Azione della neve e del vento
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- Flaviano Marchese
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1 LEZIONE 2 Azione della neve e del vento Corso di PROGETTAZIONE STRUTTURALE ing. Patrizio Ansovini
2 Si definisce AZIONE ogni causa o insieme di cause capaci di indurre stati limite in una struttura. Le azioni sulle costruzioni, e quindi sulle strutture, si possono suddividere in 3 gruppi: 1) Azioni ANTROPICHE azioni conseguenti all'uso della struttura secondo gli scopi per la quale è stata progettata e costruita. 2) Azioni AMBIENTALI o NATURALI vento, neve, sisma, azione termica, moto dei fluidi e moto ondoso del mare. I fenomeni naturali sono funzione del tempo e hanno carattere ciclico. L'intensità dell'azione è introdotta per un prefissato periodo di riferimento T R ; 3) Azioni ACCIDENTALI o ECCEZIONALI incidenti quali incendi, esplosioni ed urti.
3 AZIONI PERMANENTI g agiscono durante tutta la vita nominale della costruzione e la loro variazione di intensità nel tempo è così piccola e lenta da poterle considerare con sufficiente approssimazione costanti nel tempo a) peso proprio della struttura; b) peso proprio di tutti gli elementi non strutturali; c) forze indotte dalla pressione del terreno; d) forze risultanti dalla pressione dell'acqua (aliquota costanti nel tempo); e) spostamenti e deformazioni imposte previste dal progetto e realizzate all'atto della costruzione; f) pretensione e precompressione P; g) ritiro e viscosità, salvo un'eventuale fase transitoria iniziale
4 Azioni Variabili Q agiscono sulla struttura o sull'elemento strutturale con valori istantanei che possono risultare sensibilmente diversi fra loro nel tempo: a) pesi di cose ed oggetti disposti sulla struttura; b) carichi di esercizio di breve/lunga durata; c) azione del vento; d) azione della neve; e) azioni dovute alle variazioni termiche ambientali; f) azione dei fluidi, del moto ondoso di mare e laghi
5 MODALITÀ DI APPLICAZIONE azioni dirette, cioè che agiscono sulla struttura senza intermediazioni e sono indipendenti dalle proprietà strutturali a) azioni gravitazionali; b) azioni naturali; azioni indirette, sono principalmente dovute a a) spostamenti impressi; b) deformazioni imposte (precompressione); c) cedimenti vincolari; d) variazioni termiche; e) o possono essere causate da terremoti; VARIABILITÀ NELLO SPAZIO azioni fisse, quando sono applicate in una posizione ben definitiva e fissa della struttura: a) peso proprio; b) pesi permanenti; c) spinta delle terre; azioni mobili, quando possono essere applicate in punti diversi della struttura, o rappresentano oggetti mobili a) neve; b) vento; c) carichi viaggianti;
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12 AZIONI DELLA NEVE (NTC 2008; PUNTO 3.4) Azione della neve e del vento OSS:. Il carico da neve è spesso determinante nel dimensionamento delle coperture, in particolare per quanto riguarda le coperture leggere. Natura del carico I carichi da neve sono classificati come azioni variabili libere La neve può depositarsi sul tetto in molti modi differenti, in funzione - della forma geometrica del tetto, - del calore generato sotto al tetto, - della vicinanza di altri edifici, - del clima meteorologico locale, - della rugosità della superficie del tetto, - delle sue proprietà termiche, - del terreno circostante
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17 AZIONI DEL VENTO (NTC 2008; PUNTO 3.3) Azione della neve e del vento L azione del vento è una delle azioni più importanti per le strutture caratterizzate da elevata leggerezza e deformabilità. Se la struttura è RIGIDA (strutture in c.a. ordinarie), l azione del vento può essere considerata più semplicemente come un azione statica dovuta alla sola spinta che essa esercita sulla struttura.
18 Il vento, la cui direzione si considera di regola orizzontale, esercita sulle costruzioni azioni che variano nel tempo provocando, in generale, effetti dinamici. Queste si dividono in: azioni normali azioni tangenziali (solo per costruzioni o elementi di grandi dimensioni) Pertanto si considera, per strutture convenzionali, la sola componente normale del vento, presa positiva se spinge verso l'interno o negativa se invece spinge verso l'esterno.
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