DIREZIONE GENERALE DIREZIONE AFFARI GIURIDICI SERVIZIO TRATTAMENTO GIURIDICO, Circolare 13/15 prot del 14/12/15

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1 DIREZIONE GENERALE DIREZIONE AFFARI GIURIDICI SERVIZIO TRATTAMENTO GIURIDICO, ECONOMICO E PREVIDENZIALE Circolare 13/15 prot del 14/12/15 Ai Direttori delle Strutture di ricerca Alla Direzione centrale Attività scientifiche Ai Dirigenti dell Amministrazione Centrale Alla Segreteria del Commissario Straordinario A tutto il personale e, p.c. Alle OO.SS. OGGETTO: Indicazioni sul rapporto di lavoro a tempo parziale. Com è noto, questa Amministrazione nel corso del corrente anno, in attuazione di quanto previsto nel Piano triennale di fabbisogno del personale, ha provveduto all assunzione di numerose unità di personale nei diversi profili e livelli, con rapporto di lavoro part-time. In considerazione dei numerosi quesiti e richieste di chiarimenti pervenute negli ultimi mesi all amministrazione centrale, è emersa l opportunità di fornire un quadro chiaro ed omogeneo sulla disciplina dei suddetti rapporti di lavoro. Il rapporto di lavoro a tempo parziale è caratterizzato dallo svolgimento di attività per un orario, stabilito dal contratto individuale di lavoro, inferiore rispetto a quello normale previsto per i lavoratori a tempo pieno. In aggiunta alla disciplina contrattuale (in particolare art. 19 del CCNL 21/02/2002), il lavoro a tempo parziale è regolato, da ultimo, da alcuni articoli del D.Lgs. n. 81/2015, uno dei decreti attuativi del jobs act, recante Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n Esistono tre tipologie di part-time: - Orizzontale: con articolazione della prestazione di lavoro ridotta in tutti i giorni lavorativi (esempio: 4 ore al giorno su cinque giorni lavorativi a settimana). - Verticale: quando l'orario di lavoro prevede una prestazione ad orario pieno (giornaliero, settimanale, mensile) svolta solamente per alcuni giorni della settimana, alcune settimane nel mese, o alcuni mesi dell'anno (esempio 1: tre giorni a tempo pieno per 7 ore e 12 minuti di attività lavorativa giornaliera su cinque lavorativi a settimana; esempio 2: attività lavorativa da svolgersi nelle prime due settimane a tempo pieno di ogni mese). - Misto: rapporto di lavoro che consiste in una combinazione del tipo verticale e del tipo orizzontale (esempio: la prima settimana del mese due ore di riduzione al giorno su tutti i giorni lavorativi, la seconda non lavorativa, la terza e la quarta a tempo pieno, ecc.). 1

2 Il lavoratore con contratto di lavoro part-time ha i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno, ma il trattamento economico e normativo è riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa (art. 7, comma 2 del D.Lgs. n. 81/2015). Si riportano di seguito alcune discipline specifiche. Il lavoro supplementare è quello aggiuntivo effettuato oltre quello concordato tra lavoratore e datore di lavoro con il contratto individuale, fino al raggiungimento del normale orario settimanale di lavoro a tempo pieno (nel caso specifico 36 ore settimanali o medie nel trimestre per il personale ricercatore e tecnologo). Al riguardo, l art. 6, comma 2 del menzionato decreto legislativo n. 81/2015, che in ogni caso non troverebbe applicazione nelle amministrazioni pubbliche, rinvia alla disciplina contrattuale laddove la stessa rechi specifiche disposizioni in materia di lavoro supplementare. Occorre quindi fare riferimento a quanto stabilito dall art. 19, comma 15 del CCNL 21/02/2002 ai sensi del quale.le ore di lavoro supplementare sono retribuite in misura pari a quella stabilita per le ore di lavoro straordinario ed i relativi oneri sono a carico delle risorse destinate ai compensi per il lavoro straordinario. Il dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, previo suo consenso, può essere chiamato a svolgere prestazioni di lavoro supplementare nella misura massima del 10% medio in ragione di anno della durata di lavoro a tempo parziale. Il ricorso al lavoro supplementare è ammesso per eccezionali, specifiche e comprovate esigenze organizzative o in presenza di particolari situazioni di difficoltà organizzative derivanti da concomitanti assenze di personale non prevedibili ed improvvise. Il lavoro straordinario, invece, è quello che eccede il limite dell orario di lavoro ordinario previsto per i lavoratori a tempo pieno (artt. 1 e 3 del D.Lgs. n. 66/2003). E possibile svolgere lavoro straordinario nella sola ipotesi di rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto, in relazione alle giornate di attività lavorativa con orario ordinario (es: 7 ore e 12 minuti) ed a tali prestazioni si applica la disciplina legale e contrattuale vigente in materia di lavoro straordinario nei rapporti a tempo pieno. Nel rapporto di lavoro a tempo parziale orizzontale i dipendenti: - hanno diritto ad un numero di giorni di ferie, festività soppresse e permessi pari a quello dei lavoratori a tempo pieno; - nel caso di permessi per il diritto allo studio, trova applicazione la regola del riproporzionamento, in quanto tali permessi sono computati e fruiti ad ore e, pertanto, sono strettamente legati alla durata della giornata lavorativa; - hanno diritto al permesso mensile (3 giorni) previsto dalla Legge n. 104/92. Lo stesso è concesso per intero indipendentemente dall orario di lavoro; - hanno i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno per quanto riguarda il congedo per maternità, il congedo parentale, il permesso per matrimonio; 2

3 - sono esclusi dalla prestazione di lavoro straordinario, né possono fruire di benefici che comunque comportino riduzioni dell'orario di lavoro, salvo i casi in cui espressamente una norma di legge disponga diversamente (ad esempio permessi per allattamento). Nel rapporto di lavoro a tempo parziale verticale o misto i dipendenti: - hanno diritto ad un numero di giorni di ferie e di permessi per motivi personali o familiari riproporzionato alle giornate di lavoro prestate nell'anno (non quindi alla percentuale di part-time ma al numero di giorni in cui è effettuata la prestazione lavorativa); - la regola del riproporzionamento non trova applicazione nel caso dei permessi per lutto, in quanto si tratta di una misura unica (i tre giorni) dell'assenza che viene riconosciuta in riferimento a ciascun evento luttuoso; - hanno diritto, per intero, al congedo per maternità, congedo parentale e permesso per matrimonio solo per i periodi coincidenti con quelli lavorativi (ad esempio, il dipendente in parttime che lavora sei mesi all'anno ha diritto al permesso per matrimonio se si sposa nei sei mesi in cui presta servizio. Resta fermo tuttavia il carattere della continuità del permesso in argomento); - hanno diritto al permesso mensile (3 giorni) previsto dalla Legge n. 104/92 ridotto proporzionalmente alle giornate effettivamente lavorate. È appena il caso di precisare che nulla cambia per i lavoratori in part time in ordine alle modalità di presentazione delle istanze. Conseguentemente, e a mero titolo di esempio, le richieste di ferie, permessi ecc. vanno presentate al dirigente/direttore responsabile della struttura di appartenenza, mentre le istanze relative alla richiesta di aspettative, congedo per maternità, congedo parentale, ammissione ai benefici di cui alla legge n. 104/92, richiesta di riconoscimento dei permessi studio (150 ore) devono essere inoltrate, per il tramite della struttura di appartenenza, allo scrivente servizio dell amministrazione centrale. Parimenti eventuali proposte di rimodulazione del rapporto di lavoro part time devono essere trasmesse allo scrivente servizio, unitamente al parere del dirigente/direttore della struttura di appartenenza, per l istruttoria di competenza. I lavoratori con contratto di lavoro a tempo parziale, qualunque sia la tipologia di part time concordato, hanno diritto ad effettuare una pausa per la consumazione dei pasti e maturano il diritto al buono pasto alle medesime condizioni dei lavoratori con contratto di lavoro a tempo pieno. Il buono pasto, viene quindi attribuito: - per la singola giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle sei ore, con la relativa pausa ( quindi in quei giorni in cui nel contratto part-time sottoscritto è previsto che la prestazione lavorativa sia superiore alle 6 ore); - nel caso di orario ordinario non superiore alle sei ore, per la giornata lavorativa nella quale il dipendente effettua, immediatamente dopo l'orario ordinario, almeno tre ore di lavoro straordinario, nel rispetto della pausa prevista, all'interno della quale va consumato il pasto. Tale 3

4 possibilità è ovviamente limitata alla sola forma di rapporto di lavoro part-time per la quale è possibile l effettuazione di lavoro straordinario. Il rapporto di lavoro part time, inoltre, ha dei riflessi anche sotto il profilo previdenziale tenuto conto che l ammontare dei contributi versati è rapportato alla ridotta retribuzione percepita da ciascun lavoratore. Al riguardo, nel precisare che qualsiasi ulteriore chiarimento in merito dovrà essere richiesto dagli interessati all INPS, amministrazione competente in materia, si precisa che per i dipendenti pubblici continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui all art. art. 8 della legge 554/1988 in base al quale, ai fini dell'acquisizione del diritto alla pensione, gli anni di servizio ad orario ridotto sono da considerarsi utili per intero. Resta ferma ovviamente l incidenza della ridotta retribuzione sull ammontare dei contributi versati e, conseguentemente, sulla misura del trattamento pensionistico che il lavoratore maturerà al raggiungimento dei requisiti di legge. Con riferimento ai passaggi di fascia dei ricercatori/tecnologi con rapporto di lavoro part time questa amministrazione, tenuto conto dell orientamento generale secondo cui i lavoratori assunti con contratto di lavoro part time hanno diritto agli scatti di anzianità previsti per i lavoratori a tempo pieno con l unica differenza legata all importo dello scatto che sarà conseguentemente proporzionale alla ridotta entità della prestazione lavorativa e della relativa retribuzione, ritiene la circostanza irrilevante ai fini della maturazione dell anzianità contrattualmente fissata per poter accedere alla fascia superiore. Quanto sopra anche in considerazione delle tipologie di part time previste nei contratti di assunzione e alle successive rimodulazioni concordate. Resta evidentemente ferma la necessità che l attività di ricerca svolta nel periodo di riferimento sia positivamente valutata dall organismo scientifico così come previsto dai vigenti contratti collettivi. Con l occasione, si forniscono chiarimenti anche in ordine alle modalità di formulazione delle richieste della trasformazione del rapporto di lavoro, da full time in part time. L istanza può essere presentata, in qualsiasi momento, almeno 30 giorni prima dall inizio della decorrenza prevista per la trasformazione. Nell istanza, il dipendente, dovrà indicare: - la decorrenza (che deve coincidere, possibilmente, con l inizio del mese); - percentuale e tipologia oraria prescelta (specificando l articolazione delle ore e dei giorni lavorativi); - la motivazione (in caso di ulteriore attività lavorativa specificare il tipo di attività, i compiti e le mansioni ad essa inerenti). Il responsabile della struttura ove il dipendente è assegnato inoltrerà successivamente, per il seguito di competenza, l istanza completa di nulla osta, al Servizio Trattamento giuridico economico e previdenziale dell Amministrazione che attiverà gli adempimenti successivi. Per venire incontro alle esigenze organizzative delle strutture, si ritiene necessario definire le percentuali della prestazione lavorativa ammissibili per l articolazione dei part- time, così individuate: 33,33% corrispondente a 12 ore settimanali o a 4 mesi di servizio annuo; 4

5 50% corrispondente a 18 ore settimanali o a 6 mesi di servizio annuo; 66,66% corrispondente a 24 ore settimanali o a 8 mesi di servizio annuo; 83,33% corrispondente a 30 ore settimanali o a 10 mesi di servizio annuo. Resta fermo che i rapporti di lavoro a tempo parziale attualmente in essere continueranno ad essere operativi con le stesse modalità e che eventuali diverse articolazioni potranno essere prese in considerazione, una volta valutate le esigenze, adeguatamente motivate, riportate nell istanza. Si ricorda infine che, in caso di opzione per un regime di part-time con durata della prestazione non superiore al 50%, il dipendente può svolgere una eventuale attività di lavoro autonomo o subordinato, con esclusione di attività di lavoro subordinato presso altre pubbliche amministrazioni, a condizione che detta attività non crei l insorgere di eventuali incompatibilità e/o conflitti con gli interessi dell Amministrazione. Ida Marandola Direttore Generale f.f. 5