,2% 39,9% 70% 60,4% 60% 81,9% 73,8% 50% 40% 30% 51,8% 60,1% 20% 39,6% 10% 18,1% 26,2% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Organico differenziato Non differenziato 100% Efficienza di intercettazione di carta e cartone con la RD al 2012 Carta e cartone 90% 80% 70% 64,0% 49,0% 61,4% 59,8% 58,2% 60% 50% 40% 30% 20% 36,0% 51,0% 38,6% 40,2% 41,8% 10% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Carta e cartone differenziati Non differenziata Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 58 di 130

59 100% Efficienza di intercettazione della plastica con la RD al 2012 Plastica 90% 80% 70% 60% 77,2% 71,8% 84,9% 70,3% 76,0% 50% 40% 30% 20% 10% 22,8% 28,2% 15,1% 29,7% 24,0% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Plastica differenziata Non differenziata 100% 90% Efficienza di intercettazione del vetro con la RD al ,7% Vetro 80% 46,7% 42,8% 33,3% 33,7% 70% 60% 50% 40% 85,3% 30% 53,3% 57,2% 66,7% 66,3% 20% 10% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Vetro differenziato Non differenziato Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 59 di 130

60 100% Efficienza di intercettazione del legno con la RD al 2012 Legno 90% 80% 36,8% 70% 61,7% 61,5% 59,3% 60% 78,9% 50% 40% 30% 63,2% 20% 38,3% 38,5% 40,7% 10% 21,1% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Legno differenziato Non differenziato 100% Efficienza di intercettazione dei metalli con la RD al 2012 Metalli 90% 80% 70% 60% 73,8% 69,1% 81,4% 78,7% 75,6% 50% 40% 30% 20% 10% 26,2% 30,9% 18,6% 21,3% 24,4% 0% L'Aquila Chieti Pescara Teramo Abruzzo Metalli differenziati Non differenziati Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 60 di 130

61 3.6. La qualità delle raccolte differenziate e la relativa valorizzazione Al fine di trarre, pur indirettamente, elementi utili di valutazione in merito non solo alle quantità, ma alla qualità delle raccolte differenziate, si è provveduto ad analizzare i dati disponibili di fonte Ancitel Energia&Ambiente, relativi ai corrispettivi riconosciuti dai Consorzi di filiera degli imballaggi ai Comuni della regione Abruzzo, messi a confronto con i dati nazionali e di macro-area. Ciò tenendo presente che, ai sensi dell accordo Anci-Conai, la quantificazione del corrispettivo è condizionata dalla qualità del materiale raccolto, dovendo registrarsi una diminuzione del corrispettivo stesso, fino all azzeramento, al peggioramento della qualità del materiale (vale a dire con l aumento della presenza di frazioni estranee). Si mostra quindi nel seguito, per ogni materiale oggetto di interesse per il sistema Conai, la situazione della valorizzazione economica sia in termini di pro capite sia in termini di euro/t. L indicatore pro capite deve essere letto considerando che: è influenzato dal quantitativo di rifiuti differenziati raccolto; è influenzato dal quantitativo di rifiuti differenziati conferiti al sistema Conai, potendo anche prevedersi in alternativa, per quota parte dei rifiuti differenziati, l avvio diretto a recupero sul libero mercato; è influenzato dalla qualità del materiale, che condiziona il corrispettivo in euro/t riconosciuto. L indicatore euro/t è più direttamente ed esclusivamente legato alla qualità del differenziato. Per quanto riguarda la carta e il cartone, si osserva quindi come i due indicatori (euro procapite e euro/t) siano per l Abruzzo sufficientemente prossimi al dato medio nazionale. Sull indicatore pro capite si sottolinea come il dato abruzzese sia significativamente superiore a quello medio dell area Sud. Per plastica, vetro, metalli e legno si osserva in genere come i corrispettivi pro capite ottenuti in Abruzzo sono sensibilmente al di sotto della media nazionale, pur a fronte di corrispettivi in euro/t sostanzialmente allineati. Ciò appare indicare un livello di qualità in linea con la media nazionale dei rifiuti raccolti, mentre si evidenziano margini notevolissimi di miglioramento economico del sistema, con l incremento dei corrispettivi pro capite, da conseguirsi attraverso l innalzamento dei quantitativi di rifiuti differenziati. E evidente che a tale incremento dei ricavi riconosciuti si andranno nel caso a sovrapporsi ulteriori elementi condizionanti il costo complessivo del sistema di gestione dei rifiuti (quali innanzitutto possibili incrementi dei costi dei servizi e sicure riduzioni dei costi di smaltimento). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 61 di 130

62 Corrispettivi medi pro capite riconosciuti per carta e cartone da Comieco (anno 2011) 2,50 Corrispettivi medi pro capite per carta e cartone (euro/abitantexanno) 2,00 1,50 1,00 0,50 1,83 1,75 2,06 1,74 1,28 0,87 1,59 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Corrispettivi medi euro/ton riconosciuti per carta e cartone da Comieco (anno 2011) 60,00 54,14 Corrispettivi medi per carta e cartone (euro/tonnellata) 50,00 40,00 30,00 20,00 44,31 39,76 44,14 47,13 43,20 45,42 10,00 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 62 di 130

63 Corrispettivi medi pro capite riconosciuti per la plastica da Corepla (anno 2011) 4,50 Corrispettivi medi pro capite per la plastica (euro/abitantexanno) 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 1,99 3,25 3,90 2,47 1,88 1,07 2,67 0,50 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Corrispettivi medi euro/ton riconosciuti per la plastica da Corepla (anno 2011) 300,00 Corrispettivi medi per la plastica (euro/tonnellata) 250,00 200,00 150,00 100,00 225,52 229,82 250,07 256,19 231,72 201,95 238,59 50,00 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 63 di 130

64 1,40 Corrispettivi medi pro capite riconosciuti per il vetro da Coreve (anno 2011) 1,26 Corrispettivi medi pro capite per il vetro (euro/abitantexanno) 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,39 1,19 0,61 0,40 0,45 0,82 0,20 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. 40,00 Corrispettivi medi euro/ton riconosciuti per il vetro da Coreve (anno 2011) 35,00 33,55 Corrispettivi medi per il vetro (euro/tonnellata) 30,00 25,00 20,00 15,00 29,06 31,12 29,70 26,32 30,80 30,91 10,00 5,00 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 64 di 130

65 Corrispettivi medi pro capite riconosciuti per i metalli da Cial e Ricrea (anno 2011) 1,80 Corrispettivi medi pro capite per i metalli (euro/abitantexanno) 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,34 0,91 1,63 0,31 0,30 0,40 0,62 0,20 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Corrispettivi medi euro/ton riconosciuti per i metalli da Cial e Ricrea (anno 2011) 140,00 126,58 120,00 Corrispettivi medi per i metalli (euro/tonnellata) 100,00 80,00 60,00 92,17 85,35 90,44 94,07 94,27 91,67 40,00 20,00 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 65 di 130

66 0,07 Corrispettivi medi pro capite riconosciuti per il legno da Rilegno (anno 2011) Corrispettivi medi pro capite per il legno (euro/abitantexanno) 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,05 0,06 0,03 0,02 0,04 0,01 0,01 0,01 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. 4,50 Corrispettivi medi euro/ton riconosciuti il legno da Rilegno (anno 2011) 4,00 3,98 Corrispettivi medi per il legno (euro/tonnellata) 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 3,36 3,35 3,49 3,36 3,36 3,49 1,00 0,50 0,00 Abruzzo Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazione su dati Ancitel Energia&Ambiente. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 66 di 130

67 3.7. L'indice di efficienza della gestione dei rifiuti Dal 2011, la Regione Abruzzo applica in via sperimentale ai dati comunali presenti in Carireab una procedura di valutazione di un indice di efficienza della gestione dei rifiuti. Trattasi di un indicatore che vuole esprimere una puntuale valutazione sulle performance dei servizi di igiene urbana delle diverse realtà comunali, guardando oltre il mero dato della raccolta differenziata. Il suddetto indicatore, mutuato da esperienze già sviluppate nel territorio nazionale (in particolare: Osservatorio Rifiuti della Provincia di Varese e Campagna Legambiente Comuni Ricicloni ) è stato quindi ufficializzato con la D.G.R. n. 316 del 29/4/13 "Direttive regionali per la determinazione degli indici di efficienza nei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani". L'indice di buona gestione attribuisce un voto, compreso tra 0 e 100, alla gestione integrata dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti ed è calcolato attraverso la determinazione di valori da attribuire ad una serie di indicatori che misurano la qualità del servizio di gestione dei rifiuti di un comune. Gli indicatori utilizzati per il calcolo degli indici dei comuni abruzzesi sono costituiti da 20 parametri di valutazione, riportati nella seguente tabella. Parametri di valutazione per il calcolo degli indici di efficienza. # Parametro Unità di misura Principio di riferimento 1 Produzione totale RU pro capite Kg/ab/a Riduzione produzione rifiuti 2 Comuni con flussi turistici significativi Adimensionale Riduzione produzione rifiuti 3 Percentuale RD Adimensionale Recupero di material 4 Attivazione sistema tariffario Adimensionale 5 Utilizzo di Centri di Raccolta/Stazioni Ecologiche Adimensionale Riduzione produzione rifiuti Efficacia del servizio Recupero di materia Sicurezza dello smaltimento Efficacia del servizio 6 Attivazione servizio domiciliare per i Rifiuti Urbani Indifferenziati Adimensionale Efficacia del Servizio 7 Attivazione servizio domiciliare per RD organico Adimensionale 8 Attivazione servizio domiciliare per RD multimateriale Adimensionale 9 Attivazione autocompostaggio Adimensionale Efficacia del servizio Recupero di materia Efficacia del servizio Recupero di materia Riduzione produzione rifiuti Recupero di materia 10 RD pro capite organico Kg/ab/a Recupero di materia 11 RD pro capite carta e cartone Kg/ab/a Recupero di materia 12 RD pro capite vetro Kg/ab/a Recupero di materia 13 RD pro capite legno Kg/ab/a Recupero di materia 14 RD pro capite plastica Kg/ab/a Recupero di materia 15 RD pro capite metalli Kg/ab/a Recupero di materia 16 RD pro capite tessili e abbigliamento Kg/ab/a Recupero di materia 17 RD pro capite multimateriale Kg/ab/a Recupero di materia 18 RD pro capite BB.DD./RAEE Kg/ab/a Recupero di materia Sicurezza dello smaltimento 19 RD pro capite ingombranti Kg/ab/a Recupero di materia 20 RD pro capite raccolte selettive Kg/ab/a Recupero di materia Sicurezza dello smaltimento Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 67 di 130

68 A ciascuno dei parametri succitati viene attribuito un peso a seconda del "Fattore di Importanza" (FI). In particolare, ad ogni parametro si attribuisce un contributo, in valore assoluto ed in percentuali (FI), sul valore finale dell'indice di efficienza. Nel caso dei comuni abruzzesi, si è deciso di attribuire maggiore importanza alla produzione totale RU pro capite (parametro 1) e alla percentuale di RD (parametro 3), in modo da incentivare l attuazione di politiche volte alla prevenzione e riduzione della produzione dei RU oltre che a raggiungere buone performance di RD. I valori dei 20 parametri individuati in base alle informazioni disponibili sono poi suddivisi in "Fasce di merito" al quale deve essere attribuito un punteggio (p). Infine, l'indice di buona gestione di un dato comune viene calcolato come somma pesata dei punteggi conseguiti sui diversi parametri. Con l utilizzo dell indice di buona gestione è quindi possibile determinare una sorta di pagella per ciascun comune, grazie alla quale è possibile identificare i punti di forza ed i settori dove intervenire per migliorare. Nella seguente tabella si riporta un estratto dei risultati della valutazione dell indice di buona gestione dei comuni abruzzesi, con rifermento all anno 2011 e limitatamente alle prime 10 posizioni. Classifica dei comuni abruzzesi - Indici di Buona Gestione # Prov Comune Abitanti %RD Indice 1 PE TORRE DE' PASSERI ,6% 75,40 2 PE LETTOMANOPPELLO ,1% 74,80 3 AQ CIVITELLA ROVETO ,0% 73,65 4 TE TORANO NUOVO ,8% 73,25 5 AQ MASSA D'ALBE ,7% 73,05 6 PE NOCCIANO ,3% 71,77 7 CH GIULIANO TEATINO ,4% 71,43 8 CH CELENZA SUL TRIGNO ,1% 71,23 9 AQ COCULLO ,4% 70,01 10 TE NERETO ,9% 69,27 Fonte: VII Rapporto sulle Raccolte Differenziate (2011), ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 68 di 130

69 3.8. Avvio a destino dei rifiuti urbani Avvio a destino dei rifiuti urbani indifferenziati Le informazioni presenti nella banca dati Carireab consentono di tracciare il primo destino dei rifiuti urbani indifferenziati raccolti per un quantitativo pari a t, corrispondenti al 98,34% delle t complessivamente raccolte in regione. Rispetto a tale primo destino, si segnala che lo stesso risulta essere pressoché esclusivamente (99,96% del totale) in ambito regionale. Si precisa che il termine primo destino può includere conferimenti intermedi anche a stazioni di trasferenza. Si è quindi proceduto ad incrociare tali informazioni, di fonte dichiarazioni dei Comuni in Carireab, con le dichiarazioni di quanto ricevuto dagli otto impianti regionali autorizzati (7 impianti TMB + 1 discarica per rifiuti urbani non pericolosi) che hanno ricevuto e trattato/smaltito rifiuti urbani indifferenziati (codici CER , e , corrispondenti alla dicitura "Rifiuti urbani misti" dei dati dell'orr) nel Il totale di tali rifiuti dichiarato come ricevuto dai suddetti impianti ammonta nel 2012 a t, corrispondenti al 99,51% delle t prodotte sopra richiamate. La seguente tabella espone i dettagli degli impianti regionali che hanno trattato rifiuti urbani indifferenziati nel 2012 per un totale dichiarato di tonnellate in ingresso. Impianti regionali di trattamento/smaltimento per rifiuti urbani indifferenziati nel 2012 Rifiuti Comune Gestore impianto Tipologia dichiarati (Prov.) in ingresso ACIAM S.p.A. Aielli (AQ) ,0 t C.I.V.E.T.A. Cupello (CH) ,5 t COGESA Srl Sulmona (AQ) Trattamento ,3 t Deco S.p.A. Chieti (CH) Meccanico ,3 t ECO CONSUL surl* Ancarano (TE) Biologico (TMB) 1.270,6 t Consorzio Stabile Ambiente scarl* Sante Marie (AQ) ,5 t ECO.LAN. S.p.A.* (Ecologica Sangro S.p.A.) Lanciano (CH) Discarica rifiuti non pericolosi ,9 t 798,6 t TOTALE t** (*) Trattasi di impianti mobili di selezione. (**) il totale indicato comprende anche 806 t dichiarate dall'impianto TMB della SEGEN S.p.A., in Sante Marie (AQ), impianto inattivo per tutto il 2012 a seguito di un incendio. Fonte: elaborazione su dichiarazioni gestori impianti a Regione. Sulla base delle dichiarazioni dei Comuni in Carireab e di quanto dichiarato dai suddetti impianti relativamente ai rifiuti ricevuti in ingresso, si è strutturata la seguente tabella, che riporta i quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati in funzione del loro bacino provinciale di provenienza e della provincia di sede degli impianti di primo destino. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 69 di 130

70 Matrice origine-destinazione provinciale dei rifiuti urbani indifferenziati in regione (anno 2012; tonnellate) Provincia sede degli impianti Totale Totale AQ CH TE Regione raccolto AQ , , ,3 Bacino di provenienza CH 4.237, , , ,2 dei rifiuti urbani PE 5.007, , , ,8 indifferenziati TE 5.787, , , , ,6 TOTALE , , , , ,8 Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Dalle dichiarazioni degli impianti di trattamento sui RUI ricevuti in ingresso, si osserva innanzitutto come, non essendovi impianti di trattamento/smaltimento in provincia di Pescara, i comuni pescaresi inviano i propri rifiuti indifferenziati ad impianti in provincia di Chieti (in larghissima prevalenza, con t corrispondenti a una quota superiore al 95%) e in minor misura in provincia di L'Aquila (5.007 t). Per quanto riguarda il territorio aquilano, si osserva che la totalità dei rifiuti urbani indifferenziati raccolti è stato inviato come primo destino in impianti sul proprio territorio provinciale, per un totale di tonnellate. I rifiuti indifferenziati originati in provincia di Chieti sono avviati in impianti sul medesimo territorio provinciale per una quota pari al 96% dei rifiuti urbani indifferenziati raccolti ( t), essendo il rimanente conferito in impianti aquilani (4.237 t). Infine, il 92% dei rifiuti urbani indifferenziati raccolti nella provincia di Teramo ( t) è stato conferito presso impianti della provincia di Chieti, t ad impianti in provincia di L'Aquila, mentre t sono rimaste sul proprio territorio provinciale. Nel complesso, relativamente alle ,8 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati in ingresso agli impianti abruzzesi, il 69,2% sono stati conferiti in impianti della provincia di Chieti (ovvero agli impianti TMB di Deco S.p.A., di ECO.LAN. S.p.A. e del C.I.V.E.T.A. e una minima parte alla discarica di ECO.LAN. S.p.A.), il 30,5% in impianti TMB della provincia di L'Aquila (ACIAM S.p.A., COGESA Srl, Consorzio Stabile Ambiente) mentre solo lo 0,3% nella provincia di Teramo, ovvero nell'impianto di ECO CONSUL surl. Matrice origine-destinazione provinciale dei rifiuti urbani indifferenziati in regione (anno 2012; % sul totale ricevuto dagli impianti) Provincia sede degli impianti AQ CH TE AQ 26,57% 0,0% 0,0% CH 1,10% 22,41% 0,0% PE 1,30% 27,45% 0,0% TE 1,50% 19,34% 0,33% Totale 30,47% 69,20% 0,33% Bacino di provenienza dei rifiuti urbani indifferenziati Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Incrociando i dati dei primi destini dei rifiuti urbani indifferenziati dichiarati dai Comuni con le dichiarazioni dei RUI ricevuti in ingresso agli impianti di trattamento/smaltimento abruzzesi, è stato possibile ricavare il destino prevalente per ciascun comune abruzzese, così come illustrato nella seguente mappa. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 70 di 130

71 Destino prevalente dei rifiuti urbani indifferenziati per comune abruzzese nel 2012 Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. In sintesi, nel 2012 la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati in regione è risultata così delineata: - Provincia di L'Aquila La quasi totalità dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti nella provincia di L'Aquila sono stati inviati agli impianti di TMB ACIAM SpA di Aielli, COGESA Srl di Sulmona e all'impianto mobile di selezione del Consorzio Stabile Ambiente scarl di Sante Marie. Si ricorda a questo proposito che l'impianto di TMB nel Comune di Sante Marie di SEGEN SpA, con una capacità di trattamento autorizzata pari a t, essendo stato interessato nel 2011 da un incendio, è stato inutilizzabile per l'intero Gli altri RUI sono per lo più stati conferiti a discariche per rifiuti non pericolosi dei Comuni di Avezzano (Burgo Group SpA), di Sulmona (COGESA Srl), di Magliano dei Marsi (gestito da Tecnologia Ambiente Srl), di Poggio Picenze (gestito da ACIAM SpA) e di Sante Marie (SEGEN SpA). Nel 2012 si è avuto anche un conferimento presso la discarica di Castel di Sangro (Comunità Montana Alto Sangro Altopiano delle Cinquemiglia), dichiarata però di cessata attività. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 71 di 130

72 - Provincia di Chieti I rifiuti urbani indifferenziati prodotti nella provincia di Chieti sono stati per la maggior parte conferiti agli impianti TMB di Deco SpA a Chieti, di ECO.LAN. S.p.A. a Lanciano e di C.I.V.E.T.A. a Cupello. Ulteriori conferimenti per flussi minori sono stati effettuati in discariche per rifiuti non pericolosi quali la discarica di Lanciano dell'eco.lan SpA (gestita dall'ecologica Sangro SpA), del Comune di Chieti (gestita da Deco SpA) e di Cupello della C.I.V.E.T.A.. - Provincia di Pescara La provincia di Pescara è priva di qualsiasi impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti ed i Comuni conferiscono temporaneamente più dell'80% dei RUI presso l impianto TMB con produzione di CSS della Deco SpA di Chieti, oltre ad un parte che è inviata all'impianto TMB della COGESA Srl di Sulmona. Il restante dei RUI sono invece stati conferiti alle discariche per rifiuti non pericolosi del Comune di Chieti (gestita da Deco SpA), di Ambiente SpA di Spoltore (PE) (chiusa ai conferimenti dal febbraio 2012) e infine presso la discarica COGESA Srl di Sulmona (AQ). - Provincia di Teramo I rifiuti urbani indifferenziati prodotti in provincia di Teramo sono stati conferiti per più della metà presso l impianto TMB con produzione di CSS della Deco SpA di Chieti. I Comuni dell'unione della Val Vibrata hanno conferito i RUI alla Poliservice SpA, presso l impianto in Comune di Sant Omero, con successivo conferimento all'impianto della Deco SpA di Chieti. Attualmente (anno 2013), i rifiuti gestiti da Poliservice, previo trattamento preliminare, sono conferiti a recupero in impianti extra-regione (HERA/Emilia Romagna). I RUI avviati al centro di trasferenza di Teramo (Te.Am. Spa) sono poi conferiti all'impianto della Deco SpA di Chieti. Una piccola parte dei RUI prodotti in provincia sono stati conferiti presso le discariche per rifiuti non pericolosi di COGESA Srl di Sulmona (AQ) e del Comune di Chieti in Loc. Casoni (gestito da Deco SpA). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 72 di 130

73 Avvio a destino della frazione differenziata dell'organico Nel 2012, sono state raccolte in regione t di organico (intese inclusive sia della frazione umida CER sia della frazione verde CER ), corrispondenti al 41,3% del totale delle t differenziate. Dalle dichiarazioni dei Comuni in Carireab, relative ai destini dell'organico differenziato, si hanno dati per un totale pressoché coincidente: t, di cui t relative alla provincia di Teramo (37%), t per la provincia di Chieti (36%), t per la provincia di Pescara (17%) e t per la provincia di L'Aquila (10%). Secondo quanto dichiarato in Carireab, il 79,4% del totale raccolto (vale a dire t) è stato avviato come primo destino ad impianti/centri/piattaforme regionali mentre il 20,6% ( t) ad impianti/centri/piattaforme fuori regione. Trattandosi di primi destini, non è escluso che vi siano passaggi successivi dei flussi, soprattutto nel caso di centri di trasferenze, piattaforme, ecc., con eventuali ulteriori flussi aggiuntivi destinati fuori regione. Nel seguente grafico è illustrata la ripartizione dei destini dichiarati dai Comuni tra le province abruzzesi e altre regioni italiane. Rispetto ai conferimenti extra-regione, si segnala in particolare che il 15,3% ( t) dell'organico è stato destinato in Emilia-Romagna mentre il 5,3% (5.231 t) è stato conferito ad impianti di Veneto, Marche, Puglia, Molise e Lazio. Destini della frazione differenziata dell'organico nel 2012 Lazio 0,01% Marche 2,69% Molise 0,07% Puglia 0,60% Veneto 1,90% Pescara 2,39% Emilia-Romagna 15,34% Chieti 34,88% Teramo 16,92% L'Aquila 25,19% Chieti L'Aquila Teramo Pescara Emilia-Romagna Lazio Marche Molise Puglia Veneto Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Matrice origine-destinazione della RD della frazione organica in regione (anno 2012; % sul tot.) Provincia sede impianti di primo destino AQ CH PE TE Fuori reg. Bacino di provenienza della RD dell organico Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. AQ 8,2% 0,0% 0,3% 0% 2,1% CH 5,6% 26,1% 1,6% 0,6% 1,9% PE 9,9% 5,9% 0,5% 0,2% 0,2% TE 1,4% 2,9% 0% 16,1% 16,4% Totale 25,2% 34,9% 2,4% 16,9% 20,6% Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 73 di 130

74 Anche per l organico, così come per l indifferenziato, si è proceduto ad incrociare le informazioni sui destini contenute in Carireab con le dichiarazioni relative a quanto ricevuto presentate per il 2012 dai 6 impianti regionali di compostaggio in esercizio che hanno trattato rifiuti da matrici selezionate (frazione umida CER , verde CER ), fanghi e altri rifiuti compostabili. Il totale trattato in ingresso nei 6 impianti è stato di t, quantità pressoché coincidente con il dato dell'organico da raccolta differenziata dichiarato dai Comuni avviato a impianti regionali ( t). Nonostante ciò, non sono da escludere ingressi agli impianti abruzzesi di provenienza da altre regioni così come ulteriori conferimenti dell'organico regionale ad altri impianti, anche fuori regione. Impianti regionali di compostaggio per l organico da RD nel 2012 Rifiuti dichiarati Gestore impianto Comune (Prov.) in ingresso ACIAM SpA Aielli (AQ) ,90 t CESCA sas Avezzano (AQ) ,92 t C.I.V.E.T.A. Cupello (CH) ,29 t Comunità Montana Alto Sangro Altopiano delle Cinquemiglia Castel di Sangro (AQ) 7.219,10 t ICRO Srl Atri (TE) ,65 t Riciclaverde Srl Manoppello (PE) 6.713,53 t ,39 t Nota: il dato complessivo di t di rifiuti in ingresso è riferito a t di umido da RD, t di verde, t di fanghi, t di altri rifiuti. I fanghi e quota prevalente della voce altri rifiuti sono stati ritirati dall impianto ICRO. Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Nella seguente cartina, sono evidenziati i sei suddetti impianti regionali di compostaggio, con le relative quantità trattate (inclusive anche di flussi non da raccolta differenziata), e i flussi originati dai singoli territori provinciali di primo destino verso impianti fuori regione (per t complessive). Si evidenziano le t (67% del totale extra-regione) che sono state conferite nel 2012 ad impianti di compostaggio in Emilia-Romagna: t a Romagna Compost Srl di Cesena (FC), t a Herambiente SpA di Lugo (RA), t a Herambiente SpA di Ostellato (FE), t a Salerno Pietro Srl di Cesenatico (FC). La provincia abruzzese maggiormente esportatrice del proprio organico ad altre regioni è quella di Teramo. Nel 2012 tale provincia ha conferito ad altre regioni l'80% del totale conferito fuori regione ( t), ovvero il 45% dell'organico raccolto nel proprio territorio provinciale. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 74 di 130

75 Impianti di compostaggio abruzzesi e flussi di organico da RD avviati fuori regione nel 2012 Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Soffermandosi sulla situazione delle singole province, si osserva quindi quanto segue. Nel 2012, delle t di organico della provincia di L'Aquila, ca. il 45% è quindi stato conferito presso l'impianto di compostaggio dell'aciam SpA di Aielli. Come riportato nella mappa precedente, il 20% dell'organico è invece stato conferito ad impianti extraregionali (Emilia-Romagna e Lazio). Infine, dopo passaggi intermedi, la restante quota dell'organico è stata destinata in parte agli impianti di compostaggio della Comunità Montana dell Alto Sangro Piano delle Cinque Miglia situato a Castel di Sangro e di CESCA Sas di Avezzano. Circa il 45% delle t dell'organico raccolto nei comuni della provincia di Chieti è stato conferito presso l impianto di compostaggio CIVETA con sede a Cupello, mentre oltre il 10% dell'organico è stato conferito all'impianto di compostaggio dell'aciam SpA ad Aielli (AQ). Parte dell'organico è stato conferito ad impianti intermedi, che a loro volta hanno successivamente conferito il rifiuto organico ad impianti di compostaggio, come ad esempio la piattaforma privata della Mantini Srl a Chieti. A quest'ultima piattaforma è stato conferito quasi il 17% dell'organico provinciale, ritrovandosi poi in ingresso agli impianti di compostaggio di CESCA Sas di Avezzano (AQ) e della Comunità Montana dell Alto Sangro Piano delle Cinque Miglia di Castel di Sangro (AQ). Solo il 5% dell'organico raccolto è stato inviato come primo destino ad impianti extraregionali (Emilia-Romagna, Puglia, Molise, Marche e Veneto). La quasi totalità delle t di organico raccolte nella provincia di Pescara sono state conferite alle altre province abruzzesi, con una quota marginale in impianti extraregionali (Emilia-Romagna, Marche e Puglia). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 75 di 130

76 Infine, oltre il 44% delle t di organico della provincia di Teramo è stato conferito fuori regione (Emilia-Romagna e Marche). Tale situazione è stata determinata anche dalle vicende legate alle società CIRSU SpA e SOGESA SpA, relative all'impianto di trattamento (riciclaggio-compostaggio) ubicato in Comune di Notaresco, per il quale sono ancora da completare gli interventi di revamping autorizzati con A.I.A. n. 23/2006 e parzialmente iniziati. Di conseguenza, buona parte dell'organico è stato conferito agli impianti di compostaggio di ICRO Srl (Atri - TE), CIVETA (Cupello - CH), ACIAM SpA (Aielli - AQ) e della Comunità Montana dell Alto Sangro Piano delle Cinque Miglia (Castel di Sangro - AQ) Avvio a destino delle altre principali frazioni raccolte Dalle dichiarazioni dei Comuni disponibili in Carireab, è stata ricostruita la ripartizione dei primi destini per le altre principali frazioni raccolte in regione Abruzzo nel 2012: carta e cartone, multimateriale, vetro, plastica, legno, metalli e ingombranti. Si ricorda che il termine primo destino può includere conferimenti intermedi anche a piattaforme o stazioni di trasferenza, seguiti dal successivo conferimento ad impianti di trattamento/recupero che possono essere situati fuori regione. Nel 2012 sono state raccolte t di carta e cartone e, di queste, t sono state avviate come primo destino ad impianti regionali mentre le restanti t (2,75%) in impianti fuori regione (Marche, Molise, Lazio, Emilia-Romagna e Campania). Delle t di carta e cartone raccolte nella provincia di L'Aquila, il 98% ( t) sono state avviate come primo destino sul territorio aquilano. Stessa osservazione può essere fatta per la provincia di Chieti, poiché delle t raccolte il 97% ( t) è stato conferito ad impianti del chietino e per la provincia di Teramo, in quanto l'89% delle t raccolte è stato destinato ad impianti/centri/piattaforme sul proprio territorio. Situazione diversa per le t raccolte nella provincia di Pescara, poiché il 77% ( t) è conferito ad impianti della provincia di Chieti, mentre il 22% (2.944 t) rimangono sul proprio territorio. Ripartizione dei primi destini di carta e cartone in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino Bacino di provenienza di carta e cartone Fonte: elaborazione su dati ORR. AQ CH PE TE Fuori regione AQ 19,4% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% CH 0,0% 33,3% 0,1% 0,0% 0,0% PE 0,3% 17,9% 5,1% 0,0% 0,0% TE 0,0% 0,1% 0,0% 20,9% 2,4% Totale 19,7% 51,3% 5,2% 20,9% 2,7% Nel 2012, delle t di raccolta multimateriale (bi- e tri-materiale) raccolte in regione, t (96%) sono state avviate come primo destino ad impianti/centri/piattaforme regionali mentre il restante (1.027 t) fuori regione (Lazio e Marche). La provincia di Chieti ha ricevuto il maggior quantitativo di multimateriale (77,5%), comprese le t della provincia di Pescara (90% del totale raccolto in tale provincia). Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 76 di 130

77 Ripartizione dei primi destini della raccolta multimateriale in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino AQ CH PE TE Fuori regione AQ 11,1% 0,0% 0,0% 0,0% 3,4% Bacino di provenienza CH 0,0% 38,6% 0,0% 1,1% 0,0% della raccolta multimateriale PE 1,9% 37,1% 2,1% 0,1% 0,0% TE 1,2% 1,8% 0,0% 1,1% 0,5% Totale 14,2% 77,5% 2,1% 2,3% 3,9% Fonte: elaborazione su dati ORR. Il vetro raccolto nel 2012 in regione è stato pari a t, di cui t sono state avviate come primo destino ad impianti regionali e il 9% è stato conferito ad impianti/centri/piattaforme di altre regioni (Marche, Emilia-Romagna, Molise, Umbria, Campania e Lazio). Allo stesso modo dei destini della carta e del cartone, la quasi totalità del vetro raccolto nelle province di L'Aquila (97%), di Chieti (91%) e di Teramo (87%) sono avviati ad impianti della propria provincia, mentre la totalità del vetro raccolto nei comuni della provincia di Pescara è inviato ad impianti/centri/piattaforme delle altre tre province abruzzesi. Ripartizione dei primi destini del vetro in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino Bacino di provenienza del Vetro Fonte: elaborazione su dati ORR. AQ CH PE TE Fuori regione AQ 20,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,6% CH 0,0% 29,7% 0,0% 0,0% 3,0% PE 0,2% 2,9% 0,0% 0,1% 0,0% TE 0,1% 0,1% 0,0% 37,6% 5,4% Totale 20,6% 32,7% 0,0% 37,7% 9,0% La plastica raccolta nel 2012 in regione è stata pari a t, di cui t (98%) sono state avviate come primo destino ad impianti regionali. Le altre 248 t di plastica sono invece state conferite direttamente come primo destino ad impianti fuori regione (Marche, Lazio, Campania e Lombardia). Anche per la plastica ciascuna provincia abruzzese, ad eccezione della provincia di Pescara, ha visto la quasi totalità delle tonnellate di plastica raccolte essere inviate come primo destino ad impianti/centri/piattaforme sul proprio territorio. La provincia di Pescara ha conferito 316 t (80% del totale raccolto) come primo destino ad impianti/centri/piattaforme in provincia di Chieti. Ripartizione dei primi destini della plastica in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino Bacino di provenienza della Plastica Fonte: elaborazione su dati ORR. AQ CH PE TE Fuori regione AQ 28,3% 0,0% 0,0% 0,1% 0,1% CH 0,0% 24,0% 0,1% 0,9% 0,0% PE 0,2% 2,8% 0,2% 0,3% 0,0% TE 0,3% 0,0% 0,0% 40,5% 2,1% Totale 28,9% 26,8% 0,3% 41,8% 2,2% Il legno raccolto nel 2012 in regione ammonta a t, di cui t (98%) sono state avviate come primo destino ad impianti regionali mentre il restante fuori regione (Marche e Molise). Anche per la frazione del legno si evince come la quasi totalità del legno raccolto Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 77 di 130

78 dalle province di L'Aquila (92%), Chieti (88%) e Teramo (93%) rimanga sul proprio territorio provinciale come primo destino, mentre per la provincia di Pescara l'86% (1.895 t) è stato conferito alla vicina provincia di Chieti. Dalla tabella si evince come la provincia di Chieti abbia ricevuto come primo destino il maggior quantitativo di legno (3.173 t) nei proprio impianti/centri/piattaforme. Ripartizione dei primi destini del legno in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino Bacino di provenienza del Legno Fonte: elaborazione su dati ORR. AQ CH PE TE Fuori regione AQ 10,9% 0,0% 0,8% 0,0% 0,2% CH 0,0% 22,7% 3,1% 0,0% 0,0% PE 0,1% 33,7% 5,4% 0,0% 0,0% TE 0,0% 0,0% 0,0% 21,3% 1,7% Totale 11,1% 56,4% 9,3% 21,3% 1,9% Delle t di metalli raccolti nel 2012 in regione, t (89%) sono state inviate come primo destino ad impianti/centri/piattaforme regionali, mentre 148 t (11%) ad impianti/centri/piattaforme fuori regione (Lazio, Marche, Molise e Campania). Ripartizione dei primi destini dei metalli in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino Bacino di provenienza dei Metalli Fonte: elaborazione su dati ORR. AQ CH PE TE Fuori regione AQ 24,4% 1,0% 0,0% 0,0% 7,4% CH 0,3% 27,4% 1,6% 0,0% 0,0% PE 0,6% 0,2% 1,3% 0,1% 0,2% TE 0,1% 0,0% 0,0% 32,5% 3,0% Totale 25,4% 28,7% 2,8% 32,5% 10,6% Infine, delle t di rifiuti ingombranti raccolti in regione nel 2012, t (62%) sono state avviate come primo destino ad impianti regionali mentre il restante fuori regione (Marche e Emilia-Romagna). In particolare, le province di L'Aquila e di Teramo hanno conferito fuori regione rispettivamente il 70,5% (1.680 t) e l'82,8% (1.897 t). Invece, il 97% degli ingombranti della provincia di Chieti sono rimasti in impianti/centri/piattaforme della chietino. La quasi totalità (99%) degli ingombranti raccolti in provincia di Pescara sono stati conferiti ad impianti in provincia di Chieti. Metà degli ingombranti raccolti in Abruzzo (4.638 t) sono stati conferiti in provincia di Chieti. Ripartizione dei primi destini dei rifiuti ingombranti in regione Abruzzo nel 2012 Provincia sede impianti di primo destino AQ CH PE TE Fuori regione AQ 7,1% 0,3% 0,1% 0,0% 17,9% Bacino di provenienza CH 0,0% 23,4% 0,0% 0,7% 0,1% della raccolta multimateriale PE 0,0% 25,7% 0,0% 0,0% 0,2% TE 0,0% 0,1% 0,8% 3,3% 20,2% Totale 7,1% 49,5% 0,9% 4,0% 38,4% Fonte: elaborazione su dati ORR. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 78 di 130

79 4. IL SISTEMA IMPIANTISTICO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Nel seguito si presenta un quadro, aggiornato al 2012, delle modalità di gestione dei rifiuti urbani in regione, in relazione in particolare ai flussi di rifiuti avviati alle diverse tipologie impiantistiche. I dati esposti derivano da quanto rilevato dagli Uffici Regionali annualmente, anche attraverso le dichiarazioni presentate dai gestori degli impianti, e trasmesso ad ISPRA in termini di rendicontazione di sintesi, essendo tali dati di sintesi ripresi dalla stessa ISPRA nei rapporti annuali sulla gestione dei rifiuti urbani in ambito nazionale. Le tipologie impiantistiche qui analizzate sono in particolare le seguenti: trattamento meccanico-biologico; discarica; compostaggio; ricordandosi che non è presente, nel contesto regionale, impiantistica di incenerimento dedicata alla gestione di rifiuti urbani Trattamento meccanico-biologico Nel 2012 risultano essere presenti dodici impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) dei rifiuti indifferenziati, di cui sette operativi situati ad Aielli AQ, Sulmona AQ, Cupello CH, Lanciano CH, Chieti CH, Ancarano TE, S. Marie AQ; risultano infatti aver cessato l attività i seguenti ulteriori impianti: Castel di Sangro AQ, S. Marie AQ (impianto TMB SEGEN SpA, fermo a seguito di un incendio), Pescara PE, Notaresco TE, Teramo TE. La potenzialità complessiva di trattamento autorizzata nei 4 impianti operanti nel 2012 ed effettuanti un ciclo completo di TMB (Aielli, Sulmona, Cupello, Chieti) è pari a ca t/a, cui si aggiunge la potenzialità di trattamento preliminare tramite selezione dei 3 impianti mobili (Ancarano, Lanciano, Sante Marie) quantificata come indicato in tabella. I sette impianti operativi hanno trattato nel 2012 complessivamente ca t di rifiuti, rappresentate quasi esclusivamente da RU indifferenziati (96,4% del totale in ingresso). In relazione ai dati di funzionamento degli impianti, si rileva per gli impianti TMB complessi, escludendo quindi da tale considerazione gli impianti mobili, un grado di saturazione della potenzialità autorizzata variabile da un minimo del 75,2% fino alla piena saturazione. Flussi in ingresso e in uscita dagli impianti di TMB nel 2012 ECOCONSUL COGESA CIVETA ECO.LAN Deco ACIAM Cons.Stab.Amb. Ancarano Sulmona Cupello Lanciano Chieti Aielli Sante Marie TOTALE Capacità autorizzata [t/a] t/h t/d Impianti TMB complessi: impianti mobili Flusso ingresso [t/a] di cui Indiff. [t/a] Flussi in uscita [t/a] % rispetto ingresso 97,1% 80,2% 113,1% 22,6% 75,2% 98,3% 97,1% Nd CDR ,8% ,9% Sovvallo 71,4% 68,6% 113,1% 22,4% 32,6% 68,1% 97,0% 50,8% Sottovaglio 23,9% 9,3% ,6% - 5,1% Metalli 0,4% 1,8% 0,03% 0,2% 1,9% 0,4% 0,1% 1,2% scarti (compresi liquidi) 1,5% 0,5% ,3% - 0,1% Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Il confronto tra flussi in ingresso e in uscita (corrispondenti in particolare sui quattro impianti TMB complessi in esercizio all 82,8% dell ingresso) evidenzia un apparente livello di perdite di processo pari al 17% ca., che può essere considerato sui livelli medi generalmente Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 79 di 130

80 riscontrabili, in funzione delle diverse tipologie di processo e della natura dei rifiuti trattati, in impianti di trattamento meccanico biologico (si tenga presente che ridotte perdite di processo possono essere associate a una inefficacia della sezione di trattamento della componente umida del rifiuto). L esame dei flussi in uscita, relativamente a tipologia e destino, fa emergere come assolutamente dominante, per i TMB in questione, il ruolo di trattamento preliminare al successivo smaltimento in discarica, pur con una quota non trascurabile di produzione di combustibile da rifiuti avviato a trattamento termico, essendo invece marginale il recupero di materia garantito dai trattamenti effettuati. A fronte di flussi in uscita dichiarati dagli impianti pari a t, risulta infatti essere stata destinata a discarica una quota del 54,1% ( t, corrispondenti a frazione secca, biostabilizzato, bioessiccato e rifiuti misti), mentre una quota del 26,9% è stata avviata a recupero di energia ( t essenzialmente di CSS). Operazione di destino dei flussi in uscita dagli impianti abruzzesi di TMB nel 2012 R12 R113,2% 1,7% R13 1,6% R3 3,5% R5 7,8% R1 26,9% D1 54,1% D9 0,1% D8, D9 0,5% D8 0,7% D10 D15 0,01% 0,0001% D1 D10 D15 D8 D8, D9 D9 R1 R11 R12 R13 R3 R5 Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. L esame più in dettaglio della destinazione geografica dei flussi di rifiuti in uscita dai TMB abruzzesi evidenzia poi come una quota pari al 71,6% sia stata avviata a recupero/trattamento/smaltimento finale in impianti di altre regioni, essendo contenuta al 28,4% la quota destinata a fine ciclo in impianti regionali. Il conferimento fuori regione ha riguardato circa la metà del flusso di rifiuti avviati a discarica e la totalità del CDR avviato a recupero energetico. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 80 di 130

81 Destini dei flussi in uscita dagli impianti TMB nel 2012 ECO CONSUL Ancarano COGESA Sulmona CIVETA Cupello ECOLAN Lanciano DECO Chieti ACIAM Aielli Consorzio Stabile Ambiente Sante Marie TOTALE Operazione Destino Destino Destino Destino Destino Destino Destino Destino Fuori Regione Regione Fuori Regione Regione Regione Regione Fuori Regione Regione Fuori Regione Fuori Regione Regione Fuori Regione CDR sovvallo R1 53,9% 26,6% R5 0,3% 0,2% D1 73,5% 32,6% 52,9% 100,0% 99,1% 40,4% 22,2% 23,0% 9,7% D8 0,1% 3,9% <0,1% 0,7% D8, D9 2,6% 0,5% D9 0,1% <0,1% R3 33,0% 3,2% R5 49,6% 4,8% R12 17,3% 1,7% R3 24,6% <0,1% 0,8% 0,3% R11 11,6% 2,7% 1,7% R5 16,3% 2,8% sottovaglio R1 10,2% 1,8% D1 10,8% 32,5% 5,3% 16,0% D9 <0,1% <0,1% metalli R13 0,4% <0,1% 2,2% <0,1% 0,9% 2,5% 0,4% 0,1% <0,1% 1,5% D15 <0,1% <0,1% <0,1% <0,1% R13 <0,1% 0,2% <0,1% <0,1% scarti D3 0,7% 0,1% D9 0,1% <0,1% D8, D9 1,6% <0,1% Totale 28,4% 71,6% Fonte: elaborazione su dati ORR e dichiarazioni gestori impianti a Regione. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 81 di 130

82 L analisi negli ultimi anni dell evoluzione del sistema impiantistico di TMB regionale vede una variazione dei flussi in ingresso e in uscita così come è riportato in figura. Rifiuti avviati a trattamento meccanico-biologico (t/a) anni Quantità in tonnellate/anno Rifiuti in ingresso Rifiuti in uscita Fonte: elaborazione su dati ORR e ISPRA Discarica Nel 2012 sono state destinate alle discariche abruzzesi t di rifiuti urbani, corrispondenti ad un calo del 52,3% rispetto al 2011 ( t). Il calo degli smaltimenti nelle discariche regionali negli ultimi anni è stato determinato, oltre che dall incremento significativo della raccolta differenziata, anche dal ricorso a conferimenti fuori regione per apprezzabili quantità di rifiuti urbani o di derivazione urbana (si veda quanto esposto in precedenza relativamente ai flussi di rifiuti in uscita dagli impianti abruzzesi di TMB). Il trend dei conferimenti di rifiuti urbani in discarica nel periodo , così come la variazione del numero di impianti in esercizio, è riportato in figura. Nel 2012, l Abruzzo ha smaltito in proprie discariche il 18,8% dei rifiuti urbani prodotti in regione, in ulteriore calo rispetto al dato del 37,2% registrato nel 2011, in diminuzione consistente rispetto alle annualità precedenti. Tali % non tengono tuttavia conto, come già evidenziato, del ricorso a conferimenti ad impianti fuori regione. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 82 di 130

83 Rifiuti urbani smaltiti in discarica in regione (t/a) e numero di impianti in esercizio anni Quantità in tonnellate/anno numero discariche Rifiuti urbani smaltiti Numero discariche per RU Fonte: elaborazione su dati ORR e ISPRA Compostaggio Nel 2012 risultano essere presenti in regione otto impianti di compostaggio di rifiuti selezionati (Aielli AQ, Navelli AQ, Avezzano AQ, Castel di Sangro AQ, Cupello CH, Manoppello Scalo PE, Notaresco TE, Atri TE) per una potenzialità complessiva di trattamento autorizzata pari a t/a. Si precisa che tale dato fa riferimento, per l impianto di Notaresco, ad una potenzialità autorizzata di t/a, comprensiva anche della linea di trattamento del rifiuto indifferenziato. Nel 2012 due impianti di compostaggio sono stati inattivi: l'impianto di Biofert Srl situato a Navelli, in quanto sequestrato da parte del Corpo Forestale dello Stato dal 25/1/08, e l'impianto di CIRSU SpA a Notaresco, a causa del fallimento del gestore (SOGESA S.p.A.) il 29/6/12. Gli altri sei impianti operativi durante il 2012 hanno trattato complessivamente t di rifiuti da matrici selezionate (contro le t del 2011), costituite dalle seguenti tipologie di rifiuti: 69,0% di frazione organica selezionata (CER ), 16,6% di verde (CER ), 8.0% di fanghi e 6,4% di altro (in questa categoria sono ricompresi in particolare rifiuti provenienti dal comparto agroalimentare). In relazione ai dati di funzionamento degli impianti, si rileva un grado di saturazione della potenzialità autorizzata nei 6 impianti in esercizio pari al 69%. I flussi di rifiuti e materiali in uscita dagli impianti ammontano complessivamente a t, costituite per il 58% da ammendante compostato misto e per il 42% da scarti. Il confronto tra flussi in ingresso e flussi in uscita tende a evidenziare in generale una consistente perdita di processo (il dato in uscita corrisponde al 36,7% dell ingresso), comunque avvicinabile a quanto generalmente riscontrabile in impianti dedicati al Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 83 di 130

84 compostaggio di organico e verde differenziato, considerando inoltre l effetto legato anche al trattamento di quote di rifiuti a elevato livello di umidità (fanghi, pur palabili). La quota di scarti generati dal processo (pari come già segnalato al 42% del totale dell output e al 15,4% dei rifiuti trattati) appare, pur non essendo anomala, ulteriormente ottimizzabile, nel caso anche agendo sulla qualità delle matrici in ingresso all impianto. Rifiuti trattati in impianti di compostaggio per matrici selezionate (t/a) anni Quantità in tonnellate/anno Rifiuti in ingresso Rifiuti urbani Fonte: elaborazione su dati ORR e ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 84 di 130

85 4.4. Confronto interregionale e per macroaree Nel seguito si presenta un confronto sulle modalità di gestione dei rifiuti urbani in regione Abruzzo rispetto alle altre regioni e macro-aree nazionali in relazione in particolare ai flussi di rifiuti avviati alle diverse tipologie impiantistiche: trattamento meccanico-biologico, incenerimento, discarica. Tale confronto si basa sempre su dati gestionali aggiornati al 2011 e 2012, dati che derivano da quanto riportato nel Rapporto Rifiuti Urbani dell Ispra. Relativamente al ricorso al trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati, in Abruzzo nel 2011 sono state così destinate tonnellate di indifferenziato. Rispetto al quantitativo di rifiuti urbani prodotti in regione ( t) questa modalità di gestione incide per il 62,8%. Se si confronta tale indicatore con quelli calcolati sui flussi trattati nelle altre regioni, si osserva che in alcune regioni del Sud Italia questo valore è anche superato: Molise e Puglia si collocano rispettivamente all 82,4% e al 67%. Nelle regioni del Centro e Nord Italia l indicatore assume valori equiparabili solo in Umbria (dove si raggiunge il 54,5%), mentre per tutte le altre regioni del Centro e Nord si hanno valori sempre inferiori al 40%. Se si rapporta il quantitativo di rifiuti avviati a TMB rispetto al dato di rifiuti indifferenziati prodotti ( t), ossia rispetto al potenziale fabbisogno teorico regionale, la Regione Abruzzo si colloca al 94,5%, valore superato a livello nazionale solo dal Molise (99,4%). macroarea SUD CENTRO NORD Rifiuti urbani indifferenziati avviati a TMB nelle regioni italiane (anno 2011) % RU indiff. a Produz RU RU indiff. Produz tot RU TMB su regione Indifferenziati a TMB RU tot % RU indiff. a TMB su RU Indiff. tot. t/anno t/anno t/anno % % Abruzzo ,8% 94,5% Basilicata ,7% 18,0% Calabria ,6% 62,5% Campania ,8% 67,2% Molise ,4% 99,4% Puglia ,0% 80,2% Sardegna ,7% 46,2% Sicilia ,3% 2,6% totale SUD ,0% 50,0% Lazio ,3% 35,9% Marche ,5% 33,5% Toscana ,2% 58,1% Umbria ,5% 87,5% totale CENTRO ,4% 45,7% Emilia Romagna ,5% 32,2% Friuli Venezia G ,8% 44,7% Liguria ,8% 9,6% Lombardia ,3% 20,5% Piemonte ,4% 33,7% Trentino Alto A ,0% 0,0% Valle d'aosta ,0% 0,0% Veneto ,8% 48,4% totale NORD ,9% 27,7% totale ITALIA ,0% 41,1% Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 85 di 130

86 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % RU indifferenziati avviati a TMB nelle regioni italiane rispetto a RU totali prodotti (anno 2011) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % RU indifferenziati avviati a TMB nelle regioni italiane rispetto ai RU indiff. prodotti (anno 2011) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 86 di 130

87 Se si valuta il ricorso ad incenerimento, con dati aggiornati al 2012, si rileva innanzitutto che tale impiantistica è assente in regione Abruzzo. Altre regioni a incenerimento zero sono Liguria, Sicilia, Umbria, Valle d Aosta. Rispetto ai RU prodotti, l incenerimento copre a livello nazionale una quota del 17%, con il valore massimo nel Nord Italia (25,2%) e Centro e Sud che si collocano intorno al 10%. Rispetto ai RU indifferenziati raccolti, l incenerimento copre a livello nazionale una quota del 28,9%, con il valore massimo nel Nord Italia (55,8%) e Centro e Sud che si collocano intorno al 14-15%. Tali dati devono comunque essere letti tenendo presente che vi possono essere dinamiche di conferimenti trans-regionali di rifiuti di derivazione urbani, per cui rifiuti trattati in una certa regione, qualificati come frazione secca o CSS, possono trovare destino a incenerimento in impianti di altre regioni (se non addirittura in impianti esteri, come nel caso eclatante della Campania). Rifiuti di derivazione urbana avviati a Incenerimento nelle regioni italiane (anno 2012) macroarea Regione Produz tot RU Produz RU Indifferenziati Rifiuti di derivazione urbana a incenerimento % Rifiuti di derivazione urbana a incenerimento rispetto RU tot % Rifiuti di derivazione urbana a incenerimento rispetto RU Indiff SUD CENTRO NORD t/anno t/anno t/anno % % Abruzzo ,0% 0,0% Basilicata ,0% 17,9% Calabria ,9% 8,1% Campania ,1% 41,3% Molise ,7% 86,7% Puglia ,7% 4,6% Sardegna ,4% 38,9% Sicilia ,0% 0,0% totale SUD ,6% 14,5% Lazio ,5% 14,9% Marche ,3% 0,6% Toscana ,9% 19,8% Umbria ,0% 0,0% totale CENTRO ,5% 14,2% Emilia Romagna ,1% 65,4% Friuli Venezia G ,8% 70,4% Liguria ,0% 0,0% Lombardia ,4% 98,5% Piemonte ,8% 4,0% Trentino Alto A ,3% 38,3% Valle d'aosta ,0% 0,0% Veneto ,1% 36,7% totale NORD ,2% 55,8% totale ITALIA ,0% 28,9% Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 87 di 130

88 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % Rifiuti di derivazione urbana avviati a Incenerimento nelle regioni italiane rispetto a RU totali prodotti (anno 2012) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % Rifiuti di derivazione urbana avviati a Incenerimento nelle regioni italiane rispetto a rifiuti indifferenziati prodotti (anno 2012) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 88 di 130

89 Valutando poi il ricorso a discarica per lo smaltimento dei rifiuti urbani, con dati aggiornati al 2012, risultano essere state destinate in discariche abruzzesi t che, rispetto ai rifiuti urbani totali prodotti, incidono per il 18,8%. Tale valore, decisamente contenuto, è in realtà fortemente condizionato, anche in relazione ai dati di altre regioni, da possibili conferimenti di rifiuti, in genere post-trattamento, in discariche di altre regioni. Tali dinamiche portano quindi ad una riduzione artificiosa della % di smaltito in discarica nelle regioni esportatrici, mentre le regioni importatrici, come il Molise, vedono per contro un innalzamento dell indicatore. Sul complesso nazionale, si può osservare come l incidenza media dello smaltimento in discarica sia pari al 38,9% se valutata rispetto ai rifiuti urbani prodotti, e al 66,1% rispetto ai rifiuti urbani indifferenziati. Rifiuti di derivazione urbana avviati a Discarica nelle regioni italiane (anno 2012) macroarea regione Produz tot RU Produz RU Indifferenziati Rifiuti di derivaz urbana a discarica % Rifiuti di derivaz urbana a discarica rispetto RU tot % Rifiuti di derivaz urbana a discarica rispetto RU Indifferenziati SUD CENTRO NORD t/anno t/anno t/anno % % Abruzzo ,8% 30,4% Basilicata ,1% 71,9% Calabria ,6% 93,7% Campania ,5% 21,5% Molise ,8% 128,4% Puglia ,1% 72,4% Sardegna ,6% 77,2% Sicilia ,4% 96,3% totale SUD ,0% 69,7% Lazio ,1% 83,9% Marche ,8% 117,9% Toscana ,5% 71,0% Umbria ,8% 106,0% totale CENTRO ,2% 84,3% Emilia Romagna ,8% 62,9% Friuli Venezia G ,2% 17,7% Liguria ,2% 97,3% Lombardia ,9% 18,0% Piemonte ,3% 79,2% Trentino Alto A ,4% 70,1% Valle d'aosta ,8% 106,1% Veneto ,9% 30,6% totale NORD ,0% 48,7% totale ITALIA ,9% 66,1% Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 89 di 130

90 110% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % Rifiuti urbani avviati a Discarica nelle regioni italiane rispetto a RU totali prodotti (anno 2012) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. 140% 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% % Rifiuti urbani avviati a Discarica nelle regioni italiane rispetto a rifiuti indifferenziati prodotti (anno 2012) Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 90 di 130

91 4.5. Aggiornamento al 2013 del quadro impiantistico regionale Nei seguenti riquadri è riportata la situazione aggiornata all'agosto 2013 del sistema impiantistico regionale, con riferimento in particolare a: impianti di smaltimento RU autorizzati e/o in esercizio; impianti di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi in istruttoria; impianti di trattamento TMB e Compostaggio autorizzati e/o in esercizio; impianti di trattamento TMB e Compostaggio di futura attivazione e/o ri-attivazione. Si riporta nella seguente tabella la situazione del sistema impiantistico regionale di smaltimento dei rifiuti urbani autorizzato alla data del 20/8/ Prov/ ATO TE PE CH Impianti di smaltimento RU in regione (al 20/8/13) Titolarità Località Autorizzazione CIRSU SpA* Consorzio Piomba -Fino di Atri* Consorzio Comprensoriale Smaltimento Rifiuti di Lanciano Comune di Chieti 5 CIVETA* 6 7 AQ Comune di Magliano dei Marsi Comune di Poggio Picenze 8 SEGEN Spa 9 C.M. Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia 10 COGESA Srl Notaresco (Casette di Grasciano) Atri (S. Lucia) Lanciano (Cerratina) Chieti (Casoni) Cupello (Valle Cena) Magliano dei Marsi (Topanico) Poggio Picenze (Le Tomette) Sante Marie (SantaGiusta) Castel di Sangro (Bocche di Forlì) Sulmona (Noce Mattei) A.I.A. n. 10/10 del e s.m.i. AIA n. 81/120 del e s.m.i. A.I.A. n. 127/48 del e s.m.i. A.I.A. n. 43/42 del A.I.A. n. 1/13 del A.I.A. n. 130/135 del D.D. n. 58 del /01 D.D. n. 113 del A.I.A. n. 126/113 del A.I.A. n. 9/11 del Tipologia Impianto Discarica Discarica Discarica Discarica Discarica + Impianto di TMB e Comp. Discarica Discarica Discarica + Impianto TMB Discarica + Impianto di Comp. Discarica + Impianto TMB Volumetria disponibile mc c In esercizio satura In esercizio c In esercizio In via di saturazione in esercizio c In esercizio In esercizio Residuo c Discarica chiusa satura Autorizzati lotto - chiuso 2 lotto- c In esercizio Totale volumetria autorizzata c Totale volumetria autorizzata e/o attivabile ai sensi DGR n. 963/2010 e nuove autorizzazioni (*): +10% autorizzato. (**): +10% volumetrie attivabili. Fonte: Servizio Gestione Rifiuti Regione Abruzzo. Modifica non sostanziale Aumento +10% mc (+10%) AIA n. 6/12 del ** (+10%) (+10%) Richiesta attivazione 8.000* (+10%) Attivata 8.000* (+10%) Attivata (+10%) c Nuova volumetria autorizzata o da autorizzare Autorizzati c da attivare Autorizzati c da attivare Da autorizzare Da autorizzare Tot. c Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 91 di 130

92 Si riporta nella seguente tabella il sistema di smaltimento per rifiuti urbani e speciali non pericolosi, in istruttoria da parte del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, alla data del 20/8/13. Impianti di smaltimento RU e rifiuti speciali non pericolosi in regione in istruttoria (al 20/8/13) Modalità Prov/ Tipologia Volumetria Titolarità Località Autorizzazione conferimento RU ATO Impianto mc in discarica 1 AQ Comune di Magliano dei Marsi Magliano dei Marsi (Topanico) 2 TE De Patre Notaresco AIA n. 4/11 del (Irgine) CH CdS ECO.LAN Lanciano preliminare SpA (Cerratina) Totale volumetria potenziale ca Nota: In verde chiaro impianto di titolarità operatore privato. Fonte: Servizio Gestione Rifiuti Regione Abruzzo. - Discarica Trattati Discarica Trattati Discarica Trattati Si riporta nella seguente tabella l elenco degli impianti di trattamento TMB e Compostaggio autorizzati o in esercizio al 20/8/13. Non sono inclusi nell elenco gli impianti mobili di sola selezione. Impianti di trattamento TMB e Compostaggio autorizzati e/o in esercizio in regione (al 20/8/13) PROV. TITOLARITÀ GESTORE AQ PE TE CH ACIAM SpA ACIAM SpA TIPOLOGIA IMPIANTO Impianto Compostaggio + linea FOS. COGESA SpA Daneco Spa Impianto TMB (FOS) Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano Cinque Miglia Ditta Cesca/Contestabile Alto Sangro Ambiente SpA Ecocompost Srl Impianto Compostaggio Impianto Compostaggio SEGEN SpA* Segen SpA Impianto TMB (FOS) Riciclaverde Soc. Unipersonale A R.L. CIRSU SpA* Riciclaverde Soc.Unip.a r.l. CIRSU SpA Impianto Compostaggio Rifiuti verdi Impianto Compost + linea FOS ICRO S.A.S. Icro S.A.S. Impianto Compostaggio CIVETA DECO SpA Comune di Palombaro** Comune di Torrebruna** Consorzio CIVETA DECO SpA Comune di Palombaro (CH) Comune di Torrebruna (CH) Impianto Compostaggio + linea FOS TMB Bioessiccatore per CSS Impianto di compostaggio Impianto di compostaggio Note aggiuntive: In verde chiaro impianto di titolarità operatore privato. (*): In fermo tecnico. (**): Autorizzati come impianti sperimentali. Da completare la loro realizzazione. Fonte: Servizio Gestione Rifiuti Regione Abruzzo. COMUNE LOCALITA Aielli (La Stanga) Sulmona (Noce Mattei) Castel di Sangro (Bocca di Forli) Avezzano (Borgo Incile) Sante Marie (Santa Giusta) Manoppello (Ripacorbara) Notaresco (Casette di Grasciano) Atri (Tre ciminiere) Cupello (Valle Cena) Chieti (Casoni) Palombaro (Macchie) Torrebruna AUTORIZZAZIONE AIA n. 14/10 del AIA n. 9/11 del AIA n. 126/113 del DD n. 191 del DD n. 9 del DD n. 137 del AIA n. 12/12 del Iscr. Rip n. 137 del AIA n. 1/13 del AIA n. 145/146 del DD n. 193 del DD n. 91 del Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 92 di 130

93 Si riporta nella seguente tabella l elenco degli impianti di trattamento TMB e Compostaggio in istruttoria al 20/8/13. Impianti di trattamento TMB e Compostaggio di futura attivazione e/o ri-attivazione (al 20/8/13) PROV Ubicazione Titolarità Tecnologia Note TE Notaresco (Casette di Grasciano) Teramo (Z. Ind.le S. Nicolò) Isola del Gran Sasso (Z. Ind.le) CIRSU SpA TE.AM. Tec. SO.TE.CO. Sas PE Val Pescara Ambiente SpA CH AQ Lanciano (Cerratina) Cupello (Valle Cena) Fara Filiorum Petri (Colle S. Donato) Castel di Sangro (Bocche di Forli) Navelli (Piedisanti) ECO.LAN SpA CIVETA Consorzio Intercomunale del Chietino Comunità Montana Altopiano delle Cinque Miglia Biofert Srl Nota: In verde chiaro impianto di operatore privato. Fonte: Servizio Gestione Rifiuti /ORR. FOS - Compostaggio Bioessiccazione/CSS Compostaggio fanghi di depurazione Compostaggio/ Digestione Anaerobica TMB Compostaggio Compostaggio Compostaggio Compostaggio Da autorizzare il revamping Non in esercizio. Autorizzazione scaduta. Da archiviare. In fase di istruttoria (VIA) La Provincia di PE ha indicato i siti per la realizzazione degli impianti di compostaggio. Presentato progetto preliminare da parte di Ambiente SpA. Presentato un progetto preliminare di impianto di compostaggio CdS AdP DGR n. 247/09. In istruttoria. Presentato un progetto di revamping Approvato 1 stralcio con AIA n. 1/13 del Presentata una proposta di nuovo impianto di compostaggio nel Comune di Roccamontepiano. Da presentare progetto di revamping Interventi in corso di parziale attuazione. In istruttoria Richiesta di riattivazione (necessaria VA ed AIA). In istruttoria Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 93 di 130

94 5. COSTI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN REGIONE ABRUZZO Per la valutazione dei costi di gestione dei rifiuti si fa riferimento al Rapporto sui Rifiuti Edizione 2013 edito da Ispra, essendo questo il più aggiornato riferimento disponibile al momento dell effettuazione della presente analisi. I costi esposti da Ispra, che si basano come fonte informativa primaria sulle dichiarazioni MUD presentate dai Comuni nel 2012 relative all anno 2011, integrate con dati economici provenienti dai Certificati di conto consuntivo dei bilanci comunali sempre relativi all anno 2011, sono strutturati con un dettaglio regionale e sono intesi, per ogni singola regione, riferiti al complesso dei Comuni e degli abitanti in essa presenti. Ispra ha infatti provveduto a effettuare stime proiettive sull intera popolazione laddove i dati disponibili fossero riferiti solo a quota parte della popolazione regionale. L elevata rappresentatività delle stime Ispra è comunque attestata sul complesso nazionale considerando che la copertura dei dati disponibili raggiunge l 83% dei Comuni e l 82% degli abitanti. Il costo medio regionale, in termini di pro capite si colloca lievemente al di sopra della media nazionale e anche della media del Sud Italia, essendo qui superato solo dalla Campania e dalla Sicilia. Anche il costo specifico (euro/t) medio regionale è superiore alla media nazionale, essendo invece lievemente inferiore alla media del Sud Italia; in questo caso, oltre alla Campania e alla Sicilia anche la Sardegna risulta avere un costo superiore all Abruzzo. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 94 di 130

95 Costi pro capite di gestione dei rifiuti urbani per regione e Nord, Centro, Sud e Italia (anno 2011) costi procapite (euro/abitantexanno) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia 146,1 129,4 133,2 132,4 145,1 127,0 Liguria 183,6 Emilia Romagna Nord 143,9 157,7 Toscana 192,0 Umbria 155,0 Marche 131,3 Lazio 216,0 Centro 192,5 Abruzzo 160,5 Molise 102,6 Campania 175,1 Puglia 144,0 Basilicata Calabria 109,4 116,7 Sicilia Sardegna Sud Italia 164,4 158,1 155,6 157,5 Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 95 di 130

96 Costi specifici di gestione dei rifiuti urbani per regione e Nord, Centro, Sud e Italia (anno 2011) costi specifici (euro/tonnellata) Piemonte 295,1 Valle d'aosta 209,3 Lombardia Trentino Alto Adige 268,0 261,4 Veneto 305,7 Friuli Venezia Giulia 268,9 Liguria 299,9 Emilia Romagna 234,6 Nord Toscana Umbria Marche 272,9 297,2 270,4 246,1 Lazio 358,4 Centro Abruzzo 318,2 317,0 Molise 242,4 Campania 382,6 Puglia Basilicata Calabria 254,6 278,6 287,2 Sicilia Sardegna Sud Italia 318,8 326,0 320,2 298,2 Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 96 di 130

97 L analisi dei dati regionali di costo (in euro/abitante) messi in relazione allo sviluppo delle raccolte differenziate porta a tracciare una linea di interpolazione in diminuzione molto lieve, pur dovendo rimarcarsi che la correlazione associata è estremamente scarsa. Si può al riguardo evidenziare che, se l analisi non mostra in forma statisticamente solida una riduzione dei costi all aumentare della raccolta differenziata, è almeno ancor più evidente l assenza di una tendenza statistica all aumento dei costi all aumentare della RD. Costi specifici di gestione dei rifiuti urbani per regione e Nord, Centro, Sud e Italia, al variare della raccolta differenziata (anno 2011) 250 costo pro capite di gestione dei rifiuti (euro/abitantexanno) Centro Italia Abruzzo Sud Italia Italia R² = 0,0052 Nord Italia 0 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% % di raccolta differenziata Fonte: elaborazioni su dati ISPRA. Nel grafico seguente è riportata la composizioni in dettaglio dei costi secondo quanto rilevato nelle dichiarazioni MUD: Le voci di costo considerate, in linea con quanto previsto dal metodo normalizzato per la definizione della tariffa (dal D.P.R. 158/1999), sono le seguenti: Costi di gestione (CG) Sono gli importi relativi ai servizi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti oggetto del servizio di igiene urbana, suddivisi in: CGIND: costi di gestione dei servizi che riguardano i RU indifferenziati, articolati in: - CSL: costi di spazzamento e lavaggio strade; - CRT: costi di raccolta e trasporto; - CTS: costi di trattamento e smaltimento; - AC: altri costi, inerenti la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati, non compresi nelle voci precedenti; CGD: costi di gestione del ciclo di Raccolta Differenziata, articolati in: - CRD: costi di raccolta differenziata; Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 97 di 130

98 - CTR: costi di trattamento e riciclo, al netto dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali e dell energia recuperata e dei contributi Conai; Costi comuni (CC) Sono gli importi riferibili ai servizi non direttamente attinenti all esecuzione della raccolta dei rifiuti, composti da: CARC: costi amministrativi e di accertamento, riscossione e contenzioso; CGG: costi generali di gestione; CCD: costi comuni diversi; Costi d uso del capitale (Ck) Riguardano le spese per ammortamenti, accantonamenti e remunerazione del capitale investito, come indicato di seguito: Amm: ammortamenti per gli investimenti; Acc: accantonamenti; R: remunerazione del capitale. In questa elaborazione dei dati il costo di spazzamento e lavaggio (CSL) è stato scorporato dal costo di gestione dei rifiuti indifferenziati (CGIND) e presentato come voce separata. Per i costi comuni (CC) e i costi d uso del capitale (Ck) non sono disponibili le voci disaggregate che li compongono. Si evidenzia come per l Abruzzo sia più elevata, rispetto alle altre aree e alla media nazionale, la quota di costi associata alla gestione del rifiuto indifferenziato. Tale analisi peraltro sconta la disomogeneità nell esposizione dei costi per le diverse aree del peso associato a voci di costo di tipo indiretto o generale (CC, CK). Può essere quindi interessante mostrare il confronto facendo riferimento alle sole voci di costo CGIND e CGD. Si conferma anche in questo caso il maggior peso della gestione del rifiuto indifferenziato in Abruzzo, con un valore superiore non solo alla media nazionale ma anche a quella del Sud Italia. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 98 di 130

99 Ripartizione dei costi complessivi di gestione rifiuti urbani per macrovoce (anno 2011) % sul costo complessivo di gestione dei rifiuti 0% 20% 40% 60% 80% 100% Abruzzo 64,1% 23,6% 1,9% 9,7% 0,6% Nord 36,8% 27,1% 12,5% 19,2% 4,4% Centro 41,7% 18,9% 17,8% 12,8% 8,7% Sud 55,0% 23,4% 14,7% 5,2% 1,8% Italia 44,2% 23,9% 14,5% 12,9% 4,5% Fonte: elaborazione su dati ISPRA. CGIND CGD CSL CC CK Peso relativo dei costi della filiera dell indifferenziato e delle differenziate (anno 2011) % sulla sommatoria di CGIND e CGD 0% 20% 40% 60% 80% 100% Abruzzo 73,1% 26,9% Nord 57,6% 42,4% Centro 68,8% 31,2% Sud 70,2% 29,8% Italia 64,9% 35,1% Fonte: elaborazione su dati ISPRA. CGIND CGD Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 99 di 130

100 6. VALUTAZIONE DELLE CRITICITÀ DEL SISTEMA IN ESSERE RISPETTO A NORME E PIANIFICAZIONE DI RIFERIMENTO L analisi del quadro attuale della gestione dei rifiuti in regione Abruzzo, presentata nei capitoli precedenti costituisce l elemento base per l individuazione e valutazione delle criticità del sistema in essere, rispetto agli indirizzi, obiettivi, previsioni e prescrizioni delle norme e della pianificazione di riferimento. Nel seguito, si passeranno in rassegna i principali temi di interesse individuabili (in particolare, livelli di produzione, sviluppo delle raccolte differenziate e del recupero di materia, articolazione del sistema impiantistico, assetto istituzionale e organizzativo), al fine di rimarcarne le criticità, laddove presenti, e fornire elementi utili alla successiva individuazione dei possibili interventi correttivi Prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti I riferimenti comunitari La prevenzione della produzione di rifiuti rappresenta il primo elemento della scala gerarchica della gestione dei rifiuti, come definita nell art. 4 della Direttiva 2008/98/CE del 19 novembre La medesima Direttiva definisce (art. 9) un impegno da parte della Commissione Europea per l individuazione di politiche, piani di azione e obiettivi specifici e di proposte concernenti le misure necessarie a sostegno delle attività di prevenzione e attuazione di programmi di prevenzione dei rifiuti, essendo la definizione di questi ultimi posta in capo agli Stati Membri entro il 12 dicembre 2013 (art. 29). La gerarchia dei rifiuti Fonte: Commissione Europea La politica sui rifiuti dell UE: l origine della strategia Al fine di supportare gli Stati Membri nell elaborazione dei programmi nazionali di prevenzione dei rifiuti, la Commissione Europea ha pubblicato nell ottobre 2012 le Linee Guida Preparing a waste prevention programme. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 100 di 130

101 I riferimenti nazionali Il legislatore nazionale ha ripreso nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i. le indicazioni della Direttiva in materia di prevenzione, avendo recepito all art. 179 la gerarchia per la gestione dei rifiuti di emanazione comunitaria. L art. 180 del Decreto riporta poi specifiche disposizioni in materia di prevenzione della produzione dei rifiuti, richiamando innanzitutto l attuazione di iniziative quali: la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, utilizzo delle migliori tecniche disponibili, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori, l'uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita del prodotto medesimo; la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d'invito che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti; la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d'intesa anche sperimentali finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti. Si prevede quindi l adozione, da parte del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), entro il 31/12/12, di un programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e l elaborazione di indicazioni affinché tale programma sia integrato nei piani di gestione dei rifiuti regionali, con la chiara identificazione delle misure di prevenzione dei rifiuti. Nei programmi di prevenzione di cui sopra sono fissati gli obiettivi di prevenzione. Il Ministero descrive le misure di prevenzione esistenti e valuta l'utilità degli esempi di misure di cui all'allegato L del D.Lgs. 152/06 o di altre misure adeguate. Il Ministero individua inoltre gli appropriati specifici parametri qualitativi o quantitativi per le misure di prevenzione dei rifiuti, adottati per monitorare e valutare i progressi realizzati nell'attuazione delle misure di prevenzione e può stabilire specifici traguardi e indicatori qualitativi o quantitativi. Spetta al Ministero assicurare la disponibilità di informazioni sulle migliori pratiche in materia di prevenzione dei rifiuti e, se del caso, elaborare linee guida per assistere le Regioni nella preparazione dei relativi programmi. L art. 199, nel definire i contenuti dei Piani Regionali, include tra questi un programma di prevenzione della produzione dei rifiuti, elaborato sulla base del programma nazionale, che descriva le misure di prevenzione esistenti e fissi ulteriori misure adeguate. Il programma fissa anche gli obiettivi di prevenzione. Le misure e gli obiettivi sono finalizzati a dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti. Il programma deve contenere specifici parametri qualitativi e quantitativi per le misure di prevenzione al fine di monitorare e valutare i progressi realizzati, anche mediante la fissazione di indicatori. Il citato allegato L al Decreto riporta un elenco di esempi di misure di prevenzione dei rifiuti, ricondotte alle seguenti tipologie: misure che possono incidere sulle condizioni generali relative alla produzione di rifiuti; misure che possono incidere sulla fase di progettazione e produzione e di distribuzione; misure che possono incidere sulla fase del consumo e dell utilizzo. Con Decreto Direttoriale del MATTM del 7/10/13 è stato quindi adottato e approvato il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. Lo scopo del Programma è dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti. Poiché la produzione totale dei rifiuti è legata a fattori socioeconomici (la semplice riduzione della produzione totale non si traduce necessariamente nella capacità di un sistema di migliorare la propria efficienza riducendo l impiego di risorse e la quantità e pericolosità dei rifiuti) è stato scelto di utilizzare come Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 101 di 130

102 indicatore per gli obiettivi del Programma la produzione di rifiuti rapportata all andamento del Prodotto Interno Lordo. Sulla base dei dati rilevati da ISPRA, il Programma fissa dunque i seguenti obiettivi di prevenzione al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2010: riduzione del 5% della produzione di rifiuti urbani per unità di PIL; nell ambito del monitoraggio per verificare gli effetti delle misure, verrà considerato anche l andamento dell indicatore rifiuti urbani/consumo delle famiglie; riduzione del 10% della produzione di rifiuti speciali pericolosi per unità di PIL; riduzione del 5% della produzione di rifiuti speciali non pericolosi per unità di PIL; sulla base di nuovi dati relativi alla produzione dei rifiuti speciali, tale obiettivo potrà essere rivisto. Entro un anno le Regioni sono tenute a integrare la loro pianificazione territoriale con le indicazioni contenute nel Programma nazionale. Il Programma richiama una serie di misure di carattere generale che possono contribuire in misura rilevante al successo delle politiche di prevenzione nel loro complesso. Tra queste in particolare si segnalano e analizzano: la produzione sostenibile; il Green Public Procurement; il riutilizzo; l informazione, sensibilizzazione ed educazione; gli strumenti economici, fiscali e di regolamentazione; la promozione della ricerca. Si riprendono poi le indicazioni comunitarie in merito all individuazione dei cosiddetti flussi prioritari di prodotti/rifiuti, focalizzando l attenzione sulle misure di prevenzione attuabili per: rifiuti biodegradabili; rifiuti cartacei; rifiuti da imballaggio; rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche; rifiuti da costruzione e demolizione; rifiuti pericolosi. La L.R. 45/2007 e s.m.i I riferimenti regionali La Regione Abruzzo, con la L.R. n. 45 del 19/12/07 Norme per la gestione integrata dei rifiuti, come successivamente modificata e integrata negli anni fino ad oggi all ultima modifica di cui alla L.R. n. 2 del 10/1/13, ha richiamato (art. 2) il rispetto della gerarchia della gestione dei rifiuti che vede al primo posto la prevenzione. Tra i principi cui ricondurre la programmazione, l organizzazione e l esercizio delle attività di gestione dei rifiuti è quindi indicato il favorire la riduzione alla fonte della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti. La priorità della prevenzione è ribadita dall art. 13, ove si richiama l'adozione di misure e strumenti nonché lo svolgimento di attività prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventano rifiuto e che favoriscono modelli di produzione e consumo sostenibili, con l'obiettivo di garantire un impiego più razionale delle materie prime. Il principio e criterio della riduzione dei rifiuti è posto anche alla base dell elaborazione del piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti (art. 9). Il tema della prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti è quindi ulteriormente sviluppato nell art. 22 della legge regionale, laddove si prevede che la Regione persegue tali obiettivi prevedendo anche le relative risorse economiche. Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 102 di 130

103 Si prevede quindi l elaborazione e approvazione da parte della Giunta regionale di un "Programma di prevenzione della produzione dei rifiuti", che: contiene parametri qualitativi e quantitativi per le misure di prevenzione; fissa gli obiettivi di prevenzione; valuta l'utilità degli esempi di misure di cui all'allegato L del D.Lgs. n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni o di altre misure adeguate, in conformità con il programma nazionale di prevenzione di cui all'articolo 180 del D.Lgs. n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni. Il suddetto Programma è integrato nel Piano regionale per la gestione integrata dei rifiuti, ha durata triennale, viene aggiornato annualmente ed ha efficacia vincolante nei confronti dei soggetti destinatari delle disposizioni in esso contenute. La Giunta regionale favorisce e promuove accordi con enti ed aziende pubbliche e private operanti nella produzione, distribuzione e commercializzazione, con associazioni ambientaliste, del volontariato, dei consumatori, istituzioni scolastiche, per favorire, anche con incentivi economici finalizzati, la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti tramite misure ed iniziative specifiche o previste dal piano regionale e dal suddetto programma. Tutti i provvedimenti aventi ad oggetto la concessione di contributi regionali a soggetti pubblici o privati devono obbligatoriamente prevedere il criterio della riduzione dei rifiuti al fine di favorire le procedure di ecoaudit. Si prevede inoltre, entro novanta giorni dall entrata in vigore della legge, la determinazione da parte della Giunta regionale di modalità e condizioni per l inserimento nei capitolati per appalti pubblici di opere, forniture e di servizi di specifiche condizioni che favoriscano l utilizzo di materiali derivanti dal recupero di rifiuti. Il Piano Regionale 2007 Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, approvato con la L.R. n. 45/2007, riprende tra i suoi obiettivi la riduzione della produzione di rifiuti e della loro pericolosità. Nel richiamare la successiva predisposizione di uno specifico Programma di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, il Piano Regionale definisce (cap ) un livello atteso di riduzione della produzione di rifiuti pari al 2% nel 2011 rispetto all anno 2005, con un valore guida di riduzione pari al 5%, sempre riferito al 2011 rispetto al Tali riduzioni sono considerate applicate all intero territorio regionale, così come alle singole province e Ambiti Territoriali Ottimali. Il Piano Regionale individua inoltre (cap ) una serie di azioni, in capo all Amministrazione Regionale, inerenti la riduzione della produzione di rifiuti, quali: definizione e approvazione di un Programma di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti ; promozione di intese con Enti, Aziende, Associazioni e altri soggetti; introduzione del criterio della riduzione dei rifiuti nei provvedimenti di concessione di contributi regionali; definizione di indirizzi tariffari da applicarsi alla gestione dei rifiuti che incentivino comportamenti virtuosi di riduzione dei rifiuti stessi; realizzazione di campagne di sensibilizzazione. Ulteriori disposizioni e indirizzi regionali Con la D.G.R. n del 29/10/08 la Regione ha approvato il Programma per la prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti. In tale Programma, si presenta innanzitutto un quadro di riferimento generale e normativo, per riprendere poi l obiettivo di riduzione del 5% al 2011 rispetto al 2005 di cui al Piano Regionale, definendo inoltre obiettivi strategici correlati a determinate linee di azione. Si elencano in allegato al Programma i seguenti progetti prioritari, proposti dalla Regione e per i quali si provvederà alla pubblicazione di specifici bandi pubblici: Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 103 di 130

104 Progetto 1 Composole - Diffusione del compostaggio domestico; Progetto 2 Mercato del riuso - Allungamento della vita dei beni ingombranti e durevoli; Progetto 3 Promozione dell utilizzo di pannolini ecocompatibili; Progetto 4 Ufficio ecocompatibile; Progetto 5 Borse per la spesa Ecoshoppers ; Progetto 6 Econegozio - Vendita di prodotti sfusi presso la distribuzione commerciale; Progetto 7 Ecoacquisti; Progetto 8 Ecofeste; Progetto 9 Amici del riciclo; Progetto 10 Buonsamaritano; Progetto 11 Acqua in brocca; Progetto 12 Promozione del Green Public Procurement. Il Programma ha una durata triennale ( ), con previsione di verifiche intermedie. Si richiama anche l utilizzo di Accordi volontari. In attuazione o a rafforzamento di quanto indicato nel Piano Regionale e negli atti normativi regionali sopra richiamati, si segnala poi che la Regione Abruzzo ha provveduto ad emanare: D.G.R. n. 690 del 26/11/09 di definizione di linee guida per la promozione sul territorio regionale del compostaggio domestico dei rifiuti organici; Circolare n. 2/2011 del 9/6/11 relativa ad indirizzi per la riduzione della produzione dei rifiuti in ambito comunale; D.G.R. n. 66 del 13/2/12 di definizione di linee guida per la realizzazione dei Centri del Riuso; D.G.R. n. 418 del 4/6/13 di emanazione di un bando per la concessione di contributi per la realizzazione di iniziative di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti Valutazione del sistema in essere La valutazione dell evoluzione negli anni della produzione di rifiuti evidenzia come, a livello regionale, l obiettivo guida del Piano e del Programma per la prevenzione e riduzione regionale (-5% al 2011 rispetto al 2005) sia stato molto avvicinato nel 2011 (-4%), essendo poi ampiamente superato nel 2012 (-9,6%). Dinamica analoga a quella media regionale è registrata nelle province di L Aquila e di Teramo, essendo ancora più accentuata nella provincia di Chieti, mentre quello pescarese è l unico territorio a non aver conseguito l obiettivo assunto. Valutazione del conseguimento dell obiettivo di riduzione dei rifiuti al 2011 Produzione RU (t/a) Variazione su L Aquila ,0% -8,7% Chieti ,2% -15,5% Pescara ,9% 0,7% Teramo ,1% -12,8% Abruzzo ,0% -9,6% Fonte: Elaborazione dati ORR. È del tutto evidente come contributo non trascurabile al conseguimento di tale obiettivo sia stato dato da fattori caratterizzanti in senso negativo lo scenario socio-economico regionale Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 104 di 130

105 di questi anni. Il riferimento è innanzitutto alla crisi economica nazionale, che ha pesantemente colpito anche le famiglie abruzzesi, determinando un calo dei consumi; non è comunque da trascurare anche l evento sismico dell aprile 2009, che ha stravolto le abitudini e gli equilibri della popolazione abruzzese, con particolare riferimento al territorio aquilano. Ciò premesso, si può comunque ritenere che anche le politiche messe in atto in questi anni su impulso della Regione, mirate allo sviluppo virtuoso di azioni e comportamenti per la prevenzione dei rifiuti, abbiano dato un contributo, pur non essendo quantificabile il loro effettivo peso complessivo. Con riferimento alle indicazioni del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, emanato con il recentissimo Decreto Direttoriale del MATTM del 7/10/13, e alla definizione di un obiettivo di riduzione espresso in termini di unità di PIL (-5% della produzione di rifiuti urbani per unità di PIL nel 2020 rispetto ai valori 2010), non si può non osservare innanzitutto come le analisi storiche dei dati abruzzesi, mostrate nella prima parte del presente documento, non consentono di tracciare alcuna solida correlazione statistica tra PIL e produzione rifiuti, così come tra consumi delle famiglie e produzione rifiuti, almeno con riferimento ai dati dell ultimo decennio. Ciò determina una perdita di effettiva significatività, per il contesto abruzzese, dell indicatore proposto dal Ministero, in relazione al monitoraggio degli effetti delle politiche di prevenzione dei rifiuti. Pur tuttavia, trattasi di un obiettivo e di un indicatore che, a norma di legge, si ritiene debba essere opportunamente tracciato e mantenuto e al riguardo può essere interessante osservare come nel 2011, rispetto al 2010, si sia già avuto un calo del 2,1% del dato di produzione rifiuti per unità di PIL (il calo è contenuto allo 0,1% se si prende in esame il consumo delle famiglie invece del PIL). Se si considera poi che il dato di produzione rifiuti nel 2012 ha avuto una diminuzione del 9,6% e che il CRESA (Centro Studi delle Camere di Commercio abruzzesi) nella pubblicazione Economia e società in Abruzzo Rapporto 2012 segnala per l anno 2012 una prima stima relativa al PIL con un calo del 3% rispetto al 2011, si ha una stima per il 2012 dell indicatore di produzione di rifiuti per unità di PIL in calo del 4,9% rispetto al riferimento Risulterebbe quindi già pressoché conseguito l obiettivo definito dal Programma nazionale. Valutazione del conseguimento dell obiettivo di riduzione dei rifiuti per unità di PIL Produzione di rifiuti urbani (t/a) PIL lato produzione (milioni di concatenati anno riferimento 2005) Spesa consumi finali famiglie (milioni di concat. anno rif. 2005) Prod. RU / PIL (t/milioni di ) Prod. RU / Consumi (t/milioni di ) * nd 2011/ /10 28,7 28,1 27,2-2,1% -4,9% 40,4 40,4 nd -0,1% Nd (*) stima su base valore 2011 e indicazione CRESA su diminuzione percentuale nel Fonte: Elaborazione dati ORR, PIL, CRESA. In sintesi, aldilà delle mere analisi numeriche qui presentate, si ritiene di poter opportunamente sottolineare i seguenti concetti: gli obiettivi numerici definiti a livello regionale e nazionale di prevenzione dei rifiuti risultano già pressoché conseguiti nel contesto abruzzese; nell ambito delle diverse Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 105 di 130

106 province abruzzesi il solo territorio pescarese non appare ancora allineato, presentando ragionevolmente ancora margini di intervento significativi al riguardo; il conseguimento dei suddetti obiettivi è senz altro stato determinato in modo significativo dal peggioramento dello scenario socio-economico regionale; nell ottica di un auspicata ripresa negli anni a venire, con il recupero delle posizioni di benessere socio-economico perse negli ultimi anni e con il loro ulteriore sviluppo, risulta necessario provvedere a far sì che tale auspicata ripresa economica non determini una parallela nuova crescita del dato di produzione rifiuti; in tal senso, si conferma la necessità di proseguire negli interventi già messi in campo in questi anni mirati alla prevenzione della produzione di rifiuti, nel caso anche ulteriormente rafforzandoli La raccolta differenziata e il recupero di materia dai rifiuti I riferimenti comunitari La già citata Direttiva 2008/98/CE vede come concetto fondamentale posto alla sua base l obiettivo di realizzare la cosiddetta società del riciclaggio, così come esemplificata nel seguente schema. La società del riciclaggio Fonte: Commissione Europea La politica sui rifiuti dell UE: l origine della strategia Nella gerarchia della gestione dei rifiuti, il prioritario aspetto della prevenzione è quindi immediatamente seguito dalla preparazione per il riutilizzo e dal riciclaggio, essendo questi anteposti al recupero di altro tipo, per esempio al recupero di energia. Per dare impulso agli indirizzi in materia di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti, la Direttiva individua (art. 11) specifici obblighi relativi all attivazione delle raccolte differenziate dei rifiuti (entro il 2015, almeno per carta, metalli, plastica e vetro) e definisce un obiettivo di riutilizzo e Inquadramento attuale sistema, valutazione criticità, individuazione correttivi - Ottobre 2013 Pagina 106 di 130

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