World Natural Heritage Management
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- Fabriciano Sorrentino
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1 Master World Natural Heritage Management Conoscenza e gestione dei Beni naturali iscritti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani) Scheda riassuntiva Project Work Allievo Cristina Del Favero Titolo Un Marchio di qualità per aziende sostenibili in area Dolomiti step-scuola per il governo del territorio e del paesaggio
2 SCHEDA PROGETTO Abstract Nel 2009 le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità, ma dal riconoscimento non sono mai state attuate politiche di sviluppo economico condivise nelle cinque province (Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone). Tenuto conto che il riconoscimento UNESCO può essere un importante volano di sviluppo economico del territorio, il presente progetto ipotizza e adozione di un Protocollo d'intesa tra Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO e le associazioni economiche di categoria delle cinque province, finalizzato al conferimento di un Marchio di Qualità alle aziende che si dimostrano sensibili al riconoscimento e che intendono partecipare a un processo comune di sviluppo sostenibile. Sintesi del progetto Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella Lista del Patrimonio UNESCO come Bene seriale poiché si configurano come un insieme unitario, pur se articolato e complesso, sia dal punto di vista geografico/paesaggistico che da quello geologico/geomorfologico. Figura 1- Dolomiti. In giallo CORE ZONE; in verde BUFFER ZONE Il territorio interessato dal progetto corrisponde all area cui è stato attribuito il riconoscimento: quasi 235 mila ettari di territorio suddiviso su 3 regioni (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) e 5 provincie (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine). PROVINCE Core Zone Buffer Zone Core+Buffer Belluno ,2% ,2% ,1% 3
3 Bolzano/Bozen ,0% ,4% ,6% Pordenone ,2% ,1% ,3% Trento ,1% ,0% ,2% Udine ,5% ,3% ,9% Total area (ha) Tenuto conto che dal riconoscimento non sono mai state attuate politiche di sviluppo economico condivise nelle cinque province (Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone), a partire dal riconoscimento UNESCO, si intende sviluppare un progetto volto a raggiungere il seguente obiettivo: aumentare il numero di aziende che aderiscono ai principi della sostenibilità. Nell'ipotesi di voler creare una rete intersettoriale e interregionale/interprovinciale di aziende responsabili, si riporta l analisi SWOT del contesto di riferimento. PUNTI DI FORZA Conferimento UNESCO Territori con una buona capacità imprenditoriale Esistenza su tutto il territorio di associazioni di categoria comuni OPPORTUNITA Favorire lo sviluppo delle peculiarità locali attraverso la costituzione di reti di attori e conoscenze Influenzare lo sviluppo economico nell area Attivazione di sinergie fra aree che fanno parte del Sistema Dolomiti Accesso a finanziamenti Sensibilizzare i visitatori e i media locali e nazionali PUNTI DI DEBOLEZZA Dolomiti area CORE e BUFFER: copertura territoriale differente nelle 5 province Frammentazione politica Mancanza di una strategia unitaria di sviluppo Mancanza di abitudine a fare rete Scarsa capacità di investimento pubblico e privato RISCHI Incapacità di coinvolgere tutte e 5 le provincie in un progetto unitario Incapacità di trovare un accordo tra Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO e mondo imprenditoriale Incapacità di coinvolgere le singole aziende con una progettualità credibile Si identificano, dunque, i portatori di interesse del progetto: Attore Ril. Benefici Contributi Criticità F. 4D UNESCO A Maggior connessione con il territorio Attivazione di attività di sensibilizzazione sulla conservazione del sito Supporto concreto alla partecipazione delle mondo imprenditoriale nella Autorevolezza Ruolo di guida Assistenza tecnica e formazione Istituzione di appositi tavoli tematici Attrazione finanziamenti 4
4 Aziende Ass. di categoria A A conservazione del sito Incremento del numero di richiedenti la licenza d uso del marchio Formazione Scambio di esperienze Progettualità Indirizzo all investimento Visibilità Immagine Miglioramento del livello qualitativo Risultati economici Sviluppo di nuove progettualità Incremento del numero di associati Costruzione della rete Manifestazione delle esigenze / necessità / dubbi Quota di adesione alla rete Rapporto diretto con i soci Competenze Quota di adesione alla rete Disponibilità economiche limitate Non abitudine a lavorare in rete Disponibilità economiche limitate Non abitudine a lavorare in rete Camera di Commercio A Sviluppo di nuove progettualità Certificazione qualità UNESCO M Azioni pilota per la protezione dei Beni iscritti nella lista del patrimonio mondiale naturale Supervisione Ruolo di guida Istituzioni B Attivazione di attività di sensibilizzazione sulla conservazione del sito Attrazione finanziamenti Volendo coinvolgere il tessuto imprenditoriale nella condivisione di un Protocollo d'intesa e nella definizione dei criteri del marchio di qualità, si ritiene utile avere come riferimento metodologico le linee guida indicate nella Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette, il documento elaborato dalla Federazione EUROPARC ( l organizzazione ombrello delle aree protette d Europa), che propone i principi chiave per lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle aree protette. Tenendo conto, però, che l area interessata dal progetto in oggetto non consiste in un area parco e non volendo limitare il potenziale di progetto al solo ambito turistico, si è deciso di considerare tale documento come punto di partenza per una riflessione che possa interessare tutti i settori economici rappresentati dalle associazioni di categoria presenti sul territorio. La strategia individua quattro assi di azione per progettare e sviluppare il progetto di rete: - Creazione e governance di rete; - Marchio di qualità; - Formazione; - Comunicazione. 5
5 Nei paragrafi successivi, per ciascun intervento sono descritte le attività previste. 1. Creazione e governance della rete Si intende elaborare un Protocollo di Intesa tra la Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO e le associazioni di categoria attive nelle cinque province, con l obiettivo ultimo di creare delle sinergie tra l Istituzione e il mondo economico. 2. Marchio di Qualità Nel Protocollo di Intesa si intende istituire un marchio distintivo per le aziende che sapranno rispettare determinati standard minimi di sostenibilità. 3. Formazione Si intende istituire un percorso di formazione per migliorare le competenze e sensibilizzare sui temi e le opportunità di un'economia sostenibile (es. competenze in tema di sostenibilità e miglioramento ambientale, prodotto e green marketing). 4. Comunicazione Si intende attivare azioni di comunicazione mirate volte a divulgare in maniera efficace le peculiarità dei prodotti e dei servizi della rete, attraverso una corretta gestione dell immagine del marchio. Il progetto è in corso di sviluppo. Nel luglio 2014, su proposta del Gruppo Giovani di Confcommercio Belluno, i Gruppi Giovani delle Provincie di Belluno, Bolzano, Pordenone e Udine si sono resi promotori di un progetto strategico volto ad elaborare e adottare un Protocollo d'intesa tra Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO e le associazioni economiche di categoria, finalizzato al conferimento di un Marchio di Qualità alle aziende che si dimostrano sensibili al tema del riconoscimento. Nel dicembre 2014 il progetto ha vinto il Premio Nazionale Giovani Imprenditori per l'innovazione. Attualmente in corso la fase di verifica fattibilità (condivisione degli obiettivi con le associazioni di categoria delle cinque province) e sostenibilità economica (attraverso l'elaborazione di un business plan) per valutarne la candidatura al programma Interreg Central Europe, ASSE 3 - "to improve integrated environmental management capacities for the protection and sustainable use of natural heritage and resources". L'idea è quella di ampliare il progetto costituendo una partnership internazionale composta da 2 siti UNESCO, uno naturale e uno culturale, finalizzata a elaborare le linee guida per l'elaborazione di un Protocollo di intesa tra imprese in ambito UNESCO, con la guida della Federazione EUROPARC e con la supervisione di UNESCO. 6
6 SCHEDA DATI PERSONALI Nome Cristina Cognome Del Favero Contatti Breve bio Laurea Specialistica Relazioni Pubbliche d'impresa, curriculum Relazioni pubbliche d'impresa all'università degli Studi di Udine; Master WNHM-World Natural Heritage Management alla TSM-STEP Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di Trento. Consulente di comunicazione. Fornisce assistenza nelle azioni di programmazione, attuazione e coordinamento di piani di comunicazione. Facilitatore di processi partecipativi. Fornisce assistenza nei processi di progettualità sociale, partecipazione responsabile e governo del territorio. 7
World Natural Heritage Management
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