Protezione Civile 07 febbraio 2013 Comitato Provinciale del Trentino
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- Evelina Conti
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1 Croce Rossa Italiana Comitato Regionale di Trento Protezione Civile 07 febbraio 2013
2 Cosa vediamo Oggi 1) La Protezione Civile Provinciale Nazionale ruolo CRI 2) Evento Maggiore Prima macchina Cenni sul - Triage - PMA CME 3) Cenni Borsa maxi Emergenza
3 Obiettivo Ruolo della Croce Rossa a Livello provinciale e Nazionale Capire cosa succede durante un Evento Maggiore - maxi emergenza Conoscere quali, cosa e come si fa Triage Sapere cosa c è dentro la borsa per le maxi emergenza
4 Legge Nazionale sulla Protezione Art. 1 L. 225/92 E istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi.
5 INSIEME DELLE ATTIVITA (mezzi - persone) VOLTE A FRONTEGGIARE EVENTI STRAORDINARI CHE NON POSSONO ESSERE AFFRONTATI CON SINGOLE FORZE ORDINARIE
6 Art. 11 L. 225/92 Costituiscono strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile: Corpo nazionale dei vigili del fuoco Forze armate Forze di polizia Corpo forestale dello Stato Servizi tecnici nazionali Croce Rossa Italiana Gruppi nazionali di ricerca scientifica Strutture del servizio sanitario nazionale Organizzazioni di volontariato Corpo nazionale soccorso alpino- CNSA (CAI).
7 Attività e compiti Art. 3 L. 225/92 Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l'emergenza.
8 PIANIFICAZIONE
9 Piano di Protezione Civile Il Piano Comunale di Protezione Civile è strutturato in tre parti fondamentali: Parte A - Analisi del territorio (criticità e risorse presenti), comprende i capitoli dal 1 al 3; Parte B - Modello di intervento (procedure di emergenza), costituita dal capitolo 4; Parte C - Formazione e informazione, costituita dal capitolo 5; ad esse si aggiungono la documentazione cartografica e gli allegati. Competenze per l attuazione del Piano di protezione civile
10 Direzione e Coordinamento Dipartimento della protezione civile Regioni Province Comuni Presidente del consiglio o ministro per il coordinamento della protezione civile Assessore con delega alla PC Assessore con delega a PC Prefetto Sindaco DLgs 31 marzo 1998 n 112 (Bassanini): Conferimento dei compiti dallo Stato alle regioni ed enti locali
11 ORGANIZZAZIONE
12 SISTEMA DI ALLARME Pre Allarme Giallo SEGNALAZIONE UFFICIALE DI EMERGENZA: Al Delegato o all ispettore di gruppo Pre Allarme Rosso Allertamento gruppo attraverso telefono - diagramma Richiesta disponibilità per partenza Approntamento mezzi ALLARME RICHIESTA DI PARTENZA IMMEDIATA
13 DIVISIONE DEGLI INTERVENTI IN BASE ALLA DURATA INTERVENTI IMMEDIATI Sanitari (con 118TE) Grossi incidenti stradali Deragliamento di treni Caduta o atterraggio di emergenza di aereo Attentati Incendio o crollo di edificio Incidenti industriali Applicazione TRIAGE Allestimento P.M.A. Allestimento C.M.E. Evacuazione presso Ospedali INTERVENTI PROTRATTI NEL TEMPO (PAT Nazionale Internaz) Distribuzione VIVERI Terremoto Alluvione Frana Eruzione vulcanica Maremoto Istituzione COLONNA MOBILE Formazione UNITA LOGISTICHE Allestimento CAMPO BASE CENSIMENTO della popolazione RIPRISTINO della VITA QUOTIDIANA 2 Step 1 e 2 Step
14 INTERVENTI DI COLONNA MOBILE con P.A.T Alluvione in Valle d Aosta Colonna A Nel caso di intervento di PREVALENTE SOCCORSO IMMEDIATO parte entro 3 h. un contingente di circa 50 uomini Colonna B Nel caso di intervento con FUNZIONI E TEMPI PIU AMPI, parte entro 12 h. un contingente di circa 100 uomini
15 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile Legge Provinciale 10 gennaio 1992 n 2 e s.m. Professionisti Volontari Serv.. Antincendi e Protezione Civile Serv.. Geologico Serv.. Prevenzione Calamità Pubbliche Corpi Comunali VVF Volontari Croce Rossa Italiana Nu.Vol.A Scuola Prov.le cani da ricerca Corpo Naz.le Soccorso Alpino Psicologi delle emergenze
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17 A volte anche questo può bastare Comitato Provinciale del.. Trentino
18 RIASSUMENDO La Prot.Civ. è attività di Uomini e Mezzi che Collaborano In caso di catastrofe Effettuano SOCCORSO Alla popolazione Fino al SUPERAMENTO DELL EMERGENZA La CRI opera con : 118 PAT Nazionali - Internazionali Attività di: PRIMO SOC. - Distribuzione VIVERI COLONNA MOBILE Invio di materiali e Mezzi di Assistenza Allestimento CAMPO ACCOGLIENZA CENSIMENTO della popolazione ASSISTENZA PSICOLOGICA ecc.ecc. A livello Nazionale Istituisce la P.C. L.225/92 modificata con Legge luglio 2012, n.100, «Disposizioni urgenti p er il riordino della protezione civile» Legge Provinciale 10 gennaio 1992 n 2 modificata dalla 1 luglio 2011 n. 9
19 Dubbi??
20 Evento Maggiore - Maxi Emergenza Partenza Immediata Si parla di Incidente Maggiore o di Maxi-Emergenza quando il numero di vittime è superiore al numero di risorse sanitarie disponibili
21 Differenza tra Evento Ordinario Evento Maggiore Ordinario Intervento sui più gravi Evento Maggiore Intervento su chi ha più possibilità di vita
22 le Maxi-Emergenze non sono prevedibili, così colgono impreparati sia le vittime che i soccorritori. La loro gestione non è una cosa semplice, anche perché la maggior parte degli operatori che intervengono non hanno esperienza diretta. (per fortuna!)
23 Maxi Emergenza
24 Maxi Emergenze In trentino 2007 pullman contro furgone 2 morti 2 feriti gravi 20 lievi
25 Frana fa deragliare un treno in Alto Adige: 9 morti e 28 feriti 12 aprile 2010
26 Autoprotezione
27 AUTOPROTEZIONE Accesso al luogo dell evento 1.PRESENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO 2.ASSENZA DI RISCHIO EVOLUTIVO Importante Avere informazione sul tipo di incidente Riconoscere la tipologia dell evento Attendere autorizzazione dei vigili del fuoco prima di intervenire sul posto
28 Cosa accade in una Maxi Emergenza (varie Fasi) Improvvisazione Inizia subito dopo l evento E caratterizzata da reazioni inadeguate I soccorsi sono portati dagli stessi sopravvissuti CHI E SUL POSTO DOVREBBE 1) Verificare la trasmissione dell allarme 2) Impedire il panico dimostrando sicurezza 3) Impedire le evacuazioni incontrollate 4) Riunire in un unico punto le vittime 5) Organizzare gruppi di soccorritori 6) Fornire un bilancio sommario all Autorità
29 Codice Rosso per Maxitamponamento sull A22 Non ho altre notizie vai immediatamente sul posto e dammi informazioni!!!!!!
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31 31 Diffusione allarme Coordinamento Recupero vittime Pianificazione organizzazione ricognizione settorializzazione P.M.A. Invio dei soccorsi Soccorso/Triage Piani Ospedalieri
32 Evento maggiore Maxi Em. Non esiste un sistema/schema operativo perfetto Ogni Evento deve essere gestito con elasticità e l Equipaggio Deve sapersi adattare il leader deve dimostrare molta Fermezza In queste prime fasi ci sarà caos ed un enorme carica di stress per l Eq. A causa delle persone che chiederanno aiuto e verranno verso di noi gli stessi vigili potrebbero portare erroneamente da noi chi cammina ecc.ecc.
33 In presenza di una maxi emergenza La cosa più importate È il corretto comportamento della prima macchina N.B. Prima di arrivare l Equipaggio deve organizzarsi chi fa cosa chi prende cosa l Equipaggio deve essere pronto a utilizzare il materiale contenuto nella borsa per maxi emergenza N.B. E la COP 118 sulla base delle INFO fornite dall Equipaggio che da l OK per l uso delle pettorine
34 Siamo sul posto e decisioni veloci poco tempo per riflettere o pensare dobbiamo già sapere cosa fare I VVFF definiscono l area sicura Il Leader dell Eq. o chi si sente (sentita COP) prende la pettorina di Coordinatore Soccorsi Sanitari cerca il referente VVFF (casco Bianco) e forze dell ordine se già sul posto L Autista pettorina Blu Coordinatore Trasporti Il terzo estrae la borsa per l Emergenza verde si prepara per ricognizione/triage
35 Leader 1 equipaggio Collaboratore Autista
36 Ricognizione - Comunicare al 118 Numero approssimativo persone coinvolte Tipologia di evento Necessità allertamento Altre Ambulanze e/o PMA - Necessità mezzi speciali Accessibilità dei feriti Valutazione delle patologie prevalenti Individuazione aree per soccorsi PMA e Ambulanze Comunicare al 118 i dati raccolti N.B. NON SI INTERVIENE A LIVELLO SANITARIO
37 Coordinatore Soccorsi Sanitari *Il CSS coordina l attività del collaboratore e dell autista. * si mantiene al limite del crash per poter essere facilmente individuato * Fa la ricognizione (varie scuole di pensiero)???? * (solo in casi eccezionali il triage) Il ruolo puó essere rilevato all arrivo da un operatore sanitario professionista (solitamente e il responsabile di centrale 118) che decide il cambio ma il volontario potrebbe anche dover mantenere la pettorina.
38 Coordinatore Soccorsi Sanitari *Coordinamento con le figure dei vigili e della polizia *Con i responsabili di vari cantieri *Non agisce a livello sanitario *Crea un piccolo posto di comando avanzato
39 Coordinatore Soccorsi Sanitari A seguito delle informazioni della ricognizione : Se necessario settorializza il Crash in SETTORI e CANTIERI E lui che parla con la centrale 118 Coordina l invio di soccorritori e materiali nei settori e cantieri In collaborazione con l autista (Coord. Trasporti) Individua la possibile area del PMA e per l eventuale Elisoccorso Coordina in seguito l invio dei feriti al PMA
40 Coordinatore Soccorsi Sanitari Se necessario, a seconda delle esigenze operative la zona del Crash viene suddivisa in settori e cantieri per DISTRIBUIRE ADEGUATAMENTE LE RISORSE DI SOCCORSO CANTIERI SETTORE
41 Il secondo dell equipaggio: E in contatto con il CSS (spesso a voce) Può eseguire la ricognizione del crash Può iniziare il triage (annota il numero e il colore delle vittime) Provvede alla costituzione dei primi nidi o raccogliere i deambulanti Cerotto di carta tre strisce
42 SCHEMA DI UN NIDO DI SOCCORSO
43 L autista dell Ambulanza diventa il Coordinatore dei Trasporti (e funzione di Cancello) Trova lo spazio dove parcheggiare i mezzi di soccorso senza che questi ostacolino i soccorsi Fa in modo che i mezzi vengano parcheggiati in modo ordinato e obbliga gli autisti a rimanere accanto all ambulanza o comunque a lasciare le chiavi
44 Invierà il personale di soccorso al CSS indicando eventuali attrezzature da portare con se, gestirà il materiale presente nelle ambulanze come magazzino per le squadre di soccorso (prima dell arrivo del PMA) Collaborerà con il coordinatore logistico del P.M.A. gestisce e all occorrenza farà spostare l area di parcheggio dei mezzi E in contatto radio con il Coordinatore del P.M.A. in quanto invia al PMA i mezzi richiesti per la grande noria.
45 SENZA CANCELLO CON CANCELLO
46 Fatta la ricognizione abbiamo comunicato alla centrale 118 Trattasi di Maxi Emergenza Confermato Tamponamento a catena sulla A22 circa 40 mezzi coinvolti 30 FERITI circa Il TRIAGE va iniziato prima possibile
47 Seconda ambulanza Il personale che giunge con la seconda, terza e successive ambulanze va dal Coord. Trasp. e da li al Coord. Soc. San. Che deciderà dove inviarli In questo caso potreste essere utilizzati per il Triage oppure divisi nei vari cantieri oppure autista sull ambulanza
48 Triage Definizione Arte di decidere le priorità di trattamento e di evacuazione di più feriti dopo una rapida valutazione iniziale
49 Triage Scopo Lo scopo del triage è quello di salvare il maggior numero di pazienti in relazione ai mezzi a disposizione ed alle circostanze dell evento
50 Un processo di triage viene effettuato in circa 60 Coscienza Respiro - pervietà delle vie aeree, se necessario, CANULA Circolo - emostasi di emorragie esterne o comunque comprimibili, se necessaria, applicazione di braccialetto identificativo (n e colore - gravità). N.b. Utilizziamo le risorse che abbiamo sul campo come persone non ferite - VVFF - forze dell ordine
51 Triage Non sempre priorità di trattamento e di evacuazione coincidono: attribuire ad ogni paziente una priorità di trattamento solo successivamente attribuire una priorità di evacuazione a parità di priorità avvantaggiare il paziente con prognosi migliore
52 Protocolli di Triage dei soccorritori: Protocollo START (Simple Triage And Rapid Treatment) elaborato dal personale delle ambulanze e vigili del fuoco di Newport Beach - USA; Protocollo CESIRA (Coscienza Emorragia Shock Insufficienza respiratoria Rotture ossee Altro) elaborato in Italia, a differenza dello START non identifica il codice Nero (decesso), per legge in Italia responsabilità solo medica. Protocollo RAPIDO 118 Trentino Emergenza
53 PROTOCOLLO START: Simple Triage and Rapid Teatrement Elaborato negli USA dal personale delle ambulanze e dai VVFF. Prevede anche il colore NERO. Normalmente non utilizzato dai socc. Volontari, che, per legge non sono autorizzati a decretare la Morte di una vittima. E il più utilizzato a livello internazionale. VERDE ROSSO NERO ROSSO GIALLO ROSSO
54 PROTOCOLLO PROTOCOLLO RAPIDO RAPIDO E COSCIENTE? NO ROSSO FREQ. RESP. + 30/MIN? POLSO RADIALE PRESENTE? EMORRAGIA IN ATTO? LIMITAZIONE MOTORIA? ORIENTATO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO? NO SI SI NO SI SI Si sta utilizzando solo in trentino ROSSO ROSSO GIALLO GIALLO GIALLO VERDE
55 PROTOCOLLO C.E.S.I.R.A. Associazione Medicina Italiana delle Catastrofi C E S I R A = Coscienza = Emorragia = Shock = Insufficienza Respiratoria = Rotture (Fratture,Traumi) = Altro (Ustioni, intossicaz.)
56 IL PROTOCOLLO CESIRA: IL PAZIENTE CAMMINA? SI VERDE Invio punto riferimento E COSCIENTE? EMORRAGIA ARTERIOSA ESTERNA? SHOCK? INSUFFICIENZA RESPIRATORIA? ROTTURE OSSEE? (Fratture, traumi cranici, colonna) ALTRE PATOLOGIE? (Ustioni, colpo di calore, congelamento, dolori toracici, ecc..) SI SI NO SI SI SI ROSSO ROSSO ROSSO ROSSO GIALLO GIALLO Valutazione medica Pos.Lat.Sic. Laccio/tamponare P. Antishock Pervietà vie aree Cannula Pos. Antalgica Pos. Confort
57 START protocolli CESIRA RAPIDO Controllare le condizioni del paziente e Fissare gli elastici colorati definiscono gravità e bracciale numerato Sui pazienti ci FERMIAMO circa 1 minuto per controllo e manovre
58 Ci siete ancora qualche domanda
59 Dopo il primo Triage La squadra che interverrà dopo il triage rivaluterà le condizioni del paziente Effettuerà tutte le manovre del caso per la sopravvivenze del paziente Su ordine del CSS Caricherà il paziente e lo trasporterà al PMA Eventualmente modificherà il codice di gravità
60 ESEMPIO DI CATENA DEI SOCCORSI: CALAMITÀ
61 P.M.A. Funzionamento E un avamposto sanitario in cui si stabilizzano le vittime in vista della loro evacuazione Accettazione delle vittime Triage e classificazione primaria Medicalizazzione,, trattamento e stabilizzazione delle vittime Compilazione scheda di evacuazione Controllo dei deceduti e scampati All entrata il Triage viene ripetuto da personale sanitario
62 Quando si decide di costituire un P.M.A. Numerosi feriti Feriti gravi da stabilizzare Evacuazioni lunghe e difficili Ospedali distanti e sovraffollati Necessità di personale preparato che sappia come costruire e gestire la struttura
63 SCHEMA RUOLI C.O.118 Forze di Polizia Vigili del Fuoco Autorità di Prot.Civile DIRETTORE SOCCORSI SANITARI 63
64 Borsa per Maxi Emergenza E posta dentro il contenitore di un sedile Oppure in altri scomparti delle altre ambulanze Al suo interno
65 Borsa per Maxi Emergenza
66 Pettorali Contenuto: Coordinatore Soccorsi Sanitari Coordinatore Trasporti Le due borse di emergenze Cannule - Elastici per Capelli colorati Fasce Tamponamento emorragia Triangoli Fascette numerate Materiale NBCR Tute Mascherine
67 Riassumendo Maxi Emergenza evento con molti feriti Luogo del Crash Ricognizione Triage Nido Cantiere P.M.A. dove avviene la M.E. verifica e comunicazione dati al 118 manovre salva vita e - definizione grado di urgenza gruppo di feriti luogo circoscritto evento trattamento prima di ospedalizzare - personale riconoscibile da pettorali
68 Esempio di VdS Finalmente Appena vi sarete svegliati potrete porre tutte le domande che avete sognato nel frattempo. Grazie!
69 D.P.R Febbraio 2001 Art. 9) Al personale chiamato ad operare in attività di soccorso e assistenza viene garantito per un periodo massimo di 30 gg. continuativi e fino a 90 gg. all anno: anno: Mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato Mantenimento trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro. Copertura assicurativa.
70 D.P.R Febbraio 2001 Nel caso di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale i limiti sono elevati a 60 gg. continuativi e fino a 180 gg. nell anno. Al personale chiamato ad operare in attività di pianificazione, simulazione e formazione autorizzate preventivamente, vengono garantiti i benefici di legge per un periodo massimo di 10 gg. continuativi e fino a 30 gg. all anno. anno. Ai volontari lavoratori autonomi viene riconosciuto il mancato guadagno in base alla dichiarazione dei redditi dell anno precedente, nel limite di lorde giornaliere
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