L ECOSISTEMA FIUME. Componente non vivente (abiotica) Componente ECOSISTEMA. vivente FIUME. (biotica) ACQUA ARIA SUOLO

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1 L ECOSISTEMA FIUME Componente non vivente (abiotica) Componente + vivente = (biotica) ECOSISTEMA FIUME ACQUA ARIA SUOLO PESCI MACROINVERTEBRATI VEGETAZIONE ORGANISMI CHE VIVONO NELLE ACQUE CORRENTI: NECTON = organismi capaci di nuotare e di spostarsi attivamente anche contro corrente (Pesci) BENTHOS = organismi viventi a stretto contatto con il fondo (Larve di insetti, molluschi, crostacei) PERYPHYTON = organismi che vivono attaccati alle foglie di piante acquatiche

2 La zonazione longitudinale Procedendo dalla sorgente alla foce, i parametri ambientali di un ecosistema fluviale non sono sempre gli stessi, infatti: DIMINUISCONO AUMENTANO pendenza temperatura velocità di corrente portata granulometria torbidità

3 Si distingue, da monte a valle, una successione di 4 zone, caratterizzate da comunità ittiche distinte: Zona superiore della Trota Zona inferiore della Trota Zona del Barbo Zona della Carpa e della Tinca TROTA EUROPEA SCAZZONE TEMOLO GOBIONE BARBO TINCA ANGUILLA CAVEDANO SANGUINEROLA LAMPREDA DI FIUME ALBORELLA SCARDOLA PERSICO REALE Zona della trota Zona del temolo Zona del barbo La trota fario Il fiume Paglia LUCCIO Zona dell abramide

4 ADATTAMENTI DEI PESCI ALLA CORRENTE Pesci reofili Pesci limnofili SPECIE VELOCITA m/sec Salmone 8,00 Trota 4,40 Cavedano 2,70 Barbo 2,40 Tinca 0,50 Luccio 0,45 Carpa 0,40

5 I Macroinvertebrati Larva di Plecottero Larva di Efemerottero Larve di Tricottero Ogni tratto di fiume ospita una comunità di macroinvertebrati bene organizzata, composta da organismi che vivono attaccati al fondo. La maggior parte di questi organismi sono costituiti da larve di insetti.

6 Il ciclo biologico di un Tricottero A: le uova vengono deposte sul margine inferiore di una foglia B: la massa ovigera cade sul fondo C: giovane larva D: larva matura sul fondo E: fodero pupale ancorato ad una pietra G: pupa matura H: immagine I: imago in volo F: pupa che raggiunge la superficie dell acqua

7 ADATTAMENTI ALLA CORRENTE ADATTAMENTI MORFOLOGICI: Forma del corpo idrodinamica. Forma del corpo appiattita. Ventose e superfici vischiose. Dentelli ed uncini. Appesantimento del corpo. Tricotteri Gammaridi Plecotteri Efemerotteri

8 Come valutare la qualità dell acqua Quando la qualità dell acqua peggiora, prima scompaiono le specie più sensibili e via via le altre, mentre sopravvivono le più resistenti. Queste comunità funzionano quindi come dei nastri registratori: uno scarico inquinante potrà forse sfuggire al controllo chimico, ma lascerà una cicatrice evidente nelle comunità di organismi che vivono nell acqua e costituiscono la più sofisticata rete di controllo dislocata su ogni metro quadrato del fiume.

9 L indice biotico Mediante il metodo I.B.E., dopo aver classificato i macroinvertebrati raccolti in un certo tratto di fiume, è possibile valutare la qualità dell acqua utilizzando una tabella a doppia entrata. Acque pulite Acque poco inquinate Acque inquinate Acque molto inquinate

10 LE ESERCITAZIONI Attività di campionamento selezione visiva degli organismi prelevati prelievo di organismi bentonici dal Fiume Nera in corrispondenza del ponte di Terria Attività di laboratorio determinazione degli organismi bentonici campionati mediante l utilizzo del microscopio ottico, avvalendosi dell ausilio delle guide per il riconoscimento dei macroinvertebrati

11 LA TROTA FARIO La morfologia Carta d identità Famiglia: Salmonidae Genere: Salmo Specie: trutta Poiché si tratta di un pesce predatore, ha una bocca ampia e provvista di denti che le permettono di afferrare saldamente la preda; il corpo ha una forma fusiforme con grande sviluppo delle masse muscolari, che la rendono adatta a nuotare nelle acque in cui la velocità di corrente è elevata; la livrea è caratterizzata dalla presenza di macchie tondeggianti di colore nero e rosso sui fianchi, sul dorso, e sulla pinna dorsale. In ambienti particolarmente favorevoli può raggiungere il peso di 10 Kg e la lunghezza di un metro; nelle nostre acque di solito non supera i 40 cm di lunghezza e i 10 anni di età.

12 L habitat Le trote preferiscono le acque fresche, pulite e veloci dei torrenti e del corso superiore dei fiumi. Dove l acqua è più profonda, la trota sosta presso tronchi e sassi sommersi; dove l acqua è più bassa e la corrente è rapida e vorticosa, rimane nelle zone movimentate da rapide e cascatelle. Di solito assume la tipica posizione di agguato, con il corpo disposto contro corrente: con impercettibili movimenti delle pinne, resta a lungo immobile in attesa che la corrente trascini vicino ad essa qualche preda.

13 La distribuzione nel bacino delfiu m e Nera

14 La trota fario si nutre prevalentemente di invertebrati acquatici (insetti allo stadio larvale e adulto, crostacei) e di pesci. Non seleziona molto le proprie prede, catturando di fatto ogni organismo in movimento che si presenti alla sua portata. E maggiormente attiva al crepuscolo e all alba, mentre è inattiva nelle ore di massima luminosità. Poiché nuota con estrema agilità e velocità (sino a 37 km/h!) la trota è in grado di predare fulmineamente qualsiasi animale rientri nella sua vasta gamma alimentare. Curiosità Le trote hanno grandi mascelle bordate da denti aguzzi, rivolti verso l interno della bocca per evitare che la preda possa scivolarne fuori prima di essere inghiottita. Quando i denti cadono, vengono rimpiazzati da una nuova fila. Come tutti i pesci, le trote ingoiano il cibo senza masticarlo.

15 La tecnica di caccia Nella figura a lato si può osservare come la trota sorprende e cattura una libellula a breve distanza dall acqua. Le trote hanno una vista molto acuta e distinguono chiaramente i colori.

16 La riproduzione La riproduzione nei pesci che vivono nelle nostre acque è OVIPARA a FECONDAZIONE ESTERNA

17 La schiusa delle uova Il Il tempo di di incubazione è il il periodo compreso tra la la fecondazione e la la schiusa. Il Il tempo di di incubazione per le le uova di di trota è pari a circa 400 gradi-giorno I gradi-giorno indicano il il tempo necessario per la la schiusa alla temperatura di di 1 C. UOVO EMBRIONATO SACCO VITELLINO

18 IL CICLO VITALE LARVE CON SACCO VITELLINO Dopo la schiusa gli avannotti rimangono pressochè immobili fino all assorbimento del sacco vitellino Le uova, che hanno un diametro di 5 mm, sono di colore giallo. Il numero dipende dall - età delle femmine e dal loro peso. AVANNOTTO TROTELLA Gli avannotti crescono abbastanza rapidamente, e dopo un anno raggiungono i 15 cm. I maschi diventano adulti a 2 anni, le femmine a 3 anni.

19 Il comportamento La conquista del territorio La trota è una specie territoriale, cioè difende l area in cui abitualmente vive. La territorialità è dovuta all esigenza di conquistarsi uno spazio, vicino al fondo del corso d acqua, dove la velocità di corrente è minore. La difesa del territorio si manifesta con l attacco e l inseguimento degli intrusi e l ampiezza della superficie difesa dipende dalle dimensioni del pesce: generalmente il pesce più grosso conquista sempre il territorio migliore e più protetto. Sul filo della corrente.. Durante il periodo riproduttivo, che nelle nostre acque coincide con il mese di dicembre, i riproduttori risalgono i fiumi, nuotando contro corrente, per raggiungere le zone di frega, cioè gli habitat caratterizzati da fondi ghiaiosi e ciottolosi con acque basse e veloci. Qui le femmine scavano delle buche sul fondo con dei colpi di coda, e depongono le uova, che vengono immediatamente fecondate dal maschio e successivamente ricoperte.

20 La determinazione dell età Le SCAGLIE sono formazioni ossee inserite nella pelle, incastrate fra loro come le tegole di un tetto. La deposizione del calcio sulla scaglia forma una serie di anelli concentrici chiamati CIRCOLI. La crescita della scaglia è continua ma non costante. Nel periodo invernale si osserva un rallentamento della crescita per cui si forma una zona in cui si ha un infittimento dei circoli e che prende il nome di ANNULO. Contando il numero di annuli è possibile quindi risalire al numero di inverni vissuti dal pesce. L accrescimento nei pesci è INDEFINITO, cioè continua durante tutta la vita, ma rallenta con l avanzare dell età, nei periodi invernali, in condizioni di scarsità di cibo e in caso di malattia.

21 La pesca La Trota fario è una specie di grande interesse commerciale, in quanto le sue carni sono di ottima qualità. In Europa è il pesce stanziale più ambito dai pescatori sportivi: nei fiumi la pesca è praticata con esche naturali o artificiali, la cui forma imita gli stadi larvali e adulti di insetti. REGOLAMENTAZIONE L attività di di pesca determina, in in una una popolazione di di trote, trote, una una mortalità aggiuntiva rispetto a quella naturale, che che porta porta ad ad una una diminuzione della della consistenza numerica.. Per Per tale tale motivo vengono adottate delle delle regole allo allo scopo di di salvaguardare la la fauna ittica, come ad ad esempio: la la misura minima, allo allo scopo di di permettere al al pesce di di riprodursi almeno una una volta volta prima di di essere catturato il il divieto di di pesca durante il il periodo riproduttivo, per per evitare il il prelievo dei dei riproduttori

22 I fattori di disturbo Inquinamento da sostanza organica da sostanze tossiche termico Captazioni a scopo irriguo a scopo potabile a scopo energetico Modificazioni degli alvei canalizzazione cementificazione briglie e sbarramenti Ripopolamenti inquinamento genetico introduzione di specie esotiche

23 Recupero dei ceppi autoctoni Progetto Progetto di di recupero recupero 11 Analisi preliminare delle popolazioni selvatiche 22 Caratterizzazione delle popolazioni selvatiche 33 ANALISI MORFOLOGICA ANALISI GENETICA 44 Selezione dei riproduttori, allevamento

24 Trote di ceppo mediterraneo Le osservazioni svolte in questi anni indicano che gli esemplari di ceppo mediterraneo si possono riconoscere per alcune caratteristiche morfologiche: macchia pre-opercolare, ben definita; macchie parr evidenti lungo i fianchi; macchiettatura fine diffusa sui fianchi, sulla pinna dorsale e sulla pinna adiposa; macchie nere senza alone; macchie rosse e macchie nere dal margine irregolare; testa relativamente grande; pinne ben sviluppate.

25 La bibliografia Alcune immagini e testi sono stati tratti dalla seguente bibliografia: Quaderni Regione dell Umbria Conoscere l Umbria. Pesci e altri organismi acquatici. Cornicchia grafiche, Perugia. Pp.115 Provincia autonoma di Trento Atlante per il riconoscimento dei macroinvertebrati dei corsi d acqua italiani. APR&B Editrice, Trento. Pp Bruno S Pesci e crostacei d acqua dolce. Ed. Giunti, Firenze, pp.286. Chaumeton H La pesca e i pesci d acqua dolce. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, pp.367.

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