Corso per Addetti Antincendio
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- Bernadetta Lupi
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1 IPSEOA A. BERTI Verona 4^ parte_esercitazione D.Lgs. 81/2008 Corso per Addetti Antincendio FORMATORE: Prof. Dino Mascalzoni Sirvess Verona
2 Esercitazioni pratiche (3 ore). Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi; presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale; esercitazioni sull'uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti.
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4 Aggredire l ncendio
5 LA GESTIONE DELL EMERGENZA INCENDIO
6 IL PIANO DI EMERGENZA Obiettivi salvaguardia ed evacuazione delle persone (o. primario) messa in sicurezza degli impianti confinamento dell incendio protezione di beni e attrezzature tentativo di estinzione dell incendio Deve contenere poche, semplici ed essenziali azioni comportamentali.
7 Scopo Obiettivo 1 Obiettivo 2
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9 Verifica Gestore dell emergenza Azioni da intraprendere o da non fare Azioni In emergenza le azioni che riescono meglio sono quelle che abbiamo saputo rendere più automatiche
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12 MODALITÀ DI EVACUAZIONE E PIANO DI EVACUAZIONE
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14 VALUTAZIONE DEL RISCHIO
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16 La scheda di ogni persona/gruppo deve essere davvero una scheda, ovvero molto sintetica, costituita da poche semplici operazioni, in sequenza e coordinate con quelle degli altri.
17 ADDESTRAMENTO PERIODICO E AGGIORNAMENTO Una procedura non può essere efficace se chi la mette in atto non viene periodicamente addestrato.
18 ESERCITAZIONI PRATICHE Principali attrezzature e impianti di spegnimento Estintori portatili Sono usati per intervenire sui principi di incendio. In caso di piccoli incendi o di primo intervento, uno o al massimo due estintori sono sufficienti.
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20 CAPACITÀ ESTINGUENTE FOCOLARI TIPO E ANNO DI FABBRICAZIONE
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28 di spessore e profondità variabili a seconda del tipo di focolare.
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30 ESERCITAZIONI PRATICHE Regole generali per l utilizzo di un estintore 1) Attenersi alle istruzioni d uso, verificando che l estinguente sia adatto al tipo di fuoco 2) Togliere la spina di sicurezza
31 4) Azionare l estintore alla giusta distanza dalla fiamma, compatibilmente con l intensità di calore prodotta. 3) Premere a fondo la leva impugnando la maniglia di sostegno
32 6) Agire in progressione, dirigendo il getto prima sulle fiamme più vicine. Non attraversare con il getto le fiamme, ma agire progressivamente per aprirsi la strada per una azione in profondità. 5) Dirigere il getto alla base delle fiamme
33 8) Non sprecare inutilmente sostanza estinguente. Adottare, se consentito dal tipo di estintore, un erogazione intermittente. 7) Durante l erogazione muovere a ventaglio l estintore
34 10) Operare sempre sopravento (cioè in direzione del vento) rispetto al focolare. 9) In incendi di liquidi infiammabili, operare in modo che il getto non causi proiezione del liquido al di fuori del recipiente, al fine di non far propagare l incendio.
35 11) Nel caso di intervento contemporaneo di due estintori affiancati si può avanzare in un unica direzione mantenendo gli estintori a debita distanza. 12) Attenzione a non dirigere mai il getto verso le persone!
36 14) 13) Indossare i DPI
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38 17) 18)
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40 MASCHERA ANTIGAS MASCHERA (copre l intero viso) FILTRO (contiene sostanze che depurano l aria) Meccanismo di azione ASSORBIMENTO (es. carbone attivo) REAZIONE CHIMICA CATALISI (per filtri che proteggono da CO)
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42 TIPOLOGIE FILTRI MONOVALENTE Protegge da un solo gas nocivo. POLIVALENTE Protegge da più gas nocivi. UNIVERSALE Protegge da qualsiasi gas nocivo. I filtri, a seconda dei gas NORMA DIN 3181 tossici, sono contraddistinti da una colorazione dell involucro e da una lettera (A, B, ). Filtri che proteggono da gas e da polveri e aerosol sono contraddistinti Dalla lettera rappresentativa del gas (A, B ) e da una f, e la colorazione dell involucro è attraversata da una fascia o anello bianco.
43 DURATA DEI FILTRI Dipenda da: concentrazione del tossico capacità del filtro regime respiratorio dell utente condizioni ambientali NORMA DIN 3181 L esaurimento del filtro può essere avvertito per via olfattiva (parte dei gas tossici produce un odore particolare, oltre che effetti quali lacrimazione, tosse ecc., prima che la relativa concentrazione diventi pericolosa per l organismo) oltre che per una certa difficoltà di respirazione. I filtri riducono notevolmente la loro efficacia se impiegati anche una sola volta o se dissigillati e aperti.
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