CORSO BASE SICUREZZA I. C. PREDAZZO E TESERO

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1 CORSO BASE SICUREZZA I. C. PREDAZZO E TESERO Giovedì Giovedì Mercoledì Venerdì Venerdì Corso: ore Verifica degli apprendimenti: Relatore dott. Andrea Acquisti

2 Accordo in conferenza permanente STATO e REGIONI (ALLEGATO 0: formazione) ai sensi dell art.37 del D.lgs 81/2008 e s.m.i. FORMAZIONE BASE 4 ore con verifica degli apprendimenti CONTENUTI DEL CORSO: 1.Struttura del D.lgs 81/ Organi di vigilanza e controllo 3.Organizzazione sicurezza in azienda 4.Concetto di rischio, danno, infortunio 5.Rischi legati agli ambienti di lavoro e alla mansione 6.Rischi legati per la sicurezza e per la salute 7.Rischi specifici in ambiente scolastico 8. DPI 9.Gestione emergenze 10. Cenni al primo soccorso Dott. Andrea Acquisti contenuti

3 1.D.lgs 81/ /2008

4 1.D.lgs 81/2008 Cenni storici normativa Caratteristiche del decreto 81/08 Figure del decreto Valutazione del rischio (Documento Valutazione Rischi Istituto - DVR) Rischi più diffusi Gestione delle emergenze 81/2008

5 D.lgs 106/2009 In data 05 agosto 2009 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.180 il D.lgs 106/09 in vigore dal 20 agosto Il provvedimento normativo rappresenta il Decreto Correttivo al testo Unico 81/2008, ha apportato modifiche e integrazioni al TUS. Il Decreto 106/09 modifica in modo sostanziale ben 149 articoli. Il correttivo ribadisce la assoluta ed inderogabile necessità per ogni impresa di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 106/2009

6 Cenni storici Codice civile (1942) art Costituzione 1948 artt. 32, 41 DPR anni 50 (547; 303); norme di carattere generale, prescrittivi Legge 300/70 art. 9 (statuto lavoratori) Recepimento norme comunitarie (direttive) che danno origine ai D.lgs. 277, 459, 494, 187, 195, 626 etc. D.lgs 81/08 e s.m. (allegato 1: legislazione) 81/2008

7 Caratteristiche del d.lgs 81 Sistema globale organizzato (titoli vari) Partecipato (coinvolgimento molte figure) Informato (leva della informazione e formazione e della pubblicità) Programmato (misure di prevenzione) Molto severo in termini di responsabilità e sanzioni 81/2008

8 Struttura del D.Lgs articoli, 51 allegati, Titoli vari I Principi comuni II Luoghi di lavoro III Attrezzature e Dispositivi di Protezione Individuali IV Cantieri temporanei o mobili V Segnaletica di salute e sicurezza VI Mov. manuale dei carichi (MMC) VII Videoterminali VIII Agenti fisici (rumore, vibrazione, campi elettromagnetici) IX Sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni) X Agenti Biologici XI Atmosfere esplosive XII Disposizioni penali XIII Disposizioni transitorie, Allegati vari (allegato 2: d.lgs 81/2008) 81/2008

9 Titolo I: principi comuni Filosofia generale Campo di applicazione e sistema istituzionale Figure, loro compiti e obblighi Valutazione dei rischi Misure di prevenzione Informazione, Formazione e Addestramento Gestione emergenza 81/2008

10 Figure ed istituti del decreto Datore di lavoro (Dirigente) Servizio prevenzione e protezione e suo Responsabile (RSPP) Medico competente Rappresentante dei lavoratori, preposto Addetti alle emergenze (I soccorso, antincendio) Organi di vigilanza (Azienda PSS) Il DUVRI (documento unico per la valutazione dei rischi dovuti ad interferenze) 81/2008

11 Il Datore di lavoro Datore è il responsabile della salute e sicurezza dei lavoratori, mette a loro disposizione, ambienti di lavoro e attrezzature idonee, valuta i rischi per i lavoratori e le modalità di gestione delle emergenze, elabora il DVR, adotta le misure per rimuovere (o limitare al max) eventuali rischi, informa e forma i lavoratori, li dota di DPI, nomina le squadre di emergenza, nomina del RSPP; per far ciò si avvale della collaborazione del RSPP (interno/esterno) e Medico competente (allegato 3: datore di lavoro) 81/2008

12 Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione: RSPP Consulente del datore di lavoro Dopo aver ricevuto dal datore di lavoro informazioni su natura rischi, organizzazione del lavoro, descrizione impianti e attrezzature, ecc: Compie sopralluoghi e individua i fattori di rischio, elabora misure preventive e protettive, individua procedure di sicurezza, propone programmi di informazione e formazione, partecipa alla Riunione periodica 81/2008

13 Medico competente È un medico specialista in medicina del lavoro che opera per conto del Datore di lavoro). Visita i lavoratori e i luoghi di lavoro, collabora alla individuazione delle misure per il contenimento dei rischi, redige cartelle cliniche, collabora nella info e formazione dei lavoratori Esegue accertamenti sanitari su richiesta dei lavoratori quando tale richiesta sia correlata a rischi professionali. Giudizi di idoneità, idoneità con prescrizioni, temporaneamente non idoneo, non idoneo (attenzione perché la non idoneità, se non si trovano soluzioni organizzative alternative -cambio mansioni-, potrebbe prefigurare il licenziamento) Lavorazioni industriali, elencate nella tabella annessa al decreto, che espongono all'azione di sostanze tossiche o infettanti o che risultano comunque nocive; - Lavorazioni nelle quali vi è il rischio di esposizione al piombo, all'amianto; - Rischio di esposizione ad agenti chimici, fisici (rumore, vibrazioni, di taglio, movimenti ripetitivi) e biologici; - Rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti (alfa, beta, gamma); - Movimentazione manuale dei carichi; - Uso di attrezzature munite di videoterminali; - Rischio di esposizioni ad agenti cancerogeni e mutageni; - Rischio silicosi. 81/2008

14 Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza E nominato o eletto dai lavoratori in RSA (aziende con + di 15 lavoratori) E la figura importantissima che, per conto dei lavoratori rappresenta le istanze dei lavoratori in materia di salute e sicurezza Accede ai luoghi di lavoro, fa proposte, è consultato e informato sui programmi del Datore sulle misure di miglioramento, sulla formazione, sui DPI consegnati dal datore di lavoro, partecipa alle riunioni periodiche... Per tutte i compiti che svolge ha diritto a permessi retribuiti e a una formazione specifica. 81/2008

15 Preposto Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa (articolo 19, pag. 33) Formazione specifica prevista dall Accordo Stato Regioni del «Preposti di fatto» 81/2008

16 Obblighi del Lavoratore Tutti i lavoratori dipendenti, subordinati, sono equiparati anche i lavoratori di cooperative, studenti nei laboratori o studenti di stages. Hanno l obbligo principale di: attenersi alle indicazioni del datori di lavoro (uso attrezzature e DPI, non rimuovere ripari o altro etc), segnalare problematiche o guasti, partecipare alla formazione, svolgere gli incarichi loro assegnati in materia di emergenza Sottoporsi a sorveglianza sanitaria se prevista 81/2008

17 2.Vigilanza e controllo Uopsal c/o APSS Unità operativa di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro Responsabile (Dr Graziano Maranelli) Attività ex ante ( preventiva) Controlli vari Ex post istruttoria in caso di incidenti etc Altri soggetti che operano funzioni di vigilanza Serv. Antincendi Serv. Minerario Serv. Lavoro (allegato 4: UOPSAL) Vigilanza

18 3.Organizzazione Sicurezza in azienda DATORE DI LAVORO Vigilanza Az.Pr.Ser.San. RSPP DIRIGENTE MEDICO COMP. PREPOSTO LAVORATORI ADDETTI EMERGENZA RLS (allegato 5: DVR, pag. 11, organizzazione) Organizzazione

19 PAUSA

20 4. Rischio danno - infortunio Cuore del D.lgs 81 articoli L elaborazione da parte del datore di lavoro del DVR (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) con la collaborazione di RSPP, Medico competente, consultando l RLS. Fattore di rischio: ogni aspetto che può in qualche modo generare o influenzare il livello di rischio Rischio: possibilità che la situazione possa provocare un danno. Si calcola: (probabilità x danno) Danno: effetto possibile causato dall'esposizione a fattori di rischio connessi all'attività lavorativa, ad esempio il rumore (che può causare la diminuzione della soglia uditiva) Infortunio: comunicazione infortuni all INAIL se assenze > 1 giorno, ai fini statistici se fino al III giorno, a fini assicurativi oltre il IV giorno) Infortunio mancato: attenzione (allegato 5: DVR, valutazione rischio, pag. 19) Rischio

21 5.Rischi legati agli ambienti e alle mansioni AMBIENTI DI LAVORO (rischi trasversali, pag. 30) Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Organizzazione delle attività e degli spazi di lavoro Presenza di scale e opere provvisionali Immagazzinamento Rischi elettrici Apparecchi sollevamento Rischio incendio Agenti chimici Esposizione al rumore MANSIONI LAVORATIVE DOCENTE (pag. 40 ) Vie di circolazione, stato dei pavimenti e dei passaggi Organizzazione delle attività e degli spazi di lavoro Presenza di scale e opere provvisionali Rischi elettrici (docenti di laboratorio) Agenti chimici (docenti di laboratorio) VDT (videoterminali) Stress lavoro correlato (allegato 5: DVR, rischi, pag. 30 e 40) Rischi diversi

22 6. Rischi per la sicurezza e la salute - RISCHI PER LA SICUREZZA (di tipo infortunistico) Strutture, macchine Impianti elettrici Sostanze pericolose (infiammabili, corrosive) Incendi esplosioni - RISCHI PER LA SALUTE ( di tipo igienico ambientale, possono compromettere l equilibrio biologico) Agenti chimici (ingestione, contatto) Agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni non ionizzanti) Stress correlato Videoterminali, MMC Valutazione, in genere, separata dei rischi (per ISTITUTI SCOLASTICI) RISCHIO INCENDIO (DVR Rischio Incendio, Registro Controlli Antinc.) RISCHIO CHIMICO (Valutazione Rischio Chimico Laboratorio di chimica, schede di sicurezza a 16 punti) STRESS CORRELATO BIOLOGICO (scuola primaria) (allegati 7: DVR Incendio I.C. Cavalese - 8: Registro Controlli Antincendio Rischio Chimico - 10: scheda sicurezza - 11: rischio stress correlato) Rischi diversi

23 Gestione Rischi R > 8 Rischio elevato Adozione di misure preventive e/o protettive con predisposizione di procedure operative, addestramento, formazione e monitoraggio con frequenza elevata. 4 R 8 Rischio medio Adozione di misure preventive e/o protettive con predisposizione di procedure operative, formazione, informazione e monitoraggio con frequenza media 2 R 3 Rischio basso Adozione di misure preventive e/o protettive, formazione, informazione e monitoraggio ordinario R = 1 Rischio minimo Non sono individuate misure preventive e/o protettive. Solo attività di informazione. Non soggetto a monitoraggio ordinario Attuate le misure di prevenzione e protezione individuate, eventualmente erogata la formazione, l informazione e l addestramento dei lavoratori, si ritiene che i rischi siano residuali. Gestione Rischi

24 8.DPI (allegato 12) 1^ Categoria DPI per la salvaguardare le persone da rischi e danni fisici di LIEVE ENTITA azioni lesive di lieve entità da strumenti meccanici; azioni lesive di lieve entità causate da prodotti detergenti rischi derivanti da contatti con parti calde non superiori a 50 C 2^ Categoria DPI che non rientrano nelle altre due categorie 3^ Categoria DPI di progettazione complessa destinati a - salvaguardare la RISCHI DI MORTE o LESIONI GRAVI e di CARATTERE PERMANENTE DPI

25 9.Gestione dell emergenza I datori devono organizzare la propria struttura in modo da garantire la gestione delle emergenze. In particolare occorre: Predisporre un piano di emergenza, individuando vie di esodo, attrezzature antincendio, Individuare, designare e formare addetti all antincendio e al primo soccorso; procedure di gestione delle emergenze etc. Predisporre i controlli delle attrezzature etc Svolgere prove di evacuazione (allegato 13: PDE, I.C. Cavalese) Emergenza

26 Emergenza

27 10.Cenni di primo soccorso Emergenza

28

29 Grazie per l attenzione

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