La Centrale Rischi della Banca d Italia. Vladimiro Rambaldi, Vice Presidente della Commissione Regionale ABI del Piemonte
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1 La Centrale Rischi della Banca d Italia Vladimiro Rambaldi, Vice Presidente della Commissione Regionale ABI del Piemonte Cuneo, 5 dicembre 2012
2 Agenda Caratteristiche delle Centrali Rischi Finalità della Centrale Rischi Il Codice della Privacy La Responsabilità nel trattamento dei dati Soggetti segnalati, segnalanti Oggetto della segnalazione Flussi di ritorno Il servizio di accesso ai dati Fonte: D Ascenzo, Banca d Italia; Iannuzzi, Università di Bari. 2
3 Caratteristiche delle Centrali Rischi Sono gestite da soggetti pubblici (la Banca Centrale o altro organismo di supervisione) con l obiettivo di tutelare la stabilità del sistema finanziario. Partecipano banche e finanziarie. La partecipazione è obbligatoria. Le informazioni riguardano i prestiti e le loro caratteristiche. Forniscono solo informazioni oggettive. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi del civil-law. 3
4 Caratteristiche dei Sistemi di informazioni creditizie privati Sono gestite da soggetti privati. Partecipano banche, finanziarie e altri operatori. La partecipazione è volontaria. Sono disponibili informazioni dettagliate su qualsiasi richiesta o rapporto riguardanti la concessione di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria ai sensi del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Forniscono informazioni oggettive e servizi aggiuntivi (es. credit scoring). Sono specializzati nel comparto del credito ai consumatori e alle piccole imprese. Si sono sviluppati soprattutto nei paesi cosiddetti common-law. In Italia sono disciplinati sotto il profilo del trattamento dei dati personali - dal Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi di informazione gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti. 4
5 Le Centrali Rischi nell Unione Europea Credit reporting in UE (dati EGCH, Final report, 2009) 100% 50% 0% CR pubblichecr privateentrambe Senza CR 5
6 Sistema pubblico: La Centrale dei rischi della Banca d Italia Sistemi privati (SIC): CRIF CTC Experian ASSILEA. 6
7 Finalità della Centrale Rischi Sistema informativo che raccoglie informazioni sugli affidamenti concessi dal sistema creditizio e finanziario fornisce agli intermediari uno strumento utile per la gestione del rischio di credito fornisce alla Banca d Italia informazioni utili per svolgere i propri compiuti istituzionali (vigilanza, ricerca economica) 7
8 Il Codice della Privacy Il trattamento di dati personali da parte di privati o enti pubblici economici è ammesso con il consenso espresso dell interessato (art. 23). L interessato ha diritto di conoscere i dati che lo riguardano, chiederne la cancellazione, la rettifica... Ha altresì il diritto di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento stesso (art. 7). La Banca d Italia, in quanto ente pubblico non economico, non necessita del consenso dell interessato per il trattamento dei dati. L interessato non può esercitare nei confronti della Banca d Italia i sopra citati diritti in quanto i dati della C.R. sono richiesti per finalità di controllo degli intermediari e dei mercati creditizi e finanziari e di tutela della loro stabilità (artt. 8). Gli intermediari sono tenuti a comunicare i dati alla C.R. in base a obblighi di legge (T.U.B.) e pertanto non necessitano del consenso dell interessato (art. 24). 8
9 Accesso ai dati cr dei diretti interessati GLI INTERMEDIARI: forniscono i dati da loro stessi segnalati e la posizione globale di rischio presente nel flusso di ritorno della C.R. LA BANCA D ITALIA: fornisce il dettaglio delle segnalazioni di ciascun intermediario 9
10 La responsabilità nel trattamento dei dati della centrale dei rischi Gli intermediari segnalanti: Garantiscono l esattezza dei dati segnalati in quanto sono gli unici depositari delle informazioni che generano la segnalazione. In caso di errore devono correggere immediatamente l errore e la Centrale dei rischi comunica la correzione a tutti gli intermediari che avevano ricevuto l informazione errata. La Banca d Italia: Garantisce il corretto funzionamento delle procedure che trattano i dati. Opera controlli logico-statistico sulle segnalazioni e quindi ne garantisce la correttezza formale. 10
11 Intermediari segnalanti Banche italiane (comprese le filiali estere) Filiali italiane di banche estere Soc. finanziarie iscritte nell albo ex art. 64 T.U. B.(*) Soc. finanziarie iscritte nell elenco speciale ex art. 107 T.U.B.(*) Soc. Veicolo (SPV) ex legge 130/99 (per i crediti già segnalati in CR) (*) Il quadro normativo di riferimento delle società finanziarie verrà rivisto in relazione alle modifiche del TUB introdotte dalla riforma della disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario (d.lgs.141/10) 11
12 Soggetti segnalati Sono segnalate tutte le tipologie di clienti, indipendentemente dalla loro natura, dall attività svolta, dalla residenza in Italia o all estero purché abbiano un autonomia decisionale e contabile. I soggetti segnalati sono quindi: persone fisiche persone giuridiche altri organismi cointestazioni 12
13 Oggetto delle segnalazioni Con cadenza mensile gli intermediari sono tenuti a segnalare i rapporti di credito e di garanzia di ciascun cliente (singolarmente o in cointestazione) in essere nell ultimo giorno del mese di importo pari o superiore ai limiti di censimento fissati dalla Banca d Italia (importi = o > di euro).in particolare, vengono segnalati: I crediti per cassa e di firma; le garanzie reali e personali che i soggetti rilasciano agli intermediari; i derivati finanziari; Se il cliente è in sofferenza la posizione deve comunque essere segnalata, a prescindere dall importo del credito altre informazioni utili per la gestione del rischio di credito
14 Modello di rilevazione dei rischi Le posizioni individuali di rischio sono comunicate alla CR sulla base di un modello di rilevazione articolato in 5 sezioni (1 livello informativo) Crediti per cassa in ordine crescente di intensità del rischio Suddivisi in 5 categorie di censimento Crediti di firma Suddivisi in 2 categorie di censimento Garanzie ricevute Derivati finanziari Sezione informativa Articolata in 8 categorie 14 14
15 Le sezioni : categorie di censimento 1. Crediti per Cassa 1.1 Rischi Autoliquidanti Finanziamenti concessi per consentire l immediata disponibilità di crediti non ancora scaduti vantati nei confronti di terzi e per i quali la banca cura l incasso (sconto, antic. su fattura). 1.2 Rischi a scadenza Finanziamenti con scadenza fissata contrattualmente e prive di fonte rimborso predeterminata (Mutuo, leasing) 1.3 Rischi a revoca Aperture di crediti in c/c con facoltà per la banca di recedere anche senza giusta causa (con clausola) 1.4 Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari 1.5 Sofferenze Finanziamenti in essere verso soggetti in stato di insolvenza 15
16 2. Crediti di firma Vi confluiscono tutte le garanzie che l intermediario presta in favore del proprio cliente (accettazioni, i crediti documentari, fideiussioni e altre garanzie); 2.1 Garanzie connesse con operazioni di natura commerciale (Garanzie con le quali la banca si impegna a far fronte a obbligazioni di natura commerciale del cliente) 2.2 Garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria (Garanzie con le quali la banca si impegna a far fronte a obbligazioni di natura finanziaria del cliente) 16
17 3. Garanzie Ricevute Comprende le garanzie reali e personali che la banca ha ricevuto da un terzo (garante) a favore di un proprio affidato (beneficiario). Le garanzie reali sono distinte in garanzie reali interne (beni dell affidato) ed esterne (beni di soggetti terzi: terzo datore di ipoteca). 4. Derivati Comprende i contratti derivati negoziati sui mercati non regolamentati (over the counter; swap, opzioni)
18 5. Sezione Informativa Confluiscono: - le operazioni effettuate per conto di terzi senza rischio a carico dell intermediario segnalante (finanziamenti erogati a valere su fondi pubblici; l organo deliberante è esterno; la banca svolge solo attività di mero servizio dietro corresponsione di una provvigione) - il valore nominale dei crediti ceduti all intermediario segnalante nell ambito di operazioni di factoring - i crediti passati a perdita - i crediti ceduti a terzi dall intermediario segnalante (oper. di cartolarizzazione) Nel complesso le categorie di censimento sono
19 Il default nei dati della centrale dei rischi Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o ad essa equiparabile Incagli: crediti verso soggetti in temporanea situazione di difficoltà Inadempimenti persistenti: crediti scaduti e sconfinanti in via continuativa da più di 90/180 giorni Crediti ristrutturati: crediti per i quali, a seguito del deterioramento del condizioni economico-finanziarie del soggetto, sono state modificate le originarie condizioni contrattuali, dando luogo a una perdita 19
20 Segue.. Gli intermediari sono tenuti a segnalare anche i rapporti di coobbligazione esistenti tra le società censite e i soci che rispondono illimitatamente e solidalmente delle obbligazioni assunte dalle stesse società (società di fatto, semplici, in nome collettivo, ecc.) 20 20
21 Segue La CR, aggregando in capo a ciascun nominativo censito le segnalazioni di rischio ricevute, calcola l indebitamento complessivo del cliente verso il sistema creditizio e finanziario (cd. Posizione globale di rischio). Allo stesso modo il calcolo può riguardare, invece, la Posizione parziale di rischio del soggetto censito, ovvero la complessiva sua esposizione creditizia unicamente verso l intermediario segnalante
22 Flusso di ritorno personalizzato La CR, effettuata la rilevazione mensile, fornisce agli intermediari partecipanti un flusso di ritorno personalizzato che riporta i dati anagrafici e la posizione globale di rischio verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato e dei soggetti a esso legati da rapporti di coobbligazione. La posizione globale di rischio viene determinata per ciascun soggetto sommando le segnalazioni inoltrate a suo nome dagli intermediari
23 Flusso di ritorno statistico Le istituzioni creditizie ricevono mensilmente anche un set di informazioni relative alla distribuzione dei rischi complessivamente censiti a livello di sistema nel mese di riferimento, distinti per singola categoria di censimento e per variabile di classificazione. Le distribuzioni dei rischi sono costruite sulla base di differenti criteri tra i quali l attività economica del censito, la localizzazione del cliente, la classe di grandezza degli affidati, ecc
24 Informazioni a richiesta Gli intermediari possono chiedere informazioni su soggetti che essi non egnalano, a condizione che le richieste siano avanzate per finalità connesse con assunzione e la gestione del rischio di credito. Le informazioni a richiesta si distinguono in: ERVIZIO DI PRIMA INFORMAZIONE ERVIZIO DI INFORMAZIONE PERIODICO In tal caso le informazioni richieste riguardano singoli nominativi con riferimento a una o più rilevazioni (periodo interrogabile dall intermediario). In tal caso le informazioni richieste riguardano l insieme di tutti i nominativi relativi all ultima rilevazione. Tali informazioni giungono in concomitanza con il flusso di ritorno 24 24
25 Il servizio di prima informazione consente agli intermediari di acquisire elementi valutativi in merito alla situazione debitoria (posizione globale di rischio) di: CLIENTI POTENZIALI, soggetti non ancora affidati, ma per i quali è in corso un processo istruttorio per la concessione di un credito; CLIENTI GIA AFFIDATI MA NON SEGNALABILI, perché il rapporto di credito è inferiore ai limiti di censimento o per altre ragioni; Nominativi che presentano un collegamento di tipo giuridico (coobbligati, coniugi in regime di comunione di beni) o economico con i soggetti anzidetti
26 Segue Le informazioni richieste possono essere di PRIMO/SECONDO LIVELLO a seconda del grado di dettaglio delle stesse. Nel primo caso esse riguardano la posizione globale di rischio del soggetto richiesto nei confronti di tutti gli intermediari e le informazioni anagrafiche dei soggetti coobbligati. Le richieste di secondo livello riguardano, invece, anche altre informazioni utili a valutare la rischiosità del cliente (esistenza di garanzie prestate da terzi, numero intermediari segnalanti, ecc.) 26 26
27 LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE (7958/09) Ø Ammissibilità dell azione giurisdizionale prevista dall art.152 del codice della privacy anche nei confronti della Banca d Italia Ø Possibilità per il giudice di impartire direttamente alla Banca d Italia un ordine relativo alle segnalazioni (es. ordine di cancellazione) Ø Qualificazione del trattamento dei dati Centrale dei rischi come attività pericolosa ai sensi dell art del codice civile 27
28 Come richiedere la correzione dei dati: accordo fra le parti Gli unici responsabili dei dati registrati nella CR, sono gli intermediari, pertanto una volta venuti a conoscenza di errate segnalazioni a proprio carico, ci si può rivolgere a questi ultimi. Mediante una comunicazione scritta inviata per Fax o lettera raccomandata o via PEC (posta elettronica certificata), è possibile chiedere alla Banca, che entro una data certa, siano annullate mediante pronta rettifica le discrasie tra le posizioni sostanziali e quelle pubblicizzate nella Centrale dei Rischi Banca d Italia. Dalla data di notifica della comunicazione decorrono i trenta giorni necessari prima di far ricorso all ABF (all Arbitro Bancario Finanziario) 28
29 Responsabilità degli intermediari Gli intermediari sono tenuti: - alla puntuale osservanza delle norme che regolano il funzionamento del servizio (eventuali infrazioni sono sanzionabili ai sensi TUB) - A controllare le segnalazioni di rischio trasmesse alla BI e a rettificare di propria iniziativa le segnalazioni errate o incomplete con riferimento sia alla rilevazione corrente sia a quelle pregresse. - A verificare tutte le comunicazioni che ricevono dalla CR e, in particolar modo, i dati anagrafici dei soggetti da censire
30 Servizio di accesso ai dati della Centrale dei Rischi Il "servizio di accesso ai dati della Centrale dei Rischi" consente, a titolo gratuito, di conoscere i dati segnalati a proprio nome nella Centrale dei Rischi da banche e società finanziarie (intermediari). L accesso al servizio può essere richiesto presso tutte le filiali della Banca d italia 30 30
31 Chi può fruirne le persone fisiche a nome delle quali sono registrate le informazioni, oppure il relativo tutore, curatore o erede (compreso il chiamato all'eredità); altri soggetti, quali società, associazioni, enti e organismi, i cui dati possono essere richiesti da: il legale rappresentante; il curatore fallimentare o altro organo di procedura concorsuale cui compete la rappresentanza delle società; i soci illimitatamente responsabili (per le società di persone, incluse quelle in accomandita), che possono conoscere i dati della società relativi al periodo in cui sono stati soci e a quello precedente al loro ingresso nella società
32 Chiunque è interessato può presentare la richiesta tramite il modulo scaricabile dal sito della Banca d italia o reperibile presso le Filiali della Banca d'italia. L'interessato deve: compilare il modulo e firmarlo in modo leggibile; allegare al modulo le fotocopie leggibili del proprio documento di identità nel caso di richieste inviate a mezzo posta, fax, pec o presentate allo sportello senza la sottoscrizione in presenza dell'addetto La Banca d'italia risponde per posta o per posta elettronica certificata. Su espressa richiesta dell'interessato, i dati possono essere consegnati allo sportello, anche a un soggetto incaricato purché munito di delega (le deleghe per il ritiro dei dati sono scaricabili da questo sito o reperibili presso le Filiali) e di fotocopia leggibile del documento di identità. 32
33 CENTRALE RISCHI visione banca 33
34 CENTRALE RISCHI lettera di Banca d Italia 34
35 CENTRALE RISCHI prospetto sintetico 35
36 CENTRALE RISCHI dati analitici 36
37 CENTRALE RISCHI dati analitici 37
38 Grazie per l attenzione 38
CRIF S.p.A., Experian Information Services S.p.A., SIA S.p.A, Cerved Group spa
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