TERMINI E DEFINIZIONI

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1 Prototipo omologato: si intende l esemplare di estintore portatile d incendio uguale a tutti gli esemplari sottoposti a prove i cui esiti hanno determinato la costituzione del certificato di prova positivo e il rilascio della corrispondente omologazione. TERMINI E DEFINIZIONI

2 Un estintore è designato dall agente estinguente che esso contiene, la designazione è puntualmente riportata sulla prima parte dei contrassegni distintivi. Attualmente gli estintori si dividono in : DESIGNAZIONE DEGLI ESTINTORI

3 estintore a polvere; estintore ad anidride carbonica; estintori a idrocarburi alogenati; estintori ad acqua e agenti estinguenti a base d acqua; estintori a clean agent (sostanze non conduttive, volatili e gassose, che non lasciano residui dopo l evaporazione. DESIGNAZIONE DEGLI ESTINTORI

4 CARICHE PREVISTE estintori a polvere: kg. 1, 2, 3, 4, 6, 9, 12; estintori ad anidride carbonica: kg. 2, 5; estintori a idrocarburi alogenati: kg. 1, 2, 4, 6; estintori a base d acqua compresi gli estintori a schiuma da lt. 2, 3, 6, 9. DESIGNAZIONE DEGLI ESTINTORI

5 La durata di funzionamento è il tempo durante il quale si verifica la completa proiezione dell agente estinguente, senza interruzioni, con la valvola di intercettazione completamente aperta, non tenendo conto dell emissione del gas residuo. L importanza di una durata minima esigibile è fondamentale, infatti una buona durata di funzionamento può determinare l estinzione immediata di un principio d incendio. Comunque è importante non superare di molto la durata minima, per non perdere potenza nel getto iniziale fondamentale per l attacco al principio d incendio. DURATA DI FUNZIONAMENTO DEGLI ESTINTORI

6 Gli estintori carrellati sono composti da una struttura metallica denominata telaio, munito di ruote, su cui è installato un recipiente (in genere di forma cilindrica) a pressione permanente o pressurizzati al momento dell uso attraverso una bombola di gas disposta vicino al serbatoio dell agente estinguente. CENNI SUGLI ESTINTORI CARRELLATI (D.M. 06/03/92

7 Al serbatoio e fissato il dispositivo di erogazione composto da una tubazione e da una lancia e /o cono diffusore, munita di valvola di intercettazione e di impugnatura, affinché l operatore addetto all estinzione possa dirigere con precisione il getto e possa interromperlo una volta spento il focolare. Il parametro più importante per un estintore carrellato è la determinazione della gittata, consiste nel verificare attraverso una prova al fuoco fino a che distanza dalla lancia l estintore possa spegnere un incendio. CENNI SUGLI ESTINTORI CARRELLATI (D.M. 06/03/92

8 carrellato

9 carrellato

10 carrellato

11 Estinzione prova VVF

12 Prova braci

13 Prova estinzione

14 Prova estinzione

15 Prova estinzione

16 Prova estinzione

17 Prova estinzione

18 Estintore a polvere

19 ESTINTORE A C02

20 VALVOLA DI AZIONAMENTO

21 VALVOLA SICUREZZA POLVERE

22 VALOLA SICUREZZA CO2

23 MANOMETRO PRESSIONE

24 ISTRUZIONI

25 CO2 DA 2 KG

26 Individuazione estintore

27 Prelievo estintore

28 Impugnare la maniglia

29 Estrarre spina di sicurezza

30 Estinzione a CO2

31 Estinzione a polvere

32 In generale, un EMERGENZA è una situazione diversa da quelle nelle quali ci si trova normalmente ad operare, dalla quale possono derivare CONSEGUENZE DANNOSE se non vengono attuate tempestivamente e correttamente alcune specifiche azioni. EMERGENZA

33 Le azioni da attuare in caso di emergenza non possono essere improvvisate. Devono essere pianificate per poter essere: ADEGUATE TEMPESTIVE COORDINATE Per essere ESEGUITE CORRETTAMENTE, è necessario che il personale sia addestrato mediante opportune esercitazioni. EMERGENZE

34 Un PIANO DI EMERGENZA è un documento che ha lo scopo di raccogliere le INFORMAZIONI e le ISTRUZIONI necessarie per consentire la corretta gestione delle situazioni di emergenza ragionevolmente ipotizzabili. EMERGENZE

35 Regole generali per gli addetti antincendio Cercare di mantenere calma e controllo Lasciare margini di sicurezza per la propria incolumità Verificare sempre disponibilità di una via di fuga libera Agire con rapidità Adottare comunicazioni idonee Farsi riconoscere e cercare di tranquillizzare altri soggetti, per ridurre le possibili situazioni di panico. EMERGENZE

36 Non usare gli ascensori Attenersi alla segnaletica di sicurezza In presenza di fumo proteggersi le vie respiratorie mediante fazzoletto bagnato e camminare chinati ed eventualmente vicino alle pareti, se non c è visibilità Chiudere le porte nel passare dai vari locali EMERGENZE

37 Porre fuori tensione le apparecchiature elettriche prima di abbandonarle i luoghi di lavoro ; Allontanarsi da ARREDI esposti al calore delle fiamme, e da strutture esposte per lungo tempo all incendio. EMERGENZE

38 Acquisire rapidamente gli elementi per poter decidere se procedere direttamente all estinzione, o effettuare altre azioni, in applicazione a quanto previsto dal piano di emergenza. SCENARIO

39 Allontanare il combustibile non ancora interessato dal fuoco per conseguire l autoestizione dei focolai oppure estinguere i focolai d incendio con i sistemi di protezione attiva (rilevazione,allarmi,estintori.) PRIMO TENTATIVO DI ESTINZIONE

40 Avvertire nel minor tempo possibile: l eventuale centrale di controllo il responsabile della gestione delle emergenze gli altri addetti antincendio tutte le persone presenti nel luogo di lavoro al fine di: SEGNALAZIONE EMERGENZA

41 richiamare altri addetti per effettuare il tentativo di spegnimento diretto e/o attivare le procedure di lotta antincendio, evacuazione, chiamata dei servizi di soccorso pubblico, assistenza disabili. SEGNALAZIOINE EMERGENZA

42 Le procedure previste IN CASO DI ALLARME servono a consentire l intervento degli addetti o delle squadre di addetti sul luogo dell incendio per: attuare le misure di lotta antincendio; essere in grado di attivare tempestivamente le procedure di evacuazione e chiamata dei servizi di soccorso pubblico, 118,115,112 IN CASO DI ALLARME

43 assistere eventuali persone in difficoltà. In taluni casi le procedure di evacuzione e chiamata dei servizi di soccorso pubblico possono essere attivate contestualmente alla ricezione dell allarme. ALLARME

44 Se l allarme giunge DIRETTAMENTE A VIVA VOCE, l addetto può portarsi immediatamente al punto dal quale è stato chiamato e trovarsi di fronte all evento. Valgono allora le indicazioni fornite nei in precedenza paragrafi in relazione alle procedure da adottare quando si scopre un incendio. ALLARME

45 IN GENERALE L ALLARME IN FASE DI EMERGENZA E ATTUATO MEDIANTE UN SUONO LUNGO; IL CESSATO ALLARME VIENE IDENTIFICATO DA UN SUONO INTERVALLATO TRE EMISSIONI SONORE EVENTUALMENTE RIPETUTE ALLARME

46 Accertarsi della completa estinzione del focolaio. Individuare le cause evidenti dell incendio e rimuoverle. Farsi riconoscere dai presenti e tranquillizzarli. In presenza di fumo, far allontanare le eventuali persone presenti. In ambienti chiusi, se il focolaio è completamente spento, arieggiare i locali. CHIUSURA EMERGENZA

47 Avvertire il responsabile della gestione emergenze ed il coordinatore. Seguire le procedure previste per ripristinare le normali condizioni di sicurezza e operatività. CHIUSURA EMERGENZA

48 Grazie per l attenzionel

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